“Pura Pagani. Piccola, grande Suora”. Il libro

Domenica 30 aprile alle ore 16, presso il Teatro parrocchiale di Mozzecane, in provincia di Verona, verrà presentato il volume “Pura Pagani. Piccola, grande Suora”, Velar Edizioni. Presenzieranno alla presentazione pubblica, ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti, la superiora generale delle Piccole Suore della Sacra Famiglia suor Simona Pigozzi, il presidente dell’Associazione “Amici di Suor Pura Pagani” Maurizio Tosoni e l’autrice, Alessia Biasiolo.

Pura Pagani, appartenente all’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia con Casa generalizia a Castelletto di Brenzone, sulla sponda veronese del lago di Garda, è stata una suora esemplare, molto amata dalle persone che la stampa ben presto ha definito “il suo popolo” e che oggi, a distanza di poco più di vent’anni dalla sua salita al cielo, la vede Serva di Dio. La conclusione del processo diocesano per la canonizzazione/beatificazione avverrà a Castelletto il prossimo 27 aprile, alla presenza del Vescovo di Verona, con una cerimonia ufficiale; gli incartamenti al vaglio delle autorità ecclesiastiche prenderanno quindi la strada di Roma, mentre tra le mani delle persone giungerà il volume che esplora con estrema precisione storica gli eventi umani che hanno portato Carmela Cesira Pagani ad essere degna di avviarsi verso gli altari.

Prezioso sarà l’intervento durante la presentazione nel territorio che ha visto lunghi anni di dedizione e di ascolto di Suor Pura, di don Claudio Zanardini, rettore dello splendido santuario di Santa Maria delle Grazie di Brescia, città dove vive ed opera l’Autrice del volume, che espliciterà proprio il senso della preghiera d’invocazione a Dio e l’importanza di coloro che si pongono come tramite tra Dio e i fedeli che si rivolgono a lui.

Al termine della presentazione del libro, lo stesso sarà disponibile in acquisto presso l’Associazione “Amici di Suor Pura Pagani”.

La Redazione

Lady Gaga. Applause

Esce finalmente anche in Italia, per Gremese Editore, il ritratto della regina del pop del XXI secolo, LADY GAGA – Applause, scritto dalla pluripremiata autrice e giornalista statunitense Annie Zaleski. Un volume, disponibile in tutte le librerie italiane e sulle piattaforme digitali dal 27 gennaio 2023, che intende celebrare lo stile e la creatività di una delle più controverse artiste del nostro tempo, una vera e propria icona che in ogni ambito ha fatto sempre parlare di sé proprio per la sua originale evoluzione umana e professionale.

Neworchese di origini italiane, Stefani Joanne Angelina Germanotta, percorre un itinerario artistico tanto travagliato a livello personale quanto rivelatore e lungimirante dal punto di vista performativo. Un cammino – dal suo album d’esordio del 2008, The Fame, fino al recente Love for sale, in duetto col leggendario Tony Bennett – segnato dal dettagliato studio della propria immagine, eccentrica e in continua trasformazione.

Talento poliedrico e appassionato, negli anni si è saputa costantemente reinventare dimostrando di essere molto più che una semplice pop star e toccando livelli di eccellenza anche in ambito jazz, rock e disco. La sua versatilità, impegno e volontà di cambiare l’hanno consacrata anche come attrice cinematografica, scelta come protagonista per film di successo quali A star is born (2018) e House of Gucci (2021).

Con più di 124 milioni di dischi venduti e numerosi riconoscimenti di rilievo, tra cui 12 Grammy Awards, 3 Brit Awards e 18 MTV Music Video Awards, il mito “Lady Gaga” continua a stupire: insieme agli Haus of Gaga, il suo team di artisti e creativi, ogni sua nuova ‘creatura’ può essere considerata come un’opera d’arte innovativa e unica che anticipa nuove mode o sviscera problematiche attuali con messaggi semplici e diretti. Attivista per la difesa dei diritti LGBT e della lotta alla violenza sulle donne, è fondatrice della Born this way Foundation, associazione no profit che incoraggia e sostiene i giovani.

