“We Love The Beatles” con i Neri per Caso

 

Ultimo appuntamento per LA VOCE DELLA TERRA, la manifestazione dedicata alla promozione culturale della Valnerina che si pone l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla Valnerina e sui suoi borghi, in particolare quelli colpiti dal terremoto, aprendo al contempo lo sguardo su nuovi orizzonti di sviluppo responsabile e maggior qualità nell’offerta turistica integrata.

Venerdì 2 ottobre alle ore 21:00 sono di scena al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”, Largo Beniamino Gigli, Spoleto (PG) i Neri per Caso, il gruppo vocal formato da Ciro, Gonzalo e Domenico Caravano, Mario Crescenzo, Massimo De Divitiis e Daniele Blaquier, che proporrà un progetto interamente dedicato ai Fab Four di Liverpool, dal titolo “We Love The Beatles”. Lo scenario è quello del Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” di Spoleto, con ingresso a pagamento, regolamentato nei posti alle misure restrittive del Covid-19, che impone la presenza del pubblico almeno trenta minuti prima dell’inizio del concerto.

LA VOCE DELLA TERRA è organizzata dall’Associazione Visioninmusica con la direzione artistica di Silvia Alunni.

I Neri per Caso esordiscono a Sanremo Giovani nel 1994 con il brano Donne di Zucchero. Si qualificano poi per la sezione “nuove proposte” al Festival dell’anno successivo, trionfando con la canzone Le ragazze. Il loro primo album, dallo stesso titolo, conquista ben 6 dischi di platino. Nel successivo lavoro – Strumenti (1996) – le voci sono affiancate da strumenti acustici ed elettronici. Con il brano Mai più sola il gruppo ripete l’esperienza del Festival, giungendo al quinto posto tra i “big”. Il terzo album …And so this is Christmas propone cover di famose canzoni natalizie, oltre a Quando: brano inserito nella colonna sonora del lungometraggio animato Disney Il gobbo di Notre Dame. Il quarto disco è intitolato semplicemente Neri Per Caso (1997). Nel 2000 esce Angelo blu, su etichetta EMI, da cui è tratto il singolo estivo Sarà. Del 2002 è l’album antologico La raccolta. In occasione dell’edizione restaurata del cartone animato Disney Il Libro della Giungla (2007) interpretano la canzone Siamo tuoi amici (il brano cantato dai quattro avvoltoi).
Successivamente prestano le loro voci al “coro delle statue” nel film La casa dei fantasmi con Eddie Murphy. Nel 2008 esce Angoli diversi con la partecipazione di undici protagonisti della musica italiana (tra cui Mango, Lucio Dalla, Luca Carboni, Samuele Bersani, i Pooh, Claudio Baglioni, Gino Paoli e Mario Biondi) che, per l’occasione, cantano con il gruppo una canzone del loro repertorio arrangiata a cappella. Nel 2008 sono ospiti di Mietta ancora al Festival di Sanremo, nella serata dedicata ai duetti, con Baciami adesso. Sempre nel 2009 Angoli diversi vince il premio di “miglior disco a cappella europeo”. Nello stesso anno collaborano con Claudio Baglioni al brano Se guardi su. Nel 2010 esce Donne: album di duetti con grandi artiste, tra cui Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Mietta, Mia Martini (in un duetto postumo), Dolcenera, Giusy Ferreri, Noemi, Alessandra Amoroso e Karima. Degne di nota sono anche le collaborazioni con Alicia Keys, Dionne Warwick, Randy Crawford, Chaka Khan e Bobby McFerrin, all’insegna della musica funky, jazz e R&B. Tra il 2016 e il 2017 affiancano Renato Zero nel suo tour Alt. Nel 2018 partecipano come ospiti al Festival di Sanremo insieme a Elio e le Storie Tese. Nell’aprile del 2019 pubblicano l’album We love The Beatles in cui rendono omaggio al repertorio dei quattro ragazzi di Liverpool.
Sito ufficiale: neripercaso.online

Felix Ensemble, Ialsax Quartet e Karipuna Trio a Ciak si suona

Felix Ensemble

Tre concerti per la seconda e conclusiva settimana di “Ciak si suona” nella piacevolissima cornice dei Giardini Monte Mario, alle spalle dello Stadio Olimpico (Piazzale Stadio Olimpico 5). Tutti i concerti iniziano alle 21.00.

L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Lunedì 28 settembre il Felix Ensemble proporrà le musiche più belle della Commedia all’Italiana di Age&Scarpelli, che ha segnato un’epoca. Ne hanno composto le musiche Morricone e Rota, Bacalov e Trovajoli, Ortolani e Carpi. Ospite d’onore Franco Piersanti.

Ialsax Quartet

Martedì 29 settembre i sassofoni dello Ialsax Quartet eseguiranno colonne sonore “intramontabili” omaggiando grandi compositori, da Gershwin a Morricone. Interverrà Andrea Morricone, figlio di Ennio ed egli stesso autore di musica per importanti film di Tornatore, Montaldo, Silvano Agost. Chiuderà la serata lo spettacolo di luciorganizzato dagli artisti Andrea D’Ambra e Matteo D’Addio (Lasershow Roma).

Karipuna Trio

Mercoledì 30 settembre ultima serata di “Ciak si suona” con il Karipuna Trio che proporrà uno spettacolo monografico di musica e parole su Chico Buarque de Hollanda. E per finire interpreterà alcunemusiche per il cinema scelte dal pubblico tra quelle eseguite nelle giornate precedenti della rassegna.

Ciak si suona è a cura della Associazione Socio Culturale Ponte Milvio. La direzione artistica è del Maestro Luigi Lanzillotta.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale in collaborazione con SIAE.

