L’Arena di Verona si accende di rosa

L’Arena torna ad accendersi di rosa per la prevenzione del tumore al seno. L’appuntamento è per sabato 1^ ottobre in piazza con la manifestazione che vede per la prima volta insieme, sotto l’egida dell’Amministrazione, le quattro associazioni provinciali impegnate nella lotta contro il cancro al seno, Airc, Andos, Lilt e La Cura sono Io. Quattro eccellenze che, ciascuna con le proprie caratteristiche, offrono un contributo prezioso a livello locale alla cittadinanza.

La parola d’ordine è prevenire. I dati scientifici raccontano di come lo screening precoce possa salvare la vita e intervenire in tempo per la guarigione. Da qui l’importanza di informare e sensibilizzare il pubblico femminile sulla prevenzione, una ‘mission’ che accomuna tutte e quattro le associazioni.

“E’ un vero piacere affiancare le quattro organizzazioni che, ciascuna con le proprie specificità, sono impegnate sul territorio provinciale per sconfiggere il tumore al seno- ha detto la vicesindaca Bissoli-. Il fatto che condividano esperienze, competenze e testimonianze è senz’altro un valore aggiunto a vantaggio della comunità. L’impegno del Comune proseguirà ben oltre il mese di ottobre, con un metodo, quello della condivisione, su cui si basa anche il lavoro dell’amministrazione. In questi anni sono stati fatti passi da giganti, grazie anche alla passione e alla dedizione delle associazioni e dei loro volontari”.

“L’attività delle associazioni è fondamentale perché offrono importanti servizi complementari a quelli del servizio pubblico sanitario- ha aggiunto l’assessora La Paglia -. Per tutta la giornata di sabato si potrà lasciare i propri dati ai gazebo delle associazioni presenti sul liston per programmare lo screening. Un appello quindi a tutte le donne dai 50 anni in su per cogliere questa occasione, anche a fronte dei tempi delle visite che il Covid ha fortemente rallentato. Ringrazio il lavoro che le associazioni svolgono non solo a livello culturale ma anche nel quotidiano”.

Hanno partecipato alla conferenza stampa i referenti delle associazioni. Antonio Maria Cartolari presidente di Airc per il Veneto Trentino e Alto Adige, per Andos la presidente del Comitato di Verona Maria Stella Laveneziana, il presidente provinciale Verona della Lilt Sante Burati e per La Cura sono Io la fondatrice e responsabile Maria Teresa Ferrari. Presente anche il presidente di Agsm- Aim Stefano Casali.

“Insieme siete un poker vincente, perché affrontate tutti gli aspetti, le sensibilità e le esperienze che questo male può generare e allo stesso tempo date speranza, ne sono prova tangibile i numeri delle guarigioni”, ha detto il presidente di Agsm Aim Casali.

Roberto Bolis

Marco Masini e 30 anni di carriera in Arena

Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Umberto Tozzi, Nek, Francesco Renga, Luca Carboni, Fabrizio Moro, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri, Rita Bellanza, Arisa e tanti altri ospiti. Tutti per festeggiare il 30 settembre i 30 anni di carriera di Marco Masini, con un concerto-evento in Arena. Il concerto sarà il recupero di quello programmato il 20 settembre 2020, e andrà a ripercorrere tutta la carriera del cantante fiorentino, autore di canzoni indimenticabili del panorama della musica italiana e che sono state, e continuano a essere, colonna sonora di più generazioni. La presentazione dell’evento è stata fatta dal sindaco Federico Sboarina, dall’amministratore delegato di Arena di Verona srl Gianmarco Mazzi e dallo stesso Masini. “Il palcoscenico areniano è oramai un simbolo internazionale e per questo siamo orgogliosi di ospitare concerti evento come questo – afferma il sindaco Sboarina -. Il salto di qualità nella nostra programmazione è oramai avvenuto e ben si inseriscono le celebrazioni delle grandi carriere di grandi artisti che hanno fatto la storia della musica italiana e non solo. Si conferma, ancora una volta, l’importanza del nostro anfiteatro. Dico sempre che abbiamo un grosso contenitore monumentale all’interno del quale devono andare solo grandissimi contenuti. Sono dunque contento perché sarà una bellissima serata di grande musica, con la partecipazione di importanti interpreti oltre che amici di Masini. Tornare finalmente ai concerti dal vivo significa godere dello spettacolo, della musica e poter assistere alla magia che si sprigiona solo dal palcoscenico”.

