Incoronato in Arena Papà del Gnoco

Arrivo di Papà del Gnoco in Piazza Bra

L’incoronazione del 491° Papà del Gnoco resterà nella storia. Per la prima volta in assoluto la tradizionale cerimonia è avvenuta all’interno dell’Arena di Verona, nel luogo simbolo della città.

Una scelta per nulla casuale, voluta dal sindaco per dare un messaggio forte alla comunità in questo particolare momento storico. A causa del perdurare della pandemia e delle ristrettezze ad essa legate, la sfilata del venerdì Gnocolar è stata rimandata di qualche mese. Tuttavia proprio l’emergenza Covid ha rafforzato ancora di più le tradizioni veronesi e il legame con i cittadini, a cominciare dal Carnevale e da ciò che questa ‘istituzione’ rappresenta per la città.

Papà del Gnoco incoronato dal Sindaco

Ecco perché Andrea Bastianelli detto ‘bisteca’ è stato eletto 491° Papà del Gnoco in Arena, con una cerimonia per la prima volta senza pubblico ma senza uguali, con il trono collocato al centro di un anfiteatro vuoto, vestito solo della sua straordinaria bellezza.

A fare gli onori di casa è stato il sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore alle Tradizioni popolari Francesca Toffali, che hanno accolto un sire visibilmente felice quanto emozionato, accompagnato dalla fedelissima corte.

Immancabile la consegna di tutti i simboli del Papà del Gnoco, dalla corona allo scettro fino all’onorificenza del Senato del Papà del Gnoco, ovvero lo stendardo tricolore che contraddistingue ogni Sire del Carnevale veronese, che rimane Papà del Gnoco per tutta la vita. E infatti erano almeno una quindicina i Papà del Gnoco delle passate edizioni che oggi hanno voluto partecipare alla giornata di festa, un’ ulteriore dimostrazione del forte radicamento di questa tradizione nel tessuto cittadino.

Foto di gruppo degli intervenuti alla cerimonia

L’incoronazione del Papà del Gnoco all’interno dell’Arena non era mai stata fatta, questa è la prima volta in assoluto – ha detto il sindaco -. Una scelta motivata dal particolare momento che stiamo vivendo, con la pandemia ancora in corso e le restrizioni che ci hanno costretto a rimandare la sfilata dei carri. Volevo dare un segnale forte alla nostra comunità, perché il Covid non ferma le nostre tradizioni e i nostro simboli più significativi, anzi ne rafforza ulteriormente il valore. L’immagine di oggi rimarrà nei libri di storia, a memoria di quelli che stiamo vivendo ma anche come messaggio di speranza e fiducia per una comunità forte ed unita”.

La commozione del nuovo Papà del Gnoco conferma quanto oggi più che mai sia importante mantenere vive le nostre tradizioni – ha detto Toffali -. Un momento di festa, reso speciale dal contesto unico del nostro anfiteatro”.

Un’emozione unica – ha detto il Sire Bastianelli . Un sogno che si realizza, è da quando avevo 7 anni che aspetto questo momento, il sindaco lo ha reso ancora più speciale con questa indimenticabile incoronazione. Mi aspetta un compito importante, portare allegria e spensieratezza in un anno così difficile. Ce la metterò tutta”.

Roberto Bolis (anche per le fotografie)

Il Bacanal del Gnoco in un album di figurine

Maschere, carri e majorette quest’anno sfilano tra le pagine del primo album delle figurine dedicato al Carnevale di Verona. Arriva ‘Veronesi tuti mati’, una collezione di 507 adesivi sulla storia e le curiosità del Bacanal del Gnoco. Domani, nel giorno del Venerdì gnocolar, la città sarà invasa da 25 mila album, copie che si potranno trovare in tutte le edicole e nei supermercati Migross. Così come i 45 mila pacchetti da 5 figurine, acquistabili al costo di 80 centesimi l’uno. In questi giorni migliaia di ‘book’ sono in distribuzione gratuitamente nelle classi di quarta e quinta elementare di Verona. Ed è già collezione mania. Un modo divertente e alternativo per vivere il carnevale, visto che al momento le restrizioni anti Covid non consentono sfilate e feste, appuntamenti rimandati solo di qualche mese. Ma anche un’occasione per far conoscere ai più piccoli le maschere della città, la loro storia e i fatti salienti. Compresa quella partita di calcio in Arena del 1949, tra ‘Macaroni’ e ‘Pignatari’, finita in rissa per colpa di un rigore.

E le novità non terminano qui. Il primo che completerà l’album e lo porterà in visione al sindaco avrà un posto d’onore alla prossima sfilata dei carri. Tra le vie della città si godrà il carnevale a fianco di Papà del Gnoco e alla sua corte. Nei prossimi mesi, invece, verrà organizzata una giornata di scambio delle ‘doppie’, per consentire a tutti di concludere il ‘book’ e completare la storia del Bacanal.

