I prossimi appuntamenti di PEM!

È un programma di grande rilievo quello della sedicesima edizione di “PeM! Parole e Musica in Monferrato”, che vedrà ospiti Erica Mou, Nada, Samuel, Luca Sofri, Bobby Solo, Davide Van De Sfroos, un omaggio a Ezio Bosso e la tradizionale camminata letteraria, quest’anno dedicata a Dante.

Personaggi importanti della musica e della società italiana per il festival piemontese di incontri, racconti e canzoni diretto da Enrico Deregibus, che fino al 24 settembre toccherà i comuni di San Salvatore, Balzola, Lu-Cuccaro, Valenza e Mirabello.

Un festival unico, il cui fulcro è costituito da incontri/intervista – non veri e propri concerti – con cantanti e musicisti che si raccontano inframezzando alle parole qualche canzone eseguita in modo intimo e informale. Appuntamenti in luoghi di grande fascino, tra le colline e il Po, nel Monferrato, un territorio da qualche anno insignito del titolo di patrimonio Unesco, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Il 3 settembre, ancora alle 18.30, toccherà a Nada, nome simbolo della musica italiana, da quella sanremese a quella legata alla scena indie rock, protagonista di una ficton su Rai1 nei mesi scorsi. La cantautrice toscana, già ospite del festival qualche anno fa, è in programma

in Piazza Giovanni XXIII a Balzola, un comune che da quest’anno si unisce alla rassegna.

La serata del 6 settembre, alle 21.15 a San Salvatore al Parco della Torre storica, vedrà una parziale deviazione dal percorso musicale che caratterizza la rassegna. Protagonista sarà infatti il giornalista Luca Sofri, che racconterà dell’esperienza del Post, il quotidiano online che dirige (fra i più seguiti in Italia), del libro/rivista “Cose, spiegate bene” e del suo volume “Playlist. La musica è cambiata”.

Ci si sposterà a Valenza all’Arena Carducci l’8 settembre alle 21.15 per un incontro con Davide Van De Sfroos, grande cantore di storie e personaggi di provincia che diventano simbolici dell’umanità. Il musicista e scrittore lombardo presenterà fra l’altro il nuovo album “Maader folk”, in uscita nei giorni successivi.

Il 9 settembre, alle 21.15 sarà il Country Sport Village di Mirabello a ospitare una serata con Erica Mou, giovane e talentuosa cantautrice pugliese vincitrice di un Premio della Critica a Sanremo giovani e con un fitto percorso di concerti in Italia e all’estero. Presenterà fra l’altro il suo nuovo album, “Nature”, in uscita il giorno successivo, insieme a brani storici della musica italiana.

A San Salvatore il 14 settembre alle 21.15 sarà poi di scena una vera e propria leggenda della musica in Italia: Bobby Solo. Sarà l’occasione per una carrellata ricca di musica dal vivo nella sua storia, passando dal rock’n’roll a “Una lacrima sul viso” e ai tanti altri successi di un personaggio di grande vitalità. L’appuntamento è al Parco della Torre storica, così come quello del 19 settembre alle 18.30. Questa volta toccherà a Samuel raccontarsi accompagnato da qualche canzone. Cantante e autore, ha all’attivo nove album con i Subsonica, sei con i Motel Connection e due come solista, l’ultimo dei quali, il recente “Brigata Bianca”, contiene singoli di grande successo come “Cocoricò” (con Colapesce) e “Cinema” (con Francesca Michielin).

Il 23 settembre alle 21.15 si tornerà a Balzola, nell’anfiteatro dei giardini pubblici, per una serata dedicata a Ezio Bosso. Il grande compositore e direttore d’orchestra, che aveva fra l’altro radici balzolesi, sarà ricordato con la sua musica e con il nipote Tommaso, curatore della sua eredità artistica, e Alessia Capelletti, curatrice del libro “Ezio Bosso. Faccio musica” (Piemme).

A chiudere il festival, il 24 settembre a San Salvatore, sarà la tradizionale passeggiata letteraria sulle colline. Quest’anno sarà dedicata a “L’inferno di Dante”. Partenza alle 19,30 da viale della Rimembranza, arrivo in via Cavalli (piazzale Teatro Comunale) per un percorso di 5km. La compagnia teatrale “Teatro del Rimbombo” con sontuosi costumi d’epoca declamerà i versi più noti dei canti infernali della Divina Commedia, nel suggestivo saliscendi della valle detta “dell’Inferno”.

Monferr’Autore

Fiumicino Jazz Festival

È riservato ad una giocosa e rilassante esperienza tra Musica e Natura il primo appuntamento del FIUMICINO JAZZ FESTIVAL, rassegna ideata da Attilio Berni, direttore artistico del Museo del Saxofono, in collaborazione con la Pro Loco di Fiumicino e il birrificio agricolo Podere 676, che prenderà il via venerdì 3 settembre per svolgersi ogni fine settimana del mese tra il Museo di Maccarese, il battello sul fiume ancorato all’Archeoboat di Fiumicino Paese e la cantina della birra a Testa di Lepre. L’inaugurazione della manifestazione, con due partenze alle ore 17,30 e 18,30 di venerdi, prevede due gite musicali sul  battello con aperidegustazione e il concerto della Continental Dixie Band, orchestra in puro stile New Orleans che arricchirà con le proprie atmosfere Dixieland il tragitto lungo le bellezze paesaggistiche sulle sponde del Tevere.

Sabato 4 settembre alle ore 21:00 è di scena il primo concerto al Museo, insieme al jazz autentico di Max Ionata & Friends.  In un contrappunto intrigante e sintonico, il sound di Max Ionata incontra il tocco di Luca Mannutza interagendo appassionatamente con la ritmica di Francesco Puglisi e Francesco Merenda. Uno scambio amabile d’eleganza e raffinatezze che sfocia in un fluire continuo di suggestioni…Il concerto, per chi lo desidera, è anticipato da un apericena.

In chiusura del primo week-end avrà luogo l’originale appuntamento della serie “Conversaxioni” dedicato alle storie di birra e jazz. Domenica 5 settembre alle ore 18:00, sempre al Museo, protagonista sarà il grande Lino Patruno, che tra racconti e performance  parlerà delle origini italiane del jazz, del blues, del contributo dei neri e di quello di bianchi, allargando il panorama della sua lectio storico-musicale al jazz in Italia negli anni ’50, a Roma e a Milano, e a quello di New Orleans,  Chicago e New York negli anni ’20.

