Concerto per un sorriso

Domenica 23 febbraio alle ore 17.00 presso l’Auditorium Eugenio Montale del Teatro Carlo Felice di Genova, l’Associazione Golfini Rossi Onlus e la Residenza Universitaria Capodifaro, in collaborazione con l’Opera Carlo Felice, presenteranno il Progetto di raccolta fondi per la Comunità Mvimwa in Tanzania. Per tale occasione è previsto un concerto di straordinario valore con i Solisti dell’Accademia di Alto Perfezionamento dell’Opera Carlo Felice, diretta da Francesco Meli, e l’Ensemble di Percussioni del Liceo Musicale Sandro Pertini di Genova. Al termine dell’esecuzione musicale, un momento conviviale con assaggio di olio e vino offerto dall’Azienda Agricola Pierluigi Pace.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

D. F.

Gospel, spiritual e canzoni in concerto a Roma Tor Vergata

Mercoledì 26 febbraio 2025 alle 18.00 riprendono i concerti di Roma Sinfonietta presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata” (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1). Protagonisti di questo saranno il gospel, gli spiritual e altre forme di canto religioso nate in America ma anche celebri canzoni di protesta degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Ad interpretarli sarà il Coro Gospel di Roma Tor Vergata, nato nel 2018 per un’iniziativa di Giorgio Adamo e Alberto Annarilli (che ne è il direttore) e diventato subito parte integrante delle attività del Laboratorio di Musica Jazz e del dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società dell’Università “Tor Vergata”. Questo Coro, diretto da Alberto Annarilli, si è esibito in occasioni ufficiali dell’Ateneo, in vari eventi culturali e in concerti organizzati da altre università, ambasciate, associazioni culturali. Dal 2024 è gemellato con il Sidney Sussex Choir del Sidney Sussex College dell’Università di Cambridge.

Il programma del concerto è imperniato sullo spiritual afro-americano, sul gospel tradizionale e contemporaneo e sul christian pop, un genere di canto religioso sviluppatosi negli Usa a partire dagli anni Sessanta-Settanta e che innesta la musica folk, pop e rock su una base derivata dal gospel e che ha raggiunto una grande popolarità (anche al di fuori degli Usa) nei decenni successivi. Ma si ascolteranno anche alcune celebri song legati ai movimenti civili statunitensi degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, come We shall overcome,cantato durantele manifestazioni del movimento per i diritti civili degli afro-americani e Blowin’ in the wind di Bob Dylan. Gli arrangiamenti di alcuni di questi canti sono dello stesso direttore Alberto Amarilli

Biglietti € 12,00 intero, € 8,00 ridotti personale universitario, over 65 e titolari CartaEffe Feltrinelli, € 5,00 studenti. I biglietti si possono prenotare telefonicamente (06 3236104) e ritirare il giorno del concerto oppure acquistare direttamente prima del concerto.

Informazioni: www.romasinfonietta.it

Mauro Mariani (anche per la fotografia)

Appuntamenti al Museo del Violino di Cremona

venerdì 7 febbraio, ore 17

Museo del Violino – sala Giuseppe Fiorini

Il Pianoforte a Cremona

tavola rotonda con Marco Benazzi, Alberto Mattarozzi, Luciano Nazzari, Roberto Scaramuzza
(ingresso libero)

Incontri

giovedì 6 marzo ore 17

Il “mistero” delle Goldberg

conversazione con Angela Hewitt

mercoledì 26 marzo ore 17

Il Pianoforte strumento di Pace

conversazione con Ramin Bahrami

venerdì 11 aprile ore 17

J. S. Bach, i figli, gli epigoni

conversazione con Alexander Lonquich

Tutti gli incontri sono a ingresso libero e moderati da Roberto Codazzi

Sabato 8 febbraio, ore 21, presso l’Auditorium Giovanni Arvedi concerto di Uri Caine Bach… and forth; musiche di J. S. Bach, Mozart, Beethoven, Verdi, Mahler, Paul Simon.

Musicista che sfugge a qualsiasi catalogazione, pianista, compositore, improvvisatore, Uri Caine non propone una scaletta definita ma spazia da Bach a Paul Simon. “Se Bach sfogliava senza alcuna remora l’enciclopedia musicale del proprio tempo – dice di lui il musicologo Giordano Montecchi – l’omaggio di Uri Caine si traduce nel riavviare quella variazione senza fine, nel proiettare la forza unificante di quell’intuizione portentosa entro un orizzonte contemporaneo che dell’eterogeneità ha fatto la propria cifra e anche la propria ossessione”.

