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Da lunedì 28 ottobre torna in scena al Teatro Auditorium Eugenio Montale la commedia musicale in un atto Zêna, di Fabrizio Lamberti – maestro concertatore, direttore e pianista – su libretto di Mauro Graiani, che ne cura regia, scene, costumi e luci. A dare vita ai protagonisti della commedia saranno: Rosario D’Aniello (Bacci), Danilo Ramon Giannini (Carbunin/Dieguito/Juan/Edmondo de Amicis), Andrea D’Andreagiovanni (Schiappacasse/PedroVasena/Padre Miguel/Banchiere/Poliziotto), Elisa Dal Corso/Laura Repetto (6, 8, 11, 15) (Natalina/Maria), Fabrizio Lamberti (Sagrestano). Con la partecipazione straordinaria in video di Corrado Tedeschi nella parte di Bacci anziano e con la Zêna Òrchèstra.
L’opera è la versione in atto unico della commedia musicale Zêna (If I Think Home), ispirata alla canzone popolare Ma se ghe penso. La trama segue la storia di un ragazzino della Genova di fine ‘800 che parte per cercare fortuna in Argentina armato solo di buone speranze e di una piantina di basilico, grazie alla quale riuscirà ad affermarsi. Nonostante ciò, una volta in là con gli anni, il protagonista cederà alla nostalgia di casa e tornerà a Genova. L’organico di questo atto unico prevede cinque attori cantanti – quattro dei quali si alternano in doppio, triplo ruolo – un quartetto di musicisti e un elemento video a ritrarre il protagonista ormai anziano, voce e volto narrante dell’intera vicenda. La narrazione è incentrata sulle difficoltà di coloro che, ieri come oggi, fuggono da una vita di stenti per risollevare le sorti della propria esistenza, ma devono fare i conti con il richiamo delle proprie radici. Zêna è indirizzata in particolare ad un pubblico di studenti, con l’obiettivo di sensibilizzarli al tema dell’immigrazione.
Date
Ottobre 2024 – Lunedì 28 (ore 9.30 e ore 11.30); martedì 29 (ore 9.30 e ore 11.30); mercoledì 30 (ore 9.30 e ore 11.30); giovedì 31 (ore 9.30 e ore 11.30).
Novembre 2024 – Lunedì 4 (ore 9.30 e ore 11.30); martedì 5 (ore 9.30 e ore 11.30); mercoledì 6 (ore 9.30 e ore 11.30); giovedì 7 (ore 9.30 e ore 11.30); venerdì 8 (ore 9.30 e ore 11.30); lunedì 11 (ore 9.30 e ore 11.30); martedì 12 (ore 9.30 e ore 11.30); mercoledì 13 (ore 9.30 e ore 11.30); giovedì 14 (ore 9.30 e ore 11.30); venerdì 15 (ore 9.30 e ore 11.30); lunedì 18 (ore 9.30 e ore 11.30); martedì 19 (ore 9.30 e ore 11.30).
Cambia il tradizionale periodo di svolgimento, dalla primavera si passa all’autunno, ma non la rilevanza dell’appuntamento, che come di consueto radunerà all’Antica Corte Pallavicina dei Fratelli Spigaroli a Polesine Zibello (Strada Palazzo due Torri, 3) in provincia di Parma, alcuni dei migliori chef e produttori delle eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna. Lunedì 28 ottobre dalle ore 10 fino al tramonto si svolgerà dunque la decima edizione di “Centomani di questa Terra”, la grande festa annuale cultural-gastronomica dell’Associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, che in questo 2024 si pone d’indagare attraverso il forum “cosa metteremo nel piatto fra vent’anni”, al quale parteciperanno, tra gli altri: professori universitari, chef, produttori, ristoratori, rappresentanti di istituzioni e consorzi.
