Laboratorio aperto per l’apprendimento musicale dei bambini

“EcoMousiké” è il titolo del laboratorio per conoscere e provare le tecniche dell’apprendimento musicale basate sulla Teoria di Edwin Gordon. L’incontro è in programma per sabato 2 febbraio 2019 alle 11.30 alla Biblioteca Giorgio Bassani del quartiere Barco (via G. Grosoli 42, Ferrara). La partecipazione gratuita, ma è necessario prenotare perché l’appuntamento è a numero chiuso (massimo 6 coppie formate da genitore-bambino per turno).

Le lezioni sono aperte per bambini da 0 a 3 anni con un genitore, condotte da Barbara Mongiorgi dell’Associazione Ecomousiké, della durata di 45 minuti circa.

Alessandro Zangara (anche per l’immagine)

“Nonna Teresa”, la ricerca di una madre per far luce sulla storia del figlio deportato

Sabato 26 gennaio 2019 alle 16 nella sala mostre del Museo del Risorgimento e della Resistenza (corso Ercole I d’Este 19, Ferrara) si terrà l’incontro intitolato “Nonna Teresa”, la storia di una madre impegnata a far luce su quanto accaduto al figlio deportato da Bova di Marrara (piccola frazione a una ventina di chilometri di Ferrara) in Germania.
A parlare di questo lungo viaggio per riportare a casa il figlio deceduto nel lager nazista sarà Silvia Pascale, studiosa trevigiana della deportazione militare e presidente di ANEI-Associazione nazionale ex internati di Treviso.

La ricercatrice Silvia Pascale proporrà una storia di famiglia che, in qualche modo, ha sollecitato la volontà della ricercatrice di lavorare per far tornare alla luce tante storie di persone comuni che nel drammatico biennio ’43-’45 si trovarono a vivere lo strazio della vita dei lager e anche a morirci.
Il racconto è quello di una ricerca molto lunga che parte dalla scoperta della “marmetta” di Zerbini Anadage, omonimo dello zio acquisito della studiosa, esposta al Tempio dell’Internato Ignoto a Padova e della successiva lettura del diario di nonna Teresa Mascellani in Zerbini, scritto per ricordare la morte del figlio Anadage, nello Stalag XII A. Il racconto emotivo è accompagnato dalla ricostruzione storica, avvenuta attraverso la consultazione dell’Archivio tedesco di Bad Arolsen in Germania e dei certificati della Croce Rossa Internazionale effettuata dalla studiosa, che da anni si occupa di Internati Militari Italiani. Grazie a queste ricerche e allo studio dei documenti si è potuto ricostruire la vicenda di Anadage dall’8 settembre 43 fino a gennaio del 44 quando è morto. Con l’aiuto del diario e della documentazione successiva sempre avvenuta attraverso fonti d’archivio è stato possibile ricostruire dettagliatamente la storia del rimpatrio dei resti di Anadage nel dicembre del 1956. Tutto questo lavoro è in fase di stesura finale in attesa di pubblicazione ed è di importanza fondamentale perché è stato voluto dalla mamma di un IMI (internato militare italiano), un unicum nel panorama della documentazione di questa pagina di storia.

 

Alessandro Zangara

Cetty Muscolino racconta: ‘Quando scrivevo a Otto Frank’

Racconta di un rapporto epistolare e di amicizia nato dalla lettura del ‘Diario di Anna Frank’, il libro di Cetty Muscolino, con prefazione di Anna Quarzi, ‘Quando scrivevo a Otto Frank’ che lunedì 28 gennaio 2019 alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara).

Cetty Muscolino, adolescente degli anni 70, resta folgorata dalla lettura del ‘Diario di Anna Frank’ e, in maniera rocambolesca, entra in contatto con il padre Otto scampato al campo di sterminio instaurando un rapporto prima epistolare poi di amicizia.

Testimonianza, con lettere autografe e foto inedite di Otto, di un uomo che ha speso la sua intera vita per testimoniarci gli orrori del periodo più buio della storia.

