Flash mob scientifico: misura la luminosità notturna del cielo dal balcone di casa

Il Museo civico di Storia naturale di Ferrara aderisce al flash mob scientifico lanciato dal Cnr-Centro nazionale delle ricerche e invita tutti gli appassionati a partecipare e a dare il proprio contributo all’esperimento scientifico collettivo. Il progetto consiste nella rilevazione della luce nel cielo notturno. Per farlo bisogna scaricare sul proprio cellulare una app che misura la luminosità (per Android c’è “Lux Light Meter Free“, per iOS l”Lux Light Meter Pro“, entrambe gratuite) e poi registrare le condizioni di inquinamento luminoso celeste affacciandosi alla propria finestra o posizionandosi sul proprio balcone di casa nelle serate di lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 marzo alle 21. La Luna si troverà infatti al culmine dell’oscurità nella serata di Novilunio di martedì 24 marzo, durante la quale il suo emisfero visibile risulterà completamente in ombra. La rilevazione può essere fatta in tutte e tre le serate, che comunque offrono una situazione ottimale. il risultato della misurazione dovrà essere inviato alla fine di tutte le misurazioni in un’unica volta, utilizzando un apposito modulo che verrà messo a disposizione online nel pomeriggio di lunedì 23 marzo alla pagina web consultabile

all’indirizzo https://sites.google.com/view/scienzasulbalcone/home-page.

Alcune sere fa, molti cittadini si sono dati appuntamento in tutta Italia per rivolgere verso il cielo lo schermo dei propri smartphone, nella convinzione che le luci si potessero vedere dal cielo e potessero essere avvistate dai satelliti.
In realtà, la luce degli smartphone non può essere rilevata dai satelliti, ma il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha preso spunto dall’evento per organizzare un grande esperimento scientifico collettivo teso alla misurazione della luminosità del cielo notturno nel nostro paese.

Il ricercatore Alessandro Farini del Cnr-Ino e l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri si sono chiesti: perché non dare nuovamente appuntamento a tutti gli italiani alla finestra o sul balcone di casa per misurare con lo smartphone la luce presente nel cielo notturno?

Si tratta di un esperimento di scienza partecipata, un flash mob scientifico a cui tutta la popolazione può dare il proprio contributo direttamente da casa, aiutando così i ricercatori a mappare la situazione dell’inquinamento luminoso lungo tutta la penisola italiana e le isole.

Per partecipare, occorre scaricare sui propri cellulari un’app dagli store Android o iOS: per Android, bisogna scaricare la app “Lux Light Meter Free“, per iOS la app si chiama invece “Lux Light Meter Pro“, entrambe sono ovviamente gratuite.

Le app trasformeranno i cellulari in misuratori di luminosità, grazie ai sensori di luce già presenti nei telefoni.

Alle ore 21, gli smarphone con la app aperta e posizionata sulla voce “LUX” dovranno essere appoggiati su una superficie orizzontale con lo schermo rivolto verso il cielo: quando il valore indicato dal telefono si sarà stabilizzato, bisognerà prenderne nota.

La rilevazione può essere fatta in tutte e tre le serate, sempre alla stessa ora, o anche soltanto in una o due serate. In ogni caso, il risultato della misurazione dovrà essere inviato alla fine di tutte le misurazioni in un’unica volta, utilizzando un apposito modulo online che verrà messo a disposizione nel pomeriggio di lunedì 23 marzo.

I ricercatori spiegano: Perché partecipare?

Perché mappare l’inquinamento luminoso è importante ma non è facile. Servono moltissime misure e molto tempo. Ma con l’aiuto di tutti è possibile raggiungere un risultato valido e scientificamente interessante.
Perché proprio in questi tre giorni, e non i giorni precedenti o seguenti?

Perché il 24 marzo è giornata di Luna Nuova. La Luna non sarà quindi visibile nel cielo, e non influirà sulla luminosità diffusa nel cielo. Il giorno precedente e quello seguente la porzione di Luna visibile sarà trascurabile. Le misure in giorni differenti da questi tre risulterebbero falsate da una maggiore presenza della luce lunare.

Perché proprio alle 21?

Perché alle 21 il cielo sarà buio in tutta Italia. Se però te ne ricordi alle 21.30 o alle 22 o più tardi puoi comunque effettuare la misura. L’importante è non effettuarla prima, perché potresti avere ancora la luce del crepuscolo a falsare la misura.