Museo del Violino

Vincent Garcia a Visioninmusica

Si avvia verso il tutto esaurito il secondo concerto della stagione Visioninmusica 2025: Vincen Garcia si prepara a conquistare il pubblico dell’Auditorium Gazzoli di Terni dove salirà sul palco venerdì 7 febbraio alle ore 21:00 accompagnato da Andoni Narvaez alla chitarra, Manu Pardo alla  tromba, David Cases al sassofono e Jairo Ubiano alla batteria. Il poliedrico musicista spagnolo, che mescola influenze jazz, soul e musica latina in una combinazione irresistibile, promette di incantare il pubblico con una performance dal vivo ricca di emozione ed energia.

Dopo il successo del primo appuntamento, inaugurato da Tullio De Piscopo, Visioninmusica, sotto la direzione artistica di Silvia Alunni, conferma ancora una volta la propria capacità di presentare artisti di livello internazionale, portando sul palco sonorità originali e ricercate.

Vincen García è riconosciuto come uno dei più importanti bassisti della scena jazz e funk contemporanea a livello internazionale. La sua crescente notorietà lo ha reso tra i musicisti più seguiti al mondo, totalizzando centinaia di migliaia di fan e milioni di visualizzazioni e interazioni sulle principali piattaforme di streaming. Vincen è apprezzato per la sua straordinaria tecnica e per un’inesauribile vena creativa, elementi che emergono con forza in ogni sua esibizione, rendendolo una figura di grande rilievo nel panorama musicale.

Si è esibito in alcuni dei più prestigiosi festival globali, tra cui il Montreux Jazz Festival in Svizzera, il North Sea Jazz Festival nei Paesi Bassi e il Pori Jazz Festival in Finlandia. Il suo ultimo lavoro discografico, Ventura, ha ricevuto un’accoglienza entusiastica in capitali culturali come Madrid, Parigi, Londra, Los Angeles e New York. Questo album segna un capitolo fondamentale della sua carriera, ottenendo recensioni eccellenti e un forte consenso da parte del pubblico. Forte di oltre 14 anni di esperienza, Vincen ha sviluppato uno stile personale che fonde funk, fusion, jazz e hip-hop, caratterizzandosi per una ritmica intricata ed energica, che è ormai il suo tratto distintivo.

In aggiunta, García è un turnista molto richiesto, avendo condiviso il palco con artisti di fama mondiale come Cory Wong e Jesús Molina, ampliando così il suo raggio d’azione e consolidando la sua presenza sulla scena musicale internazionale. Ormai affermato tra i più rilevanti artisti spagnoli del momento, continua a portare la sua musica a un pubblico sempre più ampio ed entusiasta. Il suo percorso artistico è destinato a sorprendere e incantare ancora a lungo. Sito ufficiale: vincengarcia.com

Elisabetta Castiglioni (anche per la fotografia)

Visse d’arte. Giacomo Puccini e Corrado Veneziano

In occasione del Centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, il Teatro del Giglio Giacomo Puccini di Lucca (Piazza del Giglio, 13/15) – la città natale del celebre compositore – ospiterà, nel foyer e nel ridotto, la mostra pittorica “Visse d’Arte” dell’artista Corrado Veneziano. La mostra inaugurata lo scorso 22 dicembre, giorno della nascita di Puccini, sarà visitabile fino al 18 gennaio 2025.

L’esposizione, curata da Francesca Barbi Marinetti, Cinzia Guido e Sonia Martone, è l’unica mostra pittorica di un autore contemporaneo inclusa nel programma ufficiale delle celebrazioni Puccini 100. Dopo aver esordito a Roma presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e aver viaggiato tra Bruxelles, L’Aquila, Montecarlo, Rabat e Bogotà, l’appuntamento lucchese rappresenta l’ultima tappa del 2024, offrendo un importante ponte verso il 2026, anno del centenario della prima rappresentazione di Turandot.

Le opere esposte – circa 20 tele a olio di grande impatto – evocano l’intero repertorio lirico pucciniano, con un’originale tensione figurativa che si intreccia alla raffinatezza della musica. Dodici di queste opere richiamano visivamente i capolavori di Puccini: dalle note sul pentagramma che diventano onde, corde, rami o scale, ai personaggi femminili iconici – Tosca, Turandot, Manon, Butterfly, Suor Angelica, la Fanciulla del West – che si stagliano in una dimensione pittorica evocativa e potente.

L’arte di Veneziano dialoga con il mondo pucciniano attraverso un percorso visivo ricco di simboli e suggestioni: un omaggio ai luoghi amati da Puccini (Roma, Firenze, Parigi, le Fiandre, la Foresta Nera, Nagasaki, Pechino) e alle sue figure liriche, trasformando la forza melodica delle opere in capolavori pittorici eterei e contemporanei.

