Re-opening a settembre-ottobre per Lenz Fondazione

 

Flowers like stars (foto di Maria Federica Maestri)

Altro stato, Flowers like stars?, Hipógrifo violento: questi i titoli delle nuove creazioni performative di Lenz Fondazione, realizzate a partire da testi di Calderón de la Barca nel segno del nuovo corso di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, che dal 24 settembre al 10 ottobre saranno presentate in prima nazionale a Lenz Teatro, a Parma, nell’ambito del progetto RE-Opening MONDI NUOVI.

 

Altro stato (foto di Maria Federica Maestri)

«Tra passato e presente, la prima parte del progetto di Lenz per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 riparte, dopo la sospensione delle attività nei mesi del lockdown, dalla trasposizione contemporanea dell’autore barocco spagnolo Pedro Calderón de la Barca per prefigurare -contro ogni prevedibile e banale distopia- un ipotetico ‘quadro favoloso’ dell’umanità del futuro» suggeriscono Maria Federica Maestri e Francesco Pititto in merito ai tre ritratti scenici -realizzati su musiche di Claudio Rocchetti– che i direttori artistici di Lenz hanno deciso di dedicare ad altrettante iconiche interpreti della loro visionaria ricerca performativa: Hipógrifo violento e Flowers like stars? (debutto il 24 settembre) sono interpretati rispettivamente da Sandra Soncini e Valentina Barbarini, Altro stato (debutto l’8 ottobre) vede in scena la straordinaria attrice sensibile con sindrome di Down Barbara Voghera.

Affiancheranno le performance live due installazioni visuali e sonore: Mondi Nuovi, viaggio visuale neobarocco attraverso le imagoturgie de La vita è sogno, Il grande teatro del mondo, La vida es sueño, Il principe costantee Il magico prodigioso,che nel corso degli anni Maria Federica Maestri e Francesco Pititto hanno dedicato alla ricerca di una traduzione contemporanea del grande protagonista del Siglo de oroPedro Calderón de la Barcae Melancolía contromano -da Il principe costante– interpretata da Valentina Barbarini, Ettore Lombardi, Elisa Orlandini, Matteo Ramponi, Alessandro Sciarroni eSandra Soncini.

È inoltre in programma il 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, il seminario di studi Futuro sensibile.

Queste creazioni sonoparte di un più ampio progetto di Lenz Fondazione che culminerà nel mese di giugno 2021 nell’allestimento site-specific de La vita è sogno,commissione speciale per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.

La progettualità aperta e dinamica di Lenz,rivolta ad un pubblico attivante e partecipante, proseguirà dall’11 al 27 novembre con l’edizione numero 25 del Festival Internazionale di Visual & Performing Arts Natura Dèi Teatri, un’edizione totalmente interpretata dalle opere performative di artiste di diverse generazioni e provenienze e dalle riflessioni di protagoniste e studiose della scena contemporanea: «Un messaggio politico e culturale molto chiaro»aggiunge Maria Federica Maestri «che vuole evidenziare la potenza espressiva e la densità estetica delle donne nel panorama artistico contemporaneo».

 

Lenz Teatro si trova in via Pasubio 3/e a Parma.

Per informazioni e prenotazioni: 0521 270141, 335 6096220, info@lenzfondazione.it, www.lenzfondazione.it.

 

 

Michele Pascarella (anche per le immagini)

 

Al via ‘In itinere’, viaggio tra le eccellenze del territorio

Undici appuntamenti da settembre a marzo, nel cuore di Verona ma anche in Valpolicella, Lessinia ed est veronese, per un viaggio tra le eccellenze del territorio, siano esse di natura eno-gastronomica, culturale, teologica e produttiva.

Il progetto ‘In Itinere’ nasce dalla collaborazione tra il Gruppo di imprenditrici APIDonne Confimi Verona e Usacli (Unione Sportiva ACLI), con il patrocinio del Comune, per promuovere occasioni di conoscenza e convivialità a vantaggio della ripresa post Covid dei comparti produttivi e turistici locali.

Visite guidate in città, nelle chiese e nei luoghi storici, ma anche appuntamenti per conoscere la cultura enogastronomica del territorio, dai prodotti caseari della Lessinia alle vigne della Valpolicella, fino al tour guidato al castello di Montorio.

