Che lingua parlano i delfini?

 

In occasione della XVIII edizione del festival di divulgazione scientifica BergamoScienza, in corso tutta in digitale fino a domani, domenica 18 ottobre (www.bergamoscienza.it), l’etologa e psicologa Diana Reiss ha parlato di alcuni degli animali più intelligenti del pianeta, i delfini, analizzando e spiegando le loro modalità di comunicazione.

L’esperta, che partecipa al programma di laurea in Animal Behaviour and Comparative Psychology della City University di New York, si è confrontata con il biologo Stuart Firestein, presidente del Dipartimento di Scienze Biologiche della Columbia University, e con il giovane divulgatore Willy Guasti. Esplorando l’affascinante mondo dei cetacei, hanno spiegato al pubblico come parlano tra loro gli animali e tenteranno di dare risposta a un annoso interrogativo: sono nate prima le capacità cognitive o quelle di comunicazione?

Già ospite del festival nel 2011, Diana Reiss è docente di psicologia presso l’Hunter College. La sua ricerca si è concentrata sulla comprensione della cognizione e della comunicazione nei delfini e in altri cetacei. Un particolare interessante: i suoi studi hanno portato alla dimostrazione dell’autoconsapevolezza dei delfini del proprio riflesso nello specchio.

 

Delos (anche per la foto)

 

 

 

 

 

 

Quello che è di Dio

Commento al Vangelo XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A – MATTEO 22,15-21

In quel tempo, 15. i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi.

Il brano della liturgia di questa XXIX Domenica riporta la prima di tre dispute architettate contro Gesù da parte dei capi religiosi, che già avevano decretato di condannarlo a morte e cercavano solo il momento favorevole.

Dopo le precedenti tre parabole circa il rifiuto di Israele di accogliere l’Inviato di Dio, ora i farisei si ritirano e convocano il Sinedrio. Lo scopo è congegnare una trappola per “prendere al laccio con una parola”, che noi traduciamo con “cogliere in fallo”, Gesù. Basta solo una parola, una contraddizione, confermata da due testimoni, perché una persona sia condannata.

16. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno.

I capi dei farisei si guardano bene dall’esporsi direttamente. Inviano i loro discepoli e fanno alleanza con i nemici erodiani.

Gli erodiani, del partito del re Erode, collaboravano con il potere di Roma. Erano considerati una maledizione dai farisei. Nonostante erodiani e farisei fossero nemici, pur di contrapporsi a Gesù, si alleano fra di loro.

“Non guardi in faccia a nessuno”: con un’adulazione vorrebbero indurre Gesù ad opporsi al potere di Cesare per avere modo di accusarlo presso di lui o i suoi rappresentanti.

17. Dunque, dì a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».

“È lecito o no pagare il tributo a Roma?”: il senso è: “Fai gli interessi degli invasori o quelli della tua gente? Stai dalla parte dei Romani o del tuo popolo?”.

In qualsiasi modo avesse risposto, Gesù avrebbe rischiato la vita: se avesse affermato che non era lecito pagare il tributo, sarebbe stato ucciso dai Romani o dagli erodiani loro sostenitori; se avesse detto che era necessario pagare il dovuto, sarebbe stato trucidato dagli Zeloti, patrioti che volevano

riscattare la Palestina dal dominio romano, attraverso la violenza.

I Romani avevano conquistato la Palestina nel 6 a.C. ed avevano imposto a tutti gli abitanti della Giudea, della Samaria e dell’Idumea una tassa per ogni persona (uomini, donne, schiavi). Il pagamento di questa tassa era la condizione essenziale per vivere in pace e per godere dei diritti come sudditi e cittadini dell’impero. Erano tenuti a versarla quanti avessero l’età compresa fra i dodici e i sessantacinque anni.

La tassa si chiamava “census” e corrispondeva alla ricompensa di un bracciante per una giornata di lavoro. “Cesare” di cui si parla è l’imperatore Tiberio Cesare, colui che regnò a Roma dal 14 al 37 dopo Cristo.

18. Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova?». Gesù apostrofa gli interlocutori, dal momento che era evidente l’intenzione di tendergli un tranello. Li chiama “ipocriti”, cioè falsi, perché fingono di essere persone giuste ed integerrime, mentre in

realtà vivono nell’ingiustizia e nell’iniquità. l termine “ipocrita” deriva dalla parola greca “hypokrités” che significa “attore”. Nel teatro della Grecia antica gli attori erano chiamati “ipocriti” perché interpretavano una parte, facendo finta di essere un personaggio diverso da ciò che erano in realtà.

19. «Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. L’intenzione di Matteo non è quella di regolare i rapporti fra i fedeli e lo Stato, quanto di far capire la grande capacità di Gesù nel superare i tranelli che gli tendono gli avversari. In modo molto intelligente, Gesù evita di rispondere direttamente, per non cadere nel tranello. Si fa portare una moneta, quella coniata apposta dai Romani per pagare il tributo. Gliela danno subito, segno che era facilmente reperibile.

È importante ricordare che la disputa avviene all’interno del Tempio di Gerusalemme, dove non poteva essere ammesso nulla con effigie umana, nemmeno monete coniate con le sembianze dell’imperatore. Il lavoro dei cambiavalute era stato pensato apposta per ovviare a questo divieto.

I nemici di Gesù, tuttavia, tengono con sé la moneta raffigurante l’imperatore, incuranti della legge.

Mostrano la moneta proibita, gli osservanti sono i primi ad infrangere la legge. Dichiarano di amare Dio e invece il loro dio è il denaro. Si smascherano da soli.

20. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione di chi sono?». 21. Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio!». Gesù esamina la moneta. Vi è riportata l’effigie dell’imperatore Tiberio. L’iscrizione dice: “Tiberio Cesare, augusto figlio del divino Augusto, sommo sacerdote”. Nell’altro lato della moneta è raffigurata sua madre Livia, come dea della pace. Un’interpretazione del secondo comandamento dichiara idolatrica una moneta raffigurante un imperatore che si dichiara dio.

Gesù afferma che tutti i vantaggi derivanti dalla presenza dei Romani in territorio palestinese devono essere loro retribuiti, pagando il tributo di cui hanno il diritto. Tuttavia non deve essere considerato assoluto il potere di Cesare; infatti, per quanto grande, è solo un potere temporale. “Rendere a Dio ciò che è di Dio”: l’uomo appartiene a Dio, è creato a sua immagine e somiglianza; deve essere in relazione con Lui e dedicargli la sua vita, restituendo quanto da Lui ha ricevuto, perché Egli, Creatore e Signore, ne ha il diritto. Se usiamo di beni e servizi della società, non possiamo esimerci dal contribuire alla realizzazione dei beni comuni a tutti. Se usufruiamo di strade, ospedali, scuole, tutela dell’ambiente, ecc. dobbiamo compartecipare alla spesa, pagando le giuste tasse, senza evaderle. L’equilibrio sta nella giusta misura tra libertà dal potere e sostegno per il bene comune; tra contribuire al bene comune e libertà di pensiero e di azione.

Le cose della società appartengono allo Stato, ma noi siamo di Dio, siamo iscritti nel suo cuore, siamo disegnati sul palmo delle sue mani.

Gesù ci insegna a non venderci al potere, a non lasciarci intimorire da esso.

Rimaniamo ancorati a Colui che ci ha generati per una vita bella e piena. Egli è il Creatore, il Padre che non ci lascia mancare nulla e che desidera solo la nostra felicità.

Se saremo convinti di questo dono immenso, diventeremo figli lieti di restituire il nostro amore all’Amore; il nostro volere al Sommo Bene; il respiro a Colui che è l’origine della Vita; tutto quanto abbiamo ricevuto, al Mittente.

 

Suor Emanuela Biasiolo

Frigerio e Recalcati a KUM! Festival

Il medico Luigi Frigerio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, parlerà domani alle ore 15.30 a KUM! Festival di “Scienza e saggezza nel tempo del virus“, raccontando come, durante la pandemia, sia stato egli stesso colpito dal virus e ricoverato nell’ospedale dove normalmente lavora. La pandemia, ci dice oggi, è l’occasione per ripensare alle certezze che ci hanno fatto credere di essere i padroni del mondo. L’epidemia è un peso che opprime i popoli e favorisce l’avvento di un ordine sociale diverso: il virus ci ha spinti di fronte a un bivio epocale.

