Da Bach a Villa-Lobos

Mercoledì 31 maggio 2023 alle ore 20.00, nel Primo Foyer dell’Opera Carlo Felice, Andrea Bacchetti sarà protagonista del recital pianistico Da Bach a Villa-Lobos.

Il programma nasce inizialmente per la televisione, grazie alla collaborazione tra Andrea Bacchetti e Piero Chiambretti, con l’obiettivo di portare sul grande schermo una selezione di brani a comporre un vero e proprio percorso attraverso quattro secoli di musica per tastiera. In concerto al Carlo Felice, Bacchetti presenterà Da Bach a Villa-Lobos unendo all’esecuzione musicale un racconto dei brani volto a coinvolgere il pubblico anche attraverso la possibilità di dialogare con il maestro.

Il programma si apre con quattro preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, del quale Bacchetti ha recentemente pubblicato un’integrale del secondo volume per l’etichetta discografica Arthaus Musik, riscuotendo grande successo dalla critica internazionale; si procede con la Sonata in do minore di Domenico Cimarosa e tre sonate inedite di Domenico Scarlatti, alle quali seguono alcuni tra i più celebri e amati brani del repertorio classico e romantico: la Fantasia in re minore K. 397 di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Improvviso n. 2 op. 142 di Franz Schubert e la Consolazione n. 3 di Franz Liszt. In chiusura Notturno di Lili Boulanger, brano di rara esecuzione, The Little Shepherd e Jimbo’s Lullaby di Claude Debussy e O polichinelo di Heitor Villa-Lobos.

Nato a Genova nel 1977, ancora giovanissimo Andrea Bacchetti ha raccolto i consigli di Karajan, Magaloff, Berio, Horszowski, Siciliani. Debutta a undici anni a Milano nella Sala Verdi con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona più volte in rinomati Festival internazionali e presso prestigiosi centri musicali. In Italia è ospite delle maggiori orchestre ed enti lirici, e di tutte le più importanti associazioni concertistiche. All’estero ha lavorato con numerose orchestre, come Lucerne Festival Strings, Camerata Salzburg e Salzburg Chamber Soloists, RTVE Madrid, Sinfónica de Asturia, Oviedo, OSCYL, Valladolid; ORF Vienna, MDR Lipsia, Kyoto Symphony Orchestra, Sinfonica di Tenerife, SWKO Pforzheim, Filarmonica della Scala, OSI Lugano, Sinfonica del Estado de Mexico, RTL Lubiana, Cappella Istropolitana, Bratislava, Russian Chamber Philharmonic St. Petersburg, Dubrovnik Symphony Orchestra, Philharmonique de Nice et de Cannes, Prague Chamber Orchestra, Philharmonie der Nationen, Enescu Philharmonic di Bucarest, e con direttori come Bellugi, Guidarini, Venzago, Luisi, Zedda, Manacorda, Panni, Petitgirard, Buribayev, Pehlivanian, Grazioli, Sanguineti, Toyama, Urbansky, Gullberg Jensen, Nanut, Lü-Ja, Justus Frantz, Baumgartner, Valdes, Renes, Goldstein, Bender, Bisanti, Ceccato.

Incide per Sony Classical e fra la sua ampia discografia sono da ricordare il SACD con le sonate di Cherubini (Penguin Guide UK Rosette 2010) e The Scarlatti Restored Manuscript (RCA Red Seal) vincitore dell’ICMA 2014 nella categoria “Baroque Instrumental”. Di Bach pubblica Invenzioni e Sinfonie (CD del mese nel settembre 2009 per BBC Music Magazine), The Italian Bach (CD del mese nel maggio 2014 per Record Geijutsu) e Keyboard Concertos BWV 1052 – 1058 con l’Orchestra Nazionale della RAI (CD del mese nel maggio 2016 per Musica).

