La Divina Bellezza – Discovering Siena, prosegue fino al 30 settembre

Fino al 30 settembre prossimo, il Comune di Siena e l’Opera della Metropolitana di Siena, in collaborazione con FilmmasterEvents e Opera Gruppo Civita che oggi fanno parte di IEN – Italian Entertainment Network – lanciano una innovativa iniziativa culturale che valorizza il complesso del Duomo di Siena: La Divina BellezzaDiscovering Siena un progetto tra arte, cultura, storia e tecnologia.

Un video mapping in 3D realizzato sul facciatone del Duomo di Siena che, durante le sere d’estate, farà rivivere la storia di Siena e del Duomo, in un viaggio nel tempo e nelle emozioni, nel mito e nella bellezza; il tutto accompagnato da tecnologie all’avanguardia che permetteranno di proiettare su 800 mq di superficie immagini che pesano ciascuna oltre 6 milioni di pixel.

La Divina Bellezza – Discovering Siena è una esperienza visiva in 5 atti che permetterà di ripercorrere la storia di un luogo unico al mondo, ma soprattutto di conoscere la storia del Duomo e del Duomo Nuovo, un’occasione per raccontare l’intera città, i suoi luoghi, la sua gente, la sua storia. Un evento che punta alla spettacolarizzazione dell’arte per trasmettere valori, messaggi e rievocazioni storiche e che rappresenta una tendenza a livello mondiale: quella di far vivere i monumenti, raccontarne la storia e l’identità. Un progetto pilota che aspira a dare immagini e raccontare le bellezze di tutta Italia come patrimonio da vivere dai milioni di turisti ma anche dagli stessi italiani.

Un percorso attraverso gli anni della ricchezza e il passaggio tra Medioevo e Rinascimento. Ma anche la tragedia della peste. E la fine del sogno di costruire Il Duomo Nuovo, che vedrà prendere magicamente vita. Prima di un finale immersivo che eliminerà le normali barriere architettoniche.

La manifestazione sarà in programma tutti i giorni della settimana, da luglio a settembre, con due proiezioni per sera, dopo il tramonto.

Oltre al grande valore artistico e culturale, l’auspicio è che tale iniziativa possa incidere sensibilmente sull’indotto turistico della città, in termini di aumento dei tempi di permanenza nelle strutture ricettive, ed incentivare un maggiore afflusso presso i musei cittadini per i quali verranno attivate operazioni di co-marketing.

“Come il progetto del Duomo Nuovo è il simbolo tangibile dell’operosità, della ricchezza e del valore di Siena – afferma il Sindaco di Siena Bruno Valentini – così questo spettacolo è un segnale della vivacità della città che si arricchisce di proposte culturali innovative.

Certamente questa iniziativa costituisce una preziosa occasione per valorizzare e comunicare Siena e i sui capolavori artistici, custoditi nella Cattedrale e nei musei cittadini, permettendo ai partecipanti di scoprire o approfondire la storia e le tradizioni della città, attraverso una modalità affascinante e coinvolgente.

L’evento serale dell’estate senese potrà, inoltre, contribuire positivamente all’economia del territorio, in termini di aumento della permanenza in città dei visitatori anche nelle fasce orarie notturne, con la relativa fruizione dei servizi alberghieri, di ristorazione e commerciali”.

“Questa iniziativa – sostiene Gian Franco Indrizzi, Rettore Opera della Metropolitana di Siena – rappresenta una imperdibile occasione per raccontare alla città in un modo nuovo e insolito i suoi luoghi, la sua storia e i suoi capolavori artistici, con particolare riguardo al Complesso Museale della Cattedrale di Siena, mettendo in luce lo straordinario progetto del Duomo Nuovo e il suo legame con la comunità.Opera della Metropolitana con questo spettacolo desidera offrire ai visitatori la possibilità di ampliare la propria esperienza a contatto con le opere d’arte, in una maniera innovativa, originale e di altissimo valore storico-culturale.”

Siamo molto contenti di avere la possibilità di esprimere il meglio della nostra creatività in una delle più affascinanti città della Toscana e dell’Italia”, dichiara Beppe Costa, Amministratore Delegato di IEN – Italian Entertainment Network, una holding che racchiude sotto di se le migliori eccellenze nel settore della produzione, dell’entertainment culturale, della creatività e degli eventi. Un progetto che mette a fattor comune la creatività, l’internazionalità e la capacità produttiva del brand Filmmaster con l’eccellenza nella gestione delle attività museali e culturali di Opera Civita che a Siena è concessionaria di Opera della Metropolitana.