“Siamo qui per presentare una grande festa – spiega Mazzi – che abbia nell’Arena di Verona il suo teatro naturale. Masini è un pezzo importante della musica italiana, ma anche un compositore, un autore, music maker, già famoso nel mondo musicale prima ancora di esserlo presso il grande pubblico. È stato anche un collaboratore di Giancarlo Bigazzi, artefice di successi indimenticabili. Avremmo dovuto festeggiare lo scorso anno, siamo a 30 più 1, ma questa è veramente una grande occasione per ascoltare, anche grazie alla presenza di ospiti importanti, canzoni tra le più significative della musica italiana”.

“Ringrazio il sindaco e l’intera Verona per la possibilità di festeggiare questo traguardo – afferma Masini -. Non sono stato in grado di farlo l’anno scorso, e quella è stata una rinuncia difficile, che è piombata nella tristezza e nello sgomento generale di quel momento. Poter fare questo piccolo step ci permette di festeggiare, seppur con una platea diversa e seguendo certe norme di sicurezza, ma è comunque un abbraccio che vale molto di più rispetto ad un abbraccio virtuale a distanza. Ringrazio anche Gianmarco Mazzi perché mi ha seguito sempre, ascoltandomi e dandomi pareri anche nei momenti difficili. Nella musica, soprattutto con l’arrivo dei social e altre situazioni, purtroppo non danno tanta rilevanza alla meritocrazia, mentre altre canzoni vanno valutate diversamente, come ha fatto con me Gianmarco. Il 30 settembre sarò a Verona con tanti colleghi che sono però soprattutto grandi amici, con i quali ho realizzato un progetto discografico, che mi sono gustato in fase di realizzazione. E quest’anno avremo la possibilità di liberare su un palco importante, cosa che aspettavo da trent’anni. Anche se un anno dopo, ho la stessa sensazione, emozione e felicità, che sono ancora più grandi visto che lo posso fare con tanti colleghi e amici. Sarà una grande sorpresa, soprattutto l’inizio del concerto, che non svelo, ma che sarà d’impatto e spiazzerà tutti per la sua particolarità, l’ultima cosa che ci si aspetterebbe da un mio concerto”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Amadeus presentatore in Arena

Amadeus per la prima volta presentatore in Arena. Una carriera, la sua, iniziata proprio a Verona ma che ancora non l’aveva portato a condurre sul palcoscenico del teatro all’aperto più grande del mondo. L’occasione sarà il doppio spettacolo ‘Arena ’70-’80-‘90’ che si terrà il 12 e 14 settembre, prodotto da Arcobaleno Tre. Un revival delle hit dei decenni passati, che sarà poi trasmesso in prima serata su Rai1 ad ottobre.