La realizzazione dell’album, ad opera di Donato Cicogna e Alverio Merlo, è durata diversi mesi. Sono servite infatti 680 ore per la stesura e la cura grafica dei contenuti, 66 per l’impaginazione, 15 i giorni per la stampa del materiale, interamente ecologico. Tutte le 64 pagine che compongono l’album sono su carta pasta di legno senza additivi chimici aggiunti, e quindi riciclabili. Immortalati per l’occasione i 27 comitati cittadini, con le loro maschere tradizionali, i 17 carri allegorici di borghi e rioni e 5 tra bande musicali e majorettes.
Alla presentazione in anteprima dell’album c’erano tutte le maschere cittadine, oltre al sindaco Federico Sboarina, all’assessore al Turismo e alle Tradizioni veronesi Francesca Toffali e al presidente del Bacanal Valerio Corradi. In prima fila, ovviamente, il sire del Carnevale scaligero, il Papà del Gnoco con tanto di mascherina tra barba e cappello.

Una bellissima novità per far conoscere il nostro carnevale, una delle più belle, longeve e sentite tradizioni veronesi – ha detto il sindaco -. Un modo appassionante per scoprire tante curiosità e fatti che hanno reso grande il Bacanal. Sono certo che questa iniziativa piacerà tantissimo ai bambini, ma anche agli adulti. Grandi e piccoli potranno divertirsi insieme collezionando tutte le figurine e cercando di terminare quanto prima l’album. Il primo che lo completerà e verrà a mostrarmelo, infatti, potrà garantirsi un posto d’onore e sfilare assieme al Papà del Gnoco”.

Il carnevale fa parte della nostra identità, della cultura popolare, è nel dna dei veronesi, che non si lasceranno scappare quest’occasione – ha detto Toffali -. In un anno dove le tradizionali sfilate e feste sono rimandate, l’album e la collezione delle figurine è un bel modo per portare lo stesso allegria e gioia nelle case. E’ questa da sempre la missione del nostro Bacanal, regalare un sorriso in più, oltre a raccontare una storia lunga secoli”.

“Siamo felici e orgogliosi di questa iniziativa, in questo modo il carnevale non si ferma, nonostante le restrizioni anti Covid – ha concluso Corradi -. La sfilata è solo rimandata di qualche mese. Nel frattempo, oltre a collezionare le figurine a completare l’album, i ragazzi potranno partecipare al concorso fotografico ‘Magico carnevale’. In palio una giornata a Gardaland assieme alla propria classe”.

Tutti i dettagli relativi al concorso sono disponibili all’interno dell’album.


Roberto Bolis (anche per le fotografie)

Al via il bando per ‘Movin’Up Spettacolo-Performing Arts’

Movin’Up Spettacolo-Performing Arts è un bando rivolto a giovani creativi e creative tra i 18 e i 35 anni di età che operano con obiettivi professionali e che sono stati ammessi o invitati ufficialmente all’estero da enti pubblici e/o privati, istituzioni culturali, festival, organizzazioni internazionali, istituti di formazione e perfezionamento per esperienze di residenza e/o produzione, co-produzione, circuitazione/tournée, formazione, promozione e visibilità (concorsi, residenze, corsi e seminari, workshop, stage, spettacoli, etc.).

L’edizione 2020/2021 del programma viene realizzata grazie alla rinnovata partnership fra Ministero per i Beni e e le Attività Culturali e il Turismo – Direzione Generale Spettacolo e GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, insieme con la Regione Puglia, per il tramite del Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, e GA/ER – Associazione Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna.
Giunto alla sua
XXII edizione, Movin’Up ha come obiettivi fondamentali:
favorire la partecipazione di giovani creativi e creative a qualificati programmi di formazione, ricerca, produzione, residenza artistica, circuitazione organizzati da istituzioni estere che offrano reali opportunità di crescita professionale; supportare i processi creativi e/o produttivi più interessanti dal punto di vista dell’innovazione, della multidisciplinarietà e del confronto internazionale; promuovere il lavoro degli artisti e delle artiste italiani in ambito internazionale attraverso reali occasioni di visibilità e di rappresentazione della loro attività.
L’iniziativa, realizzata attraverso lo stanziamento di un fondo annuale, permette agli artisti e alle artiste di richiedere un sostegno per un’esperienza di mobilità artistica all’estero e di internazionalizzazione della propria carriera professionale. Il supporto di Movin’Up si configura come premio a copertura – totale o parziale – dei costi vivi sostenuti dai/dalle giovani emergenti per la realizzazione dei progetti selezionati, nelle varie destinazioni a livello mondiale.

Nella nuova sessione 2020/2021, i settori artistici ammessi afferiscono all’Area Spettacolo e Arti Performative: Musica, Teatro, Danza, Circo contemporaneo.

