“Kohlhaas” a Palazzo Besta di Teglio

È Palazzo Besta a Teglio ad accogliere, domenica 28 agosto con inizio alle 20.30, il terzo appuntamento del nuovo Festival Voci Umane. Musei e teatro di narrazione, organizzato dalla Direzione regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, e affidato alla direzione artistica di Maria Grazia Panigada.

Voci Umane. Musei e teatro di narrazione si svilupperà sino al 7 settembre, facendo interagire i diversi luoghi (tutti sedi museali), le loro memorie, i loro spiriti con artisti come Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Silvia Giulia Mendola, Lucilla Giagnoni, Alessandro Albertin, Antonio Catalano.

Ma veniamo all’originale appuntamento in Palazzo Besta, a Teglio. Qui a rivivere saranno le storie e le atmosfere di Heinrich von Kleist. Da un suo racconto, Kohlhaas, Marco Baliani e Remo Rostagno hanno tratto un testo che sarà portato sul palcoscenico da Marco Baliani, con la regia di Maria Maglietta; produzione Casa degli Alfieri.

“Nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica.

Così ad esempio tutta la metafora sul cerchio del cuore paragonato al cerchio del recinto dei cavalli, che torna più volte nella narrazione, come luogo simbolico di un senso della giustizia umanissimo e concreto, è una mia invenzione, nel senso etimologico del termine, qualcosa che ho trovato a forza di cercare una mia adesione al racconto di Kleist”, anticipa Baliani.

Accade nell’arte del racconto orale che per cercare personaggi interiori occorra compiere lunghi percorsi, passare attraverso storie di altre storie, sentirsi stranieri in questo mondo dopo aver tanto peregrinato, fino a trovare quel punto incandescente capace di generare a sua volta nell’ascoltatore un mondo di visioni, non necessariamente coincidenti con le mie.

L’arte sta nel non nominare troppo, nel cogliere il cuore di un’esperienza con pochi tratti lasciando molto in ombra, molto ancora da compiersi.

Kohlhaas è considerato fra i massimi capolavori del teatro di narrazione in Italia con alle spalle più di 1400 repliche. È la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda, cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri, non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.

Perfetto scenario per questo racconto di grandezze e miserie, di visionarietà e soprusi è Palazzo Besta, tra le più interessanti e meglio conservate dimore rinascimentali lombarde. Il Palazzo accoglie, proprio in questi mesi, il ritratto dell’Imperatore Carlo V, attribuito a Tiziano.

Situato nel cuore della Valtellina, conserva al suo interno numerosi cicli pittorici a carattere mitologico e biblico, tra cui gli affreschi nel cortile ispirati agli episodi dell’Eneide, le storie della Genesi nella Sala della Creazione e il ciclo dell’Orlando Furioso nel Salone d’Onore. Fu dimora della famiglia Besta, che patrocinò cultura e arte in particolare nel Cinquecento, periodo di grande fermento per la storia politica, economica e religiosa del territorio a lungo conteso tra Milano e i Grigioni, tra cattolici e riformati. Il piano terreno ospita l’Antiquarium Tellinum, raccolta di stele incise dell’Età del Rame.

Palazzo Besta – via Fabio Besta, 8 – Teglio (SO)

Biglietti: Il costo del biglietto è di euro 5.00. In caso di pioggia l’iniziativa si terrà nell’Auditorium parrocchiale della chiesa S. Eufemia a Teglio. In occasione dello spettacolo il Palazzo sarà visitabile gratuitamente, secondo gli orari di apertura previsti, presentando il biglietto dello spettacolo il giorno stesso della rappresentazione o entro la settimana successiva.

S.E.

“I mestieri delle acque (in arte)”

Proseguirà fino al 2 ottobre prossimo la mostra “I mestieri delle acque (in arte)”, ospitata nella sala espositiva del Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese-MAF di San Bartolomeo in Bosco (via Imperiale 263 – Ferrara). Curata da Corrado Pocaterra, con la collaborazione di Gian Paolo Borghi, l’esposizione propone un itinerario culturale scandito da suggestive opere di noti artisti ferraresi che hanno tratto felice ispirazione dalla loro terra. In mostra opere di Renzo del Greco, Severo Pozzati (in arte Sepo), Nino Zagni, Otello Ceccato e Paolo Volta. Il filo conduttore dell’esperienza espositiva, le acque, si collega alla grande epopea antecedente e contemporanea al gigantesco lavoro di bonifica che ha radicalmente trasformato il territorio estense, del quale il MAF conserva significative testimonianze nel padiglione dedicato al lavoro rurale.

A ingresso libero, la mostra è visitabile negli orari di apertura del museo: da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 e i festivi dalle 16 alle 19.

Promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’associazione omonima, la mostra “I mestieri delle acque (in arte)” rientra nel calendario delle iniziative per il 40° anniversario della stipula della convenzione tra il Comune di Ferrara e il MAF per la gestione culturale della struttura museale di San Bartolomeo in Bosco.

Per info: MAF-Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, via Imperiale 263, San Bartolomeo in Bosco (Fe), tel. 0532 725294, email info@mondoagricoloferrarese.it

Alessandro Zangara

La casa degli spiriti” alla Villa Romana di Desenzano del Garda

Sarà accolto dallo spettacolare palcoscenico della Villa Romana di Desenzano, sabato 3 settembre, con inizio alle ore 20.30, il quarto appuntamento del nuovo Festival Voci Umane. Musei e teatro di narrazione, organizzato dalla Direzione regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, e affidato alla direzione artistica di Maria Grazia Panigada.

Voci Umane. Musei e teatro di narrazione ha preso il via il 24 agosto con in Valle Camonica e proseguirà sino al 7 settembre, facendo interagire i diversi luoghi (tutti sedi museali), le loro memorie, i loro spiriti con artisti come Marco Paolini, Laura Curino, Marco Baliani, Silvia Giulia Mendola, Lucilla Giagnoni, Alessandro Albertin, Antonio Catalano.

Ma veniamo al grande appuntamento di Desenzano. Qui i resti della sontuosa villa romana, con i suoi spettacolari mosaici e le memorie che le rovine trasmettono di ciò che è stato e più non è, offrono il perfetto contesto per La casa degli Spiriti di Isabel Allende, nell’adattamento e regia Corrado Accordino, con Silvia Giulia Mendola, musica dal vivo e voce Mimosa Campironi e Linda Messerklinger.

“A mia madre, a mia nonna e alle altre straordinarie donne di questa storia”. È la dedica che apre il romanzo di Isabel Allende. La casa degli spiriti è un romanzo matriarcale. Le tre donne che rappresentano le diverse generazioni della famiglia sono complesse, complete e diversissime tra loro. Clara, la chiaroveggente, la figlia Blanca, l’artista, e Alba, che vive la rivoluzione. Accanto a loro molti altri personaggi femminili: nessuna di loro si presenta come un’eroina, tutte cercano di fare quello che trovano giusto.

Ed è proprio da un punto di vista femminile che prende avvio la narrazione in questo monologo, interpretato da una donna che, attraverso gli occhi e le voci di altre donne, racconta la storia di una famiglia. Le vicende si svolgono sullo sfondo politico-sociale del Cile durante gli ultimi decenni del Novecento, quelli del golpe del generale Pinochet del 1973, la violenza e il terrore della dittatura militare e la lenta ripresa di una vita normale, del ritorno della democrazia.

A dar voce al monologo alla narrazione è Alba, che poi si calerà nelle vesti di tutte le donne le quali, una generazione dietro l’altra, le hanno consentito di essere ciò che è ora. La loro storia, circolare ed ereditaria, è un misto di spiritismo, realtà e finzione, amori e crudeltà, carità e follia: nel loro mondo le bambine nascono con i capelli verdi e le apparizioni siedono a tavola conversando con i mortali. Accanto a quello dei vivi si dispiega il mondo dei morti, vivi come chi è in vita.

Silvia Giulia Mendola non si limita a narrare la storia scritta nei diari di Clara ma dà vita ad ogni protagonista della storia e lo fa riuscendo a portare il pubblico dentro la vicenda, trasformandolo da spettatore a partecipe, se non protagonista.

Lo spettacolo avrà luogo nel cuore di Desenzano del Garda, all’interno della Villa Romana – una delle più importanti villae tardo antiche dell’Italia settentrionale. Affacciata in origine in una splendida posizione panoramica direttamente sul lago, fu edificata in diverse fasi tra il I sec a.C. e il IV secolo d.C. Della maestosità e ricchezza di questa dimora rimangono testimonianze significative. Stupefacente per ricchezza e qualità è l’eccezionale complesso delle pavimentazioni a mosaico, che vede alternarsi in un rutilare di colori figurazioni geometriche e scene figurate.

Villa Romana e Antiquarium – via Crocefisso, 22 – Desenzano del Garda (BS)

Biglietti: euro 5.00. La location non prevede sedie per il pubblico; si consiglia di portare con sé un telo o un cuscino per sedersi a terra. In caso di pioggia l’iniziativa si terrà nell’Auditorium Andrea Celesti a Desenzano.

Info e contatti: Tel. 02 80294405/ +39 340 60 64 866; federicamaria.pennisi@cultura.gov.it

S.E.