Perché prendere la stessa misurazione per tre giorni invece che uno o due?
Per avere un po’ più di statistica, intanto, facendo una media di più misurazioni. Ma anche per poter individuare eventuali dati “sballati”, dovuti ad un errore di misurazione, dell’applicazione o anche banalmente alla forte presenza di nubi durante una delle serate. Una fitta coltre di nubi, infatti, aumenterebbe la luminosità diffusa.

Perché non compilare il form di sera in sera, ma farlo una volta sola con tutte e tre le misure?

Perché il form è completamente anonimo. Se quindi una delle tre misurazioni (o addirittura tutte e tre) fossero falsate da uno dei motivi descritti sopra e venissero inviate separatamente, non potremmo mai collegarle al set di misure fatte da una stessa persona e quindi individuare le problematiche. Se invece abbiamo tre misurazioni nello stesso form, possiamo individuare un eventuale dato fortemente differente dagli altri due.

#scienzasulbalcone è un progetto a cura di:
Silvia Mattoni, Luca Balletti, Cecilia Tria e team social Unità
Comunicazione e Relazioni con il Pubblico
Alessandro Farini e Elisabetta Baldanzi, CNR-INO
Luca Perri, astrofisico e divulgatore scientifico. Con il supporto di: Roberto Natalini e Mara Di Berardo, CNR-IAC. In collaborazione con:
CieloBuio, Coordinamento per la protezione del cielo notturno
Grafica a cura di Daniela Gaggero (Unità Comunicazione e Relazioni con il Pubblico)

Alessandro Zangara (anche per l’immagine)

L’Orchestra del Teatro Carlo Felice alla 63esima edizione del “Due Mondi”

Nonostante la grande difficoltà del momento, la fondazione lirico-sinfonica genovese ha continuato a lavorare alla programmazione estiva e autunnale, concludendo un accordo con il prestigioso Festival di Spoleto, che prevede la presenza dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice all’interno della prossima edizione del “Due Mondi”, la 63esima, al via il 26 giugno.

«Si tratta di un progetto originale del Teatro Carlo Felice – spiega il Sovrintendente Claudio Orazi – che abbiamo proposto al Festival di Spoleto per rendere omaggio a Beethoven nel 250° anniversario della nascita. Alla fine di giugno la nostra orchestra andrà in trasferta a Spoleto, dove sarà impegnata ne Le creature di Prometeo, op. 43, capolavoro che segna il primo incontro importante di Beethoven, allora trentenne, con il palcoscenico. La partitura, infatti, fu composta su commissione del Teatro Imperiale di Vienna per l’omonimo balletto coreografato da Salvatore Viganò, il grande ballerino e coreografo italiano che, durante il periodo napoleonico, fu il più alto rappresentante dello stile coreutico neoclassico. Una figura, all’epoca, di statura europea, ammirata da artisti come Stendhal, Foscolo e Rossini. Lo spettacolo si terrà al Teatro Nuovo per due rappresentazioni e prevede l’esecuzione dell’opera combinata con una originale coreografia nella quale saranno protagonisti 20 ballerini che indosseranno i costumi disegnati per l’occasione da Roberto Capucci. Al grande stilista italiano e al direttore artistico del Festival di Spoleto, Giorgio Ferrara, giunge la gratitudine del Teatro Carlo Felice per aver accolto il grande progetto.»

 

Massimo Pastorelli

Cancellata a Favignana la prossima edizione del FestivalFlorio

Alla luce dei recenti sviluppi relativi all’andamento dell’infezione da Coronavirus e preso atto del persistente stato di emergenza non solo nel nostro Paese, l’Associazione Kymbala, organizzatrice di FestivalFlorio comunica che l’edizione 2020 non avrà luogo.

“Abbiamo lottato strenuamente fino all’ultimo affinché il festival si facesse anche perché siamo vicini agli imprenditori egadini e sappiamo bene oggi quale sia la sofferenza, anche economica, che stanno vivendo – ha dichiarato il direttore artistico M° Giuseppe Scorzelli – e la nostra rassegna è comunque da sempre un motore non solo culturale ma anche economico per il territorio. Purtroppo, pur essendo il programma pronto dallo scorso novembre e pur confidando in un miglioramento della situazione complessiva, ad oggi brancoliamo nell’incertezza e non ci sono le condizioni minime per mettere in atto i prossimi passi, ovverosia la firma dei contratti con gli artisti o l’acquisto dei biglietti aerei, soprattutto in virtù del fatto che alcuni artisti venivano appositamente dall’estero. Il budget di FestivalFlorio, come ho sempre ribadito, permette la sua realizzazione solo grazie a un’attenta e minuziosa gestione delle poche risorse, ma ad oggi manca ancora la delibera del Comune di Favignana, sicuramente per il caos degli ultimi tempi, e non sappiamo assolutamente quando potremo di nuovo rimetterci in marcia.”