Per le persone con disabilità motoria o sensoriale è raccomandata la prenotazione, scrivendo ainfopontemilvio@gmail.com

LUNEDI’ 28 SETTEMBRE: LE MUSICHE PER LE COMMEDIE ALL’ITALIANA DI AGE&SCARPELLI

Lunedì 28 settembre alle 21.00 nell’ambito di CIAK SI SUONA, nella cornice verde dei Giardini Monte Mario, alle spalle dello Stadio Olimpico (Piazzale Stadio Olimpico 5) si potranno ascoltarele più belle musiche scritte per i grandi film della Commedia all’Italiana sceneggiati da Agenore Incrocci e Furio Scarpelli, a tutti noti come Age&Scarpelli.

Ospite d’onore Franco Piersanti, a cui nel corso della serata sarà consegnata la targa “La Piuma d’oro”, opera dello scultore Alessio Deli, come riconoscimento della sua attività di musicista in ambito cinematografico.

L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Questo concerto è nato da un’idea del violoncellista Matteo Scarpelli, figlio di Furio, e della pianista Catia Capua, che hanno voluto così celebrare il centenario dalla nascita di questi due grandi sceneggiatori, che sono stati protagonisti di un’epoca mitica del cinema italiano ed in particolare della cosiddetta Commedia all’Italiana.

Il programma di questo originale concerto riunisce le musiche più belle scritte per la Commedia all’Italiana di Age&Scarpelli dai maggiori compositori dell’epoca, tra cui Nino Rota, Ennio Morricone, Armando Trovajoli, Luis Bacalov, Carlo Rustichelli, Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani e Riz Ortolani, che saranno suddivisein quattro Suite, ognuna delle quali formata da diverse colonne sonore arrangiate appositamente da Fabrizio Siciliano per il Felix Ensemble, costituito dal Felix Trio (Riccardo Bonaccini violino, Matte Scarpelli violoncello e Catia Capua pianoforte) cui si aggiungono il contrabbasso di Maurizio Raimondo e batteria di Amedeo Ariano per evidenziare le tinte di jazz, swing e bossa nova, che danno unicità al progetto.

‘La grande guerra’, ‘Sedotta e abbandonata’, ‘C’eravamo tanto amati’, ‘Riusciranno i nostri eroi’, ‘Signore e Signori’, ‘I soliti ignoti’, ‘La banda degli onesti’, ‘Il Postino’ sono solo alcuni dei film sceneggiati da Age&Scarpelli, per cui hanno scritto. Ascoltare queste musiche significa ripercorrere decenni di musica italiana e di cinema italiano e in particolare della commedia all’italiana, un genere che Age & Scarpelli hanno creato.

MARTEDì 29 SETTEMBRE: COLONNE SONORE INTRAMONTABILI CON LO IALSAX QUARTET

Le musiche di alcuni dei più grandi film di tutti tempi a CIAK SI SUONA, martedì 29 settembre alle 21 nella cornice panoramica dei Giardini di Monte Mario, alle spalle dello Stadio Olimpico (Piazzale Stadio Olimpico 8).

L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Suonano i sassofoni dello Ialsax Quartet, fondato nel 1991 da Gianni Oddi, che per molti anni è stato 1° Sax Alto dell’Orchestra della RAI di Roma e poi della PMJ: ne fanno parte lo stesso Gianni Oddialsax soprano, Filiberto Palerminial sax alto, Marco Giudolottialsax tenore e Alessandro Tomeialsax baritono.

Chiuderà la serata uno spettacolo di luci organizzato dagli artisti Andrea D’Ambra e Matteo D’Addio (Lasershow Roma).

Ospite d’onore Andrea Morricone, figlio di Ennio e autore delle musiche di i film di importanti registi come Tornatore e Montaldo.Nel corso della serata riceverà la targa “La Piuma d’oro”, opera dello scultore Alessio Deli, quale riconoscimento della sua attività di musicista nell’ambito cinematografico.

Si ascolteranno colonne sonore intramontabili, omaggiando grandi compositori, quali Gershwin, Bernstein, Piazzolla eMorricone. La scaletta parla da sé: si comincia con le musiche di George Gershwin per Porgy and Bess (1935), si prosegue con quelle di Ennio ed Andrea Morricone per Nuovo cinema paradisodi Tornatore (1988), di Nino Rota per Otto e mezzo di Fellini (1963), di Luis Bacalovper Il Postinodi Radford e Troisi (1994), di Alan Silvestriper Forrest Gump di Zemeckis (1994). Poi si ascolterà Libertango di Astor Piazzolla, che è stato usato da molti registi come Polanski in Frantic (1988). E ancora le musiche di Leonard Bernstein per West Side Storydi Robbins e Wise (1961) e infine il tema di Mission Impossible di LaloSchiffrin, usato nei vari film di questa serie.

MERCOLEDì 30 SETTEMBRE: LA MUSICA E LA POESIA DI CHICO BUARQUE DE HOLLANDA CON IL KARIPUNA TRIO

“Viajar para o Brasil” è il titolo del concerto-spettacolo del Karipuna Trio su Chico Buarque de Hollanda mercoledì 30 settembre alle 21 a CIAK SI GIRA, nella fascinosa cornicedei Giardini Monte Mario (Piazzale Stadio Olimpico 5).

L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Il Karipuna Trio (Chiara Aurora Gagliano, voce; Claudia Cusenza, pianoforte; Riccardo Neri, batteria) ha ideato questa serata dedicata alla musica e alla poesia di Chico Buarque de Hollanda. È un concerto-spettacolofatto da musica e parole che aiutano, entrambe, a dare una chiave di lettura e una interpretazione dell’opera poetica e letteraria di Chico. “Para Chico Para Todos” è il titolo scelto dal trio. “Para Chico”, perché vuole essere un riconoscimento e un ringraziamento a Chico Buarque de Hollanda per il suo impegno artistico e civile; ma anche “para todos”, perché vuole essere per tutti un regalo della musica e della poesia di Chico.

