L’Arena cinematografica estiva ferrarese al Parco Pareschi

Fino al 31 agosto torna l’atteso appuntamento con l’Arena cinematografica estiva al Parco Pareschi (Corso della Giovecca 148, Ferrara), grazie al rinnovato supporto del mondo cooperativo ferrarese. La manifestazione organizzata da Arci Ferrara APS, con il patrocinio del Comune di Ferrara, della Regione Emilia Romagna e dell’Università degli Studi di Ferrara, riconferma per il quarto anno di fila il nome di Arena Coop Alleanza 3.0 e si prepara a riaccendere lo schermo per 84 serate consecutive.

Il programma, come di consueto, è suddiviso in due parti: fino al 23 luglio, 24 luglio – 31 agosto, e vede al suo interno i maggiori successi della stagione cinematografica passata nelle sale, ma anche nuove uscite ed anteprime, oltre che una serie di appuntamenti speciali: dai restauri targati Cineteca di Bologna ai titoli della rassegna “Accadde domani”, che porta ogni anno al parco registi e autori in dialogo con il pubblico. Immancabile la proiezione gratuita promossa dalle cooperative partner della manifestazione in occasione del Coopsday – Giornata Internazionale delle Cooperative.

“Ringrazio gli organizzatori per aver ancora una volta realizzato una iniziativa che valorizza uno spazio pubblico e il tempo di ciascuno di noi – ha affermato l’assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli. – È un cartellone prestigioso di film quello scelto dagli organizzatori con una formula intramontabile. Nonostante le situazioni che viviamo, prima la pandemia e ora l’alluvione nei territori vicini, la cultura ci può e ci deve aiutare a vivere meglio i nostri tempi”.

“Coop Alleanza 3.0 conferma anche per quest’anno il sostegno al cinema estivo promosso da Arci, un’iniziativa particolarmente importante per la città di Ferrara, capace di offrire a tanti cittadini di tutte le età un’articolata proposta culturale e un’occasione di aggregazione sociale» dichiara la presidente di Zona soci di Coop Alleanza 3.0, Patrizia Luciani «Il sostegno del progetto da parte della Cooperativa, motivato dalla convinzione che la cultura sia volano della costruzione del benessere della comunità, si aggiunge ai buoni spesa che saranno distribuiti al pubblico delle serate in programma.” 

“Ringraziamo Coop Alleanza 3.0 e il mondo cooperativo ferrarese legato a Legacoop Estense che ormai da anni sostiene la nostra Arena Cinematografica – dichiara Francesca Audino, Presidente Arci Ferrara – La nostra intenzione è quella di continuare a portare un’ offerta cinematografica in città in linea con lo storico del Cinema Boldini, arricchita quindi dai restauri della Cineteca e da rassegne che porteranno molti ospiti al Parco Pareschi”.

L’edizione di quest’anno prevede una selezione ricca di numerosi titoli italiani.

L’attenzione per il cinema nostrano continua con la rassegna “Accadde domani – un anno di cinema italiano” promossa da FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e Agis Emilia Romagna. 

Una proiezione ambientata sul delta del Po, Delta – lunedì 3 luglio alla presenza di Michele Vannucci. Martedì 4 luglio, l’Arena avrà l’onore di ospitare il grande critico Enrico Ghezzi che con Alessandro Gagliardo presenteranno il documentario Gli ultimi giorni dell’umanità, imperdibile occasione per chi si è formato con Fuori orario – Cose (mai) viste.
A chiudere questa speciale rassegna, un doppio appuntamento con il regista Stefano Collizzoli che presenzierà mercoledì 19 luglio alla visione di Trieste è bella di notte, documentario che racconta il confine tra Slovenia e Italia nel percorso dei migranti asiatici della rotta balcanica, e giovedì 20 luglio a quella di Se fate i bravi in memoria dei fatti del G8 di Genova 2001.

“Non solo i grandi successi della stagione, ma anche la possibilità di incontrare il maestro Enrico Ghezzi insieme ad Alessandro Gagliardo al Parco Pareschi -così Mattia Antico, curatore dell’Arena Coop Alleanza 3.0 per Arci Ferrara- Inoltre, come Arci e grazie al contributo e alle proposte delle Cooperative sostenitrici, siamo felici di portare dei temi a noi cari attraverso i film: come le giornate del 19 luglio con Trieste è bella di notte e quella del giorno dopo con Se fate i bravi, dove per entrambe le occasioni sarà presente il regista Stefano Collizzolli”.

Ritorna anche quest’anno l’appuntamento speciale ideato in collaborazione con Legacoop Estense e le cooperative partner della manifestazione in occasione della Giornata Internazionale delle Cooperative – COOPSDAY: venerdì 30 giugno l’Arena ospiterà la proiezione speciale e gratuita di Po di Andrea Segre, documentario che ripercorre la drammatica alluvione del Polesine del 1951, per una serata di raccolta fondi dedicata alle popolazioni romagnole alluvionate. 

