X-Alps

L’8 giugno da Kitzbühel in Austria avrà inizio la decima edizione della biennale X-Alps, ben nota come la gara di hike & fly, vale a dire escursionismo abbinato al volo in parapendio, più dura al mondo.


Sono stati selezionati 32 piloti di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di Red Bull X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l’uomo da battere. L’Italia sarà rappresentata da Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, da Nicola Donini di Molveno (Trento), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e da Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (Bolzano) alla sua terza esperienza in questa maratona.


I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare con spirito di avventura e sacrifici fisici un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo di toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre dell’Austria. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… le scarpe! Vale a dire che, se non si vola, si va avanti a piedi con il parapendio in spalla. Invece il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è severamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di camminare una notte durante tutta la gara a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l’8 giugno al vincitore del prologo, una mini gara con partenza da Kirchberg.

I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti dovranno atterrare per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il Colle del Piccolo San Bernardo, all’incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno, alto 2740 mt, per poi atterrare a Sesto in Val Pusteria.

Gustavo Vitali (anche per le fotografie)

All’Italia i Campionati del Mondo di deltaplano 2025

Un’ottima notizia per il volo in deltaplano è giunta da Oporto in Portogallo: i delegati della FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, con voto unanime hanno assegnato all’Italia i prossimi campionati del mondo del 2025. La candidatura era stata posta dal Delta Club Laveno e Aero Club Lega Piloti.
L’evento avrà luogo a Laveno Mombello, cittadina del varesotto affacciata sul Lago Maggiore, storicamente legata al volo libero, vale a dire senza motore, in deltaplano, uno sport totalmente immerso nella natura. Basta pensare che i prossimi 2, 3 e 4 giugno ospiterà la 35.a edizione del Trofeo Valerio Albrizio, la gara di deltaplano più longeva nel panorama internazionale con partecipanti da tutta Europa. Saranno utilizzati come atterraggio ufficiale la vasta area cosiddetta del Pradaccio, al confine con il comune di Cittiglio, e come decollo Poggio Sant’Elsa sul monte Sasso del Ferro dove si trova anche la stazione della funivia.
I mondiali del 2025 saranno preceduti l’anno prima da un altro grande appuntamento internazionale, i Premondiali, vale a dire una sorta di prova generale dell’area di volo da parte dei piloti che dovranno poi affrontare il campionato del mondo. I due eventi sono stati accolti con estremo favore dalle autorità locali, individuate quali straordinarie occasioni di promozione del turismo sportivo sul Lago Maggiore, a partire dall’amministrazione del comune di Laveno, capofila nel sostenere la candidatura presso la FAI, e da quelle dei vicini Cittiglio e Sangiano a seguire, in sinergia con Delta Club Laveno e Aero Club Lega Piloti.
L’Italia si presenterà ai mondiali con un palmare di tutto rispetto: dieci titoli mondiali e sei europei, l’ultimo vinto la scorsa estate nei cieli dell’Umbria dal team composto da Marco Laurenzi, Alessandro Ploner, Manuel Revelli, Filippo Oppici, Christian Ciech e Davide Guiducci sotto la guida del varesino Flavio Tebaldi. Trapiantato a Varese anche il trentino Ciech, undici volte campione italiano, tre volte campione del mondo e una d’Europa. Non esiste una disciplina sportiva che abbia portato più titoli all’Italia.

Gustavo Vitali

“Lo stato di salute della pratica sportiva in Emilia-Romagna”

Mercoledì 26 aprile 2023 alle 18 nella Sala dell’Arengo (residenza municipale, piazza del del Municipio 2 – FE) avrà luogo un incontro dal titolo “Lo stato di salute della pratica sportiva in Emilia-Romagna” a cura della Regione Emilia Romagna – Sport Valley.

All’iniziativa interverranno:

Andrea Maggi, assessore al Piano Strategico – Recovery Fund – Lavori Pubblici Sport del Comune di Ferrara,

Giammaria Manghi, capo della Segreteria Politica della Presidenza della Regione Emilia-Romagna

Ruggero Tosi, delegato CONI Ferrara.


