Licisco Magagnato 1921-2021

Esposizioni, proiezioni cinematografiche, giornate di studio. Ma anche, il 17 dicembre, la dedica a sua perenne memoria del giardino di Castelvecchio. I Musei Civici veronesi hanno scelto di celebrare cosi il centenario della nascita di Licisco Magagnato, nato a Vicenza l’8 giugno 1921. Storico dell’arte e direttore dei Musei e delle Gallerie veronesi dal 1955 al 1986, Magagnato è una fra le figure intellettuali più rappresentative dello sviluppo del sistema museale cittadino. L’ampio programma di appuntamenti, oltre a valorizzare la sua figura, punta ad ampliare la conoscenza di cittadini e di turisti sull’opera culturale che lo ha contraddistinto, sempre in favore dell’arte e dello sviluppo di quell’offerta museale oggi fondamentale realtà e risorsa della città.

“E’ fondamentale continuare a dare memoria – dichiara l’assessore Briani – di quelle figure che hanno contribuito a rendere Verona lo straordinario patrimonio culturale che oggi conosciamo e possiamo ammirare. Il genio e la passione civile, artistica e culturale di Magagnato hanno contraddistinto non solo il suo percorso di vita ma le tante positive scelte compiute in favore della città. Ricordare una figura come Magagnato significa non dimenticare cosa è stata Verona nei decenni in cui lui ha operato e quanto è stato determinate il suo lavoro per i Musei Civici”.

“Direttore dei civici Musei e Gallerie d’Arte di Verona dal 1955 al 1986 – ricorda la direttrice Rossi – Magagnato è una figura determinante nella storia dei Civici Musei. Intellettuale attento e sensibile, si distingue per un interesse profondo per la genesi dell’opera, l’indagine delle forme urbane, la salvaguardia dei beni culturali e il restauro, per l’insegnamento e il dialogo con gli artisti contemporanei. È tra i promotori del dialogo scuola-museo e dell’idea di museo come luogo di formazione permanente.
Tra il 1957 e il 1964 è protagonista, con l’architetto Carlo Scarpa, del restauro e del riallestimento del Museo di Castelvecchio, secondo un progetto d’avanguardia tra i più rappresentativi della museografia del Novecento”.

Programma.
Mostre. Dall’11 di novembre, alla GAM
, nel rinnovato percorso espositivo ‘Passioni e visioni: percorsi dalla storia della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti’ si trova la speciale sezione a lui dedicata, intitolata ‘L’arte contemporanea nello sguardo di Licisco Magagnato (Vicenza 1921- Venezia 1987): mostre veronesi e acquisizioni per la Galleria d’Arte Moderna’.

L’esposizione documenta e valorizza il profondo legame tra Licisco Magagnato e l’arte contemporanea, un aspetto ancora poco indagato della sua poliedrica personalità. Magagnato fu un aggiornato e appassionato intenditore, impegnato come critico d’arte e organizzatore, capace di utilizzare luoghi diversi, pubblici e pri-vati, tra sale espositive e spazi all’aperto, a seconda del carattere del progetto. Dalle prime recensioni su giornali e riviste alla redazione di testi per amici artisti, dalle mostre importanti su Semeghini, Vedova, De Pisis, Balla, Consagra, a quelle sull’astrattismo e i giovani concettuali, la presenza del contemporaneo è un filo rosso presente lungo tutto l’arco della sua vita.

La sezione ospita autori molto cari a Magagnato, come Semeghini, De Pisis, Vedova, Birolli, le cui opere furono esposte in mostre veronesi organizzate tra gli anni Cinquanta e Sessanta o acquisite dal Comune di Verona per le collezioni civiche grazie al suo impulso. La sezione è completata da un focus che evidenzia l’interesse per le tendenze dell’arte astratta e concettuale che animò Magagnato negli anni Settanta e Ottanta: un’eredità portata avanti e sviluppata da Giorgio Cortenova, Direttore della Galleria civica dal 1985 al 2008, a tutt’oggi riconoscibile nelle iniziative che l’istituzione promuove sul fronte contemporaneo.

Fino al 6 marzo 2022, nella sala Boggian al Museo di Castelvecchio, la mostra ‘Ritorno alla rappresentazione. Gli acquerelli di Francesco Arduini. Una donazione al Museo di Castelvecchio’. Inaugurazione il 3 dicembre alle ore 13. L’esposizione dossier, a cura di Francesca Rossi e Ketty Bertolaso, presenta 60 acquerelli donati da Francesco Arduini al Gabinetto Disegni e Stampe del Museo di Castelvecchio. Opere di delicata suggestione, che costituiscono una ripresa della rappresentazione, dopo l’astrattismo degli esordi, e che trovano nell’acquerello il medium ideale per restituire una “densità cromatica e tattile inusitata in rapporto alla traduzione consolidata di questa tecnica”, come sottolinea l’artista. Un lungo sodalizio di amicizia e di profonda stima artistica legò Licisco Magagnato a Francesco Arduini. Tra gli anni Sessanta e Settanta, il direttore acquisì alcune opere dell’artista e dedicò molte pagine in cataloghi di mostre monografiche e collettive alla sua produzione pittorica e grafica. Accanto agli acquerelli donati da Francesco Arduini saranno esposti dipinti e disegni appartenenti alle collezioni civiche veronesi e in prestito dalla raccolta dell’artista.