“Ringrazio ancora una volta le tante cooperative che hanno deciso di sostenere il cinema estivo della città – afferma la direttrice di Legacoop Estense Chiara Bertelli -. Grazie al contributo non solo di Coop Alleanza 3.0, ma anche di Assicoop Modena&Ferrara, CIDAS, CPR System, Copma, Cooperativa Castello, Altraqualità, Genba, è possibile offrire alla città un’iniziativa culturale diffusa che accompagnerà le sere estive con una proposta ampia e trasversale. Quest’anno abbiamo voluto dedicare il Coopsday alle comunità alluvionate della nostra Regione, attraverso un’iniziativa che darà un piccolo aiuto concreto a chi ha perso tanto”. 

Ancora in programma il surrealista e vertiginoso horror noir Lost Highway di David Lynch (27/6), e The warriors – i guerrieri della notte di Walter Hill (11/7), cult movie per eccellenza sulle gang giovanili di New York.

L’immagine grafica ideata per la manifestazione e realizzata dalla mano di Agostino Maiurano, segue una doppia citazione che collega la prima storica copertina del romanzo Il Grande Gatsby con “gli occhiali d’oro” del Dottor Fadigati del nostro Bassani: uno sguardo attento su una Ferrara dorata e in festa che vuole anche sottendere il gesto di “osservare, guardare con attenzione” che il Cinema ci invita a fare.

Il programma con le giornate di attività verrà pubblicato sui siti www.arciferrara.org, www.cinemaboldini.it e sulla pagina Facebook del Cinema Boldini.

Inizio proiezioni ore 21.30. Apertura Parco ore 20.45.

Alessandro Zangara

“Uain” fino a domenica

Dopo il debutto sperimentale dello scorso anno, è tornata dallo scorso 13 giugno in versione più ampia e ricca “Uain”, la manifestazione dedicata alle aziende vitivinicole nazionali e alla ristorazione locale, in programma fino a domenica 25 giugno 2023 nella Darsena di Ferrara.

“Come Comune – ha sottolineato l’assessore ad Attività produttive Fiere e mercati Angela Travagli – è un piacere sostenere ancora una volta questa iniziativa che è stata la prima a dare il via lo scorso anno alla sfida degli eventi nella nuova Darsena e che ha avuto grande successo. Ringrazio gli organizzatori e tutti i partner della manifestazione ed in particolare le Associazioni portatrici di valore all’evento come il Canoa Club già da anni presente in Darsena, l’Associazione Fiumana con la Nena, l’Associazione Modellisti ferraresi e Aies. Fare sistema tra l’Amministrazione, l’Associazione di categoria, le attività produttive e la rete delle Associazioni ha portato prestigio alla nostra città, questa è la dimostrazione che, come ribadito sin dal 2019, è possibile la convivenza di più eventi contemporaneamente che non sottraggono valore a nessuno, anzi attraggono sempre più cittadini e turisti rendendo la città viva a sostegno di un’economia che ritorna al territorio e ha creato un modello che permette di far esprimere creatività, voglia di fare e competenze a tante persone capaci”.

Il successo riscontrato dall’edizione zero – hanno spiegato gli organizzatori Stefano Zobbi e Chiara Cecchin – ha determinato la scelta di raddoppiare la durata della manifestazione, che passa da 6 a 13 giorni, con 14 aree di ristorazione, oltre 50 cantine proposte dalla ristorazione locale. Da sottolineare il coinvolgimento del battello Nena per un’uscita al tramonto programmata per quattro giorni, la piattaforma Commodoro sull’acqua che potrà ospitare tavoli con una ventina di persone e la cucina di chef e il debutto della collaborazione con la libreria Giunti in un un’uscita sulla Nena per un aperitivo con l’autore.

Parte nel 2021 l’idea di Dodicieventi di portare nuovi eventi in una location che ormai da tantissimi anni non era più a disposizione dei cittadini. Visto l’inizio della riqualificazione, e dopo un primo sopralluogo in mezzo al cantiere, innamorati del contesto terra/acqua, nascono i primi due progetti che sottoponiamo all’amministrazione.
Da questo parte la prima edizione di “UAIN”, dedicato alla promozione e alla conoscenza di alcune Cantine Nazionali e di alcuni ristoranti del nostro territorio che credono in questo evento. Anche il pubblico ci crede ed in una settimana arrivano circa 30.000 persone ad ammirare il lungofiume, con serate rilassanti al tramonto e con degustazioni di vini sul Battello Nena in collaborazione con i Sommelier di A.I.E.S. Delta del Po.
Da questo primo approccio al lungofiume nella nuova darsena, seguiranno altri due eventi, Rio Latino e Mangiafexpo, con un indotto complessivo di circa 150.000 persone che hanno fatto visita ai 3 eventi.

