Festa in Arena per Jerry Calà

È Jerry Calà il protagonista del grande evento che si terrà in Arena il prossimo 20 luglio, uno spettacolo unico che vuole essere una grande festa collettiva della città per celebrare gli importanti traguardi raggiunti dall’attore e cantante ma anche coinvolgere i veronesi in una serata di musica, divertimento e, soprattutto, spensieratezza.

Per Jerry Calà sarà il coronamento di un sogno, quello che culla fin da quando era il giovane artista che tutti hanno imparato a conoscere con ‘Gatti di vicolo Miracoli’: festeggiare il compleanno con un grande concerto all’Arena di Verona.

L’occasione è finalmente arrivata, grazie all’evento organizzato da Arena di Verona Srl, Gruppo editoriale Athesis ed RTL 102.5, una grande festa a cui parteciperanno numerosi artisti legati a Jerry Calà da vera amicizia oltre che da legami professionali. Sul palco dell’anfiteatro ci saranno quindi Massimo Boldi, Gigliola Cinquetti, Ezio Greggio, J-Ax, Fausto Leali, Katia Ricciarelli, Sabrina Salerno, Shel Shapiro, Spagna, Fabio Testi, Maurizio Vandelli, Mara Venier. La serata sarà anche l’occasione per rivedere insieme i Gatti di Vicolo Miracoli, formati dal quartetto Calà, Franco Oppini, Nini Salerno e Umberto Smaila. Ad affiancare la Jerry Superband ci saranno i settanta musicisti della Verona Young Orchestra diretta dal maestro Diego Basso.

Jerry Calà in Arena con il Sindaco di Verona

Due ore di spettacolo durante le quali Jerry Calà non si risparmierà e, attraverso irresistibili racconti di vita vissuta, divertenti gag e canzoni indimenticabili, coinvolgerà gli spettatori con l’ironia e la spensieratezza che lo hanno sempre caratterizzato.

Non mancheranno le canzoni simbolo delle commedie all’italiana di cui è stato protagonista al cinema, da ‘Sapore di mare’ dei Vanzina, alla colonna sonora di ‘Vacanze di Natale’, ma ci saranno anche numerosi omaggi a grandi artisti della musica italiana.

Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta radiofonica e televisiva da RTL 102.5 e dai media del Gruppo Athesis.

‘Buon compleanno Jerry!’ è organizzato da Arena di Verona, Gruppo editoriale Athesis e RTL 102.5, in collaborazione con GIVOVA e con il contributo di The Best Organitation, Atv, Amt, Leaderform e Parco Giardino Sigurtà.

Già in vendita i biglietti per l’evento, il cui costo è volutamente calmierato per consentire la più ampia partecipazione dei cittadini: 25 euro la platea, 15 la gradinata numerata, 5 la gradinata. Disponibili su Tickteone.it, Geticket.it, BoxOffice Verona, info@eventiverona.it.

“Una festa per tutta la città, legata a Jerry Calà da affetto vero – ha detto il sindaco-. La musica di ‘Verona Beat’ è stata la colonna sonora dei nostri anni Ottanta, così come non era Natale se non si veda il film cult ‘Vacanze di Natale’. Jerry non è soltanto un patrimonio veronese, ma è a tutti gli effetti un simbolo del cinema e dello spettacolo italiano. Un grande artista che ha fatto della spensieratezza la chiave vincente della sua carriera, ed è proprio di questa  sana leggerezza che oggi tutti noi abbiamo bisogno. Questo progetto ha anche questo importante obiettivo sociale, dare ai veronesi un’occasione di divertimento e svago, in sicurezza, per ricominciare ad assaporare la vita dopo mesi davvero difficili. Non potevamo davvero trovare occasione migliore, i settant’anni di un grande amico di Verona e i cinquanta della sua straordinaria carriera”.

“E’ un sogno che si avvera – ha detto Calà-. Poter festeggiare il mio compleanno e i 50 anni di carriera con una grande festa in Arena è il regalo più bello che potessi ricevere. Questa città mi ha adottato quando ero ancora un bambino ed io non ho mai smesso di sentirla mia, tanto che sono uno dei pochi artisti veronesi che ha deciso di stabilisti definitivamente qui. Ai veronesi mi lega un affetto sincero, in tutta la mia carriera ho sempre cercato di portare un po’ di Verona nei miei progetti. Sono davvero felice di ciò che stiamo realizzando, sarà uno spettacolo divertente, ricco di ospiti e amici veri, una festa che il pubblico saprà rendere unica ed indimenticabile. Settant’anni è un traguardo mica da scherzo, ma fisicamente ne sento meno della metà. Probabilmente da buon ‘gatto’ ho già vissuto altre 5 vite”.

“Un’idea nata prima del Covid, dopo qualche ora trascorsa con Jerry nel centro di Milano – ha spiegato Mazzi-. Sono stato davvero colpito dall’impressionante numero di persone che fermavano Jerry per strada, di tutte le età, chiedendogli un selfie o un autografo. Il suo carisma è identico agli anni dei grandi film, il pubblico lo ama e per gli artisti più giovani è fonte di ispirazione. Lo spettacolo in Arena è un omaggio della città a tanti anni di carriera e ai suoi successi, iniziati proprio qui in riva all’Adige. Tantissimi gli amici che verranno a trovarlo sul palco dell’Arena il 20 luglio, una serata dedicata anche ai veronesi che speriamo partecipino numerosi. Anche per questo abbiamo voluto contenere il più possibile il costo dei biglietti”.

“ Come Gruppo Athesis ci sentiamo parte della città – ha detto l’amministratore delegato Montan-, e come tale ci impegniamo a dare il nostro contributo nel particolare momento storico che stiamo vivendo. Per l’evento del 20 luglio, attraverso i nostri media, faremo crescere l’attesa giorno dopo giorno”.