 

Alessandro Zangara

“L’Amore Malato”: una mostra contro la violenza di genere a Ferrara

Sabato 12 gennaio 2019 alle 11, nel salone d’Onore della residenza comunale di Ferrara (piazza del Municipio 2), si terrà l’inaugurazione della mostra “L’Amore Malato”, opere contro la violenza di genere dell’artista padovano Gino Tonello che resteranno esposte al pubblico fino all’1 febbraio 2019 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18).

L’iniziativa espositiva è organizzata dal Comune di Ferrara in collaborazione con il Centro Donna Giustizia di Ferrara.

La mostra dell’artista padovano Gino Tonello è giunta alla sua terza esposizione. È il frutto di un ampio progetto dedicato al tema della violenza di genere, al quale l’artista sta lavorando ormai da diverso tempo e che continuerà nei prossimi anni.

La decisione di trattare questa tematica, nasce dalla consapevolezza di trovarsi di fronte a un fenomeno, tra cui quello del cosiddetto femminicidio, di dimensioni impressionanti.

I soggetti di Tonello sono composizioni complesse di oggetti, figure e ambienti di rilevante contemporaneità, con inserzioni e modificazione dei supporti. La tela viene rielaborata, tagliata e strappata e successivamente ricomposta in maniera magistrale evidenziando così una tridimensionalità. Le figure appaiono immerse in scenografiche costruzioni e attorniate da una ricca materia. Preferisce simbologie legate alla società contemporanea e non disdegna affrontare direttamente le problematiche connesse alla valorizzazione delle sue iconografie. Le tecniche predilette: olio, paste acriliche, smalti, ossidi e pigmenti.

 

Alessandro Zangara (anche per la fotografia dell’opera)

 

Il “fossile vivente” della Biblioteca Ariostea incanta

il Ginkgo Biloba di Ferrara, foto di Fausto Natali

Uno dei protagonisti assoluti degli scatti fotografici di questo caldo autunno è certamente il magnifico ginkgo biloba della Biblioteca Ariostea di Ferrara, in via Scienze 17 a Ferrara. Da alcune settimane si assiste a un autentico pellegrinaggio alla biblioteca cittadina per ammirare questo autentico monumento vegetale. Uno splendido esemplare di ginkgo maschio che, dall’alto dei suo venti metri di altezza (e quasi cinque di circonferenza), troneggia su tutto il giardino fin dall’ultima decade dell’Ottocento, quando faceva parte dell’Orto botanico dell’Università assieme a oltre 4000 specie vegetali e a quattro serre di cui una riscaldata per le palme.

il Ginkgo Biloba di Ferrara, foto di Fausto Natali

Questa specie è un autentico “fossile vivente” in quanto risale a 250 milioni di anni fa ed è l’ultima esistente della famiglia Ginkgoaceae, ritenuta estinta fino al XVIII secolo. Inoltre, forse pochi sanno che il ginkgo è una delle piante più resistenti allo smog, è praticamente immune da malattie ed è l’unica pianta sopravvissuta alla bomba atomica che trasformò la città di Hiroshima in un deserto annerito (in Oriente è stato elevato a simbolo di rinascita, come da noi, da millenni, è considerato l’olivo).

Va segnalato che Il ginkgo della biblioteca cittadina è stato inserito nella lista degli alberi monumentali ai sensi dell’art. 7 della Legge 14 gennaio 2013 e che un paio di anni orsono è stato interprete non casuale del videoclip musicale del celebre pianista brasiliano Marcelo Cesena.

Ancora per un paio di settimane, un po’ in ritardo a causa del caldo anomalo di quest’anno, il ginkgo dell’Ariostea e il suo accecante tappeto giallo poseranno in tutto il loro splendore per i fotografi che desiderassero immortalarli.

 

Servizio Biblioteche e Archivi (anche per le fotografie)

 

Memorial Florestano Vancini a Ferrara

Il memorial, a cura della Ferrara Film Commission, consisterà nella proiezione di tre film del regista e sceneggiatore ferrarese al cinema Boldini (via Previati 18, Ferrara). Grazie al contributo dell’assessorato alla Cultura e ai Giovani del Comune di Ferrara è stato ristampato il fascicolo dedicato a “La Ferrara di Florestano Vancini” che sarà a disposizione degli interessati, scritto e aggiornato dal critico Paolo Micalizzi.

