Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi

Dialoghi con gli artisti, laboratori alla scoperta del naturalista Ulisse Aldrovandi e delle meraviglie straordinarie della sua collezione, visite guidate nella lingua dei segni italiana, attività con Ageop (Associazione Genitori Ematologia Oncologia) dedicate alle famiglie; sono numerosi gli appuntamenti che nelle prossime settimane animeranno Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi, la mostra di Fondazione Golinelli e Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, curata da Andrea Zanotti, Roberto Balzani, Antonio Danieli e Luca Ciancabilla, visitabile al Centro Arti e Scienze di Opificio Golinelli a Bologna fino al 28 maggio 2023.

Bambini e ragazzi impegnati nei laboratori, possono accedere alla mostra gratuitamente, mentre i loro accompagnatori potranno visitare l’esposizione con biglietto ridotto e una guida esperta (previa prenotazione). Ad attenderli un connubio inconsueto e originale tra reperti antichi e oggetti del futuro, originali exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi, quadri di Bartolomeo Passarotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni, opere d’arte – dipinti, sculture e installazioni – di Nicola Samorì e strumenti, video e immagini provenienti dall’Agenzia Spaziale Europea, che restituiscono una visione unitaria della cultura e sottolineano l’alleanza tra arte e scienza.

Su Il futuro dell’intelligenza tra potenza di calcolo e difficoltà del pensiero, verterà l’appuntamento di martedì 23 maggio alle 18. L’introduzione sarà di Mario Rasetti, professore emerito di fisica teorica al Politecnico di Torino e presidente del comitato scientifico di Centai Institute. Alla tavola rotonda parteciperanno Adriano Fabris, docente di filosofia morale ed etica della comunicazione all’Università di Pisa, e coordinatore del trasversal project “Etica dell’AI” nell’ambito dello “Human centered AI project” del PNRR, Francesco Ubertini, presidente CINECA e presidente fondazione IFAB-International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development e Andrea Zanotti. Modera Antonio Danieli.

Ultimo dei quattro appuntamenti di un’ora, dalle 9.30 alle 10.30, dedicati agli studenti del terzo anno delle scuole secondarie di I grado e a tutti gli alunni delle scuole secondarie di II grado, mercoledì 24 maggio.

Per l’intera durata dell’esposizione, il sabato, la domenica e nei giorni festivi, dalle 15 alle 19, sarà disponibile un’area dedicata a bambine e bambini dai 3 ai 6 anni, che per un’ora, gratuitamente e senza prenotazione, potranno giocare in modo intelligente, in uno spazio allestito appositamente per loro da Franco Panini Editore.

Per rimanere aggiornati sulle iniziative legate a Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi è possibile consultare il sito: ilsognodialdrovandi.it

Delos

A Bologna visitabili le mostre

FATTORI. L’UMANITÀ TRADOTTA IN PITTURA

Non perdete gli appuntamenti e le visite guidate organizzate dai Servizi Educativi Genus Bononiae, per grandi e piccini, in occasione della mostra Fattori. L’umnaitò tradotta in pittura. Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, via Manzoni, 2 – Bologna, fino al primo maggio 2023

BRUNO PULGA VENTIDUE

Santa Maria della Vita (via Clavature 8, Bologna) ospita fino al 19 marzo 2023 l’esposizione Bruno Pulga Ventidue. Il percorso espositivo si compone delle opere donate a Genus Bononiae dal nipote dell’artista, il quale alla morte del padre ha deciso di lasciare una parte rilevante della produzione dello zio nella città che lo vide nascere, con il proposito che qui venga conservata e valorizzata. Fino al 19 marzo 2023

G.B.

Genus Bononiae: gli appuntamenti di dicembre

FATTORI. L’UMANITÀ TRADOTTA IN PITTURA

Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni si prepara ad accogliere la mostra Fattori. L’umanità tradotta in pittura, che aprirà al pubblico dal 16 dicembre 2022 al 1° maggio 2023. Il percorso espositivo a cura di Claudia Fulgheri, Elisabetta Matteucci e Francesca Panconi, studiose della vasta produzione fattoriana, presenta una selezione di oltre 70 opere della produzione del maestro indiscusso della macchia, eccezionale precursore della modernità del XX secolo.