“Quando Verona chiama, noi ci siamo sempre. – ha aggiunto Suraci di RTL 102.5-. Siamo molto contenti di collaborare a questo progetto, tutta l’Italia potrà partecipare a questa festa collegandosi alla nostra emittente radiofonica”

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Dante 2021 a Verona per bambini e ragazzi

Passeggiate, visite guidate e laboratori per bambini e ragazzi. Tutto all’insegna di Dante e del suo legame con la città scaligera. In occasione delle celebrazioni veronesi per i settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, il Comune propone diversi appuntamenti dedicati ai giovani, per avvicinarli, con attività didattiche pensate per le diverse età, alla figura Dante e anche per far conoscere loro la profonda vicinanza che ebbe con la nostra città. È il progetto ‘Dante per bambini e ragazzi’, che si sviluppa con un ampio programma di iniziative, che vanno da passeggiate alla scoperta della città e dei suoi luoghi danteschi a laboratori didattici nei Musei civici. È possibile prenotare anche per famiglie o piccoli gruppi, contattando le singole segreterie organizzative.

Le passeggiate

Passeggiata nella Verona di Dante e Cangrande
Il Sommo Poeta passeggiò per le stesse strade che oggi i veronesi e i turisti calpestano e sono molti i riferimenti a Dante che si possono trovare camminando per le vie della città.
L’incontro si svolgerà all’aperto, si partirà da piazza dei Signori per poi proseguire fino alle Arche Scaligere, luogo di riposo dei signori di Verona. Punto d’arrivo sarà Castelvecchio, emblema della dinastia scaligera, per poi rientrare a scuola (per le scuole secondarie di primo e secondo grado).

Come coloro che corrono il drappo verde…alla scoperta di Verona con Dante
Un “viaggio” nella Verona medievale: l’itinerario permetterà agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado di scoprire i luoghi meno conosciuti della città e di osservare con occhi nuovi i più noti, come la casa di Giulietta. Partendo da Porta Borsari, sotto cui passava la corsa del “Palio del drappo verde”, si scopriranno le principali evidenze di epoca scaligera, come Corte Sgarzerie, piazza delle Erbe e quei luoghi che direttamente intrecciano la Signoria con il soggiorno di Dante, testimoni del rapporto dell’Alighieri con la cultura del tempo. L’itinerario terminerà presso la Galleria d’Arte Moderna dove alcune delle mostre dedicate al Poeta saranno occasione di approfondimento.

Dante e gli Scaligeri
È un progetto destinato alle scuole secondarie di primo e di secondo grado, a settembre: una lezione di tre ore con Mirco Cittadini, cultore di Dante, che condurrà gli studenti in una passeggiata dalla chiesa di San Zeno alle Arche Scaligere. Verona detiene l’onore della dedica che Dante fece a Cangrande della Scala del Paradiso. Ma la storia che lega il Poeta alla città scaligera si estende, in realtà, per tutta la trama della Commedia e l’Alighieri non manca di spendere parole di dissenso verso alcuni membri della famosa casata, come ad esempio l’attacco che muove ad Alberto della Scala nel girone degli accidiosi nella seconda Cantica. Il progetto vuole offrire agli studenti e alle studentesse uno sguardo ampio e sistematico sulla Commedia, indagandone luoghi e personaggi, soprattutto quelli legati alla città di Verona.

Un’altra occasione di esplorare la città e i suoi luoghi più legati al Poeta è offerta dal corso di fotografia per ragazzi e ragazze dai 14 ai 19 anni ‘Scatti… infernali’: lezioni teoriche e pratiche per conoscere meglio il fantastico mondo della fotografia, con la guida e i consigli del fotografo Gianluca Stradiotto.

I laboratori.

Dante botanico: “Il Divin Erbario”
Il Museo di Storia Naturale propone una visita guidata alternativa all’interno delle sue sale, creando suggestioni emozionanti grazie all’unione di scienza e letteratura. Partendo da alcuni passi della Divina Commedia, si analizzerà la figura del “Dante botanico”, prendendo a esempio i versi del Poema che trattano di flora. L’obiettivo è quello di presentare Dante sotto altra veste, non solo come poeta, ma anche come attento osservatore della natura. De Visiani, famoso botanico dell’Ottocento, scrisse che in un’opera tanto astratta era necessario servirsi di «quanto di grande e di bello è nella natura…». La visita, rivolta agli studenti delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado, si suddividerà in quattro parti: una propedeutica alla comprensione del legame tra Dante Alighieri e la botanica; una legata alle fonti scientifiche a cui Dante fece riferimento per i suoi studi; una in cui si spiega il collegamento con il Museo di Storia Naturale, grazie alla presenza dell’erbario Zangheri (naturalista la cui collezione di botanica è conservata nelle sale del museo) e una quarta parte, di laboratorio, dove gli studenti potranno creare il proprio erbario personale.

Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona
Nel mese di giugno prende il via l’attività didattica della mostra, allestita alla GAM, che verte sulle due emblematiche figure di Dante e Shakespeare, poste in relazione grazie a opere che spaziano dalla prima metà del XIV fino al XIX secolo. L’esposizione è concepita secondo due filoni tematici, uno dedicato all’eredità trecentesca nella città scaligera e all’incontro tra Dante e Cangrande; l’altro incentrato sulla fortuna iconografica tra Verona e il Veneto del mito di Dante, del mito di Shakespeare e di Giotto, con un’attenzione particolare all’iconografia della Commedia nelle arti figurative del Risorgimento, momento di riscoperta del mito di Dante e della sua diffusione internazionale.
Tutte le scuole potranno accedervi con visite guidate ad hoc e nel corso dei mesi estivi saranno proposti mini-laboratori per i bambini dai 4 agli 11 anni, due volte alla settimana.
I laboratori prevedono la realizzazione di alcuni manufatti ispirati alle raffinate arti medievali: piccoli gioielli e frammenti di stoffe decorate prenderanno vita tra le mani dei ragazzi grazie all’applicazione di tecniche antiche.