Alessandro Zangara

Deltaplano e parapendio: ritorno a una positiva normalità

Nel 2022 il volo libero in deltaplano e parapendio ha ripreso a pieno ritmo l’attività funestata in precedenza dalla pandemia.
Un grande impegno dell’associazione è stato quello di migliorare la procedura informatica per la sottoscrizione dell’assicurazione RCT, Responsabilità Civile verso Terzi. Infatti le disposizioni di legge impongono ai praticanti il volo libero di essere assicurati in tal senso. Tuttavia non ci si è accontentati del minimo sindacale, ma sono state aggiunte altre importanti tutele per i piloti durante lo svolgimento della loro amata disciplina.
La FIVL gode di ottima considerazione ai tavoli di confronto a livello internazionale. Il consigliere Rodofo Saccani è stato eletto nel consiglio direttivo della European Hang Gliding and Paragliding Union (EHPU), cioè la federazione europea di volo libero.
Continua la collaborazione con EASA, l’agenzia europea per il volo, sulla definizione delle norme tecniche per la visibilità elettronica in vista dell’imminente occupazione degli spazi aerei da parte dei droni. Su questo tema EASA ha sposato la proposta FIVL sull’uso degli smartphone per il volo libero.
Implementate anche attività come l’organizzazione dei campionati regionali, gli incontri a distanza per approfondire temi legati al volo libero, le migliorie al sito meteo che emana previsioni ad hoc per chi vola senza motore, le prestazioni di vari servizi e il consolidamento del già alto profilo della rivista “Volo Libero” come contenuti e immagini. Il mensile è giunto al n. 320, caso unico di una rivista sportiva edita da oltre 30 anni.
Per quanto riguarda l’agonismo, dopo i dieci mondiali collezionati dalla squadra nazionale di deltaplano, nel 2022 è stata la volta del sesto titolo europeo vinto nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria dopo nove giornate di volo. Quello individuale è toccato per la terza volta all’alto atesino Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Medaglia d’argento al corregionale Christian Ciech, oggi trapiantato nel varesotto. Un centinaio i piloti in gara provenienti da 22 nazioni.
Dopo sei task la squadra azzurra di parapendio ha agguantato la medaglia di bronzo a squadre al Campionato Europeo disputato a Nis in Serbia, presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. È stata una competizione e senso unico con la Francia che ha lasciato agli avversari solo le briciole e talvolta neanche quelle. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018.

