Torna il Campionato Italiano Volo in Deltaplano

Dopo due giornate di allenamento, è decollato il campionato italiano di volo in deltaplano, Trofeo Guarnieri 2021. Terminerà il 3 luglio con le premiazioni.

Il sito di volo è quello del Monte Avena con centro operativo presso la sede del Para&Delta Club Feltre, organizzatore dell’evento, in località Boscherai nel comune di Pedavena (Belluno). I percorsi di gara spazieranno dalla vallata del Piave, alla conca dell’Alpago, dalla Valsugana fino a Levico e, se le condizioni meteo lo permetteranno, fino all’impegnativa zona pedemontana tra Bassano del Grappa e Vittorio Veneto.

Dal 6 al 17 luglio 2021 adrenalina alle stelle sul Lago dei Tre Comuni in provincia di Udine con i 60 migliori piloti al mondo di parapendio acrobatico impegnati in manovre mozzafiato durante Acromax, tappa del circuito mondiale di acrobazia, e il 3° Campionato del Mondo della disciplina.

I primi tre giorni saranno dedicati ad Acromax; subito dopo, con base a Trasaghis, scatteranno i mondali per un totale di 12 giorni. Organizzazione a cura di Aero Club Lega Piloti in collaborazione con Volo Libero Friuli. In campo uno staff di un centinaio di persone tra volontari, giudici della Federazione Aeronautica Internazionale e assistenti delle squadre nazionali.

Centro operativo nelle strutture installate sulla riva ovest del Lago dei Tre Comuni che con un’area di 174 ettari è il più esteso tra quelli naturali del Friuli e bagna i comuni di Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis. Dopo il decollo dal Monte San Simeone (1220 mt) e manovre dove la fisica sembrerà piegarsi al talento e alla creatività degli atleti, questi ragazzi atterreranno sulla zattera galleggiante posizionata sul lago. Spettacolo assicurato dal primo all’ultimo secondo.

Lungo le Alpi sono in corso le ultime battute della XAlps, classica biennale di volo in parapendio ed escursionismo giunta quest’anno alla decima edizione.

Il percorso si dipana per 1238 km con partenza e ritorno in Austria entro il 2 luglio dopo aver toccato dodici punti fissi, detti turnpoint, la vetta del Monte Bianco il più occidentale, e dopo aver volato sopra le montagne di Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. Oppure camminato perché la prima regola delle gare di hike&fly recita “o voli, o cammini”.

Dei 33 piloti provenienti da 17 nazioni di ogni continente e decollati da Salisburgo, ne sono rimasti in gara 24. Oramai prossimo la traguardo il marziano con passaporto svizzero Christian Maurer che si appresta a vincere la maratona per la sesta volta. Degli azzurri restano in gara Tobias Grossrubatscher e Aaron Durogati (Bolzano) rispettivamente settimo e ottavo, ma le posizioni sono in continua evoluzione anche se una rimonta appare disperata. Ritirato per guai fisici l’esordiente trentino Nicola Donini dopo una generosa prestazione.

Gustavo Vitali

I vincitori dell’Asian Film Festival

Nella refrigerata cornice del Farnese Arthouse di Roma si è conclusa il 23 giugno scorso la diciottesima edizione dell’Asian Film Festival, che ha visto competere undici Paesi con 28 lungometraggi e 2 cortometraggi, tra cui 5 anteprime internazionali, 6 anteprime europee e numerose anteprime italiane.

Alla cerimonia di premiazione, accolti dal direttore artistico Antonio Termenini, hanno partecipato i rappresentati dell’Ambasciata del Vietnam, dell’Ufficio di rappresentanza di Taipei in Italia, e dell’Istituto di Cultura della Corea, tra i Paesi con cui il festival ha stilato negli ultimi anni proficui rapporti di scambio culturale per la promozione della cinematografia italiana in Estremo Oriente e viceversa.

I riconoscimenti assegnati dalla giuria presieduta dalla regista Valentina De Amicis e composta da Aldo Spiniello, critico cinematografico di “Sentieri Selvaggi” sono i seguenti (con specifica motivazione):

MIGLIOR FILM: Synapses di Chang Tso-chi (Taiwan)

“Per come scopre le trappole e i tesori nascosti in ogni famiglia, per come incrocia drammi piccoli e grandi nell’apparente distanza di inquadrature che raccontano il lento, incessante scorrere del tempo.”

MIGLIOR REGIA:  Peng Shigang per The son of happiness (Cina)

“Film che racconta le dinamiche fallimentari dell’amore e le drammatiche contraddizioni di una società sospesa tra i vincoli della tradizione e la spietata dittatura del denaro.”

MIGLIOR ATTORE:  Tran Anh Khoa per Rom (Vietnam)

“Un’interpretazione tutta di istinto, energia e movimento per un personaggio che si muove nel caos e nella follia di Ho Chi Min City.”

MIGLIOR ATTRICE: Go-Doo Shin per Everglow (Corea del Sud)

“Per l’interpretazione delicata e sensibile di una donna non più giovane, che riscopre l’amore e la vita oltre le vecchie ferite.”

FILM PIÙ ORIGINALE IN CONCORSO: Dancing Mary di Sabu (Giappone)

Un film che attraversa senza soluzione di continuità le forme del cinema, come portali che aprono mondi paralleli, dimensioni sospese tra la realtà, la visione, il sogno e l’incubo.”