Si è partiti sabato 12 settembre, con la visita guidata alla chiesa di San Fermo (replica il 3 ottobre); il 10 ottobre esperienza sensoriale alle Cantine Benedetti La Villa a Negrar; il 24 ottobre percorso degustativo guidato tra i prodotti di Sant’Anna d’Alfaedo e la Lessinia; venerdì 30 e sabato 31 ottobre doppio incontro con l’imprenditoria femminile a Boscochiesanuova. Sabato 5 dicembre ci si sposta a Montecchia di Crosara; mercoledì 23 dicembre si entra nel clima natalizio con la celebrazione di don Martino Signoretto; domenica 10 gennaio si torna a Negrar per una passeggiata collettiva; ancora teologia il 15 gennaio mentre si torna alle degustazioni sabato 23 gennaio e sabato 6 marzo.

Per informazioni e adesioni alle singole iniziative è possibile contattare la segreteria di USacli di Verona (e-mail presidenza@usaclivr.it, tel. 045 8038112 dal lunedì al venerdì con orario 8.30-12.30) o APIDonne (e-mail presidenza.apid@apiverona.net, tel. 045 8102001).

“Un progetto che trova la mia condivisione non solo per gli obiettivi che si pone – ha detto l’assessore alla Cultura -, ma anche perché nasce da un gruppo di donne coese e con grande iniziativa. Non è un segreto che la pandemia abbia pesato in modo importante sul mondo femminile, eppure le donne trovano sempre il modo di uscire dalle difficoltà e fornire nuovi stimoli. Questo ricco calendario di incontri ne è la dimostrazione”.

“Ancora una volta è il gioco di squadra lo strumento che permette di realizzare progetti ambiziosi come questo – aggiunge l’assessore allo Sport-. In questa fase dove le difficoltà sono ancora molte, unire le forze è l’unica soluzione possibile”.

 

Roberto Bolis

Omaggio a Beethoven al Teatro Carlo Felice

Leonardo Sini

Dopo il successo di giovedì scorso, martedì 15 settembre, alle ore 20:00, torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice Leonardo Sini, giovane direttore vincitore del Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale di direzione d’orchestra “Maestro Solti”. Sempre alla direzione di Sini, infatti, è affidato il secondo concerto del trittico Omaggio a Beethoven, con cui la fondazione lirico-sinfonica genovese celebra il 250° anniversario della nascita del Maestro di Bonn, considerato uno dei massimi compositori di tutti i tempi.

Anche il secondo appuntamento è dedicato alle opere orchestrali beethoveniane meno note ed eseguite: non le sinfonie “titaniche”, bensì quelle ancora legate all’equilibrio dei modelli classici, e le ouvertures da concerto, una forma di racconto musicale più concentrata della sinfonia, in cui Beethoven dimostra una straordinaria capacità di sintesi. Proprio due grandi ouvertures aprono il programma della serata: quella da Le creature di Prometeo, op. 43a, variopinta e trascinante, e quella da Egmont, op. 84, più drammatica e tesa. Quindi, a seguire e a concludere, la Sinfonia n. 2 in Re maggiore, op. 36, progettata intorno ai trent’anni. Un’opera carica di energia e attraversata da un senso generale di serenità, nonostante sia stata composta nel periodo in cui Beethoven cominciò a manifestare i primi sintomi di sordità.

Anche per questo concerto, come per il precedente, è possibile utilizzare, per coloro che ne sono già in possesso, i voucher relativi agli spettacoli della Stagione lirica e sinfonica 2019-20 del Teatro Carlo Felice annullati a causa dell’emergenza sanitaria.

Al fine di mantenere il distanziamento sociale necessario a garantire la sicurezza del pubblico, i posti a disposizione in platea saranno circa  950, come da ordinanza  della Regione Liguria. Si ricorda, inoltre, che il 2 luglio scorso il Teatro Carlo Felice ha ottenuto, primo teatro al mondo, la “Biosafety Trust Certification”, ossia lo schema certificativo dei sistemi di gestione pensato da RINA per prevenire e controllare il propagarsi delle infezioni e per tutelare la salute delle persone nei luoghi di aggregazione.

Massimo Pastorelli (anche per la fotografia)

La chitarra nel rock da Jimi Hendrix a oggi

Sabato 12 settembre 2020 alle 21.00 Roma Sinfonietta presenta al Teatro Tor Bella Monaca di via Bruno Cirino il secondo concerto del progetto Itinerari Musicali, intitolato “La chitarra nel rock da Jimi Hendrix a oggi”, con Nicola Costa e Rocco Zifarelli alle chitarre, Marco Rovinelli alla batteria e Marco Siniscalco al basso elettrico.

