Estate a Pienza e a San Gimignano

Un’estate di musica e arte a San Gimignano e Pienza quando il sole declina al tramonto. Solisti di grande livello internazionale per incontri con strumenti classici: violino, violoncello, chitarra, flauto e, il più classico di tutti, voce, in un repertorio di musica “universale”, a corde spiegate, da Bach a Puccini. A San Gimignano gli incontri musicali si svolgeranno nella suggestiva terrazza della Galleria di Arte moderna e contemporanea Raffaele De Grada, ove sarà possibile partecipare a una visita guidata della mostra dedicata a Elliott Erwitt, il fotografo di Marylin Monroe, Grace Kelly, Che Guevara, eccetera. Nello stesso complesso si ammirano anche la Spezieria di Santa Fina con preziose ceramiche e il Museo Archeologico con reperti provenienti dal territorio. Nel contempo, durante tutta la serata sarà offerto un aperitivo nel giardino del Museo. Da qui sarà possibile muoversi verso il Palazzo Comunale e salire sulla Torre Grossa per un suggestivo panorama notturno sulla città medievale dal profilo unico.

La stessa iniziativa con musiche a corde spiegate, da Bach a Puccini, durante i vesperi estivi, si svolgerà a Pienza nello splendido cortile di Palazzo Piccolomini. Si potrà inoltre visitare, con l’ausilio di un’audioguida, il piano nobile del Palazzo, antica dimora dei Piccolomini che conserva numerose opere d’arte e preziosi arredi, e, nel cortile, la mostra Vinum nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo antico. Nel giardino pensile è prevista una degustazione di prodotti tipici accompagnati da Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano che animeranno la serata tra incanti musicali e splendori d’arte. Si assiste qui a una perfetta compenetrazione di arte e natura, concetto vagheggiato dal pensiero umanistico, di cui il papa Pio II è fine interprete e protagonista indiscusso. Affacciandosi in fondo al giardino, si verrà assorbiti dallo spazio circostante senza limiti né tempo e proiettati verso il paesaggio collinare della vallata dell’Orcia modulato dalla mano di un sapiente pittore.

Gli eventi di San Gimignano e Pienza sono organizzati da Opera-Gruppo Civita.

 

Prossimi appuntamenti:

San Gimignano 15, 23, 28 luglio – 8 agosto, dalle ore 19 alle ore 22.

Pienza 16, 22, 30 luglio – 7 agosto, dalle ore 18 alle ore 20

Biglietto intero: €15,00

Nati e residenti a Pienza € 7,00

Nati e residenti a San Gimignano € 7,00

Bambini fino a 11 anni free

San Gimignano:          Aperitivo nel giardino della Spezieria di Santa Fina. Performance musicale nella terrazza della Galleria d’arte moderna e contemporanea “Raffaele De Grada”. Visita guidata alla mostra “Icons” di Elliott Erwitt. Panorama notturno dalla Torre Grossa.

Pienza: Degustazione di pecorini e salumi tipici con vino Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano nel giardino di Palazzo Piccolomini. Performance musicale nel cortile interno di Palazzo     Piccolomini. Visita libera alla mostra “Vinum Nostrum” ed a Palazzo Piccolomini con audio guida.

Per informazioni e prenotazioni: 0577 286300.

Barbara Izzo

Selezione di danzatori a Parma

La Fondazione Teatro Regio di Parma promuove una selezione per l’assunzione di tre danzatori di sesso maschile a completamento del corpo di ballo per l’opera “La forza del destino” in programma al Festival Verdi 2014.

La selezione, che si terrà presso il Teatro Regio di Parma mercoledì 10 settembre 2014 alle ore 15.30, è aperta a danzatori con esperienza di teatrodanza e di età non inferiore ai 18 anni. L’impegno lavorativo previsto è il seguente:

– prove: dal 15 settembre al 7 ottobre 2014;

– recite il 10, 16, 19, 23, 28 ottobre 2014.

Curriculum vitae e foto necessari alla selezione dovranno essere inviati al recapito selezioni@teatroregioparma.it entro e non oltre il 31 agosto 2014.

Per informazioni: Ufficio produzione tel. 0521 203947 – 203929 selezioni@teatroregioparma.it

La Direzione si riserva la possibilità di ammettere alla selezione solo quei candidati il cui curriculum vitae sia attinente ai requisiti coreografici richiesti dal regista.

I candidati ammessi verranno contattati dal teatro.

 

Paolo Maier

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inns’Bruck Jazz Feeling

Sul fiume Inn come sul Mississippi. New Orleans approda a Innsbruck (Austria) con il New Orleans Jazzfestival.

Dal 24 al 27 luglio 2014 Orleans-Jazz, Rhythm&Blues, Zydeco risuoneranno nella piazza del mercato di Innsbruck: un appuntamento da non perdere per chi ama la musica, in un contesto unico che farà rivivere le emozioni di grandi artisti come Louis Armstrong, Sydney Bechet, Fats Domino o Mahalia Jackson. Nella Marktplatz ci si immergerà nel mondo musicale dell’America del Sud. Gli allegri concerti dal vivo delle stelle dello scenario musicale di New Orleans porteranno nelle vie della Capitale delle Alpi i suoni contemporanei della città americana.

