Continua “Musica sulle Bocche”

Il Festival Internazionale “Musica sulle bocche” offrirà, mercoledì 21 agosto, uno spettacolo unico nel suo genere: alle ore 21, presso il convento di Plaghe, si incontreranno quattro musicisti fuori classe per un incrocio tra musica indiana elettronica ed acustica. Sul palco suoneranno infatti Bindhumalini Narayanaswamy, una delle più apprezzate interpreti della musica carnatica indiana, vincitrice del National Film Award for Best Female playback Singer (l’Oscar di Bollywood) per le sue tantissime partecipazione a colonne sonore cinematografiche, Pablo La Porta, batterista percussionista compositore e cantante di Buenos Aires tra i musicisti più importanti dell’Argentina, Pasquale Mirra uno dei migliori vibrafonisti in Europa grande e potente improvvisatore ed Enzo Favata, che con i suoi sassofoni, clarinetti, strumenti a fiato etnici ed elettronica colorerà di emozioni l’imperdibile concerto.

I biglietti per il concerto sono acquistabili in loco o in prevendita sul sito Ciaotickets.com

Elisabetta Castiglioni

Visioninmusica 2024

Sarà Serena Brancale ad aprire la stagione estiva di Visioninmusica 2024! Martedì 30 luglio alle ore 21:30, la versatile polistrumentista, performer e compositrice, si esibirà all’Anfiteatro romano di Terni con il suo “Baccalà on tour”.

Serena, autentica forza creativa della scena musicale italiana, è un’artista dal sound caleidoscopico che incorpora diversi generi musicali: dal soul al jazz, dal pop al R&B senza tralasciare i suoni dell’elettronica con cui sperimenta grazie a pad, tastiere e loop station.

Dopo il successo del tour 2023 e del nuovo singolo “Baccalà”, che è tra i brani più virali in Europa, Serena Brancale torna in tour in quintetto con il finger drummer Dropkick, in un live nuovissimo che profuma di ritmi sudafricani e che propone i suoi brani più rappresentativi: con lei il palco diventerà un jazz club di New York, una festa patronale in Puglia ma anche un volo verso Miami dove la salsa si fonde con la house music.

Alle 19, è inoltre previsto nello spazio adiacente all’entrata dell’anfiteatro, un concerto di pre-apertura, che vedrà protagonista la cantante Cristina Russo e il suo quartetto.

I biglietti per il live di Serena Brancale sono già in vendita sul circuito Vivaticket

Elisabetta Castiglioni (anche per la fotografia)

Ana Carla Maza e il suo Caribe Tour 2024

Continua il tour italiano 2024 di Ana Carla Maza, violoncellista, cantante e compositrice cubana che, in varie formazioni sta proponendo nella nostra penisola il live tratto dal suo nuovo album, Caribe, con brani odierni conditi dai successi delle precedenti produzioni discografiche, La Flor e Bahia, e da evergreen interpretati in versioni inedite e straordinarie. La giovane, virtuosa ed energica artista, si esibirà prossimamente all’interno delle seguenti rassegne estive: Verona Jazz Festival (23 giugno, Anfiteatro romano di Verona), Summer Mira Sound (25 giugno, Mira, VE),Gezmataz (5 luglio, Genova), Nocera Jazz Festival (7 luglio – Nocera (SA), Mundus Festival (23 luglio, Scandiano, RE), Fano Jazz By The Sea (24 luglio– FANO (PU), Musiche dal Mondo (25 luglio, Gorizia), Amalfi in Jazz (26 luglio, Amalfi, SA), Suoni controvento (28 luglio – Terzo San Severo, Spoleto, PG),Palermo Classica (20 agosto, The Brass Group, Palermo), Dromos Festival (25 agosto, Tadasuni, OR).

