Vivian Maier. Il ritratto e il suo doppio

La storia di Vivian Maier è davvero interessante. Tanti anni fa, un’amica mi disse: “Se scrivi prima o poi diventerai famosa. Tanti autori sono diventati famosi anche dopo morti”. Magra consolazione, si può dire. Se si pensa al successo di sé come a qualcosa che attribuisca onori e soldi, allora essere morti non comporta un bene da quello che si è fatto, se non forse ad altri. Ma se si pensa di realizzare qualcosa per il solo realizzare, convinti che ciò che si realizza abbia un senso per se stessi, e forse per gli altri, allora questo vivacizza un’esistenza e le dà senso. La vita ha pienezza perché si realizza ciò che piace e che ci fa sentire bene, pertanto è buono quello che si fa e se resta può portare frutti anche a decenni o secoli di distanza. Quindi la storia di una donna che ha trascorso la vita a scattare foto e girare filmini, per poi lasciarli in scatole andate all’asta ed acquistate da un ignaro ragazzo, sembra la concretizzazione di una favola o di parole astratte che di solito sembrano solo filosofia. Vivian, newyorkese, sostanzialmente ha fatto la babysitter, guardando il mondo da un lato defilato, dove non era di certo protagonista. E nelle sue fotografie è sempre presente, come per rafforzare la sua identità, ribadire che lei c’era e c’è, è rimasta per sempre con noi, da protagonista e testimone di un tempo che sarebbe perduto altrimenti. Prendono vigore, con le sue fotografie, i silenzi delle strade lunghe e solitarie, anche se si guida in compagnia. Le linee apparentemente insignificanti che tracciano le strade, i marciapiedi, i pensieri persi in quel non so che sfuggente. Poi diventano protagoniste le macchine fotografiche, le esposizioni lunghe e quelle immediate, le scelte fotografiche e le fotografie che paiono scelte da se stesse, autonomamente. La gente, gli ombrelloni, il mare, le barche. I molti silenzi ancora. Gli specchi e l’immagine di Vivian che si riflette mentre scatta il ritratto eterno di quel momento che rimarrà per sempre. Di quell’uomo o quella donna che rimarranno per sempre. Come le case, le automobili, gli occhi grandi di Vivian che osservavano il mondo in maniera così geniale eppure così normale e comune da farla diventare e considerare una fotografa di tutto rispetto. E si aggiungono i riflessi, quando i suoi lineamenti sono sfuocati a suggerire verità molto al di là di quello che appare chiaro ai nostri sensi.

La bella mostra “Vivian Maier. Il ritratto e il suo doppio” è aperta a Riccione, presso Villa Mussolini, fino al prossimo 3 novembre (martedì-venerdì 10-13 e 15-19; sabato, domenica e festivi 10-20; lunedì chiuso). L’esposizione fotografica, composta da 92 scatti e alcuni video girati in Super8, è accessibile con biglietto d’ingresso.

Alessia Biasiolo

La Romagna dei ristoranti: storie di menù

“La Romagna dei ristoranti: storie di menù” è il titolo della nuova pubblicazione a firma di Maurizio Campiverdi e Franco Chiarini, per Edizioni Moderna – Ravenna.

Un’opera di 150 pagine che racconta la storia della gastronomia romagnola attraverso oltre 200 menù della ristorazione, dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Questo progetto unico nel suo genere è stato possibile grazie alla collaborazione tra “Menù Associati”, Associazione Internazionale Menù Storici, e “CheftoChef emiliaromagnacuochi”, Associazione nata per favorire l’evoluzione della gastronomia regionale e la sua affermazione a livello nazionale ed internazionale, le cui collezioni di menù storici rappresentano una risorsa inestimabile.

Il volume è il risultato del lavoro di due esperti: Maurizio Campiverdi, grande gourmet, massimo collezionista di menù e Presidente di “Menù Associati” fin dalla fondazione, e Franco Chiarini, fondatore di CheftoChef di cui è stato segretario generale negli anni della nascita dell’Associazione, così come per “Menù Associati”.

Una carrellata delle diverse tipologie di ristorazione, dalle prime pensioncine della Riviera ai Grand Hotel, dalle trattorie di campagna alla grande ristorazione delle colline romagnole, fino alla cucina delle città nelle sue diverse espressioni sia di tradizione sia di evoluzione rispetto alle correnti culturali internazionali.