Si dedica con passione alla musica da camera; proficue le collaborazioni con partner come R. Filippini, Prazak Quartet, Maxence Larrieu, Quartetto d’Archi e Strumentisti della Scala, Quartetto di Cremona, Quatour Ysaye, Sestetto Stradivari dell’Accademia di Santa Cecilia, Antonella Ruggero. Diversi compositori, come Vacchi, Boccadoro e Del Corno, gli hanno dedicato brani. Nelle ultime stagioni ha tenuto concerti in Giappone, Spagna, Messico, Cuba, Corea, Svizzera, Polonia, Lussemburgo, Belgio, Russia, nella stagione in corso ha compiuto tournée in Sud Africa, Sud America, Germania, e sono previsti concerti in Spagna, Romania, Russia oltreché in Italia con i Virtuosi Italiani e la Sinfonica Abruzzese.

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biglietti. Intero: 12,00 euro. Under 18: 7,00 euro

S.C.F. (anche per le fotografie)

In stile italiano. Stasera all’Opera Carlo Felice di Genova

Riccardo Minasi torna alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova con In stile italiano, un concerto dedicato a musiche di Schubert, Haydn, Beethoven e Mendelssohn. L’appuntamento si replica come ultima data stasera, domenica 21 maggio, alle ore 20.00 all’Opera Carlo Felice Genova.

Il programma si apre con l’Ouverture In stile italiano di Schubert. Quando fu composta, nel 1817, spopolavano a Vienna le opere di Rossini, che accendevano nella capitale austriaca un nuovo interesse per lo stile italiano. Proprio in questo contesto Schubert compose due ouverture, tra cui la D. 590 in re maggiore. L’Ouverture si apre con un Adagio molto lirico che dopo una breve transizione porta al fresco e brillante Allegro. In questa seconda sezione un tema è tratto da Tancredi di Rossini, con una citazione quasi letterale dell’aria “Di tanti palpiti”. Anche la chiusura, con diverse cadenze e arpeggi, rimanda alla stretta finale tipica dei lavori rossiniani.

Segue la Scena di Berenice “Berenice, che fai?” di Haydn, è stata composta a Londra nel 1795 con dedica a Brigitta Giorgi Banti, prima soprano dell’Opera Concert. Il testo, di carattere tragico, è tratto dall’Antigono di Metastasio. In questa cantata all’italiana emerge lo stile sinfonico di Haydn, e l’orchestra dialoga e partecipa attivamente al livello drammaturgico espresso dalla linea vocale.

Si prosegue con “Ah, perfido!”, scena e aria per soprano, che Beethoven compose in prima battuta per la contessa Josephine Clary, aristocratica e cantante dilettante. La destinazione era quindi quella di un contesto ristretto, salottiero. Nel 1796 tuttavia il compositore riprese e ampliò la stessa Scena e aria per Josepha Dusek, cantante rinomata soprattutto in ambito cameristico. Ora una vera e propria aria da concerto all’italiana, “Ah, perfido!” ha una scrittura quasi neoclassica, in cui si individuano diversi tratti di quel drammatismo musicale che sarà poi ampiamente sviluppato in Fidelio.

In chiusura la Sinfonia n. 4 Italiana di Mendelssohn, composta proprio durante un soggiorno italiano attorno al 1830/31. Il carattere è vivace, solare e cantabile, come appare subito evidente nell’Allegro iniziale. Lo stesso Andante, il movimento “meno italiano”, non cede alla malinconia, sfociando piuttosto in un atteggiamento lirico-sognante. Nel terzo movimento, simile al minuetto classico, con il protagonismo di corni e fagotti si rimanda ad un’atmosfera pastorale. Il vivace Saltarello finale è il riferimento più diretto alla cultura musicale italiana, in particolare alla musica popolare romana.

S.C.F.G.