Gustavo Vitali

Festival del Ciclista Lento

Da venerdì 28 a domenica 30 ottobre 2022 torna a Ferrara il “Festival del Ciclista Lento”, sesta edizione della festa “della bella gente che pedala”, il festival per chi ama pedalare senza fretta gustando panorami, incontri, racconti e tutto “il buono e il bello” del territorio. In programma: la Pedalata più lenta del mondo “5 km in 5 ore”, la Granfondo del Merendone, il Gran Galà del Ciclista Lento con il Cinema a Pedali, la tavola rotonda tematica “Due chiacchiere sulle due ruote”, ospiti campioni & scrittori, premiazioni e… un matrimonio: il primo matrimonio della Repubblica delle Biciclette! “Beati gli ultimi che la vita sanno goder” è la filosofia che da sei anni caratterizza la manifestazione ferrarese dedicata al ciclismo-slow, per festeggiare chi utilizza strade e le ciclabili per pedalare piano, senza particolare talento per lo sport, senza tempi da rispettare o primati da stabilire.C’è chi sceglie la bicicletta per il piacere stesso del pedalare e muoversi in scioltezza, senza per questo rincorrere performance, watt e contachilometri. Chi si gode le due ruote senza l’ansia di arrivare primo, chi vive il piacere del viaggio più che del traguardo, apprezzando paesaggi, gusti e curiosità incontrati lungo il percorsi. Chi usa la bici quotidianamente, per andare al lavoro o a fare acquisti, per accompagnare i bambini a scuola, per godere di spazi della propria città, nel tempo libero e non, in modo ecologico e sostenibile e lo fa chiedendo sicurezza…Ma che succederà quest’anno dal 28 al 30 ottobre, nella tre giorni dedicata ai lenti a due ruote? Così lo introduce Guido Foddis, ideatore e patron della manifestazione: “Il Festival è arrivato alla sua sesta edizione. Nei precedenti cinque anni abbiamo coinvolto campioni del ciclismo, artisti popolari, raccontato storie di impegno sociale (come Alessandra Cappellotto che aiuta a fuggire e ospita le atlete della nazionale ciclismo dell’Afghanistan). Quest’anno vogliamo mettere al centro dell’attenzione i pedalatori che vivono la passione per il ciclismo, l’impegno per la salvaguardia ambientale e la convinzione che la bicicletta salverà il mondo in una dimensione personale, lontano dalle luci della ribalta. In loro rappresentanza daremo voce a Marco Scarponi, che con la fondazione intitolata al campione Michele lotta per avere strade a misura di ciclista. Promuoveremo economisti, scrittori e artisti che hanno scelto di abbandonare l’auto in garage o di venderla. Incontreremo autori e autrici di guide di viaggio che prima di scriverne si mettono in sella a una bicicletta per tracciare le rotte da consigliare. Ritroveremo un ‘vecchio campione’ come Gianbattista Gibì Baronchelli, che questa volta ci farà da guida e mentore alla Granfondo domenicale. E ovviamente giocheremo con tutti loro, perché il Festival del Ciclista Lento rimane un grandissimo divertimento.La “5 Km in 5 Ore” e la “Granfondo del Merendone” sono una parodia che non sminuisce il ciclismo, ma che offre una possibilità a tutti per essere protagonista in bicicletta. Proprio a tutti, anche chi ha deciso di sposarsi nei giorni del Festival celebrando le nozze proprio durante il nostro evento. Una bella responsabilità che accettiamo con orgoglio: auguri e figli ciclisti!”.Questi gli appuntamenti in programma (website: https://www.ciclistalento.it/il-programma/)Venerdì 28 ottobre Gran Galà del Ciclista Lento Teatro Sala Estense, Piazza del Municipio 14 – ore 21.00 (ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite) Serata inaugurale del Festival del Ciclista Lento 2022 dedicata al cinema indipendente e alla bicicletta Celebrazione dei personaggi e delle imprese da “Ciclista Lento” dell’anno trascorso, con la premiazione dei protagonisti (campioni del ciclismo, giornalisti e scrittori, eroi per caso). Presentano Guido Foddis e il decano del giornalismo sportivo Marco Pastonesi, con la partecipazione di Marco Scarponi per la Fondazione Michele Scarponi, che crea e finanzia progetti che hanno come fine l’educazione al corretto comportamento stradale e cultura del rispetto. A seguire, il Cinema a Pedali. Prima regionale del documentario: – “GARIBALDI, l’EcoGiro dei due mondi”, Italia 2022, 36′ Un documentario di Guido Foddis e Francesca Romana Lugeri; regia di Luca Deravignone Una co-produzione La Repubblica delle Biciclette – Festival del Ciclista Lento, con il patrocinio del Ministero della Transizione ecologica, ISPRA-SNPA, FIAB, CONI, CPI “Garibaldi, l’EcoGiro dei due mondi” è un film-documentario sul Giro d’Italia, la ‘corsa rosa’ che tutti gli anni attraversa la nostra penisola, e sul territorio su cui si muove, unendo due mondi, quello dello Sport e quello dell’Ambiente. “Garibaldi” è il nome della guida che gli addetti ai lavori ricevono per affrontare ogni anno la corsa, che raccoglie tutti i dati di tappe e percorsi, morfologia del territorio e annuali del ciclismo. Il documentario è stato registrato in un’edizione particolare come quella del Giro 2021, fra pandemia ancora in corso e urgenze ecologiche, fra voglia di ripartire e interrogativi sul futuro. Guido Foddis e Francesca Romana Lugeri, inviati della Repubblica delle Biciclette, hanno intervistato lungo il percorso campioni del ciclismo di ieri e di oggi, comprimari e gregari, giornalisti e addetti stampa, semplici fan e presenzialisti di vario genere. Da Alberto Contador a Francesco Moser, da Gilberto Simoni a Davide Cassani ai ‘pro’ Sagan, Ganna, Formolo, De Marchi, Pozzovivo… fino all’attuale direttrice di Rai Sport, Alessandra De Stefano, sono tanti i volti noti che appaio nel doc, senza scordare tifosi