L’opera rende anche omaggio a quel cenacolo AIS di sommelier che nel secondo dopoguerra hanno fondato la grande ristorazione romagnola. Alcuni di loro sono stati intervistati qualche anno fa da Igles Corelli, per sottolineare i loro rapporti con “il maestro” Gualtiero Marchesi e “il filosofo del vino” Luigi Veronelli, che avevano intensi rapporti in particolare con Silverio Cineri, Gianfranco Bolognesi e Paolo Teverini. Queste interviste sono presentate da Alberto Capatti, Presidente della “Fondazione Marchesi”, con un contributo sulla sua visione della Romagna gastronomica.

Il volume è aperto da una prefazione provocatoria del Professor Massimo Montanari, che fornirà lo spunto per un dibattito più consapevole sulla gastronomia regionale del futuro, da ripensare in termini di progetto, se ci saranno progettisti disponibili, a partire dalla Regione Emilia-Romagna.

Il volume è strutturato in capitoli suddivisi per aree geografiche della Romagna, alcuni dei quali dedicati alla struttura del menù e al suo rapporto con le ricette dei singoli piatti. Attenzione anche ai vini, la cui storia più riconoscibile nasce con le prime etichette del secondo dopoguerra.

Prezzo di copertina 32 Euro.

Questo primo volume inaugura una collana che proseguirà con un nuovo inedito dedicato all’Emilia.

Pierluigi Papi (anche per l’immagine della copertina)

Riflessioni e rimpianti del tempo che fu

Si intitola “Il dubbio. Riflessioni e rimpianti del tempo che fu”, il libro di Luciano Montanari che lunedì 9 settembre 2024, alle 17, sarà protagonista del primo appuntamento culturale in programma nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via Scienze 17, Ferrara) dopo la pausa estiva. Dialogheranno con l’autore: Paola Poletti e Mauro Dardi. Letture a cura di Patrizia Fiorini

La presentazione potrà essere seguita anche in diretta video sul canale YouTube Archibiblio web.

Il percorso dei ricordi dell’autore arretra agli anni Sessanta. È con naturalezza che egli ci racconta quel periodo di giovane uomo che si affaccia alla “nuova” e moderna società, dove la tecnologia si insinua nella vita quotidiana e si impone con rapido dominio. Su questo argomento, a dispetto del titolo, non c’è rimpianto per il passato e non c’è sentenza. La posizione resta sospesa, forse perché quello che più conta è l’esperienza umana. E così, dopo le due precedenti narrazioni pubblicate nel 2022 e 2023, scopriamo che Montanari, con la presente, ha completato una velata trilogia, focalizzata sulla figura femminile: prima Anna, poi Elvira ed ora Annalisa; è su questa donna che aleggia la grande parola di copertina: il dubbio. È interessante entrare in questo aspetto mentale che appartiene a ciascuno di noi. Per l’autore, con il dubbio, non si tratta di mettere in discussione verità o certezze. Egli si trova nel più vero significato etimologico del termine, collegato alla parola “due”: nei momenti che contano, le scelte, le decisioni si trovano sempre ad un bivio che ci fa andare a destra o a manca e che ci fa dire sì oppure no. Siamo convinti e orgogliosi delle nostre raffinate sfumature concettuali, delle nostre infinite tonalità di grigio, ma l’esistenza, nella sostanza, ci chiama a due sintetiche vie, dove la scelta ha certamente una motivazione… ma sulla sua “libertà” possiamo discuterne.

Alessandro Zangara (anche per l’immagine)

Inaugura una nuova biblioteca

Sabato 14 settembre, in occasione dell’ultima serata dell’Aperossa, presso la sede dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS (Via Ostiense 196, Roma) sarà inaugurata la Biblioteca dell’AAMOD, iniziativa nata da un’idea di Paola Scarnati, fondatrice dell’Archivio, che ha pensato di intestare questo significativo luogo della mente alla regista e montatrice sovietica Ėsfir’ Šub. Dopo la presentazione dello spazio, in programma alle ore 20:30, verrà proiettato sul piazzale antistante la Centrale Montemartini (dinanzi all’AAMOD) il film La caduta della dinastia dei Romanov. Ad introdurre l’evento saranno Letizia Cortini Paola Scarnati. Interverrà la scrittrice Igiaba Scego. A presentare il film sarà invece il professor Dario Cecchi, docente alla “Sapienza Università di Roma”.