Dall’11 dicembre al 16 gennaio, al Museo di Castelvecchio, Galleria delle Sculture, esposizione Lapilli di Giorgio Vigna. Un percorso ideato in collaborazione con Galleria veronese Studio la Città, in occasione della donazione dell’opera Acquaria, realizzata da Vigna per il giardino di Castelvecchio nel 2013 e donata dall’artista stesso al museo nel 2021 per la ricorrenza del centenario di Magagnato. Inaugurazione in pro-gramma l’11 dicembre alle ore 16.

In continuità con l’installazione Acquaria che abita la fontana di Scarpa nella corte esterna, Giorgio Vigna crea un inedito percorso espositivo nella Galleria delle Sculture, confrontandosi nuovamente con lo spazio scarpiano. I suoi sassi immaginari tornano a incontrarsi con l’architettura petrosa del Castello e con i sassi naturali del greto dell’Adige usati da secoli per edificare. I sassi diventano un piccolo elemento denso di si-gnificato del linguaggio sviluppato da Giorgio Vigna in oltre trent’anni di ricerca. Inoltre, segnano, come piccole offerte poetiche, la continuità del suo omaggio al Museo di Castelvecchio, a Carlo Scarpa e a Licisco Magagnato.

Il 6 dicembre, alle ore 15.30, al Centro Audiovisivi, nella sala Farinati alla Biblioteca Civica, la proiezione cinematografica in onore di Licisco Magagnato.

L’appuntamento, organizzato con la collaborazione dell’Area Cultura – Centro Audiovisivi della Biblioteca Civica, coinvolgerà un pubblico ampio ed eterogeneo mediante il linguaggio cinematografico, che mostrerà la partecipazione del giovane Magagnato alla resistenza vicentina, origine del suo impegno civile nell’Italia del secondo dopoguerra.

Il 9 dicembre, dalle ore 9.30 alle 18, alla sala Convegni della Gran Guardia, una giornata di studio sul tema ‘Licisco Magagnato tra storia dell’arte e politica culturale’. Coordinamento scientifico: Francesca Rossi, Antonella Arzone, Fausta Piccoli
La giornata, organizzata dal Museo di Castelvecchio, intende rendere omaggio e approfondire la figura e il ruolo di Licisco Magagnato come studioso, critico d’arte e direttore di museo, e ripercorrere il suo profondo impegno nella politica culturale del nostro Paese. L’evento verrà trasmesso in streaming sul canale YouTube I MUV – I Musei di Verona.

Saranno presenti, come relatori, studiosi legati ai Musei Civici di Verona, di Vicenza, di Bassano e alle Uni-versità di Verona, Padova, Venezia, insieme ad allievi e testimoni dell’attività scientifica e culturale di Magagnat. Interventi di Guido Beltramini, Howard Burns, Anna Maria Conforti Calcagni, Maurizio Cossato, Alba Di Lieto, Matteo Fabris, Tiziana Franco, Barbara Guidi, Cristina Lonardi, Sergio Marinelli, Paola Marini, Marta Nezzo, Stefania Portinari, Francesca Rossi, Vincenzo Tiné. L’incontro è realizzato con il contributo della Casa Vinicola Sartori.

Il 17 dicembre alle ore 11, intitolazione del giardino del Museo di Castelvecchio, a Licisco Magagnato e a Carlo Scarpa.

Il restauro e il riallestimento di Castelvecchio, promossi dal direttore Licisco Magagnato e realizzati dall’architetto Carlo Scarpa tra il 1958 e il 1964, costituiscono un punto di riferimento, studiato e ammirato, della felice stagione museografica italiana del secondo dopoguerra. Il Museo di Castelvecchio, infatti, offre una testimonianza esemplare del dialogo tra la committenza pubblica e illuminata di un direttore di museo e di un maestro dell’architettura, la cui memoria si salda tangibilmente nella doppia intitolazione del giardino di Castelvecchio. A Licisco Magagnato e a Carlo Scarpa viene quindi dedicato il Cortile della piazza d’Armi in quanto luogo simbolo della lungimirante progettualità e della sintonia tra il direttore e l’architetto.

Infine, dedica a Licisco Magagnato del catalogo della mostra diffusa Dante a Verona 1321-2021. Il mito della città tra presenza dantesca e tradizione shakespeariana.

Nell’ambito delle iniziative che hanno visto il Comune di Verona partecipare, insieme alle città di Firenze e Ravenna, alle attività del “Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighie-ri”, a Licisco Magagnato è stata riservata una dedica nel catalogo della mostra diffusa.