Ma le sponde del Mississippi non sono le sole ad aver dato i natali a vivaci musicisti, anche in riva all’Inn si trovano personalità artistiche interessanti: è per questo che il direttore del Festival, Markus Linder, invita ogni anno a partecipare al New Orleans Jazzfestival anche complessi musicali tirolesi. Lo stesso Linder sale sempre sul palco mettendosi alla tastiera con passione e capita che queste rappresentazioni si trasformino in vere e proprie Jam Sessions, con band e complessi che si mescolano allegramente tra loro. Info: http://www.neworleansfestival.at

Sabrina Talarico

 

 

Jacopo Ligozzi “pittore universalissimo”

“Se c’è un artista del Rinascimento maturo che merita la qualifica di “universale”, o che almeno ha fatto di tutto per meritarla, è Jacopo Ligozzi, al quale vien finalmente dedicata una mostra monografica che ne presenta – oltre alle splendide e icastiche tavole naturalistiche, per le quali è maggiormente noto – l’attività di pittore, di illustratore e di fornitore di modelli per arti decorative” (Cristina Acidini). Queste le parole con cui la Soprintendente apre la sua presentazione al catalogo della mostra monografica – la quinta esposizione Di Firenze 2014. Un anno ad Arte – che la Galleria Palatina in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffiziha voluto dedicare al pittore Jacopo Ligozzi.

Oltre un centinaio di opere in mostra con prestigiosi prestiti internazionali dal Metropolitan Museum di New York, dal British Museum di Londra, dall’Albertina di Vienna oltre che dal Musée du Louvre.

Nato a Verona nel 1549 circa e discendente da una famiglia di ricamatori d’origine milanese, figlio del pittore Giovanni Ermanno, Ligozzi svolse una iniziale attività a Trento, Verona e Venezia, spostandosi poi a Firenze dove nel 1575 è documentata la sua presenza presso la corte granducale di Francesco I e dove rimase stabilmente fino alla morte, nel 1627, impiantandovi una solida bottega.

La lunga e complessa vicenda artistica di questo pittore è stata indagata dagli importanti studi di Mina Bacci (1963) e più recentemente dagli interventi dedicati a settori specifici della sua attività da Alessandro Cecchi (1997), da Lucia Tongiorgi Tomasi (1993) e da Lucilla Conigliello (1990) che ha curato anche una mostra dedicata alla sua produzione aretina (1992) e una rassegna incentrata sui disegni conservati nella collezione del Departement des Arts Graphiques du Louvre (2005).

I risultati delle ricerche finora condotte, cui si lega la cospicua serie di referti documentari che consentono di ricostruire ad annum la vita di Jacopo, e soprattutto la presenza del nucleo maggiore di opere sue nelle collezioni di Palazzo Pitti e nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, spiega la necessità di questa mostra che intende illustrare per la prima volta in modo organico l’arco di attività del pittore, mettendo in evidenza i diversi ambiti nei quali si trovò ad operare e la sua poliedrica e versatile fisionomia all’interno del panorama fiorentino.

Per tale ragione si è ritenuto opportuno articolare l’esposizione in sezioni tematiche. La prima dedicata ai primi tempi di attività presso la corte medicea, dalla quale Jacopo si fece apprezzare fin dal suo arrivo come disegnatore di naturalia, attraverso la raffinata produzione di disegni acquerellati o lumeggiati in oro, illustrati in mostra da una scelta di fogli provenienti dal nucleo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.

Medesima fortuna godette successivamente come ritrattista: in mostra in particolare il bel ritratto femminile di Virginia de’ Medici oggi agli Uffizi, e lo splendido Ritratto di Margherita Gonzaga del Museo Nacional di Lisbona. L’artista fu anche sapiente regista di insiemi decorativi come nel caso delle pitture, oggi perdute, che ornavano lo zoccolo e le finestre della Tribuna degli Uffizi, ordinategli da Francesco I nel 1584, e di quelli, perduti anch’essi, della grotta di Teti nella villa di Pratolino. Non dobbiamo dimenticare che Jacopo fu anche pittore di storia, in occasione dell’allestimento dei grandi dipinti su lavagna sulle pareti del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio o ancora per gli apparati in occasione delle nozze di Ferdinando I e Cristina di Lorena documentati in mostra dallo studio preparatorio conservato oggi al British Museum di Londra. Accanto a queste imprese, Ligozzi si distinse infine come sapiente e delicatissimo progettista di abiti e ricami per tessuti, nonché di manufatti in pietre dure: a testimoniarlo in mostra disegni per ricami, nonché i piani in commesso marmoreo eseguiti su suo disegno dall’Opificio mediceo, conservati rispettivamente in Galleria Palatina, al Museo degli Argenti, al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure e alla Galleria degli Uffizi.

Particolare attenzione è stata dedicata al tema delle ‘allegorie morali’ che Jacopo affrontò in molte occasioni, e che costituiscono uno dei punti di maggiore interesse e di approfondimento della sua produzione; sarà significativa in tal senso la presenza di opere quali l’Allegoria della Redenzione di Madrid, l’Allegoria dell’Amore che difende la Virtù contro l’Ignoranza e il Pregiudizio commissionata probabilmente da Francesco I (collezione Baroni, Londra), o ancora l’Avarizia (Metropolitan Museum, New York). L’artista, profondamente religioso, dedicò inoltre grande attenzione ai temi della ‘Vanitas'(caducità della vita del mondo) raffigurando soggetti di straordinaria originalità e impatto emotivo: impressionanti i due ritratti di ignari giovani (collezione privata) che raffigurano sul verso due orride nature morte con i loro crani in decomposizione.

La seconda sezione della mostra prende in esame la produzione religiosa, alla quale il pittore si dedicò fin dagli anni del servizio presso la corte medicea e che intensificò sempre più, dopo la sua caduta in disgrazia, negli anni Novanta. Le grandi pale d’altare eseguite per chiese fiorentine, dalla SS. Annunziata, a Santa Maria Novella, Ognissanti e Santa Croce, nonché per le chiese dell’Aretino, per Lucca e San Gimignano, testimoniano la sua originale adesione alle istanze di pittura devota e riformata che improntavano la cultura figurativa fiorentina tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo: in mostra il San Girolamo sorretto dall’angelo proveniente dalla chiesa di San Giovannino degli Scolopi, il Martirio dei Quattro Santi Coronati di Ravenna, il San Giacinto in adorazione della Vergine col Bambino da Palazzo Mansi (Lucca).