La Divina Bellezza – Discovering Siena, racconta Alfredo Accatino, Direttore Creativo di FilmmasterEvents,  è un progetto di respiro internazionale, che permetterà di rendere visibile l’invisibile e di rivivere non solo la storia di Siena e del Duomo, ma lo spirito e l’anima di una intera città. Per fare questo ho voluto coinvolgere il meglio della tecnologia immersiva a livello internazionale. Ritengo che questo progetto possa rappresentare il futuro per la valorizzazione dei nostri beni culturali. Mai in Italia era stataproposta un’installazione permanente, che pone oggiSiena all’avanguardia, e che permetterà di raccontare un luogo magico come il Duomo di Siena, e il progetto mai realizzato del Duomo Nuovo, l’utopia di realizzare la chiesa più grande del proprio tempo. Ma oltre alla Siena del XIV secolo racconteremo anche la magia del Palio, con una modalità evocativa mai vista prima.

Alfredo Accatino, ideatore dell’evento, è uno dei più noti e premiati creativi italiani. Direttore Creativo & Partner FilmmasterEvents ha legato il suo nome all’ideazione e produzione di importanti eventi internazionali come le Cerimonie dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Torino 2006, lo spettacolare show di lancio di Fiat 500 e le Cerimonie per Giochi del Mediterraneo. Nel 2014 firma il permanent Show Enigma e nel 2015 la Cerimonia di Apertura dell’Expo 2015. E’ stato eletto per due volte Direttore Creativo dell’anno al Best Events Award.

La Divina Bellezza – Discovering Siena

Fino al 30 Settembre 2015, Duomo di Siena, Piazza Jacopo della Quercia. Tutti i giorni 21.15 e 22.15. Ogni spettacolo durerà mezz’ora.

€ 13.00 biglietto intero

€ 8.00 biglietto ridotto (bambini dai 7 agli 11 anni; studenti fino a 26 anni con regolare tessera universitaria; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale – professionisti, praticanti, pubblicisti)

€ 10 biglietto speciale Siena (residenti nella città di Siena)

€ 35 Biglietto Famiglie (nucleo famigliare composto da due genitori e massimo 4 figli)

€ 22 Biglietto combinato con OPA SI PASS

Gratuito: bambini fino a 6 anni; portatori di handicap con un accompagnatore; guide turistiche e interpreti turistici della provincia di Siena

 

Barbara Izzo

 

Tullio Pericoli – “Sulla Terra. 1995-2015” a Bologna

Dal prossimo 26 settembre al 26 novembre, Palazzo Fava, a Bologna, ospiterà la mostra “Sulla Terra” dedicata a Tullio Pericoli e alla sua produzione artistica sul tema del paesaggio.

L’esposizione, curata da Elena Pontiggia e Graziano Campanini, offrirà al pubblico una scelta articolata ed organica delle opere realizzate da Tullio Pericoli dalla metà degli anni Novanta ad oggi in un percorso che segue l’evoluzione dell’artista nel suo rapporto con il paesaggio, rivelando la continuità che questo tema ha nella sua poetica.

Il percorso espositivo sarà cadenzato da oltre 160 opere, tra olii, acquerelli, matite: colline e città antiche, pianure e boschi, campi coltivati e cieli diventano la traccia del trascorrere del tempo sulla terra.

Affrescato al piano nobile dai giovani Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, Palazzo Fava fu definito da Roberto Longhi “un romanzo storico, immaginato sulla grande pittura precedente” capace di oltrepassare le secche del manierismo e di “comunicare direttamente ad apertura, non di libro, ma di finestra”.

È il primo importante ciclo d’affreschi della loro carriera, commissionati da Filippo Fava nel 1584, il primo saggio della loro riforma pittorica.

Nella sala dedicata a Giasone, capolavoro indiscusso della pittura seicentesca, i tre artisti rivoluzionarono la tradizionale concezione di partitura narrativa rappresentando più azioni all’interno dello stesso riquadro e raggiungendo momenti di assoluta modernità stilistica. Sui diciotto riquadri di cui è composto il ciclo, spicca l’episodio degli Incanti notturni di Medea con la maga in atto di purificarsi al ruscello sotto i raggi della luna. È “il primo nudo moderno della storia dell’arte”, ha scritto Andrea Emiliani.

Con una superficie di oltre 2600 metri quadrati, Palazzo Fava è struttura regolare di esposizioni: nei suoi spazi sono allestite mostre di opere appartenenti alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e mostre di opere provenienti da altre importanti collezioni pubbliche e private.

La Redazione

 

Amnesty in un rapporto aveva già denunciato i problemi dei migranti sulla “Rotta dei Balcani”