Dante negli archivi. L’inferno di Mazur
Un workshop al Museo di Castelvecchio, pensato per le scuole secondarie di primo e secondo grado, per approfondire l’esposizione delle 41 stampe ispirate all’Inferno dantesco, realizzate dall’artista americano Michael Mazur e accostate ai versi del poeta Robert Pinsky, amico dell’artista. Una sequenza di opere di forte impatto, che illustra il viaggio di Dante da un punto di vista nuovo e potente: Mazur descrive infatti in prima persona la discesa nei gironi infernali, senza la tradizionale raffigurazione di Virgilio come guida. Il workshop è suddiviso in due parti: una “osservativa” in cui, partendo da estratti della Commedia, i ragazzi potranno osservare come l’artista abbia trasformato le parole in immagini; una “esecutiva”, nella quale a ciascuno studente sarà fornito un foglio di carta stagnola, che potrà ricoprire di tempera colorata per poi tracciarvi disegni con un cotton fioc. Con l’ausilio di un mattarello, quindi, si trasferiranno i disegni su un foglio bianco.

Le visite guidate

Mostra diffusa per il progetto Dante a Verona 1321-2021
Visite guidate in città per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, lungo il percorso definito dalla mappa creata appositamente per la mostra diffusa. Questa mappa comprende 21 luoghi tra cui Castelvecchio e Palazzo della Ragione, sedi museali che ospitano tre sezioni espositive di approfondimento: alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti la mostra dedicata all’autore del monumento ottocentesco, intitolata La mano che crea. La Galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919) scultore, collezionista e mecenate e l’esposizione Tra Dante e Shakespeare. Il mito di Verona. Al Museo di Castelvecchio, in sala Boggian, è invece allestita Dante negli archivi. L’Inferno di Mazur.

Informazioni e prenotazioni: 045 8036353 – 045 597140 – segreteriadidattica@comune.verona.it.

In viaggio con Dante

Altre attività per i più piccoli sono proposte dalla Biblioteca Civica, nel progetto In viaggio con Dante. Piste narrative dai ragazzi per i ragazzi, che comprende varie iniziative per giovani e giovanissimi.
I romanzi biografici e le riscritture della Commedia della Biblioteca Civica Ragazzi sono stati letti e recensiti da un gruppo di studentesse e studenti del Liceo Classico statale Educandato agli Angeli di Verona nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, che li ha visti coinvolti anche nella catalogazione di diversi libri antichi della Sala Dantesca della Biblioteca Civica.

In viaggio con Dante consiste in una ricca bibliografia, scaricabile dal catalogo online delle biblioteche (https://bit.ly/3tFQq8k), che presenta, attraverso schede e mini-recensioni, alcuni dei libri più belli ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

In viaggio con Dante è anche una narrazione in quattro video, curata dai volontari del Servizio Civile Universale e da CoopCulture, che racconta il viaggio di Dante sulla Terra e nei tre Regni della Commedia attraverso i libri della Biblioteca Ragazzi.
Sul canale YouTube della Biblioteca Civica di Verona, sono già disponibili: il trailer – lanciato in occasione del Dantedì – e i video, Dante sulla Terra e Dante all’Inferno. Seguiranno, Dante in Purgatorio (8 maggio); Dante in Paradiso (22 maggio).

In ultimo, In viaggio con Dante è anche un percorso di lettura animata offerto dai volontari in diretta streaming dalla Sala Teologia alle scuole, organizzabile per la scuola primaria su richiesta.

Nel periodo estivo saranno programmate letture animate all’aperto nel chiostro della Biblioteca Civica, per le famiglie e per piccoli gruppi.

Informazioni e prenotazioni: 045 8079700 – bibliotecacivica.ragazzi@comune.verona.it.

On the Road Verona 2021.
Dal 14 giugno al 10 settembre, i ragazzi e le ragazze che hanno aderito al progetto On the Road Verona 2021, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, animeranno le vie della città su un caratteristico triciclo con carrettino giallo, carico di materiale informativo sui luoghi danteschi.
L’iniziativa, giunta alla XX edizione, è sostenuta dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Verona e organizzata dal CTG Centro Turistico Giovanile di Verona: un’opportunità per gli studenti veronesi delle scuole superiori di frequentare un percorso formativo, finalizzato alla creazione di una figura professionale specializzata nell’accoglienza e comunicazione turistica.
Saranno almeno 50 i ragazzi impegnati, per tre mesi, in uno stage dedicato all’attività di accoglienza e informazione turistica itinerante nei luoghi nevralgici della città.
Gli studenti saranno coinvolti nella creazione di brevi filmati, podcast o video in lingua italiana e straniera, per promuovere il patrimonio storico-artistico della città e dei luoghi danteschi più significativi.

Informazioni: Comune di Verona – 045/8079630 – politiche.giovanili@comune.verona.it
CTG – 3479881377 – segretario@ctg.verona.it

Tutte le iniziative sono su prenotazione.

Roberto Bolis

Drug Discovery Clinics srl, InSimili e NovaVido

Drug Discovery Clinics srl, InSimili e NovaVido sono le start-up selezionate nel settore Life Sciences/Digital Health per la prima edizione di “I-Tech Innovation 2021”. Sono state annunciate oggi dopo aver passato il vaglio finale della call lanciata da CRIF e da Fondazione Golinelli in tre settori strategici – Life Sciences/Digital Health, Fintech/Insurtech e FoodTech/Agritech – e su cui sarà investito complessivamente 1 milione di euro.

