“Ilturco” e gli alberi monumentali del Parco Massari

Ilturco vince l’edizione 2022 del bando “GpT – Giovani per il Territorio: la natura che cura”, con un progetto dedicato agli alberi monumentali del Parco Massari a Ferrara. Tra le 13 proposte finanziate quest’anno, promosso dal Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna, quella dell’associazione ferrarese – famosa soprattutto per aver lanciato la manifestazione Interno Verde – sarà l’unica a svolgersi nel capoluogo estense e si porrà in continuità con l’esperienza maturata grazie al festival dedicato ai giardini segreti della città. Il progetto – intitolato A.L.B.E.R.I. – riguarderà il magnifico cedro del Libano e l’imponente bagolaro che caratterizzano il Parco Massari, giganti tutelati a livello nazionale.

“Complimenti e grazie a tutto lo staff operativo – ha affermato in apertura di incontro l’assessore comunale Alessandro Balboni – per aver unito due idee importanti, quella della tutela dell’ambiente e del patrimonio verde della città e quella della conservazione della memoria storica della città. È molto importante tutelare e tramandare questo patrimonio culturale di esperienze ed emozioni insieme a quello ambientale. Gli alberi narrano una storia che affonda le proprie radici nel passato ormai lontano. Questo prezioso lavoro ci aiuterà nel portare avanti azioni già messe in campo dall’Amministrazione comunale con interventi mirati alla manutenzione del patrimonio verde anche di questo parco storico della città”.

«A.L.B.E.R.I. è un acronimo», spiegano gli ideatori di questo originale percorso, che incrocia sostenibilità ambientale, ricerca storica e coinvolgimento attivo degli abitanti. «Sta per Archivio Libero di Bellissimi Esemplari: Ricordi e Immagini. Un nome apparentemente semplice capace di rivelare un obiettivo complesso: raccogliere e preservare la memoria sentimentale che queste antiche presenze hanno saputo sedimentare nell’identità collettiva. Difficilmente una famiglia ferrarese non costudisce nel cassetto almeno una foto, d’epoca o recente, con un parente – immortalato da bambino – seduto a cavalcioni sul tronco del grande cedro. Questo è quello che andremo a cercare: ritratti ingialliti e scatti in digitale, aneddoti e filmini, leggende e curiosità, per raccontare due vite straordinariamente longeve, e insieme a loro la vita e il cambiamento della comunità».

Il calendario delle azioni che si andranno a realizzare è complesso e terrà impegnata l’associazione almeno fino al prossimo inverno. Oltre alla creazione dell’archivio online, che si potrà consultare al sito www.internoverde.it, il programma comprende un ciclo di incontri nei centri sociali frequentati dagli anziani, un laboratorio di narrazione intergenerazionale, itinerari per scoprire quali altri esemplari di rilievo crescono nei giardini pubblici e privati del centro e la creazione di un’inedita mappa dedicata agli alberi monumentali del futuro. Tantissimi saranno i soggetti coinvolti: istituzioni, scuole, associazioni, aziende e cittadini. Tra chi ha già confermato l’adesione, insieme al Comune che ha appoggiato e supportato la candidatura del progetto al bando regionale: il Centro Idea, che si impegnerà nella formazione degli studenti; Nadiya onlus, che coinvolgerà nella raccolta dei ricordi le collaboratrici domestiche e le famiglie in cui lavorano; Laboratorio Aperto Ferrara che avvierà un workshop di creazione digitale per realizzare una targa da collocare all’interno del parco; Aidus, che trasformerà le testimonianze più significative in video narrazioni Lis.

Chiunque avesse il desiderio di contribuire alla costruzione dell’archivio può inviare testi, video e immagini a info@ilturco.it, oppure recarsi presso la sede dell’associazione, in via del Turco 39, il mercoledì e il giovedì, tra le 10 e le 13 e tra le 15 alle 18. I racconti verranno trascritti o registrati in formato audio, le immagini verranno scansionate e subito restituite.

Alessandro Zangara


A Frascati torna la Parade di Capodanno con le band americane!

“Dopo lo stop dovuto alla pandemia quest’anno tornerà a Frascati la grande parata musicale di fine anno, che vede la presenza di alcune delle più significative high school band americane, le quali si esibiranno il 31 dicembre nella nostra bella città”. Così il sindaco di Frascati, la dott.ssa Francesca Sbardella, annuncia ufficialmente lo straordinario evento musicale che vedrà sfilare, con quattro differenti partenze e in ogni angolo delle città, alcune delle più talentuose marching band appartenenti ai college statunitensi che formano alla cultura musicale fin da piccoli gli studenti, permettendo loro di esibirsi a livello nazionale e internazionale in eventi prestigiosi e in organici differenziati.

L’iniziativa, ideata e organizzata da molti anni dalla Destination Events, leader nel settore (sua la realizzazione dell’omonima London New Year Parade e della Rome Parade del 1° gennaio), torna così dopo due anni di assenza per presentare quattro formazioni che si esibiscono per la prima volta in Italia: dagli Stati Uniti arriveranno infatti la Newark Charter High School Marching Band di Newark (Delaware), la St. Paul’s Episcopal School Marching Saints + Saints mascot di Mobile (Alabama), la Notre Dame Preparatory School Marching Band di Pontiac (Michigan), la Minnesota State University ‘Maverick Machine’ Athletic Band (Minnesota) e il corpo di ballo Spirit of America Dancers di Dallas (Texas).