Negli ultimi mesi, impegnata quasi quotidianamente in concerti internazionali sempre sold out, Ana Carla ha saputo infondere in un vasto tipo di pubblico la passione per il blend di musiche latino-americane e la partecipazione collettiva con canti e danze in sala, coinvolgendola in locali, teatri e piazze tramite la  voce, le corde del suo strumento e la sua inconfondibile arte musicale,

Suoni, ritmi e melodie attinenti alle radici della sua prima infanzia sono gli input che l’hanno portata a realizzare questo lavoro, dettato dalla sua straordinaria sensibilità femminile e da un estro creativo che è riuscito a combinare un blend originale di suoni extraterritoriali: si spazia infatti dalle descargas (jam) cubane degli anni Cinquanta, con abbondanti e gioiose deviazioni verso le rumbas dei Caraibi, al tango argentino e alla samba e bossa nova brasiliani.

Benché la sua formazione derivi dalla musica classica, Ana Carla ha esplorato durante la sua carriera musicale le atmosfere caraibiche e limitrofe, prendendosi la libertà di variarne le formule e imponendo le sue doti vocali quali testimoni delle esperienze maturate durante i molteplici viaggi nelle terre sudamericane, ma anche in quelle afro-europee. La figura poliedrica di Ana Carla Maza si muove dunque fuori dagli schemi ed è aperta ad un continuo dialogo musicale che affascinerà un pubblico italiano multigenerazionale ed appassionato di musiche all’insegna della gioia e positività.

Di formazione classica, Ana Carla Maza compie i primi passi musicali nel distretto ‘rumbero’ e perennemente riecheggiante di Guanabacaoa, all’Avana. L’artista ricorda in modo vivido quando guardava fuori dalla finestra della sala della sua amata nonna e ascoltava e osservava i rituali e la musica cerimoniale afro-cubana (Santería), che si svolgevano nell’edificio di fronte.

A cinque anni sua madre (Mirza Sierra, direttrice di un coro di bambini) e suo padre (Carlos Maza, compositore e musicista jazz) la introducono allo studio del pianoforte sotto l’ala di Miriam Valdés, sorella della leggenda vivente Chucho Valdés. Pizzica le prime corde del violoncello all’età di otto anni, quando lo strumento è ancora più grande di lei.

A 12 anni la ragazza lascia Cuba per trasferirsi in Spagna con la famiglia e neanche quattro anni dopo, armata di una ferrea determinazione, va a vivere a Parigi, la destinazione musicale dei suoi sogni, dove continua a studiare e sostenere gli esami per poi entrare al Conservatorio di Musica.

È in questo periodo – tra studio e prime performance dal vivo – che si definisce il suo percorso creativo: un tragitto in continuo fermento ed evoluzione che l’ha portata, a meno di 30 anni, ad avere un intenso calendario di concerti e una prolifica storia discografica. In tre anni l’artista ha infatti realizzato ben tre album: La Flor (2020), Bahia (2022) e Caribe (2023), che hanno avuto molteplici plausi dal pubblico e dalla critica internazionale.

Di lei hanno infatti scritto le riviste più prestigiose definendola come “la cantante-violoncellista diva del momento”, “un’artista dal temperamento di fuoco e dagli orizzonti sconfinati”, una musicista dal multilinguismo sonoro che riesce a combinare i ritmi latini con gli spiriti raffinati della chanson francese” e che promette grandi cose in avvenire grazie alla sua profonda sensibilità artistica.

Ana Carla Maza è rappresentata in Italia da Kino Music Srl. Photos credit: Edu Rosales

Elisabetta Castiglioni

Musica sulle Bocche

Per la tredicesima volta la Sardegna si prepara ad ospitare uno dei festival di musica internazionali più attesi nel nord dell’isola. Torna infatti, dal 5 al 25 agosto 2024Musica sulle bocche, la manifestazione creata e diretta da Enzo Favata che è divenuta nel corso degli anni un appuntamento imperdibile, disseminato in scenari naturali di immensa bellezza e ricco di un’offerta artistica trasversale che spazia dal jazz al folklore, dall’elettronica alla fusion.

Tra Castelsardo ed Alghero saranno numerose le cornici che abbracceranno le sonorità di grandi ospiti italiani ed internazionali, da Eri Yamamoto alla banda garibaldina di Monte Surdu, con un caleidoscopio multiculturale che abbraccerà Paesi stranieri come Croazia, Slovenia, Marocco, India, Lituania, Islanda, Norvegia e Ungheria. Come da tradizione, ogni angolo e scorcio sarà concepito con l’obiettivo di ripopolare per quasi un mese i piccoli centri e promuovere un turismo culturale nel totale rispetto dell’ambiente, all’interno di un’iniziativa che continua a rappresentare, a livello di numeri partecipativi e unanimi consensi, un altissimo livello di coinvolgimento plurigenerazionale.