Verranno prese in considerazione le attività all’estero con inizio e/o svolgimento compreso tra il 1 luglio 2020 e il 30 giugno 2021.

Grazie alla partecipazione dell’Associazione GA/ER all’edizione 2020/2021 del concorso, una quota specifica di sostegno economico sarà riservata ad artisti e artiste under 35 (singoli e/o in collettivo) nati o residenti in Emilia Romagna.

Inoltre, quale valore aggiunto, in sede di valutazione verrà data particolare attenzione ai progetti all’estero che prevedono ritorni e ricadute nella Regione Emilia Romagna (tappe delle tournée, spettacoli e presentazioni, workshop o co-produzioni correlate, etc.).
Il concorso è aperto a tutti gli artisti e le artiste che operano con obiettivi professionali nell’ambito dello Spettacolo e delle Arti Performative, rispondenti ai requisiti in elenco:
età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti (ovvero che non abbiano ancora compiuto il 36° anno di età) alla data di scadenza del Bando (nel caso di gruppi, tutti i componenti candidati devono rispettare il criterio anagrafico rientrando nella fascia d’età indicata);
nazionalità italiana o residenza in Italia da almeno un anno alla data di presentazione della domanda (da autocertificarsi in fase di candidatura); nel caso di gruppi, tutti i componenti candidati devono rispettare il criterio di nazionalità/residenza rientrando nella fascia d’età indicata.

La domanda di partecipazione deve essere presentata direttamente dall’artista o, in caso di gruppo, da uno dei componenti quale referente; tutti gli artisti e le artiste richiedenti un contributo economico a copertura delle spese (singoli o in gruppo) devono possedere i requisiti di ammissione sopra elencati e compilare la sezione anagrafica dell’application form.
La candidatura può riguardare attività di: residenza e/o produzione, co-produzione, circuitazione/tournée; formazione; promozione.

La Commissione sulla base degli elementi presentati nella candidatura valuterà la tipologia principale di appartenenza di ciascuna richiesta.

Fermi restando i principi costitutivi del progetto Movin’Up contenuti nel Bando, alla luce della mutevole situazione internazionale connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e delle conseguenti misure di contenimento emanate dai Governi di ciascun Paese, il concorso per l’anno 2020/2021 prevede disposizioni aggiuntive per la completa ed efficace attuazione dei progetti selezionati.

A tal scopo, se compatibile con la natura dei progetti artistici e relativamente al periodo di vigenza delle misure di contenimento dell’emergenza Covid-19, è consentito svolgere una o più fasi da remoto e/o in via telematica, mediante l’utilizzo di strumenti di video-tele conferenza, a condizione che tali attività siano funzionali alla piena realizzazione delle esperienze internazionali e vengano registrate nell’apposito resoconto che dovrà essere trasmesso in sede di rendicontazione finale.

In tal senso, in caso di progetti che per loro natura permettano questa forma, sarà possibile svolgere online le attività riguardanti la produzione / la formazione / la ricerca / la residenza / la presentazione dei risultati, fermi restando la collaborazione continua con l’ente invitante-partner straniero e la possibilità di incontro fisico con questi soggetti nonché di completamento dei programmi con la permanenza all’estero.
I dettagli di realizzazione progettuale e raggiungimento degli obiettivi, sia in presenza sia a distanza, dovranno essere esplicitati all’interno del Dossier di candidatura.
Le fasi progettuali effettuate a distanza dovranno inoltre essere opportunamente relazionate e documentate in formato digitale all’interno della rendicontazione da consegnare al termine dell’esperienza, a restituzione dell’attività realizzata e per l’erogazione del sostegno assegnato.

Eventuali rimodulazioni – non contemplate a priori – delle tempistiche e/o delle attività, che si rendessero necessarie successivamente alla selezione dei beneficiari per comprovate cause legate all’emergenza sanitaria COVID-19, verranno analizzate dalla Segreteria Nazionale GAI nel merito delle singole casistiche, al fine di valutarne l’ammissibilità e di individuare, ove possibile, soluzioni utili a mantenere il sostegno economico per lo svolgimento dell’esperienza all’estero.

Il bando di concorso Movin’Up 2020/2021 prevede la seguente sessione unica di candidatura:

Sessione 2020/2021 – scadenza per la presentazione delle candidature venerdì 19 marzo 2021 ore 12.00 (ora italiana): verranno prese in considerazione le domande per le attività all’estero con inizio e/o svolgimento compreso tra il 1 luglio 2020 e il 30 giugno 2021.
Retroattività:
A) Nel caso di progetti che rientrino nell’intervallo segnalato ma che abbiano preso avvio in tempi antecedenti, verranno prese in considerazione le attività e le spese realizzate esclusivamente nel periodo di competenza della sessione, ovvero a partire dal 1 luglio 2020.
B) Sono candidabili anche progetti che rientrino nell’intervallo temporale segnalato (1 luglio 2020 – 30 giugno 2021) e che alla scadenza del bando risultino già iniziati e/o già conclusi. Secondo quanto previsto dal regolamento, in caso di selezione il premio Movin’Up verrà erogato sotto forma di rimborso delle spese sostenute nel periodo di competenza della sessione per la realizzazione del progetto vincitore. Tale erogazione avverrà necessariamente sulla base di una dettagliata rendicontazione che comprende la presentazione dei documenti giustificativi in originale dei costi sostenuti e di una esaustiva relazione sul progetto realizzato, in assenza dei quali il premio non potrà essere erogato.
La Commissione si riunirà nelle settimane successive alla scadenza di candidatura e i risultati verranno resi pubblici entro la fine del mese di Aprile 2021 al termine delle procedure di verbalizzazione, secondo i tempi tecnici necessari e i calendari lavorativi disponibili.
Saranno accettate solo ed esclusivamente le candidature presentate on-line tramite il sito
www.giovaniartisti.it. Info: gai@comune.torino.it; www.giovaniartisti.it

Alessandro Zangara

La Giornata della Memoria a Verona

Il carro della Memoria in Piazza Bra, a Verona

Il carro della memoria staziona in piazza Bra, di fonte al Liston. Vi rimarrà fino al 30 gennaio, per ricordare il Giorno della Memoria, ciò che tale ricorrenza rappresenta e in particolare i veronesi morti nei campi di concentramento e sterminio.

Quest’anno, a causa del Covid, il carro non sarà aperto al pubblico, perciò non verrà montata la scala di accesso. Tuttavia il vagone ferroviario rimarrà in piazza Bra fino al 30 gennaio, un simbolo silenzioso per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto.

Come accaduto per tutte le cerimonie ufficiali celebrate durante l’emergenza sanitaria, anche le iniziative in programma per il Giorno della Memoria saranno in forma ristretta, in presenza delle sole autorità istituzionali, come previsto dalle misure per il contenimento del virus.

Mercoledì 27 gennaio alle ore 9 sarà deposta una corona al monumento ai Deportati in piazza Bra. Le autorità si sposteranno poi in Gran Guardia dove si susseguiranno gli interventi ufficiali di Prefettura, Comune e Consulta scolastica provinciale. Sarà poi il turno dell’oratrice ufficiale, Camilla Brunelli; a seguire la proiezione del video “Il Balente” dedicato a Vittore Bocchetta, realizzato da ANED e dai ragazzi e ragazze del servizio civile presso ANED. La cerimonia si concluderà con il canto della preghiera ebraica per le anime dei defunti El Male Rachami, a cura del cantore della Sinagoga di Verona Angel Harkatz.

Non sarà possibile partecipare alla cerimonia, che sarà trasmessa in streaming sia sul portale del Comune di Verona che sulle pagine dell’Ufficio Territoriale del Governo di Verona.

Nel pomeriggio, a partire dalla 15, ci saranno le deposizioni delle corone di alloro al Cimitero Ebraico in via Badile; a seguire al Sacrario del Cimitero Monumentale e infine sotto la scultura “Filo spinato” in piazza Isolo.

La cerimonia quindi si terrà in forma ristretta, alla presenza delle sole autorità istituzionali, ma sarà trasmessa in streaming sia sul portale del Comune di Verona che sul sito della Prefettura. Tutti i cittadini, quindi, potranno prendere parte alla commemorazione, anche se a distanza.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Al via il bando del Premio Bianca d’Aponte 2021

È online il bando di concorso per la 17a edizione del “Premio Bianca d’Aponte – Città di Aversa”, l’unico contest in Italia riservato a cantautrici, un evento diventato ormai uno dei più importanti appuntamenti in Italia per la canzone di qualità.

Il lancio del nuovo bando avviene quando purtroppo, per le normative legate all’emergenza sanitaria, non è ancora avvenuta la finale della sedicesima edizione, che era prevista per lo scorso ottobre e che verrà riprogrammata non appena le condizioni lo consentiranno, auspicabilmente entro l’estate. A concorrere, come già annunciato, saranno BamBi da Napoli, Simona Boo da Termoli (Campobasso), Ebbanesis da Napoli, Lamante da Piovene Rocchette (Vicenza), La Zero da Piano di Sorrento (Napoli), Lucrezia da Bologna, Miglio da Brescia, Elena Romano da Firenze, Sara Romano da Monreale (Palermo), Veronica da Aversa (Caserta), Chiara White da Firenze.

Intanto il nuovo bando di concorso è disponibile, insieme alla scheda di iscrizione, su www.premiobiancadaponte.it . La partecipazione è come sempre gratuita, mentre la scadenza è fissata al 30 aprile.

Le finali sono previste al teatro Cimarosa di Aversa il 22 e 23 ottobre 2021, anche se si tratta di date da confermare in base all’andamento della pandemia e alle misure conseguenti.