Venerdì 10 settembre   

Birra & Sax – Eventi al Birrificio

concerto e presentazione azienda Podere 676

Podere 676 – Testa di Lepre   

Dalle ore 18:00 a notte fonda…

Sabato 11 settembre   

Concerto MICHAEL ROSEN HARMONIC Quartet           

Museo del Saxofono  

Ore 21:00

Domenica 12 settembre   

Conversaxioni

Storie di Birra & Jazz con …

Attilio Berni     

Sax & Sex

Aneddoti, storie e racconti sul jazz con degustazione snack e birra

Museo del Saxofono  

Ore 18:00

Venerdì 17 settembre   

Birra & Sax – Eventi al Birrificio

concerto e presentazione azienda Podere 676

Podere 676 – Testa di Lepre

Dalle ore 18:00 a notte fonda…

Sabato 18 settembre   

Concerto

SHANTI PROJECT – Enrico Ghelardi 4et          

Museo del Saxofono  

Ore 21:00

Domenica 19 settembre   

Conversaxioni

Storie di Birra & Jazz con…

Alfredo Romeo

Spazzole & Bacchette    

Aneddoti, storie e racconti sul jazz con degustazione snack e birra

Museo del Saxofono  

Ore 18:00 

Venerdì 24 settembre   

Come a New Orleans

Gite musicali sul battello con la Continental Dixie band     

Fiumicino paese

In Collaborazione con la Pro Loco di Fiumicino

Partenze ore 17:30 e ore 18:30

Sabato 25 settembre   

Concerto

ESTEMPORANEA-MENTE – Marilena Paradisi Trio       

Museo del Saxofono  

Ore 21:00

Domenica 26 settembre   

Conversaxioni

Storie di Birra & Jazz con…

Monica Gilardi           

Le donne nel Jazz

Aneddoti, storie e racconti sul jazz con degustazione snack e birra

Museo del Saxofono  

Ore 18:00 

Sito web ufficiale: www.fiumicinojazzfestival.com

Elisabetta Castiglioni

Festival Dolce India 2021

Si svolgerà da venerdì 3 a domenica 5 settembre 2021 presso l’Ashram Joytinat di Corinaldo (AN), il Festival Dolce India, manifestazione dal ricco programma che prevede conferenze, incontri con il maestro Swami Joythimayananda, direttore dell’Ashram, seminari sulle tecniche di contemplazione, Satsang, Meditazione, canto di Mantra, Pooja (preghiera) al Tempio Joythiswar, laboratori e lezioni di Yoga, concerti di musica classica indiana, arpa celtica e handpan, mostre d’arte e fotografiche, presentazione di libri e proiezioni video, laboratori per bambini.

A disposizione del pubblico anche un “Indi Market”, esposizione di artigianato tradizionale indiano, abiti, accessori, prodotti ayurvedici e prodotti ortofrutticoli prodotti dall’Ashram Joytinat, oltre alla possibilità di pranzare con cibi e bevande a base di alimentazione vegetariana ayurvedica.

All’interno del festival si svolgerà il XXIII Convegno Internazionale Joytinat Yoga-Ayurveda (programma completo sul sito www.joynat.it), che avrà come tema: “adattabilità, devozione, tranquillità, salute, forza, felicità”.

Il convegno, patrocinato dal Comune di Corinaldo e organizzato dall’Ashram Joytinat Yoga Ayurveda di Corinaldo con la collaborazione di “Ayurvedic Academy” (Pune, India), vedrà la partecipazione di relatori nazionali e internazionali e vuole porre l’attenzione sul bisogno dell’uomo di ritrovare la propria serenità individuale e collettiva per migliorare la qualità della propria vita cercando di entrare in armonia e simbiosi con il mondo circostante. Tema quanto mai attuale in tempi di pandemia.

Il XXIII Convegno Joytinat Yoga-Ayurveda si aprirà sabato 4 settembre alle ore 10:00 con i saluti istituzionali di Matteo Principi, Sindaco di Corinaldo, e il benvenuto del maestro Swami Joythimayananda e di Rajaletchumi Joythimayananda.

Matteo Principi, Sindaco di Corinaldo: “Siamo lieti di poter ospitare nella nostra città un’iniziativa così importante e significativa. Il difficile periodo che tutti noi stiamo vivendo da oltre un anno e mezzo fa sì che dobbiamo tornare a sentirci parte di un tutto, perché nel far parte di una comunità e nella solidarietà possiamo ritrovare forza e speranza. Lo Yoga e l’Ayurveda in questo senso ci indicano la strada da perseguire per guardare in noi stessi e andare oltre le difficoltà tutti insieme”.

Maestro Swami Joythimayananda, guida spirituale e fondatore della scuola Joytinat Yoga Ayurveda Italia/Sri Lanka: “L’uomo in Occidente è contaminato dal culto della velocità, che ha ormai intossicato il suo corpo. La pandemia ci ha mostrato chiaramente che bisogna tornare a una vita più semplice e umile, rispettando i ritmi della Terra. Abbiamo bisogno di nutrire il nostro spirito, di purificarci e rilassarci, essere fedeli al lento procedere della vita di una volta, quando ci si spostava poco e ogni passo lasciava il segno. Lo Yoga e l’Ayurveda sono il giusto strumento per avere nuovamente una percezione corretta della realtà, permettere a ognuno di noi di percepirci per quello che siamo, con semplicità e in pace, nonché educare la nostra mente a mettersi al servizio della nostra anima. Sentire la pienezza senza possesso”.

A seguire interverranno, coordinati dallo psicoterapeuta e naturopata Annibale D’Angelo:

Maestro Joythimayananda (guida spirituale fondatore della scuola Joytinat Yoga Ayurveda, Italia/Sri Lanka); Antonio Morandi (Medico specialista di Neurologia e Direttore della scuola Ayurvedic Point di Milano); Marco Colella (Medico specialista in malattie dell’apparato respiratorio ed esperto in Ayurveda); Lucia Costa (Medico chirurgo specialista in Medicina del lavoro e medico ayurvedico); Maria Salvatierra (Farmacista e Operatrice in Ayurveda a Barcellona, Spagna) e Tomás Hernández (Medico ed esperto di Tantra e Ayurveda a Barcellona, Spagna).   

Venerdì 3 settembre ore 21: Proiezione video “Cammino di Santiago”, “Ashram Story”; a seguire proiezione del film “La Tribù delle noci sonanti” che racconta la storia di Fabrizio Cardinali e suo figlio Siddhartha, che vivono in un paesino dell’entroterra marchigiano dove Fabrizio fonda la Tribù delle noci sonanti, vivendo a contatto con la natura e rinunciando all’elettricità e ai comfort.

Sabato 4 e domenica 5 Settembre sono previsti per i bambini due laboratori creativi (sabato e domenica), un laboratorio di Yoga a cura di Serena Folco dedicato alla sensibilità dei più piccoli con giochi sensoriali, asana, canti e indovinelli (domenica), nonché un laboratorio pratico di musicoterapia aperto anche agli adulti dal titolo “Drum Circle, la libertà di suonare” a cura di Alessandro Pianelli, professore dell’Istituto Comprensivo di Corinaldo e musicoterapeuta (domenica): obiettivo del laboratorio la condivisione del ritmo vitale e l’essere in armonia con sé stessi e con gli altri.

L’Ashram Joytinat è strutturato secondo la tradizione ayurvedica. Un luogo immerso nella natura, ideale per rilassarsi e rigenerarsi. Guidato dal Maestro Vaidya Swami Joythimayananda, è concepito appositamente per la cura di corpo, mente e anima. Situato a Corinaldo nelle bellissime colline marchigiane, viene ideato come una comunità con multiformi funzioni. Un ritiro all’Ashram Joytinat è un modo di sentirsi “a casa”. Il Maestro esprime attraverso questo luogo il concetto di “sole”, il cui nucleo è costituito dalla più alta eredità spirituale e culturale dell’India. 