I premi, opere artistiche realizzate dall’artista Fabio Truffa, sino stati consegnati alle autorità intervenute: per il film Synapses erano presenti il rappresentante di Taipei in Italia, S.E. Amb. Andrea Sing-Ying LEE, e la Direttrice della Divisione Culturale, dott.ssa Jessica Mei-Jung TENG; per “Everglow” c’era il direttore dell’Istituto di Cultura della Corea Yongyoon Choi; a ritirare l’opera per il giovane interprete Tran Anh Khoa è stata invece una rappresentante dell’Ambasciata vietnamita.

Registi e attori premiati sono invece intervenuti in videomessaggio per i ringraziamenti. 

Appuntamento al prossimo anno! 

Elisabetta Castiglioni

Straverona per cinquemila partecipanti

La Straverona torna ad animare lo sport scaligero e la città, con una edizione estiva straordinaria. Per il format 2021, infatti, numero chiuso a 5 mila partecipanti e partenza ogni 10 minuti per gruppi di massimo 500 persone, su due percorsi di gara uno da 5 km e l’altro da 12 km. L’appuntamento, per tutti gli amanti della corsa e non solo, è per domenica 4 luglio ai Portoni della Bra, con lo start della 38ª edizione di una delle manifestazioni podistiche amatoriali più seguite d’Italia.

Dopo il lungo stop imposto dal Covid, che anche quest’anno ha impedito la realizzazione dell’evento nei consueti mesi primaverili, la grande festa del podismo amatoriale si riappropria di piazze e strade cittadine, per quella che è da sempre la corsa di tutti e per tutti.

La Straverona, infatti, non ha solo la dimensione di una corsa per la città scaligera. È un’occasione di incontro che promuove l’attività sportiva all’aria aperta, la cultura, la socialità e anche la solidarietà. Come ogni anno, in occasione della corsa, Associazione Straverona riporta per le strade della città un importante programma di solidarietà. Grazie alla propria iscrizione, ogni partecipante contribuirà al charity program, a cui è destinato parte del ricavato. I partner dell’edizione 2021 sono la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica – Onlus e la Fondazione Europea per la DBA Onlus.

La manifestazione è organizzata da Associazione Straverona, in collaborazione con il Comune di Verona – Assessorato allo Sport e Tempo libero. La corsa è patrocinata dagli Enti di Promozione Sportiva FIASP, OPES e UMV.

“Una grande tradizione sportiva – sottolinea il sindaco – che torna finalmente ad animare la città, dando vita ad una delle manifestazioni podistiche amatoriali più amate. Si tratta di una formula inedita, proposta con un format rinnovato, che consentirà la partecipazione ad un massimo 5 mila persone, con due possibilità di percorso da 5 e 12 chilometri. Un ulteriore tassello di un ampio piano di ripartenza che punta al graduale ritorno alla normalità, attraverso un’offerta diversificata di eventi e manifestazioni. Un plauso agli organizzatori che, con determinazione, hanno consentito la realizzazione di questa speciale edizione”.

“Un evento sviluppato quando ancora non vi erano certezze sulla possibilità o meno di effettuare, con l’arrivo dell’estate 2021, manifestazioni – precisa l’assessore allo Sport –. Una scommessa vinta, che ha richiesto l’impegno e la volontà di tanti per essere raggiunta. È quindi un piacere poter presentare oggi il ritorno di questo importante evento sportivo, da sempre amato e seguito da tanti appassionati della corsa e non solo. Un sentito ringraziamento a quanti hanno contribuito e contribuiranno alla realizzazione della Straverona 2021”.

“E’ stata un’organizzazione complessa – spiega Gobbi –. Nonostante il numero di possibili partecipanti sia quest’anno ridotto, infatti, la gestione dell’evento è risultata comunque lunga e articolata, con tante incertezze che non hanno però mai fermato il nostro desiderio di tornare a proporre alla città questo speciale appuntamento. Uno sforzo che siamo felici d’aver compiuto e che oggi trova la sua concretizzazione con il ritorno della Straverona nella 38ª edizione”.

Format 2021 – Numero chiuso a 5 mila partecipanti e partenza ogni 10 minuti per massimo 500 persone. I partecipanti alla Straverona potranno correre o camminare a passo libero, scegliendo uno dei due percorsi che li porteranno alla scoperta della città scaligera.
Per la prima volta nella sua storia, i pettorali della Straverona sono contingentati. La corsa apre infatti a un massimo di 5 mila partecipanti complessivi. In questo modo, si potrà garantire il rispetto di tutte le misure di sicurezza necessarie in questa fase di ripresa. La corsa partirà dai Portoni della Bra, con i podisti suddivisi in batterie composte da massimo 500 persone – con una partenza ogni dieci minuti.

La prima partenza è prevista per le 7.30, proseguendo fino alle ore 9. Il via della Straverona, anche se con numeri ridotti, sarà molto scenografico grazie alla presenza del Gruppo Sportivo dell’85° RAV Verona e all’esibizione della Fanfara dell’11° reggimento bersaglieri di Orcenico, che accompagneranno i podisti al momento della partenza.

I partecipanti saranno chiamati a indossare la mascherina per i primi 500 mt del percorso scelto e dovranno poi indossarla nuovamente anche una volta tagliato il traguardo. I ristori lungo il percorso, grazie al supporto fondamentale dei volontari, saranno organizzati con snack monodose confezionati.