Nicola Costa

Il progetto Itinerari Musicali è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020 – 2021 – 2022, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Come affermano i protagonisti di questo concerto – e non solo loro – Jimi Hendrix è la chitarra elettrica moderna. La sua interpretazione del suono distorto, quello che traghetterà il rock ‘n’ roll nel rock vero e proprio, arrivando fino all’hard rock e all’heavy metal, incarna quella forza espressiva fenomenale – granitica e cristallina allo stesso tempo – tipica del mondo rock moderno. Ciò che rende Hendrix davvero unico è quella sua capacità di controllare il suono elettronico nelle sue indimenticate performance, e di utilizzarlo come elemento musicale a tutti gli effetti, quale parte integrante delle composizioni. La sua gigantesca eredità si percepisce in tutti i chitarristi che verranno dopo di lui, da Steve Ray Vaughn a Eddie Van Halen, Con questo spirito si forma l’inedito progetto che vede tre tra i migliori chitarristi italiani in circolazione riunire le loro forze per esplorare lo stato dell’arte della chitarra elettrica (e non solo). Nicola Costa e Rocco Zifarelli dividono lo stesso palco e ognuno nel suo modo peculiare aggiunge un tassello al caleidoscopico universo della chitarra, con proprie composizioni musicali, che bene rappresentano lo stile individuale, ma anche cn un medley di brani di Hendrix, in cui i chitarristi si alternano in un continuo scambio di ruoli, tra esposizioni tematiche, accompagnamenti ritmico-melodici e solismi di grande energia. Insieme a loro, due colonne portanti nel panorama delle sezioni ritmiche italiane, Marco Rovinelli alla batteria e Marco Siniscalco al basso

 

Marco Siniscalco

Rocco Zifarelli, vincitore nel 1991 della prima edizione del premio Eddie Lang per giovani chitarristi jazz emergenti, da più di venti anni è il chitarrista del premio Oscar Ennio Morricone, sia per le tantissime colonne sonore di film prestigiosi, sia per le centinaia di concerti in tutto il mondo. Musicista poliedrico, collabora con tantissimi artisti a livello internazionale, dal jazz al pop. E’ titolare delle cattedre di chitarra jazz e pop- rock presso i Conservatori di Milano e de L’Aquila.

Nicola Costa ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 10 anni. Si dedica allo studio dell’armonia e dell’arrangiamento e nel 1993 consegue anche il diploma di contrabbasso. Nel frattempo segue dei corsi di perfezionamento

chitarristico con Scott Henderson (G.I.T – Hollywood L.A.) e Jim Kelly (Berklee College of Music – Boston). Ha partecipato al Festival di Sanremo 1997 come direttore d’orchestra e negli anni che vanno dal 2002 al 2006 come chitarrista dell’orchestra della RAI. Durante queste edizioni del festival, ha suonato con numerosi artisti nazionali ed internazionali. Ha lavorato in studio e live con compositori e arrangiatori come Ennio Morricone, Luis Bacalov, Celso Valli, Nicola Piovani, Pippo Caruso, Renato Serio.. Ha partecipato alla realizzazione di numerose colonne sonore per film di Daniel Cohen, Gabriele Muccino, Carlo Verdone, Marco Tullio Giordana, Laura Morante e altri.

Marco Rovinelli

Marco Rovinelli ha suonato con: JAZZ/WORLD: Bill Evans, Randy Brecker, Jimmy Haslip, Jeff Loerber, Arturo Sandoval, Diane Schuur, Bob Mintzer, Dick Halligan, Enrico Pieranunzi, Francesco Bruno, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Antonello Salis, ecc. Con Bruno Marinucci e Pierpaolo Ranieri ha formato il trio “Butterfly”. POP/ROCK: Massimo Ranieri, Michele Zarrillo, Samuele Bersani, Max Gazzè, Skin, Jovanotti, Matt Bianco, Paola Turci ecc. In orchestra tv, o manifestazioni live, suona con Josè Carreras, Andrea Bocelli, Marco Mengoni, Luca Carboni, Malika Ayane, Caparezza, Carmen Consoli, Noemi, Tosca Ha partecipato anche a musical, recital teatrali e alla realizzazione di circa duecento produzioni discografiche tra album, colonne sonore per film e fiction tv.

