Il ‘Progetto Ferrara to bee’

Ferrara può avere le caratteristiche per offrire un habitat favorevole alla sopravvivenza delle api, proprio in un momento come l’attuale in cui questi insetti, di grande importanza per l’uomo, si stanno riducendo velocemente a causa dell’agricoltura intensiva e dell’uso di pesticidi nocivi? Alla complessa domanda cercheranno di rispondere in un prossimo futuro Giuseppe Zanini della società agricola Apicoltura d’Este e lo studente Ennio Mallia della facoltà di Design del prodotto industriale di Unife impegnato nella sua tesi di laurea che, con la collaborazione del Comune di Ferrara/assessorato all’Ambiente, hanno promosso il progetto “Ferrara to bee“.

L’avvio del percorso di ricerca è avvenuto lo scorso 20 maggio in occasione della Giornata mondiale delle api con il posizionamento di un ‘apiario di studio e monitoraggio’ nel Giardino di Palazzo Schifanoia.

“Nell’ambito di ‘Ferrara to bee’ – ha affermato Giuseppe Zanini – l’attività di una delle arnie sarà costantemente monitorata e tutti i dati che emergeranno saranno inviati al Crea di Bologna, un laboratorio specializzato che analizzerà il miele e i residui sul miele, della cera, del favo, del melario e del nido. Tutto questo ci porterà ad avere una rilevazione complessiva per capire se questo ambiente e quindi Ferrara, sia favorevole alla vita delle api in un momento in cui la campagna si sta dimostrando davvero poco accogliente. A settembre, a conclusione del progetto, le api dell’arnia monitorata saranno destinate ad una nuova ‘casa’ realizzata da Ennio Mallia, che consentirà di assistere in diretta alle funzioni quotidiane dell’alveare. Si tratterà di una vera e propria ‘arnia didattica’, visitabile da tutti in un luogo ancora da individuare, ma all’interno della nostra città”.

“E’ un vero piacere – ha affermato l’assessore Alessandro Balboni – un evento che non solo unisce le sensibilità all’ecosistema e alla tutela degli animali, ma è anche un momento di didattica e di apertura della città. Abbiamo reso disponibile al progetto il giardino di palazzo Schifanoia proprio per spingere sempre più ferraresi ad apprezzare, vedere e capire quanto sia importante il ruolo degli insetti impollinatori, domestici e selvatici. Vogliamo anche cercare di sfatare certe preoccupazioni sulla presenza delle api. Questo per l’Amministrazione è solo un primo appuntamento. – ha poi aggiunto l’assessore – L’attività di sensibilizzazione su questo argomento proseguirà infatti anche in futuro insieme al Museo di Storia Naturale, al Centro Idea e al Servizio Ambiente. Ancora, fra gli aspetti interessanti di questo progetto in cui siamo affiancati anche all’Università di Ferrara, è la possibilità di dare vita ad un biomonitoraggio del miele prodotto, un modo per capire quale tipo di inquinanti raccolgano nel nostro territorio le api nella loro attività di impollinazione e di produzione e che apre un interessante capitolo per la ricerca scientifica”.

Ferrara to bee, è il primo progetto di apicoltura urbana e biomonitoraggio nel giardino di Palazzo Schifanoia. Gli insetti impollinatori, ed in particolare le api si stanno riducendo velocemente a causa delle attività umane come l’agricoltura intensiva e l’utilizzo di pesticidi nocivi. Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali presenti sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Si è reso dunque necessario puntare sulle aree urbane per dar nuova vita a una dimensione ambientale ormai compromessa. Ferrara to bee nasce dal progetto di tesi (tutt’ora in sviluppo) dello studente del corso di Laurea in Design del prodotto industriale del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara Ennio Mallia, avente come relatori il prof. Davide Turrini e il prof. Dario Scodeller, in collaborazione con l’apicoltore Giuseppe Zanini ed il Comune di Ferrara. L’apiario di studio e monitoraggio verrà posizionato il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api, mentre la fase di progettazione della nuova arnia urbana si concluderà nei prossimi mesi.

Il progetto ha il compito di informare e sensibilizzare il pubblico, fornendo nozioni utili che abbattano alcuni stereotipi comuni sul mondo delle api, attraverso l’esperienza visiva e la comunicazione. Dal punto di vista scientifico questi insetti sono degli ottimi bioindicatori dell’inquinamento, pertanto, attraverso i residui che si possono riscontrare nei loro corpi o nei prodotti dell’alveare, è possibile rilevare la presenza di antiparassitari o di altri agenti inquinanti presenti nell’aria come  metalli pesanti e i radionuclidi, rilevati attraverso una successiva analisi di laboratorio.