Il Teatro del Giglio Giacomo Puccini, cuore pulsante della tradizione pucciniana, si conferma la cornice ideale per questa esposizione, dove il visitatore potrà immergersi in un viaggio visivo che esplora la complessità e la magia del linguaggio del compositore lucchese. In anteprima assoluta, saranno presentate anche nuove tele dedicate a Turandot, principessa “della Cina al tempo delle favole”, simbolo del capolavoro incompiuto di Puccini.

La mostra, organizzata in collaborazione con la Città di Lucca e il Teatro del Giglio Giacomo Puccini, Iacovelli and Partners, e l’associazione D.dArte, gode del riconoscimento del Comitato nazionale per le celebrazioni “Puccini100”, nonché degli auspici della Presidenza Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Visse d’Arte sarà visitabile fino al 18 gennaio, dalle ore 16.00 alle 21.00, ad esclusione dei giorni 13, 16 e 17 gennaio.

Corrado Veneziano (Dottorato in Arte e Musica, Laurea in Lettere), dopo un primo impegno teatrale (regista con la Biennale di Venezia nelle direzioni artistiche di Maurizio Scaparro) e docente (a Santa Cecilia e all’Accademia nazionale d’Arte drammatica Silvio D’Amico), negli ultimi anni ha concentrato la sua attività creativa nell’ambito squisitamente pittorico.

Su entusiastico incoraggiamento di Achille Bonito Oliva, Marc Augé e Derrick de Kerckhove (autori dei primi cataloghi), ha presentato i suoi lavori per la prima volta a Roma nel 2013, e subito dopo a Bruxelles (Istituto Italiano di Cultura) nel 2014.

Nel 2015 ha ideato e realizzato il Logo per la RAI – Prix Italia, e ha poi esposto (tra l’altro) a San Pietroburgo (nella Galleria Comunale Nevskij 8), nel Museo Nazionale d’Arte Moderna di Lanzhou in Cina, nella Chiesa di Saint Florentin di Amboise su invito del Presidente della Repubblica Francese e con il patrocinio del Museo del Louvre.

La sua mostra Dante l’Europeo è stata presentata nel 2023 negli spazi espositivi dell’Unione Europea-Comitato delle Regioni, con il sostegno di Unioncamere Europa e il patrocinio dell’Ambasciata italiana, dell’ICAS Intergruppo Arte e Cultura della Camera dei Deputati, dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, della Regione Lazio, del CNR-Consiglio nazionale delle ricerche, e della Camera di Commercio Belga Italiana.  

Un’opera di questo ciclo pittorico è diventata il Francobollo dello Stato italiano dedicato all’Inferno di Dante.

In Italia ha esposto in una larga serie di spazi istituzionali, tra cui nel Complesso Monumentale di Palazzo Valdina del Parlamento Italiano, nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nel Museo Nazionale Ridola di Matera, nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.

Tra i Musei statali e le istituzioni internazionali che hanno acquisito le sue opere (catalogate ed esposte al pubblico), ricordiamo il Museo Ossolinski di Breslavia, la Chiesa di San Nicola di Bruxelles, il Teatro dell’Opera di Bucarest, l’Università di Granada, il Palazzo Municipale di Los Angeles, il Ministero degli Affari Esteri ad Algeri, l’Istituto italiano di Cultura di Tunisi.

Un ciclo delle sue opere (13 stele dedicate alle Georgiche virgiliane) è esposta in modo permanente sulla banchina nord dell’Isola Tiberina a Roma.

La sua ultima mostra personale italiana – Dipingendo Cavalcaselle. Di tersa mano, a cura di Francesca Barbi Marinetti e Lucia Calzona è stata esposta a Venezia nella Biblioteca Nazionale Marciana nel complesso monumentale del Museo Correr e, successivamente, Palazzo Altemps di Roma nell’estate del 2024.

Elisabetta Castiglioni (anche per l’immagine)

Domenico Nordio e Francesco Dillon all’Università di Roma “Tor Vergata”

Con il concerto di mercoledì 11 dicembre 2024 alle 18.00 presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata (Macroarea di Lettere e Filosofia, via Columbia 1) la stagione di Roma Sinfonietta saluta il suo pubblico, augurandogli buone feste e dandogli appuntamento al 2025. Protagonisti di questo ultimo concerto dell’anno sono due eccezionali musicisti italiani, il violinista Domenico Nordio e il violoncellista Francesco Dillon.