Da questa prima esperienza nasce quest’anno il contenitore “Eventi Lungofiume 2023” comprende proprio questi 3 eventi , per offrire in modo continuativo, dal 13 giugno al 30 luglio, un’area dove proprio tutti possono trascorrere serate estive in città.
In questa II° edizione saranno 14 le aree di ristorazione, dislocate lungo la passeggiata della Darsena , con proposte culinarie davvero differenti fra loro. Anche le cantine proposte sia dalla ristorazione, sia dalla collaborazione di Rappresentanze locali, sono tante, circa una cinquantina con oltre 200 etichette. Sarà aggiunta quest’anno la possibilità di poter cenare sulla piattaforma “Commodoro”, posizionata sul fiume, dove una veranda accoglierà massimo 20 persone.
Grazie alla collaborazione con Nena Battello Fluviale e visto il successo della scorsa edizione, riproporremmo la degustazione dei vini in navigazione con il prezioso supporto dei Sommelier A.I.E.S. Delta del Po, che ci faranno scoprire interessanti realtà vitivinicole e i loro territori, come da locandina allegata. L’orario delle uscite in Battello sarà: imbarco ore 19,30 e rientro alle ore 21,00. I posti si prenotano sul sito www.lanena.it .
Anche questo evento è stato fondamentale la sinergia e la collaborazione con le Aziende di Rappresentanza Vini, Si.Ma. di Simone Santi, Angelo Grieco Rappresentanze, Grandi Vini Vitali; il tutto sotto la supervisione di A.I.E.S. , nella persona di Luca Piscitelli e Annamaria Farina. Tutto questo è soprattutto grazie alla sinergia con “Nena” con Georg Sobbe ed Antonella Antonellini, che ci hanno messo a disposizione oltre al Battello, anche la “Zarina” punto fermo dell’Ospitality di “UAIN” ed il “Commodoro” ristorantino galleggiante.
Oltre al vino e al cibo, qualcosa si muoverà anche in acqua con diverse attività messe in campo dal “Canoa Club Ferrara”, dal Gruppo Modellisti Ferrara, e dal C.U.S. Il Gruppo Modellisti, nelle giornate di domenica 25 giugno e domenica 30 luglio oltre all’esposizione dei modellini nautici e non solo, realizzeranno una regata di barche a vela telecomandate. L’orario della loro presenza è dalle 17 alle 22. Un grazie al presidente Franco Ragazzi, al Segretario Mario Lupi e alle persone che presiederanno la Darsena per il loro evento.
C.U.S. e Canoa Club arriveranno con i loro atleti nella Darsena in diversi momenti di tutto il periodo.
Alessandro Zangara



Notte degli Archivi 2023

Nell’ambito dell’edizione 2023 di Archivissima – il Festival e la Notte degli Archivi – 5 archivi cinematografici ed audiovisivi – 4 italiani e 1 canadese – si sono riuniti per dar luogo ad un evento congiunto, ad ingresso gratuito, che si terrà venerdì 9 giugno 2023, in occasione della “Notte degli Archivi”, presso il Cinema La Compagnia via Cavour, 50r – Firenze.

L’evento – che vede riuniti Archivio Luce (Roma), AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (Roma), Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia (Bologna), Archivio del Festival dei Popoli – Istituto Italiano per il Film di Documentazione Sociale (Firenze) e Open Memory Box (Montreal) con la partecipazione di Fondazione Sistema Toscana – propone un programma di cortometraggi (uno per ciascuna delle realtà partecipanti) accompagnati da interventi esplicativi sui metodi di riuso e ri-semantizzazione dei materiali in opere audiovisive integralmente originate dall’impiego di immagini d’archivio.

Documento storico e creatività esplorano nuove forme e modalità per stimolarsi a vicenda e dar vita a nuove forme di narrazione.

Carnet de Voyage:

Ore 21.00

L’entrata in guerra, di Roland Sejko (italia, 2014, 10’)

“Il 10 giugno del 1940 era una giornata nuvolosa. Si sapeva che al pomeriggio avrebbe parlato Mussolini, ma non era chiaro se si sarebbe entrati in guerra o no.” L’attesa, l’incertezza, l’inquietudine, il senso d’estraneità di una giornata particolare. Da un racconto di Italo Calvino con la voce narrante Claudio Santamaria.

Il film sarà accompagnato da un intervento di Roland Sejko

Ore 21.20

They All Lied to Us, di Alberto Herskovits (Canada/Svezia/Germania, 2019, 15’)

Una storia di amore e delusione. Un operaio della Germania dell’Est viene inviato in Unione Sovietica per costruire un gasdotto. Lì si innamora, accoglie la famiglia che è venuta a trovarlo, reagisce alla notizia della caduta del Muro e se ne va in vacanza in Occidente.

Il film sarà accompagnato da un intervento (in collegamento) di Alberto Herskovits

Ore 21.45

The Devil di Jean-Gabriel Périot (Francia, 2012, 8’)

Una parata di volti di cittadini afro-americani nel fervore delle marce per i diritti civili e dell’insorgere del movimento delle Black Panthers. Ripresi dai cineoperatori dell’epoca durante i comizi, gli scontri con la polizia o i raduni spontanei sul bordo della strada, leader carismatici e anonimi sostenitori della causa hanno fissato – per un solo, breve istante – l’occhio della macchina da presa. Arrabbiati o sorridenti, sempre risoluti: il volto del diavolo è bello per la sua fierezza.