e appassionati di ciclismo che percorrono le strade del Giro prima dei corridori, o le famiglie dei ciclisti stessi. Sabato 29 ottobre La pedalata più lenta del mondo: 5 km in 5 ore Centro storico di Ferrara – ore 10.00 (partenza presso Factory Grisù, via Poledrelli 21 – ritrovo dalle ore 9.00) La “Pedalata più lenta del mondo” è uno speciale – lento – tour nel centro storico della città estense, attraverso i principali monumenti e angoli inaspettati della città, per scoprire tutto il buono e il bello in compagnia di una guida turistica dedicata e degli “scrittori in bicicletta” che in quattro differenti tappe, alternate a degustazioni di prelibatezze ferraresi, racconteranno le loro storie. Quest’anno con noi: Marco Pastonesi, Monica Nanetti, Roberto Tomesani e la presentazione della raccolta “Caro Michele. Una vita alla Scarponi” edito dalla Fondazione Michele Scarponi, a cura dello stesso Marco Pastonesi e presentato dal fratello del campione marchigiano. I volumi: – Marco Pastonesi, Sonny Colbrelli, Con il cuore nel fango. L’epica del ciclismo nella storia del Cobra, Rizzoli Lizard 2022 – Marco Pastonesi, Claudio Gregori, Il grande Guerra, Mulatero 2022 – Monica Nanetti, In bicicletta. L’Europa a due ruote, National Geographic, White Star 2021 – Roberto Tomesani, La via del mare e altre storie. Itinerari in bicicletta attraverso la grande pianura, Pendragon, 2022 – AAVV, Caro Michele. Una vita alla Scarponi, a cura di Marco Pastonesi, Fondazione Michele Scarponi, Tuga Edizioni 2022 Le biciclette saranno noleggiate da Officine Ricicletta, progetto sociale della Coop. Il Germoglio Ferrara per il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate e il recupero e restauro di cicli dismessi. Il matrimonio della Repubblica delle Biciclette. La “5 km in 5 ore” 2022 oltre a premiare, tradizionalmente, l’ultimo arrivato, si concluderà con il primo matrimonio celebrato nella Repubblica delle Biciclette, lo stato dedicato alla bella gente che pedala! T. e P., una coppia che frequenta il Festival da anni, ha deciso di unirsi in matrimonio dopo 30 anni di vita in comune, e ha scelto di farlo sotto l’icona della “lumaca a pedali”! Due chiacchiere sulle due ruote A seguire – ore 15.30 Conclusione in dolcezza della 5km con assaggi di dolci ferraresi attorno a una… Tavola Rotonda. La bicicletta: modello di turismo contemporaneo per valorizzare il territorio. La bicicletta mezzo ecologico e sostenibile, per fare attività fisica e andare al lavoro, ma in sicurezza e con le giuste infrastrutture. La bicicletta come strumento alternativo per divulgare cultura e fare ricerca ambientale… Intervengono esperti del mondo della ciclabilità urbana e del turismo sostenibile, viaggiatori e autori di guide di viaggio. Domenica 30 ottobre Granfondo del Merendone. Oasi e parchi dell’Alto Ferrarese in compagnia di Gibì Baronchelli Da Ferrara a Bondeno 50 km di giro ad anello fra Ferrara e Bondeno, alla scoperta di oasi, parchi e delizie estensi, con un accompagnatore d’eccezione! – ore 9.00 Partenza e arrivo presso Factory Grisù (via Poledrelli 21, Ferrara), ritrovo dalle ore 8.00 Pedalerà con noi: – Gianbattista Gibì Baronchelli, ciclista professionista dal 1974 al 1989, fu medaglia d’argento ai mondiali di Sallanches del 1980. Ha vinto due Giri di Lombardia, un Giro del Piemonte, sei Giri dell’Appennino consecutivi e cinque tappe al Giro d’Italia, dove andò tre volte a podio del Giro d’Italia (due secondi posti – fra cui quello epico del ’72, a soli 12” da Eddy Merckx – e un terzo). Molti bambini degli anni ’80 lo ricordano come soggetto prediletto nella scelta della “biglia” da spiaggia per gare all’ultima “schiccherata”… Un percorso suggestivo di 50 km tra boschi, parchi e oasi naturali, alla scoperta di tesori nascosti del paesaggio estense: la Granfondo del Merendone non è una gara, ma una lenta scampagnata in compagnia… vi condurremo, con la consueta e proverbiale lentezza per i percorsi ciclabili più noti del territorio. Quest’anno attraverseremo parchi, boschi e oasi naturali dell’alto ferrarese, tra meravigliosi scorci autunnali sul fiume Po e sulla campagna dove si erge una splendida Delizia estense. Gibì Baronchelli pedalerà con noi raccontandoci le imprese e i misfatti della sua gloriosa carriera a pedali. Lungo il percorso: tappe ristoro per degustare la tirotta con la cipolla e altre specialità dell’alto ferrarese fino alla gran merenda, il Banchetto del Merendone presso Oasi Zarda, a Bondeno. Anche quest’anno l’ultimo a tagliare il traguardo della Granfondo scrive il suo nome nel prestigioso Albo d’Oro del Ciclismo Lento!Le iscrizioni agli eventi a pagamento sono accessibili dal sito www.ciclistalento.it e su Eventbrite https://www.eventbrite.it/o/slow-travel-asd-17797626363 nonché tramite gli eventi della pagina social: https://www.facebook.com/ciclistalento/ I social del Festival del Ciclista Lento Facebook: @ciclistalento – @repubblicabiciclette Instagram: @festivalciclistalento – @repubblicabicicletteIl Festival del Ciclista Lento, da un’idea di Guido Foddis, è organizzato da Associazione Destra Po APS, con il patrocinio di Ministero della Transizione Ecologica, ISPRA-SNPA, FIAB,CONI, Comitato Paralimpico Italiano e in collaborazione e con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara, Comune di Bondeno, Comune di Vigarano Mainarda, Visit Ferrara, Confesercenti, Officine Ricicletta, IBO Italia Media partner: La Repubblica delle Biciclette, Bikeitalia 2022 Festival del Ciclista LentoPer info: Festival del Ciclista Lento, sito web http://www.ciclistalento.it, email ufficio stampa press@ciclistalento.it. Alessandro Zangara