Domenico Nordio è uno dei più acclamati violinisti italiani del nostro tempo. Si è esibito nelle sale più prestigiose (Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra, Suntory Hall di Tokyo) e con orchestre quali London Symphony, National de France, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra Borusan di Istanbul, Enescu Philharmonic di Bucarest, Simon Bolivar di Caracas, Filarmonica di San Pietroburgo, Sinfonica Nazionale della RAI. Ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli con il leggendario Yehudy Menuhin come Presidente della giuria. Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell’Eurovisione ottenuto nel 1988 lo ha lanciato alla carriera internazionale: Nordio è l’unico vincitore italiano nella storia del Concorso.

Francesco Dillon (nella foto), nato a Torino nel 1973, ha al suo attivo una brillante carriera internazionale caratterizzata dall’originalità e varietà del repertorio esplorato. L’intensa attività solistica lo vede esibirsi su prestigiosi palcoscenici quali il Teatro alla Scala di Milano, la Konzerthaus di Vienna, il Muziekgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Berlino, la Jordan Hall di Boston, il Teatro Colon di Buenos Aires, la Hakuju Hall di Tokyo. Incide per etichette di primo piano, come SONY, ECM, Kairos, Ricordi e Stradivarius.

Nel programma figurano due capolavori per violino e violoncello di grandi compositori del primo Novecento, cioè la Sonata op. 7 del 1914 di Zoltan Kodaly, che innesta la musica popolare ungherese nelle forme classiche, e la Sonata del 1922 di Maurice Ravel, dedicata “alla memoria di Claude Debussy”. Completa il programma la famosa Passacaglia (una danza in tempo lento di origine spagnola)
scritta da Georg Friedrich Haendel per clavicembalo nel 1720 e trascritta da Johan Halvorsen nel 1893.

Biglietti € 12,00 intero, € 8,00 ridotti personale universitario, over 65 e titolari CartaEffe Feltrinelli, € 5,00 studenti

I biglietti si possono prenotare telefonicamente(06 3236104) e ritirare il giorno del concerto oppure acquistare direttamente prima del concerto.

Informazioni: www.romasinfonietta.it

Mauro Mariani (anche per la fotografia)

Tre Sinfonie di Haig Vartan domani al Teatro Ghione

Il 12 ottobre 2024 alle 19.00 al Teatro Ghione (via delle Fornaci 37, Roma) l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Enrico Lombardi presenta al pubblico romano tre sinfonie del compositore svizzero-armeno Haig Vartan, uno dei protagonisti più interessanti e originali del variegato panorama della musica classica contemporanea. Ha studiato composizione a Basilea, Budapest, Parigi, Sofia e Venezia. Da più di trent’anni compone e tiene concerti nell’Europa intera e in Armenia. Nel 1995 ha ottenuto il premio UNESCO per la sua opera Prométhée XII. L’unione di razionalità occidentale e misticismo orientale dà alla sua musica una grande forza spirituale che tocca profondamente l’ascoltatore. Spesso si ispira a grandi poeti – nelle musiche in programma in questo concerto sono Shakespere e un grande poeta medioevale armeno – per arricchire la sua musica di ulteriori significati ed emozioni. L’elenco delle sue opere è disponibile su haigvartan.com/oeuvre/ e molti suoi concerti sono disponibili su youtube.com/user/HaigVartan/videos

Il direttore Enrico Lombardi è stato premiato al Concorso internazionale di direzione d’orchestra “Nino Rota” e ha avviato una brillante carriera, che l’ha già visto sul podio di importanti teatri, fesival e orchestre italiane, come il Maggio Musicale Fiorentino, il Rossini Opera Festival di Pesaro, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e l’Orchestra Sinfonica di Milano. 

Il concerto si apre con la Seconda Symphonia, intitolata “Concertante”, perché prevede un violino e un violoncello solisti, che in questo caso sono Vincenzo Bolognese e Andrea Noferini. Il primo movimento sviluppa un dialogo tra gli strumenti “melodici” e gli strumenti “ritmici” e si potrebbe dire che il secondo movimento offra l’immagine di quello stesso mondo, ma ampliato, come se fosse visto con una lente d’ingrandimento. Il terzo movimento è un canto affidato a violino e violoncello solisti ed esprime Il desiderio di avvicinarsi con gli strumenti alla cantabilità della voce umana.

Segue la Quarta Symphonia, intitolata “Shakesperiana”. Haig Vartan dichiara: “Sono stati l’amore, l’ammirazione e, soprattutto, l’immenso rispetto a spingermi a sentire la musica che sta dietro i sonetti immortali di Shakespeare”. Il compositore ne ha scelti quattro, che esprimono la ricchezza e la profondità del mondo del grande drammaturgo e poeta inglese. Verranno intonati dalla mezzosoprano Rosaria Angotti e dal baritono Federico Benetti.