Maggiori informazioni sul sito: https://www.musicasullebocche.it/

Elisabetta Castiglioni

Il Gabriele Coen Quintet in “Omaggio a Bernstein”

Il nuovo quintetto di Gabriele Coen presenta un originalissimo omaggio a Bernstein, mercoledì 24 aprile alle 18.00, per la stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Leonard Bernstein è stato uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta. Gabriel Coen e il suo quintetto, proporranno negli arrangiamenti di Andrea Avena le sue canzoni più note da West Side Story (1957), tra cui Maria, Tonight e Somewhere, e la sua musica di ispirazione ebraica, come Ilana the Dreamer (1950), Yigdal e Chichester Psalms. Il rispetto e l’ammirazione di Gabriele Coen per la musica di Bernstein si coniuga con il linguaggio dell’improvvisazione e del jazz, in un incontro inedito che vuole far riscoprire la bellezza di queste immortali composizioni.

A proposito del cd del Gabriele Coen Quintet uscito nel 2020 per la prestigiosa etichetta Parco della Musica Records col titolo “Leonard Bernstein Tribute”, Gianni Morelenbaum Gualberto ha scritto: “West Side Story è il Fidelio americano, è Shakespeare riletto attraverso Tocqueville, è l’America alla spasmodica ricerca del sublime, è incrocio vertiginoso tra dramma e balletto, tra opera e teatro musicale, tra Broadway e le periferie di New York”. E Stefano Zenni: “Questo progetto di Gabriele Coen, che va oltre la rilettura di West Side Story, mostra più di un tocco di originalità per la scelta dei musicisti, di estrazione così diversa, la strumentazione, tra classica e jazz e un attento equilibrio dell’improvvisazione nelle intelaiature compositive, che reggono la grande impalcatura della musica di Bernstein.”

Gabriele Coen, sassofonista, clarinettista, compositore e didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea ed est-europea. Ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui “Notturno Bus” (2007), “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini. Già fondatore dei KlezRoym – nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico – nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica Nel 2013 ha fondato un nuovo quintetto a suo nome, con cui ha inciso quattro cd, di cui due per la Tzadik Records, la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn,che ha detto di lui: “Gabriele Coen è compositore e interprete di uno dei più entusiasmanti esempi di nuova musica ebraica, capace di combinare una profonda conoscenza e un sincero rispetto per la tradizione, con un eccezionale intuito comunicativo e sensibilità immaginifica. All’avanguardia, eppure fermamente radicato nella tradizione, i suoi progetti esprimono passione, integrità e un’impeccabile arte interpretativa.”

Gli altri componenti di questo quintetto d’eccezione sono: al pianoforte Gianluca Massetti, giovane talentuoso interprete multistilistico in grado di passare dal jazz alla classica e al pop; al violoncello la giovane ma già affermata Livia De Romanis; alla batteria Zeno De Rossi, uno dei musicisti più versatili del panorama  musicale italiano, frequentatore assiduo della scena musicale newyorchese, collaboratore di personaggi del calibro di Vinicio Capossela, Enrico Rava, Franco D’andrea, Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Guano Padano; al contrabbasso Danilo Gallo, uno dei musicisti italiani più richiesti nei contesti più disparati, presente in molte formazioni di grande impatto al fianco di Giovanni Falzone, Francesco Bearzatti, Enrico Rava, Mauro Ottolini, Guano Padano.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti

I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefono06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

Mozart, Schubert e Grieg con il duo Marini – D’Augello

Un duo formato da due giovani emergenti, Alessandro Marini al violino e Silvia D’Augello al pianoforte, sarà protagonista domani, mercoledì 17 aprile alle 18.00, del concerto di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1).

