Die Fledermaus

La divertente operetta di Johann Strauss II nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, ha felicemente debuttato il 31 dicembre scorso, con replica altrettanto applaudita il primo gennaio. Le prossime repliche saranno sabato 7 e domenica 8 gennaio alle ore 15, e martedì e mercoledì 10 e 11 gennaio alle ore 20.

In tre atti, l’operetta Die Fledermaus (Il pipistrello) venne rappresentata la prima volta al Theatre an der Wien di Vienna il 5 aprile 1874 e vede come protagonisti il banchiere Gabriel von Eisentstein, sua moglie Rosalinde e la sua cameriera Adele, Ida sorella di Adele, il principe Orlovskij, il direttore della prigione Frank e la guardia carceraria Frosch, Alfred, il dottor Falke, oltre che varie maschere, servi, ballerini, signori e signore. L’orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta da Fabio Luisi, è stata strepitosa nell’interpretare le belle musiche di Strauss, tra le quali alcune molto note anche al pubblico meno frequentante il teatro. L’azione si svolge in una località balneare nei pressi di una grande città nell’ultimo terzo del XIX secolo, e il regista Cesare Lievi ha optato per una scenografia semplice ed efficace, non priva di interessanti spunti capaci di sorprendere gli spettatori. Le linee pulite della scena che contraddistinguono spesso i lavori firmati da Lievi (scene e costumi di Luigi Perego), sono avvalorate da uno struzzo che percorre il palcoscenico venendo ad un certo punto “spennato” e tramutato, almeno parzialmente, in eleganti ventagli da parte di tutti gli interessati alla scena, vestiti elegantemente ma con estro moderno, mentre alcune comparse si muovono come tecnici luci e come spalla di una commedia che diventa esilarante. Lo stesso dicasi per le grandi gabbie della prigione, oppure per i sobri mobili che lasciano lo spazio a imponenti idee di saloni per le danze e per la festa voluta dall’annoiato principe Orlovskij. Molto bella e azzeccata la parte comica della guardia interpretata dall’attore Ugo Samel, mentre Rosalinde (Valentina Farcas) è davvero molto brava a mantenere un’azione interessante, mettendo in luce le sue ottime qualità canore. Si tratta della solita commedia degli equivoci, resa affascinante dalla musica operettistica e dalle belle voci, trascinati dalle arie di Strauss e da un vortice di eventi che vanno seguiti da presso per non perdere il filo, grazie anche alla recitazione in tedesco, pur se coadiuvata dalle simultanee e scritte traduzioni principali in italiano.

Von Eisentstein (Simon Schorr) tre anni prima degli eventi narrati, aveva partecipato ad un ballo in maschera vestito da farfalla, assieme all’amico Falke (Liviu Holender) vestito da pipistrello. Complice l’ubriacatura e la voglia di burlarsi dell’amico, il banchiere lo abbandona addormentato in un bosco, costringendolo ad attraversare la città vestito da pipistrello l’indomani mattina, al suo risveglio. Quindi è arrivato il momento di vendetta di Falke che riesce a fare mascherare un po’ tutti allo scopo di burlarsi a sua volta di Gabriel. La cameriera di Rosalinde Adele (Julia Knecht) parteciperà al ballo dal principe Orlofsky (Caterina Piva) invitata dalla sorella Ida (Alena Sautier) camuffata da attrice dopo essersi appropriata di un abito della sua padrona e averla supplicata di darle la serata libera per poter assistere una zia morente. La menzogna viene smascherata dal suo padrone che però non può tradirla, dato che anche lui è andato al ballo di nascosto dalla moglie, in cerca di qualche compagnia femminile, utilizzando la solita finta promessa di regalare un orologio da tasca. Gabriel, a sua volta, avrebbe dovuto andare in carcere al quale era stato condannato a otto giorni, ma si lascia convincere dall’amico Falke di rimandare la sua carcerazione all’indomani. Al suo posto, il direttore del carcere Frank (Levent Bakirci) arresta Alfred (Enrico Casari) che si è introdotto in casa di Rosalinde assumendo le vesti del marito, dato che vuole corteggiare la bella donna che a fatica riesce a resistergli. Quando Frank lo arresta, non può dire la verità per non compromettere una donna sposata che, a quel punto, può andare alla festa del principe mascherata per osservare le gesta libertine del marito. Lei tuttavia è più scaltra e si impossessa dell’orologio dopo essere stata corteggiata dal marito stesso, ignaro della sua identità, conoscendola solo per la mascherata contessa ungherese. Tutto si mescola tra danze e ampie bevute di champagne, fino a quando non arriva la chiusa con chiarimenti e smascheramenti che mettono in luce di ciascuno le vere identità, sia in senso stretto che in senso figurato. Se von Eisentstein chiede vendetta perché pensa di essere stato tradito, ha ben da farsi perdonare per essere stato scoperto dalla moglie, mentre Adele capisce che il suo destino è diventare attrice, data la sua disinvoltura a fingersi chi non era. Falke ha la sua vendetta e si capacita di farsi scoprire dall’amico, affinché non si ripeta un tradimento come quello che l’aveva visto svolazzare come pipistrello per la città.

