Prosegue la web serie CTB

Prosegue il viaggio di BS020 HOME THEATER. Le voci da dentro la web serie del Centro Teatrale Bresciano che porta sul palcoscenico virtuale creato dal CTB una galleria di brevi ritratti di personaggi noti o sconosciuti del territorio bresciano che attraversa i secoli e i luoghi, per raccontare le virtù di tenacia, umanità, resistenza, e creatività che sono i tratti distintivi della comunità del territorio.

I prossimi imperdibili appuntamenti vedono Franca Penone protagonista di Ines tiene il tempo, storia di una donna del vecchio Carmine – quartiere storico della città di Brescia – proprietaria di un’osteria, teatro di vite ed esperienze che s’intrecciano tra loro: la puntata sarà online dalle ore 18 di lunedì 25 maggio. Mercoledì 27, invece, sarà Francesco Sferrazza Papa a impersonare Redento Peroni, vittima e testimone dei tragici fatti di Piazza della Loggia del 1974: una puntata che si lega alla ricorrenza dell’anniversario della strage di giovedì 28 maggio. Infine, sabato 30 maggio, Abderrahim El Hadiri sarà in Zani, osservatorio astronomico, storia di un grande industriale lumezzanese con la passione per le stelle.

A introdurre gli appuntamenti con le sue oramai sempre più sorprendenti cornici, l’artista cui il CTB ha affidato la cura del progetto: Fausto Cabra. Dai suoi fortunati BS015 e BS016Autoritrattiinviaggio ed EvolutionCityShow – prodotti dal CTB –nasce il progetto Bs020 Home Theater, un ulteriore tassello alla lunga e intensa collaborazione intrapresa dall’artista con lo Stabile bresciano.

“Il secondo figlio di Dio” online

Prosegue la rassegna virtuale del Centro Teatrale Bresciano Il posto delle fragole con il sesto appuntamento: Il secondo figlio di Dio. Il CTB spalanca i suoi archivi per condividere con il pubblico un fitto calendario di appuntamenti che propongono le riprese integrali – gratuitamente visibili sul sito del CTB – di alcuni tra i più amati spettacoli di produzione che hanno fatto la storia dello Stabile nell’ultimo decennio.

La prossima settimana sarà il magnetico Simone Cristicchi a prendere la scena virtuale immaginata dal CTB. Dalle ore 10 alle 24 di martedì 26 maggio e, in replica, mercoledì 27, sarà disponibile gratuitamente sul sito del Centro Teatrale Bresciano la registrazione de Il secondo figlio di Dio scritto da Manfredi Rutelli e dallo stesso Cristicchi con la regia di Antonio Calenda e l’interpretazione di Simone Cristicchi. Le musiche originali sono di Simone Cristicchi e Valter Sivilotti, le scene e i costumi di Domenico Franchi, il disegno luci di Cesare Agoni, il progetto sonoro di Andrea Balducci.

Tra canto e narrazione Simone Cristicchi racconta la storia incredibile, ma realmente accaduta, di David Lazzaretti, un carrettiere toscano che nel 1878 fonda una comunità cristiana dai tratti socialisti e che si ispira ai Vangeli delle origini. David predica l’uguaglianza, la giustizia sociale e la solidarietà, dice di essere il secondo figlio di Dio: ha migliaia di seguaci, che lo chiamano il “Cristo dell’Amiata”. Un’utopia rivoluzionaria, che fu travolta da un colpo di pistola. Una storia che se non te la raccontano, non la sai. La storia di un’idea. La storia di un sogno.

V.V. (anche per la fotografia di Tommaso Le Pera)

 

“Historical Castle Parks- HICAPS” a Ferrara

Con la riunione finale di lunedì 18 maggio si è concluso il progetto “Historical Castle Parks- HICAPS”, progetto finanziato dal programma comunitario Interreg Central Europe e dedicato all’individuazione e valorizzazione di nuovi modelli di gestione dei parchi storico naturalistici siti in varie parti d’Europa: dalla Slovenia, alla Polonia, alla Croazia e all’Italia. Dopo due anni e mezzo di lavoro i diversi partner hanno così potuto tirare le fila degli interventi transnazionali e delle azioni pilota a livello locale.