Stefano de Angelis (anche per la fotografia)

La memoria delle rocce. Percorsi di arte rupestre in Valtellina

L’arte rupestre in Valtellina costituisce un patrimonio culturale di inestimabile valore. Dalla media Valle fino a Bormio sono molte le testimonianze archeologiche che permettono di ricostruire la diffusione di questo fenomeno e di comprendere i rapporti con altri territori nel corso del tempo: le statue stele, scoperte in particolare nel comprensorio di Teglio e che costituiscono l’aspetto valtellinese di un fenomeno che si diffuse in tutto l’arco alpino nel corso dell’età del Rame; la Rupe Magna di Grosio, che con più di 5.000 raffigurazioni rappresenta il gruppo di incisioni più consistente della Valle e uno dei più importanti d’Europa; grandi superfici istoriate come quelle di Castione Andevenno, di Sondrio e di Tresivio; ultima scoperta in ordine di tempo, la stele di Migiondo (Sondalo) con un allestimento di prossima inaugurazione.

La fortuna delle rocce e dei massi incisi non è confinata nella protostoria, ma si espande nei secoli successivi, nell’età del Ferro e durante la romanizzazione (le stele di Tresivio e di Montagna in Valtellina), fino all’età storica con i marchi dei cavatori e le croci.

“La memoria delle rocce” nasce dalla volontà di far emergere il potenziale culturale dell’arte rupestre valtellinese costituendo un calendario comune di eventi e iniziative organizzate nei diversi musei e siti archeologici della Valle.

La rassegna ha preso avvio in concomitanza con le Giornate Europee dell’Archeologia (18-20 giugno) con le prime iniziative a Castione Andevenno, Sondrio e Teglio per concludersi in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (25 e 26 settembre). Prevede numerosi appuntamenti a Grosio, Grosotto, Tresivio e Sondalo. Si tratta di eventi di vario genere: conferenze, presentazioni, laboratori e visite guidate nei musei, nei siti archeologici e nel territorio.

Questa prima edizione de “La memoria delle rocce” vuole essere solo il primo passo di un progetto condiviso che intende promuovere nei prossimi anni l’arte rupestre della Valtellina, nella convinzione che la messa in rete dell’eccezionalità del patrimonio culturale del territorio possa essere un importante volano per una rinnovata ripresa culturale, sociale ed economica.

S.E.

Un festival NON da tre soldi

È “Un festival NON da tre soldi” quello dell’Associazione InCanto, che si svolge dal 17 agosto al 4 settembre 2021 con un fitto calendario di concerti nei più bei chiostri di Amelia, Collescipoli e San Gemini, in provincia di Terni.

Momento culminante del festival è la prima esecuzione in Italia della pantomima per bambini Zaubernacht (Notte magica) di Kurt Weill, primo lavoro teatrale di questo famosissimo autore del Novecento, noto soprattutto per la collaborazione con Bertolt Brecht, insieme a cui scrisse, tra l’altro, un capolavoro come L’opera da tre soldi. Poi – andato in esilio in America durante il nazismo – Weill si “americanizzò” e scrisse anche commedie musicali, songs e musiche per i film di Hollywood. Zaubernacht sarà diretta da Fabio Maestri con il soprano Patrizia Polla e l’Ensemble In Canto. Nell’esecuzione, che sarà in forma di concerto, verranno interpolate delle filastrocche originali scritte per questa occasione dalla scrittrice Sandra Petrignani (il 31 agosto alle 22.15 al Chiostro di San Francesco a San Gemini).

Sempre il 31 agosto, un’ora prima di Zaubernacht, si potranno ascoltare altre musiche di Weill, tratte da L’opera da tra soldi e da Happy End e riunite sotto il titolo “Quanti denti ha il pescecane? Storie di mendicanti, pirati e cannoni”: sarà il debutto di Lucilla Galeazzi in questo repertorio, con Silvia Paparelli al pianoforte.

Intorno a Weill, molto amato dal pubblico di ieri e di oggi, ruotano anche altri concerti del festival: sarà possibile ascoltare le sue pagine più note (in particolare quelle da L’opera da tre soldi) ma anche altre di più rara esecuzione. Non mancheranno occasioni per l’ascolto di repertori diversi, da quello vocale operistico e da salotto alla musica strumentale del Sei e Settecento, passando per Paganini, Morricone e la canzone d’autore. Dunque un programma molto vario, che vuole raggiungere ogni tipo di pubblico.

Ad inaugurare il festival, il 17 agosto alle 21.15 ad Amelia nel Chiostro di Sant’Agostino, è un concerto-conferenza dedicato alla musica – oggi di raro ascolto – di Amintore Galli, compositore molto noto alla fine dell’Ottocento, che iniziò la sua carriera proprio in Umbria. Sarà accostato ai suoi contemporanei Mascagni e Giordano. Partecipano al concerto tre cantanti di primissimo piano, quali il soprano Bruna Tredicine, il tenore Danilo Formaggia e il baritono Massimo Simeoli, con Catia Capua al pianoforte e con un’introduzione del musicologo Paolo Patrizi.

Il 18 alle 21.15 a Collescipoli è la volta dell’Insolito Duo formato dal trombone di Eugenio Renzetti e dalla chitarra di Luca Berardi, che suoneranno adattamenti di canzoni di Dalla, Tenco, Endrigo, Paoli, Pino Daniele e di altri protagonisti della canzone italiana del ventesimo secolo.

Il 20 agosto alle 21.15 a Collescipoli e il 24 (sempre alle 21.15) ad Amelia i cinque clarinetti del Solitaire Ensemble presentano un variegato programma, che spazia da Rossini a Brahms, da Verdi a Weill, da Bizet a Fancelli.

Pincini, Buttà

Il 27 alle 21.15 si torna a Collescipoli per ascoltare Kleine Dreigroschenmusik, versione ridotta dell’Opera da tre soldi di Brecht e Weill, eseguita dalla formazione giovanile Filarmonica Sabina Foronovana diretta da Lorenzo Rosati con la partecipazione del soprano Lucia Filaci. Questo concerto viene replicato il 29 a San Gemini. Ancora a Colescipoli il 29 alle 18.30 il giovane pianista emergente William Belpassi si cimenta con un impegnativo programma, iniziando con Weill per tornare indietro nel tempo a Brahms e Beethoven.

Gli ultimi concerti si svolgono tutti a San Gemini. Dopo  Zaubenacht di Weill (31 agosto) il chiostro di San Francesco accoglie l’1 settembre alle 21.15 un duo di strumenti che sembrerebbero difficilmente conciliabili, formato da AndreaCorsi (1° fagotto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai) e Gabriele Catalucci (clavicembalo), che eseguono musiche del barocco italiano (Bertoli), francese (Corrette) e tedesco (Bach).

