E’ “Lucky Devils” di Verena Endtner (Russia, Svizzera, 2013) il film vincitore dell’undicesima edizione del premio “Amnesty Giffoni Film Festival”. A scegliere il lungometraggio che ha meglio affrontato e rappresentato il tema dei diritti umani e’ stata una giuria di soci e sostenitori di Amnesty International campani con la seguente motivazione: “Lucky Devils ci dimostra ancora una volta come l’arte e la cultura possano svolgere un ruolo fondamentale e piu’ incisivo della stessa politica nel progresso reale di una nazione. I bambini di San Pietroburgo ritrovano nel circo Upsala il diritto di sperare e sorridere, forse il vero primo e fondamentale diritto umano”. Per il quinto anno consecutivo, inoltre, la Sezione italiana di Amnesty International ha consegnato il premio Amnesty Corto Giffoni Film Festival, nell’edizione 2014 conferito a “Feathers” di Adriano Giotti (Italia, 2014). Il premio e’ stato scelto da una giuria composta da soci e sostenitori di Amnesty International dell’Agro Nocerino Sarnese con la seguente motivazione: “per la capacita’ di descrivere con poesia le forme inaspettate con cui il coraggio dei buoni puo’ emergere anche nelle condizioni di vita piu’ frustranti. Per il lieto fine realistico, che ci ricorda che l’umanita’ degli ultimi e’ piu’ forte degli schemi sociali su cui affonda le proprie radici il razzismo”. Nelle precedenti edizioni, il premio Amnesty Giffoni Film Festival e’ stato assegnato a “The Wooden Camera” di Ntshaveni Wa Curuli (2004), “Innocent Voices” di Luis Mandoki (2005), “Zozo” di Josef Fares (2006), “Rosso Malpelo” di Pasquale Scimeca (2007), “Heart of Fire” di Luigi Falorni (2008), “Skin” di Anthony Fabian (2009), “The story of me” di Luiz Villaça (2010), “Lost in Africa” di Vibeke Muasya (2011), “Stay” di Lourens Blok (2012) e “Mike says goodbye!” di Maria Peters (2012). Nelle scorse edizioni il premio Amnesty Corto Giffoni Film Festival e’ stato assegnato a “DisAbili” di Angelo Cretella (2010), “Hai in mano il tuo futuro” di Enrico Maria Artale (2011), “Heimatland” di Loretta Arnold, Andrea Schneider, Marius Portmann e Fabio Friedli (2012) e “Hollow Land” di Uri Kranot e Michelle Kranot (2013).
Amnesty International Italia