Percorsi. Quest’anno saranno due, uno da 5 km e l’altro da 12 km. Entrambi si svilupperanno tra le vie del centro cittadino, promettendo uno spettacolo unico e suggestivo a tutti i partecipanti.

Entrambi partiranno da piazza Bra e percorreranno insieme Corso Porta Nuova, costeggiando i Bastioni fino a Porta Palio, proseguendo in direzione di Castelvecchio.
I due percorsi continueranno insieme solcando le Regaste di San Zeno, attraversando Ponte Risorgimento e imboccando il lungadige Cangrande. Passato l’Arsenale e lo splendido ponte di Castelvecchio, il tratto in comune dei due percorsi porterà i podisti a Porta Borsari, lungo Corso Cavour.

Qui il percorso più breve da 5 km si addentra nel centro storico di Verona, attraversando via Mazzini, la Chiesa di San Nicolò e terminando dietro l’Anfiteatro, per poi giungere all’arrivo in piazza Bra.

Il percorso più lungo da 12 km attraversa invece Ponte della Vittoria, puntando verso la Chiesa di San Giorgio in Braida. Costeggiando l’Adige, i podisti arriveranno al ponte più antico della città scaligera, l’unico rimasto di epoca romana: Ponte Pietra. Da qui il percorso entra alla scoperta della Città Antica, passando davanti alla Basilica di Santa Anastasia ed entrando poi nella zona di Veronetta. Dopo aver ammirato la chiesa di San Giovanni in Valle e quella di San Zeno in Monte, i podisti potranno godere di un panorama mozzafiato sulla città da via Scala Santa.

Costeggiando il muraglione di cinta, il percorso ritornerà verso il centro passando per Porta Vescovo, Ponte delle Navi e la chiesa di San Fermo Maggiore. Da qui, i partecipanti si dirigeranno verso l’arrivo entrando nel quartiere Filippini. Anche l’arrivo del percorso da 12 km sarà in piazza Bra.

Iscrizioni. Online attraverso il sito www.straverona.it. Inoltre è possibile rivolgersi alla tradizionale casetta allestita in piazza Bra. Le iscrizioni quest’anno chiuderanno il 3 luglio. Domenica, prima della partenza, non sarà possibile iscriversi, per scongiurare il rischio di code e assembramenti.

La quota di quest’anno è unica e tutti gli iscritti riceveranno la maglia tecnica Straverona e la sacca ristoro, con dentro tanti omaggi dei partner che sostengono l’evento. Sono previste, come di consueto, delle agevolazioni per i gruppi podistici.

Villaggio gara ed altre iniziative. Allestito in piazza Bra aprirà le porte già da sabato 3 luglio, dalle 10 alle 19. Sempre nella giornata di sabato, ci sarà l’appuntamento con la Passeggiata Culturale organizzata da Fondazione Verona Minor Hierusalem, che quest’anno avrà il titolo “Rinascere dal Cielo. Tra le note di Mozart e una nave di Santi”.

I partecipanti, suddivisi in gruppi di dieci persone, potranno visitare alcune delle chiese lungo il percorso e saranno accolti dai volontari, in una passeggiata storica spirituale che li porterà a conoscere una Verona diversa e suggestiva.

Il villaggio gara riaprirà poi anche domenica 4 luglio, dalle 8 alle 17. Inoltre, da venerdì 2 luglio per tutto il weekend della Straverona, i partecipanti potranno accedere gratuitamente a musei e monumenti comunali più noti della città scaligera, semplicemente esibendo il proprio pettorale. Per ulteriori informazioni sull’evento: www.straverona.it

Roberto Bolis

Per i più piccoli le storie di Elisa Galeati

Sarà Elisa Galeati con le sue storie al kamishibai ad animare il nuovo pomeriggio di letture per i più piccoli organizzato per mercoledì 30 giugno 2021 alle 17.30 dalla biblioteca comunale Bassani di via G. Grosoli 42 a Barco (Ferrara). L’appuntamento, dal titolo ‘Una valigia che viene da lontano’, rientra nel ciclo di narrazioni pomeridiane per bambini dai 3 agli 8 anni ‘Un parco di storie’ in programma per cinque mercoledì fino al 28 luglio, nel parco accanto alla biblioteca. Le letture sono a partecipazione gratuita, con posti limitati. È richiesta l’iscrizione da effettuare contattando i numeri di telefono 0532 797418 o 0532 797477 o scrivendo a info.bassani@comune.fe.it.
In caso di maltempo l’evento sarà annullato.

Alessandro Zangara

Geronimo Stilton e l’Arena di Verona

In Arena e alla Casa di Giulietta, Geronimo Stilton visita Verona per farla conoscere in tutto il mondo. È uscito nei giorni scorsi il volume ‘Mille Meraviglie. Viaggio alla scoperta dell’Italia’, tradotto in 4 lingue e distribuito dalla Farnesina in ambasciate, consolati e scuole all’estero. La caccia al tesoro tra le bellezze del nostro Paese, ideata da Elisabetta Dami, ha come protagonista il topogiornalista più amato dai bambini, in viaggio con la sua famiglia. E tra le tappe del tour lungo lo Stivale, anche due monumenti scaligeri: l’anfiteatro con i suoi arcovoli, dove Geronimo assiste all’Aida di Giuseppe Verdi, e il balcone della più famosa tragedia shakespeariana. Il progetto si può sfogliare anche online sul sito italiana.esteri.it, il nuovo portale della Farnesina. Tra le altre bellezze del Veneto, Padova alla scoperta del capolavoro di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, e infine, il fascino di Venezia, da piazza San Marco alla gita in vaporetto verso le isole di Burano e Murano.