Conclude il concerto la SettimaSymphonia “Voghp – Lamento”, che si basa sul magnifico poema “Lamento su Edessa” di di San Nerses Shnorhali (vissuto dal 1102 al 1173) e ha avuto la prima esecuzione assoluta proprio a Roma nel 2023in occasione della solenne liturgia in San Pietro celebrata da Papa Francesco in occasione degli 850 anni dalla morte di questo santo, che fu cattolico degli Armeni (ovvero capo della Chiesa armena) e sommo teologo e poeta. La voce solista è quella della mezzosoprano Lucia Napoli.

Mauro Mariani (anche per la fotografia di Haig Vartan)

Sedici concerti di Roma Sinfonietta nella stagione 2024-2025

Anche quest’anno l’Associazione Roma Sinfonietta svolge la propria stagione di concerti all’Università di Roma “Tor Vergata”. Il programma predisposto dal direttore artistico Luigi Lanzillotta spazia dalla musica sinfonica all’elettronica, dalla musica da camera a quella corale e ai canti tradizionali delle regioni italiane. Sono sedici appuntamenti, che si svolgeranno sempre il mercoledì (con la sola eccezione del concerto di giovedì 10 aprile) alle 18.00 nell’Auditorium “Ennio Morricone” situato nella Macroarea di Lettere e Filosofia della seconda università statale romana, in via Columbia 1. È una delle più importanti stagioni concertistiche della capitale per il numero dei concerti, per l’interesse dei programmi e per la qualità degli interpreti, tutti italiani – questa è da sempre una particolarità di questi concerti – e scelti tra i migliori di cui il nostro paese abbonda, tanto che non c’è alcuna necessità di ricorrere a musicisti stranieri. Un altro merito speciale di questa stagione è portare la musica dal vivo nella zona di Roma est, che ne è quasi totalmente priva. Ma questi concerti attraggono gli appassionati di musica da ogni zona di Roma e una parte del pubblico viene anche da fuori Roma e in particolare dalla zona dei Castelli, che non è lontana dalla sede dei concerti.

Il concerto inaugurale del 23 ottobre vedrà impegnata l’Orchestra Roma Sinfonietta in musiche di Mozart, insieme al violinista e direttore d’orchestra Giuliano Carmignola, tra i più accreditati interpreti della musica del Settecento, da Vivaldi e Bach e Mozart, tanto che Claudio Abbado lo ha voluto come solista nella sua incisione di tutti i Concerti per violino di Mozart, che saranno al centro anche di questa sua rara e preziosa presenza a Roma. Col secondo concerto della stagione riprende l’esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Schostakovic, affidata ad uno dei migliori gruppi da camera italiani, il Quartetto Guadagnini: in questa stagione saranno due gli appuntamenti (6 novembre e 5 marzo) con quello che è considerato il più importante ciclo di Quartetti del ventesimo secolo. Il più importante ciclo di Quartetti dell’intera storia della musica è però quello di Beethoven, che inanella diciassette sublimi capolavori: gli è dedicata una serie triennale di concerti, di cui quest’anno si potranno ascoltare due tappe (9 e 10 aprile) affidate come le altre al Quartetto della Scala, di cui Riccardo Muti ha scritto: “… quartetto di rara eccellenza tecnica e musicale… la bellezza del suono e la preziosa cantabilità… ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione”.

L’auditorium dell’Università di Roma “Tor Vergata” è stato il primo ad essere intitolato ad Ennio Morricone, quand’era ancora in vita, proprio perché Roma Sinfonietta è stata per molti anni una stretta collaboratrice di questo grande ed amatissimo compositore, che l’ha diretta in innumerevoli concerti in tutto il mondo. A lui è dedicato il concerto del 13 novembre, quando Ada Montellanico, notissima voce del jazz italiano, lo Ialsax Saxophone Quartet e il pianista Antonello Maio eseguiranno musiche sue e di altri due noti compositori di musica da film, Piero Piccioni e Armando Trovajoli. Il 27 novembre sarà di nuovo sul palco l’Orchestra Roma Sinfonietta, diretta da Gabriele Bonolis, anch’egli fidato collaboratore di Morricone: questa volta dirige musiche di Kurt Weill (una selezione dell’Opera da tre soldi) e George Gershwin (vari brani tra cui la famosissima Rapsodia in blue). Eccellenti i due solisti: al sassofono Simone Salza e al pianoforte Giuseppe Andaloro, uno degli interpreti della sua generazione più apprezzati dal pubblico e dalla critica internazionali.