Notte bianca sulle orme di Madre Maria Mantovani

Una Notte bianca all’insegna della spiritualità e della storia, quella che avrà luogo a Castelletto di Brenzone il 6 agosto. “Notte bianca sulle orme di Madre Maria Mantovani” sarà una serata alla scoperta di questa nuova santa benacense, ma anche della propria spiritualità in un cammino breve, nostrano e casalingo possiamo dire, ma capace di portarci a capire che non per forza la fede dev’essere esotica. Oppure sì, per tutti coloro che raggiungono il lago di Garda veronese appositamente, oppure perché vi ci si trovano in vacanza. Sarà un momento per dare solidarietà alle Piccole Suore della Sacra Famiglia che madre Maria Mantovani ha cofondato con il beato Giuseppe Nascimbeni, perché sembra tanto lontano oggi il mondo della religiosità femminile e sembrano tanto sole proprio coloro che sono sempre in mezzo alla gente e che nella gente hanno il proprio significato, perché hanno scelto di dedicare la propria vita al prossimo.

La serata procederà dalle ore 20 a mezzanotte e vede coinvolti, oltre all’Istituto delle Piccole Suore, anche la parrocchia, il Comune e l’Associazione albergatori, tra gli altri.

In piazza ci sarà un annullo filatelico; nella casa natale della Mantovani, ora Museo Etnografico, verrà trasmesso il promo del docufilm “Semplice” di Mauro Vittorio Quattrina. Nella chiesa parrocchiale si esibirà il coro Garda in coro, mentre GardArt si esibirà in una lettura teatrale alla Statua del Carisma. All’Urna dove riposa il corpo della santa, così come nella cappella della Casa Madre delle suore, ci saranno dei momenti di preghiera e di riflessione. Sarà possibile visitare il “Conventino”, primo luogo dove si ritrovò il primo nucleo di suore volute dal parroco di Castelletto don Nascimbeni, e sul Prato verde si esibirà un quartetto d’archi. Spazio anche per gli allievi della terza media della scuola Sacra Famiglia che hanno realizzato un video che verrà proiettato. Sarà un momento di approfondimento e di spiritualità, un modo diverso per vivere le giornate estive al lago di Garda.

Alessia Biasiolo

Premio Cesare Zavattini, nominata la giuria

Selezioni in corso per la settima edizione del Premio Cesare Zavattini, le cui candidature sono state chiuse il 28 luglio, con un ottimo riscontro di partecipazione: oltre sessanta i progetti di cortometraggio iscritti al concorso. È già al lavoro dunque la nuova Giuria del Premio, che quest’anno è presieduta dal regista Daniele Gaglianone e composta dal produttore Luigi Chimienti (Dispàrte), dalla produttrice Maura Cosenza (Istituto Luce Cinecittà), dalla regista e montatrice Maria Iovine e dalla sceneggiatrice e regista Silvia Scola

Il primo compito della Giuria sarà quello selezionare, fra i progetti pervenuti, nove finalisti, i cui autori o autrici avranno la possibilità di partecipare a un percorso formativo e di sviluppo che si terrà tra settembre e dicembre 2022. I progetti e gli autori finalisti selezionati saranno comunicati in un’apposita iniziativa che si terrà il 5 settembre a Venezia, alle ore 16, presso la Sala Laguna, nell’ambito della Mostra Internazionale del Cinema.

Al termine del percorso formativo e di sviluppo, la stessa Giuria sceglierà, dopo un apposito pitch, i tre progetti vincitori del Premio Cesare Zavattini 2022/23, che dovranno essere realizzati, con il supporto dell’AAMOD, tra gennaio e aprile 2023, e potranno utilizzare gratuitamente, per usi culturali, i materiali filmici degli archivi partner o di altri archivi, anche privati, che concedano le liberatorie. Gli autori e le autrici, inoltre, riceveranno la somma di 2.000 euro per ciascun cortometraggio portato a termine. I film saranno infine proiettati in una cerimonia di premiazione, che si terrà nel mese di maggio 2023, alla presenza della Giuria e di numerosi ospiti.

Il Premio Cesare Zavattini, che intende promuovere, in particolare tra i giovani, la conoscenza e il riuso creativo del cinema conservato negli archivi, è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sostenuta dal Ministero della Cultura – Direzione Cinema, dall’ Istituto Luce Cinecittà e dal Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione della Cineteca Sarda, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Premio Bookciak Azione!, di Deriva Film e Officina Visioni, di UCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub. 

Elisabetta Castiglioni

L’albero delle storie a Ferrara

Nuovi divertenti e avventurosi racconti, proposti dalle esperte narratrici dell’associazione Circi, attendono i bambini dai 4 anni ai 10 anni venerdì 5 agosto 2022 alle 10 per il consueto appuntamento settimanale con “L’albero delle storie“. La rassegna di letture per bambini, organizzata dalla biblioteca comunale di Casa Niccolini, prosegue infatti tutti i venerdì, sempre alle 10, fino al 26 agosto prossimo, nel giardino della biblioteca (con ingresso da via Romiti 13) all’ombra del grande ginkgo biloba, con tanti narratori che intratterranno i piccoli partecipanti con storie accattivanti e fantasiose.

