ph Aleksandra Pawloff
Tornano a calcare il palcoscenico della Leonessa d’Italia Elena Bucci e Marco Sgrosso con un’intelligente lavoro che cavalca le gesta culturali italiane del secolo d’oro della nostra recente cultura, l’Ottocento che dà il titolo alla piece. Nel piccolo e accogliente teatro Santa Chiara-Mina Mezzadri di Brescia, prende così forma l’atterraggio di Mary Poppins di cui si vede la figura nera su un velo di memoria e di ricordo; quel velo che troppo spesso ci offusca, in un’era che guarda sempre all’introito che la cultura può dare, ma senza conoscerla. E,quel che è peggio, disconoscendola addirittura.
Così, arriva in teatro una coppia, che ravvia il ricordo percorrendo trame e spartiti, rapendo il pubblico di fiabesco e di nostalgia. Ripetuti gli applausi conclusivi e molte le chiamate dei due attori, meritatamente premiati per questa drammaturgia originale di cui sono autori e registi, nonché interpreti. Un lavoro colto, adatto a chi ha letto Poe, ammirato Van Gogh, è un po’ inorridito con Baudelaire, ma godibile anche per coloro che non sanno nulla di tutto ciò e ascoltano la narrazione di un periodo spumeggiante di balli, fruscianti vestiti, caffè, musica e avventurose scoperte, dentro e fuori dell’essere umano. Ecco comparire Emily Dickinson con la sua triste storia e i suoi inimitabili poemi, sullo sfondo della Parigi di Toulouse Lautrec o di Boldini, mentre Dumas e Verdi si contendono “Traviata” osservati da Cechov, Hugo, Dostoevskij e altri. Passato e presente si incrociano e si allontanano, rendendo lo spettacolo vivace, accattivante e da non perdere.
Eccellente la recitazione di Bucci e Sgrosso, capaci di non cadere nel ridondante, di interessante lo spettatore e di stimolarlo nella fantasia e nella curiosità per tutta la durata dello spettacolo.
Alessia Biasiolo
le due foto di scena sono di Umberto Favretto



tutto meraviglioso……………..ATTORI.INTERPRETAZIONE .SOPRATTUTTO IL MODO DI RACCONTARE WILLEM
Veramente entusiasmante. Grazie per la comunicazione!