I progetti sono stati scelti, fra molte candidature pervenute dall’Italia e dall’estero, sulla base di background di ricerca, livello del know-how tecnologico scientifico, mentalità e attitudine imprenditoriali e reale potenzialità di crescita come impresa. Tutti presentano un alto contenuto innovativo e un alto potenziale di riuscita che può migliorare, attraverso scoperte scientifiche importanti, la vita di molte persone: da un candidato farmaco per la cura della Leucemia Mieloide Acuta e del COVID-19 a un dispositivo che rende più veloce ed efficace il processo di selezione del farmaco attraverso la creazione di un ambiente simile ai tessuti del corpo umano, fino a protesi retiniche polimeriche per il recupero della vista a seguito di degenerazioni retiniche.

L’emergenza sanitaria dell’ultimo anno ha reso evidente la necessità per il nostro Paese di puntare sulla ricerca scientifica e investire più risorse per l’innovazione nel settore dell’healthcare.

«In quest’ottica, si è ritenuto fondamentale dedicare una delle tre call del programma I-Tech Innovation 2021 al settore Life Sciences/Digital Health con l’obiettivo, nell’immediato di sostenere e accompagnare le start-up nel loro sviluppo imprenditoriale, scientifico e finanziario, e nel lungo periodo contribuire a colmare il grave ritardo evolutivo dell’Italia in ambito tecnologico rispetto alla media europea» dichiara Andrea Zanotti, presidente di Fondazione Golinelli. «Per il settore delle life sciences si erano pianificati investimenti per 5 start-up, ma ci si è dovuti scontrare con alcuni aspetti culturali endemici del nostro Paese – spiega Zanotti. La selezione finale ha prodotto una cerchia ristretta di solo 3 aziende innovative, peraltro molto valide e convincenti. L’impressione – ancora oggi – al terzo anno di attività e al terzo bando consecutivo, è che la formazione all’imprenditorialità sia quanto mai necessaria, ancor prima dell’investimento finanziario, in quanto alcune idee brillanti rischiano ancora di rimanere nei cassetti dei laboratori, se non ci sarà uno scatto in avanti complessivo della mentalità di tutti i protagonisti del “sistema” del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Le risorse non investite saranno certamente reinvestite nel 2022, ma crediamo occorra nel nostro Paese premere sul pedale dell’acceleratore, se vogliamo competere a livello internazionale» conclude Andrea Zanotti.

Le start-up saranno ora coinvolte in G-Force, programma di accelerazione di G-Factor, l’incubatore-acceleratore di Fondazione Golinelli rivolto a realtà imprenditoriali emergenti. I team avranno l’opportunità di intraprendere un percorso di supporto allo sviluppo dei loro modelli di business, ideato e costruito sulle specificità e necessità concrete di ogni singolo progetto, della durata di 7 mesi dal 12 aprile a fine novembre, con una prima fase intensiva fino a luglio, e una seconda fase di follow-up in remoto.

Nelle fasi iniziali di sviluppo di un progetto, la validazione tecnologica scientifica del prodotto/servizio va di pari passo con l’avvio imprenditoriale e manageriale del team, nell’alveo di un processo volto alla formulazione della più corretta value proposition da presentare gli investitori.

«Ma gli elementi fondamentali sono chi ti aiuta a fare tutto questo, e come ti aiuta. Noi, per le start-up, vogliamo essere quell’elemento che fa la differenza» afferma Antonio Danieli, direttore generale e vicepresidente di Fondazione Golinelli e amministratore unico di G-Factor. «G-Factor in appena trenta mesi dalla sua nascita ha valutato nel solo settore life sciences oltre 350 progetti, investito in 18 start-up, diventandone socio ed erogando migliaia di ore di accelerazione. G-Factor sta trasformando l’alto potenziale di scienziati e innovatori in realtà imprenditoriali in grado di affermarsi sul mercato con successo. Anche per I-Tech Innovation si tratterà di un lavoro di mesi che vede una stretta partnership con le start-up stesse di cui i promotori del programma, Crif e Fondazione Golinelli, sono già diventati soci. Dunque non ci sarà “un noi e un loro” ma una squadra unica con un obiettivo comune».

Delos

Estate Bambini a Ferrara

L’edizione 2021 di Estate Bambini, con una veste tutta nuova ancora in fase di progettazione, è stata candidata dall’Amministrazione comunale all’assegnazione di un cofinanziamento regionale.

“L’edizione 2021 di Estate Bambini – preannuncia l’assessore comunale alle Politiche familiari Dorota Kusiak – proporrà alle famiglie con bambini e a tutti gli interessati, un viaggio tra piazze, chiostri e cortili, non solo nel centro storico di Ferrara, ma anche nelle diverse frazioni cittadine. Estate Bambini – continua l’assessore – è una iniziativa importante per la città e i suoi abitanti, una manifestazione storica e consolidata nel calendario di eventi ferraresi, che ha registrato, nelle sue ultime edizioni, oltre 8mila presenze. Ora pensiamo sia giunto il momento che inizi a viaggiare nel territorio insieme ai bambini e alle famiglie. Per la prima volta, infatti, la manifestazione sarà dislocata in diversi punti della città ed avrà anche una componente itinerante”. Parte delle iniziative ludiche e culturali troverà, infatti, spazio nei chiostri, nelle piazze e nei cortili del centro storico, offrendo l’occasione per valorizzare alcuni dei luoghi più significativi del patrimonio monumentale cittadino. Mentre un’altra parte si svolgerà nelle piazze delle frazioni “per valorizzare – sottolinea ancora l’assessore Kusiak – realtà che rappresentano un patrimonio di storia, cultura e tradizioni del vasto territorio comunale di Ferrara e per tornare a vivere un senso di appartenenza alla propria comunità. Vogliamo, infatti, che Estate Bambini torni a regalare momenti di gioia e di festa a tutti i bambini e le famiglie non solo richiamandoli nel centro storico, ma raggiungendoli nelle frazioni ferraresi che devono esser valorizzare per la loro bellezza e ricchezza storico culturale”.