Il progetto ha permesso alla città di Ferrara di poter arricchire la propria offerta turistica proponendo a cittadini e visitatori un percorso di valorizzazione della portata storica, architettonica e naturalistica dei 9 km del parco lineare delle Mura Estensi.

Il meeting finale si è tenuto in online conference, modalità che ha sostituito il tradizionale meeting in presenza nel pieno rispetto delle prescrizioni nazionali e internazionali di contenimento dell’emergenza sanitaria Covid – 19. ll Comune di Ferrara ha presentato i risultati di progetto (installazione di nuova cartellonistica turistica, realizzazione del Piano di azione locale), già illustrati il 23 gennaio scorso agli addetti ai lavori e alla cittadinanza nel contesto del meeting regionale organizzato a Teatro OFF – stakeholder fondamentale sin dai primi passi del progetto e soggetto organizzatore dell’iniziativa di lancio del progetto pilota nell’ottobre 2019.

In quell’occasione l’architetto Roberto Meschini della società Tryeco 2.0 s.r.l ha tenuto una lezione di approfondimento storico architettonico del bene e la dottoressa Carla Corazza ha illustrato due tesi di laurea, risultato degli studi svolti all’interno del progetto, con focus sulla biodiversità del Parco.

Riuscire a concludere le attività di progetto e realizzare entro i termini previsti un piano di azione locale che metta a sistema tutti gli interventi di consolidamento e ammodernamento del parco monumentale delle Mura è motivo di grande soddisfazione per l’Amministrazione che, nonostante le difficoltà oggettive, ha continuato a lavorare sul progetto dedicando uno staff trasversale degli uffici comunali.

Il meeting ha avuto anche un significato simbolico perché si è tenuto al terzo giorno di riapertura del parco, dopo il lungo stop imposto dal lockdown.
Oggi il parco si ripopola, sempre nel rispetto del distanziamento sociale, rifiorisce e si prepara ai grandi interventi del prossimo biennio, tra cui spiccano i lavori di restauro e la nuova illuminazione architetturale. Ferrara rinasce, grazie all’impegno di tutti.

 

Alessandro Zangara

Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021

È ufficiale: Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021. Lo ha stabilito il Decreto Rilancio approvato dal Governo mercoledì 13 maggio accogliendo la richiesta fatta a gran voce nei mesi scorsi dalla città e dalla regione e sostenuta da moltissime città italiane in corsa a loro volta per il titolo.

L’emergenza sanitaria ha sospeso tutte le attività legate alla nomina, rischiando così di vanificare il lavoro e gli investimenti fatti per rendere questo anno eccezionale. Ma Parma non si è mai arresa.

«Quando tutto è o pare perduto semplicemente bisogna mettersi all’opera e ricominciare dall’inizio. È quel che faremo dopo la splendida notizia arrivata dal governo.» Dichiara il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. «Parma Capitale Italiana della Cultura 2021 rappresenta una decisione giusta e lungimirante: la città e la sua gente hanno lavorato tanto per creare un anno della cultura all’altezza delle aspettative del Paese, avevamo una gran voglia di dimostrare tutto il potenziale di Parma. Ce l’abbiamo tuttora: nel 2021 torneremo ancora più forti. La cultura continuerà a battere il tempo e a essere metronomo della nostra crescita.»

L’anno da Capitale Italiana della Cultura rappresenta una grandissima opportunità per tutto il territorio circostante, come dimostra il sodalizio con Piacenza e Reggio Emilia, che ha dato vita a Emilia2020, soprattutto per quei settori – cultura e turismo – che rappresentano la vera forza del paese e che si ritrovano in questo momento a pagare un prezzo altissimo.

La decisione del Governo, in primis del Ministro Dario Franceschini, sulla quale Parma è sempre stata fiduciosa, dimostra che dalla cultura può davvero partire la rinascita dei territori riportando quelle esperienze e quel desiderio di condivisione di cui, al termine di questo periodo di privazioni, ci troveremo più affamati che mai.