Una biblioteca, quella dell’Archivio, che nasce in una condizione speciale. Si forma per volere dei registi ed operatori di cinema che volevano e dovevano documentarsi prima di realizzare i loro film. Si arricchisce di donazioni dal mondo del cinema, sul cinema e la fotografia, ma anche sulla storia sociale, contemporanea, sulla storia delle piccole e grandi comunità del mondo, sulle storie di persone “invisibili”, per questo ancor più speciali, come tesori nascosti. Libri che forse solo qui si possono trovare. Almeno una buona parte, quella dei volumi degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Come i film documentari prodotti allora, promossi dal Pci e dalla Unitelefilm, si tratta di libri che erano serviti per la produzione cinematografica, che proprio oggi raccontano storie perdute, ritrovate, immaginate, inimmaginabili, di lotte, di pace, di riscatto, di amore. Gli autori sono storici, ma anche gente “comune”, che vive o viveva nelle periferie del mondo, che documentava, prima ancora che con la cinepresa o con la macchina fotografica, con la penna, con la ricerca, con la memoria, anche orale, poi trascritta. Oppure i libri di tanti registi e registe, sì anche loro, poche ma eccezionali per la portata dei loro messaggi, della loro profondità e curiosità onnivora.

Tra queste Ėsfir’ Šub, tra le più importanti registe di cinema documentario della storia, che ha frequentato biblioteche e archivi, che ha fatto la rivoluzione, non solo quella politica, ma anche quella del linguaggio filmico. Che ha raccontato, oltre la propaganda, gli invisibili, gli speciali, le persone.

L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS è onorato e commosso nel dedicare la sua biblioteca a questa pioniera geniale del cinema.

L’Aperossa è promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS con il sostegno del Ministero della Cultura (Direzione Cinema e Audiovisivo), ed in collaborazione con Euroma 2 Cultural Experience.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” di Roma Capitale.

Elisabetta Castiglioni

Un anno dopo

È trascorso un anno dalla scomparsa di suor Emanuela Biasiolo. La ricordano con affetto le Piccole Suore della Sacra Famiglia, gli amici, i parenti, tutti coloro che l’hanno conosciuta, anche solo di sfuggita. Indimenticabile il suo sorriso, la sua dedizione, il suo desiderio di essere una “piccola suora”. Proprio ciò che l’ha resa grande.

In questo triste momento, non si può che guardare in alto e vederla nell’azzurro del cielo che si specchia sul lago di Garda che lambisce Castelletto di Brenzone, il luogo in cui riposa e dove è iniziato il suo percorso di vita religiosa.

Con immenso, immutato e immutabile affetto. La mamma Ottorina, la sorella Alessia e Renato

Ritorna il festival estivo di OperaInCanto

È intitolata “Vis à Vis” l’edizione 2024 del festival musicale estivo di OperaInCanto, che si svolgerà fino al 5 settembre con concerti a Terni, Amelia, San Gemini e Orvieto. Questo titolo allude a un “faccia a faccia” tra Giacomo Puccini e Gustav Mahler, due dei compositori più importanti vissuti negli ultimi anni dell’Ottocento e nei primi del Novecento e anche dei più amati dal pubblico, con la differenza che l’italiano si dedicò soprattutto all’opera ed ebbe enorme successo anche in vita, mente l’altro si dedicò esclusivamente alla musica da concerto e fu apprezzato in tutto il suo valore solo dopo la morte: la loro musica sarà la protagonista (non esclusiva) del festival.

La settimana dopo ferragosto inizia il periodo più intenso del festival con appuntamenti quasi quotidiani. Il concerto di martedì 20 alle 21.00 nel Cenacolo di San Marco di Terni sarà replicato alla stessa ora del giorno seguente ad Amelia nel Chiostro di Sant’Agostino. È intitolato “Foglio d’album” e farà ascoltare originali ed affascinanti reinterpretazioni in chiave jazzistica delle più celebri arie per soprano di Puccini, tra cui “Vissi d’arte” della Tosca e “Sì, mi chiamano Mimì” da La bohème. Le interpreta la giovane jazz vocalist Lucia Filiaci, che è già una delle più acclamate realtà del jazz italiano. Con lei suonano Antonello Maio (pianoforte), Dario Piccioni (contrabbasso) e Matteo Bultrini (batteria).