Tra le novità in programma, anche una piccola biblioteca ambulante (su ‘ape car’) che viaggerà attraverso parchi, giardini, scuole e piazze del territorio comunale, per proporre racconti, laboratori di lettura e animazioni.

Alessandro Zangara

Il modello Verona per gli spettacoli estivi

Verona come modello da seguire per le aperture nel settore degli spettacoli. Quanto auspicato dal ministro Franceschini e riportato oggi sulla stampa (“le regole per gli eventi sportivi con il pubblico siano applicate anche ai concerti e agli spettacoli negli stadi e all’aperto”), è ciò per cui la città scaligera è al lavoro da più di un anno. Un impegno che l’anno scorso, attraverso la predisposizione di un rigido protocollo, ha permesso all’Arena di Verona di essere il primo teatro in Italia ad aprire al pubblico. E che quest’anno è proseguito con il protocollo pilota per ospitare 6 mila spettatori. Un documento di oltre 50 pagine che il Comune, insieme a Fondazione Arena e Arena di Verona srl, ha già predisposto in accordo con il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni e con la Regione, e che è stato inviato al Comitato Tecnico Scientifico. «Apprezzo tutti coloro, istituzioni e organizzatori, che citano l’Arena di Verona come esempio virtuoso per la riapertura degli spettacoli dal vivo in Italia – commenta il sindaco Federico Sboarina-. Già l’anno scorso, nel pieno della pandemia, abbiamo dato prova di poter accogliere in piena sicurezza più di 4mila spettatori. Quest’anno siamo molto fiduciosi perché abbiamo predisposto un protocollo che ci consentirà di garantire le massime condizioni di sicurezza ad almeno 6mila persone a sera. Così Verona si riaprirà al mondo, ce lo auguriamo tutti». L’Arena di Verona è, infatti, pronta a ripartire il 5 giugno con il concerto de Il Volo, tributo al Maestro Ennio Morricone, seguito dal live di Emma il 6 giugno, e dalla prima dell’Opera Festival 2021 affidata al Maestro Riccardo Muti che, il 19 giugno, dirigerà Aida.

Roberto Bolis

Il balcone di Giulietta in Rosa

Il balcone di Giulietta, conosciuto in tutto il mondo, si è acceso di rosa, per annunciare l’avvicinarsi del 104° Giro d’Italia. Ad un mese esatto dalla partenza della gara, il simbolo per eccellenza della città dell’amore si è vestito dei colori della competizione ciclistica. Immortalato da macchine fotografiche e smartphone, farà il giro del mondo e accenderà anche la promozione turistica di Verona. Le fotografie, infatti, saranno presenti nelle gallery dei maggiori quotidiani nazionali e sportivi. Così come di siti web e social.

Il Giro d’Italia arriverà a Verona il 21 maggio, per la tappa dedicata ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Un omaggio al Sommo Poeta che partirà da Ravenna. I ciclisti, per la 13esima tappa, passeranno per un breve tratto sul territorio lombardo, e dopo quasi 200 chilometri percorreranno la strada statale 12, giungendo al traguardo allestito in corso Porta Nuova all’altezza di piazza Pradaval. Gli ampi spazi di piazza Bra saranno adibiti, invece, al grande Open Village del Giro.

All’accensione nel cortile della Casa di Giulietta, erano presenti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore allo Sport Filippo Rando, l’assessore alla Cultura Francesca Briani e il presidente di Agsm Lighting Filippo Rigo.

“Questa è una cartolina che farà il giro del mondo – ha detto Sboarina -. Il balcone di Giulietta è il simbolo di Verona, città dell’amore. Da ogni continente, negli anni scorsi, arrivavano migliaia di visitatori attratti e incuriositi dalla tragedia shakespeariana. Ora questa immagine, attraverso quotidiani, siti web e social, arriverà ovunque. Il Giro è da sempre uno degli eventi sportivi più attesi, a livello nazionale e mondiale. La realizzazione della 13ª tappa a Verona rappresenta uno dei principali appuntamenti che segneranno il rilancio della città nel corso del 2021. E questa foto ne sarà portabandiera”.

“E’ la prima volta che la Casa di Giulietta viene accesa, dopo altri monumenti simbolo della città – ha sottolineato il presidente Rigo –. Per questa occasione internazionale abbiamo messo in campo tutte le nostre professionalità, per mostrare al meglio il fascino e la particolarità di un luogo apprezzato in tutto il mondo”.

“Verona, capitale indiscussa dello sport, conferma la sua grande vocazione anche in tempi difficili come quello che stiamo vivendo – ha aggiunto Rando -. Siamo orgogliosi di poter ospitare il Giro d’Italia e di far partire la promozione proprio da Verona. La tappa ciclistica sarà un’occasione importante non solo a livello sportivo ma anche come segnale di ripresa, verso un ritorno alla normalità”.

“Un evento sportivo che promuove e fa cultura – ha concluso Briani -. Dall’accensione di uno dei nostri monumenti, alla volontà di dedicare a Dante Alighieri la tappa che terminerà in terra scaligera. Siamo felici che gli organizzatori abbiano accolto la proposta di far rientrare la grande competizione ciclistica nel calendario degli appuntamenti per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. Ravenna e Verona saranno così unite dallo sport oltre che dall’anniversario dantesco”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Aeroporto Catullo Verona Autism Friendly

Da oggi la squadra del Welcome Blu è ancora più grande. Anche l’Aeroporto Catullo, infatti, è fra le società ed attività economiche veronesi che si sono impegnate ad offrire servizi dedicati a soggetti affetti da autismo e alle loro familiari.

