Alla Cappella Espiatoria di Monza 163 corone attendono un restauro

Con un piccolo investimento – da 300 a 3 mila euro, deducibile grazie all’Art Bonus – chiunque può ‘far propria’ una corona della Cappella Reale Espiatoria di Monza, museo nazionale.

Le corone, ben 163, sono quelle che imperatori, re, istituzioni, associazioni di tutto il mondo inviarono alla famiglia reale italiana in memoria di Umberto I di Savoia, ucciso il 29 luglio 1900, a Monza, dall’anarchico Gaetano Bresci.

Questi omaggi, segno di vicinanza alla Famiglia Reale, erano stati inizialmente collocati all’interno della Villa di Monza, negli appartamenti reali. Nel 1921 sono stati trasferiti all’interno della cripta della Cappella Espiatoria, dove sono tuttora conservati.

“Le 163 corone sono in bronzo e ferro, di dimensioni differenti ma caratterizzate tutte da una raffinata esecuzione artigianale”, afferma Emanuela Daffra, responsabile della Direzione Regionale Musei della Lombardia, del Ministero della Cultura. “Soprattutto però costituiscono una straordinaria testimonianza storica: di relazioni familiari e diplomatiche- sono presenti quelle inviate dalle case regnanti europee ed una è dono dell’Imperatore della Cina- come di partecipazione popolare, attraverso quelle fatte realizzare da associazioni di mestiere o dalle comunità italiane residenti all’estero”.

“Dal punto di vista conservativo le corone, prevalentemente in bronzo o ferro – evidenzia ancora la direttrice Daffra – presentano diverse criticità. Sono presenti alterazioni dovute all’inquinamento atmosferico, con processi di corrosione a volte molto estesi che – se non adeguatamente trattati e arrestati – possono portare a danni irreversibili. Alcune corone hanno perso, nel tempo, piccoli elementi decorativi (foglie o altri dettagli figurativi), in alcuni casi le mancanze interessano parti rilevanti dell’opera. Inoltre i trattamenti ricevuti in passato con vernici e cere protettive col tempo si sono naturalmente alterati provocando patine scure e macchie, offuscando i lustri che, originariamente, baluginavano nella penombra della cripta. Perciò è importante intervenire, per rendere leggibili i dettagli esecutivi ma soprattutto per arrestarne il degrado”.

Le corone commemorative sono collocate sulle pareti della cripta che è alla base della Cappella Espiatoria di Monza. Il monumento progettato dall’architetto Giuseppe Sacconi- l’autore del Vittoriano e architetto di fiducia dei Savoia- è costituito da un sacello che si erge sopra questa cripta ed è a sua volta sormontato da una croce in alabastro di 12 metri.

Nel 1910 in occasione del decennale dalla morte del re, coincidente con l’inaugurazione del monumento, ha luogo la prima ufficiale cerimonia commemorativa, durante la quale una corona in metallo viene deposta nel punto in cui Umberto I era stato ucciso. Da quel momento si aggiungono nel corso degli anni un gran numero di corone e col tempo è stato naturale collocarle lungo le pareti di marmi preziosi della cripta. Essa infatti “protegge” il cippo di marmo nero posto nel punto esatto in cui avvenne il regicidio sovrastato da mosaici che raffigurano cieli stellati e pavoni, simbolo di eternità, alternati agli stemmi dei Savoia.

La luce bassa, filtrata dalle lastre in alabastro che chiudono le finestrelle, sottolinea con discrezione gli spazi, creando un ambiente mistico e raccolto.

“Il Ministero per la Cultura, tramite la nostra Direzione Regionale, – evidenzia ancora Emanuela Daffra – sta portando avanti il recupero dell’intero monumento monzese che prosegue l’azione della Soprintendenza. Siamo già intervenuti su strutture e paramenti murari, con la creazione di nuovi percorsi di visita e sulla qualificazione degli spazi a verde pubblico che circondano la Cappella. Si sta monitorando lo stato di conservazione dei mosaici”.