Ferrara to bee nasce con l’intento di promuovere il valore delle api per la salvaguardia della biodiversità del nostro pianeta e non solo. Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali presenti sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.
Allo stato attuale, l’agricoltura mondiale fa largo uso di veleni e pesticidi, tra cui i neonicotinoidi, letali per le api. La loro vita, già compromessa dagli effetti del riscaldamento globale, è in serio pericolo: in ogni angolo della terra apicoltori e ricercatori registrano sempre più spesso casi di morti improvvise di interi alveari. D’altra parte, le piante delle città non sono coltivate a fini alimentari ed è lì che al giorno d’oggi si rifugia la biodiversità che una volta era presente in tutti i terreni coltivati e incolti. Si è reso dunque necessario puntare sulle aree urbane per dar nuova vita a una dimensione ambientale ormai compromessa.

Dopo un’attenta analisi riguardo al posizionamento delle arnie in un contesto urbano, la splendida cornice del giardino di Palazzo Schifanoia, si è posta come il luogo ideale per accogliere il meraviglioso mondo di questi insetti impollinatori. Il nome del palazzo, in quanto delizia estense, deriva da: “schivar la noia” e si riferisce alla funzione di svago e piacere dell’edificio, proprio come il prodotto di questo apiario.

Alessandro Zangara

“Riaperture” tornerà in versione post estiva con 18 mostre e un Circuito off

“Ideale” è il tema della quinta edizione di “Riaperture PhotoFestival Ferrara 2021“, che animerà la città di Ferrara con 18 mostre in otto spazi diversi da venerdì 10 settembre fino a domenica 3 ottobre 2021.

“Passiamo da un festival della durata di due fine settimana lunghi – ha detto il presidente dell’associazione Brini – a una durata di quattro weekend, con le mostre che rimarranno aperte dal venerdì alla domenica. Oltre alle mostre della manifestazione ufficiale, dislocate in otto location che riveleremo tra fine agosto e l’inizio di settembre, ci sarà questo Circuito off che darà anche l’opportunità di scoprire posti e spazi di attività cittadine che non si conoscono”. 
“Sono molto felice che Riaperture si faccia – ha sottolineato l’ass. Gulinelli – abbiamo bisogno tutti di ripartire e rimettere in pista iniziative culturali come questa, che coinvolge un’associazione e tante persone animate da passione e impegno. C’è tutta una filiera e un indotto che devono essere tutelati e salvaguardati e il nostro impegno è indirizzato ad aiutarvi a superare tutte le difficoltà. Ho molta attesa per la presenza di Franco Fontana, che è uno dei fotografi con i quali siamo cresciuti tutti, e sono al vostro fianco per aiutarvi a realizzare il proposito di farlo venire a Ferrara anche di persona, oltre che con il suo lavoro”.

“Praga 1967”, di Franco Fontana

Il tema della V Edizione di Riaperture Photofestival Ferrara si pone come un esercizio di fantasia, una proiezione immaginifica in tensione verso l’assoluto senza mai raggiungerlo, ma capace di cambiare i passi in un vero e proprio percorso. Nella sua apparente inconsistenza, ogni ideale è in grado di trasformare tanto la società quanto l’esistenza di ogni singolo individuo; ed è proprio su questo grande trasporto che tanti fotografi di calibro internazionale si sono interrogati e confrontati. Luoghi particolarmente suggestivi e normalmente non accessibili al pubblico si trasformeranno in veri e propri spazi espositivi temporanei a partire dal 10 settembre e fino al 03 ottobre, tutti i venerdì, sabato e domenica. I siti dismessi ospiteranno i progetti ideali firmati dai grandi nomi della fotografia e dai nuovi talenti. Si viaggerà per il travagliato Est Europa, e più precisamente per le Donbass stories, con gli scatti del fotoreporter Giorgio Bianchi, in compagnia dei protagonisti Spartaco e Liza. Si farà anche tappa in Corea con Korean Dream, immortalati dal fotografo documentarista Filippo Venturi. Con Alessandro Cinque, si attraverserà il focoso Cile con Chile Despertò, mentre con il progetto Chas Chas di Luis Cobelo, ci si immergerà in un’atmosfera magica che omaggia Buenos Aires grazie a un particolare quartiere poetico conosciuto come Parque Chas. Ci si salverà rifugiandosi nei chiaroscuri firmati da Francesco Comello de “L’isola della salvezza”, per poi immergersi nel progetto Drowning World project – SUBMERGED PORTRAITS di Gideon Mendel, fino a incontrare tutto il mondo al Jova Beach Party di Francesco Faraci. Si rifletterà sui tanti cambiamenti avuti con l’arrivo del famigerato Covid-19 con When Everything Changed Covid-19: The European Epicenter di Fabio Bucciarelli, e si racconteranno i tanti colori dell’amore con il progetto Rainbow Families firmato da Eleonora Calvelli.