Licisco Magagnato (Vicenza 1921 – Venezia 1987) è direttore del Museo Civico di Bassano del Grappa tra il 1951 e il 1955. Dal 1955 al 1986, è alla guida dei civici Musei e Gallerie d’Arte di Verona. Tra il 1957 e il 1964 è protagonista, con l’architetto Carlo Scarpa, del restauro e del riallestimento del Museo di Castelvecchio, secondo un progetto d’avanguardia tra i più rappresentativi della museografia del Novecento. Protagonista della resistenza vicentina e poi membro del Partito d’Azione e quindi del Partito Repubblicano, si dimostra sempre profondamente coinvolto nella vita politica, sociale e culturale del Paese e contribuisce alla creazione del Ministero dei Beni Culturali, istituito nel 1974, e nel 1977 è nominato vicepresidente del Comitato di settore per i Beni artistici e storici del ministero. Libero docente di Storia dell’Arte dal 1967, di-venta professore incaricato stabilizzato di Storia dell’Arte presso la facoltà di Economia e Commercio (Corso di Lingue) dell’Università di Padova (sede distaccata di Verona) a partire dall’anno accademico 1970-1971. Tra il 1970 e il 1973 apre il Museo degli Affreschi, intitolato a G.B. Cavalcaselle, e la Casa di Giulietta. Nel 1982 riapre al pubblico il Museo Lapidario Maffeiano, su progetto dell’architetto Arrigo Rudi; avvia il restauro dell’isolato e del Palazzo Emilei Forti, su progetto dell’architetto Libero Cecchini. Come studioso, è attento a un ampio ventaglio di argomenti di storia dell’arte, con particolare riferimento all’arte veneta, a partire dagli studi sul Teatro Olimpico di Vicenza e su Jacopo Bassano, a temi palladiani e sulla storia dell’arte, la cultura, la trattatistica dal Medioevo al Settecento. Numerose sono le iniziative espositive dedicate da Magagnato all’arte contemporanea, all’architettura, all’arte popolare e alle arti minori. Promuove e cura mostre tra cui, per l’ambito medievale e moderno: Da Altichiero a Pisanello (1958), Dante e Verona (1965), Cinquant’anni di pittura veronese 1580-1630 (1974), La pittura a Verona tra Sei e Settecento (1978), Progetto per un museo secondo. Dipinti restaurati delle collezioni del Comune di Verona (1979), Palladio e Verona (1980), Carlo Scarpa a Castelvecchio (1982).

Roberto Bolis (anche perla fotografia)

Monumenti Aperti Ferrara

Un’edizione digitale che attraverserà 14 luoghi e palazzi di Ferrara ambientandovi la narrazione dell’Orlando Furioso di Ariosto affidata a bambini e ragazzi di 24 classi delle scuole ferraresi primarie e secondarie di primo grado: è questo il filo conduttore delle visite guidate di “Monumenti Aperti Ferrara”, in programma per sabato 11 e domenica 12 dicembre 2021 alle 16. Il percorso – che è stato fatto in presenza con i ragazzi-narratori – viene offerto ai cittadini in versione digitale, e si potrà guardare dai canali YouTube e social di FerraraOff (ai link www.facebook.com/FerraraOffwww.youtube.com/user/ferraraoff).
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Ferrara e dalla Regione Emilia-Romagna, è coordinata dall’associazione cagliaritana Imago Mundi OdV e organizzata localmente da Ferrara Off APS in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, l’Assessorato alla Cultura-Settore Cultura e Turismo – e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Ferrara.
L’edizione 2021 è dedicata al tema Scuola di libertà: in particolare, il senso di libertà che si intende comunicare si riferisce sia al sentimento di riappropriazione creativa del proprio patrimonio collettivo, sia alle storie di donne e uomini che con la loro vita hanno dato dimostrazione di scelte orientate in tal senso. La libertà è, al contempo, condizione essenziale per una narrazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile delle comunità locali, ma anche per immaginare il futuro a partire da una profonda conoscenza della propria storia. Ne deriva, un’educazione alla cultura che si pone di travalicare l’accumulo di conoscenze e l’istruzione formale diventando, attraverso l’esperienza diretta, la base imprescindibile per lo sviluppo di un pensiero critico, autonomo, creativo, generatore di scenari alternativi e rinnovatori.

La V edizione ferrarese di Monumenti Aperti è incentrata sulla realizzazione della narrazione digitale dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Un’opera dall’inestimabile valore, dove la città di Ferrara è protagonista, insieme al patrimonio immateriale riconducibile alla cultura letteraria e non solo. Le vicende di Orlando, sebbene note a molti, hanno offerto la possibilità di avvicinare anche i più piccoli a un poema che potrebbe sembrare loro inizialmente inaccessibile. Infatti, la materia di cui il celebre poema cavalleresco si compone e le molteplici sfumature che lo riguardano (la magia, il romanticismo, le nobili gesta, le battaglie, i viaggi sulla luna), sono state tradotte e interpretate attraverso numerose forme creative.