“Ora è la volta degli “arredi” interni per i quali, negli scorsi anni, è stato steso un progetto conservativo complessivo. Voglio sottolineare che l’importo necessario a sostenere il restauro di una delle 163 corone è molto contenuto. Anziché esporre il costo totale dell’intervento (di oltre 190.00 €) abbiamo preferito frazionarlo, per consentire di adottare una sola corona o gruppi di esse. Fa parte di una strategia complessiva portata avanti con Giuseppina di Gangi, direttrice del sito, che si propone la riscoperta e la riappropriazione di questo luogo difficile da parte, in primo luogo, della popolazione locale.

In questo modo infatti consentiremo a molti, persone fisiche oltre che imprese, di intervenire, acquisendo il merito senza prezzo di custodire attivamente una testimonianza della storia del nostro Paese. Assicurandosi inoltre il credito di imposta garantito dall’Art Bonus. 

Partecipare è davvero semplice: è sufficiente entrare nel sito dell’Art Bonus www.artbonus.gov.it, cercare la pagina della Cappella Espiatoria di Monza e lì selezionare la corona che si vuole “adottare”. Ciascuna delle 163 corone è illustrata da una immagine e da una breve storia, nonché dall’indicazione del costo del suo restauro”.

L’auspicio è di stilare in breve, accanto a quello dei donatori, l’elenco dei ‘numi tutelari’ di queste corone perenni.

S.E.

A Ferrara musei civici e Castello Estense aperti nel periodo delle festività

Musei civici e Castello Estense visitabili in queste festività a Ferrara, con chiusura solo per Natale, domenica 25 dicembre 2022, giorno in cui rimarrà però aperto e visitabile il Tempio di San Cristoforo in Certosa (via Borso 1) con orari 8.45-16.45..
Le visite a tutti i musei e al Castello con le sue mostre potranno essere fatte nel giorno di Santo Stefano, lunedì 26 dicembre 2022.

Ferraresi e turisti potranno quindi approfittare anche della festività post natalizia e della prima settimana dell’anno per visitare i musei civici.

 Lunedì 26 dicembre 2022 restano aperti:
– Museo Schifanoia (via Scandiana 23) e Civico Lapidario ((via Camposabbionario 1);
– Casa di Ludovico Ariosto (via Ariosto 67);
– Museo della Cattedrale (via San Romano);
– Padiglione di Arte Contemporanea-Pac (corso Porta Mare 5) con la mostra “Piero Guccione – mistero in piena luce”;
– Castello Estense (largo Castello 1) con le mostre “Da Schifanoia: re-incantare il mondo” di Małgorzata Mirga-Tas e “La realtà del sogno” di Carlo Guarienti.
Chiuso Palazzo Bonacossi (via Cisterna del follo 5).

Martedì 27 dicembre apertura straordinaria del Castello nell’abituale giorno di chiusura.
Domenica 1 gennaio 2023 APERTI TUTTI i musei con orario particolare dalle 14 alle 19 (Museo Schifanoia e Civico Lapidario, Casa di Ludovico Ariosto, Palazzo Bonacossi, Museo della Cattedrale, Padiglione di Arte Contemporanea, Castello Estense).
Lunedì 2 gennaio aperti tutti i musei civici e Castello Estense (chiuso Palazzo Bonacossi).
Martedì 3 gennaio apertura straordinaria del Castello nell’abituale giorno di chiusura.
Venerdì 6 gennaio aperti tutti i musei (anche Palazzo Bonacossi) con orario normale.

Per info: Servizio Musei d’Arte, Musei d’Arte Antica e d’Arte Moderna, via Cisterna del Follo 5, Ferrara, tel. 0532 232933, email arteantica@comune.fe.it, siti web artemoderna.comune.fe.it/1/home, www.castelloestense.itwww.artecultura.fe.it/142/musei-di-arte-antica-e-museo-della-cattedrale.