Lady Gaga at The Roseland Ballroom New York City, on December 12, 2008 Credit: WENN Rights Ltd / Alamy Stock Photo

Una narrazione che si sviluppa attraverso la verità della sua vita, compresi i non pochi momenti difficili, offrendo molteplici aneddoti e retroscena sconosciuti al pubblico italiano; un volume articolato in 12 sezioni, con ben 170 straordinari scatti fotografici, 1 discografia completa e decine di fonti di riferimento.

Annie Zaleski, autrice, giornalista ed editrice pluripremiata, ha collaborato con le più grandi testate d’Oltreoceano di musica, e non solo, scrivendo profili artistici, interviste e recensioni. Sua la firma su molti articoli di Rolling Stone, NPR Music, The Guardian, Salon, Time, Billboard, The A.V. Club, Vulture, Classic Pop, Record Collector, The Los Angeles Times, Stereogum, Cleveland Plain Dealer e Las Vegas Weekly. Ha contribuito con le note di copertina alla ristampa del 2016 di Out of Time dei R.E.M. e alla raccolta del 2020 di Game Theory Across The Barrier Of Sound: PostScript e ha scritto il saggio dei Duran Duran per il loro ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame del 2022.Nel corso della sua carriera ha svolto il ruolo di commentatrice radiofonica su vari argomenti di musica e cultura pop, apparendo su NPR (All Things Considered e stazioni regionali), CBC, Sirius XM Canada e MPR. È stata anche una speaker nel film del 2005 Punk’s Not Dead e in uno speciale omaggio televisivo del 2014 sulla band Blondie. In passato faceva parte della redazione musicale presso “The Riverfront Times” ed era caporedattore presso Alternative Press. Ha lavorato come direttrice editoriale per la serie “33 1/3 Genre” di Bloomsbury. Risiede a Cleveland, Ohio.

Elisabetta Castiglioni (anche per le fotografie della copertina del libro e di Lady Gaga )

Spoleto Jazz 2022

Visioninmusica e la città di Spoleto di nuovo insieme per suggellare la terza edizione di un tradizionale appuntamento artistico, il festival “Spoleto Jazz 2022”, che quest’anno prevede tre appuntamenti, tutti nella splendida cornice del Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi, in programma dal 21 ottobre al 18 novembre p.v.

Da sempre pronta ad accogliere eventi di alto spessore musicale e aperta a sperimentazioni e progetti innovativi, Spoleto punta questa volta sui giovani musicisti presentando tre artisti che sono già considerati in ambito internazionale, le stelle del nuovo firmamento jazz. 

Ad aprire la manifestazione, venerdì 21 ottobre (ore 21), sarà il fenomenale chitarrista palermitano Matteo Mancuso, con il suo Trio. Acclamato dalla critica e osannato da musicisti di fama mondiale quali Steve Vai, Al Di Meola, Joe Bonamassa e Stef Burns Mancuso si è rivelato un personaggio poliedrico che spazia dalla chitarra classica alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva interamente con le dita, che ne sottolinea l’originalità. Con Riccardo Oliva al basso e Gianluca Pellerito alla batteria, Mancuso metterà in mostra tutta la sua bravura, il suo talento e la sua abilità tecnica, muovendosi come sempre tra stili differenti: rock, fusion e blues elettrico. In repertorio presenterà cover a lui vicine ma anche brani originali e inediti del prossimo disco di debutto che uscirà entro la fine del 2022.

Giovedì 3 novembre (ore 21) salirà sul palco del Caio Melisso Anthony Strong, pianista e cantante londinese, un “English gentleman” di altri tempi, dal fascino sobrio e dalla vocalità e stile inconfondibile. La passione degli inizi per Oscar Peterson, Bill Evans e Wynton Kelly lo ha condotto sulle orme di Frank Sinatra, Mel Tormé e Nat King Cole. Artista dallo swinging style impeccabile, è considerato la nuova superstar del mainstream jazz britannico. Anthony svolge dal 2012 un’intensissima attività live che lo ha portato a calcare i palchi più prestigiosi d’Europa. Si è esibito in 26 paesi di 4 continenti, in prestigiosi contesti come il Centro Cultural de Belém di Lisbona, il festival francese Jazz in Marciac, il Marina Bay Sands di Singapore e il Litchfield Festival negli Stati Uniti e ha suonato con artisti come Michael Bolton, Marti Pellow, Beverley Knight e Kyle Eastwood e in ogni importante canale televisivo inglese.