Ancora a San Gemini il 2 settembre alle 21.15 suonano il violoncellista Luca Pincini e la pianista Gilda Buttà, due dei musicisti prediletti da Ennio Morricone, con il quale hanno collaborato innumerevoli volte per circa tre decenni, sia in sala di registrazione che in concerti dal vivo in Europa, America ed Asia. Suonano naturalmente musiche di Morricone, ma anche di due musicisti a lui vicini, quali Piazzolla e a Bacalov, e di due grandi della scuola francese, Fauré e Debussy.  Il 3 settembre alle 21.15 un altro prestigioso duo formato dal soprano Lorna Windsor e dal pianista Antonio Ballista presenta il Weill del periodo americano ed altri autori di quello stesso contesto, quali Gershwin, Berlin e Porter. Il festival si conclude a San Gemini il 4 alle 21.15 con uno dei migliori violinisti italiani, Vincenzo Bolognese (1° violino di spalla dell’Opera di Roma), che affronta i ventiquattro Capricci di Paganini, vertice del virtuosismo violinistico di ogni tempo.

Bolognese

Tutti i concerti si svolgeranno nel territorio ternano, in particolare nei centri di Amelia, San Gemini e Collescipoli. Sono stati scelti quattro chiostri di particolare valore artistico e fascino (i Chiostri di Sant’Agostino e San Francesco ad Amelia, quello di San Francesco a San Gemini e quello di Santa Cecilia a Collescipoli), luoghi di grande attrattiva turistica e perfettamente funzionali alla programmazione estiva dei repertori scelti.

Per tutti questi concerti i biglietti avranno il costo simbolico di 3 euro.

Dopo “Un festival NON da tre soldi”, la programmazione di OperaInCanto tornerà, come di consueto, in autunno: il 9 ottobre si terrà la prima esecuzione assoluta dell’opera Le ossa di Cartesio, lavoro commissionato dall’Associazione In Canto e nato dalla collaborazione tra Mauro Cardi, uno dei compositori di maggior spicco oggi in Italia, e Guido Barbieri, critico, musicologo e voce storica di Rai Radio3.

Il festival è reso possibile dal contributo di Mibac Ministero per i Beni e le Attività culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Regione dell’Umbria.

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

La statua di Dante restaurata a Verona

Difficile ritrovare, nella memoria di gran parte dei veronesi, un’immagine della statua di Dante così bella, completamente ripulita e risanata, in un luminoso e omogeneo colore bianco tipico del marmo di Carrara. Presente da oltre 150 anni in piazza dei Signori, la monumentale statua di Dante è di nuovo visibile al pubblico al termine di un ampio intervento di restauro conservativo, che ne ha permesso la valorizzazione, in occasione delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte del Sommo Poeta.

L’intervento conservativo, effettuato dal Comune di Verona – Edilizia Monumentale e Direzione dei Musei Civici, è stato reso possibile grazie al generoso contributo dello sponsor Zalando, che ha sostenuto interamente il costo dell’opera.

Per la prima volta dalla sua collocazione nella piazza, avvenuta nel maggio del 1865, la statua è stata infatti oggetto, dallo scorso febbraio, di un complessivo intervento di sistemazione, che ha portato, in particolare, alla sanificare delle parti marmoree danneggiate in molti anni. L’opera fu realizzata dal giovane scultore Ugo Zannoni, che vinse il concorso indetto dalla Società di Belle Arti dell’Accademia di Agricoltura e Scienze, in occasione della celebrazione del sesto centenario della nascita del poeta.

La statua fu inaugurata alle quattro del mattino, nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865, per scongiurare la reazione degli Austriaci, allora al governo della città scaligera, che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e di agognata libertà dallo straniero. Il monumento, di altezza totale pari a circa 7 metri, di cui 3 metri della sola statua, è realizzata in marmo di Carrara su basamento di marmo rosso di Verona. Prima del restauro l’intero monumento presentava i danni tipici dei manufatti esposti all’aperto, tra cui: erosione della superficie, fessurazioni della pietra, formazione di incrostazioni nere nelle parti rientranti del modellato. Il colore della pietra, oggi brillante ed omogeneo, appariva fortemente alterato. Il marmo di Carrara, inoltre, presentava punti di erosione nelle superfici maggiormente esposte.

L’attività di restauro ha riguardato: asportazione dei depositi di polvere; preconsolidamento della superficie lapidea, laddove necessario, con silicato di etile; trattamento biocida per la rimozione di colonie di microrganismi e muschi con l’ausilio, in un secondo tempo, di spazzolini, spugne, bisturi; pulitura con acqua a bassa pressione nelle zone meno degradate; impacchi desolfatanti con carbonato/bicarbonato d’ammonio in soluzioni; trattamento consolidante con etilsilicato su tutto il monumento; stuccatura delle fratture lapidee con malte di calce aerea e inerti selezionati per imitare la colorazione e la texture delle superfici originali circostanti; protezione finale della pietra per prolungare nel tempo gli effetti dell’intervento di risanamento.

“Il restaurato monumento di Zannoni – precisa l’assessore Briani – rappresenta il simbolo delle celebrazioni dantesche e il punto di partenza dell’ampia programmazione di eventi previsti nel corso di quest’anno nella città scaligera. Tante occasioni per scoprire il legame intercorso fra Verona ed il Sommo Poeta e, in particolare per i veronesi, per poter visitare luoghi della città mai visti prima”.

Roberto Bolis

Voria piturar Verona. Concorso di pittura

Una giornata per dipingere dal vivo, possibilmente ispirandosi a Dante Alighieri. Torna il concorso di pittura estemporanea ‘Voria piturar Verona’, che porta in città appassionati di pennello e cavalletto provenienti da tutta Italia.

L’appuntamento è per sabato 11 settembre, quando gli artisti iscritti potranno dare spazio alla loro creatività, riportando su tela scorci, panorami, angoli nascosti o momenti di vita quotidiana di Verona. Dopodiché una giuria selezionerà le opere che avranno meglio interpretato lo spirito del concorso. E premierà i primi tre classificati rispettivamente con mille euro, 500 euro e 300 euro. Tutte le opere realizzate verranno esposte al pubblico in due mostre allestite all’interno della chiesa di San Pietro Incarnario, la prima dal 17 al 21 settembre e la seconda dal 24 al 28 settembre.

Novità dell’edizione 2021 e la presenza della giuria popolare, ovvero la partecipazione del pubblico all’iniziativa, che durante la visite delle mostre potrà votare l’opera preferita. Le due creazioni più votate, una per mostra, si aggiudicheranno un premio di 100 euro ciascuna. Le iscrizioni si chiuderanno il 31 agosto, la partecipazione è gratuita e per aderire compilare il modulo al seguente link:estemporanea.comune.verona.it

Il regolamento del concorso è pubblicato sul sito del Comune di Verona: www.comune.verona.it. Gli iscritti riceveranno via mail tutte le informazioni necessarie.

Per informazioni scrivere a:estemporanea@comune.verona.it.

L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è realizzata nell’ambito della manifestazione ‘L’Arte Racconta i Quartieri’, organizzata dall’assessorato al Decentramento, in collaborazione con la Società di Belle Arti di Verona e con il sostegno di Fondazione Cattolica Assicurazioni.