Le formazioni si esibiranno, con partenza dalla piazza principale di Frascati, piazza Guglielmo Marconi, e percorrendo un tragitto tra le piazze e strade della cittadina dei Castelli Romani, in tre differenti orari di partenza: alle 12:00 (Newark e Minnesota, alle 15:00 (Notre Dame, St Paul e Spirits of America) e, tutti insieme, alle 16:00 per il gran finale di questo indimenticabile spettacolo “open air”.

“Sarà una giornata piena di musica e vero spettacolo – continua il sindaco – Una tradizione ormai consolidata per celebrare l’anno che verrà e per festeggiare insieme a tutta la cittadinanza. Un sentito ringraziamento alla Destination Events, che ha curato in modo impeccabile l’organizzazione dell’evento, e a tutti gli uffici comunali che hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione.”

Elisabetta Castiglioni

Rome Parade

Piazza del Popolo, via del Corso, via dei Condotti, Piazza di Spagna, Via del Babuino e gran finale a Piazza del Popolo: questo il tragitto della Rome Parade, che torna a festeggiare il nuovo anno nella Capitale proponendo una sfilata musicale ininterrotta di quasi 1500 partecipanti!.

Alle 15:30 del 1° gennaio 2023, in corrispondenza temporale con la sua gemella, la storica London New Year Parade inglese, si apriranno le marce dei giovanissimi musicisti provenienti da alcune significative high school americane, in dialogo con una serie di gruppi folklorici e artisti di strada italiani, tutti affiancati dalle coreografie di gruppi di majorette nazionali e internazionali. Destination Events, organizzatore leader del settore, è lieto di offire alla città di Roma questo spettacolo di puro divertimento che darà la possibilità, al grande pubblico romano e ai turisti di passaggio per le festività natalizie, di godere dell’intero show anche attraverso due maxi schermi.

L’ordine definitivo della Rome Parade 2023, che sarà condotta e presentata in doppia lingua da Stefano Raucci e Francesca Ceci, sarà il seguente: Vespa side Car Tours (Roma); Associazioni Riunite di Rievocazione Storica Romana (Roma); Minnesota State University, Maverick Machine Athletic Band (Mankato, Minnesota, USA); Mega pallone “Rome Parade” portato da Newark Charter High School Concert Choir (Newark, Delaware, USA); La Vigoneisa Banda Folkoristica con le Majorettes APS di Vigone (TO, Piemonte); Artefatti Stilts con personaggi dei cartoni animati Disney: le Majorettes Golden Stars Sabine di Selci (RI, Lazio); Banda Musicale G. Puccini Città di Cave (RM, Lazio), Notre Dame Preparatory School Marching Band (Pontiac, Michigan, USA); Mega Pallone “Gladiatore” portato da Newark Charter High School Concert Choir (Newark, Delaware, USA); Amaseno Harmony Show Band (FR, Lazio); Gruppo Storico e Sbandieratori Città di Castiglion Fiorentino (AR, Toscana); Artefatti Stilts “Giocolieri e fenicottero”; St. Paul’s Episcopal School Marching Saints + Saints mascot (Mobile, Alabama, USA); Mega Pallone “Senatore” portato da St. Paul’s Episcopal School Chorale (Mobile, Alabama, USA); A.S.D. Majorettes Magic Stars di Jesolo (VE, Veneto); Associazione Filarmonica Vejanese di Vejano (VT, Lazio); Artefatti Stilts “Scimmia e Leone”; Spirit of America Dancers (USA); Mega Pallone “Centurione” portato da Newark Charter High School Concert Choir (Newark, Delaware, USA); Majorettes di Casperia (RI, Lazio); Associazione Banda Musicale di Fiano Romano (RM, Lazio); Bicycle Parade della Compagnia Polpacci (Roma); Newark Charter High School Marching Band (Newark, Delaware, USA); Gruppo Folkloristico Ma Tru’di di Amatrice (RI, Lazio); Artefatti Stilts “angelo e luci”; Gruppo Folk ‘La Frustica’ di Faleria (VT, Lazio).

Gli eventi del progetto “Rome New Year” di cui fa parte la Rome Parade termineranno poi il 2 gennaio con un concerto al Pantheon, alle ore 16:00.

Elisabetta Castiglioni

Week-end di Ognissanti a Verona

Appuntamento con l’arte nel ponte di Ognissanti. Aperture straordinarie e nuove esposizioni per soddisfare la voglia di cultura, storia e bellezza di residenti e turisti di passaggio per il ponte.

In via straordinaria lunedì 31 ottobre, sarà possibile visitare Casa di Giulietta e Anfiteatro Arena, dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30), e Museo di Castelvecchio, dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.15). Chiuse le altre sedi museali.

Sabato 29 e domenica 30 ottobre e martedì 1° novembre, tutti i musei saranno aperti. Ampia l’offerta espositiva in programmazione.

Principali esposizioni

Castelvecchio. Nel giardino del museo l’esposizione al pubblico di una delle tre opere realizzate dall’artista Giorgio Andreotta Calò nell’ambito del progetto “Remoto”. Il progetto si origina da una campagna geognostica volta a rintracciare, tramite carotaggi estratti nel territorio, diverse sequenze di strati rocciosi.