Un altro appuntamento da non perdere è quello del 22, sempre alle 21 nel Cenacolo di San Marco a Terni, quando verrà proiettato un capolavoro del cinema muto risalente al 1917, Rapsodia satanica, che ebbe la regia di Nino Oxilia. Le musiche furono composte nientemeno che da Pietro Mascagni e verranno ora suonate dal vivo al pianoforte da Marco Attura, poliedrico musicista che svolge con successo l’attività di pianista e direttore d’orchestra in molte importanti sale e teatri, dall’Italia fino alla Cina.

Esattamente ventiquattro ore dopo nel Palazzo Petrignani di Amelia Mark Milhofer, tenore inglese di fama internazionale, e Silvia Paparelli, eccellente pianista nonché musicologa, dedicano il loro concerto alle liriche per voce e pianoforte di Puccini, piccoli capolavori in cui rifulge il suo straordinario dono melodico. Inoltre alcuni altrettanto brevi brani – Due ballabili e L’uccellino – di uno dei grandi compositori contemporanei, Sylvano Bussotti, scomparso tre anni fa.

Il 24 si ritorna al Cenacolo di San Marco a Terni alle 21, per ascoltare Samuele Telari, un giovane poeta della fisarmonica, che affascina il pubblico con trascrizioni per il suo strumento di musiche scritte per gli organici più vari, dal violino solo alla grande orchestra sinfonica. Sarà questo il primo “vis à vis” tra Mahler e Puccini, che saranno messi letteralmente faccia a faccia: infatti Telari eseguirà trascrizioni del terzo movimento della Sinfonia n. 1 “Il Titano” di Mahler e di Crisantemi di Puccini. Inoltre musiche di Grieg, Schubert e Paganini.

Nello stesso luogo e alla stessa ora martedì 27 agosto concerto dell’illustre violoncellista argentino Fernando Caida Greco, che inizia con la Suite n. 3 per violoncello, uno dei capolavori di Bach, una meraviglia assoluta. Quindi due Capricci del grande violoncellista dell’Ottocento Guglielmo Quarenghi, che sarà un’interessantissima riscoperta, e brani di Claudio Ambrosini e Ivan Fedele, due protagonisti della musica contemporanea.  

Il 28 agosto alle 21 si replica nel Teatro Comunale di San Gemini la proiezione del film muto Rapsodia satanica, con la colonna sonora originale di Mascagni eseguita anche questa volta al pianoforte da Marco Attura.

Il 30 agosto alle 21 il teatro di San Gemini ospita anche un concerto particolarmente effervescente con l’Ensemble Roma Sinfonietta diretto da Marcelo Panni, che esegue i Pop songs dello stesso Panni, compositore e direttore d’orchestra che compare nei cartelloni delle principali istituzioni musicali del pianeta, dal Metropolitan di New York al Teatro San Carlo di Napoli, dalla Scala di Milano all’Opéra di Parigi. Questi suoi Pop songs sono rielaborazioni di famose arie operistiche di Haendel, Rossini, Verdi e altri illustri compositori, mescolati a canti popolari come “Tu scendi dalle stelle” e “Taranta indiavolata”, cui si aggiunge questa volta la prima esecuzione assoluta di “Inno a Diana” di Puccini, trascritto anch’esso per orchestra da Panni.

Il 5 settembre il festival si trasferisce per la prima volta a Orvieto, dove alle 21 al Teatro Mancinelli si svolge un concerto dell’Ensemble In Canto con Fabio Maestri, il direttore ternano ben noto al pubblico del festival ma anche al pubblico dei principali teatri d’opera italiani (Roma, Napoli, Firenze, Bologna, Palermo, Festival di Spoleto e altri ancora) e con la partecipazione del soprano Elisa Cenni. Sarà interamente dedicato a un “faccia a faccia” tra Puccini, di cui sarà eseguito un raro Adagetto, e Mahler, di cui si ascolterà la sua Sinfonia forse più celebre, la quarta, in una riduzione d’epoca per piccola orchestra, che permette di apprezzarne i tanti meravigliosi dettagli forse perfino meglio della partitura originale per grande orchestra sinfonica.

Dal 3 al 10 ottobre, dopo una pausa di un mese, si svolgerà la seconda parte del festival, che sarà dedicata specialmente al teatro musicale, con alcuni spettacoli riservati ai più giovani nell’ambito del progetto Operascuola.