Il progetto speciale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è realizzato in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, edito da Edizioni Piemme-Mondadori Libri.

Tradotto in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese) in collaborazione con Atlantyca Entertainment per le edizioni internazionali, il volume è stampato in 16 mila copie. Sul canale Vimeo di italiana, sono disponibili alcuni video di presentazione con Lorenzo Angeloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, l’ideatrice Elisabetta Dami e Geronimo in persona, oltre ad un booktrailer e altro materiale multimediale dedicato al progetto.

Roberto Bolis

Ravenna dantesca: l’emozionante inedito di Federico Faruffini riconosciuto dopo 157 anni

Un disegno a inchiostro, un commosso tributo a Dante realizzato nel 1863: ha finalmente un nome l’artista che lasciò questa insolito omaggio su uno degli albi che per oltre un secolo hanno raccolto le firme dei visitatori nella tomba del poeta. È il pittore, incisore e fotografo Federico Faruffini (Sesto San Giovanni 1833 – Perugia 1869), vicino alla Scapigliatura, allievo di Giacomo Trecourt e amico di Tranquillo Cremona.

La biografia dell’artista lombardo, morto suicida nel 1869, racconta la storia di un genio tormentato e instabile, che ottenne successi a Parigi e Roma ma che non riuscì a venire a patti con i suoi demoni. Nel suo breve itinerario esistenziale raccolse meno di quanto il suo straordinario talento non meritasse ma fu all’insegna della continua sperimentazione e dell’insoddisfazione che si svolse la sua ricerca artistica: passò dalla pittura storica, che tentava di liberarsi dai canoni imposti dall’ormai ingombrante figura di Francesco Hayez, all’incisione e alla fotografia, sempre con originalità e dedizione. Fu apprezzato da molti contemporanei ma anche osteggiato da parte della critica ufficiale. Sono noti anche i suoi sentimenti patriottici, di stampo mazziniano, e la vicinanza alla famiglia Cairoli: suoi amici furono in particolare Ernesto (1833-1859), caduto nella battaglia di Varese e da lui ritratto in un celebre dipinto del 1862 (Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo), e Benedetto (1825-1889), garibaldino, cospiratore e poi presidente del Consiglio, cui l’artista inviò l’ultima, drammatica lettera della sua vita, dopo la quale si uccise ingerendo cianuro. Era il 1869 e l’artista aveva solo 36 anni.

Ravenna, con questa nuova e autorevole aggiunta al ricco pantheon dei visitatori illustri della tomba di Dante, si conferma ancora di più come la capitale del “culto” dantesco tra Otto e Novecento e uno tra i luoghi più significativi per la costruzione dell’identità italiana negli ultimi due secoli. La testimonianza della visita di Federico Faruffini, svoltasi il 27 ottobre del 1863, si aggiunge alla narrazione di quelle effettuate da numerosissime personalità illustri, quali, tra gli altri, Vittorio Alfieri, Lord Byron, papa Pio IX e re Vittorio Emanuele II e costituisce l’ennesimo antecedente illustre del pellegrinaggio alla tomba che con le Feste Dantesche del 1908 si consolida e organizza definitivamente in un rituale che prosegue fino ai giorni nostri.

Faruffini, «sommo pittore» e «immortale», «era un raggio di luce elettrica in una sala illuminata dall’olio» (Carlo Dossi, Note azzurre). Sue opere sono nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma, della Pinacoteca di Brera e della GAM di Milano, e ai Musei Civici di Pavia. Recentemente la sua regione d’origine gli ha dedicato un’importante mostra presso la Villa Borromeo d’Adda ad Arcore (MB): “Io guardo ancora il cielo. Federico Faruffini “, visitabile fino al 27 giugno.

Il riconoscimento si deve a Benedetto Gugliotta, responsabile dell’Ufficio Tutela e valorizzazione dell’Istituzione Biblioteca Classense e curatore della mostra Inclusa est flamma. Ravenna 1921: il Secentenario della morte di Dante, all’interno della quale il disegno è attualmente esposto fino al 17 luglio prossimo.

Il percorso di Inclusa est flamma, che è una riflessione sull’ultimo centenario della morte di Dante (1921), è segnato dalla presenza di diversi albi di firme, usati un tempo nella tomba del poeta per raccogliere pensieri, omaggi o anche semplici firme di visitatori e visitatrici illustri o del tutto sconosciuti. In apertura il curatore ha collocato questo straordinario omaggio simbolico, un’opera d’arte giunta fin qui anonima e che poteva ben rappresentare l’affetto e l’attaccamento che gli italiani hanno provato per Dante nei secoli e per le più disparate ragioni. «In questo caso», afferma il dott. Gugliotta, «era evidente un’allusione alle lotte risorgimentali, in considerazione della data, quella sì, annotata in calce al disegno, e del verso riportato sul basamento del monumento ideale al poeta: “Libertà vo [sic] cercando…” (Purgatorio, canto I, v. 71), che è quasi un mantra del Risorgimento italiano che aspirava, con le sue diverse anime, alla liberazione della Patria e alla sua unità. Il disegno è stato notato già in passato e nel 1882 gli erano state dedicate parole non benevole dallo scrittore e critico letterario Adolfo Borgognoni, zio di Corrado Ricci, che con poca acutezza e senza ovviamente averne riconosciuto l’autore, lo definì “peggio che mediocre”». Nonostante gli ostacoli frapposti dalla pandemia, che ha comportato anche per la biblioteca un’intensificarsi degli sforzi tesi a non interrompere, anzi ad implementare e riprogettare i servizi per l’utenza, si è giunti dunque a questa straordinaria scoperta.