«Il prolungamento di Parma 2020 al 2021 rappresenta una sfida culturale e gestionale» afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra «cui ci accostiamo con lo stesso entusiasmo che ha fin qui accompagnato l’avventura di Capitale Italiana della Cultura. Il tema del Tempo, oggi sospeso, recluso, iperconnesso, rimane il filo rosso di un programma che sarà in grado di parlare anche al passaggio storico che stiamo vivendo. Avremo infatti la responsabilità di sostenere la nostra proposta culturale in questo periodo di impensati mutamenti comportamentali e di grandi incertezze e dovremo dimostrare, con ancora più forza, che è dai territori della cultura che può muovere i suoi primi passi il pensiero di una nuova vita comunitaria.»

Parma dunque è pronta a ripartire riprendendo il cammino iniziato, raddoppiando gli sforzi per portare a compimento quello che ancora si potrà fare nel 2020 e soprattutto preparando un nuovo anno, il 2021, da grande Capitale Italiana della Cultura.

 

Delos

 

 

“Elena” a teatro con “Il posto delle fragole”

Con Il posto delle fragole il Centro Teatrale Bresciano spalanca gli armadi dei suoi archivi per condividere con il pubblico le riprese integrali – gratuitamente visibili sul sito del CTB – di alcuni tra i più amati spettacoli di produzione che hanno fatto la storia dello Stabile nell’ultimo decennio.

La proposta prosegue con la straordinaria Elisabetta Pozzi, protagonista del quinto appuntamento. Dalle ore 10 alle 24 di venerdì 22 maggio e, in replica, sabato 23, sarà disponibile gratuitamente sul sito del Centro Teatrale Bresciano la registrazione di Elena di Ghiannis Ritsos, con la regia di Andrea Chiodi e l’interpretazione di Elisabetta Pozzi; i costumi sono di Ilaria Ariemme, le musiche di Daniele D’Angelo.

Chi non è rimasto affascinato dalla figura di Elena, una delle più̀ belle donne dell’antichità? Per lei si scatenò una sanguinosa guerra durata dieci anni. Eppure, un’altra Elena si scopre ai nostri occhi nel magnifico monologo lirico di Ghiannis Ritsos. Lontana dell’immagine che la tradizione ci ha donato, questa Elena magistralmente interpretata da Elisabetta Pozzi è una donna la cui proverbiale e formidabile bellezza è ormai svanita da tempo, e che valuta la propria esistenza con disincanto e ironia, e forse anche un pizzico di rimpianto. Tra un bicchiere di whisky e una sigaretta Elena si confida, torna con il pensiero a ciò che è stato, ad una vita ormai lontanissima di glorie ed onori.

 

Veronica Verzeletti

 

Rilancio di Ferrara come meta estiva

Gusto, Cultura, Musica: Ferrara è questo e tanto altro. A raccontare la nostra città, nella fase della ripartenza, saranno 130 poster di sei metri per tre e 100 spazi di arredo urbano allestiti con manifesti che verranno posizionati nelle città che si trovano lungo l’asse della via Emilia e, in particolare, in Romagna nei territori di Faenza, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, Lugo, Imola e nei comuni di tutta la dorsale adriatica.
L’iniziativa promozionale nasce da un input dell’amministrazione per rilanciare l’immagine del territorio in vista di un ritorno alla normalità anche del richiamo turistico. L’intenzione è quella di richiamare e valorizzare fin da subito il turismo legato ai percorsi artistici, culturali ed enogastronomici che, anche a causa della situazione di emergenza, potrebbe registrare un incremento nei prossimi mesi.

“Vogliamo cominciare fin da ora le attività promozionali per la stagione estiva perché crediamo in una ripresa del turismo – spiega il sindaco Alan Fabbri – specialmente quello indirizzato verso le città italiane che sapranno offrire percorsi culturali integrati. Ferrara è una di queste: possiamo garantire ai turisti un’importante offerta culturale sempre all’avanguardia, percorsi enogastronomici ed eventi di alto livello in tema musicale e artistico. Certo dovremo farlo studiando nuovi modelli di sicurezza sanitaria, ma riusciremo ad essere all’altezza che il momento richiede.

Nel frattempo è importante ricominciare a promuovere l’immagine della nostra città a livello regionale e poi nazionale e internazionale, considerato anche che il territorio ferrarese è stato in questa gravissima emergenza uno dei meno colpiti dal contagio e anche questo potrà essere un punto di vantaggio nella percezione e nella scelta della nostra città come meta estiva”.