Si parte alle 10 con l’apertura del mercato dei produttori, aziende e consorzi. Saranno presenti anche i gazebo di alcune delle Città della Gastronomia CheftoChef: Borgonovo Valtidone PC, Russi RA, Roncofreddo/Valli del Rubicone FC e gli chef e i produttori di RavennaFood (l’estensione ravennate di CheftoChef) con le loro proposte gastronomiche tradizionali rivisitate in chiave moderna.
Dalle 10.30 al via il Forum dal titolo “Cosa metteremo nel piatto fra vent’anni?
Spiega Massimiliano “Max” Poggi, Presidente di CheftoChef: «Cultura gastronomica, agricoltura, allevamento, cucina… sono fenomeni umani e come tali sono destinati inesorabilmente a mutare. Noi non ci alimentiamo come i nostri nonni e i nostri nipoti non si alimenteranno come noi, o meglio, non sappiamo né il come né il perché, ma di certo cambieranno modo di mangiare. Il nostro presente ci mette di fronte a urgenze di cambiamento e ormai in ogni filiera produttiva ci chiediamo, o dovremmo farlo, “ma per quanto potremo andare avanti?”. Il tutto spesso si sintetizza nella parola “sostenibilità”. Parola inflazionata, sovente usata impropriamente e depauperata del suo significato originale. Ci chiediamo, o dovremmo farlo, per quanto tempo le risorse naturali potranno sostenere i nostri ritmi produttivi. Forse potremmo iniziare a chiederci “per quanto NOI saremo in grado di sostenerci?”. Quanto le nostre filiere agroalimentari, dalle quali dipende la nostra sopravvivenza, sono in grado di affrontare i cambiamenti? Stiamo usando saggiamente le nostre risorse? Perché non sappiamo come, ma di sicuro tutto cambierà. Partendo dal presupposto che prima di trovare le giuste risposte è bene porsi le giuste domande, proviamo a pensare a cosa saremo in grado di mettere nel nostro piatto del 2044. Senza avere la presunzione di trovare ancora risposte, ma partendo dalle domande che possiamo farci nel nostro presente».
“Per definire un areale gastronomico, progetto ed esperienze romagnole” è il titolo della prima sessione del Forum che vedràFranco Chiarini, storico co-fondatore di Cheftochefparlarne con il prof. Franco Mosconi e il prof. Davide Cassi, dell’Università di Parma. Interverranno: Renato Brancaleoni Fossa dell’Abbondanza, Sergio Diotti narratore, autore e ristoratore, Luciana Garbuglia Amministratrice Pubblica, Mauro Giardini Villa Venti, Carlo Catani CheftoChef e Tempi di Recupero, Lea Gardi ed Ettore Pezzi Il Lavoro dei Contadini, progetto ‘Le Faentine’.
Alle ore 12 seconda sessione dedicata al Progetto LILIACEAE dell’Emilia-Romagna. Conduce: Giorgio Melandri, scrittore di vino e gastronomia. Relatori: Massimiliano Mussoni Cheftochef, “La Sangiovesa” di Santarcangelo, coordinatore dei cuochi e Giuseppe Pasquali Cheftochef, Presidente Consorzio Cipolla di Medicina, coordinatore dei produttori. Interverranno: Andrea Gentilini Scalogno di Romagna, Pinuccia Morini Cipolla Borettana, TommasoPavani Aglio di Voghiera e Nerofermento.
Ore 13.30, terza e ultima sessione del forum “Cosa metteremo nel piatto fra vent’anni?”. Conduce: Massimo Suozzi, Cheftochef. Relatori: prof. Patrizio Bianchi Università di Ferrara, prof. Massimiliano Petracci Università di Bologna, prof. Davide Cassi Università di Parma.
Interverranno: Roberto Casali Ecopesce di Cesenatico, Giuseppe Prioli Presidente Consorzio Mitilicoltori dell’Emilia-Romagna/Cozza Romagnola, Dino Negrini Negrini Salumi, Ettore Bartoletti Officine Gastronomiche Spadoni, Sabrina Dallagiovanna Molino Dallagiovanna.
