L’orizzonte visibile-Artisti a confronto’: al Maf una mostra d’arte dedicata al paesaggio

Più di sei mesi fa il MAF (Centro di documentazione del mondo agricolo ferrarese) lasciava forzatamente la sala espositiva e delle riunioni con i suoi utenti per entrare nel mondo del web, con un apposito canale YouTube per mantenere il contatto con i suoi numerosi amici e visitatori. L’esperienza è stata gratificata da più di 12.000 visualizzazioni complessive attraverso alcune rubriche che settimanalmente affrontano i temi della ruralità.

Da alcune settimane il museo ha riaperto alle visite e fino al prossimo 30 settembre è visitabile una nuova rassegna, la mostra d’arte: “L’orizzonte visibile – Artisti a confronto”. Ritorna, quindi, al MAF il tema del paesaggio, caro al mondo rurale, con una serie di suggerimenti forniti dal confronto dei lavori di artisti che, esposti ed analizzati per coppie, forniscono suggerimenti e suggestioni sul tema del guardare e del sentire.

In parete lavori di: Vito Tumiati – Alberta Silvana Grilanda, Gianni Vallieri – Silvan Gastone Ghigi, Riccardo Bottazzi – Gianni Cestari, Franco Floriano Salani – Marco Tessaro, Gastone Gasti – Aldo Bergamini, Marisa Carolina Occari – Paolo Volta e Otello Ceccato – Nino Zagni. La mostra ed il catalogo sono a cura di Gian Paolo Borghi e Corrado Pocaterra.

La rassegna è visitabile ai consueti orari del Museo: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12; la domenica ed i festivi dalle 16 alle 19. La presentazione della mostra e gli approfondimenti sui lavori degli artisti avverranno con appositi video sul canale YouTube del MAF durante tutto il periodo estivo che vedrà in parete la mostra.

MAF – CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DEL MONDO AGRICOLO FERRARESE, Via Imperiale n. 263, San Bartolomeo in Bosco/Ferrara, Tel. 0532.725294

Alessandro Zangara

Gli anni ’60 tra cultura, sport e moda in una mostra a cura di Marco Dondi

Riprendono le mostre al MAF – Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco. È visitabile “Il BOOM… Costume e società nell’Italia degli anni ’60”, un’interessante esperienza espositiva curata da Marco Dondi, instancabile collezionista bondenese. La sua raccolta è, infatti, “protagonista” descrittiva di tematiche di grande suggestione, legate a una significativa fase temporale della storia d’Italia.

La chiave di lettura del curatore, estremamente lineare, mira alla divulgazione di svariati aspetti di un’epoca ormai entrata nel mito, supportata da un boom economico che ha trasformato profondamente la nostra nazione. I temi affrontati spaziano dalla cultura allo sport (con le Olimpiadi di Roma), dagli ormai leggendari “spaghetti-western” di Sergio Leone (con le musiche di Ennio Morricone) alle manifestazioni canore, dalla moda rivoluzionaria simbolizzata dalla “minigonna” ai nuovi balli. Il tutto senza dimenticare i fatti luttuosi che scandirono quel decennio, dalla tragedia della diga del Vajont del 1963 all’alluvione di Firenze del 1966.

L’euforia e la speranza di quegli anni è pure “commentata” dalla discografia, con le sue copertine e i tanti successi popolari di canzoni ancora oggi considerate “evergreen”.

Filo conduttore dell’esposizione è una notissima rivista dell’epoca, “La Domenica del Corriere”, le cui copertine scandiscono eventi, luoghi e personaggi.

La mostra “Il BOOM” è a ingresso libero è sarà visitabile fino al prossimo 15 settembre negli orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì: 9.00-12.00; i festivi: 16.00-19.00.

La mostra è promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’Associazione omonima.

 

Alessandro Zangara

Al MAF è tempo di Carnevale tra maschere, libri e buonumore

Il prossimo incontro programmato al MAF di San Bartolomeo in Bosco si terrà domenica 16 febbraio, dalle 15.00, e sarà in pieno clima carnevalesco affrontando temi che vanno dal Carnevale di Cento al suo “Re”, dalle Maschere alle “zirudèle” (classiche poesie dialettali di circostanza) e, ancora, agli antichi balli della tradizione. Le ricchezze e i valori di questi mondi del divertimento e, al tempo stesso della cultura popolare, saranno documentati a partire dalla presentazione della mostra-studio “Maschere e Buonumore”, curata da Marco Dondi e incentrata non soltanto sulla stagione di Carnevale ma anche sull’umorismo in genere. Si tratta di un’efficace esperienza inedita che propone, tra l’altro, numerosi esempi documentari: fotografie, illustrazioni, disegni, testate di giornali satirici e umoristici, locandine e manifesti di spettacoli carnevaleschi, dall’operetta al teatro dei burattini. L’esposizione resterà in parete fino al 20 febbraio.