CONCERTI DI SAN COLOMBANO

Prosegue la stagione 2022 – 2023 di San Colombano, sede della preziosa Collezione Tagliavini di strumenti musicali antichi (San Colombano, via Parigi 5, Bologna).

Domenica 11 dicembre, ore 12.00. Lucente stella. Trovando la luce
La luce come simbolo di vita, di gioia crescente e di saggezza spirituale ha attraversato le culture e le epoche. Il programma di questo concerto di Natale porterà una luminosa sinfonia di voci e strumenti che ci condurrà in un viaggio nelle canzoni del Medioevo provenienti da tutta Europa.
Lieselot De Wilde, soprano
Eugénie De Mey, contralto
Michaël Grébil Liberg, tenore, liuto medievale
Nolwenn Le Guern, viella medievale
Marco Ambrosini, viola d’amore a chiavi
Catalina Vicens, organo portativo medievale, organi di scuola Poncini (Parma, fine sec. XVII) e di scuola Petronio Giovagnoni (Bologna, c. 1760)
Musiche di Francesco Landini, Guillaume Dufay, dai manoscritti Llibre Vermell, Codex Faenza e da altre fonti musicali medievali.

Ingresso a pagamento. Ridotto per under 35 e Card Cultura LIGHT.

MOSTRA “GLI UOMINI CHE PIANTAVANO GLI ALBERI”

La mostra “Gli uomini che piantavano alberi”, ospitata nella Biblioteca di San Giorgio in Poggiale, è prorogata fino al 18 dicembre 2022. L’esposizione, attraverso fotografie, documenti, disegni e oggetti, partendo dalla storia delle amministrazioni forestali che hanno interessato il territorio italiano, e in particolare l’Emilia-Romagna, affronta temi quali la trasformazione del paesaggio, la vita e il lavoro delle popolazioni dell’Appennino, i progetti di sistemazione idraulico- forestali, la biodiversità, l’educazione e la cultura forestale.

G.B.

Le parole e il vento, inseguendo aquiloni

Sabato 22 gennaio, alle ore 19 all’Opificio Golinelli, va in scena un evento fuori dall’ordinario: LE PAROLE E IL VENTO, INSEGUENDO AQUILONI, una performance di arte, scienza, musica e poesia che vedrà protagonisti un collettivo di artisti visivi, poeti, scienziati, narratori, attori e musicisti. Per l’occasione, Michelangelo Penso realizzerà un’istallazione site specific presso il Centro Arti e Scienze Golinelli (Via Paolo Nanni Costa, 14, Bologna).

Sceneggiatura e regia sono di Antonio Danieli, Carlo Fiorini e Andrea Zanotti. Parteciperanno: i poeti Franco Arminio e Gian Ruggero Manzoni, l’artista Alessandro Bergonzoni; gli scienziati Matteo Cerri e Mirko Degli Esposti; l’ingegnere “umanista” Antonio Danieli; il filosofo Adriano Fabris; i musicisti Federico Poggipollini e Walter Zanetti; il giurista Andrea Zanotti e il Coro della SOSAT.

La performance si svolgerà nel Centro Arti e Scienze Golinelli e potrà essere seguita a distanza in tutta Italia poiché sarà trasmessa anche in diretta streaming sul sito di Fondazione Golinelli.

Nel nuovo mondo che il dominio tecnico ha inaugurato rischiano di rimanere neglette la parola e le arti: bagaglio, viceversa, di vitale importanza da portare con noi nel futuro. È dunque necessario riproporre l’antica alleanza tra arte e scienza: patto che ha consentito il progresso dell’uomo mantenendone la misura e la dignità. È l’immaginazione che guarda al cielo a muovere pensieri e intuizioni, sulla scia degli aquiloni che i bimbi lanciano al vento.

Non sarà dunque una semplice esibizione quella a cui si assisterà all’Opificio Golinelli, ma un esperimento di trasmissione sinergica di parole, suoni e immagini per comunicare sentimenti, oltre che concetti, di fiducia nel presente che stiamo vivendo e nel futuro, seppur imprevedibile, che ci attende.