Italia campione di deltaplano

Undicesimo titolo tricolore di volo libero in deltaplano per il trentino trapiantato nel varesotto Christian Ciech, già più volte campione del mondo. Lo ha conquistato nei cieli della Valcomino in provincia di Frosinone, situata a ridosso dell’Appennino abruzzese e del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Il pluridecorato pilota ha vinto la prima task volata lungo un percorso di 93 km e si è classificato secondo nella successiva di 70, vinta dal ciociaro Marco Laurenzi che nella valle è di casa. Nella classifica finale per deltaplani classe 1, decisamente i più diffusi, alle spalle di Ciech, Manuel Revelli di Cuneo e l’alto atesino Anton Moroder.

Decollo dalla pedana in Valcomino, 2022

Questo Campionato Italiano 2022 è stato agganciato alla prima edizione del Trofeo Valcomino, gara aperta anche ai piloti stranieri. Tra costoro l’austriaco Anton Raumauf si è aggiudicato la competizione seguito dal tedesco Diek Ripkens e da Konrad Baumgartner, pilota sud tirolese residente a Milano che è il nuovo campione italiano per deltaplani classe 5, detti anche ad ala rigida per la conformazione della loro struttura. Vice campione d’Italia il trentino Claudio Deflorian davanti a Marzio Digiusto di San Vito al Torre (Udine).

L’evento, inserito nel calendario della Federazione Aeronautica Internazionale, è stato organizzato dall’Aero Club Lega Piloti e dal Volo Libero Valcomino. I decolli sono avvenuti da una pedana sospesa in modo spettacolare sulla valle a Forca D’Acero e gli atterraggi a Campo Guerrano, due località del comune di San Donato Val di Comino (Frosinone) dove era posto anche il centro operativo.