L’amore è un tema che ritorna anche nel film di Serena Vittorini dal titolo “En ce moment”, dove due giovani donne si incontrano e si innamorano durante il ferreo lockdown imposto dal Covid-19. Della stessa autrice sarà presente anche il progetto “Through you”, un lavoro audiovisivo che raccoglie una serie di conversazioni che la Vittorini ha avuto con persone conosciute tramite una comune app di incontri dopo la rottura con la sua compagna. Oltre che sull’uomo è giusto acuire lo sguardo anche sulla natura e alle sue intrinseche potenzialità, e a farlo è Marco Buratti con “Bio Minds”: dalla natura per la natura. Dalla natura si passa ai “Fiori Nudi”, femminili e profondi, di Arianna Genghini per poi perdersi nei marcati contrasti della fotografa Lea Meienberg di “È Così la Vita – An Ode to Standstill” e, successivamente far albergare lo sguardo nelle “Cento case popolari” di Fabio Mantovani.

Ad animare la V edizione – IDEALE di Riaperture PhotoFestival ci sarà anche un progetto firmato da Franco Fontana, come anche quello dell’artista visiva Christy Lee Rogers, “Christy Lee Rogers for Water Day Photo Contes”t, che si compone di due collezioni ben distinte: MUSE e HUMAN. Il progetto si inserisce all’interno del concorso fotografico internazionale, World Water Day Photo Contest, indetto ogni anno dal Lions Club Seregno AID che organizza mostre ed eventi con l’intento di sensibilizzare le coscienze sull’importanza dell’acqua come diritto fondamentale dell’umanità. La mission del concorso è anche quella di raccogliere fondi per favorire i sistemi di potabilizzazione dell’acqua nei paesi dalle risorse limitate, tant’è che risulta in fase di ultimazione il progetto Koom la viim per la realizzazione di un pozzo e di sistemi di irrigazione in Burkina Faso, co-finanziato proprio dal World Water Day Photo Contest. Il tema della quinta edizione del contest, concluso il 22/03/2021 Giornata Mondiale dell’Acqua, e della mostra itinerante è Valuing Water – Il valore dell’acqua.

Per la prima volta, all’interno di Riaperture PhotoFestival Ferrara, arriva il CIRCUITO OFF, ovvero un percorso parallelo alla manifestazione ferrarese che comprende 30 progetti fotografici selezionati tramite open call. I lavori dei vincitori verranno ospitati all’interno di attività ricettive e commerciali del centro storico di Ferrara, consolidando ancor di più il legame con la città e i suoi attori principali. A prescindere dalle innumerevoli novità di questa V Edizione, Riaperture PhotoFestival Ferrara non può prescindere dal suo consueto concorso fotografico cui è stato possibile partecipare inviando sia un solo scatto, che un intero progetto. A salire sul podio, quest’anno, sono: Francesco Andreoli, Gianmarco Caroti, Karina Castro, Francesca De Chirico, Camilla Milani, Barbara Pau. I vincitori non solo saranno presenti con i propri lavori nel percorso ufficiale del Festival, ma saranno ospiti del Programma Off 2021 della Biennale della Fotografia Femminile a Mantova.

Per info: Riaperture associazione di promozione sociale, via Ortigara 13, Ferrara, http://www.riaperture.com.

Alessandro Zangara (anche per la fotografia)

L’orizzonte visibile-Artisti a confronto’: al Maf una mostra d’arte dedicata al paesaggio

Più di sei mesi fa il MAF (Centro di documentazione del mondo agricolo ferrarese) lasciava forzatamente la sala espositiva e delle riunioni con i suoi utenti per entrare nel mondo del web, con un apposito canale YouTube per mantenere il contatto con i suoi numerosi amici e visitatori. L’esperienza è stata gratificata da più di 12.000 visualizzazioni complessive attraverso alcune rubriche che settimanalmente affrontano i temi della ruralità.

Da alcune settimane il museo ha riaperto alle visite e fino al prossimo 30 settembre è visitabile una nuova rassegna, la mostra d’arte: “L’orizzonte visibile – Artisti a confronto”. Ritorna, quindi, al MAF il tema del paesaggio, caro al mondo rurale, con una serie di suggerimenti forniti dal confronto dei lavori di artisti che, esposti ed analizzati per coppie, forniscono suggerimenti e suggestioni sul tema del guardare e del sentire.

In parete lavori di: Vito Tumiati – Alberta Silvana Grilanda, Gianni Vallieri – Silvan Gastone Ghigi, Riccardo Bottazzi – Gianni Cestari, Franco Floriano Salani – Marco Tessaro, Gastone Gasti – Aldo Bergamini, Marisa Carolina Occari – Paolo Volta e Otello Ceccato – Nino Zagni. La mostra ed il catalogo sono a cura di Gian Paolo Borghi e Corrado Pocaterra.