Due mattinate sono state organizzate per le scuole per dare l’opportunità ai ragazzi di conoscere film che hanno fatto la storia del cinema e che, in particolare nel caso del western all’italiana “I lunghi giorni della vendetta”, è diventato punto di riferimento per registi internazionali ed ha ispirato come Quentin Tarantino per il suo “Kill Bill”. Il programma per le scuole prevede martedì 13 novembre 2018 alle 10 (ingresso ore 9.30) la proiezione di “La neve nel bicchiere” (1984) girato nelle valli di Argenta e dedicato alla storia di diverse generazioni di contadini, mentre martedì 20 novembre alle 10 ci sarà il film western all’italiana “I lunghi giorni della vendetta” (1967) ispiratore di “Kill Bill” di Tarantino, che ha utilizzato anche un tema di della sua colonna sonora composta all’epoca da Armando Travaioli.
Altre due proiezioni sono in programma in orario serale aperte a tutti con ingresso liberomartedì 13 novembre alle 20.30 sarà la volta di “Amore amaro” (1974) con una breve presentazione iniziale in collegamento telefonico con l’attrice protagonista Lina Gastoni e la presenza della figlia del regista Gloria Vancini martedì 20 novembre alle 20.30 di nuovo “La neve nel bicchiere” (1984) con la presenza dell’attrice protagonista Anna Teresa Rossini e della figlia del regista Gloria Vancini.

Antonio Zangara

 

In mostra ‘Torquato Tasso. Manoscritti, edizioni e musica’ a Ferrara

In occasione del Tasso Music Festival 2018, la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara che ospita nelle giornate del 9 e 10 novembre 2018 il ‘Festival diffuso per la valorizzazione del Tasso in Music Project’, dedica una mostra a ‘Torquato Tasso. Manoscritti, edizioni e musica. Dall’antica documentazione della Biblioteca Comunale Ariostea’ che verrà inaugurata sabato 10 novembre alle 11 nella Sala Ariosto della Biblioteca (via delle Scienze 17, Ferrara).

La curatrice della mostra, Mirna Bonazza, responsabile della Sezione Manoscritti e Rari dell’Ariostea e dell’Archivio Storico, ha selezionato dalle raccolte della Biblioteca Ariostea rari e preziosi esemplari. Nelle vetrine sono infatti presenti manoscritti, alcuni dei quali autografi del poeta, ed edizioni che coprono un arco cronologico che va dal Cinquecento al Novecento. La musica è presente con edizioni di madrigali di Luzzasco Luzzaschi (ca. 1545-1607), di Girolamo Belli (1552-ca. 1620), di Giulio Eremita (ca. 1550-ca. 1600) tratti dalle Rime del Tasso a testimonianza della fortuna musicale dei suoi componimenti poetici. Inaugura l’esposizione una splendida edizione illustrata da venti tavole calcografiche, una per ogni canto, della Gerusalemme liberata, stampata a Venezia nel 1745 da Giovanni Battista Albrizzi. Dedicata a Maria Teresa d’Austria, regina d’Ungheria e di Boemia, presenta un apparato iconografico disegnato da Giovanni Battista Piazzetta (1683-1754), pittore veneziano, con incisioni realizzate da Felice Polanzani (1712-1780). A seguire codici manoscritti del celebre poema, di grande importanza, quali: il cosiddetto Codice Lanzoni, con correzioni e note autografe del poeta e il codice autografo di Orazio Ariosti (1555-1593), che scrisse gli argomenti sopra ogni canto e ne fu possessore, corredato da venti disegni a penna ed acquerello monocromo del pittore Domenico Mona (1550-1602) che precedono ogni canto del poema. Ma anche tre edizioni della Gerusalemme liberata stampate, da diversi editori e curatori, nel 1581, pressoché coeve; nonché l’editio princeps della Gerusalemme conquistata Roma, Guglielmo Facciotti, 1593. Affianca un’edizione dell’Aminta – favola pastorale in cinque atti scritta da Tasso nel 1573 – stampata a Ferrara da Vittorio Baldini nel 1581, un disegno del sec. XVII dell’Isola di Belvedere sul Po, che fu teatro della prima rappresentazione il 31 luglio 1573. Sono inoltre state messe in risalto alcune delle donne celebrate da Torquato Tasso nei suoi componimenti poetici: Marfisa d’Este (ca. 1554-1608), Livia Pica dama della corte di Francia, la cantatrice Laura Peperara (1563-1600), la poetessa Tarquinia Molza (1542-1617).