A conclusione del Festival, venerdì 18 novembre (ore 21), sarà un altro grande talento internazionale, Jesús Molina, colombiano ma residente a Los Angeles, che col suo quartetto interpreterà un repertorio misto di jazz tradizionale, con suoi arrangiamenti di brani di Chick Corea, John Coltrane e Dizzy Gillespie, ragtime e stride jazz piano, insieme a pezzi in cui si potrà apprezzare anche la sua voce da solista. Molina è un artista inarrestabile, con uno spettro creativo e musicale ad ampio raggio che lo annovera sì come un artista di jazz contemporaneo, ma con sonorità Jazz moderne e gospel, che mescola sapientemente. Nel 2016 Molina riceve il prestigioso Latin Grammy Cultural Foundation Awards ed è, a oggi, una delle stelle nascenti della scena jazz internazionale. Seppur giovanissimo ha condiviso il palco con alcuni dei più grandi musicisti del settore come Jordan Rudess, Noel Schajris, Marco Minnemann, Rudy Perez, Eric Marienthal, Gabriela Soto, Randy Brecker, Carlitos del puerto, Randy Waldman, Zedd, Jesus Adrian Romero, John Patitucci. A soli 26 anni l’artista ha firmato cinque album e ‘Agape’ è l’ultimo lavoro pubblicato. 

Elisabetta Castiglioni

Sulle sacre pietre: la “Norma” al Teatro Antico di Taormina

Inaugurerà il 23 settembre, in contemporanea alla prima serata musicale del Bellini Festival, la mostra intitolata Sulle sacre pietre: la “Norma” al Teatro Antico di Taormina, in programma a Palazzo Biscari di Catania fino al 3 novembre, giorno della conclusione della XIV edizione della prestigiosa manifestazione dedicata a Vincenzo Bellini a Catania, sua città natale.

La mostra, a cura di Domenick Giliberto, presenta le più belle immagini tratte dalla messa in scena dell’opera Norma di Vincenzo Bellini realizzata nel 2012 al Teatro Antico di Taormina con la regia di Enrico Castiglione nell’ambito della quarta edizione del “Bellini Festival”, trasmessa in diretta dalla RAI quale inaugurazione delle trasmissioni in digitale di RAI 5 in Sicilia, oltre che in diretta via satellite in mondovisione in oltre 700 sale cinematografiche in tutta Europa.

Una produzione di grande successo del capolavoro belliniano firmata da Enrico Castiglione come regista teatrale e regista della diretta televisiva e cinematografica, nonché scenografo dell’allestimento, che nel 2012 ha stabilito in diretta uno dei record di RAI 5 per la lirica, oltre ad esser vista in diretta da migliaia di persone nei cinema di tutta Europa. Enrico Castiglione, fondatore del Bellini Festival a Catania nel 2009, è tra i registi di fama internazionale che maggiormente si sono distinti nella valorizzazione delle opere di Vincenzo Bellini, non solo nella sua città di Catania, ma anche nel mondo: tra i numerosi allestimenti, sua è la regia della prima messa in scena in assoluto della Norma di Bellini in Cina, rappresentata a Shenzen per la prima volta nel 2013.

Il BELLINI FESTIVAL dal 2009 rende omaggio a Vincenzo Bellini a Catania, sua città natale, coinvolgendo i luoghi storici dove lo stesso grande compositore mosse i suoi primi passi, iniziando sepmre nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua morte, il 23 Settembre, per poi concludersi il 3 Novembre, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, con il tradizionale Concerto al Duomo, dove a Catania riposano le sue spoglie mortali.

Fondato dal regista e scenografo Enrico Castiglione insieme all’allora Provincia di Catania (oggi Città Metropolitana di Catania), in collaborazione con il Comune di Catania, la Regione Siciliana, l’E.A.R. Teatro Massimo Bellini, l’Università degli Studi di Catania, la Camera di Commercio e l’Arcivescovado, il festival è stato riconosciuto di rilevanza turistica dalla Regione Siciliana Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo e da sempre inserita nel Calendario delle grandi manifestazioni turistiche della stessa Regione Siciliana. Ha inoltre ricevuto il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura accedendo ufficialmente già dallo scorso anno ai fondi del F.U.S. (Fondo unico dello Spettacolo) e da quest’anno ai fondi triennali che vengono assegnati dall’apposita commissione governativa ai grandi festival italiani di riconosciuto prestigio.