Numerosi gli ospiti italiani e internazionali già confermati. I primi nomi ad essere svelati sono quelli degli Europe, che con la loro “The Final Countdown” hanno segnato un’epoca, così come dei Gazebo, star della disco con brani come “I Like Chopin” e “Masterpiece” e poi ancora Loredana Bertè e Patty Pravo, Umberto Tozzi e Raf.
Ma le vere protagoniste saranno le canzoni, quelle iconiche, che hanno segnato trent’anni di musica indimenticabile. I biglietti sono in prevendita da oggi sul circuito Ticketone. Radio ufficiale delle due serate sarà Radio 2.
“Diverse generazioni potranno cantare e ballare assieme, racconteremo un pezzo di storia della musica italiana – ha spiegato Sboarina -. E la conduzione non poteva che essere affidata ad Amadeus, siamo orgogliosi del nostro concittadino e per questo accoglierlo in Arena come presentatore è una grande occasione per la nostra città. Ricordo l’anno scorso, in pieno lockdown, il messaggio positivo che aveva indirizzato a tutti i veronesi, abbiamo affrontato un periodo duro e ora ci ritroviamo tutti insieme e con Amadeus sarà la musica a darci la carica di cui abbiamo bisogno”.
“Amadeus è uno di noi, siamo felici che torni nella sua città per la prima volta da presentatore – ha detto Mazzi direttore artistico di Verona Srl-. Saranno serate iconiche, la musica sarà una specie di macchina del tempo che ci riporterà a rivivere tanti bei momenti. Due serate che verranno trasmesse in tv ma che saranno imperdibili dal vivo”.
“Sono cresciuto a Verona e la mia avventura è partita proprio da questa città, dove vivono ancora i miei genitori, sarà un’emozione incredibile salire sul palcoscenico dell’Arena da presentatore, un sogno che si avvera – ha concluso Amadeus -. Ho iniziato in una radio di Borgo Venezia, che non si sentiva nemmeno negli altri quartieri della città tanto era piccola. Non perdevo una data di Festivalbar. Quando ho conosciuto Salvetti e poi Cecchetto, raccontai per mesi di avere una casa a Milano per poter lavorare a Radio Deejay, mentre facevo avanti e indietro da Verona tutti i giorni. Il mio autografo l’ho firmato proprio qui in piazza. Tutto il mondo ci invidia questo monumento, durante gli spettacoli la forza che arriva dal pubblico in Arena è unica, sarà bellissimo”.
“Attraverso la memoria musicale possiamo ritrovarci come Paese – ha aggiunto Coletta, direttore di RAI 1 -. Spettacoli come questi rappresentano la vita dopo un anno e mezzo drammatico. Rievochiamo i ricordi del passato per regalare leggerezza ma anche identità”.
“Sarà una festa, siamo felici di essere nuovamente all’Arena di Verona, ormai da qualche anno punto di riferimento dei grandi successi Rai – ha concluso Fasulo, vicedirettore di RAI 1 -. Più che un Amaday sarà una AmArena, la ciliegina sulla torta”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Geronimo Stilton e l’Arena di Verona

In Arena e alla Casa di Giulietta, Geronimo Stilton visita Verona per farla conoscere in tutto il mondo. È uscito nei giorni scorsi il volume ‘Mille Meraviglie. Viaggio alla scoperta dell’Italia’, tradotto in 4 lingue e distribuito dalla Farnesina in ambasciate, consolati e scuole all’estero. La caccia al tesoro tra le bellezze del nostro Paese, ideata da Elisabetta Dami, ha come protagonista il topogiornalista più amato dai bambini, in viaggio con la sua famiglia. E tra le tappe del tour lungo lo Stivale, anche due monumenti scaligeri: l’anfiteatro con i suoi arcovoli, dove Geronimo assiste all’Aida di Giuseppe Verdi, e il balcone della più famosa tragedia shakespeariana. Il progetto si può sfogliare anche online sul sito italiana.esteri.it, il nuovo portale della Farnesina. Tra le altre bellezze del Veneto, Padova alla scoperta del capolavoro di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, e infine, il fascino di Venezia, da piazza San Marco alla gita in vaporetto verso le isole di Burano e Murano.

Il progetto speciale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è realizzato in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, edito da Edizioni Piemme-Mondadori Libri.

Tradotto in quattro lingue (italiano, francese, spagnolo, inglese) in collaborazione con Atlantyca Entertainment per le edizioni internazionali, il volume è stampato in 16 mila copie. Sul canale Vimeo di italiana, sono disponibili alcuni video di presentazione con Lorenzo Angeloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, l’ideatrice Elisabetta Dami e Geronimo in persona, oltre ad un booktrailer e altro materiale multimediale dedicato al progetto.

Roberto Bolis

Incoronato in Arena Papà del Gnoco

Arrivo di Papà del Gnoco in Piazza Bra

L’incoronazione del 491° Papà del Gnoco resterà nella storia. Per la prima volta in assoluto la tradizionale cerimonia è avvenuta all’interno dell’Arena di Verona, nel luogo simbolo della città.