Alessandro Zangara

17 Novembre 2022, Giornata Mondiale contro il tumore al pancreas

Novembre è il mese dedicato alla consapevolezza sul tumore al pancreas. In tutto il mondo si svolgeranno iniziative il cui scopo è divulgare informazioni su questa patologia, ancora oggi così poco conosciuta, che ogni giorno colpisce in media nel mondo 1358 persone.
Solitamente, nelle fasi iniziali della malattia i sintomi non si manifestano, oppure non sono sufficientemente specifici per suscitare il sospetto di una neoplasia. Ciò si traduce in un frequente ritardo nella diagnosi, che spesso viene formulata solo quando il tumore è già in uno stadio avanzato e si è diffuso in altre parti del corpo.
Anche questo anno, l’Associazione Nastro Viola propone la campagna di sensibilizzazione

“FACCIAMO LUCE SUL TUMORE AL PANCREAS”. L’iniziativa, ispirata alla campagna internazionale “Light It Purple” che coinvolge luoghi simbolici in diverse parti del pianeta (dalle Cascate del Niagara alla Opera House di Sydney), si propone di richiedere l’illuminazione di edifici pubblici e privati nel colore VIOLA – colore simbolo del tumore al pancreas – durante il prossimo 17 Novembre 2022, data in cui si celebra la Giornata Mondiale Contro Il Tumore al Pancreas.
Lo scorso anno oltre 150 Comuni Italiani hanno aderito alla nostra iniziativa e diverse città italiane si sono illuminate di viola per portare l’attenzione su una patologia ancora troppo poco conosciuta.
Per info: Associazione Nastro Viola, sito web http://www.nastroviola.org, email info@nastroviola.org.

Evviva la sart’officina!

Rammendare un calzino o attaccare un bottone non è più un problema. Per chi ha poco tempo o, semplicemente,  è meno portato all’arte del cucito, la soluzione si chiama Maria. È lei infatti, sarta professionista con attività pluridecennale a Veronetta, l’ultima novità del Centro di Riuso Creativo del Comune, con sede negli spazi dell’ex Arsenale.

Proprio qui ha infatti preso il via in questi giorni ‘Sart’Officina’, un vero e proprio servizio sartoriale a disposizione dei cittadini, che ne possono usufruire gratuitamente nei giorni di apertura. Orli e piccole riparazioni, ma anche nuove creazioni che i cittadini potranno sperimentare utilizzando gli arnesi del mestiere presenti nell’officina, ago, filo, tessuti e una macchina da cucire.

L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Comune e associazione DHUB, già attiva a Veronetta con una serie di attività nel giardino di palazzo Bocca Trezza. Una novità che arricchisce il nuovo corso del Centro di Riuso Creativo, da poco riorganizzato negli spazi, più accoglienti e curati, nelle attività proposte a scuole e famiglie, e nelle nuove collaborazioni siglate tra Comune, enti e associazioni per fare del Centro un punto di riferimento condiviso.

L’appuntamento con l’officina della sarta al Centro di Riuso Creativo, nella palazzina di Comando in piazza Arsenale, è per il 25 ottobre, 22 e 29 novembre, 1, 13 e 20 dicembre dalle 15 alle 17.30.

Il servizio è attivo anche alla Banca del Tessuto, sede di DHUB in via XX Settembre 32.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Sabato 8 ottobre Giornata della Dislessia e domenica 9 ottobre 2022 Giornata per la Sindrome rara Pans Pandas Bge

Nel prossimo fine settimana la fontana di piazza della Repubblica sarà illuminata con tonalità azzurro turchese. È così infatti che il Comune di Ferrara vuole testimoniare la propria adesione alle iniziative organizzate dalle locali associazioni di volontariato sociale: la campagna internazionale “Uniti per la Dislessia” di sabato 8 ottobre 2022 coordinata da OIDEAe Disfam che sarà celebrata con un evento alla sede delle Nazioni Unite a New York e la Giornata per la Sindrome rara Pans Pandas Bge di domenica 9 ottobre promossa dall’Associazione Genitori Pans Pandas Bge

Se la dislessia è un disturbo dell’apprendimento ormai riconosciuto  a livello mondiale che colpisce almeno il 10% della popolazione mondiale, diversa è la situazione di chi è colpito dalla sindrome Pans Pandas Bge  e delle tante famiglie italiane, che, ogni anno, il 9 di ottobre vogliono far conoscere e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa malattia rara e non ancora riconosciuta, dai risvolti drammatici per i bambini e le famiglie stesse.