Il programma è lo stesso del loro CD dedicato a Mozart, Schubert e Grieg, pubblicato recentemente con ottimo successo. Il primo brano è la Sonata per violino e pianoforte op 137 n. 1 di Franz Schubert, che la compose nel 1816, quando aveva appena diciannove anni ma aveva già creato alcuni capolavori. Come tutta la musica di Schubert non fu immediatamente compresa dai suoi contemporanei e fu pubblicata solo nel 1836, nove anni dopo la precoce morte del compositore. È nella festosa e luminosa tonalità di re maggiore e rivela l’influsso di Mozart sul giovanissimo Schubert. Proprio di Mozart è il brano successivo, la Sonata in si bemolle maggiore K 454, composta nel 1784 in vista di un concerto a cui cui avrebbe assistito anche l’imperatore Giuseppe II: Wolfgang Amadeus dovette comporla con tale rapidità che non ebbe nemmeno il tempo di scrivere in partitura la parte del pianoforte e il giorno del concerto la improvvisò sulla base di pochi appunti, completandola solo in seguito. Eppure va annoverata tra i suoi maggiori capolavori e aprì la strada a quegli ampliamenti formali ed espressivi che più tardi Beethoven avrebbe ripreso. Ne è un momento culminante l’Andante centrale, quando una raffinatissima melodia crea un sublime momento di meditazione. Conclude il concerto la Sonata n. 3 op. 45 di Edward Grieg, un capolavoro della seconda metà dell’Ottocento. Il compositore norvegese fa riferimento alla musica popolare del suo paese come fonte inesauribile di ispirazione e da questo deriva la straordinaria freschezza dell’invenzione melodica di questa Sonata.

Il violinista Alessandro Marini, romano, si è esibito in alcune fra le sale più importanti del mondo, come la Berlin Philarmonie, Shanghai Concert Hall, Parco della Musica di Roma e Bunka Kaikan di Tokyo. Collabora inoltre con prestigiosi orchestre, tra cui I Solisti Aquilani, l’Orchestra da Camera di Mantova e Roma Sinfonietta. La pianista Silvia D’Augello ha vinto vari concorsi pianistici nazionali e internazionali ed ha suonato per importanti festival e istituzioni concertistiche in Italia ed Europa.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti. I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta (telefono 063236104 – email: romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Mauro Mariani (anche per la fotografia)

The Cinema Show Quintet. Film Music and Rock Connection

Il Museo del Saxofono incontra la musica delle colonne sonore e del rock progressive in un evento che rende omaggio ad alcuni dei più grandi compositori per il grande schermo. Sabato 20 aprile, alle ore 21:00 è infatti di scena The Cinema Show Quintet con il live tratto dall’ultima produzione discografica, Fugue to Heaven, dal titolo Film Music and Rock Connection.

Il concerto del quartetto prevede un repertorio idealmente diviso in due parti e rispondente alla doppia anima della formazione; verranno infatti eseguite musiche di Ennio Morricone, Nino Rota, Armando Trovajoli e altri compositori di colonne sonore sia in Italia sia all’estero, nonché pezzi del rock degli anni Settanta che hanno segnato un’epoca, il costume e le tendenze di uno scorcio storico così ricco e complesso.

La formazione, composta da Luca Rizzo ai saxofoni, Paolo Bernardi a pianoforte e arrangiamenti,  Flavia Ostini al  contrabbasso e  Riccardo Colasante alla batteria, nasce alcuni anni fa da un’idea di Paolo Bernardi. Il gruppo ha iniziato esibendosi in un percorso di arrangiamento e riproposizione di musiche da film famose e suggestive, in una veste nuova e originale, pubblicando due CD con tale repertorio. Negli ultimi tempi, ha invece intrapreso una nuova via artistica, proponendo la musica rock e in particolare rock progressive degli anni Settanta, sempre basandosi sul desiderio di dare nuova linfa ai brani scelti, con arrangiamenti rispettosi del mood originale, ma con una veste decisamente rinnovata.  

Consuetudine della band è anche quella di ospitare musicisti che – ognuno secondo le proprie peculiarità – possano arricchire il sound della formazione: al Museo del Saxofono arriverà dunque il tastierista e programmatore synth Fabio Bernardi che darà un tocco ancora più elettronico al progetto.