Durante il forum, saranno protagonisti anche gli studenti di alcune scuole alberghiere dell’Emilia-Romagna, che affiancheranno i soci chef di riferimento territoriale durante gli show cooking nell’area adiacente al palco. Gli studenti di sala e di cucina delle scuole di Castel San Pietro Terme, I.I.S. Bartolomeo Scappi, di Cervia, Tonino Guerra, e di Ferrara, Istituto Vergani Navarra, avranno l’opportunità di offrire in degustazione al pubblico i piatti realizzati insieme agli chef, mettendo in pratica le loro conoscenze e con l’obbiettivo di valorizzare le eccellenze locali e i prodotti a marchio regolamentato e garantito unici dell’Emilia-Romagna.
Dalle ore 11 sarà attiva anche l’isola della cooking demo all’interno della splendida Corte.
Gli chef presenti all’evento: Franco Cimini – Osteria del Mirasole, San Giovanni in Persiceto, Mario Ferrara – Ristorante Scaccomatto agli Orti, Bologna, Massimiliano Poggi – Ristorante Massimiliano Poggi, Trebbo, Giorgio Clementi – Osteria dei Frati, Roncofreddo, Davide Grumbianin – Ristorante Benso, Forlì, Omar Casali – Ristorante Maré, Cesenatico, Michele Bacilieri – Cucina Bacilieri, Ferrara, Adriana Biondi e Alessio Malaguti – Trattoria La Rosa 1908, Sant’Agostino, Adalberto Migliari – La Chiocciola, Quartiere, Emilio Barbieri – Strada Facendo, Modena, Giovanni Cuocci – La Lanterna di Diogene, Solara di Bomporto, Francesco Vincenzi – Franceschetta58, Modena, Claudio Cesena – Locanda San Fiorenzo, Fiorenzuola d’Arda, Isa Mazzocchi – La Palta, Borgonovo Val Tidone, Daniele Repetti – Nido del Picchio, Carpaneto Piacentino, Massimo Spigaroli – Antica Corte Pallavicina, Polesine Zibello, Salvatore Morello -Ristorante Inkiostro, Parma, Alessandro Giraldi – Il Fenicottero Rosa Gourmet, Faenza, Gaetano Latino – Ristorante Salsedine 367, Lido di Savio, Matteo Salbaroli – Cucina del Condominio, Ravenna, Mattia Borroni – Ristorante Alexander, Ravenna, Umberto Cavina – Darsena del Sale, Cervia, Andrea Incerti Vezzani – Ca’ Matilde, Quattro Castella, Andrea Medici – Osteria in Scandiano, Scandiano, Ciro Sieno – Enigma Restaurant, Reggio Emilia, Massimiliano Mussoni – La Sangiovesa, Santarcangelo di Romagna, Giuseppe Gasperoni – Casa Gasperoni, Montebello di Torriana, Riccardo Agostini – Il Piastrino, Pennabilli, Silver Succi – Quartopiano, Rimini, Igles Corelli – Chef Consultant.
I produttori presenti all’evento: Lodi Corazza, Ponte Ronca, Ecopesce, Cesenatico, Villa Venti Vini, Roncofreddo, Quinoa Lab Adalberto Migliari, Marrara, Negrini Salumi SRL, Renazzo, Consorzio Aglio Voghiera, Voghiera, Cantina della Volta SPA, Bomporto, Cantina Paltrinieri, Sorbara, Consorzio Produttori Antiche Acetaie Modena, Modena, Molino Dalla Giovanna, Gragnano Trebbiense, Vigna Cunial, Traversetolo, Nero Fermento, Ravenna, Officine Gastronomiche Spadoni, Coccolia, Il lavoro dei Contadini, Faenza, Consorzio del Parmigiano-Reggiano, Reggio Emilia, Valmarecchia Bio Natura, Ponte Messa.