Lunatica Incantina chiude la stagione dei concerti

Lune…dì 15 maggio, (ingresso 20:23 / concerto 21:32) ultimo eccezionale appuntamento con la fortunata rassegna Lunatica INCANTIna c/o le suggestive Cantine Arpi di Foggia, con il concerto dei uno dei più bravi e raffinati cantautori italiani: BUNGARO.
Del suo nuovo progetto “Volevo volare con i piedi per terra” – accompagnato dallo straordinario musicista Marco Pacassoni al vibrafono, xilofono e percussioni, Bungaro dice:

Al centro dello spettacolo c’è un bambino, Antonio Calò in arte Bungaro, che si racconta attraverso trent’anni di canzoni. E questo bambino racconta cose che Toni adulto non ha mai detto, cose a tratti incredibili. Per farlo prendo in prestito le parole di mia madre, che mi esorta a tirare fuori gli episodi memorabili, le canzoni che ho scritto, gli incontri che hanno attraversato la mia vita a partire da quando, a soli 9 anni, vinsi il Festival di Sanremo dei ragazzi sul palco dell’Ariston”.

ANTONIO CALO` in arte Bungaro e` un cantautore elegante e un artigiano della musica che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica d’autore italiana ed internazionale. Nella sua carriera Bungaro ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra questi, 4 Premi della Critica al Festival di Sanremo, 2 Premi Musicultura, 3 Premi Lunezia ed una nomination ai Latin Grammy con Ivan Lins. Nel cinema ha vinto i Nastri D’Argento, il Ciak D’oro e una nomination ai David di Donatello per la canzone dell’omonimo film Perfetti Sconosciuti. Ha scritto e collaborato per artisti internazionali quali: Ivan Lins (Brasile), Youssou N’Dour (Senegal), Miu`cha Buarque de Holanda (Brasile), Omar Sosa (Cuba), Paula Morelembaum (Brasile), Alejandro Sanz (Spagna), Guinga (Brasile), Alireza Ghorbani (Iran), Ana Carolina (Brasile), Kay McCarthy (Irlanda), Tinkara (Slovenia). Numerose le sue collaborazioni anche con grandi figure dello spettacolo italiano come Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Malika Ayane, Ron, Musica nuda, Chiara Civello, Neri Marcorè`, Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Grazia Di Michele, Ambrogio Sparagna e tanti altri.

MARCO PACASSONI ha collaborato con Michel Camilo, John Patitucci, Antonio Sanchez, Alex Acuna, Horacio “el negro” Hernandez, Steve Smith, Bungaro, Malika Ayane. E’ stato ospite di numerosi festival jazz, per citare i piu` importanti: Festival Jazz Lugano (Svizzera), Roccella Jonica Jazz Festival, Fano Jazz Festival, Locomotive Jazz Festival, Sant’Elpidio Jazz Festival, Festival International de la Musica di Gandia (Spagna), Adams Percussion Festival (Olanda), DrumWorld Festival (Olanda), Amsterdam Marimba Festival (Olanda), Summer Jazz Festival, Casa del Jazz di Roma, Blue Note di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Bimhuis Jazz di Amsterdam (Olanda), Bravo Cafè` di Bologna, EastShore Jazz Club (Pechino, Cina), La Plantation (Pechino, Cina), Salon 10 (Hong Kong, Cina), Peel Fresco (Hong Kong, Cina), Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Osaka, Sydney, Canberra, Brisbane e Hong Kong.

BIGLIETTI

on line su https://www.cantinearpi.it/lunatica.php
c/o le Cantine Arpi – Via delle Casermette, 7 – Foggia (lun-ven 8:30 – 13:00 / 15:30 – 19:00 | sab 9:00-13:00)
su prenotazione fiduciaria allo 0881.775327 o scrivendo a info@moodyjazzcafe.it
Lunatica INCANTIna è non solo una rassegna musicale, ma un esperimento di contaminazione tra imprese, arte e professionisti. Un modo diverso di unire passione, visione e realizzazione e nasce dalla collaborazione di 4 realtà del territorio: Moody Jazz Cafè, Cantine Arpi, AVL e Rete del Mediterraneo (Localtourism.it).