Il film sarà accompagnato da un intervento di Alberto Lastrucci (Archivio del Festival dei Popoli)

Ore 22.05

HM100 Almanacco (Italia, 2023, 20’)

Home Movies presenta una selezione significativa del progetto “Home Movies 100” che prevede una programmazione online lunga 365 giorni, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. La programmazione web prevede la pubblicazione quotidiana di un film o di un estratto d’archivio girato  in formato ridotto in quello stesso giorno.

Il film sarà accompagnato da un intervento di Paolo Simoni (Direttore Archivio Home Movies)

Ore 22.35

Blue Screen, di Alessandro Arfuso e Riccardo Bolo (Italia, 2017, 17’)

Il documentario, ritrovato in un nastro VHS, racconta, attraverso l’esperienza diretta dell’autore, la ribellione dei droidi di servizio Mk3 contro l’egemonia degli esseri umani. L’opera restituisce dignità e umanità agli androidi, spesso relegati ad uno stato di subordinazione. Le speranze, i sogni e le paure degli uomini d’acciaio sono raccolte in questo archivio del futuro, che svela gli aspetti meno conosciuti della “Rivolta del Silicio”.

Il film sarà accompagnato da un intervento di Gabriele Ragonesi (AAMOD)

Elisabetta Castiglioni

Da Bach a Villa-Lobos

Mercoledì 31 maggio 2023 alle ore 20.00, nel Primo Foyer dell’Opera Carlo Felice, Andrea Bacchetti sarà protagonista del recital pianistico Da Bach a Villa-Lobos.

Il programma nasce inizialmente per la televisione, grazie alla collaborazione tra Andrea Bacchetti e Piero Chiambretti, con l’obiettivo di portare sul grande schermo una selezione di brani a comporre un vero e proprio percorso attraverso quattro secoli di musica per tastiera. In concerto al Carlo Felice, Bacchetti presenterà Da Bach a Villa-Lobos unendo all’esecuzione musicale un racconto dei brani volto a coinvolgere il pubblico anche attraverso la possibilità di dialogare con il maestro.

Il programma si apre con quattro preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, del quale Bacchetti ha recentemente pubblicato un’integrale del secondo volume per l’etichetta discografica Arthaus Musik, riscuotendo grande successo dalla critica internazionale; si procede con la Sonata in do minore di Domenico Cimarosa e tre sonate inedite di Domenico Scarlatti, alle quali seguono alcuni tra i più celebri e amati brani del repertorio classico e romantico: la Fantasia in re minore K. 397 di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Improvviso n. 2 op. 142 di Franz Schubert e la Consolazione n. 3 di Franz Liszt. In chiusura Notturno di Lili Boulanger, brano di rara esecuzione, The Little Shepherd e Jimbo’s Lullaby di Claude Debussy e O polichinelo di Heitor Villa-Lobos.

Nato a Genova nel 1977, ancora giovanissimo Andrea Bacchetti ha raccolto i consigli di Karajan, Magaloff, Berio, Horszowski, Siciliani. Debutta a undici anni a Milano nella Sala Verdi con i Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone. Da allora suona più volte in rinomati Festival internazionali e presso prestigiosi centri musicali. In Italia è ospite delle maggiori orchestre ed enti lirici, e di tutte le più importanti associazioni concertistiche. All’estero ha lavorato con numerose orchestre, come Lucerne Festival Strings, Camerata Salzburg e Salzburg Chamber Soloists, RTVE Madrid, Sinfónica de Asturia, Oviedo, OSCYL, Valladolid; ORF Vienna, MDR Lipsia, Kyoto Symphony Orchestra, Sinfonica di Tenerife, SWKO Pforzheim, Filarmonica della Scala, OSI Lugano, Sinfonica del Estado de Mexico, RTL Lubiana, Cappella Istropolitana, Bratislava, Russian Chamber Philharmonic St. Petersburg, Dubrovnik Symphony Orchestra, Philharmonique de Nice et de Cannes, Prague Chamber Orchestra, Philharmonie der Nationen, Enescu Philharmonic di Bucarest, e con direttori come Bellugi, Guidarini, Venzago, Luisi, Zedda, Manacorda, Panni, Petitgirard, Buribayev, Pehlivanian, Grazioli, Sanguineti, Toyama, Urbansky, Gullberg Jensen, Nanut, Lü-Ja, Justus Frantz, Baumgartner, Valdes, Renes, Goldstein, Bender, Bisanti, Ceccato.

Incide per Sony Classical e fra la sua ampia discografia sono da ricordare il SACD con le sonate di Cherubini (Penguin Guide UK Rosette 2010) e The Scarlatti Restored Manuscript (RCA Red Seal) vincitore dell’ICMA 2014 nella categoria “Baroque Instrumental”. Di Bach pubblica Invenzioni e Sinfonie (CD del mese nel settembre 2009 per BBC Music Magazine), The Italian Bach (CD del mese nel maggio 2014 per Record Geijutsu) e Keyboard Concertos BWV 1052 – 1058 con l’Orchestra Nazionale della RAI (CD del mese nel maggio 2016 per Musica).