Il pomeriggio proseguirà con la presentazione di un libro sul Carnevale di Cento, curato da Mariateresa Alberti, Gian Paolo Borghi e Renato Govoni, che porta un lungo titolo in dialetto centese e in italiano: “E cóme ògni an a sòn felîz e cuntènt ed lèzer in piȃza al mî testamènt. Il Carnevale di Cento e la sua gente nei “Testamenti” di Tasi composti da Filippo “Omes” Govoni (1965-1989). La corposa pubblicazione è stata realizzata nel 2019 dal Comune di Cento in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna (Legge regionale sui dialetti). Riporta un significativo numero di “Testamenti”, composti dal poeta dialettale Filippo “Omes” Govoni e letti in piazza prima del rogo di Tasi, la nota maschera locale centese. Ne parleranno Mariateresa Alberti, Gian Paolo Borghi e Piergianni Lamborghini. La proiezione dell’omonimo DVD allegato al volume, a cura di Daniele Cortesi, chiuderà la presentazione, promossa in collaborazione con il Comune di Cento.
Al ballo della tradizione appenninica sarà infine dedicato l’interessante film “L’Appennino che suonava”, che ricostruisce con efficacia la tradizione dei balli appenninici, praticati fino diversi decenni fa e ora riproposti da gruppi di musicisti di quel territorio. L’ideazione del film è dovuta al ricercatore Bruno Grulli e la sua realizzazione è firmata dal regista Alessandro Scillitani, noto per l’attività artistica che conduce con Paolo Rumiz. Il film nasce dalla collaborazione attivata nel 2019 tra Artemide Film e l’Associazione “Amici della Piva dal Carner” di Reggio Emilia.

Concluderà l’iniziativa il classico buffet alla ferrarese, riservato a tutti i partecipanti.
I pomeriggi culturali del MAF sono promossi dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’Associazione omonima. L’ingresso, come sempre, è libero.

MAF- Centro di documentazione mondo agricolo ferrarese – via Imperiale 263
San Bartolomeo in Bosco/Ferrara

 

Alessandro Zangara

“Maschere e Buonumore”, una mostra-studio in parete per un mese al MAF

Non poteva mancare, in periodo di Carnevale, una specifica mostra al MAF, il Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco. A partire da domenica 26 gennaio, infatti, sarà esposta la mostra-studio inedita, curata da Marco Dondi, su “Maschere e Buonumore”. Il noto collezionista di Bondeno proporrà interessanti documentazioni sulle tematiche dell’Allegria e dell’Umorismo, che hanno avuto come momento emblematico il Carnevale.

La mostra si articola in due sezioni, la prima focalizzante le Maschere, caratterizzata da fotografie d’epoca, cartoline illustrate, volantini e manifesti. Un ruolo importante avranno, in particolare, splendidi manifesti di spettacoli che si rappresentarono a Bondeno, non ultimi quelli del Teatro dei Burattini.
La seconda sezione, più specificamente dedicata all’Allegria nelle sue forme più variegate, è incentrata su soggetti umoristico-satirici. Una particolare attenzione è dedicata all’opera artistica di Giovanni Manca (1889-1984), noto illustratore, fumettista e scenografo.

Una mostra, quindi, che si preannuncia di rilevante interesse e che verrà illustrata al pubblico nel corso dell’appuntamento culturale di domenica 16 febbraio, dedicato interamente al Carnevale fra tradizione e innovazione.
L’esperienza espositiva di Marco Dondi è promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’Associazione omonima e si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

È liberamente visitabile, fino al 20 febbraio, agli orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì, dalle 9 alle 12, festivi dalle 15 alle 18.

MAF- CENTRO DI DOCUMENTAZIONE MONDO AGRICOLO FERRARESE Via Imperiale 263 SAN BARTOLOMEO IN BOSCO/FERRARA

 

Alessandro Zangara (anche per le immagini)

Al MAF la mostra “Paesaggi, fiori e nature morte”

Mulino ad acqua

La sala espositiva del MAF-Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese di San Bartolomeo in Bosco ospiterà dal 6 ottobre al 3 novembre prossimi la mostra pittorica “Paesaggi, fiori e nature morte”, di Bruno Bernardi, artista di origini modenesi da tempo attivo a Gallo di Poggio Renatico. Pittore autodidatta di tendenza figurativa, ha partecipato a numerose mostre e rassegne a carattere regionale e nazionale aggiudicandosi premi e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica.

L’esposizione al MAF consentirà all’artista di presentare una selezione della sua vasta opera, della quale scrisse a suo tempo Pepita Spinelli Malagutti: “Chi osservi l’armonia sia delle marine che i sereni tramonti e paesaggi di Bruno Bernardi, noterà, come i nitori delle acque e delle colline, pur toccando l’iper-realismo, non perdono di artistica personalità. La Sua maniera solida e nelle stesso tempo ‘respirante’ di dipingere denota una preziosità stilistica che commuove per l’armonia dei toni”.

Nonostante la sua ormai proverbiale riservatezza, Bruno Bernardi ha acquisito negli anni una sua personale fascia di pubblico e molti suoi quadri fanno parte di collezioni in Italia e all’estero. “La viva sensibilità di artista – ha annotato Maria Luisa Poledrelli – lo induce a cogliere e a rappresentare le ‘essenze paesaggistiche’ che possono assumere, a livello emotivo, toni consolatori”.
“Paesaggi, fiori e nature morte” verrà presentata al pubblico domenica 27 ottobre durante uno specifico incontro culturale domenicale promosso dal MAF.
La mostra rientra nei progetti culturali dedicati dall’istituzione museale alle esperienze artistiche locali. È promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’Associazione omonima.

A ingresso libero, sarà visitabile agli orari di apertura del MAF: da martedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e i festivi dalle 15.30 alle 18.30. (nella foto: una delle opere dell’artista).

Alessandro Zangara (anche per la foto)