«Innumerevoli sono i nomi di persone illustri o comuni che, in settecento anni, sono venute a Ravenna per omaggiare la tomba di Dante, ricevendo ispirazione o trovando forza per sostenere i valori in cui credevano, da Boccaccio fino ai patrioti del Risorgimento», afferma Michele De Pascale, sindaco di Ravenna. «E le celebri tre parole “Libertà va cercando”, pronunciate da Virgilio davanti a Catone Uticense, furono un grido di battaglia anche durante la Resistenza e la lotta di Liberazione dal nazifascismo. La riscoperta del disegno di Federico Faruffini, grande ma sfortunato artista, testimonia ancora una volta quanto siano profonde le connessioni tra Dante e Ravenna e quanto Ravenna abbia significato nella storia del Paese».

«Ravenna, la città in cui Dante visse serenamente i suoi ultimi anni e in cui completò la Commedia, riscopre in questo Settecentenario il suo ruolo di autentica vestale del “culto” dantesco, che ha significativamente ispirato artisti e artiste, letterati e personalità di altissimo livello nazionali e internazionali», afferma Elsa Signorino, assessora alla Cultura del Comune di Ravenna. «Tale ruolo, così intenso e duraturo, non potrà che proseguire ben oltre le presenti celebrazioni e intensificarsi ulteriormente, considerando quanto Dante sia capace di parlare a uomini e donne superando ogni barriera di tempo e spazio».

Negli albi di firma, una dozzina di manoscritti che vanno dalla prima metà dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento, si riscontrano centinaia di firme illustri e molte migliaia di firme che, nel complesso, formano una fonte storica di primissimo ordine. Pio IXVittorio Emanuele II e tanti altri sovrani, d’AnnunzioEleonora Duse, Nazario Sauro, e poi ancora De GasperiEinaudiTommaso Landolfi, giù fino a Gino Bartali e Benigno Zaccagnini. Ma c’è anche Benedetto Cairoli: il presidente del Consiglio che, come ricordato, fu molto amico di Federico Faruffini e che qualche anno dopo omaggiò personalmente la tomba di Dante.

S.E.

Itinerari Musicali di Roma Sinfonietta al Parco Milvio

Dal 4 al 23 luglio gli “Itinerari musicali” di Roma Sinfonietta si trasferiscono all’aperto, nel fresco di Parco Milvio, un nuovo spazio verde aperto proprio in questi giorni a Via Capoprati (banchina della riva destra del Tevere, nel tratto tra piazzale Milvio e Ponte Duca d’Aosta). La programmazione è molto varia, va da un concerto sinfonico con musiche di Mozart a una serata con i grandi successi di Broadway a uno spettacolo dedicato a Lucio Dalla da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite.

Protagonista del primo concerto, domenica 4 luglio alle 21.00, è il duo di chitarre Riccardo Ascani e Roberto Ippoliti, con “Locura de Guitarras”, una vera “follia” chitarristica, che si manifesterà con tutto il virtuosismo, la passione e il ritmo di questi due chitarristi flamencojazz.

Il titolo”Locura de Guitarras” (“Follia di Chitarre”) è stato scelto per esprimere le emozioni che i due artisti trasmettono al pubblico durante il concerto. Ora virtuoso, a tratti romantico, sempre appassionante, il duo alterna composizioni originali di Riccardo Ascani con brani tratti dal repertorio latino americano, cubano, spagnolo, messicano, latin jazz e mediterraneo, arrangiati con cura e fantasia in chiave flamenco. Al centro della musica ci sono le due chitarre che con le loro melodie passionali ed il ritmo incalzante dialogano sul palco come se fossero delle voci umane.

In oltre trenta anni di attività Riccardo Ascani si è esibito nei più importanti
 circuiti teatrali e clubs a livello nazionale 
ed internazionale, dall’ Auditorium Parco della Musica di Roma al Casinò du Liban a Beirut, dal Ballo del Doge di Venezia al Teatro della Gioventù di Ekaterinburg, dall’Alexander Platz jazz club di Roma all’Everjazz di Ekaterinburg ed il Be Jazz di Berna, dal Teatro di Villa Torlonia
di Roma al Magnetic Festival di
 Capoliveri, il World Music Festival di
 Castelsardo ed il XXXI Festival jazz di
 Calagonone, soltanto per citare alcune location. Vanta inoltre notevoli apparizioni televisive presso i circuiti RAI e Mediaset.

Roberto Ippoliti, romano, inizia molto giovane a studiare la chitarra ed entra a far parte del gruppo flamenco jazz “Oceani” e del duo di chitarre “Locura de gitarras” del M° Riccardo Ascani, con i quali inizia un’attività concertistica che lo ha portato a suonare nei più importanti palcoscenici nazionali e internazionali, tra cui il Festival jazz di Cala Gonone, il Festival della chitarra acustica di Ferentino, l’Auditorium Parco della Musica a Roma e l’Ever Jazz Club di Ekaterinburg.