La colorazione azzurra delle luci della fontana di piazza Repubblica, a lato del Castello Estense, sarà presente già dal tardo pomeriggio di sabato 8 e domenica 9 ottobre 2022.

Lunedì 10 ottobre la fontana alle prime luci dell’alba tornerà alla normale illuminazione.

Alessandro Zangara

Una scuola a metodo montessoriano a Verona

È stata inaugurata ieri mattina “Le Coccinelle”, prima scuola dell’infanzia comunale di Verona a Metodo Montessori all’interno della scuola primaria Abramo Massalongo dell’I.C. 18. 

Una scuola di tutti e per tutti, nella quale incoraggiare lo scambio di conoscenze e l’aiuto reciproco, mettendo al centro il bambino e la crescita della sua autonomia individuale superando tutte le barriere linguistiche e sociali. Sono queste le fondamenta sulle quale poggerà il cammino dei bambini, accompagnati da insegnanti certificati nel metodo montessoriano. L’inaugurazione inoltre coincide con una data importante, dal momento che Maria Montessori nacque il 31 agosto 1870. 

Ad oggi sono 40 i bambini iscritti, dai 3 ai 6 anni, un numero che testimonia la voglia di cambiamento dell’utenza, con una risposta forte da parte del territorio. A questo si aggiunge anche la sinergia con la facoltà di Scienze Umane dell’Università di Verona, permettendo agli studenti tirocinanti di conoscere il metodo ideato dall’educatrice, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana. 

All’inaugurazione sono intervenuti l’assessora alle Politiche educative, la consigliera comunale lista Damiano Tommasi Sindaco ideatrice del progetto, il presidente della Prima Circoscrizione, la dirigente scolastica dell’I.C. 18 Veronetta-Porto Francesca Nencioni, la presidente dell’Associazione Montessori Verona Isabella Sciarretta, docenti e genitori. 

“Va ringraziato chi ha pensato questo progetto che, di fatto, rilancia e riqualifica questa scuola – ha detto l’assessora alle Politiche educative -. Offrire il meglio della formazione è il pensiero più importante di questo nostro tempo, attraverso un lavoro che è frutto di studio, sacrifici e impegno di tante persone. Prima di diventare assessore, avevo trattato il tema della segregazione scolastica, che comprendeva anche questa scuola, rilanciata grazie al grande lavoro fatto e puntando sulla qualità della formazione. Un obiettivo della nostra Amministrazione da raggiungere in tutte le scuole, dagli asili nido all’università. Un pensiero infine va all’assessore Stefano Bertacco, che mi ha preceduto e creduto in questo progetto trovando i fondi per sostenere questa scuola”.

“Nella nostra scuola opereranno docenti formati ad un metodo forse oggi ancor più attuale, apprezzato e che mette davanti a tutto il bambino – ha detto la dirigente Nencioni -. Questo è un primo obiettivo raggiunto, perché vorremo che anche la scuola primaria possa ottenere questo riconoscimento”.

Roberto Bolis

A Verona il primo premio Legambiente “Animali in città”

Per la terza volta il Comune di Verona sale sul gradino più alto del podio, aggiudicandosi il Premio nazionale ‘Animali in città’, di Legambiente. La città scaligera si è classificata al primo posto tra i capoluoghi di grandi dimensioni (tra i 200 mila e i 500 mila abitanti), ottenendo il punteggio più alto per quanto riguarda il quadro normativo, le risorse destinate, i servizi ed i controlli effettuati in favore degli animali. Tra i fattori di maggiore rilievo tenuti in considerazione spiccano le tante attività svolte in tutela degli animali e i regolamenti e le ordinanze emanate negli ultimi anni a garanzia del loro benessere.