“Vediamo – dicono i musicisti del trio – che ancora oggi nel mondo qualcosa non va: chiusura, violenza e paura sembrano aver congelato la vitalità del nostro tempo. È uno scenario che Chico Buarque conobbe, nei suoi tratti più crudeli, fin dalla giovinezza, quando eludeva le maglie della censura del regime dittatoriale e faceva risplendere tra le sue melodie un messaggio universale di amore, libertà e umanità. Con questo spettacolo vogliamo fare nostro il suo messaggio, e far sì che echeggi ancora una volta per riflettere insieme e tenere alta l’attenzione, impugnando le uniche armi che, come insegna Chico, possono sconfiggere la paura e la violenza: la voce, la musica, un cuore aperto per ascoltare”.

Al termine del concerto il Karipuna Trio suonerà tre colonne sonore, scelte dal pubblico tra quelle eseguite nel corso delle precedenti serate di CiIAK SI SUONA.

 

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

‘Esterno Verde’ incontra Metropoli di Paesaggio fra mobilità dolce e visite a ville, delizie e giardini del territorio

Per un intero weekend saranno eccezionalmente aperti per una visita parchi e giardini privati di suggestive dimore storiche, idrovore e case coloniche, distribuiti lungo un percorso che dalla città si snoda attraversando le frazioni di Pontegradella, Baura, Contrapo, Codrea e Quartesana, per giungere fino a Sabbioncello San Vittore, Ducentola e Aguscello. Appuntamento quindi sabato 3 e domenica 4 ottobre con “Esterno Verde” a cura dell’associazione Ilturco che va ad per arricchire il panorama delle opportunità per conoscere e approfondire le bellezze del territorio ferrarese. L’iniziativa si svilupperà attraverso il secondo esperimento pilota di mobilità sostenibile intermodale terra-acqua dell’associazione Metropoli di Paesaggio mettendo a disposizione dei partecipanti una vasta scelta di itinerari da percorrere in barca, in bicicletta, in treno e in bus.

“Presentiamo oggi un progetto interessante e ambizioso – ha affermato l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni – un progetto che presta un’attenzione particolare ai diversi aspetti del nostro territorio e che stanno particolarmente a cuore all’Amministrazione. Usciremo infatti dal centro città e andremo a conoscere gli spazi circostanti, le nostre frazioni con le loro interessanti emergenze architettoniche e culturali. Da rilevare poi – ha aggiunto l’assessore – l’importanza delle diverse collaborazioni che fanno capo a questo secondo progetto pilota dell’associazione IlTurco e dell’associazione Metropoli di Paesaggio. Collaborazioni che si propongono in particolare di valorizzare i temi di una mobilità diversa, lenta e attenta all’ambiente. In questo si inserisce certo la campagna ‘Ferrara Play e Go’, realizzata dall’associazioni Metropoli di Paesaggio con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Grazie al contributo di numerosi partner commerciali ferraresi, davvero disponibili e generosi, il ‘gioco’ premierà i partecipanti più virtuosi che si impegneranno ad effettuare i loro spostamenti con mezzi di trasporto in linea con la mobilità sostenibile”.

Si tratterà di un appuntamento unico, una trama di itinerari da percorrere in barca, in bicicletta, in treno e in bus, alla scoperta di meravigliose delizie, ville private e luoghi di grande interesse storico e architettonico, che aprono i loro giardini al pubblico per un fine settimana.

«Nel 2019 abbiamo sperimentato per la prima volta questo tipo di proposta, coinvolgendo i proprietari delle ville e degli agriturismi, invitando le persone che apprezzano l’atmosfera raccolta dei giardini segreti del centro storico a vivere un’esperienza diversa, a guardare con occhi nuovi la provincia e le tante sorprese che custodisce», raccontano gli organizzatori di Esterno Verde. «Consigliavamo un percorso in bicicletta, da incrociare con le gite in battello lungo il Po di Volano e le corse dei treni che, diretti verso Codigoro, fermano a Quartesana. La collaborazione avviata quest’anno con l’associazione Metropoli di Paesaggio, impegnata nella costruzione del nuovo pontile di Baura, che inaugurerà proprio sabato 3 ottobre, ci aiuterà a migliorare i collegamenti tra i vari paesi e trasformerà Esterno Verde in una vera e propria festa della mobilità lenta e intermodale. Abbiamo studiato un programma comune che comprenderà l’inaugurazione dell’attracco, spostamenti in barca gratuiti tra Ferrara e Baura a bordo della Nena, spostamenti in treno/bus tra Ferrara e Quartesana e percorso preferenziale in bici attraverso la campagna tra Quartesana e Baura, momenti conviviali e approfondimenti, oltre naturalmente alla straordinaria apertura al pubblico di tanti luoghi solitamente non accessibili».

Diversi gli hub al cuore del secondo esperimento di intermodalità di Metropoli di Paesaggio: Stazione FS e Darsena di Ferrara (punto di attracco per i battelli), i nuovi pontili di Baura e Vigarano Pieve (realizzati in occasione dei due esperimenti-pilota), la stazione di Quartesana, dove fermeranno alternativamente treno e bus. Numerose le realtà locali, a partire dalla Pro Loco e dalla coop Il Fienile di Baura, che arricchiranno di iniziative ricreative e culturali il programma della due-giorni a ridosso dei vari “nodi” della neonata rete di mobilità dolce.

Sabato 3 ottobre alle ore 11.30 si terrà inoltre l’inaugurazione del nuovo pontile di Baura, un bene comune per la collettività la cui realizzazione si è resa possibile grazie a una campagna di crowdfunding conclusasi con un successo superiore alle aspettative (141 sostenitori per un totale di 5.515 Euro raccolti) tra aprile e giugno scorsi. L’inaugurazione vedrà la presenza di numerosi istituzioni locali, provinciali e regionali, unitamente all’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po, a supporto già del primo esperimento pilota 2019, e ai partner di progetto EIT Climate-KIC Landscape Metropolis (AESS, Dedagroup Public Services, Fondazione Bruno Kessler, Politecnico di Milano), a tutti i soggetti promotori (AMI, SIPRO, ICOOR, Città della Cultura/Cultura della Città) e sostenitori della strategia territoriale di Metropoli di Paesaggio e del crowdfunding Un pontile per Baura.