CheftoChef emiliaromagnacuochi, è l’associazione che riunisce i più rinomati cuochi e patron, i migliori produttori e fornitori di prodotti agroalimentari e i gourmets di riferimento dell’Emilia-Romagna. Presidente è Massimiliano “Max” Poggi, vice Presidenti Massimo Bottura e Isa Mazzocchi. Presidenti Onorari sono Igles Corelli e Massimo Spigaroli.
L’evento è aperto al pubblico con accesso gratuito.
In contemporanea con Centomani, è in programma la giornata conclusiva di “Salumi da Re”, il Raduno Nazionale di Allevatori, Norcini e Salumieri, organizzato e sponsorizzato da Gambero Rosso e Antica Corte Pallavicina.
Con ‘Ottobre Rosa’, il mese della prevenzione, torna una delle iniziative targate Lilt più caratteristiche di questo periodo, che fa proprio della prevenzione uno dei principi fondamentali per il mantenimento del benessere. Domenica 13 ottobre 2024 dalle 9.30 scatta l’ottava edizione della “Camminata del Nastro Rosa”, manifestazione che beneficia del patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara.
Il percorso di 8km, alla portata di tutti, si snoderà a partire dalla Porta degli Angeli, nota come Casa del Boia, dove sarà allestito il punto di iscrizioni che sarà attivo a partire dalle 8.30. I primi 350 partecipanti riceveranno in omaggio un gadget dedicato alla manifestazione.
Lo scopo della giornata è favorire la conoscenza su quanto sia fondamentale adottare uno stile di vita sano, i cui benefici hanno ricadute positive sulla salute dei muscoli e delle ossa, con minor rischio di osteoporosi, fragilità ossea e soprattutto a contrasto della sedentarietà che rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, diabete, obesità e tumori.
Praticare attività fisica per 30 minuti è una delle prime forme di prevenzione.
L’iscrizione alla camminata è ad offerta libera con un contributo minimo di 5 euro, che sarà destinato alle iniziative benefiche della Lilt.
Il 12 ottobre 2024 alle 19.00 al Teatro Ghione (via delle Fornaci 37, Roma) l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Enrico Lombardi presenta al pubblico romano tre sinfonie del compositore svizzero-armeno Haig Vartan, uno dei protagonisti più interessanti e originali del variegato panorama della musica classica contemporanea. Ha studiato composizione a Basilea, Budapest, Parigi, Sofia e Venezia. Da più di trent’anni compone e tiene concerti nell’Europa intera e in Armenia. Nel 1995 ha ottenuto il premio UNESCO per la sua opera Prométhée XII. L’unione di razionalità occidentale e misticismo orientale dà alla sua musica una grande forza spirituale che tocca profondamente l’ascoltatore. Spesso si ispira a grandi poeti – nelle musiche in programma in questo concerto sono Shakespere e un grande poeta medioevale armeno – per arricchire la sua musica di ulteriori significati ed emozioni. L’elenco delle sue opere è disponibile su haigvartan.com/oeuvre/ e molti suoi concerti sono disponibili su youtube.com/user/HaigVartan/videos
Il direttore Enrico Lombardi è stato premiato al Concorso internazionale di direzione d’orchestra “Nino Rota” e ha avviato una brillante carriera, che l’ha già visto sul podio di importanti teatri, fesival e orchestre italiane, come il Maggio Musicale Fiorentino, il Rossini Opera Festival di Pesaro, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e l’Orchestra Sinfonica di Milano.
Il concerto si apre con la Seconda Symphonia, intitolata “Concertante”, perché prevede un violino e un violoncello solisti, che in questo caso sono Vincenzo Bolognese e Andrea Noferini. Il primo movimento sviluppa un dialogo tra gli strumenti “melodici” e gli strumenti “ritmici” e si potrebbe dire che il secondo movimento offra l’immagine di quello stesso mondo, ma ampliato, come se fosse visto con una lente d’ingrandimento. Il terzo movimento è un canto affidato a violino e violoncello solisti ed esprime Il desiderio di avvicinarsi con gli strumenti alla cantabilità della voce umana.