La performance, a ingresso libero su prenotazione, si articolerà in cinque parti: un prologo, tre atti centrali e un epilogo. Ciascuna parte vedrà un intrecciarsi e ripetersi ritmico di interventi, contributi scientifici, letture di poesie, esecuzioni di brani musicali e corali. Il prologo riguarderà il “Principio” e avrà al centro il concetto di parola come principio di ordine e dominio, dono di Dio all’uomo al momento della creazione. A seguire il primo atto dedicato al “Creato” in cui Michelangelo Penso illustrerà la genesi e il senso della sua opera site specific. Il secondo atto è dedicato al “Presente” e il terzo sarà incentrato sul “Futuro”. L’ epilogo cercherà di ritrovare, nel segno della bellezza, un cielo dove volare, un orizzonte dove esprimere la propria identità, come si intravvede nelle parole di Andrea Zanotti. Esso si concluderà con le note di The sound of silence sprigionate dalle chitarre di Poggipollini e Zanetti e con il canto del Coro della SOSAT Terra di Libertà.

Le luci andranno poi a illuminare l’opera site specific di Penso Physarum polycephalum, 2022 (omaggio a Gaston De Pawlowsky), che sarà presentata al pubblico e che resterà permanentemente esposta al Centro Arti e Scienze Golinelli.

Gli aquiloni sono oggetti pieni di grazia ma ferocemente determinati: puntati al cielo, pronti a captare ogni refolo o turbolenza, determinati a trovare nell’immensità una via. Le parole sono come aquiloni: e gli artisti, non meno degli scienziati, ne tengono in mano il filo, per farle volare, superare lo spazio e il tempo alla ricerca di mondi altri.

Come spiega il Presidente di Fondazione Golinelli, Andrea Zanotti: «La parola ci ha aiutato a nominare le cose, a uscire dal caos, a innalzarci. Oggi abbiamo più che mai bisogno di immaginare e costruire un futuro possibile. Occorre dare una speranza alle giovani generazioni che si nutra di pensiero e bellezza, che ne alimenti la cifra di creatività. Non basta interrogarsi sulla ricostruzione economica: dobbiamo fornire ai ragazzi un alimento spirituale più forte ed esigente. Bisogna insegnare loro la voglia di tornare a innalzarci seguendo il filo sottile delle parole e delle note, lasciandoci trasportare dove l’immaginazione, distillato prezioso dei meandri della nostra mente, può più del dominio tecnico».

«Diviene poi urgente, in un momento nel quale l’assedio del Covid torna a farsi stringente – prosegue Zanotti – dare un segnale di speranza non solo ai giovani, ma a tutti. Per questo – rispettando naturalmente ogni norma di sicurezza e di garanzia prescritta – abbiamo deciso di confermare questa iniziativa già programmata nel contesto di Arte Fiera – Art City: giacché, citando Kafka, “qualcuno deve vegliare, qualcuno deve essere presente”».

Nell’auditorium dell’Opificio, dove nell’arco dell’intera giornata di sabato 22 gennaio saranno organizzati laboratori di arte e scienza per un pubblico tra i 7 e i 13 anni, si potrà ammirare un’altra installazione di Michelangelo Penso, Cronòtopo, una macchina di rappresentazione scientifica sensoriale in grado di coinvolgere i visitatori attraverso una combinazione di luci e suoni.

Per partecipare alla performance è necessario prenotare su: www.fondazionegolinelli.it

Ingresso libero fino ad esaurimento posti nel rispetto delle vigenti norme anti Covid.
Delos (anche per la fotografia)

Foto/Industria

Dal 14 ottobre al 28 novembre 2021, Genus Bononiae ospiterà tre esposizioni della V edizione di FOTO/INDUSTRA, la Biennale di fotografia dell’industria e del lavoro promossa da Fondazione MAST. L’edizione 2021 FOOD sarà incentrata sul tema dell’industria alimentare.
Le sedi Genus Bononiae coinvolte sono:

Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale (via Nazario Sauro, 20/2)
Schokoladenfabrik. Esposizione degli scatti di Hans Finsler, autore tra i maggiori protagonisti della fotografia oggettiva.
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni (via Manzoni, 2)
Favignana. Esposizione di Herbert List, autore affascinato dalla Magna Grecia che, nel 1951, la esplorò fino ad approdare a Favignana, la piccola isola siciliana dove avviene la pesca e la lavorazione del tonno.
Factory of Original Desires. Esposizione di Bernard Plossu, uno dei maggiori protagonisti della fotografia francese degli ultimi cinquant’anni.
Per maggiori informazioni consulta il sito www.fotoindustria.it

Palazzo Fava, ingresso gratuito.