 

Alessandro Zangara (anche per le immagini)

È scomparsa la fotografa dei Beatles

Astrid Kirchherr, la fantastica e innovativa artista tedesca “fotografa” dei Beatles, ci ha lasciati.

Assieme a Klaus Voormann, il grande artista e musicista, Astrid Kirchherr contribuì in modo determinante all’irrefrenabile ascesa dei Beatles verso il successo. Klaus li aveva visti e sentiti suonare, per caso, esattamente 60 anni fa, al KaiserKeller 36 un locale notturno della Grosse Freiheit di Amburgo. Poi ci portò pure Astrid, che era la sua fidanzata e lei fu travolta dall’entusiasmo all’istante. Da quel momento ebbe inizio la storia musicale “pop” più bella di tutti tempi! La ricordiamo con le parole di Rolando Giambelli (anche per la fotografia).

Rolando Giambelli con “il celebre scatto fotografico a John Lennon che Astrid Kirchherr autografò e che esponemmo al nostro Beatles Museum ospitato dal 2009 presso il mitico “Museo della Mille Miglia” a Brescia”

“Per me che ho trasformato l’altra mia grande passione per la fotografia, in mestiere, aver conosciuto ed incontrato più volte Astrid Kirchherr, la fotografa i cui scatti dei Beatles hanno contribuito a trasformarli in icone viventi, aver lavorato con lei e con il suo staff è stato ed è tuttora per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Fin dal nostro primo incontro a Liverpool, con Astrid e con il suo gallerista di allora, Ulf Kruger, concordammo in pochi istanti con un sorriso e con una stretta di mano le modalità per portare le sue preziosissima fotografie dei Beatles in Italia.

Nel 2000, a Rimini, in occasione di un grandioso evento beatlesiano, allestimmo la mostra dal titolo “THE HAMBURG DAYS” di Astrid Kirchherr, al mitico Grand Hotel, proprio quello di “Amarcord”  di Federico Fellini, grazie anche al prezioso aiuto del nostro Fab amico Claudio Cardelli e con grande gioia dell’allora sindaco Alberto Ravaioli. A Rimini invitammo, tra altro, anche il primo batterista dei Beatles, Pete Best con la Band, che Astrid conosceva molto bene! C’erano pure Alf Bicknell il mitico autista dei Fab Four e Gordon Millings: il sarto dei Beatles erede del grande Dougie.

Allestimmo, poco dopo, la mostra di Astrid presso il famoso Museo Ken Damy di Fotografia a Brescia, dove, per l’inaugurazione, tenemmo un concerto con i Beatops ripreso dal TG2.

Un’altra volta nel 2001 esponemmo le foto di Astrid che arrivavano puntualmente da Amburgo, contenute in tre flight-case, addirittura all’estero, in Svizzera, a grande richiesta per la prima edizione dei Bellinzona Beatles Days, grazie i nostri carissimi amici, Graziano, Carlo, Mauro e da altri del Patriziato Cittadino che ci chiesero di collaborare con loro, dopo averci visto all’opera a Rimini a gestire ben 17 palcoscenici su tutta la riviera comunale e con i quali, felicemente, tutt’ora collaboriamo!

Successivamente, in occasione del Beatles Day 2001 a Brescia, allestimmo la mostra di Astrid alla Galleria Olmo Colmo, una location fantastica e piena di piante e fiori meravigliosi, che ora non c’è più, dove con Marco Zappa tenemmo un Fab concerto dedicato ad Astrid.

Grazie ancora al nostro indimenticabile Massimo Masini, che a Modena, sia come cittadino che come “beatlesiano d.o.c., ha lasciato “cose fantastiche” e ricordi indelebili, nel Dicembre 2001, con il supporto del Comune di Modena, guidato dall’allora Sindaco Giuliano Barbolini ed il sostegno entusiastico dell’Assessore in carica Stefano Bonaccini ed oggi rieletto Governatore dell’Emilia Romagna, con il quale avevamo realizzato le piste ciclabili cittadine dedicate ai Beatles, allestimmo pure la favolosa mostra fotografica dei Beatles ad Amburgo di Astrid Kirchherr al Caffè Letterario!