Chiude questa edizione speciale di KUM!, alle ore 18.30, la lectio magistralis di Massimo Recalcati: “Cosa non possiamo dimenticare? A lezione dal Covid-19”. Cosa ci ha insegnato il trauma del Covid 19? Quali realtà e verità la sua inaudita apparizione ha fatto emergere? Le nostre vite torneranno ad essere quelle di prima? È possibile che un trauma collettivo non lasci tracce? Una riflessione su cosa non sarebbe giusto dimenticare della lezione tremenda del virus.

 

Delos

 

La Mole Vanvitelliana, la casa di KUM! Festival

Fino a domani, domenica 18 ottobre, la Mole Vanvitelliana di Ancona ospita un’edizione speciale di KUM! Festival, la manifestazione dedicata alla cura e alle sue diverse pratiche con la direzione scientifica di Massimo Recalcati e il coordinamento scientifico del filosofo Federico Leoni, quest’anno in un’edizione particolare proprio sul tema della La Cura. Il simbolismo del luogo sarà amplificato da tre giornate di riflessione sull’emergenza socio-sanitaria in cui specialisti della clinica – psicoanalisti, psichiatri, medici – ma anche a filosofi, scrittori, architetti e virologi si occuperanno del drammatico momento attuale che il mondo vive con la pandemia, nella convinzione che solo analizzare e capire le dinamiche permette poi di guarire.

Ancona è stata sin dall’antichità uno snodo chiave per le attività commerciali e lo è ancora tutt’oggi grazie al suo rinomato porto turistico. Proprio nel porto della città è situata la Mole: iniziata da Luigi Vanvitelli nel 1732 su commissione di Papa Clemente XII e ultimata nel 1743, sorge su un’isola artificiale di forma pentagonale, una metaforica linea di continuità tra la terraferma e il mare aperto. Originariamente era un lazzaretto che salvaguardava la salute pubblica ospitando depositi e alloggi per merci e persone in quarantena che arrivavano al porto da zone ritenute non sicure: ecco perché fu costruito su un’isola artificiale fuori dal territorio cittadino. La Mole rappresenta, quindi, la casa ideale del festival, che quest’anno più che mai è emblema della Cura.

Delos (anche per le fotografie di Zitti)

 

Lo sport in tempo di Covid

Sport, Covid-19 e salute attraverso il movimento. Sono questi i temi dell’evento in programma domenica 18 ottobre, organizzato dall’USACLI con il patrocinio del Comune di Verona, nell’ambito della III giornata nazionale ‘Lo sport che vogliamo’.

Domenica 18 ottobre, dalle ore 9.30, alla sala Lucchi in piazzale Olimpia 3 al quartiere Stadio di Verona, si terrà il congresso scientifico nazionale “Covid e Sport. Percorsi operativi per promuovere salute”. L’incontro punta alla formazione di dirigenti, istruttori sportivi, atleti, laureati in scienze motorie e operatori sanitari, sulle procedure da seguire per limitare la diffusione del Covid-19.
La partecipazione è gratuita, previa prenotazione. Per informazioni è possibile contattare USACLI al numero 045 8038112 o consultare il sito http://www.usaclivr.it.

“Lo scopo principale – ha dichiarato l’assessore allo Sport Rando – è quello di valorizzare il ruolo cruciale che lo sport ricopre nell’attività educativa e nel mantenimento di un buono stato di salute. Lo sport, infatti, assume una valenza fondamentale nella società, rappresentando un’importante valvola di sfogo, utile per liberarci dai nostri problemi, soprattutto in questo periodo di emergenza”.

 

Roberto Bolis

La bellezza del vento. Eolico e paesaggio nella sfida della transizione energetica

Associazione Civita e ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) con il supporto di ERG, primario operatore Europeo delle rinnovabili, primo produttore eolico in Italia, promuovono il concorso per fotografia e brevi video intitolato “La bellezza del vento. Eolico e paesaggio nella sfida della transizione energetica” rivolto a giovani fotografi e videomaker professionisti e amatoriali.