Nel caso del Museo di Castelvecchio, una linea di sequenza stratigrafica è sezionata a metà nella sua lunghezza e disposta a terra rispettando l’originaria collocazione nel sottosuolo, riconfigurando la verticalità geologica nella dimensione orizzontale del procedere umano.

Galleria d’Arte Moderna Achille Forti

Negli spazi della Galleria riservati all’approfondimento dei linguaggi contemporanei è visibile la nuova esposizione ‘Contemporaneo NON-STOP. Il respiro della natura AQUA’. In esposizione le opere degli artisti del comparto del contemporaneo della GAM – Stefano Cagol, Daniele Girardi, Patrizia Maimouna Guerresi, Maria Teresa Padovani, Jaume Plensa – insieme a quelle di due autori rappresentati, in questa edizione, dalla Galleria dello Scudo e da ArteRicambi, rispettivamente Giovanni Frangi e Fabrizio Gazzarri.

Nella Cappella dei Notai l’artista Giulio Malinverni, vincitore del Premio Level 0 di ArtVerona del 2021, espone l’opera inedita Alba, che si presenta al pubblico come un’ideale continuazione della pala d’altare raffigurante la Madonna con Bambino in gloria e i Santi Zeno e Daniele, attribuita a Loredano Ruggero (1535 ca. – 1609/1610).

Sempre alla GAM, con il progetto espositivo ‘Passioni e visioni’ è dedicato uno speciale percorso sulla storia della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Il titolo introduce due elementi chiave della nascita della GAM. La passione per l’arte e la visione quali caratteristiche della lungimiranza di quattro personaggi che sono stati fondamentali per la formazione e lo sviluppo delle collezioni: Ugo Zannoni, Achille Forti, Licisco Magagnato, Giorgio Cortenova.

Museo di Storia Naturale. Fino al 10 novembre è possibile ammirare l’importante installazione dell’artista Luca Petti ‘Processi di domesticazione espansa’. L’opera presenta i risultati della ricerca condotta dall’artista nella collezione botanica del Museo di Storia Naturale di Verona e del periodo di residenza, affiancato dalle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Verona, presso Villa Verità Fraccaroli a San Pietro di Lavagno, Verona.

Ancora, nella sala di Bolca, l’artista Pia Gazzola espone le opere del progetto ‘Pagine Fossili’. Il linguaggio della natura è l’elemento chiave dell’artista che, attraverso differenti tecniche, spazia dalla fotografia, alla scultura, al disegno, raccontando l’ambiente che ci circonda.

Museo Archeologico. Nella sala dedicata alle mostre temporanee nuovo percorso espositivo sull’importanza degli animali nella storia e nell’arte. Esposti 130 oggetti di piccole dimensioni. In mostra per la prima volta, oltre alle raffigurazioni in metallo conservate al MATR, alcuni importanti ritrovamenti provenienti dalla Domus romana scoperta durante gli scavi in via Oberdan. Informazioni sul sito del MATR.

Per i più piccoli. Domenica 30 ottobre al Museo di Castelvecchio, alle 15 e alle 16.15, è proposta l’iniziativa ‘Castello con delitto – Aspettando Halloween’. Un pomeriggio di divertimento per bambini e ragazzi dai 6 agli 11 anni, con iniziative sul tema del ‘Principe Cangrande’. Tutte le informazioni sul sito del Museo di Castelvvecchio.

Tutte le informazioni sul sito dei musei.

Roberto Bolis

Moncalieri Jazz

Al motto di “Moncalieri Jazz continua a Vivere!”, lo storico festival musicale che promuove da svariati anni i grandi nomi italiani e internazionali del jazz, presentando in prima assoluta molti nuovi progetti, festeggerà il suo venticinquesimo anniversario, col ritorno in presenza, davanti al suo grande e numeroso pubblico. La manifestazione, firmata nella direzione artistica da Ugo Viola,  si svolgerà dal 29 ottobre al 13 novembre 2022 sviluppandosi, come di consueto, su due filoni principali: Aspettando Il Festival e Il Festival vero e proprio.

“Questa edizione festeggerà il quarto di secolo del Festival – afferma Viola – traguardo importante per la manifestazione, che però non intende smettere di stimolare, consolidare e sviluppare nella comunità cittadina, la conoscenza culturale e musicale. Come sempre nel suo passato, il Moncalieri Jazz Festival si vuole contraddistinguere per la sua anima anticipatrice ed innovatrice”.

Ad aprire il Moncalieri Jazz 2022, sabato 29 ottobre, sarà La Notte Nera “JAZZ A CORTE”, titolo che mira a descrivere al meglio i luoghi più belli e suggestivi del Centro Storico della Città di Moncalieri. Una maratona musicale di 12 ore No Stop, con accesso libero a tutti, che vedrà alternarsi, a partire dalle ore 17:00, 200 Musicisti da tutta Italia, 25 Concerti Originali presenti in 7 Corti, 3 Piazze, 3 Vie, e 6 Locali con “Aperitivi in Jazz”. Tra le cornici più suggestive che animeranno la serata, il Castello Reale di Moncalieri con il Giardino delle Rose, il Palazzo Comunale con quattro Corti, ed altre tre Corti private della Città. Ad ogni Corte, inoltre, verrà assegnato il nome di un’artista jazz piemontese scomparso, per rendere omaggio a chi ha lasciato un segno sul territorio, partecipando al festival, con la propria musica: tra questi Gianni Basso, Mario Tavella, Maurizio Lama, Gigi Di Gregorio, Sergio Bevione, Giulio Camarca, Pino Russo, Dino Pelissero, Johnny Capriuolo e Pippo Colucci.