In un nuovo rapporto diffuso nel luglio scorso, Amnesty International ha denunciato che migliaia di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, bambini inclusi, in viaggio lungo la pericolosa “rotta dei Balcani”, subiscono violenze ed estorsioni ad opera delle autorità e di bande criminali e vengono vergognosamente abbandonati a sé stessi dal sistema d’immigrazione e asilo dell’Unione europea, che li lascia intrappolati in Serbia e Macedonia privi di protezione. Il rapporto, intitolato “Frontiere terrestri europee: violazioni contro migranti e rifugiati in Serbia, Macedonia e Ungheria”, evidenzia come un numero sempre maggiore di persone vulnerabili vengano abbandonate in un limbo giuridico lungo i Balcani. La situazione è aggravata dai respingimenti e dalle espulsioni a ogni singola frontiera, dalle restrizioni all’accesso alle procedure d’asilo lungo il viaggio e dall’assenza di percorsi sicuri e legali d’ingresso nell’Unione europea. “Rifugiati in fuga dalla guerra e dalla persecuzione intraprendono il viaggio lungo i Balcani nella speranza di trovare salvezza in Europa. Invece, finiscono per subire violenza e sfruttamento, a causa di un sistema d’asilo che non funziona” – ha dichiarato Gauri van Gulik, vicedirettrice del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. “Serbia e Macedonia sono diventate la valvola di scarico dell’aumentato flusso di rifugiati e migranti che nessuno nell’Unione europea pare intenzionato a ricevere” – ha aggiunto van Gulik. Il rapporto si basa su quattro missioni di ricerca effettuate in Serbia, Ungheria, Grecia e Macedonia tra luglio 2014 e marzo 2015 e su oltre 100 interviste a rifugiati e migranti. Le testimonianze di questi ultimi mettono in luce le tremende condizioni che affrontano coloro che intraprendono il viaggio lungo la “rotta dei Balcani”, che ha preso il posto di quella del Mediterraneo quale percorso più frequentato da chi è diretto verso l’Unione europea. Il numero delle persone fermate solo lungo il confine tra Serbia e Ungheria è passato da 2370 nel 2010 agli attuali 60.602, con un aumento di oltre il 2500 per cento. La “rotta dei Balcani”, che inizia dalla frontiera marittima tra Turchia e Grecia e porta rifugiati e migranti lungo Macedonia e Serbia fino in Ungheria, è leggermente meno mortale di quella che dalla Libia attraversa il Mediterraneo ma è comunque piena di pericoli e ostacoli. Dal gennaio 2014, 123 rifugiati, richiedenti asilo e migranti sono annegati nel tentativo di attraversare il mar Egeo e 24 sono rimasti uccisi lungo le ferrovie. “Passiamo da una morte all’altra” Coloro che approdano sulle isole greche, bambini compresi, vanno incontro a condizioni di accoglienza drammatiche. La maggior parte di loro arriva ad Atene per poi varcare i confini con la Macedonia e cercare di raggiungere altri stati membri dell’Unione europea. Al confine tra Grecia e Macedonia e a quello tra Macedonia e Serbia, i rifugiati e i migranti sono abitualmente e illegalmente respinti e subiscono maltrattamenti ad opera della polizia di frontiera. Molti di loro sono costretti a versare somme di danaro. Un testimone ha raccontato ad Amnesty International che, nei pressi del confine con l’Ungheria, la polizia di frontiera della Serbia ha minacciato di respingere un gruppo verso Belgrado se non avessero pagato 100 euro a testa. Un rifugiato afgano ha descritto ad Amnesty International cos’è accaduto a lui e al suo gruppo, respinti dalla polizia di frontiera della Macedonia verso la Grecia: “Ho visto uomini venire picchiati brutalmente. Hanno picchiato mio figlio di 13 anni. Poi hanno picchiato anche me”. Alcune delle persone intervistate da Amnesty International erano state respinte oltre 10 volte nel corso di operazioni della polizia di frontiera, che spesso avvengono ben all’interno della frontiera della Macedonia. Migranti, richiedenti asilo e rifugiati hanno denunciato di essere stati presi a schiaffi, pugni, calci e manganellate dalla polizia di frontiera serba presso il confine con l’Ungheria. Secondo un rifugiato afgano, è stata picchiata “anche una donna al quinto mese di gravidanza”. Rifugiati e migranti rischiano anche di essere sfruttati economicamente da parte di chi organizza i loro viaggi e di essere aggrediti da bande criminali. Due nigeriani hanno raccontato ad Amnesty International la loro storia: “Ci hanno aggredito coi coltelli, erano in nove. Quando abbiamo chiesto aiuto alla polizia, ci hanno arrestati”. “Se morite qui, nessuno verrà a chiedere vostre notizie” Molti rifugiati e migranti vengono arbitrariamente arrestati. Centinaia di essi, inclusi gruppi familiari, donne incinte e minori non accompagnati, trascorrono lunghi periodi di detenzione nel Centro di accoglienza per stranieri della Macedonia (conosciuto come Gazi Baba), senza alcuna salvaguardia legale o possibilità di chiedere asilo. Molti sono trattenuti illegalmente per mesi, in condizioni inumane e degradanti, cosicché possano comparire come testimoni nei procedimenti delle autorità giudiziarie macedoni contro i trafficanti. “Quando siamo arrivati a