Gustavo Vitali (anche per la fotografia)

Bronzo per l’Italia agli Europei di parapendio

Un campionato di volo libero in parapendio a senso unico verso la Francia quello che si è chiuso a Nis in Serbia dopo due settimane di gare. I piloti e le pilote francesi hanno lasciato al resto d’Europa solo le briciole e in certi casi neanche quelle. Delle sei task disputate in dieci giorni su distanze tra i 72 e i 101 km la squadra nazionale francese ne ha vinte ben cinque; le restanti quattro sono state cancellate per meteo avversa.

Lo strapotere dei cugini di oltralpe ha trasudato nell’individuale con addirittura sei piloti nei primi sette posti, unica eccezione il nostro Denis Soverini, buon sesto e migliore degli azzurri in gara. Quindi Luc Armant ha conquistato la medaglia d’oro, Maxime Pinot quella d’argento e Honorin Hamard il bronzo. Tutte nel Paese di Asterix anche le medaglie assegnate con la neonata classifica Junior mista donne e uomini. Per la precisione: primo Loïs Goutagny, secondo Simon Mettetal e terza Meryl Delferriere.

Nel femminile le uniche due francesi in gara, Meryl Delferriere e Constance Mettetal, si sono classificate rispettivamente prima e seconda davanti all’austriaca Elisabeth Egger.

Il team italiano ufficiale, guidato dal CT Alberto Castagna di Cologno Monzese, ha agguantato all’ultimo volo la medaglia di bronzo a squadre dietro la Repubblica Ceca e, ovviamente, la Francia, nuovo campione d’Europa. Ne facevano parte la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Cristian Biasi di Rovereto (Trento), il catanese Marco Busetta, l’ex campione del mondo 2019 Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano) e il friulano di Gemona Denis Soverini. Altri italiani in gara erano i bolognesi Alberto Vitale e Paolo Facchini, i parmensi Michele Boschi e Marco Valentini e Marco Littamé di Torino.

All’evento serbo erano presenti 130 piloti provenienti da 30 nazioni. Delle passate edizioni l’Italia aveva vinto quelle del 2004 e del 2010 e mancato d’un soffio il titolo nel 2018.

Gustavo Vitali

Volo in deltaplano: Italia e Alessandro Ploner campioni d’Europa

Continua la serie positiva di titoli internazionali vinti dal team azzurro di volo libero in deltaplano.

Dopo i dieci mondiali, l’ultimo nel 2019, quest’anno è stata la volta del sesto titolo europeo vinto dopo nove entusiasmanti giornate di volo nei cieli del Monte Cucco sopra Sigillo in Umbria. Una decima task è stata annullata per meteo avversa. Due settimane fantastiche per il volo senza motore che si regge sulle correnti d’aria ascensionali e che hanno sorpreso anche il responsabile delle previsioni meteo, il vicentino Damiamo Zanocco.

Il team italiano ufficiale, formato da Marco Laurenzi, Alessandro Ploner, Manuel Revelli, Filippo Oppici, Christian Ciech e Davide Guiducci. sotto la guida del varesino Flavio Tebaldi, ha condotto il campionato fin dalle prime battute, aumentando il vantaggio giorno dopo giorno fino a rendere incolmabile il divario sulla Germania, seconda classificata. Medaglia di bronzo per la Repubblica Ceca. Seguono Austria, Regno Unito, Svizzera e Francia.

Il titolo individuale è toccato per la terza volta al pilota bolzanino di San Cassiano Alessandro Ploner, già campione del mondo in carica, titolo questo vinto in passato ben cinque volte. Ha preso il comando della gara il terzo giorno e non l’ha più mollato fino alla fine, supportato dal collega Christian Ciech, trentino trapiantato nel varesotto, medaglia d’argento da aggiungere al titolo europeo vinto nel 2016 e a tre mondiali.

A superare gli italiani ci hanno provato prima il britannico Grant Crossingham, alla fine quarto davanti a Dan Vyhnalik, (Repubblica Ceca), e poi Primoz Gricar, pilota d’origine ceca, ma con passaporto tedesco. Sua la medaglia di bronzo. Ci ha provato anche il ciociaro Marco Laurenzi, arrivando a occupare il secondo posto prima di essere risucchiato oltre il decimo. Buone le prestazioni di Filippo Oppici di Parma e, fuori dalla rosa nazionale, di Lorenzo De Grandis di Caronno Varesino, rispettivamente sesto e settimo.