Metropoli di Paesaggio si impegna per far emergere i benefici ambientali, sociali ed economici che la mobilità terra-acqua può portare al territorio e per questo investe in progetti sostenibili e al servizio dei cittadini. La bicicletta, la barca, il treno e il bus elettrico, se messi a sistema, sono mezzi pratici ed economici non solo per i turisti ma anche per i cittadini: la mobilità lenta va veloce.

Un esempio è FERRARA Play&Go, campagna di mobilità sostenibile che, sfruttando soluzioni innovative della Fondazione Bruno Kessler, coinvolge l’intera comunità in un gioco all’insegna di una mobilità più dolce, con l’obiettivo di rendere misurabili gli effetti raggiunti e l’impatto sul sistema dei trasporti. Per partecipare a questa iniziativa, aperta a chiunque si sposti abitualmente nel territorio ferrarese, è sufficiente scaricare l’app FERRARA Play&Go, disponibile sugli Store fino a venerdì 9 aprile 2021.

I premi settimanali e finali per i vincitori del gioco sono forniti da: Pizzeria Arcobaleno, Eroidi Arcadia, Encio’s Tiki Bar, XI Comandamento, Galleria d’Arte Cloister, La Bottega del Pane, Ristorante Apelle, Schiaccia, Bar Casa Camilla, Cinema Apollo, Messisbugo,Hotel Annunziata, Consorzio Visit Ferrara, Spal, Ami Ferrara.

Le iscrizioni a Esterno Verde sono già aperte online al sito http://www.internoverde.it. Giovedì 1 e venerdì 2 ottobre sarà inoltre possibile iscriversi di persona presso la sede dell’associazione, in via del Turco 39, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Durante l’evento, sabato 3 e domenica 4 ottobre, ci si potrà iscrivere presso il giardino n. 1 in via Pomposa 70, presso le scuole di Baura e davanti al Bar Acli di Quartesana. Tutti e tre gli infopoint saranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

L’iscrizione prevede un contributo di 10 euro, gratis per i bambini fino ai 13 anni, e comprende il braccialetto che funziona da pass di accesso, la mappa dei luoghi aperti e il libretto con le loro descrizioni e fotografie; sono esclusi gli spostamenti in treno e bus da e per Quartesana che rispetteranno le normali tariffe in vigore.

www.metropolidipaesaggio.it – Facebook @metropolidipaesaggio

www.internoverde.it – Facebook @internoverde

CHE COS’È METROPOLI DI PAESAGGIO E CHI LA PROMUOVE?
La strategia di sviluppo territoriale di Metropoli di Paesaggio ambisce a valorizzare e riqualificare il paesaggio attraverso una rete di mobilità intermodale terra-acqua (ciclabili, bus elettrici così come battelli sulle vie d’acqua) a servizio del territorio ferrarese e delle province limitrofe. Metropoli di Paesaggio potrà innescare diverse ricadute positive. Sull’ambiente: miglioramento della qualità dell’aria, più efficace gestione dell’assetto idrogeologico dei nostri canali, riduzione dei gas serra. Nel sociale: ripopolamento delle periferie e recupero di coesione sociale, aumento della sicurezza stradale. Sul fronte economico: rivitalizzazione di economie locali in chiave turistica ma anche rigenerazione degli spazi periferici con creazione di nuovi servizi ed economie. Metropoli di Paesaggio è stata ideata da un gruppo di soggetti locali rilevanti come AMI, SIPRO, Città della Cultura/Cultura della Città, ICOOR. Sul territorio abbiamo inoltre al nostro fianco altri importanti supporter, come la Società Polisportiva Ars et Labor, che sostiene il progetto sin dal suo inizio.

A maggio 2018 AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile) assieme al resto del gruppo, grazie a un bando EIT Climate-KIC, inizia a lavorare su un primo studio di fattibilità che consente di quantificare gli investimenti necessari per una parte del sistema. È anche a seguito di tali risultati che l’Autorità di Bacino del Po decide di sostenere il progetto. Metropoli di Paesaggio (ampliando il gruppo ai partner Dedagroup Public Services, Fondazione Bruno Kessler e Politecnico di Milano) ha vinto un secondo bando EIT Climate-KIC, con l’obiettivo di concretizzare, attraverso sperimentazioni, le idee di mobilità sostenibile intermodale terra-acqua sin qui discusse, consentendo ai cittadini di testare in modo diretto nuovi e più intelligenti modi di spostamento quotidiano, con sensibile miglioramento della qualità della vita. A marzo 2020 nasce infine, formalmente, l’Associazione Metropoli di Paesaggio.

 

Alessandro Zangara (anche per le fotografie)

 

 

Ciak si suona 2020

 

Inizia il 21 settembre “CIAK SI SUONA 2020”, una serie di sei concerti dedicati principalmente alla musica da film, ma non solo, dal 21 al 30 settembre nell’affascinante cornice verde dei Giardini di Monte Mario, alle spalle dello Stadio Olimpico (Piazzale Stadio Olimpico 8). Tutti i concerti iniziano alle 21.00.

Ciak si suona è a cura della Associazione Socio Culturale Ponte Milvio. La direzione artistica è del Maestro Luigi Lanzillotta.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale in collaborazione con SIAE.

L’ingresso a tutti concerti è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Si raccomanda la prenotazione per le persone con disabilità motoria o sensoriale.

Per informazioni: telefono 347.8537213, infopontemilvio@gmail.com

Il primo concerto, lunedì 21 settembre alle 21.00, sarà un “Omaggio a Federico Fellini per i 100 anni dalla nascita”. Ospite d’onore Peppe Servillo.