Una scelta per nulla casuale, voluta dal sindaco per dare un messaggio forte alla comunità in questo particolare momento storico. A causa del perdurare della pandemia e delle ristrettezze ad essa legate, la sfilata del venerdì Gnocolar è stata rimandata di qualche mese. Tuttavia proprio l’emergenza Covid ha rafforzato ancora di più le tradizioni veronesi e il legame con i cittadini, a cominciare dal Carnevale e da ciò che questa ‘istituzione’ rappresenta per la città.

Papà del Gnoco incoronato dal Sindaco

Ecco perché Andrea Bastianelli detto ‘bisteca’ è stato eletto 491° Papà del Gnoco in Arena, con una cerimonia per la prima volta senza pubblico ma senza uguali, con il trono collocato al centro di un anfiteatro vuoto, vestito solo della sua straordinaria bellezza.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore alle Tradizioni popolari Francesca Toffali, che hanno accolto un sire visibilmente felice quanto emozionato, accompagnato dalla fedelissima corte.

Immancabile la consegna di tutti i simboli del Papà del Gnoco, dalla corona allo scettro fino all’onorificenza del Senato del Papà del Gnoco, ovvero lo stendardo tricolore che contraddistingue ogni Sire del Carnevale veronese, che rimane Papà del Gnoco per tutta la vita. E infatti erano almeno una quindicina i Papà del Gnoco delle passate edizioni che oggi hanno voluto partecipare alla giornata di festa, un’ ulteriore dimostrazione del forte radicamento di questa tradizione nel tessuto cittadino.

Foto di gruppo degli intervenuti alla cerimonia

L’incoronazione del Papà del Gnoco all’interno dell’Arena non era mai stata fatta, questa è la prima volta in assoluto – ha detto il sindaco -. Una scelta motivata dal particolare momento che stiamo vivendo, con la pandemia ancora in corso e le restrizioni che ci hanno costretto a rimandare la sfilata dei carri. Volevo dare un segnale forte alla nostra comunità, perché il Covid non ferma le nostre tradizioni e i nostro simboli più significativi, anzi ne rafforza ulteriormente il valore. L’immagine di oggi rimarrà nei libri di storia, a memoria di quelli che stiamo vivendo ma anche come messaggio di speranza e fiducia per una comunità forte ed unita”.

La commozione del nuovo Papà del Gnoco conferma quanto oggi più che mai sia importante mantenere vive le nostre tradizioni – ha detto Toffali -. Un momento di festa, reso speciale dal contesto unico del nostro anfiteatro”.

Un’emozione unica – ha detto il Sire Bastianelli . Un sogno che si realizza, è da quando avevo 7 anni che aspetto questo momento, il sindaco lo ha reso ancora più speciale con questa indimenticabile incoronazione. Mi aspetta un compito importante, portare allegria e spensieratezza in un anno così difficile. Ce la metterò tutta”.

Roberto Bolis (anche per le fotografie)

In Arena PFM e Cristiano De Andrè

Sarà l’Arena, lunedì 29 luglio, a riunire insieme per la prima volta la PFM – Premiata Forneria Marconi e De Andrè. Alla fine degli anni ‘70, Fabrizio De Andrè e la più famosa prog band italiana furono i protagonisti di una straordinaria e amatissima tournèe musicale. Oggi Cristiano De Andrè torna sul palco assieme alla PFM per celebrare la straordinaria arte del padre. Alla serata parteciperà anche Dori Ghezzi.

Il concerto – evento dal titolo “PFM Premiata Forneria Marconi – Cristiano De Andrè Cantano Fabrizio” è stato presentato a Palazzo Barbieri, dal sindaco Federico Sboarina, dal responsabile eventi extra lirica Gianmarco Mazzi e dagli artisti Cristiano De Andrè, Franz Di Cioccio e Patrick Djivas.

“Dopo i successi del Festival lirico, con la prima dell’Arena che è stata trasmessa in diretta mondiale, – ha detto il sindaco – presentare un evento di questo livello significa aggiungere un’altra perla alla nostra collana di straordinarie serate dedicate alla musica. Sono molto contento di come stiamo procedendo, perché ci sono eventi che segnano un’intera stagione e sono sicuro che questo sarà uno di quelli che rimarrà nella memoria di quanti saranno presenti”.