Michael Kenna. Confessionali

Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita ospita sino al 19 ottobre la mostra fotografica “Confessionali” di Michael Kenna, voce tra le più poetiche e profonde della fotografia contemporanea internazionale. La mostra è promossa da FSCIRE, in collaborazione con Genus Bononiae.

Santa Maria della Vita, via Clavature 8-10, Bologna. Martedì – domenica: ore 10.00 – 19.00

Ingresso gratuito

Burrini, Crespi, Creti, Gandolfi. Il Settecento bolognese nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna

Ultimi giorni per visitare la mostra allestita a Casa Saraceni, dedicata alla grande pittura del Settecento bolognese, aperta sino al 17 ottobre 2021.

Casa Saraceni, via Farini 15, Bologna. Martedì – venerdì: ore 15.00 – 18.00. Sabato e domenica: ore 10.00 – 18.00. Ingresso gratuito.

G.B.

Bambini al Museo a Bologna

Continuano i pomeriggi al museo, ricchi di percorsi didattici dedicati ai bambini e ragazzi dai 6 ai 10 anni, alla scoperta dei palazzi e delle mostre di Genus Bononiae. Musei nella Città.

Tutti i giorni fino al 30 luglio 2021, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, sono previste visite animate, giochi al museo e laboratori tematici all’insegna del divertimento e della cultura: arte, storia, inglese, scienze, musica e interculturalità. A conclusione di ogni percorso didattico, la seconda parte del pomeriggio sarà dedicata ai compiti delle vacanze, ad approfondimenti di varie materie scolastiche e ai giochi da tavola.

Per andare incontro alle esigenze di tutte le famiglie, Genus Bononiae ha previsto due modalità di partecipazione: l’iscrizione al singolo pomeriggio (€17,00 a bambino) oppure l’abbonamento settimanale (€75,00 a bambino). Per poter usufruire dell’abbonamento settimanale è richiesto alle famiglie di formare il proprio gruppo di minimo 4 bambini.

Tutte le attività si svolgeranno in totale sicurezza e in piena conformità con i protocolli stabiliti dai DPCM: è quindi obbligatoria la prenotazione, poiché i gruppi saranno a numero limitato (massimo 10 bambini ad attività).

Per avere maggiori informazioni o per prenotare è possibile contattare il call center di Genus Bononiae chiamando il numero 051 19936343 (lun.-ven., 11.00-16.00) oppure scrivendo una mail a esposizioni@genusbononiae.it.

G. B.

Criminis Imago a Bologna

Dalla Banda Casaroli ai delitti del Dams, dalla strage del 2 agosto all’Italicus fino alla Uno Bianca: la mostra “Criminis Imago. Le immagini della criminalità a Bologna”, organizzata da Genus Bononiae. Musei nella città su iniziativa del Presidente Prof. Fabio Roversi-Monaco e realizzata in collaborazione con la Procura della Repubblica di Bologna, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, presenta per la prima volta insieme, 100 scatti in bianco e nero dei fotoreporter Walter Breveglieri (dal 1949 al 1972) e Paolo Ferrari (per il periodo 1972-2000).

La mostra, curata dal Procuratore Capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell’Archivio Ferrari di Genus Bononiae, racconta 50 anni di crimini e processi a Bologna che si intersecano con la Storia della Nazione: non solo quelli commessi all’ombra delle due torri, ma anche delitti consumati in altre città ed approdati poi a Bologna in Cassazione.