Rendere un omaggio in musica a Fellini significa ovviamente eseguire le musiche scritte per i suoi film da Nino Rota, che iniziò a collaborare con Fellini proprio quando stava realizzando il suo primo film come regista, Lo sceicco bianco del 1952. Da allora Fellini volle esclusivamente Rota per le musiche dei suoi film, fino a Prova d’orchestra del 1978: si creò insomma una vera simbiosi tra due geni assoluti del ‘900. Ifilm di Fellini non sarebbero gli stessi senza le colonne sonore di Rota, che contribuiscono a creare quelle atmosfere incantate, surreali, magiche e inafferrabili, che hanno reso necessario creare una nuova parola per definirle: felliniane. Solo la morte di Rota nel 1979 poté interrompere questa simbiosi, che resta un capitolo indimenticabile nella storia dei rapporti tra musica, la più antica delle arti, e il cinema, la decima musa.

Sono in programma le musiche scritte da Nino Rota per La Strada, Casanova, Otto e mezzo, La Dolce Vita, Amarcord e Le notti di Cabiria. Suona l’Ensemble Roma Sinfonietta, formato da alcuni dei migliori strumentisti della scena musicale romana. Al piano Antonio Di Pofi, che ha curato gli adattamenti musicali.

Le musiche saranno accompagnate dalla proiezione di sequenze dei corrispondenti film di Fellini.

Nel corso della serata Peppe Servillo riceverà la targa “La Piuma d’oro”, opera di Alessio Deli -scultore tra i più interessanti e apprezzati della giovane generazione – in riconoscimento della sua attività di artista poliedrico nell’ambito cinematografico, teatrale e musicale. Servillo regalerà al pubblico una sua canzone: quale sarà, rasta una sorpresa.

Quartetto Coen

Martedì 22 settembre: Natalio Mangalavite, pianista e arrangiatore di Ornella Vanoni per per più di venti anni, collaboratore di tanti altri celebri artisti come Fabio Concato, Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso e Paolo Fresu, maestro di musica e canto nell’ambito delle trasmissioni televisive “Operazione trionfo” e “Superstar”, membro delle orchestre di “Domenica in”, “Fantastico” e di tante altre trasmissioni, si cimenterà, alle 21.00, in un repertorio internazionale, dando rilievo particolarmente ai più noti compositori italiani di musica per il cinema come Ennio Morricone, Nino Rota e Nicola Piovani. Inoltre Henry Mancini, Jones, Barbieri e altri. Nato in Argentina e trasferitosi in Italia oltre trent’anni fa Natalio Mangalavite è docente di latin-jazz nella scuola Saint Louis di Roma.

Mercoledì 23 settembre “Ho visto Nina volare”, omaggio a Fabrizio De Andrè del Coen Siniscalchi Quartet, alle 21.00.

Raffaela Siniscalchi (voce), Gabriele Coen (sassofono soprano e clarinetto), Stefano Saletti (bouzouki, oud e chitarra acustica) e Mario Rivera (basso acustico) provengono da esperienze differenti e hanno avuto percorsi artistici diversi e ora si incontrano per un progetto musicale che vuole rendere omaggio alla musica e alle parole di un indimenticabile poeta del Novecento, Fabrizio De André. Un tacito accordo tra loro è rispettare la scrittura profonda ed ispirata di De André, ma esplorando sonorità che si muovono oltre la classica canzone d’autore e dipingendo le sue canzoni con i colori della musica world e jazz. Il repertorio è quello inciso nel loro cd intitolato “Ho visto Nina volare” che copre quasi trent’anni di attività del cantautore genovese, dagli esordi al capolavoro Anime Salvedel 1996, includendo sia le sue canzoni più conosciute (Bocca di rosa, La canzone di Marinella, Canzone dell’amore perduto, Crêuza de mä, Un giudice) sia quelle rimaste un po’ più nell’ombra (Preghiera in gennaio, Khorakhanè, Ho visto Nina volare). Dunque un omaggio al cantautore genovese, nella convinzione che oggi il mondo poetico che De Andrè ci ha regalato ritorna con un’incredibile attualità di contenuti.

GabrieleCoen (sassofono soprano e clarinetto) si dedica da oltre venti anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est-europea. Raffaela Siniscalchi (voce) è una delle più interessanti ed eclettiche voci del panorama italiano, fa parte dal 2003 della Compagnia della Luna di Nicola Piovani ed ha avuto l’onore di registrare con Ennio Morricone.Stefano Saletti (bouzouki, oud e chitarra acustica) è attivo da anni sulla scena artistica italiana, fondatore dei Novaliae leader della Piccola Banda Ikona. Mario Rivera (basso acustico a 6 e 4 corde) svolge una vastissima attività concertistica in Italia e all’estero ed è autore di molta musica per il cinema e il teatro.

 

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

Autunno di eventi in memoria del compositore Zardini

Si svolgerà in ottobre, nei sabati 10, 17, 24 e 31, alle ore 21, la rassegna di eventi gratuiti ‘Ottobre musicale Terenzio Zardini’ in memoria di frate Terenzio Zardini, compositore e docente di musica corale-sacra nel Conservatorio di Verona. Nel 20° dalla sua scomparsa, nonostante le difficoltà organizzative dettate dalle misure per la sicurezza e il distanziamento sociale, si terranno, fino a dicembre, nel chiostro e nella chiesa di San Bernardino, sette appuntamenti, con concerti ed eventi dedicati alla musica.

Domenica 22 novembre, alle ore 16, incontro su ‘Terenzio Zardini e il canto corale’. In chiusura, sabato 19 dicembre, alle ore 21, il concerto di Natale. Come nelle passate edizioni un’attenzione particolare sarà dedicata a giovani musicisti meritevoli, con l’assegnazione del Premio Terenzio.

L’iniziativa, promossa dall’associazione musicale frate Terenzio Zardini, punta ad accrescere la cultura musicale, con una particolare attenzione al repertorio del Maestro Zardini e a quello dei compositori veronesi e veneti. Collaborano alla manifestazione, Provincia S. Antonio dei Frati Minori, Diocesi di Verona, Centro di educazione musicale Gaetano Zinetti, Convento San Bernardino, con il contributo di Comune, Unicredit Fondazione Masi, Conservatorio di Verona, Fondazione Cattolica e Zecchini pianoforti e strumenti.