Il dossier nazionale di Legambiente, infatti, ha analizzato i dati direttamente forniti dalle pubbliche amministrazioni relativi all’anno 2020 e, attraverso molteplici indicatori, ha valutato lo sforzo e le performance raggiunte nelle differenti realtà italiane. Per sottolineare il positivo delle attività emerse, e far si che questo sia da stimolo per fare meglio, Legambiente accompagna la presentazione del dossier nazionale con la premiazione delle esperienze italiane più positive realizzate da Comuni e Aziende sanitarie, assegnando il premio nazionale “Animali in Città 2021”.

“Fin dal primo giorno di attività di questa Amministrazione, l’impegno e l’attenzione in favore degli animali non si sono mai fermati – spiega Sboarina –. Dalla specifica delega assegnata al consigliere Bocchi, all’emanazione del nuovo Regolamento degli animali, fino alla chiusura della linea di sperimentazione sui Macaca Mulatta, i primi in Italia ad essere stati tolti ad una ricerca già in atto e finanziata. Quest’ultimo premio è una nuova ed importante attestazione di quest’ampia azione, portata avanti quotidianamente per migliorare la qualità della vita dei tanti amici animali che vivono nella nostra città”.

“Il Comune di Verona, per la terza volta, sale sul gradino più alto del podio per quanto riguarda il Premio nazionale di Legambiente – sottolinea Bocchi, consigliere delegato per il Benessere e la Tutela degli animali –. Un nuovo riconoscimento che porta in evidenza il grande lavoro fatto e quanto sia importante, a parità di risorse, avere un impegno costante nella tutela degli animali permette di ottimizzare degli interventi e renderli più efficaci. La direzione intrapresa è quella giusta e ritengo debba continuare, per favorire sempre di più la convivenza positiva tra uomini e animali”.

Roberto Bolis

L’antenna di Guglielmo Marconi esposta a Palazzo Barbieri

L’icona più importante delle comunicazioni nel terzo millennio è in mostra nel pronao di Palazzo Barbieri. È stata infatti posizionata lì l’antenna dalla quale il premio Nobel Guglielmo Marconi fece partire le prime onde elettromagnetiche. Fino a fine gennaio 2022 si potrà ammirare il simbolo della comunicazione tecnologica che, negli anni, si è sempre più evoluto fino all’attuale Wifi.

A custodire il prezioso simbolo, il Museo della radio di Verona che l’ha messo a disposizione di curiosi, appassionati e turisti nel centro della città. Sul supporto dell’antenna e sul cancelletto davanti al pronao sono stati posti due QR Code che, se inquadrati con telefono cellulare o tablet, permettono di ascoltare un messaggio registrato dalla figlia di Gulglielmo Marconi, la principessa Elettra.

La stessa Elettra è intervenuta per un saluto telefonico all’inaugurazione fatta dall’assessore alla Smart city e Innovazione tecnologica Francesca Toffali, dalla consigliera comunale Paola Bressan, dal presidente del Museo della radio Francesco Chiantera e dal fondatore Alberto Chiantera. È inoltre intervenuta la classe 5^ della scuola primaria dell’Istituto Seghetti.

“Ringrazio a nome di tutta l’Amministrazione il Museo della radio per averci dato la possibilità di esporre l’antenna – ha detto l’assessore Toffali -. Credo che sia importante scoprire quale sia l’origine delle nostre telecomunicazioni, tanto utilizzate, a volte anche fin troppo. Tutto però è iniziato da questa antenna, è un’importante occasione per tutti avere la possibilità di ammirarla”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Musei Civici di Verona: ingresso ad 1 euro

Nei Musei Civici nuovo appuntamento con le domeniche ad 1 euro. Giornate speciali, promosse nel primo fine settimana del mese, per offrire a cittadini e turisti l’opportunità di immergersi, ad un prezzo speciale, nell’arte, nella cultura e nella storia.

Domenica 5 dicembre, con la tariffa agevolata di 1 euro a persona, sarà possibile accedere in tutti i Musei civici cittadini.

È consigliato acquistare e prenotare l’ingresso online sul sito museiverona.com.
L’appuntamento è per tutte le prime domeniche del mese, fino a maggio 2022.

Per l’accesso ai Musei sono richiesti green pass e mascherina. Informazioni sul sito dei Musei civici

Roberto Bolis