Segue la Quarta Symphonia, intitolata “Shakesperiana”. Haig Vartan dichiara: “Sono stati l’amore, l’ammirazione e, soprattutto, l’immenso rispetto a spingermi a sentire la musica che sta dietro i sonetti immortali di Shakespeare”. Il compositore ne ha scelti quattro, che esprimono la ricchezza e la profondità del mondo del grande drammaturgo e poeta inglese. Verranno intonati dalla mezzosoprano Rosaria Angotti e dal baritono Federico Benetti.
Conclude il concerto la SettimaSymphonia “Voghp – Lamento”, che si basa sul magnifico poema “Lamento su Edessa” di di San Nerses Shnorhali (vissuto dal 1102 al 1173) e ha avuto la prima esecuzione assoluta proprio a Roma nel 2023in occasione della solenne liturgia in San Pietro celebrata da Papa Francesco in occasione degli 850 anni dalla morte di questo santo, che fu cattolico degli Armeni (ovvero capo della Chiesa armena) e sommo teologo e poeta. La voce solista è quella della mezzosoprano Lucia Napoli.
Mauro Mariani (anche per la fotografia di Haig Vartan)
La Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara, con il patrocinio del Comune di Ferrara, ha presentato la XX edizione della manifestazione “Il Cibo è chi lo fa”, che si terrà nel centro storico di Ferrara dall’11 al 13 ottobre 2024.
Questa tre giorni enogastronomica, in Piazza Trento e Trieste, vedrà la partecipazione di oltre 40 espositori locali, regionali e nazionali.
La manifestazione rappresenta un’importante occasione per scoprire e degustare le eccellenze enogastronomiche italiane, direttamente dalla voce dei produttori.
Durante l’evento, i visitatori potranno partecipare a numerose attività, tra cui visite guidate, degustazioni, seminari e laboratori.
Sarà un momento di crescita e confronto con le realtà tipicamente italiane di produzione, un’opportunità per conoscere le tradizioni e le culture legate al cibo e al vino del nostro territorio.
L’apertura ufficiale avrà luogo domani, venerdì 11 ottobre, alle ore 10 con la presenza delle autorità locali e dei rappresentanti della Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara. La manifestazione sarà aperta al pubblico dalle ore 10 alle ore 20 per tutta la durata dell’evento.
Le novità di questa edizione:
– Numerosi nuovi espositori e prodotti provenienti da tutta Italia : casonzei, giardiniere, salumi di Malga bergamasca, Prosecco di Valdobbiadene, nocciole e prodotti con nocciole, le chiocciole, l’amaro del Delta antico, funghi porcini e di bosco freschi e tanto altro da scoprire.
– Degustazioni a cura della Scuola Alberghiera O. Vergani che porterà in Piazza i suoi ragazzi e docenti che sforneranno nelle giornate di sabato e domenica dalle 11 alle 18 prodotti locali e del territorio.
Confermati anche quest’anno altri produttori da sempre affezionatissimi a Ferrara.
Troveremo quindi: i taralli pugliesi declinati in tutte le loro varietà , olio extra vergine bio pugliese e olio extra vergine umbro, parmigiano Reggiano di Montagna delle Vacche Rosse,il pampepato nostrano e tutte le derivazioni dolci con il cioccolato ferrarese, dolci al taglio con crema, frutta, glasse e caramelli, la porchetta di Ariccia, dolci a base di nocciole e mandorle per chi ama la frutta secca alla più classica sbrisolona, liquori e distillati, la focaccia genovese doppia sfoglia senza lievito in varie declinazioni tra cui la classica all’olio e sale , quella con cipolla o patate e stracchino o olive, miele di montagna di collina e di pianura, il vino e la grappa di visciole, formaggi di capra, succhi e confetture bio, mostarde….. e veramente tanto tanto altro.