Si dedica con passione alla musica da camera; proficue le collaborazioni con partner come R. Filippini, Prazak Quartet, Maxence Larrieu, Quartetto d’Archi e Strumentisti della Scala, Quartetto di Cremona, Quatour Ysaye, Sestetto Stradivari dell’Accademia di Santa Cecilia, Antonella Ruggero. Diversi compositori, come Vacchi, Boccadoro e Del Corno, gli hanno dedicato brani. Nelle ultime stagioni ha tenuto concerti in Giappone, Spagna, Messico, Cuba, Corea, Svizzera, Polonia, Lussemburgo, Belgio, Russia, nella stagione in corso ha compiuto tournée in Sud Africa, Sud America, Germania, e sono previsti concerti in Spagna, Romania, Russia oltreché in Italia con i Virtuosi Italiani e la Sinfonica Abruzzese.

Per ulteriori informazioni: www.operacarlofelicegenova.it

Biglietti. Intero: 12,00 euro. Under 18: 7,00 euro

S.C.F. (anche per le fotografie)

Now is Your Time to Shine

L’opera Now is your time to shine, di Alessandro Calabrese, che resterà visibile fino al 31 agosto 2023 presso il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina in Piazza Ducale, 20 a Vigevano (PV), nasce all’interno del progetto Tredici fotografi per tredici musei: un percorso di esplorazione e interpretazione dei tredici musei statali lombardi affidato ad altrettanti giovani artisti italiani, grazie alla committenza pubblica della Direzione regionale Musei Lombardia diretta da Emanuela Daffra e in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano-Cinisello Balsamo.

Nel suo progetto per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina Alessandro Calabrese si concentra sui depositi del museo, dove sono collocati i reperti non esposti, conservati all’interno di recipienti di uso quotidiano utilizzati dalla direttrice storica, Rosanina Invernizzi: vaschette da gelato, vasetti di crema, scatole di fazzoletti…

Come spiega Alessandro Calabrese “una volta venuto a sapere che all’interno dei contenitori del magazzino del museo si trovano delle scatole in plastica di vari prodotti di consumo, con al loro interno i reperti più piccoli, ho deciso di farne dei calchi in gesso come se fossero dei nuovi e futuri ritrovamenti destinati a fare parte della collezione”.

Dalla fascinazione dell’artista per questi ambienti e gli inattesi contenitori, dunque, nasce un viaggio verso il futuro, osservato però con l’occhio dell’archeologo – attento alle tracce del passato. I contenitori vengono studiati, catalogati e fotografati. Di alcuni vengono realizzati anche calchi in gesso. Calchi e fotografie sono quindi esposti come reperti del presente, offerti agli occhi del visitatore perché li osservi con uno sguardo nuovo, immaginandone significati e funzioni. Accompagna le opere un diario di lavoro, in cui sono raccolte le varie fasi di studio, annotate le scoperte e le curiosità.

È il museo che celebra e mette in scena l’atto stesso del conservare e nel farlo riflette su sé stesso e sul proprio ruolo, in un gioco di sguardi e riflessi a cui è invitato a partecipare anche il visitatore.

L’opera di Alessandro Calabrese – aggiunge Stefania Bossi, direttrice del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – è l’occasione per raccontare il ruolo fondamentale svolto dai depositi per gli istituti museali in genere e, più specificatamente, per la storia del nostro museo. Rendere sempre più accessibile questo luogo nevralgico è uno degli obiettivi che vogliamo raggiungere nei prossimi mesi. Biblioteche di oggetti, enciclopedie materiali, i depositi sono punti di partenza per lo studio e la ricerca, ovvero per le attività fondamentali e propedeutiche al buon funzionamento di un museo”.

Sempre nella giornata di sabato 13 maggio, alle ore 11.00, si terrà all’interno del Museo il laboratorio Archeologi del futuro rivolto a bambini e ragazzi dai 7 anni di età.

Ispirato dall’opera Now is your time to shine di Alessandro Calabrese, il laboratorio ci proietta nel futuro per poi volgere lo sguardo all’indietro, sul nostro presente. Come archeologi del XXX° secolo, i partecipanti saranno invitati a osservare alcuni oggetti di uso comune come li incontrassero per la prima volta e, applicando in maniera giocosa gli strumenti dell’indagine archeologica, ne immagineranno nuovi usi e nuovi scopi.

Quindi, insieme allo staff del Museo, studieranno come esporli e raccontare ai visitatori i risultati del proprio lavoro di osservazione.

S.E.

In lontananza. Opere di Claudio Borghi

La Direzione regionale Musei Lombardia ha dedicato il 2023 al grande scrittore Italo Calvino, per celebrare il centenario della nascita. Scrittore dai mille sentieri, assiduo visitatore di mostre, appassionato d’arte e di musei, questo autore ha sempre unito con grande sapienza le parole alle immagini, evocandole, raccontandole, inventandole.

Questa la chiave di lettura per comprendere la scelta di ospitare nella Cappella Espiatoria una mostra di Claudio Borghi, per la scoperta affinità tra le sue opere e la poetica dello scrittore italiano.

Quando si cammina per strade poco battute, si fissa l’orizzonte nel tentativo di cogliere in distanza sagome di un paesaggio noto, di qualcosa che ci renda famigliare il percorso. E’ questo che accomuna il fare arte di Claudio Borghi e le descrizioni de “Le città invisibili” di Italo Calvino: uno scorgere in lontananza per poi mettere a fuoco avvicinandosi gradualmente.