Oltre alla presenza di varie immagini naturalistiche nella sede di Palazzo Pitti, un ristretto gruppo di disegni botanici è contemporaneamente esposto nella Sala Detti del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.

Tale sezione è stata intesa come parte integrante della esposizione che, nella sua completa articolazione a Palazzo Pitti, si è proposta di documentare in modo ampio le molteplici sfaccettature dell’artista poliedrico, “pittore universalissimo” secondo la felice definizione che ne dette lo storiografo contemporaneo Filippo Baldinucci.

La mostra, a cura di Alessandro Cecchi, Lucilla Conigliello e Marzia Faietti con la collaborazione di Anna Bisceglia e Giorgio Marini, come il catalogo edito da Sillabe, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, il Gabinetto Disegni e Stampe della Galleria degli Uffizi con Firenze Musei e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Firenze. Fino al 28 settembre 2014.

 

 

 

 

 

ARtGlass

Il museo come un film in 3D? No, è molto di più. Si chiamano ARtGlass e sono occhiali speciali che permettono di scoprire in maniera assolutamente inedita l’opera d’arte, grazie alla fusione di reale e virtuale.Parte da San Gimignano (Siena) un progetto sperimentale, in anteprima assoluta, che consente di attivare un’esperienza di “realtà aumentata” tramite tecnologia “indossabile” all’interno del percorso “Palazzo Comunale, Pinacoteca, Torre Grossa”.

Grazie a un peculiare mix di video-storytelling e animazioni tridimensionali, applicate a tre cicli di affreschi conservati nel Museo Civico di San Gimignano, sarà possibile compiere un viaggio virtuale nel Medioevo, navigando nei racconti dipinti da Lippo Memmi nella Sua Maestà, Azzo di Masetto, nel celebre ciclo cavalleresco e Memmo di Filippuccio, nelle scene dedicate agli inganni dell’amore della Camera del Podestà.

Indossando gli ARtGlass, come un normale paio di occhiali, gli affreschi acquisiranno tridimensionalità e mostreranno particolari inediti, grazie al racconto di due guide speciali.

Sono, infatti, Marco Valenti, professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Siena e Dario Ceppatelli, archeologo, collaboratore del Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale dell’Università di Siena, a interpretare in costumi d’epoca e a far rivivere il pittore Lippo Memmi e l’armigero di palazzo. Grazie alla loro “presenza”, visibile da chi indosserà gli ARtGlass, il visitatore entrerà in una macchina del tempo in cui divertimento e rispetto per i contenuti scientifici permetteranno un’esperienza davvero inedita.

Il progetto ARtGlass a San Gimignano è stato realizzato da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita in collaborazione con ARtGlass, Capitale Cultura ed è a cura di Luigi Di Corato, Direttore Generale di Fondazione Musei Senesi, che dichiara: “La sperimentazione avviata a San Gimignano è un vero e proprio cantiere che ci aiuta ad immaginare il museo del futuro, grazie anche un vero e proprio sistema di soluzioni digitali integrate, che valorizzano contenuti divulgativi e tecnologie complementari tra loro. Siamo particolarmente orgogliosi del metodo di lavoro che ci ha portati a questa prima installazione, che ci ha visto operare fianco a fianco, nella creazione dei contenuti, con operatori privati come Opera – Gruppo Civita, concessionario dei servizi aggiuntivi del Museo e ARt Glass, start up innovativa italiana, totalmente focalizzata sulla realtà aumentata per i Beni Culturali”.

“ Al Museo Civico di San Gimignano la tecnologia rende ancora più efficace il rapporto tra visitatore e l’opera d’arte – afferma Albino Ruberti, Presidente di Opera – Gruppo Civita a tal punto che lo spettatore diventa interlocutore in un dialogo visibile. Il progetto è ambizioso e siamo consapevoli di poter offrire al grande pubblico questa esperienza di valorizzazione che si è resa possibile attraverso il lavoro di chi, come noi, fa dei beni culturali un impegno non solo professionale”.

“Le tecnologie oggi disponibili a livello commerciale, cioè acquistabili dal pubblico, sono poche, hanno ancora enormi spazi di miglioramento e si evolvono in maniera rapidissima – aggiunge Antonio Scuderi, Amministratore Delegato di ARt Glass – Proprio per questa ragione abbiamo deciso di lanciare la prima sperimentazione italiana in un museo di altissimo livello come quello di San Gimignano e con contenuti molto sfidanti. Siamo convinti che solo il contatto diretto col pubblico possa consentire a questa tecnologia di arrivare a livelli ottimali”.

E per arricchire la visita ai Musei Civici di San Gimignano, dopo la app Museo SanGi già disponibile su App Store ora completamente aggiornata, è nata anche una audio-video guida articolata in due parti: una prima sezione dedicata al Palazzo Comunale ed una seconda dedicata agli ambienti del Museo Archeologico, della Spezieria di Santa Fina e della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Raffaele De Grada.

Attraverso una navigazione crossmediale, consente di ascoltare tracce audio recitate da attori professionisti, di apprezzare video ad altissima risoluzione, scorrere gallerie di immagini, e, non ultimo, leggere testi approfonditi, che guidano il visitatore all’interno del patrimonio artistico custodito a San Gimignano, rivelando anche curiosità e aneddoti della sua storia. Tutti i contenuti sono disponibili in cinque lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) e visualizzabili sui tablet SAMSUNG Galaxy Tab 3, da 7″ distribuiti presso il bookshop del museo.

