Al Museo di Storia Naturale di Ferrara in mostra “Ritorni e nuovi arrivi di carnivori in Italia”

Al Museo di Storia Naturale di Ferrara (in largo F. Vancini 2), in collaborazione con la sezione ferrarese del CAI – Club Alpino Italiano, è stata inaugurata la mostra “Presenze silenziose. Ritorni e nuovi arrivi di carnivori in Italia”.

In mostra, fino all’1 agosto 2024, 19 pannelli esplicativi, affiancati da spettacolari reperti tratti dalle collezioni del Museo, sulla presenza dei grandi carnivori con cui condividiamo il nostro territorio.

Dopo un lungo periodo di assenza, o al massimo di sporadiche presenze nel territorio italiano, negli ultimi anni si ritorna a sentir parlare sempre più spesso e con crescente attenzione – anche mediatica – del fenomeno di espansione numerica e territoriale dei grandi mammiferi carnivori (Lupo, Orso bruno, Lince e Sciacallo dorato principalmente).

Questo importante evento, di grandissimo valore biologico per la natura, comporta al contempo una serie di problematiche ed impatti significativi: di tipo sociale – come il recupero di una profonda cultura verso questi animali, nonché delle antiche pratiche di difesa del patrimonio zootecnico ed agricolo più in generale; di tipo gestionale-amministrativo, con l’avvio di azioni burocratiche per l’ottenimento di risarcimenti e rimborsi da parte di allevatori ed apicoltori; di studio, ricerca, controllo e gestione delle dinamiche di questi animali da parte degli enti preposti. Azioni ed abitudini che richiedono tempo per essere recepite, accettate, messe in atto e che spesso si scontrano con la velocità con la quale l’espansione – in particolare del Lupo – avanza nei nostri territori.

È una mostra realizzata dal Club Alpino Italiano – Gruppo Grandi Carnivori per la collettività, per far conoscere meglio il complesso mondo dei predatori selvatici, dei suoi equilibri naturali, ma anche di quelli più delicati insiti nel rapporto con l’uomo e le sue attività. Questa mostra rappresenta l’occasione affinché attraverso disegni ed immagini il visitatore possa ricevere un “valore aggiunto” durante il suo percorso di visita. L’invito è quello di tenere in considerazione i risvolti ecologici e naturalistici del processo di ricolonizzazione in atto, oltre al fondamentale ruolo che questi animali esercitano nell’ambiente naturale, senza tralasciare di metterci anche nei panni di tutte le persone e le attività che nel rapporto giornaliero con i grandi carnivori affrontano situazioni complesse da gestire e difficili da risolvere.

Giovedì 20 giugno 2024 alle 17 alla mostra si affiancherà un incontro divulgativo che vedrà dialogare fra loro e con il pubblico gli scienziati Stefano Grignolio e Mattia Lanzoni (Università di Ferrara), Laura Scillitani (Museo delle Scienze MUSE di Trento e Associazione Teriologica Italiana) e Marco Galaverni (WWF Italia).

Sono inoltre previste VISITE GUIDATE GRATUITE PER LA CITTADINANZA su prenotazione: martedì 18 giugno, 15.30-17.00; martedì 9 luglio, 15.30-17.00; giovedì 18 luglio, 15.30-17.00.

Per info e prenotazioni:  dido.storianaturale@gmail.com –  0532 203381 (con orario 9.00-13.00) –  351 6937858 (anche Whatsapp)

L’ingresso alla mostra è gratuito.

A. Z.

“Save the Tortoise”, prosegue lo studio del Museo di Storia Naturale alle Dune di Massenzatica

Gli ultimi due sopralluoghi nella zona delle Dune di Massenzatica, recentemente colpite da un terribile incendio, hanno fruttato la cattura di oltre venti testuggini, fra cui molte femmine di grosse dimensioni e alcune ancora con le uova da deporre, che sono state marcate con i microchip, misurate e pesate; su di loro, prima della liberazione, è stato poi effettuato il prelievo di un campione di sangue per l’indagine sanitaria e genetica. È il bilancio del monitoraggio fatto nei giorni scorsi dagli studiosi del progetto “Save the Tortoise” proposto e coordinato dal direttore del Museo di Storia Naturale di Ferrara Stefano Mazzotti.

L’indagine, che ha scopi sia scientifici sia didattici, punta alla caratterizzazione morfologica, ecologica, clinica e genetica della popolazione di testuggine terrestre (Testudo hermanni) della Riserva Naturale Orientata Dune Fossili di Massenzatica. Oltre al Museo di Storia Naturale di Ferrara lo studio vede il coinvolgimento di ricercatori dell’Università degli Studi di Ferrara e dell’Ospedale Veterinario Universitario di Lodi, con la collaborazione del Parco del Delta del Po.

Nel corso della giornata è stato poi registrato come in generale la salute degli animali sia ottima. Anche nel sopralluogo nell’area del recente incendio, che sta già cominciando a rinverdire, sono stati rinvenuti molti esemplari vivi e in ottimo stato. Questa zona delle Dune è quella meglio conservata, presenta una bella vegetazione ricca di specie autoctone e conta la più alta densità della popolazione di testuggini. L’intervento alle Dune è stato anche l’occasione per liberare una delle due testuggini ancora tenuta in osservazione, l’altra purtroppo non ce l’ha fatta.

Così l’Assessore all’Ambiente Alessandro Balboni: “Questo progetto è di grande importanza non solo scientifica ma anche educativa. Siamo davanti all’opera di professionisti altamente qualificati che si impegnano non solo per tutelare il prezioso habitat naturale dei nostri territori, ma che si preoccupano anche della tutela e conservazione di specie autoctone come, appunto, le testuggini terrestri. Grazie al Museo di Storia Naturale di Ferrara e al ricco partenariato di questo progetto per il prezioso lavoro svolto”.

 

Alessandro Zangara (anche per le fotografie)