Con l’obiettivo di non creare assembramenti e di rispettare l’impatto acustico, saranno inoltre fornite cuffie Silent System per il Dj set Jazz.

Come da tradizione, Moncalieri Jazz celebrerà anche alcune ricorrenze simbolo: quest’anno, in particolare, si ricorderanno i cento anni della nascita di due autentici giganti del Novecento: Charles Mingus e Pier Paolo Pasolini, due artisti diversi tra loro sia per estrazione culturale e sociale sia per la tipologia di linguaggio espressivo, eppure legati dalla ricerca della verità, nella spontaneità, nel rapporto sincero con se stessi e con gli altri, nella condivisione delle diversità. Il musicista e compositore jazz statunitense verrà omaggiato il 12 novembre col progetto Furio Di Castri – Furious Mingus Revisited, con Furio Di Castri al contrabbasso, Giovanni Falzone alla tromba, Achille Succi al sax alto e clarinetto basso, Fabio Giachino pianoforte e Mattia Barbieri alla batteria. Il tributo a Pasolini, Le Nuvole di Pier Paolo, vedrà invece salire sul palco, il 13 novembre, una formazione formidabile composta da Daniele Sepe sax, Flavio Boltro tromba, Emilia Zamuner voce, Daniele di Bonaventura bandoneon, Jacopo Mezzanotti chitarre, Mario Nappi pianoforte, Davide Costagliola contrabbasso e basso elettrico e Paolo Forlini batteria e percussioni.

Altro anniversario “tondo” è quello di Toots Thielemans, armonicista e chitarrista belga, ricordato popolarmente in Italia anche per la sua armonica in “Non gioco più”, sigla finale della trasmissione “Milleluci”, al fianco di Mina. Dedicato a lui il tributo che presenterà il gruppo Alberto Varaldo Omnisphere, in programma il 4 novembre.

Tra i concerti principali del festival si segnala “Il Jazz italiano ieri, oggi e domani” che vedrà protagonisti, nella prima parte, “Le cinque vocei”, con la cantante Ada Montellanico e i 4 saxofonisti dello Ialsax Quartet Gianni Oddi, Filiberto Palermini, Alessandro Tomei e Stefano De Sanctis; la seconda parte della serata sarà improntata ai giovani simbolo del futuro, con il contrabbassista Jacopo Ferrazza che presenterà il suo ultimo disco “Fantàsia”, insieme a Enrico Zanisi al pianoforte, Alessandra Diodati allavoce, Valerio Vantaggio allabatteria e Livia De Romanis al violoncello.

Evento speciale sarà il concerto dedicato al gemellaggio del festival con l’isola di Procida, quest’anno eletta Capitale della Cultura: un progetto che mira ad esaltare due eccellenze culturali ricche di un patrimonio importante, e che vedrà salire sul palco, il 13 novembre, un “combo” di 6 giovani elementi composti da una squadra mista: per Moncalieri Elia Lasorsa al contrabbasso, Cesare Mecca alla tromba, Tommaso Profeta a sax contralto e soprano; per Procida Donato Scotto di Monaco alla batteria, Francesco Trio al sax tenore, Piero De Asmundis al pianoforte. La direzione artistica dell’inedita performance è affidata ai maestri Ugo Viola e Mimmo Costagliola di Polidoro che, a loro volta, parteciperanno attivamente come ospiti in alcuni brani.

Dulcis in fundo, un omaggio a un grande e poliedrico interprete dello spettacolo italiano che, seppure romano di sette generazioni, nacque a Torino, Renato Rascel. Per i suoi 110 anni dalla nascita e i 70 anni dalla sua prima commedia musicale con Garinei e Giovannini, “Attanasio cavallo vanesio” e del film “Il cappotto”, che lo consacrò interprete cinematografico internazionale, Moncalieri Jazz gli renderà un tributo musicale speciale all’Auditorium Rai di Torino “A. Toscanini”: un concerto che vedrà coinvolta l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal Maestro Steven Mercurio, con l’inserimento di una House Band Jazz e con la partecipazione straordinaria di Cesare Rascel e Giuditta Saltarini e alcuni ospiti “special guest”, tra cui Carola Cora, Albert Hera, Ugo Viola e il Coro di Voci Bianche del Sistema Scuole Academia Montis Regalis diretto da Corrado Margutti. Gli arrangiamenti originali sono firmati da Andrea Ravizza.

Autorevole protagonista dei programmi radio-televisivi RAI dagli anni Cinquanta agli Ottanta, il “Piccoletto Nazionale” fu un autore di genio, interprete raffinato e inconfondibile cantante, con un personalissimo stile, giocoso e riflessivo, popolare e intriso di surrealismo, espresso in ogni ambito artistico. Formatosi nel coro della Cappella Sistina e nell’ascolto radiofonico degli standard jazz americani, Rascel iniziò la sua carriera proprio come batterista jazz, suonò vari strumenti e il suo timbro vocale inconfondibile fu universalmente apprezzato anche dai più grandi compositori. Il suo personaggio lunare e fanciullesco seppe instaurare un’immediata comunicazione col pubblico, spaziando dall’umorismo del “Corazziere” al teatro dell’assurdo di Beckett e Ionesco, dalle commedie musicali di Garinei e Giovannini a evergreen della canzone come “Arrivederci Roma”. Per non lasciarlo nell’oblio e trasmettere anche alle nuove generazioni il suo ineguagliabile talento, il festival ha pensato dunque di restituirgli la dignità e il posto che merita proponendo, domenica 6 novembre, una serata di musica, immagini e ricordi, presentata da Umberto Broccoli.