L’audio-video guida è realizzata da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita. Il software è sviluppato da C&T Crossmedia srl.

Salvatore La Spina

I Notturni dell’Opera a Siena

Siena - I notturni dell'opera

 Un’estate di arte e musica nel Museo dell’Opera: cinque insoliti appuntamenti serali, con apertura straordinaria dalle 21 alle 24,promossi dall’Opera della Metropolitana (10, 14, 19, 29 luglio / 6 agosto). I Notturni dell’Opera prevedono la salita sul Facciatone, la più sorprendente fra le vestigia del Duomo nuovo rimasto incompiuto, per un suggestivo panorama notturno sulla città dal profilo unico. Nell’occasione sarà possibile ammirare anche la Sala delle Statue, allestita per volontà del Rettore Mario Lorenzoni, che vi fece collocare, dieci anni fa, la vetrata di Duccio Buoninsegna, capolavoro dell’arte medievale.

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Di fianco, addossate alle pareti della sala si susseguono le sculture di Giovanni Pisano, in origine nella facciata della cattedrale, e raffiguranti profeti, filosofi, sibille. Le cinque serate saranno allietate da solisti di grande livello internazionale, che all’interno della Sala delle Statue proporranno alcuni interventi musicali con strumenti classici: violino, violoncello, chitarra, flauto e, il più classico di tutti, voce. Nicholas Jones, Franco Mezzena, Nancy Barnaba, Massimo Mercelli, Gabriella Costa ed Edoardo Catemario eseguiranno un repertorio di musica “universale”, a corde spiegate, da Bach a Puccini.

Facciatone 2-Siena

Nel contempo, è prevista una degustazione di gelato artigianale nel Loggiato del Duomo nuovo per addolcire la serata tra incanti musicali e splendori d’arte.

L’evento, fortemente voluto dall’Opera della Metropolitana di Siena, è organizzato da Opera – Gruppo Civita.

 

I notturni dell’Opera

10 luglio/6agosto 2014, Complesso Museale del Duomo di Siena

10, 14, 19, 29 luglio – 6 agosto

dalle ore 21 alle ore 24

Biglietto intero: €15,00

Nati e residenti a Siena € 7,00

Bambini fino a 11 anni free

Degustazione di gelato sotto il loggiato del Duomo Nuovo

Performance musicali nella Sala delle Statue del Museo dell’Opera

Panorama notturno dal Facciatone

Barbara Izzo

Panoramica Facciatone 2-Siena

“Travellers” ad Acireale

Si potrebbe affermare che la mostra di “Gionata Xerra. Travellers. Esperienze, racconti, immagini, sguardi” che la Galleria del Credito Siciliano di Acireale propone dal 29 luglio all’11 ottobre 2014, sia una esposizione dedicata certo ai viaggiatori, alle loro Esperienze, racconti, immagini, sguardi, ma anche, a in un certo modo, dedicata al fascino misterioso della valigia. Almeno così la descrive in catalogo Fulvio Scaparro che, subito dopo, richiamando Alberto Savinio, ricorda che “chiarire un mistero è indelicato verso il mistero”. E’ una mostra in due installazioni e dodici fotografie di grande formato, che rappresentano busti di uomini, donne e bambini nudi che fuoriescono da valigie, moderni simboli del viaggio e delle migrazioni. Ed ecco il viaggio come metafora per raccontare “le contraddizioni del mondo”. Perché attraverso i ritratti di questi dodici testimoni (come gli Apostoli e le dodici Tribù della Diaspora….), il progetto racconta, senza entrare in uno specifico didascalico, viaggi compiuti in prima persona o “ereditati” dalle narrazioni della famiglia, del popolo, dell’etnia, in alcuni casi ancora dolorosamente presenti. Dodici, tra donne, uomini, bambini: non profughi appena sbarcati, ma persone inserite nella nostra società, approdate ad una condizione di benessere e di stabilità, rivivono il loro remoto viaggio uscendo da altrettante valigie aperte. Come busti viventi, senza indumenti addosso che consentano di identificarli nella loro attualità, ricordano e, a volte, piangono lacrime essenziali. Un pianto espiatorio, nel ruolo di testimoni di un “viaggiare obbligato” che continua reiteratamente a manifestarsi. Oltre alle dodici immagini (Lightbox) 100×100 cm, il progetto comprende due importanti installazioni. La prima installazione è composta da una lunga fila di valigie (circa 40 mt) attaccate tra loro e appese a una parete. Alcune valigie (12, come i testimoni delle foto) avranno sul fronte uno spioncino (quello delle porte d’ingresso) attraverso il quale sarà possibile guardare all’interno delle stesse. Deformata dalla visione fish-eye, tipica dello spioncino, ogni valigia svelerà una storia, visibile su un monitor inserito all’interno, che trasmetterà un video, immagini, testi o semplicemente illuminerà degli oggetti. La seconda installazione propone una sorta di “Scatola Magica” ove lo spettatore assume il ruolo di attore di un viaggio. Una sola valigia appesa a una parete. Guardandoci dentro, si vede l’interno di un corridoio con due valigie appoggiate a terra. Il percorso della mostra porta i visitatori a entrare in quest’ambiente, dove un grande specchio che in realtà è un “vetro spia”, attraverso il quale abbiamo guardato precedentemente, riflette la loro immagine di viaggiatori. Costretti così a un’intima riflessione sul proprio viaggio, ereditato realizzato o possibile. Cosa si ‘impara’ visitando la mostra di Gionata Xerra? Se lo chiede in un saggio del catalogo Remo Bodei. “Che viaggiatori non sono solo i turisti frettolosi che si spostano in cerca di spiagge bianche e di palme o di emozioni dell’esotico, ma anche innumerevoli persone, esistenze individuali vulnerabili, costrette a prendere la valigia e a rischiare per sopravvivere o per trovare una vita migliore. Con intelligenza e forza espressiva, Xerra sembra parlare di altri, ma in realtà – costringendoci a esercizi di immedesimazione – parla di noi, di come avremmo potuto essere e, più in generale, della nostra comune umanità. Del resto, anche se non nello spazio geografico, tutti noi siamo emigranti nel tempo. Ad ogni momento veniamo espulsi dal passato come patria irrecuperabile e sospinti verso un avvenire ignoto, da cui non possiamo tornare indietro. Su questo terreno condiviso, Gionata Xerra ci aiuta a meglio comprendere la cesura più netta e dolorosa dei migranti rispetto al loro paese e alla loro storia personale”. “Gionata Xerra è una figura di artista mediatore, che mette in contatto media ed elementi diversi, costruendo reti di relazioni e di opportunità e infine ottenendo qualcosa di nuovo, con l’uso di una specifica forma d’arte. A differenza di molte installazioni caratterizzate dall’espansione delle immagini fuori dai limiti della scatola televisiva su multischermi, Gionata introduce l’idea di un piccolo contenitore di immagine e storie deformate dalla visione fisheye come quelle dell’elaboratore HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio. L’interattività basata sulla reciprocità tra opera e osservatore, sperimentata in Kaleidoscope, ritorna in Travellers, dove l’autore introduce nuovi parametri percettivi.