“Cibo è chi lo fa’ è un’occasione straordinaria per riflettere su come i nostri acquisti quotidiani possano diventare scelte di valore per l’ambiente e per la nostra salute.”
La scelta di consumare prodotti a chilometro zero non è solo una questione di gusto o di salute, ma è un vero atto di responsabilità. In conclusione, il nostro compito, come consumatori, è quello di fare scelte più consapevoli, sostenendo un modello alimentare che rispetta l’ambiente e le persone. Vi invito a visitare gli stand, a conoscere i produttori e ad assaporare con consapevolezza i frutti del nostro territorio. Ringrazio la Strada dei vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara per la competenza e professionalità e per mantenere vivo questo mercato, appuntamento di qualità enogastronomica prezioso per la nostra città “.
“La Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara e “Il cibo è chi lo fa” rappresentano un binomio indissolubile che quest’anno viene rilanciato con una veste nuova, ancora più attuale e coinvolgente. L’evento imperdibile che celebra l’autenticità e la passione dei produttori agroalimentari provenienti ancor di più quest’anno sarà improntata sui principi della qualità, del rispetto della filiera corta, dell’ambiente, del benessere e dell’innovazione.
E quest’anno una novità: assaporeremo insieme le delizie dello “street food ferrarese”, preparate con maestria dall’Istituto Alberghiero Vergani di Ferrara, condividendo l’esperienza unica della nostra tradizione culinaria. Il nostro personale sarà lieto di accogliervi e guidarvi lungo questo viaggio gastronomico indimenticabile. Vi aspettiamo numerosi! ” sottolinea Massimiliano Urbinati, Presidente della Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara.
La manifestazione si conferma un appuntamento molto sentito nella cittadina estense, l’occasione di incontrare aziende artigianali ma soprattutto un momento di crescita e di confronto con le realtà tipicamente italiane di produzione.
L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per le proprie eccellenze enogastronomiche, pennellate di sapori che rendono il quadro nazionale una tavolozza molto variopinta.
È il tema dell’iniziativa in programma per quattro fine settimana dal venerdì al pranzo della domenica dall’11 ottobre al 3 novembre 2024 (11-13 ottobre, 18-20 ottobre, 25-27 ottobre e 1-3 novembre 2024) organizzata dalla Contrada di Santa Maria in Vado nella sede di via Cammello 13/15 a Ferrara.
L’Osteria dell’Unicorno, dopo un anno di pausa dedicato alla ristrutturazione della propria sede, torna con la proposta che ha riscosso grande successo negli ultimi anni: “Cappellacci in Centro”.
Con questa iniziativa della Contrada di Santa Maria in Vado, vogliamo celebrare il piatto tipico ferrarese che potrà essere gustato, insieme a tante altre pietanze, con i condimenti più classici e qualche proposta accattivante della nostra cucina. Il tutto nella splendida cornice di Casa di Stella dè Tolomei, più bella che mai dopo il lungo lavoro di rinnovo e ristrutturazione della sede della Contrada, nel centro storico di Ferrara. Completamente gestita dai volontari della contrada, col patrocinio del Comune di Ferrara e della Fondazione Palio città di Ferrara, Cappellacci in Centro sarà a disposizione della cittadinanza per quattro fine settimana nelle seguenti date: 11-12-13, 18-19-20, 25-26-27-31 ottobre e 1-2-3 novembre 2024. Oltre alle ormai classiche serate del venerdì e sabato sera, in questa edizione si aggiunge il pranzo della domenica, per dare ad ancora più persone la possibilità di partecipare a questa iniziativa, cui sempre più persone si sono affezionate negli anni.
La Contrada ringrazia per il sostegno tutti gli sponsor che hanno voluto contribuire alla realizzazione di questo evento: Ottica Bonora, Ascom Ferrara e AVIS Comunale Ferrara.