La manifestazione ha conquistato la scena internazionale grazie anche alle continue dirette televisive e nei cinema dei propri allestimenti operistici, molti dei quali dal Teatro Antico di Taormina fino al 2017, alla partecipazione delle grandi star della musica e dell’opera e alle prestigiose coproduzioni operistiche internazionali.

La XIV edizione del Bellini Festival, promosso dalla Fondazione Festival Belliniano insieme al portale televisivo www.musicalia.tv, prenderà il via dal Teatro Metropolitan e si svolgerà in vari luoghi della Città di Catania, dalla Badia di Sant’Agata a Palazzo Biscari, dalle chiese  al Teatro Metropolitan, per poi concludersi il 3 Novembre 2022, come da tradizione, alla Cattedrale di Sant’Agata, il Duomo di Catania, dove riposano le spoglie.

Elisabetta Castiglioni (anche per le fotografie)

Una start-up per genitori… e figli

Sei un genitore?

Hai figli adolescenti di età compresa tra i dodici e i diciassette anni?

I tuoi figli rimangono in casa da soli nel pomeriggio?

Sono autonomi nei compiti e nella gestione del loro tempo?

Trascorrono troppo tempo utilizzando telefono, computer, consolle? Stanno troppo tempo sui social?

Trascurano lo studio, lo sport, la vita reale per quella virtuale?

Sei soddisfatto/a dei loro risultati scolastici?

Quante sono le domande di un genitore. Soprattutto se non ha qualcuno che lo aiuta, per motivi di lavoro, di tempo, di organizzazione familiare…

Allora, ti interessa un servizio per aiutarti in questo?

Lo compreresti?

Invia un tuo commento che condivideremo con i creatori di una start-up tutta dedicata ai genitori e ai figli.

Nel tuo testo puoi aggiungere le esigenze che senti più impellenti, ma anche quelle che i tuoi figli suggerirebbero.

La Redazione

Fringe Festival

Shakespeare riletto da culture di tutto il mondo. L’Estate Teatrale Veronese avrà quest’anno la sua sezione internazionale. Il ‘Fringe Festival’ entra a pieno titolo nel cartellone principale, portando a Verona compagnie dal Bangladesh, Norvegia, Serbia, Malesia, Georgia e anche dall’Ucraina. La rassegna, inaugurata lo scorso anno su iniziativa del Centro Skenè afferente ai dipartimenti di Culture e Civiltà e di Lingue e letterature straniere dell’Università di Verona, da quest’anno è realizzata insieme al Comune di Verona.

Much ado about nothing

Dal 22 al 28 agosto, il Teatro Camploy, sarà centro artistico, una vera e propria fucina. Durante il giorno la Shakespeare and the Mediterranean Summer School organizzata dal Centro Skenè, le cui iscrizioni sono aperte, e la sera gli spettacoli in lingua originale, sottotitolati in inglese.

Tra le produzioni estere ‘Enter Hamlet’ da Cipro, prodotto da Persona Theatre Company, con la regia di Avra Sidiropoulou e sul palco Elena Pellone. ‘E se la commedia degli errori fosse ambientata in Malacca?’ realizzato in Malesia da Patblas Studio, con la regia di Syafiq Syazim. Italiani i titoli ‘Rough Magic’, della Shakespeare and the Mediterranean Summer School di Verona, con la regia di Jaq Bessell, John Blondell e Andrea Coppone. E ‘Shakespeare’s Women’ di Theatre of Eternal Values. Dall’Ucraina ‘A Midsummer Night’s Dream’, dalla Norvegia ‘Shakespeare and Malice’, dalla Georgia ‘Much ado about nothing’, dalla Serbia ‘Gamlet’, dal Bangladesh ‘Frammenti di Pyar Ali’.

La collaborazione tra il Centro Skenè e l’Estate Teatrale Veronese consente di garantire un’offerta più ampia e articolata, rafforzando la dimensione internazionale, multilingue e multiculturale di una sezione che affianca lo storico Festival Shakespeariano al Teatro Romano. Il tutto in chiave sperimentale e innovativa.