Il Premio Bianca d’Aponte si avvale della direzione artistica di Ferruccio Spinetti, mentre ogni anno una artista di grande popolarità assume il ruolo di madrina. Per la sedicesima edizione era stata scelta Arisa, che era stata preceduta da: Rachele Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere.

Le finaliste del Premio 2021 saranno come sempre selezionate da un nutrito e prestigioso Comitato di garanzia, composto da cantanti, autori e compositori nonché da operatori del settore e giornalisti e critici musicali. Alla vincitrice del premio assoluto sarà attribuita una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” una di € 800. Riconoscimenti della giuria andranno anche alla migliore interprete, al miglior testo ed alla migliore musica. Sono poi previsti molti altri premi assegnati da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte.


Monferr’Autore

Il castello di Brescia “Luogo del cuore” FAI 2020

Particolare del castello di Brescia, plastico ferroviario ospitato in una delle sale del maniero

Ha raggiunto il terzo posto nella votazione, con 35.049 voti, lo spettacolare castello di Brescia, vera e propria macchina da guerra che da secoli domina il colle Cidneo cittadino. Già da tempo il castello era tra le segnalazioni degli italiani al FAI, ma stavolta la mobilitazione è stata corale, per ottenerne l’ingresso nella terna di siti degni di ricevere aiuto economico per il progetto di potenziamento in essere. Il complesso del castello bresciano è molto vasto e articolato in una serie di servitù militari, ampliate nei secoli e ricche di torri, camminamenti, stanze, depositi di armi munizioni e polvere da sparo. Il castello era stato reso autonomo in caso di assedio, con depositi di cibo, tra cui olio, e acqua, spazi per la guarnigione e i cittadini che vi cercavano rifugio, nonché abbastanza ampio per tenervi animali, da mangiare e per muoversi. Le mura merlate lo dichiarano visconteo, ma sono evidenti i poderosi interventi dei dominatori veneti, tanto quanto rilevanze di epoca romana, e si pensa anche precedenti. Luogo triste durante la presenza francese, ricordata soprattutto dal terribile Sacco di Brescia cinquecentesco, ma altrettanto funesta fu la dominazione austriaca, con la triste tanto quanto eroica epopea delle Dieci Giornate. In castello, infatti, vennero uccisi i rivoltosi cittadini che gli austriaci riuscirono a catturare e lì furono seppelliti, fino al trasferimento solenne dei resti nel camposanto di Via Milano chiamato Vantiniano, anni dopo il 1849. Viene definito “un unicum nello scenario italiano per dimensioni, ampiezza di aree verdi e posizione” ed ora potrà utilizzare i 30mila euro della posizione “di bronzo” della classifica che ha visto vincitore, al primo posto, castello e parco di Sammezzano a Regello (Firenze) e la ferrovia delle meraviglie Cuneo-Ventimiglia-Nizza secondo, mentre al quarto posto della gara, distanziata di quasi 10mila voti, c’era la Via delle Colleggiate di Modica.

Negli anni a mantenere vivo il castello di Brescia, oltre che ad ispezionarlo e pulirlo da erbacce e detriti di ogni sorta, ci hanno pensato gli speleologi dell’Associazione Speleologica Bresciana, che ha sempre organizzato visite didattiche per i meandri chiusii solitamente al pubblico.

Il potenziamento vorrebbe la realizzazione di un ascensore e altre opere che permettano, rispettando la struttura storica, di usufruire sempre di più non solo dello splendido panorama che si gode dalle altezze del castello, ma anche della deliziosa brezza estiva.

Alessia Biasiolo

Selezione borsisti all’Accademia di Francia

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ha il piacere di annunciare l’apertura del concorso di selezione dei borsisti 2021-2022, che saranno ospitati a Villa Medici a Roma a partire da settembre 2021 per una residenza di creazione, di sperimentazione o di ricerca della durata di 12 mesi.

Il concorso si rivolge ad artisti, creatori e creatrici, ricercatori e ricercatrici già affermati, francofoni, senza criteri di nazionalità. È possibile candidarsi in tutte le discipline della creazione artistica e dei mestieri dell’arte, così come in storia e teoria delle arti, in restauro di opere d’arte o monumenti.

I borsisti beneficiano di una borsa di residenza assegnata mensilmente e dispongono di un appartamento individuale ammobiliato, oltre che di uno spazio di lavoro (atelier o ufficio in funzione delle discipline e delle disponibilità). Villa Medici è inoltre dotata di una biblioteca che conta circa 37.300 volumi con un fondo antico, in particolare musicale, di una sala proiezioni (100 posti a sedere) e di un laboratorio fotografico.

Il numero massimo di borse di residenza attribuite per il periodo 2021-2022 è fissato a sedici. Possono essere ospitati a Villa Medici anche i coniugi e i figli dei borsisti, nei limiti delle capacità di accoglienza dell’Accademia.