Infine, oltre ai luoghi deputati dei grandi concerti (Fonderie Teatrali Limone, Castello Reale di Moncalieri e Auditorium Rai), Moncalieri Jazz allarga i suoi progetti al territorio coinvolgendolo con ulteriori progetti “site specific”: tra questi le “Borgate in Jazz”, le “Lezioni /Concerto” per le Scuole di ogni ordine e grado, “Il Jazz che Cura”, per tutti i cittadini che si trovano a vivere una situazione di disagio fisico/sociale/mentale, senza dimenticare la serata a Torino al Green Pea dedicata all’impatto ambientale, e gli eventi musicali presso il Centro Commerciale Moncalieri.

Un festival che ancora una volta varca i confini della musica per raggiungere i luoghi dell’incontro e del confronto, le “frontiere” culturali dove arte, musica e i grandi temi dell’Umanità, trovano un punto d’incontro, grazie alla sensibilità artistica e all’entusiasmo di chi crede ancora in validi contenuti, forti emozioni ed esperienze condivise.

Elisabetta Castiglioni

KUM! Festival

Si scrive KUM! Festival, si legge Cantieri per la Cura. Da venerdì 14 a domenica 16 ottobre torna alla Mole Vanvitelliana di Ancona la manifestazione diretta dallo psicoanalista Massimo Recalcati con il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, che ogni anno coinvolge specialisti della clinica, psicoanalisti e medici, ma anche filosofi, storici, scrittori e artisti in un dialogo costruttivo e polifonico sulla cura di sé, dell’altro e del mondo fragile e ferito che abitiamo.

Organizzato dal Comune di Ancona e dal Fondo Mole Vanvitelliana, e la cura di Jonas Ancona per le attività sul territorio (www.kumfestival.it).

Il fine vita è al centro di tutti gli incontri di quest’anno.

«Il tema del fine vita chiude un ciclo aperto a suo tempo con l’edizione del festival dedicata a L’origine della vita» dichiarano Massimo Recalcati e Federico Leoni. «La crisi pandemica che ha colpito le nostre società non ha fatto che rendere più drammatica un’esperienza che interroga da sempre la vita umana. Il fine vita è ancora un momento della vita, un passaggio in cui è possibile fare qualcosa di sé, un’occasione in cui dare testimonianza di un’esistenza e raccogliere la voce di chi l’ha accompagnata e la accompagna. Ecco perché il tempo della fine è un tempo enigmatico, apre domande etiche, scuote la politica, divide l’opinione pubblica, suscita controversie giuridiche, interroga le pratiche mediche e i saperi scientifici, sfida le risposte delle più antiche tradizioni religiose».

KUM! Festival allarga lo sguardo per cerchi concentrici, estendendo l’interrogazione sul fine vita al tramonto di mondi culturali, di assetti geopolitici e di grandi narrazioni storiche valide fino a poco tempo fa; senza tralasciare la catastrofe climatica che procede inarrestabile e determina la fine del mondo così come lo abbiamo conosciuto; e infine spingendosi fino all’universo, che non sfugge alla legge della vita e della morte.

Il festival mantiene il progetto di essere un contesto di costruzione comune: da qui il sottotitolo Cantieri, nato lo scorso anno, nel tempo della pandemia,per porre l’accento sull’urgenza di forgiare strumenti adatti a superare le difficoltà del presente, dando risposte concrete a problemi reali, spingendo ad agire e non solo a riflettere. Questa vocazione fattiva si sposa con lo spirito natìo della manifestazione racchiuso nel suo nome. Kum! è l’imperativo che Dio rivolge a Giona e Gesù a Lazzaro: Alzati! Un invito a muoversi, ripartire, rinnovarsi. In qualsiasi direzione si volga oggi lo sguardo, dalla scuola all’economia, dalla cultura alla sanità, dalle istituzioni all’ecologia, si avverte la necessità di aprire uno spazio di spregiudicata sperimentazione, un’officina, un luogo dove idee e pratiche consolidate sono messe alla prova delle necessità impreviste di un tempo di interrogazione e di ripartenza.

Ad animare la Mole Vanvitelliana – isola pentagonale artificiale nel porto di Ancona, un tempo lazzaretto della città e ora luogo simbolo della Cura – saranno le presenze ormai storiche che hanno contribuito all’affermazione di KUM! Festival nel panorama nazionale e che continuano ad accompagnarne il cambiamento, insieme a molti nuovi ospiti. Una pluralità di voci in una fucina di condivisione e sperimentazione, per lavorare insieme e in presa diretta, come in un “cantiere”, sul tema della vita, della cura e della sofferenza nei suoi diversi volti: quella del malato, della Polis, del Pianeta Terra, di ciascuno di noi.