Il simbolo dell’iniziativa, che sarà presente da oggi all’Aeroporto su tutti gli accessi, è la scritta ‘Verona Autism Friendly’, lo speciale bollino blu, che indica alla clientela la presenza di personale qualificato e preparato, di spazi e tempi di attesa che favoriscono la permanenza di chi è affetto da questa particolare sindrome comportamentale.

Un impegno sostenuto già da diversi anni dall’Aeroporto veronese che, prima dell’avvio del progetto pilota ‘Welcome blue’, sottoscritto lo scorso anno, ha iniziato a rivedere alcuni dei suo servizi, proprio per garantire una migliore accoglienza per questa tipologia di clientela.

La consegna dei bollini blu è stata effettuata in Municipio dall’assessore al Commercio Nicolò Zavarise insieme al consigliere comunale proponente il progetto Welcome Blue Laura Bocchi. Presenti Pierluigi Saiu Post Holder Terminal Aeroporto Catullo e Giovanni Marcolini del coordinamento ‘Autismi Verona’.

“Il progetto Welcome blue allarga sempre di più i suoi confini per offrire servizi mirati a chi è affetto da questa particolare sindrome comportamentale – precisa l’assessore Zavarise –. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita di queste persone speciali e, soprattutto, la loro capacità di socializzazione con il mondo che li circonda. Un particolare ringraziamento all’aeroporto Catullo che, fra i primi, ha sempre dimostrato un’attenzione particolare per la sua clientela, avviando da tempo, progetti mirati per quanti, in diverso modo, possono avere più difficoltà nel viaggiare e nel accedere agli spazi aeroportuali”.

“La grande onda blu che continua ad espandersi sul territorio veronese – sottolinea il consigliere Bocchi – è la dimostrazione della grande attenzione che viene rivolta a questa problematica grazie al progetto pilota, primo in Italia, ‘Welcome blue’. Un successo che mi riempie di gioia e di soddisfazione. Giorno dopo giorno il progetto prende forma e forza, promuovendo la sensibilizzazione e la formazione in maniera capillare. In poco tempo, tutte le società e attività economiche che hanno aderito al protocollo avranno esposto il Bollino blu, con l’avvio di servizi e la formazione di personale preparato in supporto di soggetti affetti da autismo e delle loro famiglie”.

“Da oggi l’Aeroporto – dichiara Saiu – si arricchisce di un nuovo importante simbolo, lo speciale bollino blu con la scritta ‘Verona Autism Friendly’, che segnala la presenza di servizi dedicati per questa tipologia di clientela. Un’attenzione che l’Aeroporto Catullo rivolge da diverso tempo alle persone affette da disturbi dello spettro autistico, sviluppando un programma mirato in grado di accoglierli e supportarli con la maggiore attenzione possibile”.

Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa anche da Monica Scarpa, Amministratore Delegato di Catullo. “Ringraziamo il Comune di Verona per la consegna del Bollino Blu, che attribuisce al Catullo lo status di aeroporto autism friendly e che con orgoglio esporremo sulle porte di accesso del terminal e nei punti di assistenza preposti – dichiara Scarpa –. Per persone affette da disturbi dello spettro autistico, affrontare un viaggio in aereo può rappresentare un’esperienza molto difficoltosa e per loro abbiamo sviluppato il programma ‘In viaggio attraverso l’aeroporto’, che si compone di servizi dedicati, tra i quali la possibilità di effettuare una visita del terminal preparatoria al viaggio, con l’opportunità di salire anche a bordo di un aeromobile. Siamo convinti che il progetto “Welcome Blue” del Comune di Verona, nel coinvolgere su questa tematica molteplici realtà del territorio, accresca il valore dell’iniziativa dei singoli, contribuendo alla sensibilizzazione su temi di importante rilievo sociale”.

Progetto pilota ‘Welcome blue’. Vi partecipano Comune, Azienda Ospedaliera, Ulss 9, Centro regionale per l’autismo, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Casa Artigiani, Aeroporto Catullo, Esselunga e Adigeo. Un impegno concreto per rendere fruibili le attività commerciali anche dalle persone con disabilità, frutto della collaborazione con i genitori del Coordinamento Autismi Verona. Il Comune di Verona si occupa del coordinamento, mentre il Centro regionale per l’autismo predispone il materiale didattico e informativo per i commercianti e li supporta nella realizzazione delle specifiche misure, rispondendo a domande e necessità. Una commissione permanente, formata da tutti i rappresentanti dei soggetti firmatari, valuta le richieste di adesione al progetto, esamina eventuali segnalazioni, divulga il protocollo e ha il compito di modificarlo e integrarlo affinché sia sempre al passo con le necessità di ragazzi e bambini autistici.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Il Museo Marino Marini di Firenze invitato a partecipare alla prima Biennale dei Musei in India e nel mondo

Il Museo Marino Marini di Firenze è l’unico museo italiano ad essere stato invitato a partecipare alla Bihar Museum Biennale 2021: la prima Biennale dei Musei in India e nel mondo ospitata dal Museo di Bihar (Patna) e fruibile, fino al 28 marzo 2021, sia in modalità fisica/in presenza che digitale.

Organizzata dal Dipartimento delle Arti, della Cultura e delle Politiche Giovanili del Governo del Bihar, la Biennale dei Musei si propone di valorizzare il patrimonio museale dell’India offrendo, al contempo, una panoramica delle collezioni chiave di alcuni musei del mondo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico su significato e importanza della cultura museale indiana favorendone la comprensione e sviluppando un forte senso di identità nazionale.