Galleria Credito Siciliano, Piazza Duomo, 12 – Acireale Dal29 luglio all’11 ottobre 2014, da mercoledì a domenica 18.00 – 21.30, ingresso libero.

Articolo di S. E.

Percorsi Musicali a Villa Giulia

Si svolge dal 25 luglio al 13 agosto la prima edizione di Percorsi musicali a Villa Giulia, manifestazione inserita nella programmazione dell’Estate Romana 2014 e realizzata con il sostegno di Roma Capitale in collaborazione con Acea e Siae.

Ad organizzarla è l’Associazione Roma Sinfonietta, che vuole così offrire ai romani e ai turisti in visita nella capitale una stagione sinfonica estiva en plein air, in un luogo di alto valore architettonico e di grande fascino paesaggistico, ma sconosciuto a molti romani: è il Ninfeo di Villa Giulia, che, dimostrando sensibilità e interesse per la musica, è stato reso disponibile dalla Prof. Alfonsina Russo, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, da cui dipende il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.

Roma aveva fino ad alcuni anni fa una stagione di concerti sinfonici nel pieno dell’estate, in luoghi di grande bellezza, tra cui, per un periodo, anche il Ninfeo di Villa Giulia. Con “Percorsi musicali a Villa Giulia” l’Associazione Roma Sinfonietta fa dunque rivivere una tradizione molto apprezzata e seguita dal pubblico. Le ha dato però un’impostazione più moderna, superando le distinzioni tra la “classica” e l’altra musica e alternando Vivaldi, Beethoven e Ciajkovskij alla musica da film, al tango e alla taranta, senza mai perdere di vista le cose che veramente contano in un concerto, il valore della musica e la qualità delle esecuzioni.

In cinque concerti sarà impegnata l’Orchestra Roma Sinfonietta, diretta da celebri bacchette, come Marcello Rota, uno dei direttori italiani dalla più intensa carriera internazionale, che lo ha portato in Europa, America del Nord e del Sud, Asia, Africa e Australia. Ha diretto tra l’altro Royal Philharmonic Orchestra di Londra, Filarmonica di Mosca, Filarmonica di Buenos Aires, Sinfonica di Sidney, Deutsche Oper di Berlino e Opera Nazionale di Pechino. In Italia è salito sul podio dei principali teatri e orchestre: Scala di Milano, Accademia di Santa Cecilia, Opera di Roma. É lui a dirigere i primi due concerti, dedicati rispettivamente ai Carmina Burana di Orff e alle più celebri musiche per il cinema di Nino Rota. Anche Bruno Aprea si divide tra Italia – dove ha diretto tra l’altro all’Accademia di S. Cecilia, all’Opera di Roma, alla Fenice di Venezia e al S. Carlo di Napoli – e gli Usa, dove dal 2005 è Artistic Director e Principal Conductor alla Palm Beach Opera. Inoltre ha diretto in tutta Europa, America del Sud, Israele e Sud Africa: da segnalare in particolare la sua collaborazione con Sistema venezuelano delle orchestre giovanili. Alla sua bacchetta sono affidati due capolavori di Beethoven e Ciajkovskij.

Saliranno sul podio anche due musicisti noti soprattutto come compositori di musica per il cinema. Il premio Oscar del 1996 Luis Bacalov si dividerà tra le proprie colonne sonore e il tango di Gardel, Villolto e Piazzolla, mentre Antonio Di Pofi inizierà il suo concerto – intitolato “La musica racconta l’immagine” – con un ampio medley di musiche di Gershwin, originariamente non destinate al cinema ma poi utilizzate in molti film, e proseguirà con le colonne sonore composte da Fiorenzo Carpi per Pinocchio di Comencini, da Nicola Piovani per La vita è bella di Benigni e Il Marchese del Grillo di Monicelli e da lui stesso per La stazione di Rubini e Chiedi la luna di Piccioni, accompagnate dalle immagini dei relativi film.