La rassegna è visitabile ai consueti orari del Museo: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12; la domenica ed i festivi dalle 16 alle 19. La presentazione della mostra e gli approfondimenti sui lavori degli artisti avverranno con appositi video sul canale YouTube del MAF durante tutto il periodo estivo che vedrà in parete la mostra.

MAF – CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DEL MONDO AGRICOLO FERRARESE, Via Imperiale n. 263, San Bartolomeo in Bosco/Ferrara, Tel. 0532.725294

Alessandro Zangara

Anche Ferrara partecipa alla Run4hope 2021 con i militari dell’Esercito Italiano

È prevista per mercoledì 26 maggio alle 9 la partenza della tappa ferrarese della ‘Run4hope 2021’, il Giro d’Italia podistico a staffetta, promosso per raccogliere fondi a sostegno di AIRC per la lotta ai tumori infantili.

Alla partenza, prevista in piazza Trento Trieste, davanti alla Torre della Vittoria, sarà presente, per un saluto ai partecipanti, l’assessore comunale allo Sport Andrea Maggi assieme al gruppo podistico del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (BO) che, con il Colonnello Emilio Giglio, comandante del Reggimento, saranno impegnati nella frazione podistica.

La tappa di Ferrara, organizzata con il supporto dell’Amministrazione comunale, vedrà infatti la partecipazione straordinaria dell’Esercito Italiano, che ha concesso il suo patrocinio alla nobile iniziativa, con la presenza degli uomini e delle donne del Reggimento Genio Ferrovieri, che percorreranno la frazione in partenza dal centro storico cittadino con arrivo a Molinella. I partecipanti raccoglieranno il testimone proveniente da Comacchio, portato (il giorno prima) dai podisti della Corriferrara, in una sorta di gemellaggio con la storica manifestazione podistica ferrarese.

A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, la Run4hope 2021 si svolgerà lungo più percorsi all’interno delle diverse Regioni d’Italia, già partiti in contemporanea lo scorso 22 maggio e con conclusione prevista per domenica 30 maggio. Ogni giorno, in base al percorso individuato dai vari Comitati Regionali Run4Hope, sarà percorsa una tratta prestabilita che vedrà coinvolti i podisti del territorio (singoli o in gruppi sportivi, associazioni, o altro) chiamati a correre per sostenere AIRC- Fondazione Italiana Ricerca sul Cancro, nella lotta ai tumori infantili.

Il percorso emiliano romagnolo prenderà il via da Bologna, passando poi per Forlì, Ravenna, Comacchio, Ferrara, Molinella, di nuovo Bologna, Modena, Rubiera, Parma, Fiorenzuola e infine Piacenza.

Per la tappa ferrarese il Comune garantirà il proprio supporto logistico e organizzativo, oltre a un servizio di accompagnamento da parte del Corpo di Polizia Locale che, con una pattuglia motociclistica, scorterà i militari podisti lungo tutto il tratto nel territorio comunale.


Alessandro Zangara

I Giardini estensi, luoghi di incanto e di studio, raccontati da Francesco Scafuri

Giovedì 27 maggio 2021 alle 17 sarà trasmesso in diretta streaming dalla biblioteca “Lionello Poletti” dell’Accademia delle Scienze di Ferrara il convegno accademico di studi sul tema “Giardini estensi e semplici: aspetti estetici e nuove scoperte scientifiche”, organizzato dalla stessa Accademia delle Scienze in collaborazione con il Comune di Ferrara (Assessorato alla Cultura) e le associazioni De Humanitate Sanctae Annae Odv e Ferrariae Decus.

Dopo i saluti del Presidente dell’Accademia, Francesco Scutellari, seguirà la relazione di Francesco Scafuri (responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche presso il Servizio Beni Monumentali del Comune di Ferrara), che approfondirà, sulla base degli studi e delle ricerche condotte negli ultimi anni, alcuni temi relativi allo sviluppo dei giardini nella Ferrara del XV e XVI secolo. La conferenza sarà visibile in diretta streaming sul canale youtube al link diretto: https://youtu.be/mUJQM0D86IE

Scafuri si soffermerà in particolare sugli incantevoli giardini estensi, nei quali le siepi di bosso e le piante sempreverdi divenivano grazie all’ars topiaria elementi fondamentali di contemplazione estetica all’insegna della bellezza della primavera, giovandosi altresì della frequente presenza di fontane monumentali. Nel contempo, i giardini rappresentavano luoghi di studio in cui, oltre agli spazi dedicati agli alberi da frutto, rivestivano particolare importanza le piante medicinali (i cosiddetti“semplici“), considerate fondamentali per la cura delle malattie, di cui peraltro nel Rinascimento non si conosceva molto. Tuttavia, soprattutto nel corso del Cinquecento si riscontra da una parte un notevole sviluppo degli studi legati a queste piante particolari (per la maggior parte note o poco conosciute), dall’altra un largo interesse per particolari specie vegetali che cominciavano a giungere dalle Americhe, oltre che dall’Asia. Questo spirito nuovo che aleggiava sulla città, legato alla ricerca e alla conoscenza, porterà a nuove scoperte scientifiche, favorite dalla presenza a Ferrara di speziali, ma soprattutto di medici e botanici, come Nicolò da Lonigo detto il Leoniceno, Giovanni Manardo e Antonio Musa Brasavola, senza dimenticare il celebre frate Evangelista Quattrami da Gubbio, che verso la fine del XVI secolo fu al servizio di Alfonso II d’Este come erbarius (botanico) e Praefectus dell’orto ducale.