Le candidature devono essere presentate sotto forma di una nota che illustri un progetto preciso e descriva i temi di ricerca, la natura dei lavori e le motivazioni del soggiorno a Villa Medici. Sono ammesse le candidature collettive; in tal caso, ogni membro del collettivo riceve una borsa mensile.

Villa Medici, luogo di vita e di lavoro dei borsisti, è situata sulla collina del Pincio, nel centro storico di Roma. Villa del XVI secolo con un giardino di sette ettari, è circondata da un lato dal parco di Villa Borghese e dall’altro dal convento di Trinità dei Monti. Ancorata nel cuore di una grande capitale europea e artistica che non smette di ispirare tutte e tutti coloro che accoglie, la residenza dell’Accademia di Francia a Roma offre ai suoi borsisti uno spazio-tempo interamente dedicato alle loro pratiche e ricerche, in un luogo di sperimentazione al crocevia delle discipline artistiche e in risonanza con altre istituzioni culturali internazionali.

La presenza di sedici borsisti a Roma è un momento propizio per gli incontri e gli scambi, tra i borsisti stessi e con l’equipe dell’Accademia, ma soprattutto con il pubblico e gli attori della scena culturale e artistica romana, italiana ed europea: curatori, artisti invitati, responsabili di istituzioni, ricercatori, galleristi, collezionisti, operatori della rete francese a Roma come l’Institut français Italia o l’École française de Rome, e le Accademie straniere (diciassette a Roma).Per tutta la durata del soggiorno, i borsisti beneficiano del supporto artistico e tecnico dell’équipe dell’Accademia, e sono incoraggiati a partecipare alla vita dell’istituzione e agli eventi che fanno parte del programma artistico e culturale seguendo un approccio interdisciplinare. Tra le iniziative tradizionali in calendario, la Notte Bianca in autunno, l’esposizione annuale dei borsisti in estate, manifestazioni diversificate durante tutto l’anno e il festival ¡Viva Villa! in Francia.

La residenza annuale a Villa Medici è un’esperienza globale che si nutre delle diverse attività dell’Accademia come istituzione poliedrica, rivolta all’Europa e al Mediterraneo allo stesso tempo: luogo di grande patrimonio, laboratorio di creazione e di ricerca, centro d’esposizione e di performance, casa di ricercatori in storia dell’arte e giardino rinascimentale eco-responsabile aperto ai visitatori.

Le candidature possono essere presentate da martedì 5 gennaio alle ore 12.00 a venerdì 5 febbraio 2021 alle ore 12.00 (Central European Time) esclusivamente sulla piattaforma dematerializzata dedicata al concorso, accessibile a questo link:

https://www.villamedici.it/concorso-di-selezione-per-i-borsisti-2021-2022/

I candidati e le candidate devono avere più di diciotto anni il giorno della scadenza per la presentazione delle candidature. Le fasi di preselezione, audizione e selezione saranno effettuate da una giuria composta da personalità qualificate nominate dal Ministero della Cultura. Al termine delle audizioni, la giuria delibera e redige la lista dei candidati di cui propone la nomina alla ministra della Cultura. I borsisti sono nominati per decreto della ministra della Cultura per un periodo massimo di 12 mesi.

Elisabetta Castiglioni (anche per la fotografia)

Carnevale veronese 2021 posticipato a maggio

Il Carnevale 2021 si farà, con la grande festa del venerdì gnocolar fissata per il 7 maggio. L’ampio programma di eventi prenderà infatti il via in primavera, a partire dall’11 aprile. Una tabella di marcia posticipata di qualche mese rispetto alle date tradizionali che, per quest’anno, prevedevano il venerdì gnocolar nella giornata del 12 febbraio.

Una proposta alternativa, che punta a realizzare anche per il 2021 il Carnevale veronese e, in particolare, nonostante le incertezze collegate alla pandemia, la consueta e amata sfilata dei carri per le vie del centro storico.

Programma 491° Bacanal del Gnoco. Primo appuntamento previsto per l’11 aprire, alle ore 11, con la cerimonia della posa della statua del Papà del Gnoco.

Sabato 24 aprile, alle ore 17, le maschere si ritroveranno alla Basilica di San Zeno per la consueta Santa Messa. Da sabato 1° maggio a domenica 10 maggio, in piazza San Zeno sarà allestito il ‘Villaggio del Carnevale’, dove, domenica 2 maggio, dalle ore 8 alle 23, sarà effettuata l’elezione del 491° Papà del Gnoco.

Lunedì 3 maggio, ore 19,30, incoronazione del Sire del Carnevale alla Gran Guardia.