Le fotografie dei due reporter sono articolate in due sezioni. Si inizia con gli scatti di Breveglieri, che ci riportano alle storie della Banda Casaroli, che nell’autunno del 1950 seminò terrore e morte: una storia che sedusse il regista Florestano Vancini, il quale dedicò un film alla vicenda. Tra i fatti delittuosi che accesero il dibattito pubblico del tempo anche quello dell’ambasciatore Ettore Grande, accusato di aver ucciso la consorte a Bangkok, condannato a Torino, poi assolto in Corte d’Assise a Bologna nel 1951; quello di Rina Fort, accusata dell’assassinio della moglie e dei tre figli del suo amante, processo che giunse in Corte di Cassazione a Bologna nel 1952, e l’assassinio di Ombretta Galeffi per mano del marito Carlo Nigrisoli, condannato in primo grado all’ergastolo per l’avvelenamento della donna.

Si prosegue con le fotografie di Ferrari: le immagini drammatiche delle Stragi dell’Italicus, del Rapido 904 e della Stazione di Bologna scattate il 2 agosto 1980, fino ad arrivare ai numerosi omicidi dei fratelli Savi, tristemente famosi come la Banda della Uno Bianca. E ancora il luogo dell’omicidio di Francesca Alinovi e il ritrovamento della salma di Angelo Fabbri, ricompresi nella troppo disinvolta definizione di ‘delitti del Dams’, e il drammatico sequestro dell’imprenditore bolognese Eugenio Gazzotti, il terrorismo con i processi ad Ordine Nero e a Prima Linea, Giusva Fioravanti e Francesca Mambro.

Il percorso di mostra accoglie – oltre alle immagini dei sopralluoghi della Scientifica – anche alcuni oggetti d’epoca: macchine fotografiche, un banco ottico del 1903 della Polizia Scientifica, divise storiche delle forze dell’ordine, fino alle moto e auto della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri – tra cui una Topolino del 1939 e una Giulietta del 1961 – esposte nel cortile di Palazzo Pepolo. Museo della Storia di Bologna ad accesso gratuito in corte.

Il comitato scientifico si avvale dell’esperienza di Carlo Lucarelli che insieme a Susi Pelotti e Luigi Stortoni hanno firmato i testi del catalogo edito da Edizioni Minerva, proprietaria dell’Archivio Fotowall di Walter Breveglieri.

Orari. Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì: 10.00 – 19.00 fino al 26 giugno 2021

Sede. Santa Maria della Vita, via Clavature 8-10, Bologna

G.B. (anche per le fotografie di Paolo Righi)

Il Polittico Griffoni rinasce a Bologna

La riscoperta di un capolavoro” è una mostra straordinaria, un evento del tutto eccezionale perché riporta a Bologna una delle opere più importanti e originali del Rinascimento italiano: il Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.

L’esposizione nasce da un’idea semplice e ambiziosa: riunire, nella città d’origine, le 16 tavole che componevano uno dei capolavori più significativi della cultura artistica della sua epoca, grazie agli eccezionali prestiti di tutti i Musei proprietari: National Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione Cagnola di Gazzada (Va), Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Collezione Vittorio Cini di Venezia.

La mostra è costituita da due sezioni: la prima, “Il Polittico Griffoni rinasce a Bologna”, curata da Mauro Natale in collaborazione con Cecilia Cavalca e con il sostegno della Basilica di San Petronio, è incentrata sulla pala d’altare e il suo contesto storico artistico; la seconda, “La Materialità dell’Aura. Nuove Tecnologie per la Tutela”, curata da Adam Lowe, Guendalina Damone e il team di Factum Foundation, è dedicata all’importanza delle nuove tecnologie nella tutela e nella condivisione del patrimonio culturale.

Al piano nobile di Palazzo Fava è possibile ammirare le 16 tavole originali del Polittico Griffoni, la pala d’altare dedicata a San Vincenzo Ferrer commissionata intorno al 1470-1472 da Floriano Griffoni al ferrarese Francesco del Cossa – artista già attivo in quegli anni nel capoluogo emiliano – per la sua cappella nella Basilica di San Petronio a Bologna. Il Polittico segnò l’inizio della sua collaborazione con il più giovane Ercole de’ Roberti, dando così vita a uno dei più formidabili sodalizi artistici del secondo Quattrocento italiano. Assieme ai due artisti lavorò l’intagliatore Agostino de Marchi da Crema, che realizzò la cornice, oggi purtroppo andata perduta. L’opera venne smembrata nel 1725 per volontà del nuovo proprietario della cappella, Monsignore Pompeo Aldrovandi, che ridusse i pannelli dipinti a dei quadri da stanza. Le tavole approdarono poi sul mercato antiquario, giungendo infine nei nove Musei internazionali che oggi ne sono i proprietari.