Marco Siniscalco ha lavorato e lavora attualmente con vari artisti della scena Jazz e pop italiana ed internazionale, tra cui Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Peppe Servillo, George Garzone, Paolo Fresu, Enrico Rava, Ralph Towner, Kenny heeler, Paul McCandless, Randy Brecker,Antonello Salis, Marcello Rosa, Eumir Deodato, Paolo Di Sabatino, Fabio Concato, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Dulce Pontes, Patty Smith, Il Volo, Claudio Baglioni, Giovanna Marini, Gianni Morandi, Barbara Casini, Alex Baroni, Marina Rei, Chiara Civello, Nada, Karima Attivo nella scena live e negli studi di registrazione, ha suonato con l’Orchestra RAI (a Roma dall’88 in poi e a vari Festival di Sanremo), collaborando con Riz Ortolani, Gianni Ferrio, Pippo Caruso,e accompagnando artisti del calibro di George Benson, Michael Bolton e Mireille Mathieu. Insegna al Saint Louis College of Music di Roma, nel Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo e nel Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila.

 

Mauro Mariani (anche per le fotografie)

 

 

A 109 anni canta l’Inno di Mameli

Con le 109 candeline spente proprio oggi, Elisa Cailotto è la donna più longeva di Verona. La ‘nonna’ di tutti i veronesi, che passa le giornate cantando e tenendosi aggiornata su ciò che accade in città, dove vive in centro storico.

D’altronde, lo spirito è quello di una 75enne, come lei vuole essere considerata, perché l’età anagrafica non corrisponde minimamente alla lucidità della sua mente.

Il canto, la sua passione. Dall’inno di Mameli alle canzoni della sua gioventù, la signora Elisa non perde occasione per intonarle a tutte le ore del giorno a seconda dell’ispirazione, un modo anche per farsi compagnia e abbandonarsi ai ricordi più belli.

Deve averle ispirato elementi floreali, l’assessore Francesca Toffali, che stamattina ha portato ad Elisa gli auguri dell’amministrazione e di tutta la città. Quando è entrata, la ‘nonna di Verona’ non ha esitato a dedicarle la sua versione di ‘Rose rosse per te’, la famosa canzone di Massimo Ranieri.

“Ero quasi più emozionata di lei – confida l’assessore Toffali -. Un’accoglienza così non la dimenticherò di certo, si respirava davvero gioia di vivere. Non è un caso che la signora Elisa ci tenga a precisare che, della sua lunga vita, ricorda solo i momenti più belli. Ciò devi farci riflettere, vivere a lungo non è solo questione di fortuna, ma anche di come scegliamo di affrontare la nostra avventura terrena. Le scelte della signora Elisa sono state sicuramente quelle giuste”.

Prima dei saluti, l’assessore Toffali le ha consegnato una targa ricordo per l’importante traguardo raggiunto e una lettera con gli auguri personali del sindaco Federico Sboarina. Ma l’ultima parola è stata ancora una volta quella della signora Elisa, che ha voluto rivolgere un pensiero alla sua città: “Abbraccio tutta Verona e la ringrazio per essersi ricordata di me”.

 

Roberto Bolis (anche per la fotografia)

La danza protagonista dell’Estate Teatrale Veronese

Assoli e corpi a distanza, come prevedono le misure anti Covid, ma in un continuo dialogo tra spazio e musica. La settantaduesima edizione dell’Estate Teatrale Veronese, organizzata dal Comune di Verona, presenta nel cartellone 2020 cinque serate di danza.

Dall’8 al 19 settembre, saranno in scena artisti e compagnie veronesi conosciuti a livello nazionale. Ospite d’eccezione sarà Cristiana Morganti, miglior interprete dell’anno secondo la critica francese. Spettacoli unici dedicati soprattutto ai giovani. Ecco perché tutti gli under 26, così come allievi e insegnanti delle scuole di danza, avranno diritto alla tariffa speciale di 8 euro.