“Solo in Arena – ha detto Mazzi – poteva essere realizzato un concerto del genere. Un evento straordinario in cui si uniscono la PFM e Cristiano De Andrè per rendere un tributo all’arte di un grande uomo e di un grande artista come era Faber. Di sicuro, il concerto del 29 luglio rappresenta una di quelle serate che dà l’impronta a tutta la stagione”.

Durante l’evento PFM e Cristiano De Andrè si alterneranno sul palco con le loro rispettive performance per condividere la lunga terza parte finale con un concerto imperdibile dedicato a Fabrizio De Andrè.

“Sarà un’emozione bellissima salire sul palco – ha detto De Andrè – assieme alla PFM per dare una possibilità a chi allora non riuscì a vedere i concerti di ascoltare qualcosa che si avvicina. Credo che anche i giovani abbiano bisogno di avvicinarsi alla musica fatta da ‘artigiani’. Ricordo che fu proprio per quella tournèe che decisi di dedicarmi alla musica e di iscrivermi al conservatorio per studiare violino. Loro mi hanno dato lo stimolo per fare musica”.

“Con questo concerto – ha detto Di Cioccio – si apre un ulteriore cerchio per portare questa musica a chi c’era e a chi la deve scoprire. L’emozione sarà tanta, com’era grande quando partì quella tournèe in cui lavorammo per vestire di musica la poesia di Fabrizio. Sarà l’occasione per sentirlo ancora vicino, perché ogni volta che lo interpretiamo, ci sentiamo a casa”.

“Fabrizio – ha detto Djivas – è un’autostrada emotiva in cui ciascuno può andare perché tutti trovano qualche cosa, qualche pensiero che Fabrizio riesce a comunicare. Era un’artista straordinario che non lasciava nulla al caso e noi, quando ci mettemmo a lavorare sugli arrangiamenti, abbiamo cercato di fare lo stesso con le note e l’armonia. Noi, come PFM, abbiamo fatto tante cose, ma credo che una delle cose più belle sia stata quella di comunicare a Fabrizio quanto la musica fosse importante per la sua arte”.

 

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Lavori di restauro all’Arena di Verona. A marzo conclusione della prima fase di interventi

Nuovi servizi igienici, nuove condutture antincendio, collettore delle acque nere e nuovi collegamenti elettrici. A marzo saranno conclusi i lavori della prima fase di interventi per la manutenzione straordinaria dell’Arena che, con un cantiere su quattro anni, porterà ad una sua complessiva messa in sicurezza.

Nonostante la straordinaria qualità ingegneristico-architettonica che ha da sempre contraddistinto questa importante e particolare struttura romana, dotata fin dalle origini di un perfetto sistema per la raccolta e scolo della acque piovane e di collegamenti diretti all’Adige, sottostanti gli arcovoli 1 e 37, da Castelvecchio a Ponte Aleardi, questa tipologia di lavori rappresentano il primo vero piano di risistemazione realizzato per il complessivo ammodernamento impiantistico del monumento.

Con la consegna dei lavori, avvenuta il 5 novembre all’ATI, tra le imprese CCC Cantieri Costruzioni Cemento spa e Romele srl ha avuto infatti inizio la realizzazione della parte di interventi previsti nel primo dei due lotti in cui è stato suddiviso il progetto generale, che ha come obiettivi principali il rifacimento e la messa a norma dei servizi e degli impianti esistenti.

“Si concretizza, con questo primo lotto, uno dei primi impegni presi dall’Amministrazione. Un ampio programma di lavori che consentirà di fare manutenzione straordinaria per sicurezza che il nostro anfiteatro non vedeva da 30 anni. L’Arena è il più grande teatro lirico all’aperto del mondo ed il principale gioiello storico-culturale della città. Ogni anno migliaia di spettatori frequentano l’Arena, la sua sicurezza e mantenimento rappresentano una delle nostre priorità”.

Così il sindaco Federico Sbaorina che, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto, si è recato nei sotterranei dell’Arena per visionare l’avanzamento dei lavori per la conservazione, valorizzazione e fruizione dell’Anfiteatro come luogo di cultura e spettacolo, finanziati con i 14 milioni di euro messi a disposizione da Unicredit Banca e Fondazione Cariverona con l’Art Bonus.