Alessandro Zangara (anche per la fotografia)

Un ricordo infantile di Leonardo Da Vinci

Sarà dedicato all’opera di Sigmund Freud dal titolo “Un ricordo infantile di Leonardo da Vinci”, nella nuova edizione a cura di Enzo Cicero, la conferenza in diretta video venerdì 26 marzo 2021 alle 17 sul canale youtube dell’Ariostea.

All’incontro, a cura dell’Istituto Gramsci e dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, interverranno lo stesso Enzo Cicero (docente Università di Messina) e Giuseppe De Vita (docente di Storia e Filosofia al Liceo Carducci di Ferrara). Presenta Nicola Alessandrini.

Leonardo da Vinci era adulto, quando raccontò un sogno remoto, eppure vivido in lui. Rammentava che, adagiato nella culla, un “avvoltoio” librandosi nell’aria, con la coda gli picchiettò le labbra: preannuncio delle ricerche pioneristiche sul volo umano. Nel secolo dell’aviazione, un altro pioniere, Freud, lesse in filigrana quel ricordo. Il sogno così si congedò dal cielo, per inabissarsi nei cunicoli dell’anima. Dai sotterranei di labili indizi emerse una biografia controversa. Per la psicoanalisi quel sogno non era più l’oracolo del futuro alato di Leonardo, ma il suo passato di piombo, che non passa, perché dimora nell’abisso dell’anima, più grande di tutti i cieli. La ricerca estetica e scientifica, luce del giorno nel mondo, svela con il metodo di Freud il suo volto notturno. La luna è nera, abitata da fantasmi, le stelle fossili, eppure capaci ancora di irradiazioni. Il sorriso della Gioconda è forse l’accenno di un ghigno alla credibilità della psicoanalisi? E la parete umida da cui si staccano i pigmenti del Cenacolo simboleggia il fallimento dell’investigazione freudiana?

In un labirinto di suggestioni, sensualità e bellezza cercheremo con la nuova, felice traduzione del sogno di Leonardo, le congetture di Freud, la cui biografia diventa prisma, in cui l’autore si riflette nella sua ricerca. Saggezza vuole che allo specchio si chieda la “riflessione”, il “pensare” invece spetta a noi che guardiamo.

Fino al termine della situazione emergenziale tutti gli incontri culturali dell’Ariostea si svolgeranno in diretta video, nell’orario indicato, sul canale youtube della Biblioteca comunale (https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg) oppure tramite il link alla homepage del Servizio Biblioteche e Archivi (http://archibiblio.comune.fe.it).

Alessandro Zangara

21 marzo. Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge il 21 marzo 2021 alla sua ventiseiesima edizione.

“Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti”. Queste le riflessioni e gli obiettivi del comitato organizzatore ferrarese, costituito da enti e associazioni del territorio, che il vicesindaco Nicola Lodi ha voluto far sue a nome di tutta l’Amministrazione comunale e dei cittadini ferraresi.

Come nel 2020, anche quest’anno la Giornata – riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017 – e i suoi significati non possono prescindere dalle difficoltà che stiamo vivendo a causa della pandemia da Covid-19; tuttavia anche quest’anno la voglia di esserci, la capacità di rendersi attivi e prossimi ai familiari delle vittime prevarranno, nonostante la circostanza contingente.

Il contesto che stiamo vivendo non è purtroppo dissimile dal precedente, benché l’orizzonte sia più visibile. C’è bisogno ancora una volta di scelte personali e collettive che limitino la diffusione del virus, che resta molto violento e pericoloso.

Lo slogan: A ricordare e riveder le stelle

“A ricordare…” L’etimologia latina di ricordare ci restituisce un duplice significato: re- indietro, ma anche ‘nuovamente’, e cor cuore. Richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa: ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria.

“… e riveder le stelle”, citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte.

Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. La parola stessa desiderio ci rimanda al cielo: desiderare è avvertire la mancanza di stelle. E le stelle sono anche le persone che ogni giorno si battono per la giustizia sociale e la legalità democratica, fari del nostro operare ed esempi ai quali guardare. A loro dobbiamo quotidianamente volgere il nostro sguardo. Osservare le stelle nel cielo vuol dire avere un panorama sgombro da nuvole, nitido, ciò a cui dobbiamo tendere per superare una fase caratterizzata da offuscamento e confusione.