Il 4 dicembre avrà luogo l’ormai consueto e sempre interessantissimo e graditissimo concerto dedicato alle musiche delle regioni d’Italia, a cura di Giorgio Adamo, professore di etnomusicologia all’Università “Tor Vergata”: quest’anno è la volta della Calabria. L’ultimo concerto del 2024 si svolgerà l’11 dicembre e sarà affidato al violinista Domenico Nordio e al violoncellista Francesco Dillon, due concertisti di fama mondiale che hanno suonato nelle principali sale d’Europa, America ed estremo oriente: suoneranno musiche di Haendel, Ravel (uno degli ultimi capolavori del grande compositore francese) e Kodaly, dimostrando così che esiste un repertorio poco noto ma molto interessante per il duo piuttosto insolito formato da questi due strumenti.

Il 2025 si apre il 26 febbraio con un concerto intitolato “La Gospel Music, tra storia e contemporaneità: musiche tradizionali afro-americane”, che presenta un repertorio vario e articolato, dagli african-american spiritual fino ai gospel tradizionali, dai protest songs del Civil Rights Movement fino alla contemporary christian music. Il 12 marzo “Omaggio a Milva” di Petra Magoni che, accompagnata dal pianista Andrea Dindo, canterà musiche di Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht e in particolare quelle dell’Opera da tre soldi, di cui Milva è stata indimenticabile interprete: fu Giorgio Strehler a volerla protagonista dell’edizione da lui portata in scena nel 1973 al Piccolo di Milano e poi in tournée in molti altri teatri. Da Brecht si passa a Kafka: sono due fondamentali scrittori del Novecento, che, pur essendo nati a pochi anni di distanza e scrivendo nella stessa lingua, erano diversissimi e rappresentano due concezioni totalmente divergenti della letteratura. Il concerto del 19 marzo è infatti intitolato “Quattro quadri di Kafka” e presenta in prima esecuzione composizioni elettroacustiche di Marco Betta, Giovanni Costantini, Giorgio Nottoli e Riccardo Santoboni, basate su testi tratti dalla raccolta di racconti “Un medico di campagna”.

Il concerto del 26 marzo ha come protagonista Gabriele Geminiani, che a lungo è stato primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e su invito di Claudio Abbado ha collaborato e continua a collaborare regolarmente con l’Orchestra Mozart, la Mahler Chamber Orchestra e l’Orchestra del Lucerna Festival, sempre in qualità di primo violoncello. Il 26 marzo lui e il pianista Monaldo Braconi eseguiranno musiche di Debussy, Schostakovic e Simonide Braconi. Dopo la breve pausa pasquale si riprende il 9 e 10 aprile con i due già menzionati concerti del Quartetto d’archi del Teatro alla Scala, dedicati a Beethoven. Il 16 aprile l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis e due eccellenti cantanti quali Sabrina Cortese e Lucia Napoli propongono due “Stabat Mater”, quello di Pergolesi, che è uno dei massimi capolavori della musica del Settecento, e quello contemporaneo di Matteo D’Amico, dedicato alla memoria di Pietro Borsellino. Il 30 aprile Roma Sinfonietta sarà diretta da Vincenzo Bolognese, anche solista al violino, in uno stimolante programma intitolato “La musica demoniaca”, basato su musiche di Boccherini, Tartini e Paganini, che evocano diavoli, streghe e altri personaggi infernali.

Gli ultimi due concerti si svolgono a maggio. Quello del 7 è intitolato “La belle èpoque tra Francia e Italia” e presenta liriche da camera e pezzi pianistici di Fauré, Debussy e Respighi eseguiti dal mezzosoprano Lucia Napoli e dal pianista Antonello Maio. Il 14 una versione ridotta di “La Traviata” di Verdi, cantata da Rosanna Angotti, Lorenzo Martelli e Marco Severin e diretta da Gabriele Bonolis sul podio di Roma Sinfonietta. I vari brani musicali sono collegati da testi scritti e letti da Anna Rollando.

Dunque una stagione piena di proposte stimolanti e variegate, in cui si alternano concerti di stampo classico vari appuntamenti ed altri generi musicali, sempre musica di grande valore con interpreti di altissimo livello, che ogni appassionato apprezzerà.

Mauro Mariani (anche per la fotografia)

Concerto con vista sul Colosseo per i World Skate Games Italy 2024

La terrazza di Colle Oppio con vista sul Colosseo sarà la splendida cornice del concerto di Roma Sinfonietta Orchestra, il 20 settembre alle 21 con ingresso libero e gratuito senza prenotazione.

Il concerto è in occasione dei  World Skate Games Italy 2024, uno straordinario evento sportivo che quest’anno si svolge a Roma e altre località italiane e che assegnerà 156 titoli di Campione del Mondo in 12 discipline, con una partecipazione stimata di oltre 12.000 persone tra atleti, allenatori e delegazioni di 100 paesi e una presenza prevista di decine di migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo.