Biglietto unico € 5 (a Orvieto: intero € 15, ridotto € 10)

Prevendita Ticket Italia • 0743 222 889 • www.ticketitalia.com

I biglietti sono acquistabili anche nelle sedi dei concerti a partire da mezz’ora prima dell’inizio


www.operaincanto.com

Mauro Mariani (anche per la fotografia di Fabio Maestri)

Ferragosto ai castelli trentini

Nella giornata di Ferragosto il museo Catello del Buonconsiglio con le sedi distaccate di Castel Beseno, Castel Caldes, Castel Thun e Castel Stenicoaperto con orario regolare! Settimana di Ferragosto nei castelli provinciali

Attività per famiglie:

  • mercoledì 14 agosto, ore 15:00 | Castel Stenico – “Labirinti di pietra”
  • giovedì 15 agosto, ore 15:00 | Castel Thun – “diCastelinCastello”
  • venerdì 16 agosto, ore 15:00 | Castel Caldes – “diCastelinCastello”

Appuntamenti da non perdere:

  • Castello del Buonconsiglio: “Ti presento l’opera”, mercoledì 14 agosto, ore 18.30 presentazione del dipinto di Giulio Carpioni “Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia” e partecipazione di idrosommelier. Segue aperitivo.
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  • Castel Stenico: concerto a cura dell’Associazione Ars Modi, mercoledì 14 agosto, ore 21:00 si esibiscono Christoph von Weitzel, baritono, accompagnato al pianoforte da Ulrich Pakusch in KATHARSIS – DICHTERLIEBE un Lied tedesco.
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  • Castello del Buonconsiglio: “Cinema sotto le stelle”, venerdì 16 agosto, ore 21:00 proiezione del film “San Pietro e le basiliche papali di Roma”.
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  • Castel Caldes: “La leggenda di Olinda“, sabato 17 agosto alle ore 15:00 e ore 16:30, spettacolo per famiglie di una leggenda, ambientata proprio a Castel Caldes, che narra l’amore contrastato tra la giovane Olinda e il menestrello di corte Arunte.
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  • Castel Beseno: “Armigeri al Castello” sabato 17 e domenica 18 agosto, alle ore 12:00, alle ore 14:00 e alle ore 16:00 suggestive rievocazioni storiche
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  • Castel Stenico: “Dell’arte della caccia e della falconeria“, sabato 17 e domenica 18 agosto, alle ore 11:00, ore 14:00 e ore 16:00, esibizioni di abili falconieri con i loro rapaci.
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Visite guidate al Castello del Buonconsiglio

Possibilità di partecipare alla visita guidata alla mostra “Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige” o alla visita guidata del Castello e delle sue collezioni.

Buonconsiglio

Festeggiamenti per La conserva della neve

La Conserva della neve festeggia i suoi 20 anni al Museo Orto Botanico di Roma il 27, 28 e 29 settembre. Questa speciale edizione sarà dedicata all’albero, essere vivente fondamentale per la vita dell’uomo e più precisamente: L’albero come Habitat in quanto generatore di ecosistemi e capace di diventare esso stesso una sorta di ecosistema.

Parteciperanno scrittori e poeti come Tiziano Fratus con il suo libro “Alberodonti d’Italia”; naturalisti, ricercatori, ecologi come Franco Tassi con la conferenza “Il grande albero,scrigno di biodiversità”; Giuseppe Barbera con i libri ““Il giardino del Mediterraneo. Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene” e “Agrumi. Una storia del mondo”; fondatori di associazioni per la conservazione della biodiversità come Paolo Belloni con la conferenza “Pomona è futuro”; collezionisti e curatori di giardini come Luca Recchiuti e Alessandro Marini con la conferenza “Le palme come habitat”; Simonetta Chiarugi e Christian Shejbal con l’anteprima del libro: “Bulbomania. Scienza e pratica del bulbo”.