Moody Jazz Cafe

Il “diabolico” capolavoro, la mezzanotte e le nuvole con Roma Sinfonietta

L’Ensemble Roma Sinfonietta esegue L’Histoire du soldat (La storia del soldato) di Stravinskij e due brani di Raffaele Bellafronte, un compositore italiano eseguito nelle sale da concerto più importanti del mondo, da New York a Mosca, da Vienna a Tokyo. Suonano quattro elementi dell’Ensemble Roma Sinfonietta, ognuno dei quali svolge anche una brillante carriera di solista: sono Daniel Myskiv al violino, Kyung Mi Lee al violoncello, Luca Cipriano al clarinetto e Antonello Maio alpianoforte. L’appuntamento è per mercoledì 17 maggio alle 18.00 nell’ambito della stagione dei concerti di Roma Sinfonietta all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Auditorium “E. Morricone”, Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Apre il concerto Midnight plays per clarinetto, violoncello e pianofortecompostoda Raffaele Bellafronte nel 2001. L’ambiguità del titolo ci pone di fronte a una domanda: sono suoni o giochi di mezzanotte? “In questo viaggio – spiega il compositore – c’è il tentativo d’immaginare e vivere le tante contraddizioni che l’oscurità ci offre e i tre strumenti, con le loro spericolate volute, navigano con sospensione, attesa ed elettrica tensione, tra dolore, ironia, gioco e pathos”. Segue un altro brano di Bellafronte, Nuvola per clarinetto e pianoforte: è una sorta di elegia, quasi una poesia, dove il clarinetto si abbandona a un melos caldo e avvolgente ma anche sospeso, mentre il pianoforte tratteggia con poche note un quadro sonoro che accoglie il canto suadente e appassionato dello strumento solista, come a volerlo cullare.

La seconda parte del concerto è interamente dedicata a Igor Stravinskij e alla suite per pianoforte, clarinetto e violino che egli stesso trasse nel 1919 dalla sua Histoire du soldat, una piccola opera da realizzare con pochi mezzi, che aveva ideato durante la prima guerra mondiale per ovviare alle restrizioni di tutti i generi imposte di quei tempi difficili. È così che creò uno dei capolavori della musica del Novecento. Il soggetto è tratto dalla celebre raccolta di fiabe popolari russe di Afanas’ev. Questa è la trama, ridotta all’osso: un soldato in licenza vende al diavolo il suo violino (che rappresenta la sua anima) in cambio di un libro magico che lo renderà ricco; ma naturalmente è un inganno e dopo varie peripezie (tra cui non può mancare l’amore tra il soldato e una principessa) il diavolo si porta via l’anima del soldato nel suo regno infernale. Sono due le suite che Stravinskij trasse da questa sua piccola grande opera. Verrà eseguita ora la seconda. È una musica per tre strumenti, molto asciutta e ridotta all’essenziale, eppure estremamente varia, capace di passare in pochi minuti dal tango, al valzer e al ragtime.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti per personale universitario e over 65; € 5,00 per studenti
. I biglietti si possono prenotare telefonicamente (06 3236104) e ritirare il giorno del concerto oppure acquistare direttamente prima del concerto.

Info: tel. 06 3236104 – http://www.romasinfonietta.it

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

Premio Bindi per la Canzone d’Autore

Si avvicina la scadenza del bando di concorso per la 19a edizione del Premio Bindi di Santa Margherita Ligure (Genova), fissata al 1° maggio 2023.

Il Premio è intitolato a Umberto Bindi, cantautore genovese di grande raffinatezza, autore di canzoni come Arrivederci, Il nostro concerto, Il mio mondo, La musica è finita, Io e il mare, scomparso nel 2002.

Il bando di concorso, che è disponibile su www.premiobindi.com, è riservato a singoli o band che compongano le proprie canzoni. L’iscrizione è gratuita e deve essere effettuata entro e non oltre il 1° maggio 2023 esclusivamente tramite il form presente sul sito www.premiobindi.com nell’apposita sezione.

Fra tutti gli iscritti, una commissione interna all’organizzazione selezionerà i finalisti (al massimo otto) che si confronteranno di fronte ad una prestigiosa giuria composta da musicisti, giornalisti e addetti ai lavori.