Gazi Baba c’erano 400-450 persone… Si dormiva persino sulle scale, il sovraffollamento era terribile. C’erano materassi per terra e nei corridoi” – ha raccontato un rifugiato siriano ad Amnesty International. Ex detenuti di Gazi Baba hanno riferito ad Amnesty International di essere stati picchiati o di aver assistito a pestaggi da parte degli agenti di polizia. Quando alcuni siriani hanno minacciato lo sciopero della fame, un agente gli ha detto “Se morite qui, nessuno verrà a chiedere vostre notizie. Getteremo i vostri corpi da qualche parte e basta!” Un sistema d’asilo che non funziona Chi cerca di chiedere asilo in Serbia o in Macedonia va incontro a grandi ostacoli. Nel 2014, solo 10 richiedenti asilo hanno ottenuto lo status di rifugiato in Macedonia e solo uno in Serbia. Scoraggiati dalla lentezza delle procedure, nella maggior parte dei casi i richiedenti asilo proseguono il viaggio verso l’Ungheria, dove subiscono ulteriori violazioni dei loro diritti. Le persone fermate per ingresso irregolare in Ungheria vengono regolarmente detenute, spesso in condizioni degradanti e di sovraffollamento, o sottoposte a maltrattamenti da parte delle forze di polizia. Nel 2014, l’Ungheria ha concesso asilo a 240 persone, una piccola parte di coloro che avevano presentato domanda. Mentre la maggior parte dei richiedenti asilo arrestati viene in seguito rilasciata e collocata in centri di accoglienza aperti, coloro che sono considerati a rischio di far perdere le tracce restano nei centri di detenzione. Chi non intende chiedere asilo in Ungheria, ad esempio perché vuole provare a presentare la domanda in altri paesi dell’Unione europea, viene di solito espulso verso la Serbia e da qui, in alcuni casi, ulteriormente mandato indietro verso la Macedonia, dove finisce intrappolato in un limbo giuridico, senza protezione e sostegno e dunque ancora più vulnerabile alle violazioni dei diritti umani. Carenti politiche europee in materia d’immigrazione Il sempre maggior numero di migranti e rifugiati che si muove lungo la “rotta dei Balcani” è la conseguenza del più ampio fallimento delle politiche europee in materia d’immigrazione e asilo, sulle quali Macedonia e Serbia non hanno alcun controllo. Attribuire la principale responsabilità di esaminare le richieste d’asilo al primo paese d’ingresso dell’Unione europea e limitare i percorsi sicuri e legali d’ingresso hanno posto un onere insostenibile sui paesi della frontiera esterna e su quelli con loro confinanti. Invece di dare priorità al miglioramento del sistema d’asilo nei paesi lungo la “rotta dei Balcani”, l’Unione europea ha investito massicciamente nel tentativo di rafforzare il sistema di “gestione della frontiera”. “Serbia e Macedonia devono fare assai di più per rispettare i diritti dei migranti e dei rifugiati. Ma è impossibile separare le violazioni dei diritti umani che si verificano in questi due paesi dalla più ampia pressione che i flussi di migranti e di rifugiati esercitano all’interno e attraverso l’Unione europea e dal fallimento del sistema d’immigrazione dell’Unione europea” – ha sottolineato van Gulik. “Mentre un numero sempre più elevato di rifugiati, richiedenti asilo e migranti vulnerabili finisce intrappolato in una sorta di terra di nessuno balcanica, la pressione su Serbia e Macedonia aumenta. Questa situazione, così come quella in Italia e Grecia, può essere risolta solo da un ripensamento complessivo delle politiche dell’Unione europea in tema d’immigrazione e asilo” – ha concluso val Gulik. Secondo i dati raccolti da Amnesty International, tra il 1° gennaio e il 22 giugno 2015 61.256 migranti, richiedenti asilo e rifugiati sono arrivati in Italia e 61.474 in Grecia. Degli oltre 21.000 rifugiati e migranti che hanno intrapreso la “rotta dei Balcani” occidentale nel 2014, più della metà proveniva dalla Siria. Altri erano originari di Afghanistan, Egitto, Eritrea, Iraq, Nigeria, Somalia, Sudan e Tunisia. A partire dal marzo 2015, il primo ministro e il ministro degli Esteri dell’Ungheria hanno intensificato la retorica anti-immigrati, minacciando anche l’introduzione di una legge che consentirebbe l’immediato arresto e respingimento di migranti irregolari e la costruzione di una barriera per impedire l’ingresso a migranti, richiedenti asilo e rifugiati provenienti dalla Serbia. Il 30 giugno, il parlamento di Budapest ha autorizzato il governo a disporre una lista di stati di transito “sicuri”, dove i rifugiati potrebbero chiedere asilo prima di entrare in Ungheria; è probabile che di questa lista farà parte la Serbia, che non garantisce l’accesso alla procedura d’asilo e ricorre alle espulsioni. Il rapporto di Amnesty International contiene una serie di raccomandazioni per ridurre la pressione sugli stati, causata dall’assenza di politiche europee in grado di soddisfare le necessità di una maggiore solidarietà globale in risposta alla sempre più grave crisi del rifugiati e di una maggiore solidarietà interna tra gli stati membri, che attualmente condividono in modo iniquo la responsabilità dell’accoglienza dei richiedenti asilo.