In calendario, nelle tre giornate di festival, 57 ospiti per 42 incontri, tra Lectio con grandi esponenti della psicoanalisi, della filosofia, della letteratura e della scienza; Dialoghi e Conversazioni per approfondire idee e punti di vista differenti; Ritratti di importanti figure della cultura occidentale; Visioni per esplorare il tema del 2022 anche attraverso il cinema; e momenti di conversazione attorno a un tè o a un aperitivo con giovani relatori che prendono spunto da grandi figure della poesia e della letteratura per affrontare i temi cardine della psicoanalisi in Psicologia da Tè e Aperipsì.

E ancora Eventi Speciali, tra cui la rappresentazione di Amen, il primo testo teatrale di Massimo Recalcati, in scena per la prima volta ad Ancona; l’incontro tra il direttore del festival e l’attore e regista Kim Rossi Stuart che presenta in anteprima il suo nuovo film Brado; Morire dal ridere di Moni Ovadia; e l’appuntamento che chiude la manifestazione con la poetessa Mariangela Gualtieri e il suo rito sonoro sul tema del lutto.

Apre il festival la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi che, intervistata dall’opinionista Marianna Aprile, racconta il suo rapporto con la malattia e il rischio che corre chiunque si ammali: quello di identificarsi nel proprio male e vivere per sempre sentendosi una vittima.

Informazioni e programma: www.kumfestival.it | 071.9257825

I Biglietti si possono acquistare dal sito www.kumfestival.it.

L’evento inaugurale con Francesca Mannocchi è gratuito, così come gli eventi Psicologia da Tè e Aperipsì; Lectio magistralis, Ritratti, Dialoghi, Conversazioni 3€; Lectio di Massimo Recalcati, evento con Mariangela Gualtieri 7€. Proiezione Brado 8€, in prevendita 9€.

Spettacolo Amen al Teatro Sperimentale: presso le biglietterie fisiche 16€ intero e 10€ ridotto per over 65, under 35 e per chiunque abbia un biglietto per un evento del programma di KUM! (le riduzioni si applicano esclusivamente acquistando i biglietti presso le biglietterie del Teatro Sperimentale e del Teatro delle Muse di Ancona). Prevendita online 18€.

Per info sui biglietti: biglietteria@kumfestival.it

Delos (anche per la fotografia)

San Bartolomeo, intitolazione del parco pubblico al fondatore del Maf Guido Scaramagli

Domenica 9 ottobre 2022, ripartono dopo la pausa estiva gli incontri culturali al MAF di San Bartolomeo in Bosco (Ferrara) con due cerimonie di rilevante impatto culturale legate alla memoria di Guido Scaramagli, e a un omaggio a Otello Ceccato. Gli incontri si svolgeranno in due sedi.

Alle 14.30, in via Cervella, a San Bartolomeo in Bosco, il sindaco di Ferrara Alan Fabbri procederà all’intitolazione del parco pubblico a Guido Scaramagli, fondatore del MAF e studioso del mondo rurale. A suo tempo rinviata a causa dei problemi pandemici, la cerimonia pubblica (che si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara) rende omaggio alla figura di questo apprezzato imprenditore agricolo, che ha consentito di mettere a disposizione un rilevante patrimonio museale della ruralità. Si tratta dela raccolta più importante in territorio ferrarese e tra le più importanti in assoluto della regione. La presenza del Sindaco della Città di Ferrara sta a testimoniare la gratitudine delle massime istituzioni locali per la sua fondamentale opera di raccolta e di divulgazione a favore soprattutto delle nuove generazioni e del mondo della scuola.

Le cerimonie proseguiranno, alle 15.30, presso la sala incontri del MAF, che verrà anch’essa dedicata alla memoria del suo fondatore. Un intervento-ricordo del prof. Gualtiero Baraldi (Accademia Nazionale di Agricoltura) suggellerà questa giornata di doveroso omaggio a Guido Scaramagli.

Si procederà, quindi, all’inaugurazione della mostra “Otello Ceccato, la donazione della figlia Eleonora al MAF”, a cura di Corrado Pocaterra. Veneto di origine e ferrarese d’adozione, l’artista (amico di Guido Scaramagli) realizzò varie opere ispirate al mondo delle campagne, alcune delle quali donate dalla figlia Eleonora (che interverrà on line) al MAF. Sarà pure l’occasione per presentare un primo “Quaderno” di queste sue opere, a cura di Corrado Pocaterra e di Gian Paolo Borghi.

L’ormai tradizionale buffet con i prodotti ferraresi concluderà la giornata, promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’associazione omonima. L’ingresso è come sempre libero e gratuito.

Il MAF, infine, interverrà nella mattinata di domenica 9 ottobre 2022 all’inaugurazione della mostra “Dagli ‘Otto bifolchi e quattro braccianti’ a San Bartolomeo in Bosco. Documenti e immagini”, allestita presso l’Archivio di Stato di Ferrara (corso della Giovecca, 146) e ospitante alcune immagini tratte dal suo archivio fotografico.

Alessandro Zangara

L’Arena di Verona si accende di rosa

L’Arena torna ad accendersi di rosa per la prevenzione del tumore al seno. L’appuntamento è per sabato 1^ ottobre in piazza con la manifestazione che vede per la prima volta insieme, sotto l’egida dell’Amministrazione, le quattro associazioni provinciali impegnate nella lotta contro il cancro al seno, Airc, Andos, Lilt e La Cura sono Io. Quattro eccellenze che, ciascuna con le proprie caratteristiche, offrono un contributo prezioso a livello locale alla cittadinanza.