La rassegna “Itinerari musicali” è sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo. Biglietti: posto unico € 15,00. Acquistabili on line presso punti di vendita Ticketone e presso Parco Milvio infopoint tel. 06 3236104

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

Festa in Arena per Jerry Calà

È Jerry Calà il protagonista del grande evento che si terrà in Arena il prossimo 20 luglio, uno spettacolo unico che vuole essere una grande festa collettiva della città per celebrare gli importanti traguardi raggiunti dall’attore e cantante ma anche coinvolgere i veronesi in una serata di musica, divertimento e, soprattutto, spensieratezza.

Per Jerry Calà sarà il coronamento di un sogno, quello che culla fin da quando era il giovane artista che tutti hanno imparato a conoscere con ‘Gatti di vicolo Miracoli’: festeggiare il compleanno con un grande concerto all’Arena di Verona.

L’occasione è finalmente arrivata, grazie all’evento organizzato da Arena di Verona Srl, Gruppo editoriale Athesis ed RTL 102.5, una grande festa a cui parteciperanno numerosi artisti legati a Jerry Calà da vera amicizia oltre che da legami professionali. Sul palco dell’anfiteatro ci saranno quindi Massimo Boldi, Gigliola Cinquetti, Ezio Greggio, J-Ax, Fausto Leali, Katia Ricciarelli, Sabrina Salerno, Shel Shapiro, Spagna, Fabio Testi, Maurizio Vandelli, Mara Venier. La serata sarà anche l’occasione per rivedere insieme i Gatti di Vicolo Miracoli, formati dal quartetto Calà, Franco Oppini, Nini Salerno e Umberto Smaila. Ad affiancare la Jerry Superband ci saranno i settanta musicisti della Verona Young Orchestra diretta dal maestro Diego Basso.

Jerry Calà in Arena con il Sindaco di Verona

Due ore di spettacolo durante le quali Jerry Calà non si risparmierà e, attraverso irresistibili racconti di vita vissuta, divertenti gag e canzoni indimenticabili, coinvolgerà gli spettatori con l’ironia e la spensieratezza che lo hanno sempre caratterizzato.

Non mancheranno le canzoni simbolo delle commedie all’italiana di cui è stato protagonista al cinema, da ‘Sapore di mare’ dei Vanzina, alla colonna sonora di ‘Vacanze di Natale’, ma ci saranno anche numerosi omaggi a grandi artisti della musica italiana.

Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta radiofonica e televisiva da RTL 102.5 e dai media del Gruppo Athesis.

‘Buon compleanno Jerry!’ è organizzato da Arena di Verona, Gruppo editoriale Athesis e RTL 102.5, in collaborazione con GIVOVA e con il contributo di The Best Organitation, Atv, Amt, Leaderform e Parco Giardino Sigurtà.

Già in vendita i biglietti per l’evento, il cui costo è volutamente calmierato per consentire la più ampia partecipazione dei cittadini: 25 euro la platea, 15 la gradinata numerata, 5 la gradinata. Disponibili su Tickteone.it, Geticket.it, BoxOffice Verona, info@eventiverona.it.

“Una festa per tutta la città, legata a Jerry Calà da affetto vero – ha detto il sindaco-. La musica di ‘Verona Beat’ è stata la colonna sonora dei nostri anni Ottanta, così come non era Natale se non si veda il film cult ‘Vacanze di Natale’. Jerry non è soltanto un patrimonio veronese, ma è a tutti gli effetti un simbolo del cinema e dello spettacolo italiano. Un grande artista che ha fatto della spensieratezza la chiave vincente della sua carriera, ed è proprio di questa  sana leggerezza che oggi tutti noi abbiamo bisogno. Questo progetto ha anche questo importante obiettivo sociale, dare ai veronesi un’occasione di divertimento e svago, in sicurezza, per ricominciare ad assaporare la vita dopo mesi davvero difficili. Non potevamo davvero trovare occasione migliore, i settant’anni di un grande amico di Verona e i cinquanta della sua straordinaria carriera”.

“E’ un sogno che si avvera – ha detto Calà-. Poter festeggiare il mio compleanno e i 50 anni di carriera con una grande festa in Arena è il regalo più bello che potessi ricevere. Questa città mi ha adottato quando ero ancora un bambino ed io non ho mai smesso di sentirla mia, tanto che sono uno dei pochi artisti veronesi che ha deciso di stabilisti definitivamente qui. Ai veronesi mi lega un affetto sincero, in tutta la mia carriera ho sempre cercato di portare un po’ di Verona nei miei progetti. Sono davvero felice di ciò che stiamo realizzando, sarà uno spettacolo divertente, ricco di ospiti e amici veri, una festa che il pubblico saprà rendere unica ed indimenticabile. Settant’anni è un traguardo mica da scherzo, ma fisicamente ne sento meno della metà. Probabilmente da buon ‘gatto’ ho già vissuto altre 5 vite”.

“Un’idea nata prima del Covid, dopo qualche ora trascorsa con Jerry nel centro di Milano – ha spiegato Mazzi-. Sono stato davvero colpito dall’impressionante numero di persone che fermavano Jerry per strada, di tutte le età, chiedendogli un selfie o un autografo. Il suo carisma è identico agli anni dei grandi film, il pubblico lo ama e per gli artisti più giovani è fonte di ispirazione. Lo spettacolo in Arena è un omaggio della città a tanti anni di carriera e ai suoi successi, iniziati proprio qui in riva all’Adige. Tantissimi gli amici che verranno a trovarlo sul palco dell’Arena il 20 luglio, una serata dedicata anche ai veronesi che speriamo partecipino numerosi. Anche per questo abbiamo voluto contenere il più possibile il costo dei biglietti”.