La finale è in programma l’8 luglio 2023. I finalisti dovranno eseguire quattro canzoni: tre proprie e una cover di Umberto Bindi scelta in accordo con la direzione artistica del Premio.

Il contest si terrà nell’ambito di una tre giorni prevista dal 7 al 9 luglio, che ospiterà anche esibizioni di artisti affermati, incontri e presentazioni di dischi e libri. Saranno fra l’altro ricordati Lucio Battisti e Giorgio Gaber, di cui quest’anno ricorrono gli anniversari dalla scomparsa.

Al vincitore assoluto andrà la Targa Premio Bindi e una borsa di studio in denaro, ma fra i finalisti verranno assegnate anche la Targa “Giorgio Calabrese” al miglior autore, la Targa “Migliore canzone”, scelta in base a canoni radiofonici, e la Targa “Beppe Quirici” al miglior arrangiamento.

Il Premio Bindi è uno dei più importanti concorsi italiani dedicati alla canzone d’autore. È organizzato dall’Associazione Le Muse Novae e si avvale della direzione artistica di Zibba. È sostenuto dal contributo del Comune di Santa Margherita Ligure, dalla Regione Liguria e di Nuovo IMAIE.

Il Premio è stato vinto da Lomè (nel 2005), Federico Sirianni (2006), Chiara Morucci (2007), Paola Angeli (2008), Piji (2009), Roberto Amadè (2010), Zibba (2011), Fabrizio Casalino (2012), Equ (2013), Cristina Nico (2014), Gabriella Martinelli (2015), Mirkoeilcane (2016), Roberta Giallo (2017), Lisbona (2018), Micaela Tempesta (2019), Luca Guidi (2020), Asteria (2021), Apice (2022).

Per maggiori informazioni:

Associazione Culturale Le Muse Novae: Tel 0185-311603 – www.premiobindi.cominfo@premiobindi.com

E.C.

Officina Pasolini ed Enrico Deregibus

Proseguono fra fine aprile e fine maggio a Roma per Officina Pasolini gli incontri “Uno a uno” curati dal giornalista Enrico Deregibus con alcuni dei protagonisti della miglior musica italiana, tutti a ingresso gratuito. Tre gli appuntamenti in programma: il 27 aprile con Il Muro del canto, il 10 maggio con Marina Rei e il 23 maggio con Pilar.

Si svolgeranno alle 21 al Teatro Eduardo De Filippo di Roma all’interno della programmazione di Officina Pasolini, il laboratorio creativo di alta formazione artistica del teatro della canzone e del multimediale e HUB culturale di eventi della Regione Lazio, diretto da Tosca.

La formula delle serate è quella consolidata: una intervista alternata ad alcune canzoni eseguite dal vivo in acustico e a un paio di videoclip. Un modo per raccontare gli artisti, la loro carriera, la loro poetica da molti punti di vista, illuminando quello che c’è dentro e dietro alle canzoni.

Il primo evento sarà con Il Muro del canto, band interprete di un universo culturale radicato nelle strade della Capitale e che costituisce la nuova frontiera della canzone romana, ma che riesce a superare i confini della città per diventare un nome di riferimento in tutta Italia.

Lo scorso anno ha pubblicato il suo quinto album “Maestrale”, un disco intriso d’aria, fuoco, acqua e terra. L’uomo e la sua libertà sono il fulcro intorno al quale ruotano le immagini e i personaggi delle dodici storie proposte nella tracklist.

L’entrata alle serate di “Uno ad uno” è gratuita, con prenotazioni.

L’ingresso del Teatro Eduardo De Filippo, che si trova a Roma all’interno della struttura di Officina Pasolini, è in viale Antonino di San Giuliano 782 (angolo via Mario Toscano).

Enrico Deregibus è giornalista e saggista, oltre che direttore artistico o consulente di molti festival ed eventi in tutta Italia. È considerato il biografo di Francesco De Gregori, su cui ha pubblicato vari libri. Dal 2020 collabora con Officina Pasolini.