Vincenzo Bolognese nella duplice veste di violino solista e “maestro concertatore”, come si faceva un tempo, sarà il protagonista di un concerto che si potrebbe intitolare “Le otto stagioni”, ovvero le celebri Quattro Stagioni di Vivaldi e le quattro Estaciones porteñas di Piazzolla.

Dei due concerti in cui non sarà sul palco l’orchestra, uno, quello inaugurale del 25 luglio, vedrà riuniti i cantanti Marina Bucciarelli, Manuel Pierattelli e Enrico Marabelli, i pianisti Antonello Maio e Michelangelo Carbonara, l’ensemble di percussioni Ars Ludi, il Coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma e il Coro “Claudio Casini” dell’Università di Roma Tor Vergata, tutti sotto la direzione di Marcello Rota, per eseguire i Carmina Burana di Carl Orff, uno dei pochi classici del Novecento che siano riusciti ad arrivare al grande pubblico e ad ottenere una popolarità che non accenna a diminuire.

Kalàscima, un gruppo salentino che in quattordici anni di attività si è conquistato una meritata fama, è il protagonista dell’imperdibile appuntamento del 7 agosto, intitolato “L’altra notte della taranta”: questa musica tipica della Puglia e in particolare del Salento, che fino a non molto tempo fa sembrava condannata all’estinzione, ha oggi raggiunto una diffusione straordinaria e conquista sempre nuovi appassionati.

Quasi ogni concerto sarà arricchito dalla partecipazione di eccellenti gruppi e solisti. Per il concerto del 26 luglio – interamente dedicato a Nino Rota e intitolato “la dolce vita” – all’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Marcello Rota si uniscono le DIV4S, un gruppo di quattro soprani italiani, nato con l’idea di presentare un nuovo concetto di ensemble vocale, che spazia dalla reinterpretazione di celebri pagine d’opera di Puccini, Bellini, Verdi e Mozart alla rielaborazione di brani di grande popolarità, sia italiani che internazionali. Vantano una prestigiosa e continuativa collaborazione con Andrea Bocelli, che le ha portate ad esibirsi in tutto il mondo, e inoltre la loro attività si snoda tra collaborazioni con importanti istituzioni musicali, eventi live di risonanza internazionale e partecipazioni a programmi televisivi, riscuotendo grandi consensi di critica e pubblico in Europa, Asia e America del Nord e del Sud.

Il 30 luglio il popolarissimo Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra di Ciajkovskij, pezzo tanto virtuosistico quanto appassionato, è affidato alle dita e al cuore del giovane pianista spagnolo Josu de Solaun, vincitore del premio Helen Cohn, del Concorso Internazionale José Iturbi nel 2006 e dell’European Union Piano Competition nel 2009, che gli hanno aperto la strada per una brillante carriera solistica, che l’ha già portato in molte delle principali sale da concerto d’Europa, America ed estremo oriente.

L’antologia di Gershwin diretta il 6 agosto da Antonio Di Pofi è un’occasione da non perdere per sentire Gianluca Littera, straordinario virtuoso dell’armonica, uno deipochissimi solisti di questo strumento ad avere una carriera internazionale, in ambito sia classico che jazz. Può vantare prestigiose collaborazioni con Gidon Kremer, Gil Jardim e soprattutto con Ennio Morricone, che gli ha dedicato sue composizioni e l’ha definito “puro e appassionato talento”.

Nel concerto di chiusura del 13 agosto Luis Bacalov sarà affiancato da Gianni Iorio, che ha al suo attivo una brillante attività concertistica nei teatri, jazz club e festival più prestigiosi d’Europa. Il compositore e direttore argentino e il virtuoso italiano di bandoneon si ritrovano spesso per suonare il tango, con una spiccata preferenza per Gardel, Villoldo e Piazzolla, tre musicisti fondamentali per questa danza appassionata e sensuale, partita quasi cent’anni fa dall’Argentina alla conquista del mondo.

 

Mauro Mariani

 

ASSOCIAZIONE ROMA SINFONIETTA

programma

PERCORSI MUSICALI AL NINFEO DI VILLA GIULIA

Piazzale di Villa Giulia 9

 

Venerdì 25 luglio ore 21

 

Carl Orff – CARMINA BURANA

Direttore MARCELLO ROTA

Soprano MARINA BUCCIARELLI, tenore MANUEL PIERATTELLI

baritono ENRICO MARABELLI

Duo pianistico ANTONELLO MAIO , MICHELANGELO CARBONARA

Ensemble di percussioni ARS LUDI

Coro di voci bianche del Teatro dell’Opera di Roma

Coro “Claudio Casini” dell’Università di Roma Tor Vergata

Maestro dei cori STEFANO CUCCI

 

Sabato 26 luglio ore 21

La dolce vita

Nino Rota

Suite per orchestra da LA STRADA, LE NOTTI DI CABIRIA, CASANOVA, AMARCORD, OTTO E MEZZO, IL PADRINO, LA DOLCE VITA

 

Direttore MARCELLO ROTA

Ensemble vocale LE DIV4S

ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA

 

 

Mercoledì 30 luglio ore 21

P.I. Ciajkovskij – CONCERTO N. 1 PER PIANOFORTE E ORCHESTRA

L. van Beethoven – SINFONIA N. 7

 

Direttore BRUNO APREA

Pianoforte JOSU DE SOLAUN

ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA

 

Mercoledì 6 agosto ore 21

La musica racconta l’immagine

Musiche di George Gershwin, Fiorenzo Carpi, Nicola Piovani, Antonio Di Pofi

 

Direttore ANTONIO DI POFI

Armonica GIANLUCA LITTERA

ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA

 