Il Festivalflorio era stato poco più di un mese fa presentato con successo alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano e in seguito, nonostante la cancellazione dell’ITB, la più grande fiera mondiale del turismo, era approdato a Francoforte nell’ambito di un incontro con la Stampa Tedesca, che ne aveva evidenziato, con pubblicazioni a livello nazionale, le grandi potenzialità per un mercato, come quello germanico, assolutamente affine con i contenuti e gli obiettivi di sviluppo del festival e della stessa isola di Favignana.
“Per ora – continua Scorzelli – dobbiamo arrenderci a malincuore all’evidenza che ad oggi nulla è immaginabile per Giugno 2020 per cui dobbiamo alzare bandiera bianca per quest’anno e darci appuntamento al 2021. Se il Comune di Favignana sarà interessato all’edizione 2021 di FestivalFlorio, l’ottava, posso già anticipare che gli artisti che sarebbero dovuti intervenire quest’anno hanno già dato totale disponibilità per l’anno prossimo. In tal senso, e col doveroso riscontro istituzionale, mi sento già di dare appuntamento al pubblico, dal 13 al 20 giugno 2020”.

 

Elisabetta Castiglioni

 

Coronavirus. Da ieri sera Palazzo Barbieri di Verona illuminato con il tricolore

Da ieri sera palazzo Barbieri si illumina con il Tricolore. Sulla facciata compaiono, da una parte la scritta “Verona è forte” e dall’altra “Ce la faremo”, mentre al centro campeggia il bianco.

Questa particolare illuminazione del municipio sarà accesa tutte le sere in orari diversi e non fissi. Un gesto simbolico che ogni giorno fa partire dal cuore della città il messaggio positivo, rivolto virtualmente a tutti i veronesi che stanno facendo i sacrifici ma anche a tutto il mondo che guarda all’Italia e a Verona.

Per realizzare la nuova illuminazione è utilizzato l’impianto tecnologico inaugurato con le luminarie di Natale. Sono solo stati riconvertiti i colori della bandiera.

Un suggestivo spettacolo di luci che, da questa sera, si arricchirà con l’illuminazione di verde, colore della speranza, della Torre dei Lamberti, l’edificio più alto di Verona.

“Dalla piazza che amiamo di più e che è l’emblema di Verona nel mondo, ogni sera si accende il nostro incitamento – dichiara il sindaco Federico Sboarina – Le parole che ho scelto sono quelle in cui credo veramente. So che sarà così e per questo invito tutta la nostra comunità a rimanere unita e stare virtualmente insieme nei colori della nostra bandiera. Un messaggio netto che mi auguro raggiunga anche i paesi in cui la nostra città è conosciuta. Stiamo attraversando un momento difficile, ma Verona resta la grande città di sempre, con la forza dei suoi cittadini che adesso stringono i denti e quando tutto questo sarà finito li stringeranno ancora di più per una immediata rinascita”.

“Il ringraziamento per la nuova illuminazione di palazzo Barbieri va ai nostri tecnici – spiega il presidente di AGSM Lighting Filippo Rigo –, che sono in questi giorni pienamente operativi per sostenere la città in questa fase di emergenza, e che hanno voluto dire così ai Veronesi che non sono soli. Un segnale positivo, di speranza, reso possibile dall’upgrade tecnologico del sistema di illuminazione pubblica di Verona che AGSM Lighting sta portando avanti e che cambierà il volto della nostra città. Un segnale a costo zero, per non distogliere risorse pubbliche in questi giorni difficili, grazie proprio alle potenzialità delle nostre tecnologie”.

Dedicato a tutti gli Italiani dalla città del volersi bene per antonomasia (NdR).

 

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 si è fermata

Pubblichiamo il comunicato del Comitato

La situazione di emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese ha di fatto bloccato i progetti culturali di Parma Capitale Italiana della Cultura e azzerato l’attrattività dei nostri territori. Ad oggi, come disposto dai provvedimenti adottati, tutte le attività culturali sono sospese fino al 3 aprile e alcune di esse sono state purtroppo cancellate.