A Midsummer Night’s Dream

Il Festival è parte integrante della Shakespeare and the Mediterranean Summer School, che vede come partner internazionali lo Shakespeare Institute (University of Birmingham, Stratford-upon-Avon), Cambridge University, Queen Mary University of London, Westmont College Santa Barbara, California, e il Comune di Verona con l’Estate Teatrale Veronese.
“Verona ha una dimensione internazionale che abbiamo voluto sottolineare anche all’interno dell’Estate Teatrale Veronese – ha detto Briani -. Compagnie da tutto il mondo giungeranno a Verona per rileggere Shakespeare con occhi di culture differenti. Una grande occasione per la città e i giovani in particolare, resa possibile dalla collaborazione con il Centro Skenè e l’Università di Verona, messa in piedi lo scorso anno e potenziata in questo”.

“Per una settimana 9 titoli si alterneranno sul palcoscenico, regalandoci una fotografia multiculturale e multilinguistica – ha aggiunto Mangolini -. L’offerta culturale cittadina si arricchisce così di un importante appuntamento che, dopo l’edizione zero dello scorso anno, entra a pieno titolo nel cartellone dell’Estate Teatrale Veronese. Il Campoly sarà pertanto in connessione con il Teatro Romano e lo storico Festival Shakespeariano”.

“Sfruttando la ricca tradizione culturale di Verona – ha concluso Brigliazzi -, il Verona Shakespeare Fringe Festival presenta un connubio tra arte e ricerca attraverso proposte che dissolvono i tradizionali confini tra studio e performance, creando una vivace intersezione e interazione fra idee ed esperienze su un piano internazionale, e sperimentando nuove possibilità per l’arte teatrale come per gli studi shakespeariani, in un contesto inclusivo”.

Roberto Bolis (anche per le fotografie)

Estate Teatrale Veronese. Le prevendite del jazz

Torna la grande musica al Teatro Romano con tre date imperdibili, dal 22 al 27 giugno. Aprono lunedì 11 aprile le prevendite della sezione ‘Verona Jazz’, dell’Estate Teatrale Veronese. La rassegna di prosa, musica e danza, organizzata dal Comune di Verona, ospiterà alcuni dei migliori artisti a livello nazionale e internazionale. Concerti organizzati in collaborazione con IMARTS.

Il 22 giugno, alle ore 21, Paolo Fresu, assieme a Dino Rubino, Marco Bardoscia e Daniele Di Bonaventura proporrà la colonna sonora del docufilm “The last beat” del regista Ferdinando Vicentini Orgnani. Prosegue così la collaborazione, iniziata diversi anni fa, con la soundtrack del film dedicato a Ilaria Alpi. 

Avishai Cohen Trio

Il 26 giugno sarà il turno di Avishai Cohen che, con il suo Trio, presenterà l’ultimo album ‘Shifting Sands’. Avishai torna di nuovo sul palco dopo un lungo periodo senza tournée internazionali. Cohen, che si è sempre distinto in passato come grande promotore e scopritore di nuovi, giovani musicisti di talento, porta il pianista Elchin Shirinov e la giovane e talentuosa batterista Roni Kaspi.

Infine, il 27 giugno, in concerto Al Di Meola, uno dei migliori chitarristi del nostro tempo, pioniere della fusione tra world music, rock e jazz. Sul palcoscenico del Teatro Romano porterà anche il maestro di tabla Amit Kavthekar e il batterista e percussionista Richie Morales. 

I biglietti sono disponibili su Ticketone, Tickemaster.

Per informazioni: www.eventiverona.it – info@eventiverona.it – 045.8039156.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Ferrara scelta come sede del Congresso Nazionale Lions 2022

Sarà Ferrara la sede del prossimo Congresso Nazionale Lions 2022, in programma dal 20 al 22 maggio 2022 alla Fiera di Ferrara. A presentare l’iniziativa e a valorizzare il fatto che questa manifestazione porterà a Ferrara un importante indotto di persone, martedì 5 ottobre 2021 si è tenuta una conferenza stampa nella residenza municipale.
“Un convegno importante che dà lustro alla città, come location che si sta dimostrando davvero attrattiva. È un’opportunità che valorizza la nostra fiera, che contribuisce a fare conoscere Ferrara e quindi anche un rilevante volano per il turismo”, ha sottolineato il sindaco Alan Fabbri.

