Sono arrivate a Verona il 21 dicembre scorso, le 17 opere trafugate dal Museo di Castelvecchio il 19 novembre 2015 e ritrovate in Ucraina lo scorso 11 maggio. I quadri sono arrivati all’aeroporto Catullo direttamente da Kiev, accompagnati dal Sindaco Flavio Tosi e dal Ministro per i Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini, insieme alle Forze dell’Ordine e al conservatore della pinacoteca del Museo di Castelvecchio Ettore Napione.
“Questo è un momento di grande felicità per tutti i veronesi – ha detto Tosi – la restituzione delle opere d’arte è un avvenimento importantissimo per la nostra città, ma anche la chiusura di una vicenda che è sembrata infinita per chi ha seguito da vicino la dinamica di quanto successo, ma che rispetto ad altre vicende simili si è conclusa in tempi abbastanza rapidi. Doverosi in questo momento, per la splendida e fattiva cooperazione, sono i ringraziamenti al Governo ucraino, e quindi al Premier Poroshenko, al nostro Governo attuale e precedente, al Ministro Franceschini che si è messo a disposizione immediatamente. Un grazie a tutte le Forze dell’Ordine, per il lavoro fatto, e alla Magistratura, per aver dato condanne esemplari che rendono la misura del reato perpetrato. Accogliamo amorevolmente, come fossero dei figli, tutti i nostri quadri che ora torneranno a Castelvecchio”.
L’indomani, 22 dicembre, è iniziato il riallestimento delle 17 opere trafugate. “Con immensa gioia – ha detto Tosi – restituiamo oggi alla città le opere d’arte che ieri sera, a causa di ritardi rispetto al programma, non abbiamo potuto mostrare. Da domani mattina, per un mese, tutti potranno entrare a Castelvecchio con 1 euro e vedere i dipinti, oltre al museo stesso.
Un’occasione imperdibile non solo per guardare da vicino queste opere che da più di un anno aspettavamo di poter rivedere, ma anche per riscoprire questo bellissimo spazio espositivo. Come chiesto dal Governo ucraino al Ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini, inseriremo nelle nostre audioguide la lingua ucraina e, ben volentieri, accoglieremo le opere che hanno chiesto di poterci prestare per ricambiare la mostra che hanno potuto allestire a Kiev, su nostra concessione, con i quadri trafugati. Rinnovo i più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che, in maniera differente, hanno sostenuto, creduto e voluto il rientro delle tele, aiutando a vari livelli il buon esito dell’operazione”.
“Tutti i dipinti – ha spiegato Bolla – saranno esposti per un mese e poi a gruppi verranno restaurati, al fine di porre rimedio ai danni subiti: graffi, strappi e ritagli che per fortuna dovrebbero essere facilmente recuperabili. Un grazie alla Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che ci sta aiutando con l’allestimento dell’esposizione e che si è già messa a disposizione per il restauro di un gruppo di opere, agli Amici dei Musei d’Arte e all’Accademia di Belle Arti per il sostegno che non hanno mai fatto mancare. Nella drammaticità di quanto successo l’intera città ha dimostrato di sapersi unire e si è mobilitata per riavere i quadri, portando avanti anche una grande campagna di sensibilizzazione nei confronti del patrimonio culturale cittadino e del Museo di Castelvecchio”.
“Alcune delle opere … saranno in esposizione alle Gallerie degli Uffizi a Firenze all’interno della mostra “La tutela tricolore”, dedicata ai Carabinieri del Nucleo per la Protezione del Patrimonio”. Lo annuncia il Sindaco Flavio Tosi che, precisa: “le opere prestate saranno esposte a Firenze solo per le ultime settimane della mostra, in programmazione fino al 14 febbraio 2017. La richiesta è pervenuta direttamente dal Ministro Franceschini e dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico, impegnato in prima linea, insieme alle diverse Forze dell’Ordine coinvolte e alla Magistratura, nelle indagini, nel ritrovamento e nella restituzione all’Italia delle 17 opere rubate dal Museo di Castelvecchio nel novembre del 2015”.
Roberto Bolis
(anche per i credit fotografici)