A Roma, nel 2002, per celebrare il 40° Anniversario del lancio della prima canzone “Love Me Do” dei Beatles, con il Patrocinio del Comune, e dell’allora Sindaco Walter Veltroni che era già da anni nostro associato “beatlesiano” oltre che dell’Assessore alla Cultura Gianni Borgna, su richiesta di un altro grande amico dei Beatlesiani, Vincenzo Mollica e dell’organizzatore di eventi Alessandro Nicosia, un bel giorno ricevetti proprio da Vincenzo Mollica l’indimenticabile telefonata con la quale mi chiedeva di  collaborare all’evento Beatlesiano che ritengo fra i più importanti della nostra carriera di fan! Oltre a far girare le beatle band su tre autocarri allestiti come palcoscenici per tutta Roma, ed altre “follie beatlesiane” collaborammo ad allestire la mostra di Astrid Kirchherr “THE HAMBURG DAYS” in maniera impeccabile nel mitico Museo di Roma in Trastevere.

All’inaugurazione della mostra, oltre al Sindaco Veltroni ed al suo storico Assessore Borgna, c’erano: Vincenzo Mollica, Adriano Mazzoletti che aveva seguito i Beatles nel 1965 in tour in Italia, per la RAI, c’era il grande musicista Nicola Piovani, ed il nostro caro amico Mario Pezzolla e c’era l’artista Milo Manara che realizzò il manifesto per l’evento “Quarantennale Love Me Do”; c’era Gianni Bisiach, giornalista di cui sono che intervistò per primo “assoluto” i Beatles a Londra nel 1963 per TV7 RAI e c’era il celeberrimo artista Alan Alridge che illustrò il libro più famoso delle Canzoni dei Beatles e infine il fotografo Harry Benson, autore per l’occasione della sua mostra “The Beatles Now and Then”.

Che altro dire!… fu un evento davvero memorabile e mi fermo qui… Infatti quella mostra di Astrid Kirchherr del 2002 a Roma fu proprio l’ultima che fummo in grado di proporre perché nel 2003, quando andammo ad Amburgo per incontrare Tony Sheridan, con cui eravamo da poco in amicizia, che già prima dei Beatles si era lanciato come “rocker” su Amburgo la bellissima città “anseatica” e che aveva spianato loro la strada facendogli registrare un disco con lui dal titolo “My Bonnie”, ci fece da guida turistica mostrandoci tutti i luoghi “sacri” beatlesiani di Amburgo, compreso il Kaiserkeller dove John, Paul, George, Pete e Stu furono “scoperti” da Klaus Voormann e da Astrid Kirchherr!…
Tony con sua moglie Anna, che guidava l’auto facendoci da Taxista per tutta Amburgo, ci portò  anche alla sede dell’organizzazione di Astrid che però era assente, ma mi vidi con piacere con Ulf Kruger che però mi diede subito la pessima notizia che Astrid, sollecitata da cospicue offerte per i diritti delle sue foto da parte di una nota agenzia internazionale di immagini e foto, glieli cedette… Dopo di che, per gli altissimi costi di noleggio, di assicurazione e quindi di trasferta, su dove  come allestire la mostra, che divenne proibitivo poter fare tutto ciò che avevo fatto fino a quel momento per diffondere a basso costo ma non per questo meno preziosa, la cultura fra la gente, nonostante la cura, la precisione e la puntualità che potevo mettere in tutti gli adempimenti che con i tedeschi, si sa, bisogna essere molto ligi!

E così dovrò attendere fino al 2017 per rivedere quelle bellissime, care e vecchie foto di Astrid Kirchhherr, che ho attaccato e staccato da tanti muri… Furono esposte a Bologna, proprio in centro a Palazzo Fava, Palazzo delle Esposizioni, grazie a Maurizio Guidoni di Ono Art, che “autonomamente” allestì la favolosa mostra “Astrid Kirchherr with the Beatles” che ripercorreva il periodo di Amburgo che John Lennon definì il miglior periodo dei Beatles!  E se anche la nostra parte in questa esposizione è stata soltanto quella di dare il nostro sostegno e patrocinio “culturale” ci ha fatto, come sempre, un immutato ed immenso piacere…

Grazie, cara Astrid Kirchherr… che sei andata finalmente a raggiungere il tuo amato Stu, magari un po’ stu…fo di stare sempre lì con i vecchi compagni di banda, John e George…

Ti ricorderemo per sempre!”. R. G.