“ Come Gruppo Athesis ci sentiamo parte della città – ha detto l’amministratore delegato Montan-, e come tale ci impegniamo a dare il nostro contributo nel particolare momento storico che stiamo vivendo. Per l’evento del 20 luglio, attraverso i nostri media, faremo crescere l’attesa giorno dopo giorno”.

“Quando Verona chiama, noi ci siamo sempre. – ha aggiunto Suraci di RTL 102.5-. Siamo molto contenti di collaborare a questo progetto, tutta l’Italia potrà partecipare a questa festa collegandosi alla nostra emittente radiofonica”

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Voci per la Libertà. Una canzone per Amnesty

Dai Negramaro al contest per artisti emergenti, dai 60 anni di Amnesty International all’appello per la liberazione di Patrick Zaki. Sarà come sempre ampia la proposta di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, il festival che unisce musica e diritti umani e quest’anno toccherà per quattro giorni la provincia di Rovigo: il 17 luglio ad Adria, dal 23 al 25 luglio 2021 a Rosolina Mare.

Il programma di questa 24a edizione vedrà numerosi ospiti oltre ai Negramaro, presenti in quanto vincitori del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big. Ci saranno infatti Yo Yo Mundi, H.E.R., Vallanzaska, Giulio Wilson, il progetto Jonathan Livingston, Francesca Incudine e Agnese Valle.

Non mancheranno poi le finali della sezione Emergenti del Premio Amnesty, in cui si confronteranno: Aftersat, Blindur, Donix, Innocente, Olivia XX, Ozora, Picciotto e Miriam Ricordi. A completare il programma, gli aperitivi tra musica e parole e due mostre sui diritti umani.

Media partner ufficiale sarà Rai Radio1, una delle più seguite radio italiane, mentre a condurre le tre serate saranno gli storici presentatori Savino Zaba e Carmen Formenton.

I due fili conduttori del festival saranno i 60 anni di Amnesty International e l’appello per la liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki. L’organizzazione per i diritti umani nasce infatti il 28 maggio 1961 e da allora ha moltiplicato le battaglie contro la tortura e la pena di morte e per i diritti sociali ed economici di tutte le persone. Fra le campagne più rilevanti c’è quella per la scarcerazione dei “prigionieri di coscienza”, come lo studente egiziano dell’Università di Bologna Patrick Zaki. Dal 1961 ad oggi, sono oltre 50.000 i “prigionieri di coscienza” che Amnesty International ha contribuito a liberare.

Le due mostre che accompagneranno il festival saranno: “60 volti per 60 anni”, una raccolta di ritratti, uno per ogni anno, dalla fondazione del movimento a oggi, realizzata appositamente da Gianluca Costantini. L’altra mostra sarà “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, con i poster vincitori all’edizione speciale del concorso internazionale di comunicazione sociale “Poster For Tomorrow”. Voci per la Libertà 2021 sostiene il progetto “Stand Un for Victims” promosso dall’ONG COSPE e da Amnesty Italia in sostegno delle vittime dei crimini d’odio.

Il calendario di “Voci per la libertà” 2021 prenderà il via con un’anteprima sabato 17 luglio ad Adria in Piazza Cavour, alle 21.30. A salire sul palco saranno i Vallanzaska, band pioniera dello ska-punk in Italia che festeggia il trentennale, e Giulio Wilson, vincitore del premio della critica a Voci per la libertà nel 2019, da poco uscito con il suo nuovo album “Storie vere tra alberi e gatti”. Alle 18.30 ai Giardini Zen, in collaborazione con l’Associazione REM, si presenteranno due libri: “Ma quale vacanza d’Egitto?! Arresto accidentale di un cantante” con l’autore Davide Romagnoni (cantante dei Vallanzaska) e “Perché abolire il carcere. Le ragioni di «No Prison»” con l’autore Livio Ferrari.

Da venerdì 23 luglio a domenica 25 luglio dalle 21.00 sarà l’arena spettacoli di Piazzale Europa a Rosolina Mare a ospitare le semifinali e la finale del Premio Amnesty Emergenti insieme a importanti ospiti. Nella prima serata ci sarà H.E.R., artista poliedrica, violinista, compositrice, attrice, performer, che l’anno scorso è stata la vincitrice assoluta del Premio. Nella prima semifinale di quest’anno si affronteranno: Blindur da Napoli con il brano “3000x”; Olivia xx da Viterbo con “Solo una figlia”; Miriam Ricordi da Pescara con “Siamo sordi davvero”; Picciotto da Palermo con “Bimbi”. Ad aprire la serata gli studenti dell’IIS Primo Levi di Badia Polesine che presenteranno il brano inedito “Tutta questa libertà”, legato al progetto “Jonathan Livingston”.