Insomma un aroma da “molto rumore per nulla”, mentre il pubblico è divertito e convinto da un lavoro ben fatto, molto ben cantato e recitato, e con una regia capace di farlo apprezzare anche un secolo e mezzo dopo. Eccellente l’orchestra dalla direzione impeccabile.

Uno spettacolo da non perdere!

Alessia Biasiolo

Die Fledermaus

Il terzo titolo della Stagione Lirica 2022-2023 dell’Opera Carlo Felice Genova sarà Die Fledermaus (Il pipistrello), che andrà in scena con sei recite programmate tra il 31 dicembre 2022 e l’11 gennaio 2023. La fortunata operetta, composta da Johann Strauss II su libretto di Carl Haffner e Richard Genée tratto da Le révellion di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, sarà diretta da Fabio Luisi, direttore onorario del teatro, che ritorna a dirigere al Carlo Felice il repertorio operistico dopo gli appuntamenti concertistici delle scorse stagioni. Il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna, porta la firma del regista Cesare Lievi, che si è avvalso della collaborazione di Luigi Perego per quanto concerne le scene e i costumi e di Luigi Saccomandi per le luci. Nel cast ricordiamo la presenza di Bo Skovhus/Thomas Johannes Mayer (Gabriel von Eisentstein), Valentina Nafornita/Valentina Farcas (Rosalinde), Levent Bakirci (Frank), Deniz Uzun/Caterina Piva (Prinz Orlofsky), Bernhard Berchtold/Enrico Casari (Alfred), Liviu Holender (Dr. Falke), Benedikt Kobel (Dr. Blind), Danae Kontora/Julia Knecht (Adele), Alena Sautier (Ida), Udo Samel (Frosch). 

In molte occasioni è stato notato come la definizione di “operetta” sia effettivamente riduttiva per Die Fledermaus. Questa celebre composizione di Johann Strauss II va infatti ben oltre la tipologia di riferimento del genere: la partitura è estremamente ricca di stimoli e suggestioni e presenta parti di notevole difficoltà per gli artisti protagonisti. Johann Strauss II, il più noto e prolifico dei figli del “Padre del valzer”, crea un vero gioiello, un capolavoro del teatro musicale di tutti i tempi, nel quale si fondono mirabilmente brio, malizia, leggerezza, affascinanti melodie, la parodia dell’opera “seria”, la danza, l’eleganza e l’umorismo, ma nel quale non mancano anche spunti per una riflessione lucida sull’umanità, su ciò che siamo, su quello che ci fa paura e su quello che non vorremmo affrontare. Strauss traduce la leggerezza e il disincanto della vicenda in un fantasmagorico montaggio di elementi eterogenei. Il cuore pulsante del Pipistrello batte a ritmo ternario di valzer ma il potpourri musicale creato dal compositore prevede anche polke, arie che fanno il verso all’opera italiana, citazioni dei brani più conosciuti del momento (le operette di Offenbach) e brani folcloristici, come la scoppiettante csárdás intonata da Rosalinde alla festa. 

Il pipistello durerà circa tre ore.

La Redazione