Giovedì 7 agosto ore 21

Kalàscima

RICCARDO LAGANA’ tamburelli, voce LUCA BUCCARELLA organetti, voce

MASSIMILIANO DE MARCO chitarre, mandolino, irish bouzouki, voce

FEDERICO LAGANA’ tamburi a cornice, darbouka, cajon, djambé, cassa a pedale, voce

RICCARDO BASILE basso, programmazione, voce

ALDO IEZZA zampogna melodica, ciaramella, doppi flauti calabresi, whistle, flauot traverso, gaita elettronica, xaphoon

L’altra notte della taranta

 

Martedì 12 agosto ore 21

Le quattro Stagioni

di Vivaldi e Piazzolla

ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA

Violino solista VINCENZO BOLOGNESE

 

Mercoledì 13 agosto ore 21

Cinema e tango

Direttore e pianista LUIS BACALOV

bandoneon GIANNI IORIO

ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA

Musiche di Luis Bacalov, Carlos Gardel, Angel Villoldo, Astor Piazzolla.

 

 

Biglietti:

– per i concerti del 25-26-30-31 luglio

I settore E. 30,00 – II settore E. 20,00

ridotti under 26, over 65 e possessori di un biglietto di ingresso al Museo Etrusco

I settore E. 27,00 II settore E. 18,00

 

– per i concerti del 6-7-12-13 agosto

I settore E. 20,00 II settore E. 15,00

ridotti under 26, over 65 e possessori di un biglietto di ingresso al Museo Etrusco

I settore E. 18,00 II settore E. 13,50

 

Info 06 3236104 – 06 32111712 romasinfonietta@libero.it

Prevendita circuito Listicket, calla center 892.982 e su www.listicket.com

Info per gruppi: gruppiprontobiglietto.it tel. 44258270

 

 

 

Politiche UE: a rischio vite e diritti

Nella loro determinazione a isolare le proprie frontiere, l’Unione europea (Ue) e i suoi stati membri stanno mettendo a rischio la vita e i diritti dei rifugiati e dei migranti, ha dichiarato Amnesty International in un nuovo rapporto pubblicato ieri. “Il costo umano della Fortezza Europa: le violazioni dei diritti umani nei confronti dei migranti e dei rifugiati alle frontiere d’Europa” mostra come le politiche in materia d’immigrazione dell’Ue e le prassi di controllo delle frontiere impediscano ai rifugiati di accedere all’asilo nell’Ue e mettono a rischio le loro vite nel corso di viaggi sempre piu’ pericolosi. “L’efficacia delle misure europee per arginare il flusso di immigrati irregolari e rifugiati e’, nella migliore delle ipotesi, discutibile. Nel frattempo, il costo in vite umane e sofferenza e’ incalcolabile e viene pagato da alcune delle persone piu’ vulnerabili del mondo”, ha dichiarato John Dalhuisen, direttore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty International. Controllo delle frontiere L’Ue finanzia la propria politica in materia d’immigrazione con qualcosa come miliardi di euro. Milioni di euro vengono spesi ogni anno dagli stati membri per recinzioni, sistemi di sorveglianza sofisticati e pattugliamento delle loro frontiere. In un indicatore significativo delle priorita’ relative, l’Ue ha speso quasi 2 miliardi di euro per proteggere le sue frontiere esterne tra il 2007 e il 2013, ma solo 700 milioni di euro per il miglioramento della situazione di richiedenti asilo e rifugiati all’interno dell’Ue nello stesso periodo. L’Ue e gli stati membri stanno inoltre finanziando e cooperando con i paesi vicini, come la Turchia, il Marocco e la Libia, per creare una zona cuscinetto intorno all’Ue nel tentativo di fermare migranti e rifugiati prima ancora che raggiungano i confini dell’Europa. Allo stesso tempo stanno chiudendo un occhio sulle violazioni dei diritti umani che migranti e rifugiati soffrono in questi paesi. “I paesi dell’Ue praticamente stanno pagando i paesi confinanti per sorvegliare i confini al posto loro. Il problema e’ che molti di questi paesi sono spesso incapaci di garantire i diritti dei rifugiati e dei migranti che restano intrappolati li’. Molti diventano poveri, vengono sfruttati e vessati e non possono accedere all’asilo” ha affermato John Dalhuisen. “Gli stati membri dell’Ue non possono liberarsi dei propri obblighi sui diritti umani nei confronti di coloro che cercano di entrare nel loro territorio esternalizzando il controllo sull’immigrazione a paesi terzi. Bisogna fermare questa cooperazione”. “Respingimenti” illegali Rifugiati e migranti che riescono ad arrivare alle frontiere dell’Ue rischiano di essere subito respinti indietro attraverso queste. Amnesty International ha documentato respingimenti dagli agenti di frontiera in Bulgaria e, in particolare, in Grecia, dove la pratica e’ diffusa. I respingimenti sono illegali, negare alle persone il diritto di chiedere asilo, generalmente include violenza e, a volte, mette persino in pericolo di vita. I respingimenti non avvengono solo ai confini sud orientali dell’Ue. Nel febbraio del 2014, la Guardia Civile spagnola ha aperto il fuoco con proiettili di gomma, cartucce a salve e gas lacrimogeni contro i circa 250 migranti e rifugiati arrivati a nuoto dal Marocco lungo la spiaggia verso Ceuta, l’enclave spagnola in Africa del Nord. Quattordici persone hanno perso la vita. Ventitre’ persone che sono riuscite a raggiungere la spiaggia sono state immediatamente respinte, apparentemente senza accesso a qualsiasi procedura formale di asilo. “Secondo l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, ci sono piu’ persone sfollate oggi che in qualsiasi momento dopo la fine della seconda guerra mondiale. Incredibilmente, la risposta dell’Ue a questa crisi umanitaria e’ stata quella di aggravare la situazione” ha sottolineato John Dalhuisen. “Quasi la meta’ di coloro che cercano di entrare nell’Ue irregolarmente sono in fuga da conflitti o persecuzioni in paesi come la Siria, l’Afghanistan, la Somalia e l’Eritrea. I rifugiati devono essere dotati di maggiori possibilita’ di entrare nell’Ue in modo sicuro e legale affinche’ non siano costretti a intraprendere viaggi pericolosi, in prima istanza”. Vite perse in mare A fronte di sempre maggiori ostacoli per raggiungere l’Europa via terra, rifugiati e migranti prendono rotte marittime piu’ pericolose verso la Grecia e l’Italia. Ogni anno centinaia di persone muoiono nel tentativo di raggiungere le sponde dell’Europa. Dopo le tragedie al largo delle coste dell’isola italiana di Lampedusa, dove piu’ di 400 persone hanno perso la vita nel 2013, l’Italia ha lanciato un’iniziativa di ricerca e soccorso denominata “Operazione Mare Nostrum”. Ha salvato piu’ di 50.000 persone dal suo lancio nell’ottobre 2013. Ma non e’ sufficiente. Solo nei primi sei mesi del 2014, piu’ di 200 persone hanno perso la vita nelle acque del Mediterraneo e del Mar Egeo; altre centinaia mancano all’appello e si teme siano morte. Molti di coloro che sono morti stavano chiaramente fuggendo da violenze e persecuzioni. “La responsabilita’ per la morte di coloro che cercano di raggiungere l’Ue e’ una responsabilita’ collettiva. Altri stati membri dell’Ue possono e devono seguire l’esempio dell’Italia e impedire alla gente di annegare in mare rafforzando gli sforzi di ricerca e soccorso nel Mediterraneo e nell’Egeo”, ha affermato John Dalhuisen. “Le tragedie umane che si svolgono ogni giorno ai confini dell’Europa non sono ne’ inevitabili, ne’ fuori dal controllo dell’Ue. Molte sono ad opera dell’Ue. Gli stati membri dell’Unione europea devono, finalmente, cominciare a mettere le persone prima delle frontiere”.