“Si tratta di un intervento complesso che – spiega il sindaco – oltre a garantire il completo ripristino di un monumento di prestigio, deve permetterne l’utilizzo da marzo a ottobre per i concerti e la stagione lirica. Per questo motivo il cantiere viene portato avanti a stralci ed occorreranno quattro anni per vederlo definitivamente concluso. Alla fine, però, sarà restituita alla città un’Arena più funzionale e sicura che potrà essere visitata anche nella parte dei suoi sotterranei, con nuovi percorsi accessibili al pubblico”.

“E’ in fase di completamento – dichiara l’assessore Zanotto – l’intervento di restauro e di rifacimento completo dell’impianto elettrico, idraulico, antincendio e di smaltimento delle acque. Si tratta di un cantiere particolarmente complesso e articolato. I lavori più importanti e strategici si concentrano, da novembre 2018 a marzo 2019, a livello ipogeo, dove sono in fase di completamento il posizionamento dei nuovi impianti dopo il totale smantellando di quelli esistenti, ormai del tutto obsoleti. Tali opere, compresi gli scavi archeologici esterni ed interni all’anfiteatro, saranno terminati a marzo. Proseguiranno invece anche nel corso delle stagioni di spettacolo, per concludersi entro agosto 2020, i micro-cantieri necessari per realizzare i 10 nuovi servizi igienici ed ultimare i restauri delle superfici all’interno degli arcovoli destinati a nuovi locali tecnici”.

Soddisfazione per l’avanzamento dell’opera è stata espressa anche dal Regional Manager Nord Est di UniCredit Francesco Iannella, che sottolinea come: “sostenere i lavori di ristrutturazione dell’Arena di Verona è per UniCredit motivo d’orgoglio. Il nostro intervento non solo è coerente con la convinzione che lo straordinario patrimonio artistico e culturale italiano costituisca un volano di sviluppo economico e sociale per tutto il Paese ma, vuole essere una nuova, concreta, dimostrazione della nostra attenzione e del nostro legame con questo territorio”.

 

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

 

 

 

 

L’ala dell’Arena di Verona, stabilizzata da Morandi, monitorata

L’ala dell’Arena, stabilizzata negli anni 1954-1955 con un pionieristico progetto dell’ingegner Riccardo Morandi, dal 2012 è monitorata quotidianamente, grazie ad un sistema altamente innovativo di osservazione statica e dinamica. Tutti i dati vengono registrati e, grazie ad una convenzione con l’Università di Padova, vi è una lettura continua dei movimenti non solo dell’ala ma anche del resto dell’anfiteatro.

Il sistema di acquisizione dati è composto da 16 sensori di accelerazione, 20 di spostamento e 4 di temperatura e umidità, connessi con metodologia wireless e mediante cavi a più centraline. Nel corso degli ultimi anni questa tecnologia ha permesso la registrazione delle oscillazioni in occasione di eventi sismici rilevanti, come nel gennaio 2012, e delle sollecitazioni indotte dall’uso dell’anfiteatro, in particolare durante gli spettacoli di extra lirica. Finora tutte le indagini hanno dato esito positivo e non hanno segnalato criticità.

La strumentazione è concepita in maniera da controllare la tendenza deformativa di alcuni elementi strutturali dell’Arena, con particolare riferimento a situazioni locali di danneggiamento o fessurazione. Tale controllo consente anche di comprendere come possono incidere le stagioni e i fenomeni atmosferici.

L’intervento di rinforzo del ‘54-‘55 aveva disposto all’interno di ciascun pilastro una apposita armatura di acciaio armonico ad alta prestazione collocata in idonea forometria verticale. L’armatura è stata poi posta in tensione con martinetti idraulici, inducendo uno stato di tensione permanente sull’elemento lapideo stabilizzando così il manufatto.

Nel 1996, inoltre, era stata condotta con esito positivo una accurata indagine a mezzo di martinetti piatti per accertare la persistenza dello stato di tensione. Successivamente nel 2010-2011 l’indagine era stata ripetuta per verificare l’eventuale decadimento del sistema. Contestualmente era stata realizzata una modellazione numerica dell’intera Ala con idoneo software per comparare dati teorici a dati sperimentali rilevati in sito.