Sabato 24 luglio sarà la volta di un nome storico della musica italiana come gli Yo Yo Mundi, da poco usciti con un nuovo album, “La rivoluzione del battito di ciglia” ed in nomination quest’anno per il Premio Amnesty Big con il brano “Il silenzio che si sente”. Nella semifinale del contest saranno in gara: Aftersat da Napoli con il brano “Sanpapiè”; Donix da Napoli con “Siriana”; Innocente da Lecce con “Tempo binario”; Ozora da Torino con “Vista mare”. In apertura la cantautrice Francesca Incudine, vincitrice della Targa Tenco nel 2018 come miglior album in dialetto, che presenterà il brano “Zinda”, dedicato a Sabeen Mahmud, giovane attivista per i diritti umani assassinata in Pakistan.

Gran finale poi domenica 25 luglio con l’assegnazione del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big ai Negramaro per la miglior canzone sui diritti umani, “Dalle mie parti”, contenuta nel loro ultimo album di grande successo e certificato Disco D’oro “Contatto” (Sugar). Alle 18.30, nel Centro congressi di Rosolina Mare, Giuliano Sangiorgi e il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, incontreranno pubblico e giornalisti. In serata, prima della consegna del premio e dell’esibizione dei Negramaro, ci sarà la finale del Premio Amnesty Emergenti con i cinque migliori artisti delle due semifinali. In apertura si esibirà la cantautrice Agnese Valle, vincitrice l’anno scorso del Premio della Critica e da poco uscita con l’album “Ristrutturazioni” che sta portando in tournée in tutta Italia.

Tutte le giornate inizieranno alle 18.30 con un aperitivo tra musica e parole al Chiringuito in Anguriara (sul lungomare) per presentare due libri. Il 23 luglio toccherà a “Web Love Story” (Pendragon) con l’autrice e cantautrice Roberta Giallo, che, intervistata da Marco Cavalieri, proporrà anche alcuni brani; sabato 24 luglio sarà la volta di “Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni” (Giunti) con l’autore Enrico Deregibus che converserà con Duccio Pasqua, con interventi musicali dei Marmaja.

“Torniamo anche quest’anno – dichiara Michele Lionello, direttore artistico di Voci per la Libertà – con il festival musicale dedicato ai diritti umani, che si avvicina al quarto di secolo e che neanche l’anno scorso si è fermato. Credo che, pur nella consapevolezza della difficile situazione che stiamo vivendo, gli artisti ci regaleranno un bellissimo spettacolo. Il programma rimane di grande respiro, nonostante le limitazioni del momento. Gli appuntamenti in calendario propongono una forte attenzione da una parte ai giovani e dall’altra ad artisti di primo piano su scala nazionale. Il tutto per tornare ad animare la provincia di Rovigo con un programma costruito come segno di ripartenza del settore artistico e culturale”.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione sul sito: https://www.eventbrite.it/o/voci-per-la-liberta-30579724078

Tutti gli aggiornamenti sul sito: http://www.vociperlaliberta.it

Monferr’Autore (anche per la fotografia)

Tango Nuevo rivisited

È intitolato Tango Nuevo rivisited il terzo appuntamento degli “Itinerari musicali” di Roma Sinfonietta e sarà un omaggio ad Astor Piazzolla nel centenario della nascita, da parte di tre noti musicisti della galassia del jazz, l’italo-argentino Javier Girotto al sassofono e gli italiani Gianni Iorio e Alessandro Gwis, rispettivamente al bandoneon e al pianoforte.

Il concerto avrà luogo, sabato 3 luglio 2021 alle 19.00 al Caffè Letterario di via Ostiense 95, che è allo stesso tempo un bookshop, un caffè e un palcoscenico per eventi culturali, che con i suoi ben 1000 metri quadrati garantisce il distanziamento e la sicurezza degli spettatori nel rispetto della normativa attuale.

Il progetto Tango Nuevo rivisited, è stato fissato in un cd dell’etichetta discografica tedesca ACT, una delle più importanti nell’ambito jazzistico mondiale. Questo progetto è partito dall’idea di registrare nuovamente il disco che nel 1974 consolidò l’incontro tra il famoso innovatore del tango Astor Piazzolla e il grande jazzista Jerry Mulligan. Javier Girotto aveva dieci anni quando, a Cordoba in Argentina, si trovò tra le mani il vinile Tango Nuevo, con in copertina il garnde sax baritono statunitense Gerry Mulligan e il bandoneista Astor Piazzolla, uno di fronte all’altro a celebrare un incontro carico d’implicazioni per la storia delle musiche del continente americano. Da lì nacque l’idea di Tango Nuevo rivisited.

Girotto stesso ricorda: “Quest’idea inizialmente mi sembrava strana, ma poi ha cominciato a prendere forma e “gusto” nella mia testa. In fondo quel disco di Piazzolla e Mulligan ha segnato la mia crescita musicale e quei due musicisti sono stati per me fonte di ispirazione sia per comporre che per suonare. Mi sono così convinto che era un’idea giusta. L’organico che ho scelto, ridotto rispetto all’originale con archi e batteria, è formato da sax baritono, bandoneon e pianoforte con elettronica. E insieme abbiamo scelto di dare più apertura all’improvvisazione e spazio ad ogni solista”. Il risultato, che potrebbe essere definito come una versione jazz dell’originale, ha confermato che l’idea di Girotto era più che giusta.

La rassegna “Itinerari Musicali” è sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.

Biglietti: posto unico € 10,00. Si raccomanda di acquistare o prenotare i biglietti nei giorni precedenti il concerto presso il Caffè Letterario. Info tel. 06 57302842 – 06 3236104

Mauro Mariani (anche per la fotografia)