La mostra, a ingresso libero, è visitabile, sino al 17 novembre, negli orari di apertura della Biblioteca Comunale Ariostea: dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 19, sabato dalle 9 alle 13.

Antonio Zangara

 

Per Halloween una serata ‘da brividi’ al museo

Sarà una serata ‘da brividi’ quella di domani 31 ottobre al Museo civico di Storia Naturale di Ferrara (via de Pisis 24). Bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni potranno festeggiare Halloween divertendosi con incredibili esperimenti e con una visita al buio tra le sale del Museo alla ricerca degli esemplari più spaventosi. Non mancherà una pizza da gustare in compagnia.

L’appuntamento rientra nel calendario di attività didattiche ‘Apprendisti scienziati autunno 2018’, organizzate dal Museo civico di Storia Naturale in collaborazione con l’Associazione Didò, che conduce le attività. Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuare contattando la segreteria didattica del Museo al numero 0532 203381 (lunedì, mercoledì, venerdì – dalle 9 alle 12.30) o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com. Il costo per partecipante è di 15 euro.

Alessandro Zangara

 

“La Madonna della Melagrana di Jacopo della Quercia” e “Misteri antichi” in conferenza a Ferrara

Sarà dedicata a “La Madonna della melagrana e Jacopo della Quercia” la conferenza di Laura Cavazzini in programma domani, lunedì 22 ottobre alle 17.30, a Palazzo Bonacossi, via Cisterna del Follo 5, a Ferrara. L’appuntamento rientra nell’ambito del ciclo di conferenze “Anatomia di un capolavoro. Storia, stile e iconografia nelle opere del Museo della Cattedrale”. L’ingresso è libero.

Capolavoro assoluto della storia dell’arte italiana, la grandiosa Madonna del Museo della Cattedrale rappresenta una delle poche testimonianze del Rinascimento sopravvissute alle spoliazioni cui Ferrara fu oggetto nel corso dei secoli. Un’opera in passato molto amata dai ferraresi che coniarono per lei nel Sei e Settecento gli affettuosi soprannomi di “Madonna bianca” o di “Madonna del pane”, quest’ultimo a causa del cartiglio arrotolato nella mano sinistra del Bambino così simile alla “coppia” ferrarese. Scolpita tra il 1403 e il 1406 per adempiere alle volontà testamentarie di Virgilio Silvestri, camerlengo di Niccolò III, la scultura fu percepita sin dal suo apparire come un’opera fuori dall’ordinario a causa delle sue notevoli dimensioni e della sua straordinaria qualità. Guidato da Laura Cavazzini, professore associato di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Trento, il pubblico potrà così riscoprire questo capolavoro di possente grazia e al contempo inquadrare l’arte di Jacopo della Quercia (Siena, 1374 circa – 1438) che, proprio per le doti espresse nell’opera ferrarese, sarà poi apprezzata a Siena, Lucca e Bologna.

Sempre domani, sarà lo studioso Stefano Arcella, con il suo libro ‘Misteri antichi e pensiero vivente’, il protagonista, alle 17, del nuovo appuntamento ‘Rassegna di incontri con la spiritualità applicata’ nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, a Ferrara). La conferenza sarà introdotta da Marcello Girone Daloli.