Per non disperdere il grande sforzo sin qui compiuto e l’inestimabile patrimonio di eventi messi in cantiere da decine e decine di soggetti che questo grande progetto aveva evocato, stiamo tentando l’impossibile per riprogrammare il maggior numero di attività nella seconda metà dell’anno o, in molti casi l’anno prossimo.

«Viviamo un momento di grande difficoltà – commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra –, che investe con particolare forza il mondo della cultura, di fatto chiuso e che, nonostante i lodevoli tentativi di sperimentare canali alternativi di comunicazione e interazione

artistica e culturale, è letteralmente travolto dalla terribile situazione che stiamo attraversando. Per quel che riguarda Parma 2020, in queste settimane stiamo prendendo contatto con tutti i responsabili dei progetti e cercheremo insieme di capire come si possa rimodulare il palinsesto di un anno che

pare tuttavia gravemente compromesso, in attesa di capire se potremo essere Capitale Italiana della Cultura anche nell’anno 2021, decisione che darebbe a questa rimodulazione un respiro diverso.

Siamo grati al Presidente Bonaccini e ai sindaci Reggio Emilia e Piacenza per il loro appello per “Parma 2021” e che l’intera Destinazione Emilia abbia quindi ancora una volta dimostrato l’unità di intenti che continua ad esistere intorno al progetto di Capitale Italiana della Cultura».

Si attende infatti, in tempi auspicabilmente brevi, di conoscere la decisione del Governo circa la possibilità di concedere a Parma di proseguire il suo percorso di Capitale Italiana della Cultura nel 2021, in modo che si possa tentare di recuperare ciò che si perderà quest’anno e si possa giungere

ancora più pronti a quella che rimane un’occasione di enorme rilevanza per l’intera area emiliana, oggi così colpita e in generale per il nostro Paese.

In queste settimane il team di Parma 2020 non smetterà un solo giorno di lavorare, seppur a distanza, per valutare tutte le azioni che andranno programmate in relazione al calendario, alle risorse e, in particolare, alla comunicazione di Parma 2020, che verrà intensificata per tenere alta l’attenzione sulla Città, sul territorio e su tutto ciò che riprenderemo a fare non appena l’emergenza sarà cessata. Chiediamo a tutti gli amici e ai nostri sostenitori a Parma, in Italia e all’estero che hanno contribuito a costruire il programma di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 di rimanere in contatto con noi per poter avere tutti gli aggiornamenti su ciò che il Governo deciderà e su come il nostro cammino andrà a proseguire.

Chiediamo a tutti di attendere fiduciosi il ritorno di Parma Capitale Italiana della Cultura.

 

Comitato “per Parma 2020”

Esempi di assistenza: a Ferrara “Videochiamiamoci” e farmaci a domicilio

Le videochiamate, nate da una proposta dello staff di ASP, da qualche giorno sostituiscono le visite nei nuclei residenziali gestiti direttamente da ASP (Nucleo Speciale Temporaneo Dedicato alle Demenze e Nucleo AIA) per consentire di mantenere il legame tra gli ospiti e i loro familiari.

“Un’opportunità molto importante – commenta l’assessore alle Politiche sociali Cristina Coletti – l’iniziativa di videochiamata messa a punto dal Centro Servizi alla Persona-ASP Ferrara, che si aggiunge a una mobilitazione più ampia in questa situazione di emergenza. Emergono spontaneamente sia nell’ambito dei servizi di assistenza sia in quello più ampio del volontariato a livello di tutto il territorio comunale iniziative come questa che denotano una generosità e una professionalità davvero apprezzabili in un settore dove vedo mettere in atto tutte le misure possibili che coniugano il senso di responsabilità con quello della sensibilità e dell’attenzione per la persona”.

Le precauzioni imposte dal Coronavirus portano infatti a inevitabili modifiche anche per la quotidianità dei più anziani ospiti dei nuclei residenziali. Proprio per tutelarli Asp ha infatti sospeso gli ingressi e chiuso il centro diurno. “Ma se gli abbracci e le carezze sono proibite, gli sguardi negli occhi virtuali no – spiegano gli operatori – e grazie a questa forma di comunicazione a distanza è possibile fare sentire meno sole le persone che si trovano adesso in questa delicata situazione”.