Uno con la scultura, l’altro con la scrittura, forniscono elementi descrittivi, ma non troppo, che possano concedere di immergersi nelle atmosfere da loro create: boschi e alberi, città e persone. Ad ogni nuovo incontro qualcosa cambia, sono un po’ diversi e non solo per l’effetto del tempo che passa. Ed entrambi trovano posto in un luogo nato per cristallizzare l’attimo, per fermare il suo trascorrere, per ricordare: la Cappella Espiatoria.

Le presenze delle sculture e lo spirito delle città invisibili aleggiano lungo un percorso ideale che dall’ingresso porta alla cappella, poi al giardino e infine alla cripta. Opere che creano un dialogo tra interno ed esterno del monumento, tra storia e contemporaneità, coinvolgendo gli elementi naturali e gli artifici dell’uomo. Immagini appena sussurrate in bilico tra realtà e fantasia: “Le città come i sogni sono costruite di desideri e paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra”, scrive Calvino. “Perché l’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose”.

Claudio Borghi è nato a Barlassina nel 1954. Si è diplomato al Liceo e all’Accademia di Brera. La sua prima esposizione è del 1978 alla Galleria elle Ore di Giovanni Fumagalli e Giuliana Pacini, in concomitanza della Biennale di Scultura del Comune di Arese alla Villa Medici-Burba di RHO quale rappresentativa degli studenti di Brera. Ha partecipato a mostre collettive a carattere nazionale e internazionale, tra cui “Asti Scultura,” curata da Mario De Micheli, XXIX^, XXX^, XXXI^ edizione della Biennale di Milano. Da allora ha tenuto regolarmente mostre personali alla Galleria delle Ore e, successivamente, alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano. Sue opere fanno parte di importanti collezioni italiane e straniere. Ha realizzato la grande scultura/teatro per la piazza del comune di Barlassina accompagnata dal volume monografico “…dalle cinque alle sette” editi da Silvana Editoriale d’Arte il con testi di Maddalena Mazzocut-mis, Simona Bartolena e Anna Comino (2014), il volume Il silenzio delle cose a cura di Luca Pietro Nicoletti (2018) e L’intorno delle cose, a cura di Lorenzo Fiorucci, Editoriale Umbra ed. Recentemente ha allestito una mostra personale presso le segrete di Palazzo Ducale a Gubbio curata, da Lorenzo Fiorucci e inaugurato il monumento Angolo di bosco per l’associazione ASECSI a S. Vito al Tagliamento (Friuli V.G.). Nel novembre 2021 ha pubblicato nella collana Morfologie di Mimesis editore il volume: In lontananza. Passaggi per una scultura non sospetta.

Cappella Espiatoria, via Matteo da Campione 7 a, Monza, fino al 14 settembre 2023

Orari di apertura: mar-mer-gio-dom 9-13.30 / ven-sab 9-18.30

S.E.

X-Alps

L’8 giugno da Kitzbühel in Austria avrà inizio la decima edizione della biennale X-Alps, ben nota come la gara di hike & fly, vale a dire escursionismo abbinato al volo in parapendio, più dura al mondo.


Sono stati selezionati 32 piloti di 18 nazioni, la Nuova Zelanda la più lontana. Tra questi lo svizzero Christian Maurer che di Red Bull X-Alps ne ha vinte ben sei e si conferma ancora una volta l’uomo da battere. L’Italia sarà rappresentata da Aaron Durogati, di Merano, vincitore di due coppe del mondo e reduce dai mondiali di parapendio in Francia, da Nicola Donini di Molveno (Trento), pilota versatile tra acrobazia e hike & fly, e da Tobias Grossrubatscher di Castelrotto (Bolzano) alla sua terza esperienza in questa maratona.


I piloti avranno circa due settimane di tempo per affrontare con spirito di avventura e sacrifici fisici un percorso di 1.223 km attraverso le Alpi. Obbligo di toccare 15 punti prestabiliti, detti “Turn Point”, ovvero punti di svolta, ma anche “boe”, prima di raggiungere il traguardo di Zell am See, località lacustre dell’Austria. Unici mezzi di trasporto ammessi: il parapendio oppure… le scarpe! Vale a dire che, se non si vola, si va avanti a piedi con il parapendio in spalla. Invece il team che assiste ogni concorrente provvede a rifornirlo di ogni necessità, attrezzatura per la notte compresa, periodo durante il quale è severamente vietato muoversi. Eccezione: il cosiddetto “Night Pass”, ovvero il permesso di camminare una notte durante tutta la gara a scelta del pilota. Un secondo permesso sarà assegnato l’8 giugno al vincitore del prologo, una mini gara con partenza da Kirchberg.

I punti di svolta sono disseminati tra Austria, Germania, Svizzera, Francia e Italia. In alcuni casi i piloti dovranno atterrare per firmare una lavagna o scattare un selfie; in altri sorvoleranno le boe restando entro raggi tra i due e cinque km. Per quanto riguarda la penisola sono stati scelti il Colle del Piccolo San Bernardo, all’incirca sul confine con la Francia, il Rifugio Brentei sotto Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, le Tre Cime di Lavaredo dove una via ferrata attende i partecipanti per raggiungere il Monte Paterno, alto 2740 mt, per poi atterrare a Sesto in Val Pusteria.