‘Un’iniziativa che ha riscosso grande successo e che nemmeno la pandemia è riuscita a fermare – ha detto l’assessore al Decentramento Padovani -. Il ritorno alla normalità si ottiene anche con questi progetti, che trovano nell’arte e nella partecipazione dei cittadini la principale ispirazione. Nell’anno dedicato a Dante non potevamo non ispirare il concorso al Sommo Poeta, ma questa non è l’unica novità dell’edizione 2021. Per la prima volta le opere saranno valutate anche dalla giuria popolare, tutti i cittadini che andranno a visitare le mostre potranno infatti esprimere lo loro quadro preferito”.


Roberto Bolis

Il “Cuore di Lucia” compie quindici anni

Il 14 luglio del 2006 volava in cielo Lucia Fiocchetti, una bambina di Schio, in provincia di Vicenza, classe 1997. Con i fratelli e i genitori frequentava il lago di Garda, Padenghe, dove avvenne un tragico incidente nella piscina di un residence: pur essendo una nuotatrice, Lucia rimase impigliata nella griglia di protezione di un pozzetto sul fondo della vasca, senza più riuscire a risalire, malgrado i soccorsi. Uno dei purtroppo tanti incidenti nelle piscine, soprattutto nei mesi estivi, com’è più probabile. Lucia lasciava affranti i genitori e tre fratelli e la storia sarebbe una, ahimè, delle tante, se non avesse generato una delle, per fortuna, tante storie di solidarietà e di aiuto. Come Lucia si è “tuffata tra le braccia del Padre”, così la ONLUS voluta dai suoi genitori porta acqua dove si muore di sete, dove non si può nuotare per divertimento e refrigerio nelle calde giornate estive. L’immenso dolore che ancora si legge negli occhi di mamma Pia e di papà Fabio è diventato un sorriso che si rinnova ogni anno proprio a Padenghe, in estate, poi a Schio e poi il giorno di Santa Lucia, con varie attività di raccolta fondi. Nei giorni scorsi, presso l’abbazia di Maguzzano, gioiello di spiritualità incastonato nelle colline moreniche del Garda, è stata celebrata una santa messa in suffragio di Lucia.

Quindi è stato possibile ascoltare le parole di alcuni dei protagonisti dei progetti nati dalla disgrazia che ha colpito la famiglia, in particolar modo comprendere come portare l’acqua in un villaggio africano consente di lavarsi le mani ai medici che entrano ed escono dalla sala parto di un ospedale, piuttosto che risparmiare 1.600 metri a piedi, in salita, verso il pozzo governativo per poter avere acqua potabile da bere. La canalizzazione dell’acqua verso l’ospedale e verso la scuola di una cittadina, permette di non avere sete e di poter migliorare l’igiene e la salute. L’impegno di frati e suore, di varie congregazioni religiose operanti in loco, consente soprattutto alle bambine di avere un futuro: le scuole che vengono seguite con progetti italiani sono particolarmente per loro, infatti, le più sfortunate e abbandonate in zone difficili del mondo. Ad esempio, partendo diciotto anni fa da una scuola elementare per bambine in Africa seguita da operanti veronesi, si è proseguito con le scuole medie e poi con le superiori ed oggi ci sono delle ragazze universitarie, sia in Economia che in Scienze infermieristiche, che contribuiscono al benessere locale. L’acqua in alcune zone ha consentito di iniziare progetti di orti per la propria sussistenza alimentare, migliorando lo stato di zone a rischio.

Tornando alla famiglia Fiocchetti, due mesi dopo la scomparsa della bimba, la mamma trovò un suo appunto: “Un senso di vita per tutti che è dentro i nostri cuori”. Quel messaggio portò alla riflessione di tramutare il dolore in ricchezza solidale e venne fondata un’associazione destinata a fare ricordare per sempre la piccola Lucia. “Cuore di Lucia” ONLUS segue progetti concreti, piccoli ma fondamentali, che permettono anche il confronto con chi li segue direttamente. A volte arrivano richieste di aiuto per comperare un rubinetto, oppure per poter avere un pezzo di tubo e, appunto, canalizzare l’acqua potabile. Altre volte bastano poche decine di euro al mese per assicurare che un bambino o una bambina vadano a scuola con profitto.

Tra i progetti in corso “L’acqua è vita” per la costruzione di 50 pozzi a Tulear, in modo da garantire l’accesso gratuito all’acqua a circa centomila persone; il progetto è stato avviato nel 2018 e i primi dieci pozzi sono già attivi. Ogni progetto è aperto a tutti e non è confessionale.

Progetti sono stati conclusi in Tanzania, Guinea, Sierra Leone, Ghana, Guinea-Bissau, Etiopia, Costa d’Avorio, Congo, Camerun, Repubblica Centrafricana, Burundi, Angola, Burkina Faso, ad esempio, ma vengono aiutati anche i Fratelli dell’abbazia di Maguzzano, impegnati in un lavoro di miglioramento del sistema idraulico di un edificio che vanta una storia quasi millenaria.

Alessia Biasiolo

Premio Bianca d’Aponte ad Aversa

Ritorna il Premio Bianca d’Aponte per una due giorni all’insegna della musica di qualità. Si terrà infatti il 14 e 15 luglio ad Aversa il recupero della finale della 16a edizione dell’unico contest italiano riservato a cantautrici, inizialmente prevista per ottobre 2020 e poi rinviata per le disposizioni legate all’emergenza sanitaria.

In gara ci saranno Bambi da Napoli, Simona Boo da Termoli, Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette, La Zero da Piano di Sorrento, Lucrezia da Bologna, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale, Veronica da Aversa, Chiara White da Firenze.

Madrina di questa edizione è Arisa, che nella serata finale interpreterà “Cantico dei matti” di Bianca d’Aponte (la cantautrice a cui la manifestazione è dedicata), insieme ad alcuni suoi brani. A lei anche il compito di presiedere la giuria.

Le serate saranno ospitate negli spazi esterni del Liceo Scientifico Enrico Fermi, con inizio alle ore 20.30. Sarà possibile seguirle anche in streaming sulla pagine Facebook del Premio Bianca d’Aponte e di Rai Radio 1, media partner ufficiale dell’evento.

Ad aprire le due serate sarà Cristiana Verardo, vincitrice del concorso nell’ultima edizione, mentre il 14 luglio salirà sul palco anche la Nuova Compagnia di Canto Popolare, che riceverà un Premio alla carriera dalla Città di Aversa. Insieme a loro si esibiranno Giuseppe Anastasi, Bungaro, Alfina Scorza e Brunella Selo.

Il 15 luglio alle 16.30 all’Auditorium Bianca d’Aponte ci sarà spazio per un incontro con le finaliste, condotto da Timisoara Pinto. In serata, oltre ad Arisa, saliranno sul palco in veste di ospiti gli A’67, Patrizia Laquidara e i Têtes de Bois.