“Un evento di caratura nazionale, ma con rilevanza internazionale che ci onora e onora la nostra città. Abbiamo già iniziato a collaborare per accogliere al meglio questo importante appuntamento, che diventa occasione per mostrare le bellezze di Ferrara. Fare rete è importante per portare sempre più indotto turistico, che è una risorsa fondamentale per la città”, ha detto l’assessore al Turismo Matteo Fornasini.

Il governatore del Distretto Lions 108 Tb Giordano-Bruno Arata ha spiegato che “l’appuntamento vedrà quattro candidati italiani che concorreranno per la terza vicepresidenza internazionale con circa 4mila soci coinvolti e impegnati nel sostegno ai loro candidati. Dopo due anni di congressi fatti in via telematica, non in presenza, si prospetta un congresso molto partecipato”.  Il I vice governatore Distretto Lions 108Tb Cristian Bertolini ha quindi ricordato che “nei giorni precedenti, a partire da mercoledì 18 maggio 2022, ci saranno gli incontri propedeutici ai lavori congressuali, che inizieranno invece venerdì 20 maggio alle 17 con l’inaugurazione ufficiale nel quartiere fieristico di Ferrara per proseguire fino a domenica 22 maggio 2022 all’ora di pranzo”.
Il II vice governatore Distretto Lions 108Tb e coordinatore del Comitato organizzatore Congresso Nazionale Giorgio Ferroni ha quindi ricordato che “sarà un’occasione importante per tutti i partecipanti per vedere e conoscere le bellezze di Ferrara”.
Per accogliere l’evento il presidente della Fiera Andrea Moretti ha anticipato che c’è “un progetto di allestimento dedicato, per un evento che va nella direzione di valorizzazione e crescita della nostra fiera” .

Si svolgerà a Ferrara il settantesimo Congresso Nazionale Lions, l’Associazione di Club di servizio più importante al mondo composta da oltre 1.400.000 soci, appartenenti a quasi 50.000 Club distribuiti in oltre 210 Paesi in tutti i continenti, che operano ogni giorno nelle loro comunità per migliorarne la salute e il benessere rendendole più forti e proteggendo i più vulnerabili dimostrando con orgoglio che “dove c’è un bisogno, lì c’è un Lions”.

Nella tre giorni congressuale tutti i Lions Club d’Italia, oltre 1300, si incontreranno per relazionare su quanto finora realizzato, stabilire i service ed i temi di studio di rilievo nazionale, eleggere i propri rappresentanti nazionali ed internazionali e progettare le attività future dei Lions Italiani riaffermando scopi ed etica di un’Associazione che nasce a Chicago (USA) nel 1917.

Ogni anno, attraverso migliaia di progetti locali, regionali, nazionali e mondiali, i Club Lions, sempre animati dal motto “We Serve”, portano un significativo aiuto a chi ne ha bisogno intervenendo, in particolare, con campagne sanitarie a tutela della vista, della salute pubblica, dell’ambiente e del soccorso in caso di calamità naturali.

Per Ferrara è una grande sfida ma anche una grande occasione dal punto di vista turistico. E’ infatti prevista la presenza di circa 3000 soci Lions delegati, oltre gli accompagnatori.
Ferrara Fiere e Congressi, nella persona del Presidente Andrea Moretti, ha da subito accettato la sfida e si è resa immediatamente disponibile per organizzare nei minimi dettagli questo importante Congresso. Inoltre, gli eventi istituzionali, che inizieranno il mercoledì mattina con incontri ristretti negli Imbarcaderi del Castello Estense, saranno affiancati da proposte culturali (visite guidate alla città e ai suoi dintorni) ed eno-gastronomiche.
L’intento è far si che tutti i partecipanti al Congresso Nazionale si sentano a casa loro, in ambienti perfettamente funzionali per i lavori, supportati da servizi perfetti, confortati da strutture alberghiere e di ristorazione di alta qualità.

Alessandro Zangara

Il grande teatro a Verona

Michele Placido, Laura Morante, Monica Guerritore e Maria Amelia Monti sono solo alcuni dei protagonisti della prossima stagione del ‘Grande Teatro’. La rassegna invernale, organizzata dal Comune di Verona in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, dopo un anno di stop forzato, è pronta a riportare in città 6 spettacoli di altissimo livello, per un totale di 48 rappresentazioni. E riaprire così le porte del teatro al chiuso.