Per aggiornamenti: www.officinapasolini.it

Antonella Mucciaccio

Tommy Emmanuel. Italian tour 2023

Per Visioninmusica 2023, fuori abbonamento, fa tappa a Spoleto il prossimo 31 marzo una leggenda mondiale della chitarra acustica: Tommy Emmanuel. Lo straordinario virtuoso australiano si esibirà in unica data umbra nel corso del suo tour italiano al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, alle ore 21. Ad aprire la serata sarà il chitarrista britannico Mike Dawes, col quale ha inciso il nuovo album “Accomplice series Vol. 3”.

Ridisegnando e sconvolgendo uno stile chitarristico che, proprio grazie alle sue straordinarie performance live, ha appassionato negli anni non solo i musicisti ma la gente comune in maniera sempre più consistente, Tommy Emmanuel ha raggiunto un numero di traguardi tali da soddisfare diverse vite. A 44 anni è diventato uno dei cinque artisti mai nominati CPG (Certified Guitar Player) dal suo idolo, l’icona della musica Chet Atkins. Tra i suoi riconoscimenti spiccano due nomination ai Grammy Award e la vittoria di due ARIA Awards, oltre ad essere stato insignito della medaglia dell’Order of Australia per i riconoscimenti conseguiti nella musica e nello spettacolo come chitarrista e per il suo contributo nel sociale come sostenitore di “Kids Under Cover”. Un talento unico unito a un impatto scenico ed emozionale che trascende il lato puramente tecnico, fanno sì che i suoi interminabili tour per il mondo siano diventati un evento imperdibile e l’unico modo per poter catturare tutta l’energia e la magia che questo chitarrista sprigiona. Noto per la composizione, l’arrangiamento e l’esecuzione di più parti contemporaneamente su un unico strumento, Mike Dawes è considerato uno dei chitarristi fingerstyle moderni più creativi al mondo. Nominato “Miglior chitarrista acustico del mondo” da Total Guitar Magazine / MusicRadar in entrambi i sondaggi dei lettori nel 2017 e 2018, ha generato un successo virale con il suo arrangiamento di “One” dei Metallica, all’interno del suo album solista ERA,  che ha superato i 4 milioni di visualizzazioni su YouTube. Il suo disco di debutto, “What Just Happened?”, contiene l’originale preferito dai fan, “Boogie Slam”, e un altro successo virale con la canzone di Gotye, “Somebody That I Use To Know”, con quasi 5 milioni di visualizzazioni su YouTube. Dawes ha anche una solida reputazione come educatore musicale, in quanto è stato editorialista di “Guitar World” e “Acoustic Guitar” e ha tenuto numerosi seminari di chitarra in tutto il mondo.

Elisabetta Castiglioni

Il Premio Bianca d’Aponte in Spagna

Come ormai consuetudine, il Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano riservato a cantautrici, nel periodo primaverile porta in tour alcune protagoniste delle edizioni precedenti. Oltre ad offrire un palcoscenico a questi nuovi talenti della canzone italiana, è anche l’occasione per lanciare il bando di concorso della prossima edizione del concorso, la 19a.

Il bando è disponibile insieme alla scheda di iscrizione su www.premiobiancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza è fissata al 24 aprile 2023. La direzione artistica è di Ferruccio Spinetti.

Sono ancora due gli appuntamenti in programma: il 28 e 29 marzo a Madrid e a Logroño per l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.

In Spagna si esibiranno Rebecca Fornelli (finalista del d’Aponte nel 2019), Rebi Rivale (vincitrice del premio della critica nel 2011 e nel 2013) e Chiara Vidonis (premio miglior interpretazione nel 2011).

