Slitta al 7 dicembre prossimo l’avvio della stagione di concerti programmata al Teatro Ristori dalla Società Amici della Musica per la stagione 2020/2021.
I tre spettacoli iniziali, saltati a causa del decreto Covid, verranno riprogrammati, per cercare di portare a compimento il programma nella sua completezza.
Le tredici rappresentazioni si dovevano svolgere a partire dal 28 ottobre fino al prossimo 26 aprile. Adesso invece lo start è fissato al 7 dicembre alle 20.30.
Il cartellone degli eventi
Si parte il 7 dicembre con l’opera Franz Liszt “Parafrasi, parodie, trascrizioni, reminiscenze, improvvisazioni nell’800 pianistico tedesco” diretta di Maurizio Baglini.
Il 14 dicembre è il turno del Quartetto di Cremona, che rappresenterà “Gli ultimi quartetti di Beethoven”.
Il 7 gennaio va in scena di Anna Tifu, accompagnata dal violino di Giuseppe Andaloro. Verranno suonate le opere di artisti come César Franck, Robert Schumann, Pablo de Sarasate.
Il 19 gennaio tocca a Diego Dini Ciacci, insieme all’oboe di del Trio d’Archi di Firenze, che comporranno opere di Mozart, Beethoven, Benjamin Britten, Astor Piazzolla.
Si continua il 9 febbraio con il Tango x 3 Quartet con l’opera “Il tango di Astor Piazzolla nel centenario della nascita” “Novecento”.
Il 16 febbraio è il momento del Trio Gallien, che suonerà musiche di Franz Joseph Haydn, Johannes Brahms e Dimitri Shostakovich.
Il 16 marzo tocca a Giovanni Gnocchi al violoncello e Roberto Cominati al pianoforte suonare i testi di Nadia Boulanger, César Franck Claude Debussy e Frédéric Chopin.
Il 23 marzo il pianoforte di Sofya Gulyak comporrà le musiche di Johann Sebastian Bach, Johannes Brahms, Frédéric Chopin e Modest Musorgski.
Il 7 aprile il Trio d’archi Boccherini suonerà i testi di Beethoven, Zoltàn Kodály, Leo Weiner, Jean Sibelius, Ernő Dohnányi.
Il 26 aprile concluderà la stagione il Philharmonisches Ensemble dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Per informazioni e per visionare il programma completo della rassegna consultare il sito http://www.amicidellamusicavr.it.
Roberto Bolis