Obiettivo dell’iniziativa è raccontare attraverso immagini e video come l’eolico si sia inserito nel tempo all’interno del nostro territorio, conciliandosi con la bellezza dei paesaggi italiani, diventandone parte integrante e facendosi altresì portatore di importanti messaggi legati alla salvaguardia dell’ambiente e del Pianeta Terra. Eolico dunque come elemento caratteristico del paesaggio e simbolo di transizione energetica legata ad obiettivi di decarbonizzazione dell’economia in contrasto ai cambiamenti climatici.

Oggetto del Concorso è l’identificazione di canoni ed esempi in cui il connubio tra tecnologia eolica e natura è in grado di esprimere armonia e bellezza; in particolare le immagini fotografiche e i brevi video dovranno raccontare i casi in cui le installazioni di aerogeneratori (detti in gergo “pale eoliche”) sul territorio nazionale trovano una propria integrazione ambientale e paesaggistica, valorizzando i territori che li ospitano, anche nella loro vocazione attrattiva e turistica.

La partecipazione al Concorso è libera e gratuita, ed è rivolta a fotografi e videomaker professionisti ed amatoriali, di età compresa tra i 18 e i 35 anni (compiuti). Una Giuria qualificata di esperti – composta da Antonella Clerici, conduttrice televisiva, Cristina Tullio, Presidente AIAPP-Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, Denis Curti, Direttore artistico Casa dei TRE OCI di Venezia, Fabrizio Ardito, giornalista e fotografo e Lucia Pappalardo, Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker Italiani – valuterà il materiale pervenuto e selezionerà le 3 fotografie e i 3 brevi video vincitori.

In palio, per ciascuna delle due categorie, una bicicletta elettrica (1° Premio), un monopattino elettrico (2° Premio) ed un Solar Backpack (3° Premio).

I contributi vincitori inoltre, insieme ad una selezione dei migliori tra quelli partecipanti, saranno poi oggetto di una pubblicazione digitale edita da Marsilio Editori.

Ciascun concorrente potrà candidarsi solo ad una delle due categorie previste dal Concorso, inviando una fotografia (a colori o in b/n, in formato jpg 300 dpi, in risoluzione massima di 2MB) oppure un breve video (durata max 3 min., in formato MP4) via email a bellezzadelvento@civita.it, a partire dal 5 ottobre, data del lancio dell’iniziativa, fino al prossimo 5 novembre incluso, e indicando nell’oggetto la dicitura “Concorso ‘La bellezza del vento’ ”.

In linea con le nuove sfide che, anche nell’evoluzione del nostro paesaggio, la transizione verso un’economia decarbonizzata ci spinge ad affrontare, l’iniziativa sostiene l’importanza di rafforzare quel legame sinergico tra ambiente, energia e territorio ad oggi indispensabile per una crescita sostenibile, nella consapevolezza che il paesaggio costituisce il contesto in cui i cittadini vivono e, pertanto, va tutelato e valorizzato.

Il Bando di Concorso è disponibile su www.erg.eu, www.civita.it, www.anev.org

Per la localizzazione dei parchi eolici si veda il database nazionale GSE-Gestore di Servizi Energetici

 

Rachele Mannocchi

 

Feeling home. Sentirsi a casa

Francesco Cito, Palazzo dello Spagnuolo, Napoli 1997, stampa Fine Art baritata su carta Ilford multigrade, 30×40

 

Nove autori raccontano attraverso 90 fotografieil “sentire casa” come idea e sensazione, spazio intimo e personale, custode di ricordi, sogni ed emozioni,dove il tempo non pesa maiin quanto “specchio”del tempo interiore di ognuno di noi.

La Galleria d’Arte Moderna di Catania (GAM) presenta fino al 30 ottobre la mostra fotografica itinerante “Feeling Home. Sentirsi a Casa“, ideata da GT Art Photo Agency Milanoacura di Giusy Tigano e organizzata in collaborazione con l’Associazione F2 Progetti per la Fotografia di Catania.

L’esposizione, realizzata grazie alla preziosa sponsorship di Canon Italia e di Sirti S.p.A., patrocinata dal Comune di Catania e dall’Assessorato alla Cultura, dopo Milano, Voghera (PV), Corigliano Calabro (CS) e Bibbiena (AR), approda in Sicilia con alcuni contributi inediti grazie ai nuovi portfoli di Isabella Balena e di Pierfranco Fornasieri, che si aggiungono ai fotografi presenti nelle passate edizioni: Franco Carlisi, Francesco Cito, Luca Cortese, Gianni MaffiCarlo Riggi, PioTarantini Daniele Vita.