Nella serata di Madrid del 28 marzo si unirà a loro Grazia Di Michele (madrina dell’edizione 2022). L’appuntamento nella capitale spagnola è in programma alle ore 20 nello splendido Salón de Actos dell’Istituto Italiano di Cultura diretto da Marialuisa Pappalardo. La serata è nell’ambito della rassegna “In scena a palazzo”. L’ingresso è libero con prenotazione. L’evento sarà anche in streaming sui canali YouTube e Facebook dell’Istituto. Per maggiori informazioni: www.iicmadrid.esteri.it

Il 29 marzo Fornelli, Rivale e Vidonis saranno poi protagoniste assolute di un concerto al Centro Ibercaja La Rioja di Logroño, città capoluogo della comunità autonoma di La Rioja, nel nord della Spagna. L’appuntamento è promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Madrid in collaborazione con la Fundación Ibercaja e l’Associazione italoriojana Due Passi. L’ingresso anche qui è libero con prenotazione. Per maggiori informazioni: www.fundacionibercaja.es e www.iicmadrid.esteri.it

I tre appuntamenti di marzo del “Premio Bianca d’Aponte in tour” bissano quelli dello scorso anno negli stessi luoghi e si aggiungono ad altri organizzati negli anni precedenti a Napoli, Maranello (Modena), Bergamo, Faenza nell’ambito del Mei, nonché a Milano e Roma per due volte e a Barcellona per tre.

Alla scadenza del bando, a fine aprile, si procederà alle selezioni delle finaliste, la cui ultima fase sarà affidata ad un ampio e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori, operatori del settore e giornalisti musicali.

Le finali si terranno al teatro Cimarosa di Aversa il 27 e 28 ottobre.

Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle menzioni al miglior testo (da quest’anno dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Ma sono previsti molti altri premi e bonus assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.

Ender C.

Rumore – Human Vibes

Il 24 marzo al BIF&ST – Bari International Film F&stival ci sarà l’anteprima mondiale del docufilm “Rumore – Human Vibes”, ovvero l’incontro tra musica e diritti umani narrato attraverso le canzoni che negli ultimi 20 anni hanno ricevuto il Premio Amnesty nella sezione Big, il riconoscimento che il festival “Voci per la Libertà” e Amnesty International Italia conferiscono a quei cantanti che, nei testi delle loro canzoni, abbracciano e danno forza ai temi della Dichiarazione universale dei diritti umani.

Il 4 aprile sarà poi la volta di una proiezione a Roma a Officina Pasolini, il laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca.

Intanto il 20 marzo scadono i termini per le iscrizioni al Premio dei giovani di Amnesty, la prima opportunità per essere tra i finalisti del Premio Amnesty nella sezione emergenti, nell’ambito della 26a edizione di ‘Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty’, che quest’anno si terrà a Rovigo dal 21 al 23 luglio.

Tutti gli artisti che (indipendentemente dall’età) si iscriveranno entro la scadenza con i loro brani sui diritti umani saranno votati dai giovani (under 35) di Amnesty International. Il primo accederà di diritto alle fasi finali di Rovigo. Tutti gli altri potranno comunque partecipare alle ulteriori fasi di selezione e saranno valutati assieme agli altri iscritti al concorso che ha la sua scadenza finale il 22 aprile.

Tutte le informazioni per le iscrizioni si trovano su: www.vociperlaliberta.it/festival/premio-amnesty-emergenti

“Rumore – Human Vibes” nasce dalla consapevolezza che il silenzio è la colonna sonora dei regimi autoritari. Ecco perché bisogna fare tanto rumore, perché la conoscenza dei diritti umani è il primo passo per poterli reclamare.

Le parole colpiscono più delle bombe, e insieme alla musica possono volare con una rapidità, una potenza e una forza inaspettate per raccontare di abusi, di migranti, di spose bambine, di torture, di genocidi e delle violazioni di diritti umani presenti in ogni paese, anche nel nostro.