Il titolo della Giornata vuole dunque essere un inno alla vita, allo sguardo verso un orizzonte migliore da costruire insieme, a partire dalla memoria di chi quella vita ci ha lasciato, come un testimone nelle mani di un corridore che deve vincere la gara più importante, quella per l’affermazione del bene collettivo, del bene comune.

Le iniziative a Ferrara per celebrare la giornata del 21 marzo 2021

Le iniziative ferraresi sono promosse dai Coordinamenti di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico-Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, in collaborazione con il Tribunale di Ferrara, con il Comune di Ferrara, il Comune di Voghiera, con la sezione ferrarese del Sism, Segretariato italiano studenti medicina, e con la Regione Emilia Romagna.

Alla luce dell’evolversi della situazione della pandemia da Covid-19 e dei provvedimenti in vigore per contenere i contagi, le proposte del 21 marzo 2021 a Ferrara, con senso di responsabilità, cercano un punto di mediazione tra la necessità di non organizzare grandi manifestazioni e assembramenti e il bisogno di vivere un momento di memoria e impegno, in piena sicurezza. Per questo le iniziative in programma si terranno online.

Così Isabella Masina, Coordinatrice Provinciale di Avviso Pubblico: “In questa Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie vogliamo ricordare tutti gli amministratori locali e il personale della Pubblica Amministrazione colpiti dalla violenza mafiosa per aver difeso i principi e i valori della democrazia e della nostra Costituzione. Il miglior modo per ricordare queste donne e questi uomini è dare continuità a quell’impegno che Avviso Pubblico ha iniziato 25 anni fa e che consiste nello stare a fianco e nel sostenere le amministratrici e gli amministratori locali che svolgono progetti e attività tesi a promuovere la cultura della trasparenza, della legalità e della cittadinanza attiva e responsabile. Nel ricordo delle vittime innocenti che celebriamo, dobbiamo solennemente rinnovare la promessa del nostro impegno a rispettare le persone, la Costituzione e le leggi, a svolgere il nostro incarico pro tempore di amministratori pubblici con fedeltà, disciplina e onore nell’interesse esclusivo dell’Italia”.

La ‘stella’ cui vogliamo rivolgerci simbolicamente a Ferrara in questo 21 marzo è Rosario Livatino, che nell’immaginario comune è conosciuto come il ‘giudice ragazzino’, assassinato in un agguato il 21 settembre 1990, a 37 anni, lungo la strada statale Agrigento-Caltanissetta, mentre si stava recando in Tribunale a bordo della sua auto e senza scorta.

Giovanni Paolo II definì il giovane giudice “martire della giustizia e, indirettamente, anche della fede”, ora Francesco ha autorizzato la sua beatificazione. “Coraggioso servitore dello Stato, della giustizia e del bene comune. Testimone di speranza e di vita contro sistemi di potere, di violenza e di morte”, queste le parole di don Luigi Ciotti per descrivere Rosario Livatino alla notizia della conclusione del percorso di beatificazione.

“Abbiamo scelto la figura del Dott. Rosario Livatino – afferma l’avvocato Donato La Muscatella, referente del Coordinamento di Ferrara di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – non solo perché è giunto da poco a conclusione il processo di beatificazione che ne ha attestato le virtù di fede, ma anche per la sua storia personale, che ha costituito un modello esemplare di credibilità nella responsabilità, di Magistrato pacato e inarrestabile, che senza clamori e anche contro il pregiudizio di qualcuno, legato alla sua giovane età, ha portato avanti il suo lavoro, senza timori né aspettative. Ha tradotto i propri valori in Impegno, quotidiano e silenzioso”. “Alla sua figura – continua La Muscatella – il nostro territorio era peraltro già legato, per la presenza di un ‘luogo di Memoria’: l’aula A del Palazzo di Giustizia, che a lui era stata intitolata nel 2009, proprio in occasione di un precedente 21 marzo”.

Lunedì 22 marzo dalle 18.00 sulla pagina fb del Sism-Ferrara, la salute bene comune, la cui importanza è stata riscoperta da molti proprio con la pandemia che stiamo vivendo, sarà invece al centro di “Ripartiamo dalla cura”, ideato in collaborazione con il Sism Segretariato italiano studenti medicina-Sezione di Ferrara. Con Andrea Panvini (SISM – National Officer on Human Rights and Peace) e Alice Lupato (SISM Ferrara), che hanno contribuito alla redazione, verrà presentato il dossier “InSanità. L’impatto della corruzione sulla nostra salute”, che attraverso documenti istituzionali, dati delle forze dell’Ordine e delle inchieste giudiziarie, e con due focus sulla percezione della corruzione in ambito sanitario, punta ad accendere la luce su alcune delle condotte che maggiormente espongono il mondo dell’assistenza alla salute.