La parola d’ordine è prevenire. I dati scientifici raccontano di come lo screening precoce possa salvare la vita e intervenire in tempo per la guarigione. Da qui l’importanza di informare e sensibilizzare il pubblico femminile sulla prevenzione, una ‘mission’ che accomuna tutte e quattro le associazioni.

“E’ un vero piacere affiancare le quattro organizzazioni che, ciascuna con le proprie specificità, sono impegnate sul territorio provinciale per sconfiggere il tumore al seno- ha detto la vicesindaca Bissoli-. Il fatto che condividano esperienze, competenze e testimonianze è senz’altro un valore aggiunto a vantaggio della comunità. L’impegno del Comune proseguirà ben oltre il mese di ottobre, con un metodo, quello della condivisione, su cui si basa anche il lavoro dell’amministrazione. In questi anni sono stati fatti passi da giganti, grazie anche alla passione e alla dedizione delle associazioni e dei loro volontari”.

“L’attività delle associazioni è fondamentale perché offrono importanti servizi complementari a quelli del servizio pubblico sanitario- ha aggiunto l’assessora La Paglia -. Per tutta la giornata di sabato si potrà lasciare i propri dati ai gazebo delle associazioni presenti sul liston per programmare lo screening. Un appello quindi a tutte le donne dai 50 anni in su per cogliere questa occasione, anche a fronte dei tempi delle visite che il Covid ha fortemente rallentato. Ringrazio il lavoro che le associazioni svolgono non solo a livello culturale ma anche nel quotidiano”.

Hanno partecipato alla conferenza stampa i referenti delle associazioni. Antonio Maria Cartolari presidente di Airc per il Veneto Trentino e Alto Adige, per Andos la presidente del Comitato di Verona Maria Stella Laveneziana, il presidente provinciale Verona della Lilt Sante Burati e per La Cura sono Io la fondatrice e responsabile Maria Teresa Ferrari. Presente anche il presidente di Agsm- Aim Stefano Casali.

“Insieme siete un poker vincente, perché affrontate tutti gli aspetti, le sensibilità e le esperienze che questo male può generare e allo stesso tempo date speranza, ne sono prova tangibile i numeri delle guarigioni”, ha detto il presidente di Agsm Aim Casali.

Roberto Bolis

Gli scienziati al Festival della Mente di Sarzana

Per la XIX edizione del Festival della Mente di Sarzana, in programma dal 2 al 4 settembre, sono attesi 28 relatori – fra cui diversi scienziati – che rifletteranno sul tema del movimento: un concetto del quale anche la scienza si è spesso occupata, dal movimento delle cellule a quello dell’acqua. 

Gli esseri umani sono abitati da trilioni di cellule in movimento, ma anche da alcune domande esistenziali: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? (E dove ceneremo questa sera?), che danno il titolo al dialogo fra Carlo Alberto Redi, biologo e accademico dei Lincei, e Manuela Monti, dottore di ricerca in Bioingegneria e bioinformatica, in programma sabato 3 settembre alle 12.15 al cinema Moderno. I due biologi si confronteranno su questi interrogativi con l’aiuto delle scienze della vita.

Carlo Alberto Redi è presidente del Comitato Etica della Fondazione Umberto Veronesi, già ordinario di Zoologia all’Università di Pavia e socio onorario della Società genetica del Cile. Manuela Monti è ricercatrice all’Università di Pavia, dove svolge ricerche sul differenziamento delle cellule staminali e sulla ovogenesi in collaborazione con istituti di ricerca in USA e Giappone. Insieme, i due relatori hanno pubblicato DNA. La vita in tre miliardi di lettere, (Carocci, 2019) e Prepararsi al futuro. Cronache dalle scienze della vita (Il Mulino, 2022).

Sempre sabato 3 settembre, alle 14.45, il fisico Giulio Boccaletti terrà l’incontro Fermi, mentre l’acqua attorno scorre. Boccaletti, che si è occupato di sicurezza idrica con governi e istituzioni internazionali, spiegherà il modo in cui il movimento dell’acqua ha influenzato le società umane nel corso dei millenni. 

Giulio Boccaletti è ricercatore onorario alla Smith School di Oxford e Senior Fellow del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici. Dopo essersi laureato in fisica a Bologna, ha conseguito un dottorato a Princeton. È stato ricercatore all’MIT, socio di McKinsey & Company a New York e Londra, e Chief Strategy Officer di The Nature Conservancy, la più grande organizzazione ambientale al mondo con sede a Washington e operazioni in più di 40 paesi. Nel 2014 il World Economic Forum di Davos lo ha nominato Young Global Leader per il suo lavoro sull’acqua, che nel 2020 è stato oggetto del documentario di PBS H2O: The Molecule That Made Us. Il suo libro Acqua. Una biografia (Mondadori, 2022), tradotto in varie lingue, è stato selezionato come uno dei migliori libri del 2021 da The Economist

Domenica 4 settembre alle 12, la biochimica Adriana Albini, collaboratrice scientifica all’IRCCS Istituto Europeo di Oncologia (IEO) indicata fra le 100 donne più influenti al mondo secondo la BBC, salirà sul palco del Teatro degli Impavidi per parlare di prevenzione delle patologie cardiovascolari e oncologiche nell’incontro Stile di vita e movimento per una vita sana. La lotta contro il cancro è sempre più costosa, generando disuguaglianze nell’accesso alle cure. Occorre dunque un cambio di strategia che si basi, piuttosto, su una maggiore consapevolezza e su uno stile di vita più sano.