Gustavo Vitali (anche per le fotografie)

In stile italiano. Stasera all’Opera Carlo Felice di Genova

Riccardo Minasi torna alla direzione dell’Orchestra dell’Opera Carlo Felice Genova con In stile italiano, un concerto dedicato a musiche di Schubert, Haydn, Beethoven e Mendelssohn. L’appuntamento si replica come ultima data stasera, domenica 21 maggio, alle ore 20.00 all’Opera Carlo Felice Genova.

Il programma si apre con l’Ouverture In stile italiano di Schubert. Quando fu composta, nel 1817, spopolavano a Vienna le opere di Rossini, che accendevano nella capitale austriaca un nuovo interesse per lo stile italiano. Proprio in questo contesto Schubert compose due ouverture, tra cui la D. 590 in re maggiore. L’Ouverture si apre con un Adagio molto lirico che dopo una breve transizione porta al fresco e brillante Allegro. In questa seconda sezione un tema è tratto da Tancredi di Rossini, con una citazione quasi letterale dell’aria “Di tanti palpiti”. Anche la chiusura, con diverse cadenze e arpeggi, rimanda alla stretta finale tipica dei lavori rossiniani.

Segue la Scena di Berenice “Berenice, che fai?” di Haydn, è stata composta a Londra nel 1795 con dedica a Brigitta Giorgi Banti, prima soprano dell’Opera Concert. Il testo, di carattere tragico, è tratto dall’Antigono di Metastasio. In questa cantata all’italiana emerge lo stile sinfonico di Haydn, e l’orchestra dialoga e partecipa attivamente al livello drammaturgico espresso dalla linea vocale.

Si prosegue con “Ah, perfido!”, scena e aria per soprano, che Beethoven compose in prima battuta per la contessa Josephine Clary, aristocratica e cantante dilettante. La destinazione era quindi quella di un contesto ristretto, salottiero. Nel 1796 tuttavia il compositore riprese e ampliò la stessa Scena e aria per Josepha Dusek, cantante rinomata soprattutto in ambito cameristico. Ora una vera e propria aria da concerto all’italiana, “Ah, perfido!” ha una scrittura quasi neoclassica, in cui si individuano diversi tratti di quel drammatismo musicale che sarà poi ampiamente sviluppato in Fidelio.

In chiusura la Sinfonia n. 4 Italiana di Mendelssohn, composta proprio durante un soggiorno italiano attorno al 1830/31. Il carattere è vivace, solare e cantabile, come appare subito evidente nell’Allegro iniziale. Lo stesso Andante, il movimento “meno italiano”, non cede alla malinconia, sfociando piuttosto in un atteggiamento lirico-sognante. Nel terzo movimento, simile al minuetto classico, con il protagonismo di corni e fagotti si rimanda ad un’atmosfera pastorale. Il vivace Saltarello finale è il riferimento più diretto alla cultura musicale italiana, in particolare alla musica popolare romana.

S.C.F.G.

Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi

Dialoghi con gli artisti, laboratori alla scoperta del naturalista Ulisse Aldrovandi e delle meraviglie straordinarie della sua collezione, visite guidate nella lingua dei segni italiana, attività con Ageop (Associazione Genitori Ematologia Oncologia) dedicate alle famiglie; sono numerosi gli appuntamenti che nelle prossime settimane animeranno Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi, la mostra di Fondazione Golinelli e Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, curata da Andrea Zanotti, Roberto Balzani, Antonio Danieli e Luca Ciancabilla, visitabile al Centro Arti e Scienze di Opificio Golinelli a Bologna fino al 28 maggio 2023.

Bambini e ragazzi impegnati nei laboratori, possono accedere alla mostra gratuitamente, mentre i loro accompagnatori potranno visitare l’esposizione con biglietto ridotto e una guida esperta (previa prenotazione). Ad attenderli un connubio inconsueto e originale tra reperti antichi e oggetti del futuro, originali exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi, quadri di Bartolomeo Passarotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni, opere d’arte – dipinti, sculture e installazioni – di Nicola Samorì e strumenti, video e immagini provenienti dall’Agenzia Spaziale Europea, che restituiscono una visione unitaria della cultura e sottolineano l’alleanza tra arte e scienza.

Su Il futuro dell’intelligenza tra potenza di calcolo e difficoltà del pensiero, verterà l’appuntamento di martedì 23 maggio alle 18. L’introduzione sarà di Mario Rasetti, professore emerito di fisica teorica al Politecnico di Torino e presidente del comitato scientifico di Centai Institute. Alla tavola rotonda parteciperanno Adriano Fabris, docente di filosofia morale ed etica della comunicazione all’Università di Pisa, e coordinatore del trasversal project “Etica dell’AI” nell’ambito dello “Human centered AI project” del PNRR, Francesco Ubertini, presidente CINECA e presidente fondazione IFAB-International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development e Andrea Zanotti. Modera Antonio Danieli.