Monumenti Aperti 2021 coinvolge 24 classi (circa 600 tra alunni e alunne) dei seguenti Istituti Comprensivi ferraresi: ‘Dante Alighieri’, ‘Alda Costa’, ‘Filippo De Pisis’, ‘G. Perlasca’, ‘Alberto Manzi’, ‘Cosmè Tura’ e la Scuola Internazionale Smiling Service.
I luoghi selezionati, protagonisti e al contempo ambientazioni privilegiate delle vicende dell’Orlando sono: il Museo Nazionale Archeologico, Palazzo Paradiso (il Teatro anatomico e la tomba di Ariosto), il Castello Estense (il cortile, l’imbarcadero, le cucine e il giardino degli aranci), Piazza Ariostea, l’Ex Teatro Verdi, Casa Minerbi, il Museo della Cattedrale, il Teatro Comunale, Casa Romei, la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti, Casa Ariosto, Il Museo di Schifanoia, la Palazzina Marfisa d’Este e il Civico Lapidario.

Il processo di creazione dei contenuti è stato realizzato grazie alla preziosa partecipazione dello scrittore Luigi Dal Cin, che ha apportato il proprio contributo per definire 20 percorsi narrativi totali. “Ho così pensato – dice lo stesso Dal Cin – di utilizzare il nucleo narrativo più forte e più inclusivo del poema: il palazzo di mago Atlante. Lì avrà luogo l’incredibile vorticosa giostra che vedrà intrappolati tutti i principali personaggi del poema che lì si incontreranno e si passeranno così il testimone della narrazione. Un possibile monumento di riferimento per la quinta edizione di Ferrara Monumenti Aperti potrebbe quindi essere proprio il magico palazzo di Atlante: si tratta di un palazzo che non è fatto di pietra, ma di fantasia, sogno, magia, desiderio, illusione – edificato proprio a Ferrara dalla mente dell’Ariosto – che tanto influenzerà le ‘architetture fantastiche’ successive”.

Il processo organizzativo si è articolato in molteplici fasi: ad aprile scorso la convocazione delle insegnanti degli istituti scolastici coinvolti, cui ha fatto seguito, nel mese di giugno, un importante momento di formazione, a cura di Ferrara Off, rivolto al corpo docenti. Dopo la pausa estiva, a settembre, è stato intrapreso il percorso di formazione, sempre a cura di Ferrara Off, che ha coinvolto le 24 classi aderenti al progetto. Infine, dal 3 al 18 novembre, si sono svolte, presso ciascun monumento, le riprese dei singoli episodi messi a punto dalle allieve e dagli allievi. I video realizzati grazie all’intervento di due troupe, saranno, dopo un accurato lavoro di montaggio, trasmessi in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube di Monumenti Aperti: su quest’ultima piattaforma social, essi saranno conservati, definendo così un archivio di informazioni ed esperienze sempre accessibili, anche in futuro.

La manifestazione, nata nel 1997 a Cagliari dalla passione e l’impegno civile di un gruppo di studenti universitari, la manifestazione, organizzata da Imago Mundi OdV, coinvolge ogni anno quasi sessanta amministrazioni comunali e oltre 25mila studenti di tutte le età che per due giorni, nei fine settimana tra aprile e maggio, diventano appassionate guide dei propri territori e dei 1000 monumenti aperti al pubblico, visitati da oltre 350mila persone. Negli anni la manifestazione è sbarcata nelle Langhe piemontesi, nelle terre raccontate da Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, in Emilia Romagna, Lombardia e Puglia e Lazio.

Alessandro Zangara

“Oratorio San Giovanni Battista” di Alessandro Stradella al Carlo Felice

Il Teatro Carlo Felice di Genova si addentra nel progetto d’esecuzione integrale dell’opera di Alessandro Stradella presentando, dopo l’allestimento in prima esecuzione moderna de Il Trespolo Tutore nel 2020, l’Oratorio San Giovanni Battista, in programma al Teatro Carlo Felice martedì 7 dicembre, alle ore 20.00. Andrea De Carlo dirige l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, cui si unisce per l’occasione l’Ensemble Mare Nostrum, solisti Max Emanuel Cencic (S. Giovanni Battista), Topi Lehtippu (Consigliere), Dorota Szczepańska (Erodiade la madre), Silvia Frigato (Erodiade la figlia), Masashi Tomosugi (Erode).

«Con l’esecuzione dell’Oratorio San Giovanni Battista da parte di un grande specialista stradelliano, Andrea De Carlo, afferma il Sovrintendente Claudio Orazi, il Teatro Carlo Felice si addentra nel percorso di ricostruzione della Civiltà musicale genovese volgendo lo sguardo, dopo la prima opera comica di Stradella, a un capolavoro sacro del compositore, tra i maggiori del genere.