Amnesty International Italia

Le Rose del Parnaso

Nell’ambito di PLAY with YAP, il programma di eventi estivi organizzato in occasione di YAP MAXXI 2014(Young Architects Program), il MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) di Roma ospiterà LE ROSE DEL PARNASO – kermesse poetica delle arti contemporanee di Irma Immacolata Palazzo da un’idea di Cosimo Cinieri. Il progetto vedrà coinvolte tutte le Arti: teatro, musica, danza, canto, cinema, pittura, fotografia in tre giornate di spettacolo e incontri, rispettivamente il 23 luglio, 17 e 27 settembre in una sorta di festa dionisiaca.

L’obiettivo principe del progetto è dunque quello di declinare nelle sue varie forme la Poesia, con l’intento di abbattere ogni confine tra poesia alta e poesia popolare, ricordando che tra le due c’è stato un continuo interagire, fin dai tempi di Dante.

Cosimo Cinieri, ‘pirata delirante’ non vuole mettere in scena la poesia, bensì il pericolo, il gioco di equilibrio, il ritmo. Ecco la sfida, e la parola diventa corpo su cui tentare un’armonia altra. La voce dell’attore non è mezzo di comunicazione, ma strumento emozionale: mette in moto le emozioni individuali di chi l’ascolta e lo vede, scava nel profondo di ognuno sentimenti nascosti ma latenti, radicati ma raramente espressi.

Si salperà dal ‘molo’ del MAXXI, porto della Poesia, il 23 luglio con l’ODE MARITTIMA di Fernando Pessoa – una prima nazionale che vedrà la partecipazione di una eccezionale compagine musicale integrata da tamurrianti, danzatori etnici e un coro di bambini. Successivamente, navigando di terra in terra sul mar Mediterraneo, si assisterà il 17 settembre allo spettacolo ODISSEA MEDITERRANEA, nel suo debutto romano, una rapsodia in 10 movimenti raccontata dalla voce dei più grandi poeti delle 21 nazioni che abbracciano il Mare Nostrum nella quale, alle parole del poeta-affabulatore, si mescoleranno suoni, canti e percussioni, oltre ad una danza del velo, del ventre e della spada; lo spettacolo sarà preceduto da una conferenza-dibattito sul tema “Mediterraneo”. Infine, l’approdo alla ‘spiaggia’ con CANZONE, da Petrarca al rap – altra prima nazionale – il 27 settembre, con una serata sfrangiata e magmatica che vedrà protagonista ritmi, assonanze, nonsense; ad anticipare le azioni sceniche che vedranno esibirsi anche una rapper ed una burlesquer, ci sarà un video sulla Roma della poesia, e un incontro organizzato dalla rivista “VIVA”, in occasione di un numero speciale, nel quale saranno presenti alcuni dei più importanti poeti italiani contemporanei. Un inedito e innovativo appuntamento multidisciplinare e plurigenerazionale per gettare le ancore nell’attesa di riprendere, in un futuro non distante, altri viaggi dell’anima… La Poesia è l’arma segreta per cambiare il mondo. Il progetto LE ROSE DEL PARNASO, prodotto dall’Associazione Culturale Vagabonda Blu, è parte del programma estivo del MAXXI PLAY with YAP ed è sostenuto dalla Regione Lazio e dalla Fondazione Roma Arte-Musei.

Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Elisabetta Castiglioni