Gianni Maffi, via Melchiorre Gioia, Milano 2014

Giusy Tigano (curatrice): “Il progetto FEELING HOME costituisce una testimonianza fotografica allargata e ricca su un tema particolarmente vivo, universale, estremamente attuale e di grande respiro come quello del “sentirsi a casa”:offrendo differenti visioni, si propone come una preziosa opportunità di riflessione, di crescita e di ricerca di identitàper ognuno di noi“.

Barbara Mirabella, Assessore alla Cultura del Comune di Catania: “E’ con grande soddisfazione che ospitiamo questa mostra, voluta fortemente dall’Assessorato alla Cultura perché, non solo rappresenta un segnale forte da parte dell’amministrazione comunale della volontà di continuare il percorso di ripartenza dell’arte e della cultura in città dopo l’emergenza Covid-19, ma permetterà a tutti i visitatori di riflettere su una delle sensazioni più intime dell’uomo, quella di “sentirsi a casa”, dove siamo tutti completamente noi stessi”.

Il percorso espositivo, nel quale ciascun autore declina il senso di “casa” in funzione della propria sensibilità, del proprio linguaggio e della propria poetica, alterna le fotografie a estratti bibliografici e introduzioni personali degli autori, in aggiunta a specifiche letture critiche redatte da diverse figure professionali del mondo della fotografia: Ilaria Baiocchi, Gigliola Foschi, Roberto Mutti, Barbara Silbe, Pio Tarantini e Giusy Tigano.

Un contributo letterario che offre ai visitatori interessanti chiavi di lettura attraverso citazioni d’autore e riflessioni importanti che affiancano e integrano il percorso visivo, conducendo il fruitore lungo un percorso di stimoli e di apporti diversificati e preziosi.

La mostra è accompagnata dal libro fotografico “FEELING HOME. Sentirsi a casa” (Edizioni EBS Print, 2019) che raccoglie115 fotografie a colori e in bianco e nero degli autori presenti in mostra, i testi curatoriali di Giusy Tigano che illustrano la poetica dell’intero progetto e i diversi contributi critici che accompagnano le fotografie.

Il libro FEELING HOME può essere acquistato in tutte le più importanti librerie ed è ordinabile anche online:https://www.gtartphotoagency.com/books/books-news-2019/

Questa nuova tappa del fortunato progetto espositivo include due interessanti appuntamenti collaterali:

-La mostra delle fotografie selezionate in occasione del contest fotografico “LOCKDOWN. Sospesi in casa” organizzato nei mesi di marzo-giugno 2020 in coincidenza con la situazione di confinamento dovuta alle misure sanitarie governative legate all’emergenza Covid-19.

L’idea di F2 Progetti per la fotografia e di GT Art Photo Agency è stata quella di promuovere un contest finalizzato all’esposizione che non si costituisse come meccanismo di competizione tra i partecipanti, ma piuttosto come strumento di analisi, di consapevolezza e di testimonianza atto a stimolare e promuovere la creazione di memoria, la costruzione di valore e la condivisione collettiva.Questo “capitolo” fotografico si propone come mostra complementare del progetto, andando ad integrarlo arricchendone il messaggio connuovi apporti autoriali interessanti e di forte adesione al mondo reale più contemporaneo.

-La realizzazione del “Feeling Home Social Video”: in occasione dell’inaugurazione, in un’area dedicata della Galleria d’Arte Moderna, verranno allestite delle riprese video ove i visitatori saranno invitati ad esprimere liberamente le proprie idee sul concetto del “sentirsi a casa”, partecipando così al progetto in maniera diretta e personale.

La performance, ideata da Alessandro Vicario, ha riscosso un notevolesuccesso di pubblico in occasione delle edizioni precedenti della mostra e la accompagna in tutte le sue edizioni, andando così a comporre un documento multimediale e culturale di particolare valore sociale e antropologico, che dopo ogni esposizione si arricchisce di ulteriori testimonianze.