Gli anziani fragili ospitati in queste strutture sono, infatti, tra i soggetti più a rischio e le videochiamate consentono loro di chiacchierare con i loro parenti e danno la possibilità ai familiari di assicurarsi che genitori, nonni, zii o fratelli siano in buone condizioni.

I familiari che hanno desiderio di videochiamare possono inviare un messaggio via WhatsApp o chiamare i numeri di seguito indicati e gli operatori si attiveranno:

  1. nucleo C2  3666167809 – 0532 799558
  2. nucleo NAIA 3666167808 – 0532 799579.

Così un familiare di un ospite del nucleo residenziale di Ferrara ha ringraziato un’operatrice dell’Asp: “Gentilissima Sara, volevo ringraziare per la premura e la disponibilità che ASP ha messo a disposizione. Trovo che sia un gesto d’amore e di umanità che mostrate a noi e alle persone care a voi affidate. Con gratitudine“.

A questo servizio si affianca la disponibilità della psicologa, Paola Milani, che opera presso il Centro diurno e nel Nucleo per Persone affette da Demenza. Tenuto conto del particolare momento che stiamo vivendo e delle chiusure degli ambulatori dedicati alle demenze, del Centro diurno e della sospensione delle visite ai nuclei, la dottoressa Milani si è resa disponibile a contattare e ad essere contattata da familiari/caregiver per un monitoraggio attivo. Pertanto i familiari/caregiver sia degli ospiti del Centro diurno che del nucleo, possono chiamare il lunedì e giovedì mattina al numero 0532 799558 (nucleo C2) per avere un confronto o un supporto psicologico.

Molto importante nella tutela degli anziani è stato poi l’impegno quotidiano del personale – fanno notare infine i responsabili di Asp – che si è attivato per garantire tutte le misure di sicurezza a tutela degli anziani prima ancora che propria, non solo con la dedizione e la presenza sul posto di lavoro, ma anche con la competenza dimostrata.

A Ferrara, per ridurre gli spostamenti di persone e contrastare la diffusione del Coronavirus, sono attivi servizi di consegna a domicilio di farmaci.

La Croce Rossa Italiana a livello nazionale e locale, tramite le sedi provinciali e comunali, ha organizzato un servizio di consegna farmaci a domicilio rivolto a: persone con oltre 65 anni, soggetti con patologie respiratorie e febbre superiore a 37,5°, persone non autosufficienti, persone in quarantena. Il numero verde da contattare è l’800 065510.

A livello locale l’Associazione di volontariato “Intornoate” a livello locale ha organizzato un servizio di consegna farmaci a domicilio rivolto a persone residenti a Ferrara in zona Barco e Doro. Il numero da comporre in caso di bisogno è il 337 1545383.

Insieme all’Afm ringraziamo tutti coloro che stanno mettendo in campo questo tipo di servizi importantissimi – afferma l’assessore comunale alle Politiche Sociali Cristina Coletti – un segno concreto e positivo che si inserisce in tutte quelle azioni che hanno come unico obiettivo sostenere i cittadini in difficoltà e quelli più fragili. A tutti gli operatori e volontari va la nostra riconoscenza perché queste attenzioni sono tasselli importanti per la positiva soluzione dell’emergenza”.

 

 

Alessandro Zangara (anche per la fotografia)

 

 

 

Una nave di libri per Barcellona

Una  nave di libri per Barcellona compie il suo undicesimo anno di età e torna a salpare nel Mediterraneo. Dal 21 al 25 aprile il mensile “Leggere:tutti”, in collaborazione con Grimaldi Lines e con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, ha organizzato una serie di nuove e interessanti proposte durante il tragitto e dopo lo sbarco. La partenza è prevista nella serata del 21 aprile dal porto di Civitavecchia; dopo una sosta a Porto Torres per imbarcare i passeggeri provenienti dalla Sardegna, la Cruise Roma della Grimaldi Lines farà rotta verso il porto di Barcellona dove arriverà la sera del 22 aprile per far partecipare i suoi passeggeri, nella giornata seguente, alla Festa di San Giorgio, i libri e le rose.

Il 23 aprile, giorno di San Giorgio, si festeggia infatti la Giornata Mondiale del Libro nella data simbolica in cui ricorre l’anniversario della morte degli scrittori Miguel de Cervantes e William Shakespeare. In questa giornata Barcellona si riempie di rose e libri, in una festa con poeti e scrittori che anima l’intera città: la tradizione vuole infatti che in questo giorno gli uomini regalino una rosa alle donne e siano contraccambiati con un libro.