I protagonisti del concerto sono due giovani e brillanti talenti musicali, il ventisettenne direttore d’orchestra italo-russo Sieva Borzak e la diciottenne violinista italo-giapponese Yuki Serino, entrambi nati e cresciuti a Roma. Borzak si è perfezionato nella direzione d’orchestra con Francesco Lanzillotta e Riccardo Muti e sta percorrendo una brillante carriera in Italia e all’estero, dirigendo grandi e impegnativi capolavori come la Messa da Requiem di Verdi al festival di Ravenna e la Nona Sinfonia di Beethoven al Teatro Petruzzelli di Bari. La Serino è nata da padre e madre entrambi violinisti e con loro ha iniziato ad appena tre anni lo studio dello strumento, che attualmente prosegue con un illustre maestro qual è Pierre Amoyal. Ha già suonato in sedi importanti come Bolzano Festival, Gustav Mahler Music Weeks, Mozarteum di Salisburgo, Staller Center Recital Hall di New York. Quest’anno ha vinto il prestigioso premio per violinisti Città di Cremona.

Erano giovanissimi anche Wolfgang Amadeus Mozart e Felix Mendelssohn, quando scrissero i due brani con cui si apre il concerto. Mozart aveva sedici anni nel 1772, quando compose il Divertimento K 136, in pratica una piccola e deliziosa sinfonia per orchestra d’archi, mentre Mendelssohn ne aveva tredici nel 1822, quando compose il suo primo Concerto per violino e orchestra: entrambi rivelano una maturità e una maestria incredibili a quell’età, unite a doni naturali miracolosi. Inoltre si ascolterà una delle opere più famose di Luigi Boccherini, la Sinfonia op. 12 n. 4, nota come “La casa del diavolo” per le sue atmosfere demoniache e per la citazione della “danza delle furie” di Gluck. Infine Introduzione e Tarantella dello spagnolo Pablo De Sarasate, uno dei più grandi violinisti negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento: compose questo brano per se stesso e questo lascia immaginare quale altissimo grado di virtuosismo richieda, che unito al ritmo veloce e scatenato della tarantella ha un effetto contagioso sull’ascoltatore.

Screenshot

Questa la locandina completa:

TERRAZZA COLLE OPPIO 20 SETTEMBRE 2024 ORE 21

IL TALENTO E LA BELLEZZA

Direttore SIEVA BORZAK

Violino YUKI SERINO

ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA

WOLFGANG AMADEUS MOZART(1756-1791)

Divertimento in re maggiore per archi K.136

FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY(1809-1847)

Concerto in re minore per violino e orchestra d’archi

LUIGI BOCCHERINI (1743-1805)

Sinfonia n. 4 in re minore, op. 12 n. 4 “La casa del diavolo”

PABLO DE SARASATE (1844-1908)

Introduzione e Tarantella

Mauro Mariani (anche per le fotografie di Yuki Serino)

Ritorna il festival estivo di OperaInCanto

È intitolata “Vis à Vis” l’edizione 2024 del festival musicale estivo di OperaInCanto, che si svolgerà fino al 5 settembre con concerti a Terni, Amelia, San Gemini e Orvieto. Questo titolo allude a un “faccia a faccia” tra Giacomo Puccini e Gustav Mahler, due dei compositori più importanti vissuti negli ultimi anni dell’Ottocento e nei primi del Novecento e anche dei più amati dal pubblico, con la differenza che l’italiano si dedicò soprattutto all’opera ed ebbe enorme successo anche in vita, mente l’altro si dedicò esclusivamente alla musica da concerto e fu apprezzato in tutto il suo valore solo dopo la morte: la loro musica sarà la protagonista (non esclusiva) del festival.

La settimana dopo ferragosto inizia il periodo più intenso del festival con appuntamenti quasi quotidiani. Il concerto di martedì 20 alle 21.00 nel Cenacolo di San Marco di Terni sarà replicato alla stessa ora del giorno seguente ad Amelia nel Chiostro di Sant’Agostino. È intitolato “Foglio d’album” e farà ascoltare originali ed affascinanti reinterpretazioni in chiave jazzistica delle più celebri arie per soprano di Puccini, tra cui “Vissi d’arte” della Tosca e “Sì, mi chiamano Mimì” da La bohème. Le interpreta la giovane jazz vocalist Lucia Filiaci, che è già una delle più acclamate realtà del jazz italiano. Con lei suonano Antonello Maio (pianoforte), Dario Piccioni (contrabbasso) e Matteo Bultrini (batteria).