La composizione dell’Oratorio San Giovanni Battista, su testo dell’Abbate Ansaldi, avviene a Roma, durante il periodo di chiusura dei Teatri, nell’anno sacro 1675 e la sua prima esecuzione, al termine dell’anno giubilare il 31 marzo a S. Giovanni dei Fiorentini, con il giovane Corelli tra gli strumentisti in organico. L’ultima fase romana di Stradella è parte di un antefatto che prelude alla nuova dipartita del compositore da Roma, alla volta di Venezia e quindi dal 1678 di Genova. Qui il compositore passerà il restante dei suoi giorni, con l’incarico di organizzare i cartelloni del Teatro Falcone che, dopo il San Cassiano di Venezia, è il secondo teatro pubblico d’Italia. Sarà di nuovo una vicenda amorosa, e quindi un agguato a determinare la sua fine, in Piazza dei Banchi. Sarà sepolto a pochi passi da lì, nella Basilica di Santa Maria delle Vigne. »

«Il San Giovanni Battista di Alessandro Stradella – commenta Andrea De Carlo –  è un’opera straordinaria, moderna e originalissima, che unisce passato e futuro in un abbraccio poetico e visionario pieno di emozione e umanità.  Stradella stesso la riteneva la sua composizione migliore, e lo scrittore Philippe Beaussant de l’Académie Française soleva dire che se avesse dovuto salvare solo un’opera dalla distruzione tra tutta la musica avrebbe scelto l’Oratorio S. Giovanni Battista. L’incontro dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice con i musicisti barocchi dell’Ensemble Mare Nostrum rappresenta meravigliosamente questo slancio, e proietta il Battista interpretato da Max Emanuel Cenčić  verso orizzonti musicali a venire ».

Alessandro Stradella (Bologna 1643, Genova 1682). Oratorio San Giovanni Battista (1675)

S. Giovanni Battista, Max Emanuel Cencic (controtenore)

Consigliere,Topi Lehtippu (tenore)

Erodiade la madre, Dorota Szczepańska (soprano)

Erodiade la figlia, Silvia Frigato (soprano)

Erode, Masashi Tomosugi (basso)

Maestro concertatore e direttore Andrea De Carlo

Orchestra del Teatro Carlo Felice in collaborazione con Ensemble Mare Nostrum

N.T.S.

La Marcia del Giocattolo

La Marcia del Giocattolo ritorna nelle strade della città per correre “Uniti come sempre per fare del bene!”, come recita lo slogan della manifestazione. Dopo l’edizione virtuale dello scorso anno, l’8 dicembre si disputerà la 44^ edizione dell’evento sportivo solidale più importante di Verona, organizzato dall’ Associazione Straverona e dall’Assessorato allo Sport e Tempo libero.

Si torna dunque a correre per davvero, con tre le opzioni di gara: Fast, corsa cronometrata su percorso piano di 10 km, Classica, corsa ludico motoria a passo libero su percorsi piani di 5 e 10 km e Family, una passeggiata di 2 km per le vie del centro per famiglie con bambini, che avranno l’opportunità di incontrare Santa Lucia e tante altre attrazioni. Per chi invece volesse prestare maggior attenzione alla performance podistica, ci sarà la possibilità di scaricare una App per registrare il proprio tempo.

Verrà inoltre mantenuta la possibilità di iscriversi in modalità virtuale, per dare la possibilità di partecipare da tutta Italia. Dopo il successo dello scorso anno infatti, che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 iscritti da 34 province, è possibile anche l’iscrizione da remoto, che dà diritto a ricevere il kit gara e partecipare a distanza dal proprio luogo di residenza. Sarà inoltre possibile cronometrarsi e concorrere alla classifica generale.

Come da tradizione la marcia, che si corse per la prima volta l’8 dicembre 1978 su iniziativa del Gruppo Marciatori Mondadori, ha come obiettivo primario sostenere un programma charity che, anche quest’anno, sarà la Fondazione Città della Speranza Onlus, che ha come obiettivo migliorare le condizioni di cura e assistenza dei bambini con patologie oncoematologiche e finanziare la ricerca scientifica in ambito pediatrico in tutta Italia.

La marcia, per adeguarsi alle norme anti contagio, prevede partenze saranno scaglionate in gruppi di 500, con i partecipanti che dovranno indossare la mascherina all’arrivo e alla partenza. Per informazioni www.marciadelgiocattoloverona.it sulle pagine Facebook e Instagram di Straverona Asd o telefonando al 340 4735425.

“Questa marcia è nel cuore di tutti i veronesi – ha detto l’assessore Rando -. E’ infatti una manifestazione non competitiva dedicata ai bambini in un momento particolare come il Natale, simbolo della famiglia. Ritornare a vivere in presenza anche questo evento è un segnale in più per le famiglie, che stanno attraversando con non poche difficoltà questo periodo, grazie ad un momento sportivo, ricreativo ma anche di solidarietà. Spesso infatti dimentichiamo quali sono le cose più importanti della vita, come la famiglia, che potrà vivere una bella giornata grazie a questa iniziativa”.