Ad aprire la sezione danza sarà martedì 8 settembre, in prima nazionale, Laura Corradi con Andrà tutto bene, nuova produzione di Ersilia Danza creata appositamente per il festival. Mercoledì 9 settembre sarà il momento di un focus sul percorso artistico di Camilla Monga e sull’indagine che sta portando avanti sul rapporto tra coreografia e composizioni musicali originali, con “Dire” e “Habitus”. Giovedì 10 sarà invece l’occasione per vedere, in un’unica serata, due lavori che sintetizzano la poliedricità dell’Associazione Zebra, delle coreografe Chiara Frigo e Silvia Gribaudi. Sul palco del Teatro Romano “Himalaya_Drumming” e “R.osa”. Lunedì 14 settembre serata a cura di BoxOffice Live che ha scelto di presentare “Reset” della Compagnia LPP Project diretta da Katia Tubini. Sabato 19 settembre, infine, Cristiana Morganti, con il sostegno della Pina Bausch Foundation Wuppertal, si esibirà in Moving with Pina. Un omaggio ad un autentico mito della danza contemporanea di tutti i tempi a 11 anni dalla sua scomparsa. Uno spettacolo che ha ricevuto i più importanti riconoscimenti internazionali. Proprio in questi giorni a Cristiana Morganti è stato conferito, tra l’altro, il 57° Premio del Syndicat professionnel de la Critique quale miglior interprete della stagione proprio grazie a questa performance.

“E’ il momento della danza. Verona vanta numerose scuole di prim’ordine e centinaia di allievi – ha spiegato l’assessore alla Cultura -. È bellissimo che ci sia questa grande attenzione e passione ma, allo stesso tempo, è importante che i nostri ragazzi imparino a conoscere quest’arte e si misurino con la visione dei tanti professionisti che i nostri contenitori culturali ospitano ogni anno. Ecco perché abbiamo voluto introdurre una tariffa speciale per le scuole di danza e per gli under 26. L’occasione di vedere riunite insieme in un unico programma alcune delle artiste e coreografe veronesi più attive e qualificate, non solo a livello nazionale ma anche internazionale, è un’opportunità per tutti i giovani danzatori per crescere artisticamente e sviluppare al meglio i propri talenti”.

“La danza al Teatro Romano è abituata alla spettacolarità dei grandi allestimenti e delle più prestigiose compagnie internazionali. Nell’impossibilità di accogliere questo tipo di proposte per la prima stagione post Covid – ha aggiunto il direttore artistico Carlo Mangolini – abbiamo scelto lavori intimi e di impianto fortemente contemporaneo, ma non per questo meno intensi ed emozionanti. Una sfida ancor più ambiziosa. Verona può contare su un eccellente livello artistico rappresentato da coreografe di diverse generazioni. Abbiamo poi l’onore di accogliere una grande interprete come Cristiana Morganti, che continua a tenere viva la memoria di Pina Bausch, musa ispiratrice di gran parte della danza contemporanea di oggi come di ieri”.
Informazioni e approfondimenti sul sito http://www.estateteatraleveronese.it.

 

Roberto Bolis

Roma Sinfonietta in trio

Giovedì 10 settembre 2020 alle 21.00 Roma Sinfonietta presenta al Teatro Tor Bella Monaca nell’ambito della Rassegna Giovani Concertisti il trio formato da Gianmarco Corinto (clarinetto), Flavio Malatesta (violoncello) e Francesco Micozzi (pianoforte), tre giovani musicisti diplomatisi brillantemente al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma e già avviati ad una promettente carriera concertistica.

Per il trio clarinetto-violoncello-pianoforte non esiste un repertorio molto vasto, tuttavia non sono pochi i grandi compositori che hanno sentito il fascino dell’insolita sonorità che nasce dall’unione di questi tre strumenti. Lo dimostrano i brani di Wolfgang Amadeus Mozart, Johannes Brahms e Nino Rota in programma in questo concerto.

Il Trio in mi bemolle maggiore “Kegelstatt” K 498 di Mozart fu scritto a trent’anni, che può essere considerata già la piena maturità, in rapporto alla straordinaria precocità di Mozart e alla brevità della sua vita. È «una pagina dolce, cantabile, piena di magiche sonorità e sorridente malinconia che, secondo una tradizione non confermata, Mozart avrebbe scritto per gli amici fra la chiassosa allegria di una partita a birilli», ha scritto il grande studioso mozartiano Bernhardt Paumgartner nella sua biografia. Ed è per questo che è passato alla storia con il titolo di “Kegelstatt-Trio”, cioè Trio dei birilli.