Ad inaugurare il programma 2021, dal 19 al 24 ottobre, ‘La bottega del caffè’ di Carlo Goldoni con la regia di Paolo Valerio. Nei panni dell’ “antieroe” don Marzio, c’è Michele Placido. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, da Goldenart Production e dalla Fondazione Teatro della Toscana. Segue ‘Regalo di Natale’ di Sergio Pierattini con la regia di Marcello Cotugno, spettacolo tratto dal pluripremiato film di Pupi Avati del 1986 e prodotto da Pirandelliana. Gigio Alberti, Pierluigi Corallo, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase gli interpreti. Il terzo spettacolo in cartellone, ‘Il marito invisibile’ di Edoardo Erba, che ne cura anche la regia, è in programma dal 16 al 21 novembre. Protagoniste Maria Amelia Monti e Marina Massironi. Lo spettacolo è una produzione “Gli Ipocriti”. La quarta opera è ‘Alla stessa ora il prossimo’ del drammaturgo canadese Bernard Slade. In programma dal 30 novembre al 5 dicembre, si avvale della regia di Antonio Zavatteri e ha per protagonisti Alberto Giusta e Alessia Giuliani. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile di Verona. Dal 14 al 19 dicembre, va in scena ‘Dall’inferno all’infinito’ di e con Monica Guerritore. Lo spettacolo, che celebra il settecentesimo della morte di Dante Alighieri, è prodotto dalla Compagnia Orsini. Il sesto appuntamento è ‘Io Sarah, Io Tosca’ di e con Laura Morante. In scena, accanto a lei, con la regia di Daniele Costantini, anche Mimosa Campironi (voce e pianoforte). Lo spettacolo è una coproduzione Nuovo Teatro e Fondazione Teatro della Toscana.

Nelle prossime settimane saranno date tutte le informazioni sulle modalità di rinnovo degli abbonamenti e sull’acquisto dei biglietti.

“In un anno del tutto inaspettato, come si è rivelato essere quello tra il 2020 e il 2021 – sottolinea Briani – abbiamo capovolto numeri e programmazioni infinite volte. Abbiamo dovuto dimostrare di saper essere elastici e creativi, di cambiare continuamente i nostri orizzonti e i modelli culturali consolidati nel tempo. Ma in questa nuova realtà, costantemente mobile e imprevedibile, quello che non abbiamo fatto mai è stato arrenderci. Tutti insieme abbiamo saputo resistere e reinventarci. Nel 2021, di fronte a nuove difficoltà nell’immaginare degli scenari certi, abbiamo continuato a pensare nuovi programmi e progetti culturali. Così oggi, dopo la grande quantità di proposte all’aperto che hanno caratterizzato l’estate, accogliamo l’autunno riaprendo i teatri al chiuso, nel segno di una vera rinascita per tutti. Proseguendo anche nei festeggiamenti per Dante”.

“È con grande gioia – dichiara Mangolini – che riapriamo le porte del Teatro Nuovo con la stagione 2021/22 del Grande Teatro. Grazie alla collaborazione con il Teatro Stabile di Verona abbiamo costruito un programma che non farà rimpiangere il passato. Sul palco troveremo grandi attori come Michele Placido e Monica Guerritore, alle prese con l’immancabile Goldoni, e con Dante nell’anno delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte. Spazio anche alla drammaturgia contemporanea con autori come Sergio Pierattini (che adatta per il teatro il film capolavoro di Pupi Avati Regalo di Natale), Edoardo Erba e Bernard Slade. Tre riflessioni sulla solitudine contemporanea interpretate da Gigio Alberti, da Maria Amelia Monti con Marina Massironi e da Alberto Giusta. Infine una beniamina del pubblico come Laura Morante si confronterà con il mito di Sarah Bernhardt che ha ispirato il personaggio di Tosca. Passato e presente si sovrappongono in un programma capace di dosare allegria, emozione e commozione”.