La conduzione delle due serate è affidata a Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu, mentre ad accompagnare alcune delle finaliste sarà la band coordinata e diretta da Alessandro Crescenzo. Il tutto con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti.

Molti i riconoscimenti in palio. Alla vincitrice assoluta andrà il Premio Bianca d’Aponte, con borsa di studio di € 1.000, la partecipazione come ospite alla prossima edizione del Premio e tre concerti di presentazione prodotti da Doc Live. Per chi si aggiudicherà il Premio della Critica “Fausto Mesolella” è prevista una borsa di studio di € 800. Verranno inoltre assegnate menzioni per miglior testo, migliore musica e migliore interpretazione.

Il contest darà anche diritto a un contributo di € 10.000 per un tour di sei date all’artista vincitrice (o, in mancanza dei requisiti richiesti, a una delle altre finaliste), contributo che sarà riconosciuto dal Nuovo Imaie ai sensi del regolamento e del bando art. 7 L. 93/92, settore audio Premi e Concorsi anno 2020.

Tra i premi in palio da parte di enti e associazioni esterne all’organizzazione ci sono: quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di una possibile collaborazione artistica; quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio; quello del Virus Studio, “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella), con l’incisione di un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti; quello dell’etichetta femminile “Maieutica Dischi” di Veronica Marchi (vincitrice della prima edizione del Premio) per la produzione e pubblicazione di un brano. Inoltre, ci sarà una proposta per un anno di assistenza legale e manageriale per l’artista vincitrice o altra finalista da parte di Siedas.

La giuria, come ogni anno, sarà costituita da affermate cantautrici, cantautori, autori, compositori, giornalisti del settore, addetti ai lavori e operatori culturali, suddivisi in due giurie: quella per il premio assoluto e quella per il premio della critica, intitolato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione.

Nel corso delle serate sarà disponibile la compilation della 16^ edizione del Premio, che il pubblico potrà ricevere in cambio di un’offerta presso il banco di Emergency, cui sarà devoluto l’intero ricavato.

È intanto in atto la selezione delle finaliste della 17a edizione, le cui finali sono in programma il 22 e 23 ottobre. L’ingresso è solo su prenotazione. Per maggiori info: 335 7665665 – 335 5383937, oppure alla mail info@biancadaponte.it

Monferr’Autore (anche per la fotografia)

Nervi Music Ballet Festival 2021

La musica, il balletto, il teatro ritornano a fiorire al Nervi Music Ballet Festival 2021, in scena nella spettacolare cornice dei Parchi di Nervi fino a lunedì 2 agosto 2021. Sei nuove produzioni del Teatro Carlo Felice in prima esecuzione assoluta e una prima italiana, un progetto artistico ambizioso, dal nuovo naming e branding internazionale, e dall’emozionante veste grafica consacrano la nuova edizione della manifestazione, a 67 anni dalla nascita del Festival Internazionale del Balletto di Nervi.  

Il Nervi Music Ballet Festival è dedicato alla memoria di Carla Fracci, che al Festival Internazionale del Balletto di Nervi debuttò nel 1957.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria e in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura (MIC) il Nervi Music Ballet Festival 2021 è organizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice, in collaborazione con un bouquet d’istituzioni culturali comprensivo delle realtà di performing arts più rappresentative sul territorio cittadino: il Teatro Nazionale di Genova, la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, il Politeama Genovese. La manifestazione è realizzata grazie al supporto del main partner Iren, dell’official sponsor e food partner Esselunga, del premium sponsor Banca Passadore. Technical sponsor AMIU, AMT, Aster.

L’étoile Svetlana Zakharova in duo con il violinista Vadim Repin, la pianista Beatrice Rana, in veste d’attore l’étoile e coreografo Vladimir Derevianko, il bailaor Sergio Bernal, i primi ballerini Ashley BouderJacopo Tissi, Jacopo Bellussi, Davide Dato, il duo Simone Repele/Sasha Riva, la violinista Anna Tifu, il bandoneon di Fabio Furìa, l’Ensemble Accademico Statale di Danza Popolare “Igor Moiseev”, i jazzisti del Dado Moroni Trio, gli artisti del Teatro della Tosse, assieme all’Orchestra e al Coro del Teatro Carlo Felice sono tra i maggiori protagonisti della manifestazione che unisce il piacere della scoperta di nuovi talenti al rituale dell’incontro con i mostri sacri internazionali.

L’8 luglio, l’omaggio all-stars tra musica e danza all’immenso lascito artistico di Igor Stravinsky in occasione del cinquantesimo anniversario della morte, Stravinsky’s Love, realizzato con il patrocinio della Fondazione Stravinsky di Ginevra, e su coreografie storiche di Fokine, George Balanchine, Uwe Scholz, Marco Goecke. Ospiti del progetto la pianista Beatrice Rana, che affronterà la Sagra della primavera a quattro mani con il giovane Massimo Spada, la violinista Simone Lamsma, il grande danzatore e coreografo Vladimir Derevianko in veste d’attore nei panni dello stesso Stravinsky, il bailaor Sergio Bernal, i primi ballerini Ashley Bouder del New York City Ballet (compagnia che vanta un legame storico con Stravinsky), Davide Dato dall’Opera di Vienna, il duo Simone Repele/Sasha Riva del Ballet du Grande Théâtre de Genève e Jacopo Bellussi dello Hamburg Ballet. La sceneggiatura è firmata dal giornalista e scrittore Vittorio Sabadine si basa su scritti del compositore stesso, con i costumi, a cura di Anna Biagiotti ricreati dai disegni e bozzetti originali di Pablo Picasso, Benois, Bakst e Roerich.Lo spettacolo sarà al centro di una produzione televisiva in onda il 13 luglio su RAI2 con la conduzione di Alessandra Martines. Domenica 11 luglio, l’omaggio ad Astor Piazzolla – che fu ospite del Festival Internazionale del Balletto di Nervi nel 1986 – nel centenario della nascita, con lo spettacolo di nuova produzione del Teatro Carlo Felice, Piazzolla 100°, solisti la violinista Anna Tifu e Fabio Furia al bandoneon e concertatore dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice. Il 14 e 15 luglio la scena sarà dedicata alle giovani promesse internazionali del balletto, con una novità assoluta per l’Italia, lo spettacolo di gala Stars of today meet the Stars of Tomorrow in cui si esibiranno, accanto a grandi maestri e a étoile dell’American Ballet  Theatre, del New  York City Ballet, del  Bolshoi  di  Mosca  e da altre  prestigiose  compagnie, i giovani ballerini partecipanti alle selezioni finali dello Youth American Grand Prix, il “concorso dei concorsi” del balletto classico mondiale. Il 20 luglio in prima italiana il “pas-de-deux” coreografico – strumentale di Svetlana Zakharova e Vadim Repin, For Toes and Fingers, uno spettacolo di successo mondiale che a Nervi si rinnova grazie alla presenza di Jacopo Tissi, solista principale del Teatro Bolshoi che interpreterà con l’étoile Zakharova un pas-de-deux dal Caravaggio di Mauro Bigonzetti, assieme all’Orchestra del Teatro Carlo Felice. Il 30 luglio  Ellington – Čiaikovskij. The Nervi Concert  che nasce dall’incontro del Teatro con Dado Moroni, in scena il Dado Moroni Trio e l’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Marco Guidarini e da Paolo Silvestri, in uno spettacolo concepito appositamente per il Nervi Music Ballet Festival ed eseguito in prima assoluta. Il 25 luglio, RidonDante, l’omaggio di Maurizio Lastrico, in un dialogo tra poesia e musica dedicato a Dante nel 700° anniversario dalla morte, con la chitarra di Bebo Ferra, realizzato in collaborazione con il Politeama Genovese per il Nervi Music Ballet Festival sarà presentato in prima assoluta. L’ultima nuova produzione del Teatro Carlo Felice per il Nervi Music Ballet Festival, il 1 agosto è il progetto coordinato da Paolo Masini (MEI) e Paola Carruba (RAI) Caruso. Contaminazioni migranti, dedicato alla figura di Caruso, novecentesco ambasciatore del genio musicale italiano nel mondo e simbolo della dignità e della resilienza della condizione di migrante. Il progetto è promosso da Teatro Carlo Felice, Museo dell’Emigrazione Italiana, Assessorato alle Politiche Culturali, Politiche dell’Istruzione, Politiche dei Giovani del Comune di Genova, incollaborazione con Istituto per i Beni sonori e audiovisivi, Ales Spa, Portale della Canzone Italiana, Festa della Musica Portale della Canzone italiana, con il patrocinio del Ministero della Cultura, Maeci, Regione Liguria, Rai per il sociale e con la media partnership RAI. In scena la compagine composta dalla compagnia Compagnia Venti Lucenti i giovani musicisti dell’Associazione Pequenas Huellas di Torino e l’Orchestra del Teatro Carlo Felice.