Sempre in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, la biblioteca del Comune di Ferrara per ragazzi Casa Niccolini – alla quale va un sentito ringraziamento da parte dei Coordinamenti territoriali di Ferrara di Libera e Avviso Pubblico – ha appositamente ideato una bibliografia sui temi della legalità, della giustizia e della cittadinanza responsabile e consapevole. Si potrà sfogliare dal 20 marzo sul sito di Casa Niccolini (archibiblio.comune.fe.it/2126/biblioteca-comunale-casa-niccolini), sulla pagina facebook (www.facebook.com/CasaNiccolini) e su Instagram (www.instagram.com/casaniccolinibibliotecaragazzi). I volumi si potranno avere in prestito su prenotazione dei titoli desiderati tramite il sito https://bibliofe.unife.it oppure contattando Casa Niccolini (info.niccolini@comune.fe.it – 0532418231). Da sabato 13 marzo 2021 Casa Niccolini Biblioteca Ragazzi è aperta con appuntamento in questi orari: martedì, giovedì 14.30-18.30; mercoledì 9.00-12.30 e 14.30-18.30.

Alessandro Zangara

La vita da romanzo della scrittrice Irene Nemirovskj raccontata da Michele Balboni

Ripercorre la vita della scrittrice di origine ebraica, deceduta ad Auschwitz, Irene Nemirovskj il libro di Michele Balboni dal titolo ‘Irene nell’aria’ che sarà presentato martedì 16 febbraio 2021 alle 17 in diretta video sul canale youtube della biblioteca comunale Ariostea di Ferrara.

Nel corso dell’incontro, inserito nel programma di appuntamenti culturali in streaming dell’Ariostea, sono previste letture a cura del Consorzio Eventi Editoriali.

La vita di Irène Némirovsky (Kiev 1903 – Auschwitz 1942) è essa stessa un romanzo, quel romanzo che lei non ha voluto né ha potuto scrivere perché uccisa a soli trentanove anni. Nella prima parte di “Irene nell’aria” – biografia parlata di Irène Némirovsky – si racconta della vita della scrittrice, attraverso le sue stesse parole prese dai romanzi e seguendo i suoi luoghi: Russia, Finlandia, Francia. Nella seconda parte si propongono i temi principali affrontati dall’autrice: la madre, il padre, l’amore, i gatti, gli ebrei. Si torna infine al racconto degli ultimi mesi di vita prima della morte nel campo di sterminio di Auschwitz nell’agosto 1942, con la storia della pubblicazione postuma di “Suite francese”. Emblema questo, semmai ce ne fosse bisogno, della forza immortale della scrittura che fa risorgere parole, pensieri, persone.

Michele Balboni, dirigente d’azienda, scrittore velleitario, ha pubblicato: Il mio tango (Volta La Carta edizioni, 2013); La Diva del tango – alla ricerca del niño rubato (Faust Edizioni, 2014), Premio Letterario per i Diritti Umani e di cui una copia è stata consegnata a Papa Bergoglio; Il tango delle parole – racconti e fantasie (Europa Edizioni, 2016); A Mezza Luce – Ferrara, 1958 (Edizioni La Carmelina 2018).

Alessandro Zangara (anche per l’immagine)

I segreti di Pinocchio

Si è parlato di ‘Pinocchio’ e dei segreti del suo successo senza tempo alla Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara con Daniela Cappagli in diretta video sul canale youtube della biblioteca.

Pinocchio ha 140 anni. La frase suona strana eppure è uno dei libri più noti al mondo. Ancora oggi è molto letto nei più di 200 idiomi in cui è stato tradotto ed ha superato con lode l’usura del tempo e delle mode così da conquistarsi un posto d’onore nella letteratura classica.
Le avventure di Pinocchio, poi, sono state ispirazione di versioni teatrali, cinematografiche, di cartoni animati, di fumetti, di sculture, di opere grafiche e persino di murales. Pinocchio e gli altri protagonisti – da Geppetto a Lucignolo al Grillo Parlante, da Mangiafoco al Gatto e la Volpe, alla Fata turchina – sono entrati nell’immaginario collettivo a simboleggiare comportamenti, vizi e virtù. Ma qual è il segreto del suo successo? Perché il burattino nato dalle mani di Geppetto è diventato così popolare? In lui il lettore si immedesima e per dirla con Benedetto Croce, Collodi ha creato “un libro umano, che trova le vie del cuore” o ancora, citando Benigni, la favola di Pinocchio è “per quei bambini che vanno dai 4 agli 80 anni”, scritta in modo coinvolgente, veloce e immaginifico.