Aristotele spiegava che nei Misteri non si trattava di apprendere, ma di provare un intenso stato interiore. Per gli Antichi il Sapere era davvero tale solo se investiva la totalità della vita e della natura dell’uomo e lo trasformava completamente. Era appunto questo il fine dei Misteri: che l’uomo, per effetto della Conoscenza, divenisse completamente diverso da ciò che era prima, quando ne era privo. Questa istanza di nobilitazione e di elevazione era il filo d’oro che univa le varie spiritualità misteriche del mondo antico, al di là delle forme rituali e delle vie praticate per conseguire l’unione col divino. Nel capitolo finale viene affrontato il tema della possibile attualizzazione del retaggio misterico in forme adatte alla mutata costituzione interiore e mentale dell’uomo occidentale contemporaneo, richiamandosi all’insegnamento di Rudolf Steiner e alla Via del Pensiero Vivente.

Stefano Arcella è saggista, studioso delle “religioni” misteriche nel mondo greco-romano, con particolare attenzione ai Misteri di Mithra e, in generale, ai culti solari in età imperiale romana, oltre che del Neoplatonismo rinascimentale e del pensiero esoterico del Novecento europeo.

 

Alessandro Zangara e organizzatori (anche per le foto)

“25° anniversario Trofeo Furinkazan 1993-2008” di karate tradizionale

Il “25° anniversario Trofeo Furinkazan 1993-2008”, manifestazione di karate tradizionale, è in programma domenica 21 ottobre alle 9 al palapalestre ‘Padre John Caneparo‘ di Ferrara, organizzata da ASD Furinkazan Karate Club che si avvale del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ferrara.

Per festeggiare l’evento, il Consiglio Direttivo e i tecnici delle tre discipline karate, judo e la new entry kendo, hanno pensato di organizzare la giornata con una manifestazione che sarà una festa per tutti gli associati al Furinkazan e prenderanno parte all’evento gli iscritti e le famiglie dei corsi di Ferrara e di Masi Torello dell’anno sportivo 2018-2019, nonché i vecchi allievi che hanno frequentato il centro di avviamento di via Ortigara, 14 fin dal suo esordio.

Con loro alcuni portacolori del Furikazan e numerosi allievi del professor Gabriele Achilli che, in oltre 60 anni di attività sportiva sul territorio ferrarese, ha visto crescere 1.200 fra ragazzi e ragazze che si sono formati al Furinkazan. In campo 100 atleti ferraresi e 35 invitati.

Sarà una parata di sport con i bambini, i ragazzi, gli adulti amatori e gli agonisti, da cintura bianca a cintura nera, che daranno luogo a una sfida amichevole per decretare il vincitore del “TROFEO del 25° ANNIVERSARIO DEL FURINKAZAN”.

I partecipanti verranno suddivisi per colore di cintura (bianca, gialla-arancio, verde-blu, marrone e nera) per un totale di 10 categorie compresi gli invitati, maschi e femmine insieme.

Al termine della sola e unica prova di kata (forma) – TOKUI KATA – a punteggio, verrà stilata una classifica.

Il primo classificato di ogni categoria – gli altri partecipanti verranno classificati tutti al secondo posto – si sfideranno in una unica prova di kata (forma) con un kata standard, che può essere eseguito dalla cintura bianca con pochi mesi di pratica fino alla cintura nera con diversi anni di attività alle spalle: il kata è denominato “Heian Shodan”, il primo dei kata fondamentali nel karate Shotokan tradizionale.

Una speciale giuria formata da due maestri federali, istruttori federali e vecchi allievi graduati minimo cintura nera, con un punteggio che andrà da 10 a 1, dove 10 è il massimo punteggio e 1 il minino, decreteranno il vincitore assoluto del Trofeo che si aggiudicherà una grande coppa.

Ogni arbitro potrà giudicare primo solo 1 atleta. La somma dei punteggi decreterà 1 solo vincitore per il Furinkazan e 1 per la categoria invitati.

Ogni partecipante riceverà una medaglia ricordo offerta dall’assessorato allo sport del Comune di Ferrara, un diploma a ricordo dell’evento e una sacca sportiva offerta da McDonald’s Ferrara.

Le coppe per il Trofeo Furinkazan per i primi classificati delle 12 categorie sono offerti da McDonald’s Ferrara e dal Ristornate Le Corti del Maxxim di Ferrara.

 

Alessandro Zangara e gli organizzatori (anche per la foto)