“Sono contentissimo, dopo lo streaming e gli atti simbolici, in un’estate teatrale comunque bellissima in cui finalmente il teatro a Verona ha ripreso i suoi spazi e il suo pubblico, nonostante le regole severe e i condizionamenti – aggiunge Vescovo – questa riapertura del sipario sul Grande Teatro è un orgoglio. Siamo pronti a ritornare insieme a una consuetudine di lunghissima data condivisa e realizzata grazie al Comune di Verona. Il teatro, come pensava Charles Dickens, è una trasparenza luminosa attraverso cui vedere muoversi la vita. E possiamo aggiungere: quella trascorsa e quella che aspettiamo riprenda, insieme al nostro affezionato pubblico che in tutto questo periodo non ha smesso di sostenerci”. 

Roberto Bolis

Forum del giornalismo musicale

Il 2 e 3 ottobre tornerà, con la sua sesta edizione, il “Forum del giornalismo musicale’, in programma come sempre a Faenza, nell’ambito del Mei. Il Forum, diretto da Enrico Deregibus, riunisce giornalisti e critici di diversa provenienza ed età, che una volta all’anno si ritrovano per confrontarsi fra loro e con altre figure del mondo musicale. L’iniziativa è come sempre aperta a proposte o suggerimenti, per i quali occorre inviare una mail a: enrico.deregibus@gmail.com e in copia a mei@materialimusicali.it .

Gli appuntamenti si svolgeranno nella sala del consiglio comunale di Faenza. Per la prima giornata è confermata l’assemblea dell’AGIMP, l’Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari, nata da un’idea lanciata nel 2016 durante il Forum (per informazioni : associazioneagimp@gmail.com ). In programma anche la presentazione di RadUni, il network che riunisce le molte college radio italiane, con Enrico Schleifer, responsabile musicale del network, e le premiazioni della “Targa Mei Musicletter”, il premio nazionale per il giornalismo musicale sul web. Il riconoscimento – ideato e organizzato da Luca D’Ambrosio (Musicletter.it) con la collaborazione del patron del MEI Giordano Sangiorgi – come sempre sarà assegnato al “Miglior sito collettivo” e al “Miglior blog personale” e ad altri settori di informazione musicale e culturale dell’anno.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

Domenica 3 ottobre dalle 9.30, in collaborazione con il settimanale “Il Piccolo”, ci sarà spazio per un seminario che toccherà vari temi legati alla musica di oggi e a quella storica: “L’ItPop: chi, dove, come e quando” (con Giuditta Avellina); “La scena indipendente romagnola oggi” (con Giulia Rossi); “Francesco De Gregori: la storia delle sue canzoni” (con Enrico Deregibus e Giuseppe Catani); “Le donne nel folk internazionale e italiano” (con Chiara Ferrari e Michele Manzotti). Si tratta di un corso accreditato come “formazione professionale continua” per gli iscritti all’ordine dei giornalisti (che devono iscriversi sulla piattaforma Sigef), ma aperto anche ai non iscritti in qualità di uditori.

Nei primi sei anni del Forum, ideato da Giordano Sangiorgi per rendere centrale il ruolo del giornalista all’interno di un festival di musica indipendente come il MEI, si sono svolte numerose iniziative: tavoli di lavoro, assemblee, lezioni, corsi di aggiornamento, incontri con figure professionali. Sono stati coinvolti sino ad oggi oltre 300 giornalisti, da quelli delle grandi testate a quelli delle webzine, sino alle radio e tv. Una occasione unica per affrontare da molti punti di vista i temi centrali del giornalismo musicale di oggi: il rischio di estinzione, il nuovo ruolo, la carenza di spazi, l’interazione fra media diversi e molto altro.

Inoltre, il Forum organizza ogni anno a gennaio un referendum sui migliori dischi dell’anno precedente. Quest’anno il “Top 2020” è stato vinto da “Cinema Samuele” di Samuele Bersani, mentre a prevalere nella sezione riservata ai dischi d’esordio è stato invece Tutti fenomeni con “Merce funebre”. Per il 2019 aveva vinto “Ballate per uomini e bestie” di Vinicio Capossela, mentre nella sezione riservata ai dischi d’esordio la vittoria è andata a Fulminacci con “La vita veramente”. Per il 2018 ha vinto “Ciao cuore” di Riccardo Sinigallia, con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo” di Giuseppe Anastasi che ha prevalso nelle opere prime. Nel 2017 la vittoria era andata, a pari merito, a Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”.

Per info: www.meiweb.it

Monferr’Autore