Amnesty International Italia

 

DERMART: il convegno che unisce la Dermatologia con l’Arte

Colori, linee e forme delle malattie cutanee rendono la pelle una tela pittorica in continuo rimaneggiamento. Nuovi colori si stratificano, elementi di forma si modificano nel tempo, a causa dell’ambiente, delle malattie e dell’invecchiamento naturale. Il compito dei dermatologi è di saper interpretare i dettagli dei cambiamenti della pelle come i critici d’arte fanno sulle tele, di saper curare i cambiamenti patologici e di aiutare a prevenire quelli legati al tempo e alle cattive abitudini. Per questo motivo e con questo obiettivo nasce Dermart, un convegno che unisce la Dermatologia con l’Arte per sviscerarne i comuni linguaggi.

Ideata e diretta da Massimo Papi e giunta alla sua settima edizione, la rassegna continua la sua tradizione nel confronto didattico tra malattie cutanee e pittura proponendo anche una serie di argomenti nuovi di interesse multidisciplinare. Quest’anno Dermart si svolgerà al Parco Regionale dell’Appia Antica di Roma (ex cartiera Latina) il 25 e 26 settembre p.v. e vedrà intervenire relatori appartenenti sia alle diverse professioni del mondo sanitario (medici, infermieri, biologi, psicologi), sia al poliedrico universo artistico (pittori, art makers, storici e critici dell’arte), insieme ad interloquire, interpretare, storicizzare e dare nuovi significati a sofferenze e inestetismi della pelle.

Il tema di base del meeting sarà l’adolescenza con le modificazioni e i cambiamenti critici che la cute e gli annessi subiscono in tale fase della vita e gli aspetti importanti che la pelle riveste nella formazione della propria immagine. Numerosi gli argomenti trattati. Tra questi si parlerà degli elementi che nei “ritratti” permettono d’identificare alcune malattie cutanee degli adolescenti (atopia, psoriasi) e del ritratto che ognuno di noi fa di sé durante questa delicata fase di trasformazione (autoritratto), come anche delle ultimissime metodiche d’indagine strumentale che permettono anche interessanti parallelismi tra lesioni cutanee del volto (es. cheratosi attiniche) e i colori brillanti della pop art.

L’attenzione in epoca adolescenziale alla condizione dei capelli è fonte di numerosi problemi sul piano psicologico e richiede grande capacità diagnostica oltreché scelte terapeutiche diversificate da parte dei dermatologi. Si affronteranno tali tematiche, illustrando anche i casi di alterazioni nelle malattie congenite o rare dei bambini e in quelle più numerose tipiche dell’adolescenza (alopecia areata, alopecia androgenetica iniziale) e offrendo risposte a come poter curare o “coprire” tali disturbi. Visto il successo nel Congresso del 2014, Dermart propone anche un curioso allenamento nell’interpretare i particolari dei ritratti famosi di giovani, ipotizzando poi potenziali diagnosi e storie cliniche, insieme ad esperti storici dell’arte (iconodiagnostica). L’abilità osservazionale, la finezza nell’interpretazione psicologica, l’attenzione a dettagli e simboli, renderanno così i partecipanti raffinati diagnosti e creatori di storie affascinanti tra vissuti e potenziali patologie.

Saranno inoltre chiamati a confrontarsi neuroscienziati e psicologi per capire le ansie che viviamo in questo periodo dell’esistenza, le possibili conseguenze sulla cute e il ruolo dell’arte per meglio comprendere e attenuare i disturbi cutanei. Su tale argomento la lettura del saggio “Le lesioni cutanee autoinflitte” saprà far meglio comprendere gli aspetti clinici dermatologici di patologie spesso di difficile diagnosi, mentre altri interventi di brillanti esperti del settore esploreranno il versante psico-affettivo legato a questa materia.

Il tema “La pelle nella musica leggera” sarà poi occasione di censire, con leggerezza insieme al pubblico convenuto, le canzoni più famose nelle quali la cute è in qualche modo protagonista. Dermatologi appassionati e artisti del mondo della musica e del teatro aiuteranno con le loro interpretazioni a rendere più lievi alcuni aspetti difficili delle malattie cutanee.

L’inganno dei fattori osservazionali sulle manifestazioni cliniche della pelle – alla pari del trompe l’oeil della pittura –  sarà ulteriore oggetto di approfondimento nella pratica quotidiana delle diagnosi cliniche attraverso anche un concorso clinico aperto ai giovani e meno giovani dermatologi con brevi descrizione di storie cliniche.

Infine, nell’”Angolo della storia”, spazio alla comprensione del significato della gestualità e della comunicazione espressa dalle mani nella storia dell’arte della scultura (Maniloquium).