Due artiste note per l’impegno verso la biodiversità vegetale trasposto nelle loro opere aggiungeranno bellezza e approfondimento al tema della mostra. La serra Monumentale ospiterà l’artista Debora Hirsch che presenterà un video con le animazioni del ciclo “Plant” tratte dal suo più ampio progetto Plantalia. Arte Natura e Intelligenza Artificiale”. PLANTALIA affronta tematiche legate a specie vegetali in pericolo di estinzione a causa dell’antropizzazione sfrenata del pianeta (monocultura, land grabbing, allevamento intensivo) e della crisi climatica in corso. Si tratta dunque, di una riflessione sulla crisi climatica, ma non solo. Perché a partire dalla sua pittura sviluppata su tela, l’artista dialoga con programmi di Intelligenza Artificiale da cui ottiene immagini e video con cui crea poi animazioni inedite, immaginifiche e ipnotiche.

Nella serra Tunnel 2, l’artista Ria Lussi esporrà grandi tele di The Moving Forest, gli alias della stessa serie e i nuovi 24 ovali di Greenscovery Masters. Poiché non ama stare con le mani in mano, durante i tre giorni della manifestazione, Ria Lussi lavorerà “en plein air” a due nuove tele dedicate sempre agli alberi. Entrambe le mostre sono curate da Micol Veller.

Anche tra i vivaisti non mancherà chi esprime la propria passione per il mondo verde attraverso il mezzo artistico. È il caso di Filippo Maroccoli del vivaio Giardino della Moscatella. Mediante la tecnica dell’acquerello, Filippo creerà un percorso all’interno dell’Orto Botanico in una esposizione chiamata “Carnet di Viaggio” per condividere una selezione degli acquerelli da lui realizzati durante le tante edizioni della mostra La Conserva della neve, con chi negli anni lo ha visto dipingere seduto fra piante e luoghi in cui la mostra è stata ospitata.

Non mancheranno, come da tradizione, i laboratori per bambini: da segnalare, in particolare, il laboratorio Vola Vola in cui i piccini oltre che testare le altalene prodotte dallo stand L’altralena, potranno imparare a costruire dei semplici giochi con materiali naturali per sviluppare la propria attività pratico-artigianale.

Per adulti e bambini, l’Associazione Linaria assieme a Sara De Zucco promuoveranno invece un laboratorio didattico per conoscere la biodiversità (vegetale e di insetti impollinatori) attraverso un ERBARIO ARTISTICO: i partecipanti saranno accompagnati in una breve escursione negli angoli più “selvatici” dell’Orto Botanico, dove ciascuno raccoglierà dei campioni di specie vegetali spontanee. Tornati allo stand, i partecipanti comporranno un piccolo erbario personale su carta e cartone, ciascuno con le proprie piante raccolte. Il materiale vegetale raccolto e affisso su carta sarà completato con disegno delle parti mancanti, spiegando la funzione di ciascuna parte per l’ecosistema (es. radice a fittone o fascicolata – azione sul suolo, fiore con corolla di una forma caratteristica della famiglia botanica – attrattiva verso determinate famiglie di insetti pronubi). L’erbario di ciascuno sarà eventualmente corredato di note descrittive. Ne uscirà qualcosa di assolutamente personale, volto ad insegnare le caratteristiche della specie/famiglia vegetale raccolta.

Di grande coinvolgimento emotivo sarà l’esercizio meditativo “Nella foresta dei padri” che Tiziano Fratus proporrà al pubblico attraverso la scrittura: serviranno un quaderno, una penna, abiti comodi e i ricordi più cari.

La struttura scenografica dell’intera Conserva è composta naturalmente da numerosi espositori in grado di soddisfare, con proposte articolate, le esigenze di un pubblico desideroso di abbellire e incentivare la biodiversità del proprio terrazzo o giardino.

Una giuria premierà anche quest’anno gli espositori che sapranno distinguersi nelle tre categorie stabilite: Premio alla migliore Collezione botanica; Premio alla rarità botanica più interessante; Premio alla creatività, innovazione e originalità (per i non vivaisti). La giuria è composta da cinque illustri esponenti del mondo del verde: Fabio Attorre (Direttore del Museo Orto Botanico di Roma), Alberta Campitelli (Storica dell’arte e dei giardini), Elisabetta Margheriti (vivaista), Lucilla Zanazzi (scrittrice ed esperta in botanica) e Paolo Scotto (appassionato biofilo).

La premiazione si svolgerà domenica 29 settembre alle ore 15,30 presso l’Arancera dell’Orto Botanico.

Durante i tre giorni di esposizione, la mostra offrirà macchinette elettriche per gli spostamenti all’interno dell’area espositiva.