Adriana Albini è docente di Patologia generale all’Università Milano Bicocca. È stata responsabile del Laboratorio di Biologia vascolare e Angiogenesi IRCCS MultiMedica di Milano e direttrice scientifica di MultiMedica Onlus. Per la sua riconosciuta attività di ricerca, nel 2018 è stata la prima italiana ad essere eletta nel Board of Directors della American Association for Cancer Research (AACR), una delle più antiche e prestigiose associazioni oncologiche mondiali per la quale, dal 2021, è anche responsabile del Cancer Prevention Working Group (CPWG). 

Tra gli scienziati anche il neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Stefano Benzoni, con l’incontro La salute mentale dei nostri figli in un mondo imprevedibile, in programma domenica 4 settembre alle 14.45. Benzoni, docente presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano, approfondirà il tema della salute mentale dei giovani: pandemie e catastrofi, infatti, hanno contribuito a puntare i riflettori sul problema. Al di là degli allarmismi pubblici, qual è la situazione attuale e quali strategie applicare per affrontare questa sfida? 

Stefano Benzoni, che si occupa di pratiche collaborative e partecipative nell’ambito della salute mentale per la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, è autore di L’infanzia non è un gioco. Paradossi e ipocrisie dei genitori di oggi (Laterza, 2013) e Figli fragili (Laterza 2019).

Delos

L’Aperossa

Torna a ronzare L’APEROSSA, la manifestazione ideata e organizzata dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico volta a promuovere ed integrare esperienze, luoghi e storie di contesti da valorizzare.

Dal 13 al 18 settembre si svolgerà negli spazi adiacenti alla Centrale Montemartini di Roma un ricco programma culturale che prevede proiezioni, concerti ed esplorazioni con un calendario diviso per fasce, dalle ore 17 a mezzanotte.

Si inizierà con il “CinemaLab”, laboratorio di archeologia cinematografica per ragazzi, a cura dei ricercatori AAMOD, destinato ad un pubblico dagli 8 ai 14 anni e con la rassegna cinematografica “Dal film al libro”, dedicata alle pellicole del catalogo AAMOD che gli studenti del Triennio in Graphic Design e Art Direction del campus di Roma di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti hanno scelto per l’elaborazione e creazione di volumi grafici, che verranno presentati e discussi dagli stessi ragazzi prima della proiezione dei titoli. 

Nel tardo pomeriggio spazio alle visite guidate al Museo della Centrale Montemartini con “Un giorno al Museo”, a cura dell’Associazione Vita Romana, tramite approfondimenti  sull’arte del mosaico e sulla trasformazione urbanistica della città. Altri itinerari outdoor saranno invece quelli proposta in “Esplora”, con passeggiate organizzate dall’associazione culturale Marmorata169 che proporrà sei attraversamenti urbani tra le strade del quadrante Testaccio-Ostiense-Garbatella tra storia, architettura e letteratura.

Dalle 21 l’Aperossa srotolerà il suo schermo cinematografico con una serie di film documentari. Tra i titoli in programma La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko, los Zuluagas di Flavia Montini, Onderadicali di Gianfranco Pannone, Les mains libres di  Ennio Lorenzini, Il mondo a scatti di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli. Nella rassegna “Cinecorto” verranno invece proiettate alcune delle opere vincitrici delle precedenti edizioni del Premio Zavattini e di Suoni e Visioni UnArchive, iniziative dedicate alle pratiche del riuso cinematografico d’archivio. 

L’ultima parte della programmazione giornaliera, alle ore 23, sarà dedicata alla musica con live performance di artisti i cui progetti, sperimentali e in evoluzione, fanno dialogare suoni e immagini in forme innovative. Tra gli ospiti, MAT Trio (Marcello Allulli, Francesco Diodati, Ermanno Baron), Salvatore Insana e Silvia Cignoli, l’ET Project di Emiliano Torquati con Gabriella Aiello e Ramberto Ciammarughi, Rachele Bastreghi dei BAUSTELLE e i DOCTOR 3 (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra) che tornano con il loro California footage. A chiudere i live, domenica 18 settembre, saranno CATERINA PALAZZI e KANAKA. 

Infine, evento speciale per l’ultimo giorno di programmazione, è  “Radio Clandestina”, testo scritto e interpretato da Ascanio Celestini.

Durante l’iniziativa proseguirà inoltre la raccolta permanente della Fondazione AAMOD relativa ai film di famiglia. I materiali raccolti saranno digitalizzati, restituiti in digitale ai proprietari  e conservati nel fondo archivistico “Famiglie dell’Ostiense”. 

L’APEROSSA è un progetto promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura; è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE e con il contributo del MiC – Direzione Cinema e Audiovisivo. Partner dell’iniziativa sono NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Associazione culturale Marmorata169 e Associazione Vita Romana. Sponsor Euroma 2. 

La manifestazione è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione alla mail eventi@aamod.it

Per le esplorazioni urbane prenotazione alla mail: marmorata169@gmail.com 

Elisabetta Castiglioni