Cornice della manifestazione è la splendida sede della ex Cartiera Latina, sede istituzionale del Parco dell’Appia Antica, una location immersa nella Natura che ispirerà un’apposita sessione dedicata alla scoperta dei rischi delle punture d’insetti e parassiti degli ambienti naturali e alle corrispondenze morfologiche tra natura, cute e arte, arrivando ad esaminare le dermatosi da contatto con le piante e dei danni del sole (fitofotodermatosi e cheratosi attiniche). Sarà infine organizzato un minicorso all’arte della medicazione infermieristica della cute dei bambini e degli adolescenti, che forse a volte si dimentica essere più sensibile e delicata di quella dell’adulto e a rischio di danni, di inefficacia terapeutica o non aderenza, se non vengono fornite una serie d’informazioni e spiegazioni ai genitori.

Dermart 2015 si conferma così essere un convegno-evento fuori dagli schemi, atto a far conoscere ed apprezzare la medicina anche negli  aspetti più semplici di umanizzazione, nonché un’occasione per gli studenti universitari di ottenere ben 9 crediti formativi attinenti alle seguenti facoltà: Chirurgia Generale; Dermatologia e Venereologia; Medici di Medicina Generale; Neurologia; Pediatria; Pediatria (Pediatri di Libera Scelta); Psicologia; Psicoterapia; Neuropsichiatria Infantile; Farmacia Territoriale; Farmacia Ospedaliera).

 

PROGRAMMA Venerdì 25 Settembre 2015

9.00-10.30 I ritratti (atopia, psoriasi, discheratosi) Moderatori: Nicolina Bianchi, Mauro Picardo Linda Tognetti – Il ritratto dell’atopia Carmen Cantisani – Pop art e diagnosi di cheratosi attiniche    Federico Bardazzi – Il ritratto della psoriasi *** Moderatori: Mara Ferloni, Aldo di Carlo Lettura: Aldo Morrone – E’ nata prima la pelle nera o la pelle bianca? Pausa caffè 11.00-12.30 I capelli tra arte e cura Moderatori: Antonio Cristaudo, Ornella De Pità Maria Antonietta Pata – Capelli e cappelli Giusy Giambertone – Quando gli annessi sono sconnessi                  Connessioni sostitutive tricologiche Lettura: Stefano Calvieri – I capelli nella diagnosi di malattie genetiche *** Saluti istituzioni Sen. Bruno Astorre, Pres. Reg. Lazio Nicola Zingaretti, Pres. ADOI Antonio Cristaudo, Pres. Acc. Lancisiana Laura Gasbarrone, Commiss. Parco Appia Antica Mario Tozzi *** Consegna Premio Dermart 2015 a Pierluigi Pirandello Pausa pranzo

14.00-15.30 Iconodiagnostica: far diagnosi nei volti della pittura Moderatori: Laura De Luca, Giuseppe Micali, Massimo Papi Coordinatore Marco Bazzini – gioco a squadre 15.30-17.00 I segni delle emozioni sulla pelle Moderatori: Nerio Grassi, Isabella Mezza, Maya El Hachem Lettura Ernesto Bonifazi – Dermatite artefatta nel bambino Lettura Ludovica Lumer – Mi mordo per mostrarmi a me stesso Lettura Enrico Grassi – Il riconoscimento visivo 17.00-18.00 Pelle nelle canzoni e canzoni sulla pelle A cura di Fernando Monteleone Enrico Ciacci presenta Tributo a mio Fratello Little Tony: dal cuore alla…pelle Happy hour   Sabato 26 Settembre 2015 9.00-9.20 Angolo della storia Moderatori: Guido Barlozzetti, Giovanni Menchini, Luca Chinni Rita Clerico, Ugo Bottoni – Maniloquium: le espressioni delle mani 9.30-10.50 Vivere il verde pubblico: cute, natura e arte Moderatori: Giorgio Bartolomucci, Biagio Didona, Enzo Battarra Biagio Didona – Beatrice Luzi – L’artista e la natura: come la tela e la pelle esprimono le figure Riccardo Sirna – Cute, piante e sole: dalle fitodermatiti alle precancerosi Guglielmo Pranteda – La cute a volte imita la natura Lettura Giorgio Leigheb – Le punture: tra insetti, parassiti e…. Pausa caffè 11.20-12.40 Trompe l’oeil in dermatologia: la pelle che inganna (concorso casistica clinica) Moderatori: Ada Amantea, Michele Fimiani Introduzione Massimo Papi – “Trompe l’oeil” in dermatologia Nadia Colapinto, Federica Dall’Oglio, Dario Didona, Luca Fania, Maria Rita Nasca, Giulia Pranteda 12.40-13.20 Moderatori: Stefano Veraldi, Antonio Garcovich Lettura Cesare Pietroiusti – La pelle dell’opera e il contatto difficile con l’arte contemporanea 13.20 Premiazioni Commissioni valutazione concorsi: Corrado Angelo, Pierluca Bencini, Stefania Bucher, Pietro Lippa, Mauro Paradisi, Carolina Pellegrini, Paolo Piazza, Cesare Pietroiusti, Corinna Rigoni, Angelandreina Rorro, Alfredo Rossi, Alessandra Scarabello, Luigi Valenzano Corso pratico: Medicare la pelle di bambini e adolescenti – coordinatrice Anna Portanova La sede: L’ex Cartiera Latina