Un altro appuntamento da non perdere è quello del 22, sempre alle 21 nel Cenacolo di San Marco a Terni, quando verrà proiettato un capolavoro del cinema muto risalente al 1917, Rapsodia satanica, che ebbe la regia di Nino Oxilia. Le musiche furono composte nientemeno che da Pietro Mascagni e verranno ora suonate dal vivo al pianoforte da Marco Attura, poliedrico musicista che svolge con successo l’attività di pianista e direttore d’orchestra in molte importanti sale e teatri, dall’Italia fino alla Cina.

Esattamente ventiquattro ore dopo nel Palazzo Petrignani di Amelia Mark Milhofer, tenore inglese di fama internazionale, e Silvia Paparelli, eccellente pianista nonché musicologa, dedicano il loro concerto alle liriche per voce e pianoforte di Puccini, piccoli capolavori in cui rifulge il suo straordinario dono melodico. Inoltre alcuni altrettanto brevi brani – Due ballabili e L’uccellino – di uno dei grandi compositori contemporanei, Sylvano Bussotti, scomparso tre anni fa.

Il 24 si ritorna al Cenacolo di San Marco a Terni alle 21, per ascoltare Samuele Telari, un giovane poeta della fisarmonica, che affascina il pubblico con trascrizioni per il suo strumento di musiche scritte per gli organici più vari, dal violino solo alla grande orchestra sinfonica. Sarà questo il primo “vis à vis” tra Mahler e Puccini, che saranno messi letteralmente faccia a faccia: infatti Telari eseguirà trascrizioni del terzo movimento della Sinfonia n. 1 “Il Titano” di Mahler e di Crisantemi di Puccini. Inoltre musiche di Grieg, Schubert e Paganini.

Nello stesso luogo e alla stessa ora martedì 27 agosto concerto dell’illustre violoncellista argentino Fernando Caida Greco, che inizia con la Suite n. 3 per violoncello, uno dei capolavori di Bach, una meraviglia assoluta. Quindi due Capricci del grande violoncellista dell’Ottocento Guglielmo Quarenghi, che sarà un’interessantissima riscoperta, e brani di Claudio Ambrosini e Ivan Fedele, due protagonisti della musica contemporanea.  

Il 28 agosto alle 21 si replica nel Teatro Comunale di San Gemini la proiezione del film muto Rapsodia satanica, con la colonna sonora originale di Mascagni eseguita anche questa volta al pianoforte da Marco Attura.

Il 30 agosto alle 21 il teatro di San Gemini ospita anche un concerto particolarmente effervescente con l’Ensemble Roma Sinfonietta diretto da Marcelo Panni, che esegue i Pop songs dello stesso Panni, compositore e direttore d’orchestra che compare nei cartelloni delle principali istituzioni musicali del pianeta, dal Metropolitan di New York al Teatro San Carlo di Napoli, dalla Scala di Milano all’Opéra di Parigi. Questi suoi Pop songs sono rielaborazioni di famose arie operistiche di Haendel, Rossini, Verdi e altri illustri compositori, mescolati a canti popolari come “Tu scendi dalle stelle” e “Taranta indiavolata”, cui si aggiunge questa volta la prima esecuzione assoluta di “Inno a Diana” di Puccini, trascritto anch’esso per orchestra da Panni.

Il 5 settembre il festival si trasferisce per la prima volta a Orvieto, dove alle 21 al Teatro Mancinelli si svolge un concerto dell’Ensemble In Canto con Fabio Maestri, il direttore ternano ben noto al pubblico del festival ma anche al pubblico dei principali teatri d’opera italiani (Roma, Napoli, Firenze, Bologna, Palermo, Festival di Spoleto e altri ancora) e con la partecipazione del soprano Elisa Cenni. Sarà interamente dedicato a un “faccia a faccia” tra Puccini, di cui sarà eseguito un raro Adagetto, e Mahler, di cui si ascolterà la sua Sinfonia forse più celebre, la quarta, in una riduzione d’epoca per piccola orchestra, che permette di apprezzarne i tanti meravigliosi dettagli forse perfino meglio della partitura originale per grande orchestra sinfonica.

Dal 3 al 10 ottobre, dopo una pausa di un mese, si svolgerà la seconda parte del festival, che sarà dedicata specialmente al teatro musicale, con alcuni spettacoli riservati ai più giovani nell’ambito del progetto Operascuola.

Biglietto unico € 5 (a Orvieto: intero € 15, ridotto € 10)

Prevendita Ticket Italia • 0743 222 889 • www.ticketitalia.com

I biglietti sono acquistabili anche nelle sedi dei concerti a partire da mezz’ora prima dell’inizio


www.operaincanto.com

Mauro Mariani (anche per la fotografia di Fabio Maestri)