“L’Arena è il gioiello cittadino e pertanto è in cima alle nostre priorità – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto -. Oltre al costante e quotidiano monitoraggio strutturale, ricordo che da novembre partirà il cantiere di ristrutturazione dell’anfiteatro, finanziato con Art Bonus. In 5 anni è prevista la manutenzione straordinaria con la sigillatura dei gradoni, un nuovo impianto elettrico, nuovi servizi igienici in tutto il monumento e un adeguamento degli spazi interni. Il cantiere ogni anno sarà aperto da novembre a marzo. La sfida sarà quella di gestire i lavori nei mesi invernali per consentire poi la funzionalità dell’Arena durante la stagione estiva per gli spettacoli”.

 

Roberto Bolis

La notte di Andrea Bocelli in Arena

Sabato 8 settembre Andrea Bocelli arriva nella spettacolare cornice dell’Arena di Verona con “La Notte di Andrea Bocelli”, uno show colossale di musica e solidarietà, guidato dal tenore con ospiti internazionali, oltre 400 artisti nei loro splendidi costumi, l’Orchestra e il Coro dell’Arena di Verona, e le grandiose masse areniane.

“L’Arena è un luogo magico – afferma l’artista al suo ritorno a Verona – un monumento che ha duemila anni di vita e che da oltre cento contribuisce a scrivere la storia dell’opera: credo sia il contenitore ideale per le scommesse artistiche più ardite e per fare innamorare il pubblico, avvicinandolo ai capolavori della grande musica.

Cantare in Arena è stato il sogno della mia gioventù di apprendista tenore, poi è diventata un’emozionante realtà, cui lego il ricordo di momenti cruciali della mia carriera. L’evento dell’8 settembre sarà per me il coronamento di venticinque anni di palcoscenico. Attendo con trepidazione questa serata, questa ulteriore sfida che inanellerà titoli immortali, restituiti come se il pubblico fosse all’interno del set di un film. Aspetto questo viaggio nella bellezza, da percorrere insieme al grande abbraccio del pubblico e ad un parterre di star internazionali”

Bocelli salirà sul palco affiancato da nomi del calibro di Carla Fracci, Isabel Leonard (mezzosoprano statunitense, vincitrice del Grammy Award per la categoria Best Opera Recording), Aida Garifullina (soprano russo dello star system della lirica, candidata Grammy Award per la categoria Best Opera Recording, protagonista della cerimonia d’apertura dei Campionati del Mondo di calcio), Sergei Polunin (ballerino classico e attore ucraino, ospite di diversi teatri in tutto il mondo, tra i quali Teatro alla Scala, Royal Ballet, Bol’šoj), e Leo Nucci (baritono italiano insignito dell’onorificenza di Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana), mentre la platea sarà costellata di nomi come Smokey Robinson, voce del rhythm and blues e soul, David Foster, pluripremiato produttore discografico, Kristin Chenoweth, stella di Broadway, Reba McEntire regina del country, Brian McKnight, cantante, musicista e produttore statunitense, e tante altre star che stanno confermando la loro presenza in questi giorni, tutti insieme per dare vita ad un evento unico, condotto da Milly Carlucci che sarà ripreso dalle telecamere RAI per una successiva messa in onda.

Un inno al bel canto e alla grande musica ma anche l’occasione per fare del bene e aiutare gli altri. “La notte di Andrea Bocelli”, infatti, sarà il clou della Celebrity Fight Night Italy, maratona filantropica che coinvolge personalmente la famiglia Bocelli e che festeggia la sua quinta edizione.

Anche quest’anno, la solidarietà sarà il motore trainante dell’intero evento. Dalla serata in Arena verranno raccolti fondi per sostenere i progetti della Andrea Bocelli Foundation e del Muhammad Ali Parkinson Center.

 

I biglietti per “La Notte di Andrea Bocelli” sono già disponibili su Vivaticket.it e in tutti i punti vendita abituali di Verona e il pubblico avrà anche la possibilità di vivere ancora più da vicino la grande serata attraverso un numero limitato di “pack esperenziali”, grazie ai quali si potrà assistere alle prove del Maestro Bocelli, accedere all’area hospitality di altissimo profilo e ricevere memorabilia celebrativi.