Insomma Pinocchio piace ed è piaciuto a intere generazioni. Ne riparliamo ancora oggi dopo quasi un secolo e mezzo dalla pubblicazione del primo episodio della storia sul Giornale dei bambini nel 1881.

Alessandro Zangara (anche per l’immagine)

La storia e i segreti di piazza Ariostea di Ferrara online

Piazza Ariostea agli inizi del ‘900, cartolina

Ripercorrono la storia di piazza Ariostea, con curiosità, notizie inedite e tanti richiami cinematografici, i dieci filmati online sul canale youtube del Comune di Ferrara. A parlare sono gli storici, esperti e amministratori ferraresi che nei mesi scorsi avrebbero dovuto partecipare a una giornata di alti studi interamente dedicata proprio a piazza Ariostea, ideata dal Comune di Ferrara (con il proprio ufficio Ricerche Storiche) e dall’associazione De Humanitate Sanctae Annae, poi annullata a causa dell’emergenza sanitaria. Tutti gli interventi in programma per quell’occasione, sono ora visibili, grazie alla disponibilità professionale di Carlo Magri, sulla pagina https://www.youtube.com/user/comuneferrara, nella playlist dedicata alla giornata di studi (https://bit.ly/PiazzaAriosteaPL).

Piazza Ariostea oggi

Ad aprire gli interventi è l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Ferrara Andrea Maggi con una introduzione sul tema “Piazza Ariostea: storia, restauri e lavori pubblici”. L’assessore definisce la piazza come il luogo del cuore per tanti ferraresi, legato ai tanti ricordi che ciascuno si porta dentro, uno spazio rinascimentale che il Comune ha recentemente riqualificato, guardando anche al suo valore storico e urbanistico. I vari aspetti legati alla piazza sono poi sviluppati dai vari relatori, tra cui illustri docenti, tecnici ed esperti come Francesco Scafuri (responsabile Ricerche Storiche presso il Servizio Beni Monumentali del Comune), autore di un intervento sulle vicende storiche che hanno caratterizzato la piazza dalla fine del Quattrocento ai giorni nostri. L’architetto Benedetta Caglioti, progettista e direttrice dei lavori di restauro della colonna e della statua dell’Ariosto, si sofferma invece sulle fasi che hanno portato al recupero dell’intero monumento. A seguire, il dirigente del Settore Opere Pubbliche del Comune Luca Capozzi illustra alcuni aspetti significativi del progetto “Ducato Estense”, che ha consentito la realizzazione di diverse opere di riqualificazione e restauro, tra le quali quelle di Piazza Ariostea, i cui complessi lavori, promossi dal Comune e ultimati nel febbraio scorso, sono analizzati dall’architetto Angela Ghiglione. Le conclusioni di questa prima sessione sono affidate al professor Alessandro Ippoliti, che mette in relazione gli interventi di restauro e valorizzazione del sito con lo straordinario contesto urbano. Arricchiscono gli interventi tante suggestive immagini, oltre a curiosità, notizie poco conosciute o inedite.

Nell’introduzione alla seconda sessione, l’assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, grande appassionato di cinema, parla del ruolo di Piazza Ariostea nel mondo delle immagini come set cinematografico all’aperto, che Carlo Magri ha saputo abilmente sintetizzare grazie alle due proiezioni che vengono presentate nell’ambito di questa iniziativa, ulteriore testimonianza dell’impegno dell’Amministrazione nel campo della valorizzazione di Ferrara come città del cinema. Il presidente di De Humanitate Santae Annae OdV Riccardo Modestino ricorda, poi, i numerosi eventi realizzati negli ultimi anni dal Comune e dall’associazione culturale sulla storia e la cinematografia legate alla città, come quelli su Corso Ercole I d’Este e sul Castello Estense, con uno sguardo alla pittura metafisica di Giorgio de Chirico, legata anche alla nostra piazza.

Seguono, in conclusione, i due filmati di Carlo Magri, della lunghezza di venti minuti ciascuno, con i quali viene delineato un itinerario per una valorizzazione cineturistica del luogo: il primo video propone la piazza nei documentari e nelle cronache televisive, mentre il secondo la vede scenario ideale nella cinematografia e nei grandi film. Il pubblico potrà assistere così alla visione di piccoli brani, tratti da numerose opere cinematografiche, pazientemente selezionate, tagliate e rimontate da Magri per le parti girate in piazza Ariostea, il quale, grazie al suo vasto archivio audiovisivo, ha realizzato proiezioni particolarmente ricche di citazioni: non solo da opere di grandi registi che hanno fatto la storia del cinema italiano, ma anche da singolari documentari su Ferrara ed altre sequenze, tra cui due rarissimi commenti filmati che vedono come protagonisti Giorgio de Chirico e Folco Quilici.


Alessandro Zangara
(anche per le fotografie)