“Appuntamento atteso dalla cittadinanza che, nonostante le complicazioni organizzative dettate dal momento – dichiara l’assessore alla Cultura – torna ad offrire anche quest’anno un ricco ed interessante programma di eventi. Una manifestazione che, nella memoria del compositore e docente Zardini, punta alla valorizzazione dei giovani talenti musicali, portando così avanti quel progetto di formazione culturale da lui stesso sostenuto e voluto. Nella splendida cornice del chiostro e della chiesa di San Bernardino, con i concerti in programmazione, i cittadini avranno la possibilità di ascoltare un repertorio musicale di alto livello”.

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero, con posti limitati. Possibilità di prenotazioni alla mail: terenziozardini@gmail.com o al numero 349 5715926.

Roberto Bolis

Carlo Contesso, Federico Forquet e Umberto Pasti a Verde Grazzano 2020

La terza edizione di Verde Grazzano, raffinata mostra mercato di giardinaggio che si terrà dal 25 al 27 settembre nel Parco del Castello di Grazzano Visconti (Piacenza), ospiterà due conferenze tenute da alcune autorità del settore.
La prima, sabato 26 alle ore 15.00, tenuta da Carlo Contesso avrà per titolo “Hidcote vs. Sissinghurst” e proporrà una presentazione e confronto di due dei più famosi giardini di ispirazione Arts and Crafts del Regno Unito che hanno segnato la progettazione moderna. Il tema della conferenza è stato scelto anche per il forte nesso con il luogo che ospita la manifestazione. Il parco del Castello di Grazzano Visconti venne, infatti, ideato e realizzato tra la fine dell’800 e i primi del ‘900 dal Duca Giuseppe Visconti di Modrone (1879- 1941) ispirandosi a questo movimento culturale di riforma delle arti applicate. Il Duca disegnò e curò in prima persona il parco al fine di farne un luogo di svago dove è impossibile annoiarsi: ancora oggi, visitando il giardino, si possono scoprire angoli diversi e prospettive sempre ricche di sorprese.
La seconda conferenza che si terrà domenica 27 settembre alle ore 15.00, sarà una conversazione tra Umberto Pasti e Federico Forquet nell’occasione della pubblicazione da parte di Rizzoli International del libro The World of Federico Forquet: Italian Fashion, Interiors, Gardens (scritto da Hamish Bowles). L’uscita del volume offre dunque lo spunto per ripercorrere alcuni esempi del lavoro del celebre Federico Forquet, la cui decennale carriera di designer ha abbracciato la haute couture, il design raffinato di interni, la progettazione di originali giardini, interpretando il meglio dello stile italiano e l’epoca della dolce vita di Roma.
Le conferenze si terranno nel cortile del Castello sono gratuite previo acquisto del biglietto di ingresso a Verde Grazzano.
Carlo Contesso – Laureato in Garden Design alla University of Greenwich (UK, 2000,) ha conseguito il master in Natural Resources al Virginia Polytechnic Institute and State University (USA, 2009). Libero professionista e docente, ha progettato e seguito la realizzazione di giardini privati in Inghilterra, Italia e negli Stati Uniti d’America ed è curatore della manifestazione Borgo Plantarum.
Federico Forquet – Nasce nel 1931 da una famiglia napoletana di origini francesi. Interrompe la sua carriera nella musica quando conosce Balenciaga per entrare dirompente nel mondo della moda haute couture. Uomo eclettico, nel 1972 ha chiuso il suo atelier romano e da quel momento si è dedicato all’interior design e alla progettazione di giardini.
Umberto Pasti
– Giornalista, scrittore, disegnatore di giardini, divide il suo tempo tra Milano e il Marocco. È autore tra l’altro di Letà fiorita, Laccademia del dottor Pastiche, Giardini e no (Bompiani, 2010), Animali e no (Bompiani, 2016) e Perduto in paradiso (Bompiani, 2018).

Parco del castello di Grazzano Visconti (PC)

S.E.

Tornano le sperimentazioni artistiche nel giardino di Castelvecchio

 

  L’opera a Castelvecchio (foto di Michele Alberto Sereni- courtesy Studio la Città)

Gli spazi del giardino di Castelvecchio tornano al centro della sperimentazione artistica. Collocata, sotto la statua di Cangrande, l’installazione Orizzonte dell’artista ateniese Costas Varotsos, primo di una serie di prestiti accordati alla direzione dei Musei Civici da alcune gallerie d’arte.

Gli spazi esterni di Castelvecchio sono sempre stati, a partire dalla direzione di Licisco Magagnato, anche luogo di ricerca artistica. Una caratteristica che si è mantenuta a lungo, basti pensare alle mostre degli anni ’70, per poi arrivare all’esposizione ‘Giardino dei passi perduti’ di Peter Eisenman o all’installazione di Herbert Hamak sui camminamenti di Castelvecchio e, negli anni più recenti, alla mostra di Igor Mitoraj.

Una tipologia di contaminazioni artistico-ambientale che, con l’opera di Varotsos, torna ora nuovamente ad animare il giardino del museo.

L’energia, lo spazio e il tempo sono gli elementi che caratterizzano il lavoro di dell’artista ateniese, noto per le sue sculture site-specific collocate in esterno in varie parti del mondo e fatte in ferro o acciaio e, soprattutto, con il vetro che rappresenta la materia che più ne definisce il suo lavoro.

‘Orizzonte’ è un’opera del 1996 in ferro e vetro che l’artista, abituato a cimentarsi in grandi spazi spesso naturali, ha pensato di installare nel giardino del Museo. Una collocazione che sarà particolarmente apprezzata nel momento in cui il visitatore esce dalla Galleria delle Sculture, per raggiungere la Reggia del Castello attraversando la porta del Morbio.
La trasparenza del vetro è utilizzata per portare lo sguardo del visitatore oltre l’opera e ristabilire una relazione con la realtà della visuale, mentre la forma diventa una ‘lente’ per osservare il mondo pensato e in qualche modo circoscritto nell’immagine proposta dall’artista; infine lo spazio è l’altro materiale di cui Vartsos si serve per realizzare l’opera finale che non perde nulla dell’incorporeità dell’idea in uno scambio continuo tra pieno e vuoto, tra energia e materia.