Durante il viaggio, sia all’andata sia al ritorno, è previsto un ricco programma di intrattenimento: reading, spettacoli teatrali, proiezioni di film, dibattiti e molto altro. Il programma è in via di definizione, ma vi sono già alcune anticipazioni.

Ci saranno, in primis, graditi ritorni sulla Nave di libri: il generale dei Carabinieri Roberto Riccardi, scrittore di gialli di successo, che presenterà il saggio Detective dell’arte in cui racconta le storie di alcuni furti di opere d’arte e il lavoro d’indagine per il loro recupero; il giornalista Gaetano Savatteri, con l’anteprima del suo nuovo libro; Vittorio Russo, capitano di lungo corso della Nave, che parlerà di viaggi del tempo e della memoria attraverso il suo personale Uzbekistan; ed ancora, da Londra, arriverà Donald Sassoon, storico, scrittore e saggista britannico, professore emerito di Storia Europea Comparata alla Queen Mary University of London, presenterà in anteprima il suo ultimo libro The Anxious Triumph: a Global History of Capitalism, 1860-1914 già edito nel 2019 in lingua inglese e a breve in italiano.

Tra i nuovi partecipanti a quest’avventura si segnalano Oscar Di Montigny, manager, divulgatore ed esperto di comunicazione, che presenterà in anteprima la sua nuova opera; sul tema della gratitudine; Eugenia Romanelli con il libro Il corpo della terra. La relazione negata, curato insieme a Giusy Mantione; lo scrittore e musicista  Peppe Millanta con La rotta delle Nuvole, un libro decisamente evocativo del viaggio.

Spazio anche alla musica e al cinema con la cantautrice Grazia Di Michele, che parlerà del libro autobiografico Apollonia, e Carlotta Rondana, tra le interpreti dell’ultimo film di Ferzan Özpetek La Dea Fortuna. L’attrice presenterà il suo libro Molo 23 e commenterà alcune scene del film. Un’altra importante presenza tra i protagonisti della Nave di libri, è lo scrittore, cantautore, attore e regista David Riondino con il suo libro Sussidiario che rappresenta molto bene il carattere ecclettico dell’autore.

Non mancherà il buon cibo, non solo quello preparato dagli chef della Nave, ma anche quello “raccontato” dallo chef Renato Bernardi e dalla conduttrice televisiva Adriana Volpe, autori del libro Così mi piace, e attraverso la pièce teatrale La ricetta perfetta è quella che alla fine si scrive di Gianni Zagato, scritta in occasione dei 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi, interpretata per l’occasione dall’attore Gino Manfredi.

Anche a Barcellona, oltre alla possibilità di visitare la città, sono previste alcune iniziative, come la passeggiata nella Barcellona Letteraria e incontri all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona.

Prezzi di partecipazione per adulti e famiglie a partire da 432,00 euro a persona (sistemazione in cabina doppia in nave e in camera doppia in hotel a Barcellona; la quota di partecipazione parte da 420,00 euro per chi si imbarca a Porto Torres). Prezzi speciali  per Istituti scolastici a partire da 330 euro.

Si invitano i lettori ad informarsi circa l’effettiva realizzazione dell’evento (momentaneamente confermato) con i seguenti canali: Sito ufficiale: https://leggeretutti.eu/. Infoline: info@leggeretutti.it – +39 06 44254205.

 

Elisabetta Castiglioni

 

Avviso sospensione attività

La Redazione aveva già comunicato ai lettori di informarsi preventivamente circa l’effettiva realizzazione di alcune manifestazione di cui abbiamo ricevuto notizia. Ecco la comunicazione ricevuta ora ora relativa ai concerti IUC e Roma Sinfonietta. Nell’occasione, sollecitiamo ancora di verificare che mostre, musei e ogni altra attività, anche di cui abbiamo dato notizia, sia accessibile al pubblico e/o venga effettivamente realizzata, date le recenti disposizioni di carattere sanitario.

In ottemperanza al DPCM del 4 marzo 2020 relativo alle misure di contrasto alla diffusione del coronavirus, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma comunica la sospensione dei concerti previsti fino al 3 aprile 2020 presso l’Aula Magna dell’Università “Sapienza” e al Piccolo Eliseo.

Informazioni sui rimborsi e sull’eventuale riprogrammazione dei concerti saranno tempestivamente comunicate attraverso i canali ufficiali  (www.concertiiuc.it) e social media.