All’evento hanno partecipato 22 nazioni per un totale di 93 piloti che si sono confrontati su percorsi tra i 91 e i 201 km, spaziando anche nei cieli delle Marche, oltre a quelli dell’Umbria. Eccellente l’organizzazione affidata a Volo Libero Monte Cucco e Aero Club Lega Piloti sotto l’egida della FAI, Fédération Aéronautique Internationale, e dell’Aero Club d’Italia.

Gustavo Vitali

16° Vespa Raduno Nazionale Città di Ferrara

Manifestazione di vespe storiche quella in programma per domenica 24 luglio 2022  con ritrovo in largo Castello, a Ferrara alle 8 e partenza alle 9.45 del giro turistico dedicato alle città terremotate del 2012. Il “16° Vespa Raduno Nazionale Città di Ferrara” è dedicato alle città colpite dal terremoto del 2012.

“Ferrara è felice di ospitare questo raduno – ha affermato l’assessore Matteo Fornasini nel corso dell’incontro di presentazione – perché da un lato promuove la bellezza e l’accoglienza della nostra città e di tutto il territorio, dall’altro sostiene la raccolta fondi finalizzata a un progetto sociale importante come l’Ambulanza Pediatrica a cura dell’Associazione Giulia e Voghiera Soccorso”.

Il Vespa Club Ferrara, quale organizzatore della manifestazione denominata “16° Vespa Raduno Nazionale Città di Ferrara”, fa presente che essa ha lo scopo di riunire in città gli appassionati e collezionisti dello scooter più famoso e venduto nel mondo e di far conoscere ai partecipanti provenienti da varie parti d’Italia, la bellezza della città rinascimentale, alla quale è stato riconosciuto dall’UNESCO il prestigioso riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità”. Con ciò si vuole contribuire a non limitare l’evento alla sola  manifestazione sportiva, ma renderlo un momento di interesse turistico, culturale e sociale, dando modo agli intervenuti di vivere la Città e il suo territorio a 360°, regalando scorci unici come il Castello Estense, simbolo del capoluogo e del Vespa Club Ferrara, e vari palazzi monumentali tra i più belli del centro storico, creando in loro il desiderio di tornare nuovamente a Ferrara.

“2012+10” sarà il titolo della manifestazione di quest’anno. “In questa edizione vogliamo omaggiare il nostro territorio e tutti gli Emiliani nel decimo anniversario del Terremoto del 2012. Un evento che ci ha segnato inevitabilmente e profondamente e di cui portiamo ancora vivo il ricordo davanti ai nostri occhi ma soprattutto dentro di noi. Oggi come allora, con la forza ed il cuore che noi Emiliani abbiamo dimostrato avere già in quello spiacevole frangente, ripartiamo. Ripartiamo dopo due anni di immobilità e di incertezza che hanno congelato i progetti, ma non hanno fermato la voglia di ritornare alle abitudini e alla vita di prima ed è questo il significato che abbiamo voluto dare all’edizione 2022 del Vespa Raduno di Ferrara, per ricordare a tutti che dopo un momento buio si può e si deve ricominciare. Con l’itinerario pensato per il Raduno porteremo i partecipanti a rivivere fisicamente il ricordo del Terremoto; sarà infatti un percorso di 50 km che partendo dalla cornice del Castello di San Michele (conosciuto anche come “Castello Estense”) passerà attraverso i paesi della provincia di Ferrara che più hanno riportato le ferite del sisma: Poggio Renatico, Sant’Agostino, Buonacompra, per poi sconfinare a Finale Emilia per una breve sosta e concludersi infine, con il pranzo presso la Sala Polivalente di Casumaro di Cento .

Agli iscritti verrà consegnato un depliant con il percorso corredato di immagini a testimonianza di quanto c’era prima e di cosa il Terremoto ha causato. I grandi risultati raggiunti con la ricostruzione visibili oggi, potranno essere apprezzati personalmente.