Anche quest’anno l’Associazione Roma Sinfonietta svolge la propria stagione di concerti all’Università di Roma “Tor Vergata”. Il programma predisposto dal direttore artistico Luigi Lanzillotta spazia dalla musica sinfonica all’elettronica, dalla musica da camera a quella corale e ai canti tradizionali delle regioni italiane. Sono sedici appuntamenti, che si svolgeranno sempre il mercoledì (con la sola eccezione del concerto di giovedì 10 aprile) alle 18.00 nell’Auditorium “Ennio Morricone” situato nella Macroarea di Lettere e Filosofia della seconda università statale romana, in via Columbia 1. È una delle più importanti stagioni concertistiche della capitale per il numero dei concerti, per l’interesse dei programmi e per la qualità degli interpreti, tutti italiani – questa è da sempre una particolarità di questi concerti – e scelti tra i migliori di cui il nostro paese abbonda, tanto che non c’è alcuna necessità di ricorrere a musicisti stranieri. Un altro merito speciale di questa stagione è portare la musica dal vivo nella zona di Roma est, che ne è quasi totalmente priva. Ma questi concerti attraggono gli appassionati di musica da ogni zona di Roma e una parte del pubblico viene anche da fuori Roma e in particolare dalla zona dei Castelli, che non è lontana dalla sede dei concerti.
Il concerto inaugurale del 23 ottobre vedrà impegnata l’Orchestra Roma Sinfonietta in musiche di Mozart, insieme al violinista e direttore d’orchestra Giuliano Carmignola, tra i più accreditati interpreti della musica del Settecento, da Vivaldi e Bach e Mozart, tanto che Claudio Abbado lo ha voluto come solista nella sua incisione di tutti i Concerti per violino di Mozart, che saranno al centro anche di questa sua rara e preziosa presenza a Roma. Col secondo concerto della stagione riprende l’esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Schostakovic, affidata ad uno dei migliori gruppi da camera italiani, il Quartetto Guadagnini: in questa stagione saranno due gli appuntamenti (6 novembre e 5 marzo) con quello che è considerato il più importante ciclo di Quartetti del ventesimo secolo. Il più importante ciclo di Quartetti dell’intera storia della musica è però quello di Beethoven, che inanella diciassette sublimi capolavori: gli è dedicata una serie triennale di concerti, di cui quest’anno si potranno ascoltare due tappe (9 e 10 aprile) affidate come le altre al Quartetto della Scala, di cui Riccardo Muti ha scritto:“… quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale… la bellezza del suono e la preziosa cantabilità… ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”.
L’auditorium dell’Università di Roma “Tor Vergata” è stato il primo ad essere intitolato ad Ennio Morricone, quand’era ancora in vita, proprio perché Roma Sinfonietta è stata per molti anni una stretta collaboratrice di questo grande ed amatissimo compositore, che l’ha diretta in innumerevoli concerti in tutto il mondo. A lui è dedicato il concerto del 13 novembre, quando Ada Montellanico, notissima voce del jazz italiano, lo Ialsax Saxophone Quartet e il pianista Antonello Maio eseguiranno musiche sue e di altri due noti compositori di musica da film, Piero Piccioni e Armando Trovajoli. Il 27 novembre sarà di nuovo sul palco l’Orchestra Roma Sinfonietta, diretta da Gabriele Bonolis, anch’egli fidato collaboratore di Morricone: questa volta dirige musiche di Kurt Weill (una selezione dell’Opera da tre soldi) e George Gershwin (vari brani tra cui la famosissima Rapsodia in blue). Eccellenti i due solisti: al sassofono Simone Salza e al pianoforte Giuseppe Andaloro, uno degli interpreti della sua generazione più apprezzati dal pubblico e dalla critica internazionali.