Il Trio in la minore op 114 di Brahms fu composto nel 1891 e fu come l’inizio di una rinascita per il compositore, che l’anno prima aveva dichiarato che il Quinetto op. 111 sarebbe stato il suo ultimo lavoro. Fu l’incontro con il grande virtuoso del clarinetto Richard Mühlfeld a convincerlo a comporre questo ampio brano, considerato un vero capolavoro di Brahms, che rivela il suo temperamento schiettamente romantico, unito alla capacità di costruire forme ampie e salde, e la sua spiccata sensibilità nel valorizzare la dolce voce del clarinetto, sempre restando però nel contesto di una salda unità con il pianoforte e il violoncello.

Il nome di Nino Rota è universalmente legato alle sue realizzazioni di musica da film, che lo hanno reso uno dei più popolari e amati compositori italiani della nostra epoca. Meno nota al grande pubblico è invece la sua rimanente produzione, che abbraccia tutti i generi musicali. Il Trio per clarinetto, violoncello e pianoforte, scritto nel 1973, appartiene all’ultimo periodo della sua attività. Inizia con una sorta di valzer molto animato, basato su due temi, uno piuttosto spigoloso e l’altro più lirico. Nell’Andante predomina un tema elegiaco, esposto inzialmente da clarinetto e violoncello. Chiude il lavoro un Allegrissimo, in cui sotto l’abbagliante ironia quasi da circo traluce una profonda nostalgia.

I biglietti si possono acquistare al costo di € 10,00 (€ 7,50 per gli over 65; € 5,00 per gli studenti), prenotandoli telefonicamente allo 06 2010579 (lunedì – venerdì dalle 11 alle 19.30).

Accesso consentito con mascherina. Nel rispetto delle prescrizioni È PREFERIBILE PRENOTARE E RITIRARE I BIGLIETTI CON ANTICIPO

per evitare assembramenti.

 

Mauro Mariani (anche per la fotografia)

 

 

Torna per il terzo anno il Festival fotografico ‘Grenze’

Scatti provenienti da ogni angolo del mondo che troveranno spazio in sette gallerie cittadine. Il Covid non ferma l’arte. Dal 9 settembre al 2 novembre si terrà a Verona la terza edizione di ‘Grenze – Arsenali fotografici’. Mostre ed appuntamenti dislocati in tutta la città e uniti da un unico tema: ‘Als ob’, il ‘come se’ tedesco. Una supposizione, un’ipotesi che calza a pennello con il momento attuale.

Location principale sarà l’Arsenale, che ospiterà le foto di Archivio Luigi di Sarro, Jacob Balzani Lööv, Silvio Canini, Gianluca Camporesi, Daniel W. Coburn, del veronese Enrico Fedrigoli, Brian McCarty, Rowshanbakht Hossein & Hassan, Stefano Mirabella e Alessandro Secondin. Sempre nei padiglioni del compendio verranno presentati alcuni scatti provenienti dall’archivio degli Scavi Scaligeri. All’interno dell’Arsenale, per l’intera durata del festival, sarà allestito anche uno spazio dedicato all’editoria fotografica indipendente.
Un autobus d’epoca dell’associazione Inbusclub, invece, sarò parcheggiato sul piazzale esterno durante tutto il festival e ospiterà i fotografi Off selezionati a livello internazionale.

Esposizioni ed eventi collaterali si alterneranno anche allo Spazio Arte Pisanello, alla Biblioteca Civica, al Teatro Laboratorio, alla Shy Gallery 33, così come a Isolo17, Museo Scienze Naturali, Libreria Pagina12 e Bar Sipario.
Tra questi, l’8 settembre, alle 16, al Museo di Scienze Naturali, il talk ‘Ho parlato ad una capra. La poesia del quotidiano nelle fotografie di animali e piante’. Il 12 settembre, all’Arsenale, alle ore 14.30, l’avvocato Toti Bellastella parlerà di ‘Fotografia e diritto d’autore’. Il 15 settembre, alle 21, il musicista elettronico Vincenzo Scorza terrà una performance al Teatro Laboratorio su ‘Isola – liveset per suoni inesatti e fotoni erranti’.

L’iniziativa è realizzata dall’Istituto Design Palladio, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona, il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri e con il patrocinio di Università IUSVE. Curatori e direttori artistici del festival sono Simone Azzoni, docente e critico d’arte, Francesca Marra, fotografa, e Arianna Novaga, docente e studiosa di fotografia.