Ultimo dei quattro appuntamenti di un’ora, dalle 9.30 alle 10.30, dedicati agli studenti del terzo anno delle scuole secondarie di I grado e a tutti gli alunni delle scuole secondarie di II grado, mercoledì 24 maggio.

Per l’intera durata dell’esposizione, il sabato, la domenica e nei giorni festivi, dalle 15 alle 19, sarà disponibile un’area dedicata a bambine e bambini dai 3 ai 6 anni, che per un’ora, gratuitamente e senza prenotazione, potranno giocare in modo intelligente, in uno spazio allestito appositamente per loro da Franco Panini Editore.

Per rimanere aggiornati sulle iniziative legate a Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi è possibile consultare il sito: ilsognodialdrovandi.it

Delos

Lunatica Incantina chiude la stagione dei concerti

Lune…dì 15 maggio, (ingresso 20:23 / concerto 21:32) ultimo eccezionale appuntamento con la fortunata rassegna Lunatica INCANTIna c/o le suggestive Cantine Arpi di Foggia, con il concerto dei uno dei più bravi e raffinati cantautori italiani: BUNGARO.
Del suo nuovo progetto “Volevo volare con i piedi per terra” – accompagnato dallo straordinario musicista Marco Pacassoni al vibrafono, xilofono e percussioni, Bungaro dice:

Al centro dello spettacolo c’è un bambino, Antonio Calò in arte Bungaro, che si racconta attraverso trent’anni di canzoni. E questo bambino racconta cose che Toni adulto non ha mai detto, cose a tratti incredibili. Per farlo prendo in prestito le parole di mia madre, che mi esorta a tirare fuori gli episodi memorabili, le canzoni che ho scritto, gli incontri che hanno attraversato la mia vita a partire da quando, a soli 9 anni, vinsi il Festival di Sanremo dei ragazzi sul palco dell’Ariston”.

ANTONIO CALO` in arte Bungaro e` un cantautore elegante e un artigiano della musica che da oltre trent’anni scrive pagine importanti della musica d’autore italiana ed internazionale. Nella sua carriera Bungaro ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra questi, 4 Premi della Critica al Festival di Sanremo, 2 Premi Musicultura, 3 Premi Lunezia ed una nomination ai Latin Grammy con Ivan Lins. Nel cinema ha vinto i Nastri D’Argento, il Ciak D’oro e una nomination ai David di Donatello per la canzone dell’omonimo film Perfetti Sconosciuti. Ha scritto e collaborato per artisti internazionali quali: Ivan Lins (Brasile), Youssou N’Dour (Senegal), Miu`cha Buarque de Holanda (Brasile), Omar Sosa (Cuba), Paula Morelembaum (Brasile), Alejandro Sanz (Spagna), Guinga (Brasile), Alireza Ghorbani (Iran), Ana Carolina (Brasile), Kay McCarthy (Irlanda), Tinkara (Slovenia). Numerose le sue collaborazioni anche con grandi figure dello spettacolo italiano come Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni, Malika Ayane, Ron, Musica nuda, Chiara Civello, Neri Marcorè`, Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Grazia Di Michele, Ambrogio Sparagna e tanti altri.

MARCO PACASSONI ha collaborato con Michel Camilo, John Patitucci, Antonio Sanchez, Alex Acuna, Horacio “el negro” Hernandez, Steve Smith, Bungaro, Malika Ayane. E’ stato ospite di numerosi festival jazz, per citare i piu` importanti: Festival Jazz Lugano (Svizzera), Roccella Jonica Jazz Festival, Fano Jazz Festival, Locomotive Jazz Festival, Sant’Elpidio Jazz Festival, Festival International de la Musica di Gandia (Spagna), Adams Percussion Festival (Olanda), DrumWorld Festival (Olanda), Amsterdam Marimba Festival (Olanda), Summer Jazz Festival, Casa del Jazz di Roma, Blue Note di Milano, Auditorium Parco della Musica di Roma, Bimhuis Jazz di Amsterdam (Olanda), Bravo Cafè` di Bologna, EastShore Jazz Club (Pechino, Cina), La Plantation (Pechino, Cina), Salon 10 (Hong Kong, Cina), Peel Fresco (Hong Kong, Cina), Istituto Italiano di Cultura di Pechino, Osaka, Sydney, Canberra, Brisbane e Hong Kong.

BIGLIETTI

on line su https://www.cantinearpi.it/lunatica.php
c/o le Cantine Arpi – Via delle Casermette, 7 – Foggia (lun-ven 8:30 – 13:00 / 15:30 – 19:00 | sab 9:00-13:00)
su prenotazione fiduciaria allo 0881.775327 o scrivendo a info@moodyjazzcafe.it
Lunatica INCANTIna è non solo una rassegna musicale, ma un esperimento di contaminazione tra imprese, arte e professionisti. Un modo diverso di unire passione, visione e realizzazione e nasce dalla collaborazione di 4 realtà del territorio: Moody Jazz Cafè, Cantine Arpi, AVL e Rete del Mediterraneo (Localtourism.it).

Moody Jazz Cafe