Il complesso della ex Cartiera Latina, tra i pochi impianti industriali sopravvissuti nella città di Roma, è una struttura unica nel suo genere ed eccezionale per la posizione strategica a ridosso delle Mura Aureliane ed unisce idealmente l’Appia Antica alla via Cristoforo Colombo. Situato a meta strada tra Porta S.Sebastiano e la chiesa del Domine Quo Vadis, il complesso si affaccia sull’Appia Antica nel punto in cui la Regina Viarum interseca l’antico fiume Almone, con possibilità di accesso alla valle della Caffarella; il suo sviluppo è parallelo a quello del corso del fiume in direzione della via Cristoforo Colombo e ricopre un’area di 8444 metri quadri con superfici coperte pari a 2913 metri quadri.

Dal 1998, il complesso, acquisito pochi anni prima al patrimonio del Comune di Roma, è stato concesso al Parco Regionale dell’Appia Antica, con l’obiettivo di farne sede del Parco e centro visite.

Gli uffici del Parco sono stati realizzati nel giro di pochi mesi ristrutturando l’area già impiegata precedentemente ad uffici.

Nel 1999 sono state create strutture provvisorie, in vista del piano di riqualificazione, funzionali all’accoglienza e all’informazione degli utenti. L’intervento consentirà la trasformazione della vecchia cartiera in un complesso funzionale alle attività del Parco e più in generale alla città di Roma che avrà al proprio interno: gli uffici dell’Ente, aree museali ed espositive, sala convegni, area ristoro, biblioteca e aule didattiche, il tutto in una posizione strategica per creare una porta d’accesso pedonale all’Appia Antica (ed in futuro direttamente alla valle della Caffarella) dalla via Cristoforo Colombo.

 

Elisabetta Castiglioni

 

Fassa Sky Expo

Nel magnifico contesto delle Dolomiti di Fassa, esattamente in località Ischia a Campitello di Fassa (Trento), dal 25 al 27 settembre
l’associazione Icarus Flying Team organizzerà l’edizione 2015 della Fassa Sky Expo.

E’ una fiera del mondo del volo libero, presenti i principali produttori di parapendio, deltaplano e strumentazione tecnica, ospitata nel vasto spazio ai piedi del Col Rodella (2360 m.).

I visitatori che ancora non volano potranno informarsi su come
funzionano questi mezzi che si reggono in aria senza aiuto di motore, sfruttando le correnti ascensionali scaturite dall’insolazione del territorio.
Sono mezzi semplici, ecologici, eppure entusiasmanti, con i quali si può
veleggiare per valli e pianure e scavalcare montagne, sulle ali del vento. Basta citare i record mondiali, 700 km in deltaplano, 478 quello maschile in
parapendio e 376 quello femminile. Quest’ultimo, stabilito dalla pilota friulana
Nicole Fedele, ci rende particolarmente orgogliosi. I piloti già esperti potranno testare le ultime novità prodotte per un mercato sempre alla ricerca di nuova tecnologia, migliori prestazioni e maggior sicurezza, sorvolando ii magnifici scenari del Sassolungo, Sella, Pordoi e Marmolada. A fianco dell’esposizione funziona una funivia che in cinque minuti porta in vetta circa 120 passeggeri per volta.

Utilizzeranno il decollo vicino al rifugio Des Alpes, atterrando nella zona
dell’esposizione. Incontri con i campioni Aaron Durogati e Jimmy
Pacher, tendone gastronomico con feste e musica durante le tre sere competano la manifestazione.

L’edizione dello scorso anno ha quantificato 1400 visitatori ed
oltre 3800 ingressi totali.

A Campo Tures (Bolzano), il 12 e 13 settembre di terrà un raduno
internazionale di piloti di deltaplano, sotto il nome di “Fledge
Meeting – Coppa Erwin Ausserhofer”.

La manifestazione è organizzata dal Falken Club Valle Aurina che
celebra il suo quarantesimo anniversario e commemora Erwin Ausserhofer che fu campione italiano di deltaplano nel 1978.

L’evento contempla un raduno dei modelli ancora esistenti del famoso
deltaplano “Fledge”, un’ala ricordata con nostalgia dai pionieri del volo
per le eccellenti prestazioni per quei tempi. L’Alto Adige-Sud Tirolo è considerata la patria del volo in deltaplano, disciplina ampiamente praticata dai nostri concittadini di lingua tedesca e no. In particolare la Valle Aurina ha ospitato i primi campionati. Favoriscono il volo libero la conformazione del territorio e la particolare aerologia della regione.


Gustavo Vitali

 

Centenario della Grande Guerra a Verona

Sono state presentate le iniziative promosse dall’Associazione nazionale Alpini – Gruppi Avesa, Parona, Valdonega e Verona Centro, in collaborazione con il Comune di Verona e con Assoarma Verona, per il centenario della Grande Guerra e a ricordo del primo ufficiale italiano caduto nel conflitto, il tenente Benedetto Zampieri, originario di Avesa. All’iniziativa collaborano anche Tiro a segno Verona, Agsm e Amia.