“Iniziative come questa, di grande spessore artistico, arricchiscono l’offerta culturale della nostra città – ha spiegato l’assessore alla Cultura -. Quando ancora la fotografia era poco valorizzata, Verona, con grande lungimiranza inaugurò il Centro internazionale Scavi Scaligeri, uno spazio espositivo importante che speriamo di poter riaprire presto, ci stiamo adoperando al massimo affinché questo avvenga il prima possibile. Nel frattempo il festival Grenze, grazie a collaborazioni cercate e trovate a livello internazionale, darà a questa bellissima forma d’arte la giusta valorizzazione. Due mesi di eventi e mostre che poi proseguiranno con altre iniziative durante l’inverno”.
Le informazioni aggiornate quotidianamente sul festival si trovano sul sito http://www.grenzearsenalifotografici.com o sulla pagina facebook Grenzearsenalifotografici.

 

Roberto Bolis

 

 

Doppio sogno. Conferenza della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris al Festival della Mente a Sarzana il 6 settembre

Ragazzi e adolescenti tra sogno, avventura, ma anche trasgressione e pericolo. Questi gli spunti iniziali della conferenza Doppio Sogno della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris, al Festival della Mente domenica 6 settembre alle 14.45 in Piazza Matteotti. Filo conduttore dell’edizione 2020 è il sogno.

I ragazzi, pieni di energie e di voglia di vivere, se non riescono a realizzare in modo concreto l’avventura, la cercano nel mondo virtuale attraverso storie rocambolesche, partecipazione a videogiochi, esplorazione di siti estranianti o violenti. In rete possono trovare imbonitori, come i trapper che, a suon di musica, insegnano loro la trasgressione e l’uso delle droghe. Fuori dalla rete trovano lo spacciatore che procura il “viaggio” a volte senza ritorno. Questo allarma molto genitori ed educatori, il cui sogno è invece quello di trovare il modo per aiutare i ragazzi a mantenersi in rotta sia pure senza rinunciare all’avventura.

Anna Oliverio Ferraris, psicologa e psicoterapeuta, ha insegnato Psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma. Ha diretto la rivista Psicologia contemporanea. È autrice di saggi divulgativi, articoli scientifici e testi scolatici in cui affronta i temi dello sviluppo normale e patologico, dell’educazione, della famiglia, della scuola, delle emozioni, della comunicazione e del rapporto con i media. È stata membro della Consulta Qualità della Rai e del Comitato Nazionale per la Bioetica. Tra i suoi libri più recenti ricordiamo: Tutti per uno (Salani, 2019), Non solo amore: i bisogni psicologici dei bambini (Giunti, 2019), Sopravvivere con un adolescente in casa (Bur, 2019), Famiglia (Bollati Boringhieri, 2020).

 

Delos

 

 

InCanto a castello

 

Architetture affascinanti, storie che si perdono nei secoli, imponenti strutture, i castelli trentini rappresentano una testimonianza viva della storia di questa terra: fino al 13 settembre sarà possibile conoscere meglio questa ricchezza culturale attraverso la lente della coralità trentina, con cinque appuntamenti in alcuni fra i più suggestivi manieri.

“InCanto a Castello”, promosso ed organizzato dalla Federazione Cori del Trentino con il Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali, propone un tour a tappe nel territorio trentino in alcune delle più suggestive residenze nobiliari di questa terra, legandosi a iniziative culturali, mostre e manifestazioni, in sinergia con le istituzioni locali e con l’obiettivo di valorizzare queste strutture attraverso l’eccellenza della coralità trentina.

Il pubblico sarà ammesso gratuitamente su prenotazione telefonando al numero 0461/492811 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, oppure prenotando sul sito internet del museo: http://www.buonconsiglio.it
La partecipazione è soggetta al rispetto delle norme di distanziamento e protezione personale previste dal “Protocollo di sicurezza per le attività di spettacolo” emanato dalla Provincia Autonoma di Trento al fine di contenere il rischio di trasmissione dell’infezione da COVID-19.

PROGRAMMA

Domenica 6 settembre 2020 – ore 17.00 | CASTEL THUN | Loggiato dei Cannoni
CORO I MUSICI CANTORI di Trento
CORO NEGRITELLA di Predazzo

Domenica 13 settembre 2020 – ore 17.00 | CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO | Loggia del Romanino
CORO LA VALLE di Sover
CORO PASUBIO di Vallarsa

 

Buonconsiglio (anche per la fotografia)