I biglietti del live musicale, che sarà preceduto come consuetudine da un apericena opzionale, sono in vendita direttamente al Museo o sul sito Liveticket.it

Elisabetta Castiglioni

“PianoEstense”: manifestazione pianistica che apre le porte di luoghi storici

Una manifestazione pianistica organizzata per creare una cornice di musica dedicata al pianoforte nei palazzi della città: è “PianoEstense 2024”, in programma da venerdì 7 a domenica 9 giugno 2024.

“Un’iniziativa molto significativa e assolutamente originale – ha sottolineato l’assessore Fornasini – che si realizza grazie a un lavoro di squadra tra istituzioni pubbliche e soggetti privati per un evento di natura culturale, capace di creare un grande indotto turistico. Le location che sono state scelte sono tra le più belle e prestigiose della nostra città. Grazie a questa manifestazione verranno ulteriormente valorizzate e arricchite. Un’occasione di promozione della città di Ferrara molto interessante e particolare, che fin da subito ho apprezzato e sostenuto mettendo in rete i soggetti coinvolti”.

“PianoEstense” è una manifestazione pianistica creata per avvolgere in un’atmosfera suggestiva di musica e cultura condivisa tutta la città di Ferrara, realizzando in alcuni dei palazzi più belli di Ferrara una splendida cornice per un intero weekend di musica dedicato al pianoforte. Dal venerdì pomeriggio 7 giugno, giorno in cui si terrà l’inaugurazione a Palazzo Roverella alle 18, fino alla domenica 9 alle 18, nelle location prescelte si terranno le varie esibizioni pianistiche di coloro che si saranno candidati a vario titolo (professionisti, amatori, studenti del Conservatorio e scuole di musica) con un proprio programma.

Il festival nasce con lo scopo principale di diffondere la cultura e la bellezza della musica classica, anche se è previsto che alla manifestazione vengano proposti pure generi un po’ diversi, musica da film e composizioni originali.

I concerti saranno a ingresso gratuito. Non occorrerà prenotarsi, ma si potrà accedere ai luoghi designati ed ascoltare le esibizioni dei pianisti. 

Da venerdì 7 giugno a domenica 9 giugno 2024. Venerdì 7 giugno – inaugurazione ore 18 a Palazzo Roverella. Sabato 8 giugno dalle 10 alle 22. Domenica 9 giugno dalle 10 alle 18.

Palazzo Roverella, Pinacoteca Nazionale all’interno di Palazzo dei Diamanti, Ridotto del Teatro Comunale, Palazzo Gulinelli, Palazzo Naselli Crispi, Giardini della Certosa e Museo Archeologico Nazionale.

Ogni location sarà segnalata da appositi banner autoportanti con il logo di “PianoEstense” in modo che il luogo dell’evento sia ben segnalato non solo per il pianista che dovrà recarsi nel posto assegnato ma anche e soprattutto per il pubblico che vorrà assistere.
I concerti infatti sono gratuiti e aperti alla cittadinanza e ai turisti. Un piccolo ticket d’ingresso è richiesto solo per accedere alla Pinacoteca e al Museo Archeologico.

Il sito è già attivo e le iscrizioni già aperte. I candidati che desiderino presentare il loro programma devono iscriversi al seguente link, contenente altresì tutte le informazioni sull’evento. www.pianoestense.it

Il programma minimo è di 20 minuti fino a un massimo di 1 ora per un recital.

L’effettiva indicazione dei tempi per ciascun pianista potrà subire variazioni in base all’effettivo numero dei partecipanti e ai tempi dei programmi presentati dagli stessi a insindacabile giudizio del comitato organizzativo. 

Il punto informazioni sarà presso il cortile d’ingresso di Palazzo dei Diamanti, corso Ercole I d’Este 21.

Al punto informazioni ogni pianista potrà trovare su apposito pieghevole la mappa della città con i luoghi dell’evento e sul retro il programma completo suddiviso nelle tre giornate.
In ogni location due addetti designati dal comitato organizzativo accoglieranno i pianisti  per l’accreditamento.

I pianisti dovranno presentarsi almeno 10 minuti prima nel luogo dell’esibizione. 