Il palco del Nervi Music Ballet ospiterà inoltre il concerto di Stefano Bollani (16 luglio) che presenterà le sue Piano Variations on Jesus Christ Superstar, e alcune serate di cui saranno ospiti preminenti artisti della scena pop contemporanea quali Max Gazzé (9 luglio),  con lo spettacolo La matematica dei RamiAntonello Venditti e il suo Unplugged special 2021 (17 luglio), Levante e il suo Dall’alba al tramonto live (24 luglio), Alice nel programma Alice canta Battiato (2 agosto).

Quest’anno più che mai, il Nervi Music Ballet Festival 2021 denota un’attenzione particolare alla dimensione della fruibilità degli eventi, che si terranno nella fiorita arena estiva su di un palcoscenico covid-compliant di oltre 330 mq, dal fronte platea ulteriormente ampliato per poter garantire la massima visibilità a tutti i settori disposti sul green di Villa Grimaldi.

 Affiancando l’impegno delle istituzioni cittadine e regionali, grazie ai sodalizi instaurati e consolidati nel tempo, la manifestazione inoltre si fa a sua volta promotrice di una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente e dell’Uomo, che si sposa alla perfezione con le caratteristiche naturalistiche del suo contesto realizzativo.

Il nuovo abito grafico che veste l’intera campagna di comunicazione del Nervi Music Ballet Festival 2021 è firmato da Paolo Rossetti.

Dichiara il Ministro della Cultura Dario Franceschini: «Il Nervi Music Ballet Festival celebra quest’anno la sua X edizione nella suggestiva cornice ambientale dei Parchi di Nervi con un programma di rilievo internazionale per la musica e il balletto. Le grandi étoile insieme a ballerini provenienti dalle maggiori compagnie di danza di tutto il mondo si affiancano alle nuove generazioni in un simbolico passaggio di testimone tra la grande tradizione e i nuovi talenti. Il festival propone inoltre  un progetto di particolare rilievo dedicato a Enrico Caruso che rientra  nelle iniziative per il centenario della sua scomparsa: con Caruso Contaminazioni Migranti il mito del grande tenore si contamina con le prospettive culturali e artistiche delle nuove generazioni. Formulo i migliori auguri a questa amata manifestazione, che nella nella tradizione ha saputo coltivare il seme del rinnovamento».

«Siamo di fronte a un nuovo inizio, da tanti punti di vista – spiega il sindaco di Genova, Marco Bucci, presidente della Fondazione Carlo Felice – Se da un lato, infatti, ci avviciniamo a un’edizione del Festival ricca di innovazioni, dall’altro diamo un segnale forte al mondo dello spettacolo, della cultura e della musica, tornando ai grandi eventi dal vivo.  Si tratta anche di un impulso positivo per la stagione estiva genovese, che si colora di grandi eventi internazionali, un vero e proprio polo di attrazione per chi viene da fuori. Da ultimo, il Festival è anche il segno concreto che stiamo uscendo dall’emergenza sanitaria, che possiamo tornare a trascorrere il tempo libero con impegni di altissima qualità, in sicurezza e tutti insieme.  Siamo pronti, ora più che mai, per un’altra estate di grandi emozioni in uno degli spazi più affascinanti della nostra città».

«Genova e la Liguria ripartono davvero e in sicurezza – afferma Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – Il Nervi Music Ballet Festival 2021 ha un valore ancora più elevato e simbolico, quello della rinascita per un settore fortemente colpito dalla pandemia e rappresentato da tutte le realtà culturali che, con un grande lavoro di squadra, hanno collaborato per la sua realizzazione. È un altro, fondamentale tassello del ritorno alla normalità per Genova e la Liguria, senza mai dimenticare la tutela della salute non solo del pubblico, ma anche degli artisti che saliranno sul palco. Il programma è degno della ricchissima tradizione culturale e musicale del nostro territorio: dopo l’edizione del 2020, siamo davvero felici di tornare ad ospitare, quest’anno con spettacoli per oltre un mese, artisti affermati e talenti emergenti, in una location unica e suggestiva, perfetta per ospitare questa kermesse di livello internazionale».

Dichiara l’Assessore Barbara  Grosso alle politiche culturali e giovanili del Comune di Genova : «A Genova c’è un sistema di proposta di spettacoli che riprende quest’estate, nel parco storico di Nervi: per tutto il mese di luglio accadrà qualcosa e tutti noi potremmo riprendere consuetudine con la danza teatro e musica. Il Nervi Music Ballet Festival 2021 porterà a Genova un ricco calendario di date e numerosi artisti da tutto il mondo. Abbiamo lavorato per far sì che il Festival avesse le caratteristiche di un evento internazionale, con un variegato programma di spettacoli che spazia dalla musica, al balletto alle performance teatrali e con il coinvolgimento dei principali soggetti culturali cittadini, perché solo facendo rete è possibile ripartire e comprendere fino in fondo l’importanza dello spettacolo dal vivo».