L’evento alternerà tour virtuali, curati dai musei nazionali ed internazionali, a collegamenti in streaming e partecipazioni in presenza presso il Bihar Museum di Patma; il Museo Marini partecipa con un tour virtuale volto alla scoperta della straordinaria collezione di uno dei più grandi scultori italiani, Marino Marini, e degli spazi in cui è custodita, espressione della storia dell’architettura del nostro Paese, testimoniata dalla Cappella Rucellai di Leon Battista Alberti, nonché dal restauro e dall’allestimento realizzati dagli architetti Bruno Sacchi e Lorenzo Papi.

Ho accolto con grande piacere l’invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Nuova Delhi a partecipare, con un contributo video, a questo importante evento – dichiara Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini di Firenze – dal valore altamente simbolico per l’India ed il mondo museale internazionale. Un segnale importante di come l’arte e la cultura riescano ad unire persone e culture diverse in un momento di grandi cambiamenti globali. Siamo, dunque, onorati – prosegue Asproni – di portare la testimonianza del Museo Marini, da sempre aperto al dialogo fra culture differenti e all’innovazione. Voglio qui sottolineare che proprio uno dei vincitori del Playable Museum Award, call internazionale promossa ogni anno dal Museo per dare forma al museo del futuro grazie alle idee di creativi e visionari da tutto il mondo, è stato Arvind Sanjeev, un giovane interaction designer e ingegnere informatico del Kerala, premiato da Yahoo-Accenture fra i 100 ‘Innovatori più Promettenti’. Un dialogo costante ed ininterrotto, dunque, con l’India e la sua energia creativa”.

Il Museo Marino Marini è nato dalla volontà di Marino e Marina Marini che, alla fine degli anni Settanta del Novecento, individuarono l’ex chiesa di San Pancrazio di Firenze come luogo ideale al quale legare la donazione di opere che l’artista, poco prima di morire, aveva fatto alla città. La ristrutturazione della chiesa, recuperata dopo secoli e ridestinata a una funzione pubblica, è stata realizzata dagli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi che hanno saputo creare un allestimento a immagine e somiglianza di quel mondo così affascinante di Marino Marini, uno dei personaggi più significativi della cultura figurativa del Novecento. Il museo ospita 183 opere di Marino Marini: disegni, litografie, dipinti, sculture, tutte esposte al pubblico sui quattro livelli del museo. Parte integrante del museo, recuperata alla visita del pubblico dopo un lungo restauro, è una delle meraviglie del Rinascimento fiorentino: la Cappella Rucellai, capolavoro assoluto dell’architetto Leon Battista Alberti, con il Tempietto del Santo Sepolcro.

Rachele Mannocchi

21 marzo. Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge il 21 marzo 2021 alla sua ventiseiesima edizione.

“Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti”. Queste le riflessioni e gli obiettivi del comitato organizzatore ferrarese, costituito da enti e associazioni del territorio, che il vicesindaco Nicola Lodi ha voluto far sue a nome di tutta l’Amministrazione comunale e dei cittadini ferraresi.

Come nel 2020, anche quest’anno la Giornata – riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017 – e i suoi significati non possono prescindere dalle difficoltà che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19; tuttavia anche quest’anno la voglia di esserci, la capacità di rendersi attivi e prossimi ai familiari delle vittime prevarranno, nonostante la circostanza contingente.

Il contesto che stiamo vivendo non è purtroppo dissimile dal precedente, benché l’orizzonte sia più visibile. C’è bisogno ancora una volta di scelte personali e collettive che limitino la diffusione del virus, che resta molto violento e pericoloso.

Lo slogan: A ricordare e riveder le stelle

“A ricordare…” L’etimologia latina di ricordare ci restituisce un duplice significato: re- indietro, ma anche ‘nuovamente’, e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa: ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria.

“… e riveder le stelle”, citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte.

Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle. E le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama sgombro da nuvole, nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione.

Il titolo della Giornata vuole dunque essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l’affermazione del bene collettivo, del bene comune.

Le iniziative a Ferrara per celebrare la giornata del 21 marzo 2021

Le iniziative ferraresi sono promosse dai Coordinamenti di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico-Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, in collaborazione con il Tribunale di Ferrara, con il Comune di Ferrara, il Comune di Voghiera, con la sezione ferrarese del Sism, Segretariato italiano studenti medicina, e con la Regione Emilia Romagna.

Alla luce dell’evolversi della situazione della pandemia da Covid-19 e dei provvedimenti in vigore per contenere i contagi, le proposte del 21 marzo 2021 a Ferrara, con senso di responsabilità, cercano un punto di mediazione tra la necessità di non organizzare grandi manifestazioni e assembramenti e il bisogno di vivere un momento di memoria e impegno, in piena sicurezza. Per questo le iniziative in programma si terranno online.

Così Isabella Masina, Coordinatrice Provinciale di Avviso Pubblico: “In questa Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie vogliamo ricordare tutti gli amministratori locali e il personale della Pubblica Amministrazione colpiti dalla violenza mafiosa per aver difeso i principi e i valori della democrazia e della nostra Costituzione. Il miglior modo per ricordare queste donne e questi uomini è dare continuità a quell’impegno che Avviso Pubblico ha iniziato 25 anni fa e che consiste nello stare a fianco e nel sostenere le amministratrici e gli amministratori locali che svolgono progetti e attività tesi a promuovere la cultura della trasparenza, della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile. Nel ricordo delle vittime innocenti che celebriamo, dobbiamo solennemente rinnovare la promessa del nostro impegno a rispettare le persone, la Costituzione e le leggi, a svolgere il nostro incarico pro tempore di amministratori pubblici con fedeltà, disciplina e onore nell’interesse esclusivo dell’Italia”.