Al termine delle iscrizioni, previsto per il 5 maggio, verrà pubblicato il programma definitivo della manifestazione con orari, luoghi dei concerti e nomi dei pianisti che si esibiranno.
Al momento le candidature sono in corso. Il programma dell’evento sarà visibile sul sito www.pianoestense.it, sui dépliant in distribuzione in città, sui totem posizionati in tutto il centro storico, sui manifesti pubblicitari in affissione.

Alessandro Zangara

L’edizione di SacroInCanto 2024

La terza edizione di SacroInCanto torna ad accompagnare con la musica sacra il Tempo di Pasqua in tre luoghi di assoluto pregio storico, artistico e spirituale del territorio ternano. Sono tre concerti che indagano il concetto di sacro in epoche e repertori diversissimi: i primi due si svolgeranno domenica 17 marzo alle 17.30 e venerdì 22 marzo alle 21.00 a Terni, rispettivamente nelle chiese di San Lorenzo e di San Francesco, mentre il concerto finale avrà luogo domenica 24 marzo alle 17.30 nell’Abbazia di San Nicolò a San Gemini. L’ingresso ai concerti è gratuito fino ad esaurimento dei posti.

Il concerto del pomeriggio di domenica 17 è dedicato a Johann Sebastian Bach e indirettamente anche a due altri compositori: il primo è Georg Melchior Hoffmann, oggi semidimenticato ma al suo tempo più famoso di Bach stesso, l’altro è Pergolesi, che è stato ed è ancora uno dei più noti e apprezzati compositori italiani del Settecento. Si comincia con la breve cantata Schlage doch, gewünschte Stunde, a lungo ritenuta di Bach ma ora attribuita senza alcun dubbio a Hoffmann. Poi si potrà ascoltare Tilge Höchster, meine Sünden,una parafrasi che Bach fece nel 1746 dello Stabat Mater, considerato il capolavoro di Pergolesi. Gli interpreti sono il soprano Patrizia Polia, il contralto Elisabetta Pallucchi e il Complesso barocco Incanto diretto da Fabio Maestri.

Nel concerto della sera di venerdì 22 si alterneranno due autori diversissimi, Anton Bruckner, di cui ricorre il bicentenario della nascita, e Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario della morte. Del compositore austriaco si ascolterà dapprima la Windhaager Messe, composta nel 1842 per l’insolito organico formato da contralto, due corni e organo. Seguiranno tre composizioni di Puccini, ingiustamente poco note, perché non rientrano nel campo dell’opera lirica per cui il compositore lucchese è famoso tutto il mondo. La prima è Crisantemi, una breve elegia per strumenti ad arco composta nel 1890, il periodo della sua prima maturità artistica: alcuni anni dopo Puccini ne ha riutilizzato la bellissima melodia nella Manon Lescaut. Segue il Salve Regina, composto a venticinque anni nel 1883: l’originale è per soprano e pianoforte, questa volta lo si ascolterà nella trascrizione di Fabio Maestri per soprano e orchestra d’archi. Il terzo e ultimo brano di Puccini è stato composto nel 1905, quindi nella piena maturità: è il Requiem per coro, viola e organo, dedicato alla memoria di Giuseppe Verdi. Chiude il concerto una nuova versione della Windhaager Messe diBruckner, ora eseguita nella trascrizione di K. Schmidinger e J. Messner, per coro, due corni, orchestra e organo, che la trasforma in una musica sacra di maggior respiro e rivela come questa messa anticipi la grandiosità della musica della maturità di Bruckner. Gli esecutori sono il mezzosoprano Federica Giansanti, il contralto Giada Frasconi, il violista 
Raffaele Mallozzi, l’organista Gabriele Catalucci, la Corale Amerina e l’Orchestra In Canto, sotto la direzione di Marco Attura.

Il concerto di chiusura, domenica 24 alle 17.00, è affidato ai Fratelli Mancuso, poeti, compositori e polistrumentisti, che hanno elaborato una forma particolare di folk attingendo sia alle loro radici siciliane sia alle loro personali esperienze vissute da emigranti. È un itinerario attraverso i canti della tradizione orale della Passione del Venerdì Santo in Sicilia e della passione degli uomini in senso più ampio: canti che sono al tempo stesso urlo e sommessa preghiera di chi inciampa nelle storture del mondo. SacroInCanto è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e della Regione Umbria e il patrocinio della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, del Comune di San Gemini e del Comune di Terni.