“Da 44 anni continuiamo a sostenere chi ha più bisogno – ha affermato il presidente Gobbi -. Visto il grande numero di iscrizioni online dell’anno scorso abbiamo mantenuto anche quella modalità, ma contiamo di avere una nutrita presenza di chi parteciperà a Verona”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Luminarie di Natale

Verona accende la magia del Natale. Dopo la Stella di piazza Bra, da questa sera, anche vie e piazze nel centro città e nei quartieri sono addobbate a festa con luci e colori del Natale. Sfere e strisce luminose, stelle, stalattiti e gli immancabili Babbo Natale e le renne sono solo alcuni dei tanti addobbi che faranno da cornice alle festività di veronesi e turisti che, dopo un anno, sono ritornati a gustarsi il periodo in presenza. Attraversando la città si potranno ammirare le due novità di quest’anno. In piazza delle Erbe sarà riprodotto, sulla facciata di un palazzo e sulla torre di fronte alla Domus Mercatorum, un video mapping 3d a tema della durata indicativa di 9 minuti. Per la proiezione saranno utilizzati 2 proiettori posizionati nell’arco centrale della Domus. La seconda riguarda le 7 circoscrizioni periferiche dove, in ognuna, è stato posizionato un albero di colore rosso con illuminazione dinamica programmabile con effetto “nevicata”. Rimangono anche gli altri 2 alberi tradizionali per ognuna delle circoscrizioni per un totale di 21.

Passeggiando nel resto della città si potrà essere avvolti dalla cascata di 204 luci ‘water fall’ posizionate in via Sottoriva, e anche in Corte Sgarzerie, dove sono 78. Suggestivo l’effetto nevicata delle 240 snowfall a porta Vescovo e in via XX Settembre, e le 25 stelle 3D di via Nizza e in piazza Isolo. San Zeno come Parigi, con ben 17 alberi tipo ‘Champs Elysees’, mentre in piazza Corrubio un Babbo Natale ritirerà la posta dei bambini, che potranno imbucarla nella speciale cassetta delle lettere. Una renna e un orso saranno agli ingressi degli Ospedali cittadini.

Luci anche in via Pallone, lungadige San Giorgio e nel sottopasso che conduce al parcheggio Centro, allestite da Amt. Sono stati installati anche dei drappi luminosi nelle zone di maggior passaggio all’interno dei quartieri.

La cerimonia simbolica di accensione è avvenuta questa sera in piazza delle Erbe.

“Da questa sera l’atmosfera delle feste a Verona risplende ancora di più con le tante luci allestite un po’ ovunque – ha detto il sindaco Sboarina -. L’accensione di quest’anno presenta due speciali novità, il video mapping 3d in piazza delle Erbe e i nuovi alberi posizionati in ogni Circoscrizione. La città si immerge in uno dei periodi più sentiti e attesi. Gli addobbi natalizi devono ricordarci anche i valori profondi di questa festa, quelli della solidarietà e attenzione ai più deboli. Ma nel vivere le festività non dimentichiamo nemmeno di farlo in sicurezza, nel rispetto delle norme anti-affollamento”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

“Mafie in casa nostra?”, un incontro per conoscere e approfondire il tema del contrasto alla criminalità organizzata

Le associazioni “CortoCircuito”, “Sostenitori dei Collaboratori e Testimoni di Giustizia”, “I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione”, S.O.S. Infanzia nel Mondo e “Movimento Rivoluzione Umana” hanno organizzato il convegno pubblico “Mafie in casa nostra?”, in programma venerdì 3 dicembre 2021 alle 20.30 nella Sala Estense (Piazza del Municipio – Ferrara), con il patrocinio del Comune di Ferrara, Regione Emilia-Romagna – #Plastic-freER.

I contenuti dell’incontro pubblico sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa svoltasi in residenza municipale martedì 30 novembre che ha visto la partecipazione di Nicola Bogo e Anna Lugaresi del Centro di Mediazione del Comune e di Paolo Vezzani (“Sostenitori dei Collaboratori e Testimoni di Giustizia” e “Movimento Rivoluzione Umana”), in rappresentanza delle associazioni organizzatrici coinvolte.

“Sul tema della legalità – ha affermato Vezzani – dobbiamo sempre porre attenzione alla storia del passato e affrontare con determinazione la guerra ancora oggi in atto, per contrastare sia la criminalità organizzata sia gli atteggiamenti di mafiosità che si diffondono nella nostra società. Dobbiamo farlo impegnandoci e rivolgendoci soprattutto ai giovani, sostenendo le esperienze di importanti testimoni e protagonisti che valorizzeremo durante il convegno di Ferrara”.  

“Con azioni specifiche e mirate, finanziate anche da apposito fondo regionale, ogni anno l’Amministrazione comunale organizza incontri e diffonde la cultura della legalità attraverso il coinvolgimento delle associazioni e le realtà istituzionali del territorio. La Festa della Legalità e della Responsabilità ne rappresenta una sintesi significativa e partecipata” hanno sottolineato i rappresentanti del Centro di Mediazione comunale.

Il programma dell’iniziativa prevede in apertura gli interventi introduttivi di
– Mario Spezia Vice Presidente Ass. “Sostenitori CdG e TdG”. e Ref. Nord-Est Ass. “I Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione”
– Paolo Vezzani Tesoriere Ass.”Sostenitori CdG e TdG”.
– Paola Vegliantei, collaboratrice segreteria del sottosegretario di Stato alla Difesa.