Lo spettatore sarà guidato nel mondo dell’opera lirica come mai prima d’ora, attraverso la musica e il racconto dei suoi “libretti”, interpretati dal tenore e dai suoi numerosi ospiti con la partecipazione straordinaria di celebrities italiane e internazionali del mondo del cinema che introdurranno le celebri arie. Voci grandissime ma anche artisti e personaggi dello spettacolo, del cinema, dello sport, coinvolti nei quadri musicali attraverso inediti e sorprendenti camei; titoli immortali restituiti al pubblico come all’interno del set di un film che avrà come scenario la bellezza dell’Arena di Verona.

L’opera non sarà mai così spettacolare: pagine celeberrime proposte mediante una importante teatralizzazione a livello scenico e coreografico, si alterneranno ad originali interazioni con le altre arti. E durante la serata, il tenore interpreterà per la prima volta dal vivo alcuni dei brani inediti del nuovo album “Sì”, in uscita il prossimo 26 ottobre.

 

La Celebrity Fight Night Foundation è un’organizzazione non-profit creata 24 anni fa negli Stati Uniti per sostenere la lotta alle malattie e alla povertà e raccoglie fondi per le associazioni non-profit attraverso un evento di beneficenza che coinvolge le principali celebrità internazionali del mondo dello sport, del cinema, della musica e dell’intrattenimento. In particolare la Fondazione sostiene, fin dalla sua costituzione, il Muhammad Ali Parkinson Center presso il Barrow Neurological Institute di Phoenix. Fortemente voluto dal leggendario pugile al quale è intitolato, il centro è una modernissima struttura che da oltre ventennio si occupa di curare e monitorare il morbo di Parkinson, assistendo annualmente oltre diecimila pazienti.  

Cinque anni fa, grazie all’amicizia tra Muhammad Ali e Andrea Bocelli, nasce la “Celebrity Fight Night in Italy”, evento che condivide gli scopi dell’istituzione statunitense e raccoglie fondi anche per le iniziative umanitarie ed educative che la Andrea Bocelli Foundation organizza e sostiene, sia in Italia che ad Haiti.

L’evento prevede una settimana in cui oltre 200 donatori filantropi provenienti da ogni parte del mondo, saranno coinvolti in un benefit trip, avendo la possibilità di vivere un’esperienza unica nei luoghi più iconici e speciali d’Italia. Quest’anno l’evento si svolgerà tra Firenze e Verona, dove, nella cornice dell’Arena si svolgerà la serata culmine del viaggio.

 

Fornito da Roberto Bolis (anche per il credit fotografico). Nella fotografia, un momento della presentazione stampa dell’evento

Catherine Deneuve per la prima volta in Arena

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Per la prima volta a Verona, Catherine Deneuve ha chiesto di visitare l’Arena, dopo che si è esibita al Teatro Romano, nell’ambito della quinta edizione del Festival della Bellezza.

Affascinata dal teatro scaligero, che ha definito una “bellezza totale”, l’attrice francese ha voluto salire sul palcoscenico areniano, passando sotto gli arcovoli dell’anfiteatro, accompagnata dal sindaco Federico Sboarina.

“Mi auguro che Catherine Deneuve, tornando in Francia, racconti le emozioni positive che ha vissuto in questi giorni a Verona – ha detto Sboarina -. In Arena la star internazionale è rimasta estasiata, affermando più volte che la nostra città è bellissima. Sono davvero felice di averla accompagnata in questa sua prima visita all’interno dell’anfiteatro ed è un grande orgoglio sapere che le rimarrà un ricordo positivo di quello che ha visto tra le mura scaligere”.

L’attrice si è soffermata a lungo ad ammirare l’anfiteatro romano, fermandosi a leggere i pannelli che raccontano la storia dell’Arena e del suo recupero negli anni. Il Sindaco, in veste di cicerone, ha spiegato alla Deneuve le peculiarità per cui l’anfiteatro scaligero è famoso in tutto il mondo e richiesto da tanti artisti che sognano di potersi esibire al suo interno.

 

Roberto Bolis (anche per la foto)