La mostra riannoda i fili di questa straordinaria vicenda, illuminando di una luce nuova non solo la storia dell’arte a Bologna ma anche la storia della sua città.

Al secondo piano di Palazzo Fava, invece, i visitatori possono vedere da vicino il lavoro di Factum Foundation che, dal 2012, attraverso le nuove tecnologie digitali di visualizzazione, ha ri-materializzato le più importanti opere d’arte del passato, tra cui il Polittico Griffoni. Un’occasione per il pubblico di capire e approfondire da vicino il lavoro di tutela e condivisione del patrimonio dalla ri-materializzazione dell’opera in mostra fino alla ricostruzione di opere e documenti andati perduti.

È possibile anche vedere per la prima volta la scannerizzazione digitale del celebre Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell’Arca, conservato presso la chiesa di Santa Maria della Vita: esemplare unico di statuaria in terracotta rinascimentale.

Palazzo Fava, via Manzoni 2, Bologna

Orari. Lunedì chiuso. Martedì, Mercoledì, Giovedì: 10.00-19.00. Venerdì, Sabato, Domenica: 10.00-20.00. È previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso.

Si inviata a verificare l’apertura del Palazzo, rispetto alle disposizioni sul contenimento pandemico.

G.B. (anche per l’immagine)

La Riscoperta di un Capolavoro a Bologna

Lo scorso 12 marzo doveva inaugurare la mostra “La Riscoperta di un Capolavoro”, evento sul ritorno a Bologna del Polittico Griffoni dopo trecento anni. Ad allestimento concluso, è stato invitato il famoso YouTuber Luis Sal a visitare la mostra: ne è nato un video ironico ed amaro che racconta la grande bellezza del capolavoro rinascimentale di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti. Il video è visibile online. Ad apertura della mostra, per ogni biglietto open acquistato online, 5 euro verranno devoluti all’Unità Operativa di Malattie Infettive del Sant’Orsola a sostegno dell’emergenza sanitaria coronavirus. Un piccolo gesto solidale da parte degli organizzatori della mostra, ma anche un gesto di fiducia verso il sistema culturale italiano ora in grave difficoltà.

Sostieni #laculturachefabene 

Qui tutte le informazioni per poter acquistare il biglietto: https://genusbononiae.it/eventi/politticogriffoni-laculturachefabene/ 

Museo della Città di Bologna (anche per la foto)

L’appello alla squadra e ai tifosi del Bologna: “Sabato 22 tutti per Patrick Zaky!”

“Forza Bologna!” è una delle poche frasi che Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’università Alma Mater Studiorum attualmente detenuto in Egitto, è riuscito a pronunciare prima dell’udienza che sabato 15 ha purtroppo confermato la sua permanenza in carcere almeno fino al 22 febbraio.
Per questo Amnesty International Italia, Sport 4 Society, UsigRAI e Riccardo Cucchi, presidente del premio “Sport e diritti umani”, hanno rivolto un appello alla squadra e ai tifosi del Bologna affinché – dopo l’affettuoso augurio di pronto ritorno allo stadio pubblicato dall’account ufficiale Twitter della società – in occasione della partita interna col Brescia sia mostrata nel modo più visibile possibile solidarietà nei confronti di Patrick Zaky, esponendo striscioni come “Forza Zaky”, “Patrick libero” ecc.
La partita, in programma sabato 22 febbraio alle ore 15, si svolgerà nello stesso giorno in cui una nuova udienza deciderà se prolungare la detenzione di Zaky o disporre la sua scarcerazione. 

L’appello “Libertà per Patrick” è online all’indirizzo:

https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-patrick/

 

Amnesty International Italia