Claudio Jr De Rosa “Live at Home”

 

Visioninmusica “Live at Home” continua la sua rassegna di musica trasversale da casa proponendo un nuovo appuntamento: in diretta dalla loro abitazione di Rotterdam questa volta si esibiranno il sassofonista Claudio Jr De Rosa e la pianista Vivienne Chuliao. Legati da famiglia e musica, i due si esibiranno in alcune delle loro composizioni. Lo streaming, in programma domenica 17 maggio alle ore 19:30 sul canale YouTube di Visioninmusica (https://youtu.be/fivbi1TIdb0), offrirà al solito la possibilità agli utenti di partecipare e commentare dal vivo, oltreché contribuire volontariamente a personali donazioni a favore dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni, città natale di Visioninmusica, a sostegno del diritto alle migliori cure per i pazienti colpiti da Covid-19 nel contesto di una sicurezza sanitaria di interesse generale.

Questo invece il calendario delle prossime performance della rassegna: 21 maggio – Nadimop (Nadia Straccia); 24 maggio – Giuseppe Albanese; 28 maggio – Livio Minafra; 31 maggio – Irene Jalenti; 4 giugno – Jean-Philippe Koch; 7 giugno – Federico Mondelci/Paolo Biondi; 11 giugno – Rebel Bit.

Tutti i live saranno accessibili in diretta streaming sul canale YouTube di Visioninmusica. Sarà inoltre disponibile il link alla pagina del concerto in diretta sulle pagine Facebook, Instagram e Twitter ufficiali del festival.

Visioninmusica “Live at Home” fa parte di “JIP ON STREAMING”, il primo festival nazionale di jazz sul web, lanciato da Jazz Italian Platform.
Visioninmusica è socio fondatore di Jazz Italian Platform (JIP), associazione nazionale di promoter, assieme a Umbria Jazz, Bologna Jazz Festival, Jazz in Sardegna, Jazz Network, Pomigliano Jazz, Saint Louis College of Music, Veneto Jazz. JIP condivide sulle sue pagine social tutte le iniziative dei propri associati.

Claudio Jr De Rosa – classe 1992 – è un sassofonista, arrangiatore e compositore alla ribalta nella scena jazz europea. Nel 2016 è stato vincitore dei premi ‘1st Asian Saxophone Congress, Taiwan’, ‘Premio Nazionale C. Bettinardi’, ‘Louis van Dijk Jazz Award’, mentre nel 2015 del ‘Leiden Jazz Award’. Dal 2013 vive tra Olanda e Italia, dove è leader e ‘sideman’ di numerosi ensemble. Ha concluso gli studi accademici nei conservatori di Salerno, Roma e L’Aja. Sebbene sia ancora molto giovane, si è già esibito in numerosi festival e jazz club in Italia, Olanda, Francia, Belgio, Romania, Inghilterra e Taiwan. Ha composto e arrangiato musica per ‘Call it Sextet’, ‘CJDR Jazz Ensemble’, ‘RC Big Band’, ‘S.Louis Big Band’, ‘CvA Big Band’, ‘NSJO Orchestra’ e per il Ministero delle finanze olandese. Nel novembre 2016 ha collaborato con la prestigiosa ‘Jazz Orchestra of the Concertgebouw’ di Amsterdam. Dopo il successo ottenuto con il suo ‘Zadeno Trio’, ha formato nel 2016 il ‘Claudio Jr De Rosa Jazz 4et’: una formazione dal taglio internazionale che lo vede impegnato con altri giovani musicisti attivi in Olanda.

Elisabetta Castiglioni (anche per la fotografia)

Svelati lunedì 18 maggio i 5 vincitori della open call di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020

 

Lunedì 18 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei quest’anno dedicata a “Musei per l’eguaglianza: diversità e inclusione”, saranno svelati i cinque vincitori di Cultura per tutti, cultura di tutti, l’open call di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, promossa con il sostegno del Comune di Parma e dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, che vuole rendere il sistema museale più contemporaneo e soprattutto accessibile a tutti.