La partecipazione agli appuntamenti è libera e gratuita, fino a esaurimento posti.

Per informazioni: tel. 0532 418231 – info.niccolini@comune.fe.it.

In caso di maltempo l’iniziativa si svolgerà all’interno della Biblioteca “Casa Niccolini”.

Tutte le iniziative della biblioteca comunale per bambini e ragazzi di Casa Niccolini alla pagina: http://archibiblio.comune.fe.it

Alessandro Zangara

Sulle sacre pietre: la “Norma” al Teatro Antico di Taormina

Inaugurerà il 23 settembre, in contemporanea alla prima serata musicale del Bellini Festival, la mostra intitolata Sulle sacre pietre: la “Norma” al Teatro Antico di Taormina, in programma a Palazzo Biscari di Catania fino al 3 novembre, giorno della conclusione della XIV edizione della prestigiosa manifestazione dedicata a Vincenzo Bellini a Catania, sua città natale.

La mostra, a cura di Domenick Giliberto, presenta le più belle immagini tratte dalla messa in scena dell’opera Norma di Vincenzo Bellini realizzata nel 2012 al Teatro Antico di Taormina con la regia di Enrico Castiglione nell’ambito della quarta edizione del “Bellini Festival”, trasmessa in diretta dalla RAI quale inaugurazione delle trasmissioni in digitale di RAI 5 in Sicilia, oltre che in diretta via satellite in mondovisione in oltre 700 sale cinematografiche in tutta Europa.

Una produzione di grande successo del capolavoro belliniano firmata da Enrico Castiglione come regista teatrale e regista della diretta televisiva e cinematografica, nonché scenografo dell’allestimento, che nel 2012 ha stabilito in diretta uno dei record di RAI 5 per la lirica, oltre ad esser vista in diretta da migliaia di persone nei cinema di tutta Europa. Enrico Castiglione, fondatore del Bellini Festival a Catania nel 2009, è tra i registi di fama internazionale che maggiormente si sono distinti nella valorizzazione delle opere di Vincenzo Bellini, non solo nella sua città di Catania, ma anche nel mondo: tra i numerosi allestimenti, sua è la regia della prima messa in scena in assoluto della Norma di Bellini in Cina, rappresentata a Shenzen per la prima volta nel 2013.

Il BELLINI FESTIVAL dal 2009 rende omaggio a Vincenzo Bellini a Catania, sua città natale, coinvolgendo i luoghi storici dove lo stesso grande compositore mosse i suoi primi passi, iniziando sepmre nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua morte, il 23 Settembre, per poi concludersi il 3 Novembre, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, con il tradizionale Concerto al Duomo, dove a Catania riposano le sue spoglie mortali.

Fondato dal regista e scenografo Enrico Castiglione insieme all’allora Provincia di Catania (oggi Città Metropolitana di Catania), in collaborazione con il Comune di Catania, la Regione Siciliana, l’E.A.R. Teatro Massimo Bellini, l’Università degli Studi di Catania, la Camera di Commercio e l’Arcivescovado, il festival è stato riconosciuto di rilevanza turistica dalla Regione Siciliana Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo e da sempre inserita nel Calendario delle grandi manifestazioni turistiche della stessa Regione Siciliana. Ha inoltre ricevuto il riconoscimento ufficiale del Ministero della Cultura accedendo ufficialmente già dallo scorso anno ai fondi del F.U.S. (Fondo unico dello Spettacolo) e da quest’anno ai fondi triennali che vengono assegnati dall’apposita commissione governativa ai grandi festival italiani di riconosciuto prestigio.

La manifestazione ha conquistato la scena internazionale grazie anche alle continue dirette televisive e nei cinema dei propri allestimenti operistici, molti dei quali dal Teatro Antico di Taormina fino al 2017, alla partecipazione delle grandi star della musica e dell’opera e alle prestigiose coproduzioni operistiche internazionali.

La XIV edizione del Bellini Festival, promosso dalla Fondazione Festival Belliniano insieme al portale televisivo www.musicalia.tv, prenderà il via dal Teatro Metropolitan e si svolgerà in vari luoghi della Città di Catania, dalla Badia di Sant’Agata a Palazzo Biscari, dalle chiese  al Teatro Metropolitan, per poi concludersi il 3 Novembre 2022, come da tradizione, alla Cattedrale di Sant’Agata, il Duomo di Catania, dove riposano le spoglie.

Elisabetta Castiglioni (anche per le fotografie)