Il programma degli eventi, che prenderà il via sabato 5 settembre, culminerà in piazza Vittorio Veneto con lo spettacolo “Echi di trincea”, sabato 19 settembre, e con una sfilata delle associazioni d’arma, domenica 20 settembre. “L’iniziativa, che ricorda quei tragici avvenimenti e tutti coloro che hanno dato la vita per il nostro Paese nel primo conflitto mondiale – spiega Bozza, assessore al Tempo Libero – è nata sulla spinta della grande partecipazione popolare riscossa da un precedente e analogo evento promosso sempre in piazza Vittorio Veneto in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Un’occasione per stare insieme e rivivere, attraverso le testimonianze e scritti dal fronte, i sentimenti e le vicende vissute dai nostri concittadini”. “Anche grazie a questi eventi – spiega il consigliere Pavesi –per tutto il mese di settembre proseguiranno le commemorazioni del centenario della Grande Guerra, che andranno avanti fino al 2018, anniversario della fine del primo conflitto mondiale. Un modo per ricordare tutti i Caduti e sensibilizzare le generazioni più giovani sull’importanza della pace”.

Il programma delle iniziative prevede sabato 5 settembre, alle 18, al Tiro a segno di via Magellano 15/a, una cerimonia con alzabandiera e deposizione di corona alla targa dedicata ai caduti della Prima Guerra mondiale; domenica 6 settembre, alle 10, nella chiesa di Avesa celebrazione della Santa Messa cui seguirà, alle 11, l’alzabandiera con deposizione di corona al monumento dei Caduti in Piazza e il ricordo del tenente Benedetto Zampieri; l’iniziativa si concluderà con un aperitivo alla baita del gruppo Alpini di Avesa. Sabato 12 settembre, nella baita del gruppo Alpini di Parona, in via Milani 13, alzabandiera e deposizione di una corona alle 18, Santa Messa alle 18.30 e, a seguire, tradizionale festa del quartiere.

Sabato 19 settembre, alle 20.45, sul sagrato della chiesa di San Pietro apostolo, in piazza Vittorio Veneto, si terrà lo spettacolo di musiche e letture sulla Grande Guerra “Echi di trincea”, a cura della fanfara della sezione ANA di Verona “Edoardo e Oreste Tognetti”. Domenica 20 settembre, alle ore 10.30 da piazzale Cadorna, partirà la sfilata delle associazioni d’arma, con la partecipazione del gruppo bandistico di Caldiero. Il corteo proseguirà lungo via IV Novembre per arrivare in piazza Vittorio Veneto dove si terranno la cerimonia dell’alzabandiera, i saluti istituzionali e lettura di alcune lettere dal fronte con riflessioni da parte degli studenti dell’Istituto comprensivo Valdonega. Chiuderà la manifestazione un momento conviviale nel cortile della Parrocchia di San Pietro Apostolo a cura del Gruppo Alpini di Isola della Scala.

 

Roberto Bolis

Castelli trentini gratis!

In occasione della Giornata dell’ Autonomia, prevista sabato 5 settembre,  e nella successiva giornata di domenica 6 settembre l’accesso al  Castello del Buonconsiglio e alle sedi distaccate sarà gratuito. Saranno gli ultimi giorni per poter ammirare al Buonconsiglio la mostra dedicata alla Grande Guerra,  “L’Europa In guerra. Tracce del secolo breve”.  Nelle due giornate alle ore 15 saranno proposte visite guidate gratuite alla mostra, mentre sabato alle ore 15 a Villa Margon sarà proposta l’attività per famiglie  dove si potrà conoscere uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi di Trento, una visita alla villa per scoprire capolavori affrescati nel Cinquecento e un’esplorazione nel parco per osservare piante e fiori da disegnare su un taccuino come abili botanici. L’appuntamento è a Ravina, imbocco strada per Località Margon. Il tragitto di circa 3 Km sarà a piedi, chi lo desidera può salire fino alla villa e attendere il gruppo per le 15.30. In caso di pioggia l’attività verrà annullata. La sera del sabato al Buonconsiglio  sarà possibile assistere alle 20.30 al concerto di musica elettronica dedicato al genio di Romanino, sempre a ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Il Mascoulisse Quartet e il compositore Sebastiano Della Bianchina dedicheranno  al pittore bresciano   una inedita  rilettura elettronica in cui la musica dell’epoca si tingerà dei colori della contemporaneità. Domenica 6 settembre sempre  al Buonconsiglio si concluderà il ciclo musicale “Incanto al castello”  con il concerto ad ingresso libero alle ore 18  organizzato dalla Federazione Cori del Trentino e dedicato alla chiusura della mostra sulla prima guerra mondiale dove si esibiranno  la corale Polifonica di Lavis e del Coro Martinelli di Serrada.

Museo Castello del Buonconsiglio