Entrambe le iniziative si ispirano al principio di inclusività e di interazione con il pubblico che ha da sempre animato il progetto nel suo percorso, tappa dopo tappa. La visione di “Feeling Home” si allarga così a nuove visioni espandendo il senso di “casa”, di identità e di appartenenza.

Tutte le informazioni relative alla mostra e agli eventi collegatisono disponibili sul sito www.eventofeelinghome.it

Sirti è un hub di innovazione nel campo dello sviluppo delle infrastrutture di rete. Fondata nel 1921, opera nei settori delle Telecomunicazioni, Energia, Trasporti e Digital Solutions con circa 4.100 dipendenti. Sirti è player di successo anche a livello internazionale in Europa e in Medio Oriente.

“FEELING HOME. Sentirsi a Casa”

Galleria d’Arte Moderna (GAM) | Via Castello Ursino 32, Catania fino al 30 ottobre 2020. Ingresso libero con orario continuato 9.00-19.00 dal lunedì al sabato

 

De Angelis (anche per le fotografie)

 

Book Pride torna dal 12 ottobre al 1 novembre con un’edizione speciale

 

 

Book Pride torna nel 2020 con una veste nuova: Book Pride Link. Da lunedì 12 ottobre a domenica 1° novembre la Fiera Nazionale dell’editoria indipendentecon la direzione editoriale di Giorgio Vasta. Promossa da ADEI, Associazione degli editori indipendenti, si presenta con un’edizione speciale che vedrà uniti librai ed editori indipendenti in una grande iniziativa di promozione della lettura.

Il tema scelto per questa edizione è Leggere i Venti, con un programma che avrà il suo epicentro nelle giornate del 22, 23, 24 e 25 ottobre (www.bookpride.net).

In un anno così complesso, nel quale le maggiori fiere sono state annullate, Book Prideci sarà. E ci sarà con un format nuovo e innovativo, che offre a tutta l’editoria indipendente un’occasione di incontro con il largo pubblico.

Il progetto nascein un’ottica di collaborazione mai realizzata prima tra librerie ed editori indipendenti: un modello che vede da una parte oltre 70 editori che, attraverso una piattaforma digitale e interattiva,espongono libri, diffondono contenuti e parlano ailettori, dall’altra oltre 100 librerie, presidio fisico della fiera sull’intero territorio nazionale,con uno speciale catalogo Book Pride.

Book Pride Link si propone come il tentativo di ripristinare, dopo il confinamento degli scorsi mesi, legami non solo virtuali per creare nuovi nodi che mantengano viva e fertile la connessione tra librerie indipendenti, editori indipendenti e lettori, costruita negli anniattraverso le cinqueedizioni della fiera. Come? Dal 22 al 25 ottobre ogni editore allestirà all’interno della piattaforma un proprio stand virtuale in cui il lettore potrà scoprire le ultime novità e il catalogo, approfondire contenuti inediti, interagire con le redazioni e con gli autori. Gli stand saranno dotati di una sala virtuale in cui proporrepresentazioni ed eventi pensati appositamente per la manifestazione intorno al tema Leggere i Venti.

Gli incontri – appuntamenti in diretta streaming, ma anche contributi video realizzati ad hoc – saranno trasmessi sulla piattaforma. Nelle stesse date si svolgeranno anche eventi in presenza grazie alla collaborazione tra gli espositori e i libraiaderenti alla manifestazione, cheli ospiterannoall’interno dei loro spazi, nelle diverse regioni italiane.

«Per raccontare la forma di questo Book Pride abbiamo scelto il termine Link. Nell’accezione ormai tradizionale – che rimanda alla connessione digitale – ma soprattutto nel suo significato originario di legame. Un legame, tra editori indipendenti e librai indipendenti, tra scrittori e lettori, a cui Book Pride intende dare forma e consistenza» dichiara Giorgio Vasta, direttore editoriale della manifestazione.«Legami che già esistono e che vanno rinsaldati, legami che ancora non ci sono e che devono essere generati e curati. Legami che sono fili, funi, ciò che serve a fabbricare nodi che a loro volta contribuiscono a creare un reticolo, o meglio ancora una trama: quella del pensiero di chi i libri li scrive e li pubblica, la trama del desiderio di chi i libri li veicola e di chi li legge».

