Gaetano Donizetti, un musicista coi baffi

Bergamasco all’anagrafe, napoletano nel cuore, Gaetano Donizetti (1797-1848) è il protagonista del terzo volume della collana I miti dell’Opera dedicata dal Teatro Regio di Parma all’infanzia, per condividere e tramandare di generazione in generazione il patrimonio della grande tradizione lirica. Scritto da Cristina Bersanelli e illustrato da Patrizia Barbieri, il volume Gaetano Donizetti. Un musicista coi baffi è in vendita da oggi online al Regio Il libricino (formato 24 x 24 cm) è come sempre corredato da tre illustrazioni da colorare e da una proposta ludico creativa che, in questo caso, non può che essere una guida alla preparazione di uno speciale e spumeggiante elisir d’amore. A piccoli lettori, l’invito a inviare le foto dei disegni colorati che il Teatro Regio condividerà su teatroregioparma.it e sui profili social. L’infanzia vissuta in povertà a Bergamo, l’incontro con il compositore che divenne più che un suo mentore, un secondo padre, Giovanni Simone Mayr, i primi successi ottenuti a poco più di vent’anni a Venezia, e poi a Roma, fino all’incontro con l’impresario Barbaja e il trionfo a Napoli, con la Lucia di Lammermoor. La fama di Donizetti, compositore d’opera prolifico e amatissimo, fiorita nell’età dell’opera dell’oro, era diffusa in tutti gli strati della società che il compositore, di bell’aspetto, era riuscito a conquistare anche grazie a un talento di canzoniere, tutt’ora poco conosciuto. La sua vita non fu certo priva di momenti drammatici e dolorosi – e “i bambini hanno bisogno di sapere che anche nelle vite più straordinarie ci sono dei fallimenti o comunque dei periodi difficili, spiega l’autrice, Cristina Bersanelli, e che ogni medaglia ha suo il rovescio”. E così anche per Donizetti arrivarono giorni tristi, funestati dalla perdita della bella moglie, Virginia, e dei figli, che culminarono con il trasferimento a Parigi e il rientro a Bergamo, dove il compositore finì i suoi ultimi giorni di vita, attorniato da una ristretta cerchia di amici.

I miti dell’Opera sono libri concepiti e scritti per l’infanzia con protagonisti “straordinari”, capaci di divertire e affascinare i più piccoli, grazie alla capacità affabulatoria delle loro autrici e della potenza narrativa di storie bellissime, realmente vissute da personaggi indimenticabili. Dopo Giuseppe Verdi. Il Cigno di Busseto e Maria Callas. La Divina la collana si arricchisce di un terzo titolo.

Dario De Micheli, Responsabile editoriale della collana: “Capaci di conquistare anche nonni e genitori, che possono assaporare le nostre storie assieme ai bambini, aggiungendo magari ricordi personali e anche accompagnando la lettura con ascolti musicali, I miti dell’Opera sono stati pensati dal Teatro Regio anche per dare luogo a progetti di approfondimento culturale destinati all’utenza scolastica; com’è il caso del volume Giuseppe Verdi. Il Cigno di Busseto che è stato posto al centro di un percorso di conoscenza del compositore e della sua musica destinato alle scuole elementari, dove viene letto, accompagnato da un video illustrativo recitato dall’attrice Sabina Borelli e da un video didattico progettato dal nostro dipartimento educational”.

A questo volume, in vendita al bookshop del Teatro Regio e online su teatroregioparma.it al prezzo di €10, seguiranno il volume dedicato a Giacomo Puccini e successivamente quelli dedicati ai grandi compositori come Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Wolfgang Amadeus Mozart e, di nuovo, ai grandi interpreti come Arturo Toscanini, Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Renata Tebaldi, a compimento di un progetto editoriale volto alla conoscenza dei grandi miti dell’opera e alla trasmissione della conoscenza della storia del teatro d’opera alle giovani generazioni.

In questi anni abbiamo investito molte energie per ideare, sviluppare e realizzare diversi nuovi progetti destinati all’infanzia e ai ragazzi – afferma Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma. Ogni compositore e ogni cantante divenuto un mito dell’Opera ha un percorso di crescita personale e professionale fatto di successi, sconfitte, incontri, aneddoti, che diventano storie uniche da raccontare e tramandare. L’augurio è che le storie che racconteremo in questa collana appassionino i giovani lettori rendendo loro familiari questi artisti e incuriosendoli all’ascolto”.

Il medesimo desiderio di incontrare nuovo pubblico ci ha portato a lanciare l’app A Life in Music, il primo mobile game prodotto da un teatro lirico al mondo. Scaricabile gratuitamente, questo progetto coinvolge i giocatori direttamente nella vita di Verdi, con una narrazione accattivante e grazie a un linguaggio interattivo.

Nei mesi scorsi inoltre abbiamo lanciato RegioYoung a casa tua, che rende fruibile la nostra biblioteca multimediale per l’infanzia dalla propria postazione personale. Il canale è dedicato ai bambini dai 3 anni in su e comprende le illustrazioni di Color RegioYoung da stampare e colorare, le storie di Opera in pillole per scoprire le trame delle opere liriche divertendosi, le più belle Favole a sorpresa, realizzate nella versione audiofonica.

Un terzo progetto, particolarmente apprezzato e “partecipato”, è Costruisci il tuo teatro, dedicato ai bambini delle scuole primarie che grazie ai suggerimenti dell’attrice Sabina Borelli, della costumista Lorena Marin e dello scenografo Franco Venturi possono realizzare un teatro in miniatura e allestirvi le loro storie di fantasia. Queste, filmate e inviate al Teatro Regio sono state condivise con grande successo sul sito e sui canali social del Teatro”.

Paolo Maier (anche per le immagini)

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