‘Orizzonte’ sarà esposta per un periodo di sei mesi durante i quali saranno organizzate visite guidate e approfondimenti.

L’iniziativa è resa possibile grazie e alla collaborazione della galleria Studio la Città e alla disponibilità dell’artista.

“Un progetto che intende portare avanti – spiega l’assessore alla Cultura –, grazie alla collaborazione con alcune gallerie d’arte, una sperimentazione artistica che ha da sempre contraddistinto gli spazio esterni di Castelvecchio. Il giardino, infatti, continuerà ad accogliere periodicamente e a rotazione, alcune opere scultoree in dialogo con il complesso museale. Una proposta che arricchisce ulteriormente il percorso espositivo offerto ai visitatori”.

“Ad avviare questa nuova serie di collaborazioni – afferma Francesca Rossi direttore dei Musei Civici – il prestito riconosciuto ai Musei Civici dalla galleria Studio la Città, che mettendo a disposizione di Castelvecchio e del suo pubblico l’installazione ‘Orizzonte’ dell’artista Varotsos”.

“Sin dagli anni ’70 – spiega la gallerista Hélene de Franchis, di Studio la Città – ho sempre collaborato con la Direzione dei Musei Civici sulla base di puntuali progetti artistici condivisi e coerenti con i vari contesti”.

Costas Varotsos nasce nel 1955 ad Atene, dove vive e lavora. Nel 1976 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma e nel 1978 si laurea in Architettura all’Università degli Studi di Pescara. Nel 1999 è nominato Professore presso l’Aristotle University di Thessaloniki, dove ad oggi ha la cattedra di Architettura. Nel 1987 ha rappresentato la Grecia alla Biennale di San Paolo e, nel 1999, alla Biennale di Venezia. Ha presentato i suoi lavori in numerose mostre nazionali e internazionali e realizzato importanti opere pubbliche per Grecia, Cipro, Italia, Stati Uniti e Svizzera.

 

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

 

Festival della Fotografia etica di Lodi

L’undicesimo anno (dal 26 settembre al 25 ottobre) è, per il Festival della Fotografia Etica di Lodi, il momento di mutare pelle e rinnovarsi. E succede in un anno, il 2020, in cui molto è cambiato e sta cambiando a livello globale, come raramente è capitato nei tempi moderni.
Sguardi sul nuovo mondo è infatti, e non a caso, la lente attraverso la quale pensare a questa nuova edizione in cui saremo come esploratori appena giunti su terre sconosciute. Il linguaggio attraverso cui conoscere i fatti e le dinamiche del nuovo mondo sarà, come sempre, quello universale della fotografia. Con l’obiettivo di tendere non tanto a un giudizio definitivo sulle cose del mondo, quanto alla comprensione della sua complessità. Magari ponendo il dubbio su opinioni e certezze che avevamo fino a poco prima.
Cuore del Festival, il World Report Award. Sei le sezioni che lo comporranno, con i relativi vincitori scelti dalla Giuria composta da Alberto Prina – Festival della Fotografia Etica, Aldo Mendichi – Festival della Fotografia Etica, Sarah Leen- Ex Photo Editor del National Geographic, Peter Bitzer – Direttore dell’agenzia Laif.
A partire dalla categoria MASTER, vinta dal russo Nikita Teryoshin con Nothing Personal – the back office of war, viaggio nel dietro le quinte del business mondiale della difesa e il back office della guerra; la categoria SPOTLIGHT va alla britannica Mary Turner e alla sua Dispossessed, racconto dei problemi sociali del nord-est dell’Inghilterra a causa della crisi dell’industria carbone; la sezione SINGLE SHOT con lo scatto singolo di Francesca Mangiatordi sull’infermiera di Cremona; la categoria SHORT STORY è stata vinta dall’italiana Rosa Maraniello con Vitiligo, racconto intimo nel mondo della vitiligine; il tedesco Ingmar Björn Nolting si è aggiudicato la categoria STUDENT con il lavoro “Measure and Middle” – a journey through Germany during the COVID-19 Pandemic, un viaggio che racconta la Germania durante il lockdown; infine la categoria MADRE TERRA, che è anche lo spazio tematico del Festival, vinta dall’italiano Dario De Dominicis con To the Left of Christ, che ci porta nella baia di Guanabara, il porto naturale di Rio de Janeiro, dove lo sviluppo industriale si sta accaparrando il territorio a discapito della pesca tradizionale.
Madre Terra sarà anche il nome del nuovo spazio che racchiude tre reportage sul tema: Pablo Ernesto Piovano con l’intensa The awakening of ancient voices, in cui storia racconta la lotta per la propria sopravvivenza della comunità Mapuche in Sudamerica; il pluripremiato fotografo canadese Aaron Vincent Elkaim con A State of Erosion: 2016-2019, che racconta le difficoltà delle comunità dei nativi nella provincia di Manitoba, in Canada, a seguito della crisi del settore idroelettrico; infine l’olandese Jasper Doest con Flamingo Bob, bellissima storia di un fenicottero rosso divenuto testimonial ufficiale FDOC. Queste mostre saranno all’aperto, negli spazi pubblici della città. La fotografia esce quindi dai palazzi e dalle sedi espositive per incontrare il pubblico nelle strade e nei parchi.
Ma tornando al sottotitolo dell’edizione di quest’anno, grande attenzione sarà per la sezione Uno Sguardo sul Mondo che propone quattro percorsi: due sono proposti da AFP che attraverso lo sguardo di diversi fotografi andrà a raccontare il Covid nel mondo e le recentissime proteste ad Hong Kong; il britannico Andrew Testa, invece, con la sua A nation divided racconterà, tra il 2015 e il 2020, l’Inghilterra al tempo della Brexit; l’australiano Matthew Abbott ci porta nella Black Summer, ossia la stagione degli incendi che ogni anno devasta violentemente l’entroterra della sua isola.
Uno spazio del tutto nuovo sarà Storie di Coraggio, che ospiterà due mostre di grande impatto: la fotografa americana Maggie Stebber, che ha documentato il primo trapianto facciale negli Stati Uniti ad una paziente molto giovane; il neozelandese Robin Hammond con un importante lavoro sulle questioni di genere.
Il mondo delle organizzazioni umanitarie sarà piuttosto articolato: a partire dalla mostra del fotografo Alessio Romenzi che ha seguito Medici Senza Frontiere in azione proprio nel Lodigiano durante l’emergenza Covid.
Sono previsti altri spazi per ONG che utilizzano la fotografia come strumento di comunicazione.
Immancabile l’appuntamento con il Premio Voglino che quest’anno è stato assegnato al torinese Giorgio Negro e al suo Pathos, che racconta la dualità Bene e Male, che è sempre affilata durante il tempo di guerra che il fotografo ha sperimentato in prima persona.
Altra importante novità di quest’anno, il coinvolgimento e il sostegno del Comune di Codogno, prima città della zona rossa. Attraverso la collaborazione con Roma Fotografia e il magazine Il Fotografo sarà raccontato l’impatto del virus che ha cambiato il pianeta attraverso storie che offriranno una visione globale e una locale del periodo storico che stiamo vivendo.
Contemporaneamente al Festival si svolgerà FFE OFF, un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.
Lo scopo di FFE – OFF è quello di valorizzare e diffondere le opere di chiunque voglia proporre le proprie realizzazioni. Per questo motivo non ci sono vincoli tematici o di genere, in quanto FFE – OFF non è un’estensione del programma principale del Festival della Fotografia Etica.
Un’edizione decisamente “potente” che oltre per la qualità delle mostre si connoterà per il livello degli incontri, le visite guidate con i fotografi, le letture portfolio, le presentazioni di libri e per le attività educational destinate agli studenti delle scuole medie e superiori.
Infine, sarà possibile: incontrare alcuni degli autori dei reportage proposti, farsi autografare il libro dell’autore preferito acquistato presso il bookshop del Festival.