Il 7 maggio, con la tradizionale sfilata di carri, Verona festeggerà per le vie cittadine il venerdì gnocolar. Nella mattinata, il papà del Gnoco, accompagnato dalle principali maschere della tradizione, si incontrerà con Presidente della Provincia, Prefetto e Sindaco. Dalle 13.45, con avvio da corso Porta Nuova, partenza del corteo.

Domenica 9 maggio, alle ore 14, Cavalcata storica di Can Francesco della Scala. Martedì 11 maggio, ore 19.30, ultimo di carnevale con festa in maschera in Gran Guardia.

La sfilata notturna dei carri, invece, si terrà sabato 29 maggio, a partire dalle ore 20.

Sabato 11 settembre, alle ore 19.30 in piazza San Zeno, evento di chiusura del Carnevale con il ‘Maccheronicum convivio Gnocolarum’.

Novità 2021. Distribuzione dell’album del Carnevale ‘Veronesi Tutti Mati’. Realizzato con una struttura simile ai famosi album delle figurine, tanto amati dai giovani di ieri e di oggi, l’album conterrà una particolareggiata descrizione delle origini della tradizione del Carnevale, con la presentazione dei suoi costumi e personaggi più rappresentativi.

Inoltre, come simbolo delle difficoltà vissute nell’anno appena passato e le tante speranze per il futuro, in occasione del Carnevale 2021 sarà realizzata una speciale miniatura, di circa 40 centimetri, del papà del Gnoco.

Il programma del Carnevale è stato illustrato questa mattina dall’assessore al Turismo Francesca Toffali insieme al presidente del Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco Valerio Corradi.

L’obiettivo è quello di non saltare l’anno – ha sottolineato l’assessore –, perché venga data l’opportunità di garantire, anche in un contesto di difficoltà, la continuità del Carnevale veronese, fra le più antiche tradizioni popolari italiane e la cui maschera è la più vecchia d’Italia. Sarebbe un peccato ‘mortale’ non sostenerne la realizzazione anche nel 2021. Il suo svolgimento è il segale di una ritrovata normalità. La speranza è che si riprenda quanto prima tutte le nostre normali attività, per superare definitivamente questo lungo periodo di incertezza. Sarà un’edizione per molti aspetti rinnovata che, per la prima volta, non rispetterà le tradizionali tempistiche temporali. La stagione carnevalesca di quest’anno, infatti, si svolgerà in piena primavera, fra i mesi di aprile e maggio. Una nuova sfida che l’Amministrazione sostiene con grande forza e convinzione”.

Il Carnevale popolare veronese non si ferma – ha dichiarato Corradi –. Si tratta di una delle nostre più importanti tradizioni, che vogliamo resti un grande appuntamento di festa e spensieratezza per tutti. Per questo ci siamo impegnati nella stesura di una programmazione che, anche per quest’anno, garantisca la realizzazione di tutti i tradizionali eventi collegati al Carnevale, con qualche novità. Un impegno che vogliamo mantenere e per il quale i comitati carnevaleschi veronesi stanno lavorando tutti insieme, con la massima volontà ed entusiasmo”.

Roberto Bolis

Per mille bambini veronesi il dono di Santa Lucia

Il buono libro in regalo

Santa Lucia porta un dono speciale per i bimbi delle famiglie veronesi in difficoltà, con una sorpresa anche per i genitori.

In quest’anno particolarmente difficile, segnato dalla pandemia e dalla sue conseguenze, Comune e Caritas diocesana si uniscono per un’iniziativa solidale a favore dei bambini delle famiglie già seguite dall’ente caritatevole sul territorio comunale. Circa un migliaio di bimbi e ragazzini, a cui Santa Lucia e Babbo Natale porteranno in dono un libro, che potranno scegliere in base ai loro gusti in tutte le librerie Giunti della provincia. Lo faranno consegnando il coupon che troveranno nei quattro empori della Caritas presenti in città, e con il quale potranno recarsi a scegliere e ritirare il proprio regalo.

Un’idea che nasce dalla volontà del sindaco Federico Sboarina e dell’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare di rendere speciale questo periodo dell’anno in cui, tradizionalmente, i bambini vivono in trepidante attesa l’arrivo di Santa Lucia e dei doni richiesti. Tuttavia, le difficoltà legate alla crisi causata dal Covid, rischiano di offuscare l’atmosfera del periodo natalizio a molte famiglie veronesi e ai loro bambini.

Da qui l’iniziativa che vede insieme Comune e Caritas, impegnate ancora una volta per non lasciare indietro nessuno.

E proprio in questa prospettiva si inserisce l’apertura del quarto Emporio della solidarietà gestito da Caritas sul territorio comunale, quello in via Paride da Cerea a Borgo Santa Croce, a servizio di tutto il vasto quartiere di Borgo Venezia.

Per questioni di sicurezza legate alle misure anti contagio, il market solidale, con a fianco lo sportello di ascolto, sarà aperto al pubblico dall’11 gennaio, tre giorni alla settimana.