Il raduno, con il passaggio sulle strade della nostra Provincia e nel Centro Storico di Ferrara, vuole creare un momento molto suggestivo da far vivere non solo ai partecipanti, ma prima di tutto ai cittadini Ferraresi. Una manifestazione che non vuole essere una competizione, bensì una operazione per fare memoria di una cultura meccanica e tecnologica che, da sempre, vede l’Italia come modello unico nel mondo. Infatti il Raduno che non è né una gara di regolarità né una passerella nostalgica, ma è una sensibile e rispettosa riscoperta storica di un passato tecnologico, che tra mille difficoltà ci ha portato ai giorni nostri, creando per tutti la straordinaria avventura di essere liberi di viaggiare, di conoscere persone e luoghi lontani ma soprattutto fare cultura. Cultura e tradizione motoristica che oggi sono viste sempre più come importante esempio dell’Italian Style. Non è semplicemente un’occasione per guardare al passato, magari con spirito di nostalgia, ma per riproporre ai nostri giorni questo patrimonio di conoscenza tecnologica e di evoluzione dello stile, come opportunità concreta di promozione turistica del territorio”.

“Chi possiede una Vespa non è il proprietario di un veicolo, ma il custode di un pezzo di storia”.

“Vespa Raduno Nazionale Città di Ferrara” è un evento ripetitivo, con svolgimento annuale dal 2004 sul territorio provinciale e si è sempre valso del Patrocinio della Regione Emilia Romagna, Comune di Ferrara e Vespa Club d’Italia a cui è affiliato. Il Vespa Club Ferrara nell’anno 2009 ha ottenuto dalla Provincia di Ferrara la licenza all’uso del marchio “Ferrara terra e acqua”. Ha portato a Ferrara oltre 500 partecipanti, provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero, con larga eco positiva su stampa e TV.

Alessandro Zangara

Deltaplani di tutta Europa nei cieli dell’Umbria

Dopo lo stop forzato a causa della pandemia, i deltaplani tornano a volare nel cielo del Monte Cucco, sito considerato la culla per volare con questo mezzo senza motore inventato dagli australiani Bill Moyes e Bill Bennet nei lontani anni ‘60. Pioniere in Europa è stato Alfio Caronti che il 4 novembre del 1971 spiccò per primo il volo dal monte Murelli per atterrare nelle acque del lago di Como.

I mezzi che utilizzeranno i piloti della ventina di squadre nazionali d’Europa per conquistare il titolo continentale ovviamente sono ben diversi dal prototipo utilizzato da Caronti. Quello era una specie di aquilone più che un deltaplano, efficienza quasi inesistente contro la possibilità di reggersi in aria per centinaia di chilometri dei deltaplani di oggi a velocità che in picchiata possono sfiorare i 200 km/h. Il tutto sfruttando le masse d’aria ascensionali, dette termiche, prodotte dall’irraggiamento solare del suolo, il “motore” più ecologico che si possa immaginare.

Foto d’archivio del Monte Cucco di Ignazio Bernardi

Il sito del Monte Cucco, sopra Sigillo (Perugia), è per questa disciplina tra i più generosi in un paese come l’Italia che conta dorsali montuose dove si generano condizioni ottimali per il volo libero come da nessun’altra parte. Infatti ha già ospitato quattro edizioni dei campionati europei e tre dei mondiali.

Quest’anno dal 10 al 23 luglio la competizione ufficiale riconosciuta dalla FAI (Federazione Aeronautica Internazionale) si dipanerà in un ampio territorio che dall’Umbria lambirà anche Toscana e Marche. Le giornate di gara saranno dieci con altrettanti percorsi che i piloti dovranno chiudere nel minor tempo possibile. La somma dei risultati dei singoli voli, o di quelli che la meteo consentirà di eseguire, daranno le classifiche finali a squadre e individuali. La nazionale italiana si presenta come detentrice in contemporanea dei titoli europeo e mondiale che ha vinto rispettivamente quattro e dieci volte.

Un ricco programma di eventi e spettacoli, dal titolo “Notti in Volo”, accompagnerà per l’intera durata la manifestazione alla quale si legano.

Gustavo Vitali (anche per la fotografia)