 

Allo stesso modo, l’Associazione Roma Sinfonietta informa che i propri concerti presso l’Università di Roma “Tor Vergata” sono sospesi fino al 3 aprile 2020, nel rispetto del decreto-legge del 4 marzo 2020 e delle direttive dell’Università di Roma “Tor Vergata”,

Le nuove date saranno pubblicate non appena definite.

 

Mauro Mariani

 

 

 

Il 6 marzo anche Ferrara ‘si illumina di meno’ e punta lo sguardo su alberi e piante

Riflettori puntati su piante e alberi per l’edizione 2020 di ‘M’illumino di meno’, la Giornata del Risparmio energetico a cui, come di consueto, il Comune di Ferrara ha voluto aderire con una serie di iniziative. Venerdì 6 marzo si rinnova infatti l’appuntamento annuale con la campagna nazionale promossa fin dal 2005 dalla trasmissione radiofonica di Radio2 ‘Caterpillar’, che quest’anno richiama l’attenzione sull’importanza del verde, con l’invito a tutti a piantare alberi e piante, strumenti naturali per ridurre la principale causa dell’aumento dei gas serra e quindi dell’innalzamento delle temperature.

Le iniziative ferraresi sono state illustrate dall’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni e da Elisabetta Martinelli e Michele Pancaldi del Centro Idea del Comune di Ferrara.

Come per le passate edizioni, il Comune di Ferrara, con il coordinamento del proprio Centro Idea, testimonierà il proprio supporto all’iniziativa con lo spegnimento, nella serata del 6 marzo 2020, dell’illuminazione artistica dell’acquedotto monumentale di piazza XXIV Maggio (ad eccezione delle luci funzionali all’ingresso della struttura), dell’illuminazione artistica di corso Martiri della Libertà e piazza Trento Trieste, che comprende l’illuminazione della facciata e della fiancata del Duomo, della Torre della Vittoria e della Torre dell’Orologio, e dell’illuminazione artistica delle Mura storiche della città (ad eccezione di via Bacchelli).

“Oltre a questo ormai tradizionale spegnimento – ha annunciato l’assessore Balboni – quest’anno abbiamo voluto anche noi rivolgere l’attenzione al verde cittadino. Il Centro Idea ha infatti realizzato un report con i numeri delle piante che in questi anni ha distribuito gratuitamente a cittadini, scuole e associazioni, in occasione dell’annuale Giornata degli alberi, contando un totale di quasi 16mila piante consegnate dal 2006 al 2019 (v. tabella a fondo pagina). Una sorta di ‘bosco diffuso’ nella città, del quale ci piacerebbe creare un album fotografico, lanciando una campagna di raccolta di immagini delle piante, da qui al prossimo novembre. Il tutto nell’ottica sia di una sensibilizzazione sulle questioni ambientali sia di una maggiore partecipazione dei cittadini su questi temi”.

“Visto che i ferraresi – ha confermato Elisabetta Martinelli – in questi anni hanno sempre risposto benissimo all’invito a piantare alberi, ci è sembrata una buona idea valorizzare con questa campagna l’impegno che si sono assunti prendendosi cura delle piante che abbiamo affidato loro, e che annualmente ci vengono fornite gratuitamente dal vivaio regionale. Da qui al prossimo novembre attendiamo quindi di ricevere le foto delle piante, magari nella versione primaverile, per creare un album virtuale”. “La campagna ‘Scopriamo il Bosco diffuso di Ferrara’ – ha aggiunto Michele Pancaldi – vuole essere anche uno strumento di rendicontazione condivisa rispetto al verde cittadino, nella consapevolezza che il valore di un albero, in termini di termoregolazione, biodiversità, oltre che di estetica, è di gran lunga superiore rispetto al suo costo effettivo. Con la raccolta delle immagini ci piacerebbe anche scoprire come queste piante sono entrate nella quotidianità delle famiglie”.

 

Alessandro Zangara (anche per l’immagine)

Le canzoni del Premio Amnesty International Italia

Amnesty International Italia e Voci per la Libertà annunciano le dieci canzoni candidate quest’anno al Premio Amnesty International Italia, sezione Big. Un riconoscimento che va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente.

Sono in lizza in questa edizione (elencati in ordine alfabetico per artista): Brunori Sas con “Al di là dell’amore”, Niccolò Fabi con “Io sono l’altro”, Levante con “Andrà tutto bene”, Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”, Motta con “Dov’è l’Italia”, Willie Peyote con “Mostro”, Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”, Tre allegri ragazzi morti feat. Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”, Margherita Vicario con “Mandela”, The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”.

Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 17 al 19 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).

Il premio, nato nel 2003, viene assegnato da una giuria composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International e di Voci per la Libertà.

Ne fanno parte: Claudio Agostoni (Radio Popolare), Giò Alajmo (Spettakolo.it), Diego Alligatore (Smemoranda), Daniela Amenta (Radio Capital), Giuseppe Antonelli (linguista), Eugenio Arcidiacono (Famiglia Cristiana), Massimo Arcangeli (linguista), Valeria Benatti (Rtl 102.5), Marta Cagnola (Radio24), Angela Calvini (Avvenire), Marco Cavalieri (Radio Elettrica), Francesca Cheyenne (Rtl 102.5), Angiola Codacci Pisanelli (l’Espresso), Massimiliano Colletti (Radio Città del Capo), Valerio Corzani (Rai Radio 3), Silvia D’Onghia (Il Fatto Quotidiano), Enrico de Angelis (storico della canzone), Danilo De Blasio (Festival dei diritti umani), Katia Del Savio (Indiana Music Mag), Enrico Deregibus (operatore culturale), Maria Antonia Fama (Radio Articolo 1), Federico Guglielmi (AudioReview), Ambrosia Jole Silvia Imbornone (Rockerilla), Andrea Laffranchi (Corriere Della Sera), Michele Lionello (Voci per la Libertà), Luigi Manconi (sociologo), Stefano Miliani (Globalist), Giommaria Monti (Rai3), Riccardo Noury (Amnesty International Italia), Simona Orlando (il Venerdì di Repubblica), Elisa Orlandotti (FunnyVegan), Angelo Pangrazio (Tgr Veneto), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Rai Radio 1), Gianluca Polverari (Radio Città Aperta), Gianni Rufini (Amnesty International Italia), Valeria Rusconi (la Repubblica), Emanuele Russo (Amnesty International Italia), Giordano Sangiorgi (Mei), Renzo Stefanel (Classic Rock Italia), Marcella Sullo (Gr Rai), Monica Triglia (allonsanfan.it), Giorgio Testi (regista), Giulia Caterina Trucano (Grazia), John Vignola (Rai Radio 1), Savino Zaba (Rai Radio 1).

Negli anni si sono aggiudicati il riconoscimento: Daniele Silvestri, Ivano Fossati, Modena City Ramblers, Paola Turci, Samuele Bersani, Subsonica, Vinicio Capossela, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Fiorella Mannoia & Frankie Hi-Nrg Mc, Enzo Avitabile & Francesco Guccini, Max e Francesco Gazzè, Mannarino, Edoardo Bennato, Nada Malanima, Brunori Sas e Roy Paci.

Per quanto concerne la sezione del premio riservata agli artisti emergenti, è disponibile sul sito www.vociperlaliberta.it il bando di concorso per questa nuova edizione. Possono partecipare cantautori e band che abbiano realizzato un brano che tratti di diritti umani, in qualsiasi lingua o dialetto e di qualsiasi genere musicale. La scadenza del bando è fissata per lunedì 4 maggio. Semifinali e finali si svolgeranno in luglio durante il festival a Rosolina Mare.

Gli artisti che si iscriveranno entro il 16 marzo avranno la possibilità di partecipare anche al Premio MEI Musplan: infatti tra tutti gli iscritti che entro quella data avranno caricato il proprio brano in una apposita playlist sulla piattaforma musplan.com una commissione ad hoc selezionerà il primo semifinalista del concorso di Voci per la Libertà.

I semifinalisti saranno 8 in totale: oltre al vincitore del Premio MEI Musplan, gli altri 7 saranno selezionati tra tutti gli iscritti dall’organizzazione di Voci per la Libertà.

È intanto disponibile il cd-book “20×22”, un’opera che vuole celebrare la 22a edizione di “Voci per la Libertà”, quella del 2019. All’interno dell’opera compaiono i brani dei venti artisti che si sono esibiti in quella occasione o hanno partecipato ad uno degli altri eventi dell’anno legati al festival. Nel booklet a fianco di ciascun brano compare un’illustrazione di un artista contemporaneo che ha rappresentato la canzone con una sua opera. Il cd “20×22” non è solo un prodotto fisico, ma anche un progetto multimediale.

 

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