Il 4 dicembre avrà luogo l’ormai consueto e sempre interessantissimo e graditissimo concerto dedicato alle musiche delle regioni d’Italia, a cura di Giorgio Adamo, professore di etnomusicologia all’Università “Tor Vergata”: quest’anno è la volta della Calabria. L’ultimo concerto del 2024 si svolgerà l’11 dicembre e sarà affidato al violinista Domenico Nordio e al violoncellista Francesco Dillon, due concertisti di fama mondiale che hanno suonato nelle principali sale d’Europa, America ed estremo oriente: suoneranno musiche di Haendel, Ravel (uno degli ultimi capolavori del grande compositore francese) e Kodaly, dimostrando così che esiste un repertorio poco noto ma molto interessante per il duo piuttosto insolito formato da questi due strumenti.
Il 2025 si apre il 26 febbraio con un concerto intitolato “La Gospel Music, tra storia e contemporaneità: musiche tradizionali afro-americane”, che presenta un repertorio vario e articolato, dagli african-american spiritual fino ai gospel tradizionali, dai protest songs del Civil Rights Movement fino alla contemporary christian music. Il 12 marzo “Omaggio a Milva” di Petra Magoni che, accompagnata dal pianista Andrea Dindo, canterà musiche di Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht e in particolare quelle dell’Opera da tre soldi, di cui Milva è stata indimenticabile interprete: fu Giorgio Strehler a volerla protagonista dell’edizione da lui portata in scena nel 1973 al Piccolo di Milano e poi in tournée in molti altri teatri. Da Brecht si passa a Kafka: sono due fondamentali scrittori del Novecento, che, pur essendo nati a pochi anni di distanza e scrivendo nella stessa lingua, erano diversissimi e rappresentano due concezioni totalmente divergenti della letteratura. Il concerto del 19 marzo è infatti intitolato “Quattro quadri di Kafka” e presenta in prima esecuzione composizioni elettroacustiche di Marco Betta, Giovanni Costantini, Giorgio Nottoli e Riccardo Santoboni, basate su testi tratti dalla raccolta di racconti “Un medico di campagna”.
Il concerto del 26 marzo ha come protagonista Gabriele Geminiani, che a lungo è stato primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e su invito di Claudio Abbado ha collaborato e continua a collaborare regolarmente con l’Orchestra Mozart, la Mahler Chamber Orchestra e l’Orchestra del Lucerna Festival, sempre in qualità di primo violoncello. Il 26 marzo lui e il pianista Monaldo Braconi eseguiranno musiche di Debussy, Schostakovic e Simonide Braconi. Dopo la breve pausa pasquale si riprende il 9 e 10 aprile con i due già menzionati concerti del Quartetto d’archi del Teatro alla Scala, dedicati a Beethoven. Il 16 aprile l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis e due eccellenti cantanti quali Sabrina Cortese e Lucia Napoli propongono due “Stabat Mater”, quello di Pergolesi, che è uno dei massimi capolavori della musica del Settecento, e quello contemporaneo di Matteo D’Amico, dedicato alla memoria di Pietro Borsellino. Il 30 aprile Roma Sinfonietta sarà diretta da Vincenzo Bolognese, anche solista al violino, in uno stimolante programma intitolato “La musica demoniaca”, basato su musiche di Boccherini, Tartini e Paganini, che evocano diavoli, streghe e altri personaggi infernali.
Gli ultimi due concerti si svolgono a maggio. Quello del 7 è intitolato “La belle èpoque tra Francia e Italia” e presenta liriche da camera e pezzi pianistici di Fauré, Debussy e Respighi eseguiti dal mezzosoprano Lucia Napoli e dal pianista Antonello Maio. Il 14 una versione ridotta di “La Traviata” di Verdi, cantata da Rosanna Angotti, Lorenzo Martelli e Marco Severin e diretta da Gabriele Bonolis sul podio di Roma Sinfonietta. I vari brani musicali sono collegati da testi scritti e letti da Anna Rollando.
Dunque una stagione piena di proposte stimolanti e variegate, in cui si alternano concerti di stampo classico vari appuntamenti ed altri generi musicali, sempre musica di grande valore con interpreti di altissimo livello, che ogni appassionato apprezzerà.