La ‘stella’ cui vogliamo rivolgerci simbolicamente a Ferrara in questo 21 marzo è Rosario Livatino, che nell’immaginario comune è conosciuto come il ‘giudice ragazzino’, assassinato in un agguato il 21 settembre 1990, a 37 anni, lungo la strada statale Agrigento-Caltanissetta, mentre si stava recando in Tribunale a bordo della sua auto e senza scorta.

Giovanni Paolo II definì il giovane giudice “martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede”, ora Francesco ha autorizzato la sua beatificazione. “Coraggioso servitore dello Stato, della giustizia e del bene comune. Testimone di speranza e di vita contro sistemi di potere, di violenza e di morte”, queste le parole di don Luigi Ciotti per descrivere Rosario Livatino alla notizia della conclusione del percorso di beatificazione.

“Abbiamo scelto la figura del Dott. Rosario Livatino – afferma l’avvocato Donato La Muscatella, referente del Coordinamento di Ferrara di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – non solo perché è giunto da poco a conclusione il processo di beatificazione che ne ha attestato le virtù di fede, ma anche per la sua storia personale, che ha costituito un modello esemplare di credibilità nella responsabilità, di Magistrato pacato e inarrestabile, che senza clamori e anche contro il pregiudizio di qualcuno, legato alla sua giovane età, ha portato avanti il suo lavoro, senza timori né aspettative. Ha tradotto i propri valori in Impegno, quotidiano e silenzioso”. “Alla sua figura – continua La Muscatella – il nostro territorio era peraltro già legato, per la presenza di un ‘luogo di Memoria’: l’aula A del Palazzo di Giustizia, che a lui era stata intitolata nel 2009, proprio in occasione di un precedente 21 marzo”.

Lunedì 22 marzo dalle 18.00 sulla pagina fb del Sism-Ferrara, la salute bene comune, la cui importanza è stata riscoperta da molti proprio con la pandemia che stiamo vivendo, sarà invece al centro di “Ripartiamo dalla cura”, ideato in collaborazione con il Sism Segretariato italiano studenti medicina-Sezione di Ferrara. Con Andrea Panvini (SISM – National Officer on Human Rights and Peace) e Alice Lupato (SISM Ferrara), che hanno contribuito alla redazione, verrà presentato il dossier “InSanità. L’impatto della corruzione sulla nostra salute”, che attraverso documenti istituzionali, dati delle forze dell’Ordine e delle inchieste giudiziarie, e con due focus sulla percezione della corruzione in ambito sanitario, punta ad accendere la luce su alcune delle condotte che maggiormente espongono il mondo dell’assistenza alla salute.

Sempre in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la biblioteca del Comune di Ferrara per ragazzi Casa Niccolini – alla quale va un sentito ringraziamento da parte dei Coordinamenti territoriali di Ferrara di Libera e Avviso Pubblico – ha appositamente ideato una bibliografia sui temi della legalità, della giustizia e della cittadinanza responsabile e consapevole. Si potrà sfogliare dal 20 marzo sul sito di Casa Niccolini (archibiblio.comune.fe.it/2126/biblioteca-comunale-casa-niccolini), sulla pagina facebook (www.facebook.com/CasaNiccolini) e su Instagram (www.instagram.com/casaniccolinibibliotecaragazzi). I volumi si potranno avere in prestito su prenotazione dei titoli desiderati tramite il sito https://bibliofe.unife.it oppure contattando Casa Niccolini (info.niccolini@comune.fe.it – 0532418231). Da sabato 13 marzo 2021 Casa Niccolini Biblioteca Ragazzi è aperta con appuntamento in questi orari: martedì, giovedì 14.30-18.30; mercoledì 9.00-12.30 e 14.30-18.30.

Alessandro Zangara

La Gran Guardia lilla


Un colore, il lilla, per accendere l’attenzione sui disturbi del comportamento alimentare. Ieri sera la Gran Guardia si è illuminata delle sfumature del viola per aderire alla decima ‘Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla’. Un giorno, il 15 marzo, dedicato a sensibilizzare e informare la cittadinanza, ma soprattutto a far conoscere le diverse patologie che colpiscono in maniera particolare i giovani. L’obiettivo dell’iniziativa è accrescere la capacità di riconoscere queste malattie tra i ragazzi, tra i genitori, così come tra gli operatori sanitari. E supportare tutti coloro che soffrono di anoressia, bulimia, binge eating e le loro famiglie.

Ogni volta che illuminiamo i nostri palazzi e monumenti, sposando una causa, diamo un messaggio al resto mondo, affinché si parli e si accendano i riflettori sulle problematiche che affliggono tanti nostri concittadini -ha detto il sindaco-. È un segnale che le Istituzioni devono lanciare, per far sì che aumenti l’informazione e la consapevolezza, il tutto a supporto delle persone che soffrono, in particolare di questi disturbi del comportamento alimentare che colpiscono tanti giovanissimi. Anche in questo momento, nonostante la pandemia, non si deve abbassare la guardia sulle altre patologie”.

Come asserisce l’Associazione “in Italia tali malattie colpiscono più di tre milioni e mezzo di persone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha considerato i disturbi del comportamento alimentare la seconda causa di morte per gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali. La disinformazione generalizzata, insieme ai pregiudizi su queste malattie, nonché la carenza di strutture specialistiche in tutto il territorio nazionale, comporta, nella maggior parte dei casi, che il percorso di cura venga intrapreso con notevole ritardo e con un pericoloso aggravarsi della malattia”.

Roberto Bolis (anche per la fotografia)