Il docufilm ospita Ivano Fossati, Carmen Consoli, Niccolò Fabi, Paola Turci, Daniele Silvestri, Modena City Ramblers, Nada, Negramaro, Roy Paci, Simone Cristicchi, Mannarino, Brunori Sas, Frankie Hi-Nrg mc. È straordinariamente ricco di immagini originali dell’archivio di Amnesty International, che documentano gravissime violazioni di diritti umani. A tali immagini, a volte estremamente crude, fanno da contrappunto la musica e i volti noti degli artisti che, da un lato, forse rassicurano, e dall’altro spronano lo spettatore a prendere posizione, o quantomeno a interrogarsi su temi che sono tanto contemporanei quanto, purtroppo, futuri.

‘Rumore – human vibes’ è scritto e diretto dalla regista napoletana Simona Cocozza e prodotto da Amnesty International Italia, Flicktales, Giallomare Film.

La premiére mondiale  avrà luogo quale evento della pre-inaugurazione del Bif&st – Bari International Film&Tv Festival, il 24 marzo 2023 alle 18:00 al Teatro Kursaal Santalucia, con a seguire un incontro con Simona Cocozza, Roy Paci e Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International) condotto dal regista David Grieco.

Ender C.

Scipione Sangiovanni: un concerto da Bach a Stevie Wonder

Scipione Sangiovanniè uno dei pianisti della sua generazione ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti in ambito internazionale ed è regolarmente invitato a tenere concerti in Italia e all’estero, dalla Carnegie Hall di New York alla Sala Verdi dii Milano, dal Mozarteum di Salisburgo alla Salle Cortot di Parigi e ancora a Berlino, Londra, Barcellona, Atene, Oslo, La Havana, Città del Messico e altre capitali della musica. Sarà a Roma mercoledì 1 marzo 2023 alle 18.00 per la stagione di concerti di Roma Sinfonietta all’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).Sarà uno dei concerti più originali e attesi della stagione.

Confermando le sue scelte sempre personali e anticonformiste, Sangiovanni presenta un programma in cui i vari brani sono raggruppati sotto il titolo di suite, un termine usato nel Settecento per indicare una successione di vari brani uniti dalla tonalità e altre somiglianze. La prima suite da lui creata raggruppa quattro compositori, iniziando con una Toccata di Girolamo Frescobaldi, figura dominante della musica a Roma nel Seicento, proseguendo col nuevo tango di Primavera Porteña di Astor Piazzolla e con Autumn Leaves di Joseph Kozma, che è diventato uno standard del jazz, per finire con una Passacaglia di Georg Friedrich Haendel, il grande contemporaneo di Bach. La seconda suite accosta due brani famosissimi quali In a sentimental mood di Ellington e la Ciaccona per violino di Bach nella splendida e virtuosistica trascrizione per pianoforte di Busoni.

Nelle altre suites Scipione Sangiovanni ha accostato Domenico Scarlatti a Duke Ellington, Baldassarre Galuppi a Steve Wonder e ancora Bach a George Gershwin e Herbie Hancock. In tutto eseguirà cinque suites, da luiideate raggruppando brani antichi e moderni sulla base della medesima tonalità o di una bilanciata alternanza di affinità e contrasti.

Info: info@romasinfonietta.it – tel. 06 3236104 – http://www.romasinfonietta.it

Suite in sol

  • G. Frescobaldi: Toccata prima in sol
  • A. Piazzolla: Primavera Porteña
  • G. F. Haendel: Passacaglia in sol minore HWV 432

Suite in re

  • D. Ellington: In a sentimental mood
  • J. S. Bach – F. Busoni: Ciaccona in re minore BWV 1004

Suite politonale

  • D. Scarlatti: Sonata K 247 in do diesis minore
  • D. Scarlatti: Sonata K 318 in fa diesis maggiore
  • D. Scarlatti: Sonata K 386 in fa minore
  • D. Ellington: Caravan

Suite in do

  • B. Galuppi: Sonata n. 5 in do maggiore
  • S. Wonder: Pastime Paradise

Suite in fa

  • J. S. Bach – F. Busoni: Corale n. 5 in fa minore
  • G. Gershwin: Someone to watch over me
  • H. Hancock: Cantaloupe Island

Mauro Mariani