S.E.

Il municipio in formato LEGO

Palazzo Barbieri in formato Lego. Il municipio di Verona ha il suo modellino costruito con i mattoncini più famosi al mondo. Ce ne sono voluti ben 130 mila e otto mesi di lavoro, per riprodurre la ‘casa’ di tutti i veronesi, l’edificio neoclassico che domina piazza Bra.

“Per me, come per tantissimi appassionati del mattoncino più famoso al mondo, Lego è sinonimo di infanzia, spensieratezza ma anche creatività e ingegno – ha detto il sindaco -. Un gioco e un amore che non conoscano età, che conquista i bambini come gli adulti e può diventare molto più di un hobby. I ragazzi dell’associazione CLV lo dimostrano, questa è solo l’ultima di una serie di creazioni tanto belle quanto impegnative. Ho sempre detto che il municipio è la casa di tutti i cittadini, infatti possono venire a visitarlo, conoscerne la storia e, per gli studenti, anche a sperimentare come si svolge la vita amministrativa. Sarebbe bello che tra le stanze di palazzo Barbieri ci fosse uno spazio in cui ammirare anche la sua versione in formato Lego”.

 

Roberto Bolis

 

“Fuoriusciti” di Brescia premiati

 

Il regista Piero Maccarinelli e gli attori Luigi Diberti e Antonello Fassari hanno ricevuto il Premio Franco Enriquez 2020 della città di Sirolo (An) per lo spettacolo Fuoriusciti di Giovanni Grasso, una produzione Centro Teatrale Bresciano,Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ANELE Srl, con il contributo di Fondazione CRT, che ha debuttato in prima nazionale lo scorso 14 gennaio al Teatro Mina Mezzadri di Brescia nell’ambito della Stagione 2019-2020 del CTB A riveder le stelle.

Il Premio è promosso dal Centro Studi Franco Enriquez, attivo dal 1985 con sede a Sirolo, che svolge un’intensa attività di divulgazione attorno al teatro e allo spettacolo in genere, con particolare riferimento all’opera di Franco Enriquez.

“… sono l’avanguardia esemplificativa di una folta schiera, linfa per fortuna inesauribile di un mondo fatto da persone profonde e interiormente ricche di grandi valori”, è stato il commento al premio.

Piero Maccarinelli, Luigi Diberti e Antonello Fassari si sono distinti nella categoria “Teatro Contemporaneo di impegno sociale e civile”, rispettivamente quali miglior Regista e migliori Attori, con la seguente motivazione:

La storia immaginaria, ambientata a Brooklyn, di un confronto tra due grandi italiani “Fuoriusciti”, così Mussolini etichettava gli autoesuli. Giovanni Grasso, attraverso le lettere e gli scritti dei due personaggi, mette in luce due forti e diverse personalità, con due modi culturalmente opposti di intendere la politica e la società, ma con due modi molto simili di concepire il senso e il valore della libertà. Cattolico e credente uno, socialista e anticlericale l’altro, distanti ma vicini nel rispetto e nei valori, liberi nel pensiero e nelle idee. Maccarinelli ci restituisce, con una regia atemporale e filantropica, attraverso l’interpretazione di due grandi attori, Antonello Fassari, nel ruolo di Don Sturzo, e Luigi Diberti in quello di Gaetano Salvemini, uno spaccato di vita e di pensiero politico sani che ci riconduce inevitabilmente al contraddittorio comportamento dei nostri giorni, alle intolleranze, alle incomprensioni della politica malata e superficiale che ricadono inevitabilmente sui comportamenti di una società confusa e senza certezze.

La commissione del premio, che giunge quest’anno alla sua 16esima edizione, è composta da Paolo Larici Presidente, Andrea Bisicchia e i Consiglieri del Centro Studi Franco Enriquez: Carla Ceci, Patrizia Mazzoni, Federica Rinaldi, Gianna Tidei.