Seguiranno le relazioni di
– Sebastiano Ardita Componente del CSM;
– Col. Sergio De Caprio (Capitano Ultimo) già Comandante di Crimor;
– Pippo Giordano già ispettore della DIA di Palermo. Ex Collaboratore di Giustizia che ancora collabora con varie Procure;
– Elia Minari giurista, scrittore, esperto di mafie e corruzione.
– Antonino Bartuccio, sindaco coraggio.
Coordinano i lavori: Claudia Fortini giornalista de “Il Resto del Carlino”, Davide Bonesi giornalista de “La Nuova Ferrara”, Marco Zavagli direttore di “Estense.com”.

Ingresso libero – solo con Green Pass – info e prenotazioni posti: ass.sostenitori@gmail.com

Alessandro Zangara

Il ricordo di John Lennon in Gran Guardia a Verona

Un uomo senza tempo, un artista poliforme che ha fatto la storia della musica e non solo. A 41 anni dalla morte, avvenuta l’8 dicembre 1980, Verona ricorda John Lennon, il poeta di Liverpool, cantautore, polistrumentista, paroliere e attivista, una delle personalità britanniche più importanti di tutti i tempi. L’appuntamento è per lunedì 6 dicembre alle 20.45 all’auditorium della Gran Guardia  con il concerto gratuito che vedrà protagonisti oltre 40 artisti veronesi e che sarà dedicato a tutti i musicisti scaligeri scomparsi negli anni.

L’evento è organizzato dall’associazione Pocostabile con i patrocini del Comune e dell’Università di Verona. Per partecipare è necessaria la prenotazione alla mail lennon6dicembre@gmail.com, l’ingresso sarà consentito con  super Green Pass e uso della mascherina. Sarà una serata emozionante e ricca di contenuti,  che ripercorrerà la vita dell’artista con contenuti di vario genere, dai video ai testi, dalle performance recitative all’esecuzione di brani anche inediti.

Mente e artefice del progetto è Giampaolo Rizzetto, grande giornalista e critico musicale veronese, uno tra i massimi conoscitori cittadini dei Beatles, che già l’anno scorso aveva messo in cantiere l’evento celebrativo in occasione dei 40 anni della morte di Lennon. Iniziativa slittata a causa del Covid, ma che quest’anno gli organizzatori riescono a realizzare nel rispetto di tutte le norme vigenti. Lo spettacolo ha anche l’obiettivo di dare risalto al patrimonio musicale veronese, dando spazio ad oltre 40 musicisti cittadini di grande livello e professionalità.

“John Lennon è una delle figure più memorabili del nostro secolo e che rimarrà per sempre nella storia – ha detto l’assessore Briani -. Un artista poliforme, che ha interpretato la rottura con le convenzioni del tempo, diventando lui stesso un uomo senza tempo, come la sua musica. Siamo contenti di poter realizzare questo evento, un modo anche per dare spazio ai nostri artisti”.

“Perché Lennon resta una delle figure più influenti del Novecento?- ha detto Rizzetto-. La risposta è tutto sommato semplice. Sta nell’onestà, nell’umanità dei suoi scritti; si manifesta in quel suo mettersi a nudo senza alcun timore reverenziale, uomo come tutti noi; nasce, infine da una deriva adolescenziale difficile e carica di sofferenza. Questo spettacolo è un sogno a cui lavoro da molti anni, sono davvero lieto di poterlo concretizzare e soprattutto di valorizzare il nostro ricco patrimonio musicale”.

Roberto Bolis

La magia del Natale al Castello del Buonconsiglio

Luci, alberi addobbati, il presepio di cirmolo intagliato, la mostra sulla natività sono i protagonisti di questo Natale nel giardino del castello. Nelle domeniche le attività per  famiglie dove si potranno creare diversi decori natalizi. Ingresso libero al giardino. Domenica 5 dicembre ingresso gratuito in tutte le sedi del museo

Domenica 5 dicembre, ore 15.00, Castello del Buonconsiglio

Frammenti di luce – LUCE A COLORI. Laboratorio di preparazione delle lanterne decorate con la carta velina, da accendere per colorare le notti della vigilia.

Domenica 12 dicembre, ore 15.00, Castello del Buonconsiglio

Frammenti di luce – LUCE D’ORO. Laboratorio per predisporre una stella da appendere all’albero di Natale, da dorare con l’antica tecnica della foglia d’oro.

Domenica 19 dicembre, ore 15.00, Castello del Buonconsiglio

Frammenti di luce – CONTROLUCE. Laboratorio per realizzare una decorazione in cartoncino e carta velina ispirata alle vetrate medievali, da applicare alle finestre per creare originali effetti di trasparenza.

Museo Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provinciali
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Bandita la nuova edizione di “Versi Distillati”, premio di poesia di A.D.I.D.