Per informazioni: tel. 335 665 4974; www.operaincanto.com

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

In “Salotto musicale dell’800” canta il soprano Chiara Taigi

È intitolato “Una donna nel salotto musicale dell’800” il concerto di mercoledì 20 marzo alle 18.00 della stagione di Roma Sinfonietta all’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1). Il soprano Chiara Taigi e il pianista Antonello Maio ci trasporteranno nel mondo ormai perduto dei salotti dell’Ottocento, dove gli appassionati di musica si riunivano per ascoltare musica eseguita da bravi dilettanti ma anche da celebrità, che non disdegnavano affatto di partecipar. In Italia la passione nazionale per il canto e l’opera faceva sì che si trattasse soprattutto di musica vocale. Tutti i grandi operisti italiani di quell’epoca, che va da Rossini a Verdi e oltre, scrissero raccolte di romanze, melodie e canzoni destinate al salotto.

Il concerto inizia con Francesco Paolo Tosti, che tra fine dell’Ottocento e primo Novecento fu una celebrità internazionale: insegnò canto alla regina Margherita di Savoia e fu molto apprezzato dalla regina Vittoria, che lo volle a Londra come insegnante di tutta la famiglia reale, e da Edoardo VII, che nel 1908 lo nominò baronetto. Non compose mai opere, ma le sue romanze da camera erano amate in tutto il mondo: ne ha scritte oltre cinquecento, tra cui Chiara Taigi ne ha scelte le tre forse più famose, Ideale, L’ultima canzone e Non t’amo più.

Poi Antonello Maio ci invita a una breve escursione in Germania con An einseimer Quelle (Alla sorgente solitaria) per pianoforte di Richard Strauss. Si ritorna in Italia con O del mio amato ben del palermitano Stefano Donaudy, oggi ricordato soprattutto per una romanza famosissima, che era un cavallo di battaglia di grandi soprani come Claudia Muzio e Rosa Ponselle e di grandi tenori come Beniamino Gigli, Tito Schipa e Luciano Pavarotti. Segue un’altra bellissima romanza ma questa volta di un autore celeberrimo, la Serenata di Pietro Mascagni, anch’essa amata e cantata dalle più grandi voci, tra cui la Tebaldi e Pavarotti.

Un altro intermezzo pianistico con Notturno di Ottorino Respighi, una splendida melodia a tratti arricchita da un’elegante filigrana ornamentale. Per concludere Chiara Taigi e Antonello Maio tornano indietro nel tempo di qualche decennio con due romanze dei due maggiori compositori italiani dell’Ottocento, Giuseppe Verdi e Gioachino Rossini: del primo si ascolterà la giovanile Non ti accostare all’urna, che prelude al suo esordio operistico alla Scala; del secondo La Danza, una briosa tarantella nota anche come La luna in mezzo al mare.

Chiara Taigi, romana, nel corso della sua carriera ha cantato oltre settanta opere in più di cinquecento rappresentazioni, esibendosi nei maggiori teatri, tra cui la Scala di Milano e i teatri d’opera di Roma, Napoli, Firenze, New York, Berlino, Amburgo, Zurigo, San Pietroburgo e tanti altri ancora, anche in Francia, Spagna e Belgio, sotto la direzione di grandi maestri quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Riccardo Chailly.

Nel corso della sua carriera venticinquennale Antonello Maio ha realizzato centinaia di concerti, affrontando un multiforme repertorio pianistico. Ha avuto una lunga collaborazione con Ennio Morricone, con cui ha eseguito concerti da solista a Santiago del Cile, Mosca, Dublino e altre importanti città europee. Ha collaborato con celebri cantanti, come Renata Scotto e Mariella Devia.

Il concerto sarà preceduto da una breve presentazione di Anna Rollando.

Biglietti: € 12,00 intero; € 8,00 ridotti personale universitario e over 65; € 5,00 studenti. I biglietti si possono acquistare presso Roma Sinfonietta(telefono06 3236104– email:romasinfonietta@libero.it) o presso l’Auditorium E. Morricone dell’Università di Roma “Tor Vergata” a partire da un’ora e mezzo prima di ogni concerto.

Mauro Mariani