«Questa edizione del Nervi Music Ballet Festival 2021 non è solo uno dei più forti segnali di ripartenza della cultura e degli spettacoli del nostro territorio, ma anche il segnale della capacità di sinergia tra le varie realtà culturali presenti sul territorio stesso – dichiara l’Assessore alla cultura e agli spettacoli di Regione Liguria Ilaria Cavo – l’organizzazione è della Fondazione Teatro Carlo Felice, ma trova al suo interno la collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova, la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e il Politeama Genovese. E allora penso all’apertura del Festival il 29 giugno con orchestra e coro del Carlo Felice e regia su idea del direttore del Teatro Nazionale, penso al 3 luglio agli eventi per il centenario della nascita di Emanuele Luzzati con il Teatro della Tosse, penso per esempio al RidonDante del 25 luglio con Maurizio Lastrico in collaborazione con il Politeama Genovese.  Importante anche la chiusura del Festival con il progetto dedicato a Caruso in sinergia tra Rai e Museo dell’Emigrazione Italiana. Festival sono anche le prime assolute e nazionali e i concerti di big della musica come Stefano Bollani, Antonello Venditti e Alice che ci regalerà un tributo a Battiato. Un mix vincente in una cornice meravigliosa, rispettosa delle norme anti covid e della mobilità sostenibile, un mix che darà ancora una volta un valore internazionale al Festival».

 Il Sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice Claudio Orazi dichiara: «Con sei prime esecuzioni assolute e la presenza a Nervi di artisti del calibro di Svetlana Zakharova, Vadim Repin, Jacopo Tissi, Beatrice Rana, Sergio Bernal, il giovane Jacopo Bellussi, “orgoglio genovese” che va affermandosi sulla scena del balletto mondiale, Stefano Bollani, e la partecipazione di tante, tantissime étoiles internazionali, oltre all’Ensemble di Igor Moiseev, il Nervi Music Ballet Festival 2021 conferma l’alto profilo artistico che appartiene alla storia della manifestazione: un Festival che guarda con slancio al futuro al mondo della musica, del balletto e del teatro, grazie al coinvolgimento, affianco ai maggiori interpreti attivi sulla scena internazionale, delle nuove generazioni di artisti, i “tedofori” del sacro fuoco della musica e della danza in Italia e nel mondo. Il Nervi Music Ballet Festival 2021 è promosso dal Comune di Genova, con il patrocinio della Regione Liguria in collaborazione con il Ministero della Cultura, ed è organizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice, grazie all’importante supporto dei nostri partner e sponsor, Iren, Esselunga e Banca Passadore. L’incantevole contesto dei Parchi di Nervi, reso accessibile grazie a una vasta offerta di mezzi di trasporto alternativi e a basso impatto ambientale, l’attenzione puntuale alle condizioni di sicurezza sanitaria rinnovano la peculiare vocazione del Festival di meta del turismo culturale internazionale, e luogo elettivo per la cittadinanza per assaporare le più alte forme di espressione artistica attualmente esistenti. Un particolare ringraziamento desidero rivolgere a tutto il personale artistico, tecnico e amministrativo del Teatro che è stato protagonista del successo dell’edizione 2020 e sono certo contribuirà alla piena riuscita di quest’anno».

Conclude Rino Surace, Direttore operativo del Nervi Music Ballet Festival «Il Nervi Music Ballet Festival cresce e di anno in anno si dimostra sempre più attento agli impulsi di rinnovamento espressi dal settore, in termini artistici e tecnologici, così come al contesto in cui opera, grazie alla stretta collaborazione con le istituzioni del territorio, delineando il profilo di una manifestazione di grande impatto artistico ed emotivo, ma al contempo sostenibile ed eco compatibile».

L’allestimento di Villa Grimaldi con un nuovo palcoscenico

Il pubblico potrà accedere al Nervi Music Ballet Festival sia dall’ingresso di via Eros da Ros (lato Stazione FS), sia dall’ingresso di Villa Serra in via Capolungo. Il percorso da via Eros da Ros sarà contrassegnato da una segnaletica che condurrà direttamente alle biglietterie e al controllo accessi collocati a sud dell’area giochi dei Parchi. Da lì si accederà alla platea, allestita sul prato di Villa Grimaldi in uno scenario di straordinaria bellezza, su una superficie complessiva di circa 1.400 mq, in grado ospitare 1.000 posti a sedere suddivisi in tre settori e cinque rampe d’accesso posti in prossimità delle vie di esodo; il tutto in stretta osservanza delle normative anti Covid.

 Tra le novità di quest’anno va sicuramente citato il nuovo palcoscenico Layer acquistato dal Teatro Carlo Felice, una struttura di dimensioni maggiori rispetto a quelle delle due edizioni precedenti, con una superficie calpestabile di oltre 330 mq e con un’apertura di boccascena di 18 metri lineari e una profondità di 15. Il palco è sormontato da quattro torri per luci, audio e led-wall. Per quanto riguarda l’illuminazione frontale saranno allestite ai lati della platea altre due torri di otto metri di altezza ciascuna.

 Saranno ulteriormente ampliate le aree e le strutture a disposizione degli artisti. Il “Village”, che occuperà un’area complessiva di 700 mq adiacente al palcoscenico, ospiterà 11 container, di cui 7 camerini spogliatoi muniti di doccia e servizi, 3 container doccia e 1 container servizi per portatori di handicap, oltre a un gazebo di 64 mq che ospiterà il locale sartoria, spazi comuni e altri camerini. Il “Village” potrà contare quest’anno di un’area aggiuntiva di 120 mq, anch’essa adiacente al palcoscenico e dedicata alle compagnie ospiti.

In occasione del Nervi Music Ballet Festival sarà inaugurata quest’anno a Villa Grimaldi la nuova cabina elettrica di media tensione che alimenterà le forniture di energia della manifestazione, con due quadri collocati all’interno del “Village”, uno da 200 e uno da 80 kW, a cui si aggiungono tre colonnine servizi complessivamente di 50 kW . Si tratta del compimento del primo lotto di lavori di un importante opera infrastrutturale progettata e finanziata dal Comune di Genova e realizzata in collaborazione con Aster ed E-distribuzione volta a erogare energia su tutta la superficie dei Parchi.

Nervi Music Ballet Festival si caratterizza anche per una serie di iniziative volte a incentivare la mobilità sostenibile.

Il treno sarà anche quest’anno il mezzo più comodo per raggiungere Nervi. In questi giorni è in fase di definizione un accordo con Trenitalia – Official Green Carrier delle due passate edizioni del Festival – in base al quale i possessori del biglietto valido per uno degli spettacoli in cartellone avranno diritto a fruire gratuitamente di una corsa di andata e ritorno, per e da Genova Nervi, con treni regionali ordinari nell’area urbana di Genova nella fascia oraria a partire dalle 17.00 del giorno dello spettacolo fino alle 01.30 del giorno successivo. Il tutto compatibilmente a quello che sarà l’evolversi delle disposizioni anti Covid.

Sarà possibile altresì raggiungere i Parchi con le biciclette a pedalata assistita, utilizzando i ciclo-parcheggi che il Comune di Genova metterà a disposizione degli spettatori in prossimità degli ingressi alla manifestazione, nonché in monopattino: questi ultimi, insieme ai caschi, potranno essere lasciati in custodia presso l’apposito deposito collocato a lato delle biglietterie.

Nicoletta Tassan Solet