Infine, per soste gastronomiche, all’insegna di un’alimentazione sana e naturale, è concepito uno spazio ad hoc gestito, come da consuetudine, dal PdP catering, artefice di differenti proposte culinarie a tema.

L’ingresso alla manifestazione, consentito dalle ore 9:00 alle 19:00, è di € 10,00 (biglietto ridotto per gli studenti della “Sapienza Università di Roma”) e gratuito per bambini sotto i 12 anni.

Elisabetta Castiglioni

Castello estense e musei civici di Ferrara aperti ai visitatori anche a Ferragosto

Anche in occasione della festività dell’Assunzione, il prossimo giovedì 15 agosto 2024, ferraresi e turisti avranno la possibilità di visitare il Castello estense e i musei civici di Ferrara, che saranno regolarmente aperti con i consueti orari. La giornata rientra infatti nell’elenco delle festività annuali per le quali l’Amministrazione comunale ha deciso l’apertura straordinaria dei propri spazi museali, a beneficio dei visitatori.

Dalle 10 alle 18 sarà possibile visitare il Castello Estense, che attualmente (e fino al 26 dicembre 2024) ospita, al piano nobile, due mostre organizzate dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara: “Maurizio Bottoni. Eterna pittura” e “Antonio Maria Nardi. I colori della vita”.

Dalle 10 alle 19, al Museo Schifanoia (via Scandiana 23 Ferrara) sarà possibile ammirare da vicino gli affreschi del Salone dei Mesi, capolavoro del Rinascimento estense, e le circa 250 opere esposte nelle 21 sale che compongono il percorso museale, dove grazie a diverse integrazioni multimediali sarà possibile conoscere anche la storia del palazzo attraverso la ricostruzione virtuale delle sue varie fasi.

Aperto a Ferragosto anche il Lapidario civico situato nella vicina chiesa sconsacrata di Santa Libera e visitabile con il biglietto di Palazzo Schifanoia.

Il Museo della Cattedrale (via San Romano) sarà aperto, come di consueto, dalle 9.30 alle 13 e al pomeriggio dalle 15 alle 18. Il percorso espositivo offre la possibilità di ammirare alcune preziose testimonianze dei fasti della Ferrara rinascimentale, la maggior parte delle quali provenienti dalla Cattedrale dedicata a San Giorgio Martire.
Aperta, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18 (ingresso gratuito) è anche la Casa di Ludovico Ariosto (via Ludovico Ariosto 67), che ospita la mostra di Georges de Canino Il volto e lo sguardo di Giorgio Bassani, con 21 opere inedite che ruotano attorno alla figura del celebre scrittore.

Il Tempio di San Cristoforo alla Certosa sarà visitabile nel consueto orario dalle 8.45 alle 17.15.

Lo Spazio Antonioni, recentemente inaugurato al Padiglione d’Arte Contemporanea di Palazzo Massari (corso Porta Mare 5, Ferrara) sarà invece aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18:30. Il museo offre ai visitatori la possibilità di ripercorrere l’intera vita artistica del grande regista, tra oggetti, documenti, foto, video e opere d’arte. Lo spazio attualmente ospita anche la mostra “Fuori fuoco: Giorgio Morandi / Cy Twombly“.

Alessandro Zangara

Continua “Musica sulle Bocche”

Il Festival Internazionale “Musica sulle bocche” offrirà, mercoledì 21 agosto, uno spettacolo unico nel suo genere: alle ore 21, presso il convento di Plaghe, si incontreranno quattro musicisti fuori classe per un incrocio tra musica indiana elettronica ed acustica. Sul palco suoneranno infatti Bindhumalini Narayanaswamy, una delle più apprezzate interpreti della musica carnatica indiana, vincitrice del National Film Award for Best Female playback Singer (l’Oscar di Bollywood) per le sue tantissime partecipazione a colonne sonore cinematografiche, Pablo La Porta, batterista percussionista compositore e cantante di Buenos Aires tra i musicisti più importanti dell’Argentina, Pasquale Mirra uno dei migliori vibrafonisti in Europa grande e potente improvvisatore ed Enzo Favata, che con i suoi sassofoni, clarinetti, strumenti a fiato etnici ed elettronica colorerà di emozioni l’imperdibile concerto.

I biglietti per il concerto sono acquistabili in loco o in prevendita sul sito Ciaotickets.com

Elisabetta Castiglioni