I candidati sono stati chiamati a proporre idee, prodotti, eventi e servizi, pensati in ottica digitale e multiculturale, capaci di aprire le porte dei musei regionali a particolari categorie di pubblico come giovani, famiglie, anziani, persone con disabilità fisica o cognitiva, stranieri e residenti.

Da settembre 2019 a febbraio 2020 gli interessati hanno avuto la possibilità di presentare i propri progetti, per un totale di 43, che sono stati esaminati da una Commissione Tecnica, anche alla luce della loro capacità di essere economicamente sostenibili sul mercato e del rispetto delle direttive del design 4all, accessibili cioè al più ampio numero di soggetti, diversi fra loro per capacità percettive, motorie e cognitive. I cinque vincitori scelti dalla Commissione riceveranno un premio in denaro che va dai 5.000 euro per il primo classificato ai 1.000 euro per il quinto.

L’annuncio sarà dato lunedì 18 maggio alle 17 in diretta streaming sulla pagina Facebook, sul canale YouTube e sul sito di Parma2020 con la partecipazione dei cinque vincitori e di Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Roberto Balzani, Presidente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, Francesca Velani, coordinatrice progetti e strategie culturali di Parma2020 e Flora Raffa Dirigente Settore Cultura Giovani e Sviluppo strategico del territorio del Comune di Parma.

La premiazione sarà anche occasione per svelare i prossimi passi, nel 2020 e nel 2021, del progetto di Parma Capitale Italiana della Cultura, che interesseranno tutti gli operatori culturali della regione.

Diretta streaming lunedì 18 maggio ore 17 su: www.parma2020.it, www.facebook.com/parma2020official, www.youtube.com/parma2020official

 

Delos

 

 

Don Chisciotte e Svenimenti online

Dopo aver trasmesso La locandiera di Goldoni ideata e interpretata da Elena Bucci e Marco Sgrosso e Il racconto di Chimera con Lucilla Giagnoni, Il posto delle fragole prosegue con Franco Branciaroli, protagonista del terzo appuntamento. Dalle ore 10 alle 24 di venerdì 15 maggio e, in replica, sabato 16, sarà disponibile gratuitamente sul sito del Centro Teatrale Bresciano la registrazione de Don Chisciotteda Miguel De Cervantes, con il progetto, la regia e l’interpretazione di Franco Branciaroli; le scene sono di Margherita Palli, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Daniele D’Angelo.

Branciaroli in “Don Chisciotte”

In Don Chisciotte, Franco Branciaroli fa indossare al cavaliere visionario e al suo scudiero, imitandole (anzi, abitandole), le indimenticate voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorre alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Siglo de Oro spagnolo, dando loro l’occasione di sfidarsi ancora su nuove “audaci imprese”. Le “maschere verbali” dei due grandi protagonisti della scena italiana offrono l’occasione di ritrovare le atmosfere di quella stagione indimenticabile, grazie alla straordinaria bravura di uno degli ultimi eredi di quel Gran Teatro.

A seguire, martedì 19 e mercoledì 20 maggio – sempre dalle ore 10 alle ore 24 – sarà invece disponibile la produzione CTB Svenimenti, un vaudeville con il progetto e l’elaborazione drammaturgica e l’interpretazione di Elena Bucci – che cura anche la regia – e Marco Sgrosso, in scena insieme a Gaetano Colella; le luci sono di Loredana Oddone, la drammaturgia del suono di Raffaele Bassetti.

 Bucci, Sgrosso, Colella in “Svenimenti” (foto di Luigi Angelucci)

Uno spettacolo che è un piccolo miracolo di poesia: Elena Bucci e Marco Sgrosso, con la complicità di Gaetano Colella, portano il pubblico alla scoperta del meraviglioso labirinto creativo di Anton Cechov. La drammaturgia intesse i divertenti atti unici con visioni tratte dai racconti, frammenti di altre opere, lettere che l’autore scambiò con persone care, scrittori e compagni di lavoro. Ne emerge il ritratto, emozionante di un uomo medico per vocazione e scrittore per passione, affettuoso e intelligente osservatore degli umani, instancabile e gentile difensore degli ideali, amante del tumulto del teatro ma anche della completa solitudine, e sempre curioso della vita.

 

Veronica Verzeletti (anche per le fotografie)