Sindaco e Vescovo di Verona tra gli scaffali dell’emporio

Questa è la quarta realtà solidale della Caritas sul territorio cittadino, e si aggiunge a quelle di Santi Apostoli, San Michele e Borgo Roma; altri sei sono dislocati in provincia, per un totale di dieci market che nel 2020 hanno sostenuto e accompagnato più di duemila famiglie.

All’Emporio, infatti, non si accede solo per fare la spesa. Anzi, l’approvvigionamento è l’ultimo dei passaggi di un percorso di accompagnamento che parte dall’ascolto e dalla formazione per arrivare all’aiuto alimentare. Vi aderiscono famiglie con problematiche di diverso tipo, di natura economica piuttosto che di salute, che trovano nelle attività dell’Emporio e nell’aiuto dei volontari un’importante opportunità di cambiamento.

Dall’11 gennaio il market solidale in Borgo Santa Croce sarà aperto il lunedì, martedì e sabato; lo spazio riservato all’ascolto il martedì e giovedì.

Al taglio simbolico del nastro, hanno partecipato il vescovo di Verona Monsignor Giuseppe Zenti, il sindaco Federico Sboarina, l’assessore ai Servizi sociali Daniela Maellare, il direttore della Caritas Diocesana Gino Zampieri, il parroco della parrocchia di Santa Croce don Gianluca Brisotto, la presidente della sesta Circoscrizione Maria Cristina Sandrini e alcuni dei volontari che rendono possibile l’attività solidale.

“Un libro è cibo per la mente – ha detto il sindaco-, ecco perché abbiamo pensato a questo regalo da far trovare ai bambini che vengono con i genitori a fare la spesa all’emporio della solidarietà. In realtà, crediamo davvero che mai come in questo periodo, un buon libro sia fondamentale per la formazione e la crescita dei nostri ragazzi. In questi mesi i computer e la tecnologia sono stati alleati preziosi per la didattica a distanza e per la socialità di bambini costretti in casa, ma il valore che un libro porta con sé non ha eguali. Ogni bimbo deve poter crescere insieme alla lettura. Grazie a questa iniziativa, circa un migliaio di bambini potranno vivere l’emozione di recarsi in libreria e scegliere il volume desiderato, sono certo che sarà una Santa Lucia molto gradita. Abbiamo scelto questo nuovo emporio della Caritas per distribuire i primi omaggi, qui la solidarietà è di casa e pensa ai grandi oltre che ai piccini”.

“La collaborazione con la Caritas si è rafforzata ulteriormente durante l’emergenza sanitaria – ha detto l’assessore Maellare -. La crisi ha purtroppo aumentato le situazioni di povertà e di disagio sociale, facciamo rete per dare tutti gli aiuti possibili e non lasciare nessuno senza il nostro sostegno. Ringrazio i numerosi volontari che si mettono a di disposizione per gli altri, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile”.

“Con questo arriviamo a quota dieci – ha detto Monsignor Zenti riferendosi agli empori della solidarietà di Verona e provincia-. Un aiuto importante per le famiglie che non hanno i soldi per fare la spesa e che offrono un percorso di accompagnamento basato sulla dignità delle persone. Temo purtroppo che ci aspettino tempi altrettanto difficili, quando la disoccupazione diventerà ancora più diffusa. Solo se saremo uniti e responsabili ce la faremo”.

Roberto Bolis (anche per le fotografie)

“Creatività in Fiore”, il dono di Natale può essere solidale

Nel periodo compreso fra giovedì 17 e mercoledì 23 dicembre chi sarà a caccia di regali di Natale potrà fare tappa al negozio di via Cortevecchia 12 a Ferrara. Qui saranno disponibili ad offerta libera, per una raccolta fondi a scopo benefico, oggetti e addobbi natalizi originali realizzati dal laboratorio “Creatività in Fiore”, fondato nel 2019 dalle socie e dalle mogli dei soci dei Lions Club Ferrara Ducale, Lions Club Ferrara Estense e Lions Club Ferrara Diamanti.

Lo spazio solidale di via Cortevecchia – di proprietà del Comune di Ferrara concesso in uso gratuito per lo svolgimento dell’iniziativa solidale– durante i sette giorni di apertura sarà visitabile dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

Il fondi raccolti potranno consentire di realizzare l’obiettivo del Service Lions (“Un aiuto per comunicare anche senza scrivere”): donare una LIM-Lavagna Interattiva Multimediale per il Laboratorio cognitivo informatico utilizzato dai ragazzi con disabilità ospitati dalla cooperativa sociale “I Frutti dell’Albero” di Ferrara.

L’intero progetto è promosso da Lions Club Ferrara Ducale in collaborazione con Lions Club Ferrara Estense e Lions Club Ferrara Diamanti con il sostegno di New Voices Distretto 108 Tb.

Alessandro Zangara (anche per la fotografia)