«In un anno in cui il mondo dell’editoria si è visto costretto a rinunce e limitazioni, Book Pride ha sviluppato un’idea che coniuga l’offerta culturale indipendente con la dimensione digitale, intesa non come mal tollerato ripiego ma come ambiente che aggiunge e potenzia la dimensione fisica cui siamo abituati: una piattaforma dove i lettori potranno incontrarsi di nuovo, dialogare con autori ed editori e realizzare acquisti in tutta sicurezza, sostenendo una libreria indipendente scelta in base al criterio della prossimità – afferma Isabella Ferretti, direttore generale della fiera. Le librerie, distribuite sul territorio nazionale, saranno teatro di reading, presentazioni, talk e tanti altri eventi per tutte le tipologie di lettori! Grazie a una collaborazione innovativa tra librerie ed editori indipendenti, Book Pride Link sarà una grande campagna di promozione della lettura che si connette al nostro passato ma guarda già al futuro».

Book Pride si è alleatacon una nuova realtà nata a sostegno dell’editoria indipendente: Bookdealer, la prima piattaforma di e-commerce per le librerie indipendenti di tutta Italia.Grazie alla partecipazione di Bookdealer i lettori che non hanno la possibilità di recarsi in libreria potranno ricevere i propri acquisti a domicilio, acquisti effettuati sempre nelle librerie indipendenti.

 

Delos

 

A BergamoScienza il premio Nobel Elizabeth Blackburn

 

Il premio Nobel per la medicina 2009 Elizabeth Blackburn sarà ospite per la prima volta a BergamoScienza, il festival di divulgazione scientificain corso fino al 18 ottobre, che in questa XVIII edizioneha veste tutta digitale.

Sabato 10 ottobre, alle 17, la biologa molecolare terrà la lectio magistralis Possiamo vivere per sempre? durante la quale cercherà di rispondere alle domande, che da sempre l’umanità si pone, sul funzionamento dell’invecchiamentoe sulle strategie per ostacolarlo. Come funziona questo meccanismo che definisce le nostre esistenze? E quanto è realmente influenzabile dalla scienza e dallo stile di vita?

In collegamento con il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e con Nicola Quadri, segretario del Comitato Scientifico dell’Associazione BergamoScienza, la scienziata illustrerà la ricerca per la quale è stata insignitadel premio Nobel, assieme a Jack W. Szostak ed a Carol Greider, per la scoperta della telomerasi e del suo ruolo nel processo di invecchiamento cellulare.

Elizabeth Blackburn, australiana naturalizzata statunitense, inserita dal Time Magazine nella classifica 2007 delle 100 persone più influenti, oltre al premio Nobel durante la sua è stata insignita di numerosi altri premi importanti ed è stata presidente del Salk Institute e dell’American Association for Cancer Research.

 

Delors (anche per la fotografia)

 

 

 

Naomi Oreskes a BergamoScienza

 

La quantità di notizie relative alla crisi climatica con cui entriamo in contatto quotidianamente è impressionante, ma come districarsi tra verità e fake news? E chi mette in circolo notizie allarmistiche o false?

A queste e ad altre domande risponderà la geologa e storica della scienza Naomi Oreskes, sabato10 ottobre alle 21, in occasione della XVIII edizione di BergamoScienza, il festival di divulgazione scientifica, in corso fino al 18 ottobre con una speciale edizione tutta digitale.

Naomi Oreskes, docente di Scienze della Terra e Planetarie all’Università di Harvard, si collegherà con la neuropsicologa e divulgatrice scientifica Daniela Ovadia e la meteorologa e climatologa Serena Giacominper indagare i dubbi e le controversie che negli ultimi anni hanno caratterizzato la questione climatica.

Oratrice pubblica di fama mondiale egrande studiosa dei cambiamenti antropogenici, Naomi Oreskes è promotricedi numerose campagne contro la disinformazione anti-scientifica. Tra i suoi libri più recentiricordiamo DiscerningExperts (Univ. Chigago Press, 2019)e WhyTrust Science? (Princeton Univ. Press, 2019).

 

Delos (anche per la fotografia)