In occasione della riunione di degustazione di ieri dell’Associazione Degustatori Italiani grappa e Distillati è stata bandita la quindicesima edizione del Premio di Poesia “Versi Distillati”. Ecco il bando.

La partecipazione al Premio si articola con queste modalità:

Sezione “La Grappa”: si partecipa inviando una poesia inedita e mai inviata, né premiata, né segnalata ad altri concorsi, di non oltre 40 versi, in lingua italiana, oppure in lingua dialettale con traduzione in italiano obbligatoria, con tema la grappa nelle sue accezioni più ampie.

Sezione “Territori distillati”: si partecipa inviando una poesia inedita e mai inviata, né premiata, né segnalata ad altri concorsi, di non oltre 40 versi, in lingua italiana, oppure in lingua dialettale con traduzione in italiano obbligatoria, su un territorio specifico di un distillato (Italia, Francia, Russia, eccetera) e in relazione ad esso. Si consiglia ai Poeti di documentarsi adeguatamente, ricordando che il Premio è dedicato ai distillati e non ad altre tipologie di prodotto.

Sezione “Una Poesia per il ventennale di A.D.I.D.”: si partecipa inviando una poesia inedita e mai inviata, né premiata, né segnalata ad altri concorsi, di non oltre 40 versi, in lingua italiana, oppure in lingua dialettale con traduzione in italiano obbligatoria.

Sezione poesia a tema libero: si partecipa inviando una poesia inedita e mai inviata, né premiata, né segnalata ad altri concorsi, di non oltre 40 versi, in lingua italiana.

Al Premio possono partecipare Poeti di ogni nazionalità e di ogni età; la partecipazione è libera.

È obbligatorio, nel caso di poesie dialettali, pena esclusione della lirica inviata, specificare di quale dialetto si tratta sul testo della lirica stessa.

È ammessa la partecipazione con più lavori alle Sezioni, con invii rigorosamente separati. Gli elaborati inviati non saranno restituiti. Non saranno presi in considerazione gli invii non in regola con il presente bando.

Le poesie devono essere inviate per posta elettronica all’indirizzo renealben@tin.it come allegati (si consiglia di utilizzare un testo in Word), specificando il titolo e la Sezione di partecipazione anche nell’allegato.

Nell’oggetto del messaggio dovrà essere indicato “Versi Distillati” 15 e la Sezione alla quale si intende partecipare. Nel messaggio e-mail dovranno essere indicati i dati del Poeta partecipante completi; il Poeta in questo modo autorizza al trattamento dei dati personali, in ottemperanza alle normative vigenti.

La scadenza del bando è fissata inderogabilmente al 28 febbraio 2022.

Le opere inviate per posta elettronica si intendono dell’Autore; ogni violazione alla regola che l’opera deve essere inedita e scritta personalmente dall’inviante deve imputarsi all’Autore stesso.

Gli Autori, per il fatto stesso di partecipare al concorso, cedono il diritto di pubblicazione della poesia nel caso venisse realizzata l’opera antologica delle poesie partecipanti e/o premiate, senza aver nulla a pretendere come diritto d’autore. Lo stesso dicasi per la pubblicazione delle liriche sul sito adidbrescia.com oppure sui social associativi. I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli Autori, per ogni altra ulteriore pubblicazione.

Per ogni Sezione del Premio verranno assegnati un primo, un secondo e un terzo premio, se i lavori inviati lo consentiranno.

La Giuria, il cui operato è incontestabile, inappellabile e insindacabile, si riserverà il diritto di non assegnare i premi se le liriche giunte alla Segreteria del Premio non lo consentiranno, come pure di assegnare premi aggiuntivi (altri premi, segnalazioni e/o premi speciali).

Verranno assegnati premi istituzionali.

I Poeti le cui liriche verranno premiate dalla Giuria saranno avvisati tramite e-mail. La cerimonia di premiazione verrà organizzata entro il 2022, in luogo e data che verranno debitamente comunicati.

I premi verranno consegnati soltanto al Poeta partecipante alla cerimonia di premiazione, o ad un suo delegato; non verranno consegnati in altro modo.

Il Poeta premiato non può ritirare il premio di altri Poeti premiati.

La partecipazione al Premio implica la piena accettazione del presente bando in ogni suo comma.

Per ulteriori informazioni, scrivere all’indirizzo e-mail: renealben@tin.it

Musei Civici di Verona: ingresso ad 1 euro

Nei Musei Civici nuovo appuntamento con le domeniche ad 1 euro. Giornate speciali, promosse nel primo fine settimana del mese, per offrire a cittadini e turisti l’opportunità di immergersi, ad un prezzo speciale, nell’arte, nella cultura e nella storia.

Domenica 5 dicembre, con la tariffa agevolata di 1 euro a persona, sarà possibile accedere in tutti i Musei civici cittadini.

È consigliato acquistare e prenotare l’ingresso online sul sito museiverona.com.
L’appuntamento è per tutte le prime domeniche del mese, fino a maggio 2022.

Per l’accesso ai Musei sono richiesti green pass e mascherina. Informazioni sul sito dei Musei civici

Roberto Bolis