Il Jazz Domani al Camploy di Verona

Al Teatro Camploy riprende la quinta edizione della rassegna “La Città del Jazz”, presentata dalla Big Band Ritmo Sinfonica “Città di Verona”, con la direzione artistica di Marco Pasetto e la direzione tecnica di Paolo Girardi, in co-organizzazione con il Comune di Verona – Cultura.

La rassegna, a ingresso libero, vedrà sul palco il 16 gennaio, alle ore 21, il Gruppo Jazz del Conservatorio di Verona; il 13 febbraio il Gruppo Jazz del Conservatorio di Adria; il 19 marzo quello del Conservatorio di Vicenza e infine, il 16 aprile, il gruppo del Conservatorio di Trento.

Il programma, già stimolante, si completa con musicisti veronesi molto noti. Il quartetto di Andrea Pimazzoni, vincitore nel 2017 del premio Zorzella; la Future Orchestra di Luca Donini, jazzista e docente di conservatorio; la Sax Dreamers Jazz Orchestra di Rizzardo Piazzi, un quintetto formato da soli sax; la Big-Band Ritmo-Sinfonica Città di Verona che, con Daria Toffali alla voce, presenterà il disco, recentemente inciso, dedicato alla bossa nova e, a conclusione della rassegna, Giordano Bruno Tedeschi e la Ritmosinfonik Jazz Lab, altra formazione di giovani musicisti.

Negli ultimi anni lo studio delle musiche improvvisate, audiotattili, popolari e jazz si è fatto strada nell’ordinamento dei Conservatori italiani, ritagliandosi un ruolo importante. La condivisione di spazi e istituzioni con i percorsi di studio classici è senz’altro una ricchezza, nonché un chiaro segno di continuità e comunanza tra quelle che sono diverse espressioni musicali della stessa cultura, variamente declinate nel tempo e nello spazio. Sembra quasi una contraddizione che una musica come il jazz, dalle origini umili e dallo sviluppo spontaneo, possa essere insegnata nei Conservatori. Lo è se si pensa che l’espressione artistica personale non richieda rigore nella pratica, che la trasmissione di emozioni con la musica possa prescindere dalla tecnica o che si possa innovare consapevolmente senza avere coscienza della tradizione. Non lo è per chi condivide lo spirito di questa frase pronunciata dal grande sassofonista jazz Lee Konitz: “Il modo migliore di prepararsi è quello di non prepararsi affatto. E ci vuole tanta preparazione per riuscirci”.

L’ensamble “ Blow Up” è costituito da Stefano Benini – flauto e didgeridoo, Cristina Mazza – sax alto, Marco Pasetto – sax soprano e clarinetto basso, Bruno Marini – sax baritono e pianoforte, Max Bitasi – percussioni e didgeridoo, Chubby John – basso, B.C Bag – batteria. Il repertorio comprende autori quali Lennie Tristano, Duke Ellington, Gil Evans, Horace Silver, Herbie Mann, John Lennon ed è trattato in modo non convenzionale immergendosi nell’improvvisazione come in un caos sonoro da cui emergono in modo spontaneo e in tempo reale i frammenti tematici che vengono elaborati e ingranditi come in un puzzle. Il tutto supportato da una ritmica ricca di groove e power, sulla quale si dipanano i dialoghi, i soli e le parti di insieme, in una dimensione di “composizione estemporanea” che non trascura l’aspetto ludico e teatrale. Blow Up è un gioco di parole che allude al soffiare, poiché i protagonisti sono gli strumenti a fiato. Il gruppo si è formato nell’estate 2018. Nel settembre 2018 è stato invitato a suonare al Teatro Laboratorio (Teatro Scientifico) di Verona per la celebrazione dei 50 anni del teatro. Nel settembre 2018 ha registrato un album per l’etichetta Maxy Sound.

Gruppo Jazz del Conservatorio di Verona. Il programma che sarà eseguito, ancora in fase di definizione, sarà comunicato. Formazione: Mezuru Takahashi – Tromba; Donato Dalia – Chitarra; Carlo Alberto Danieli – Basso; Daniel Emanuele – Batteria. Docente: Antonio Cattano.

Freschezza e modernità sembrano essere le parole d’ordine dell’Andrea Pimazzoni Quartet, il nuovo progetto del sassofonista che si rivela in questo frangente non solo improvvisatore virtuoso ma anche raffinato compositore. Per il repertorio di composizioni originali e standard jazz Pimazzoni riunisce nel suo quartetto tre dei più interessanti giovani musicisti della scena jazzistica nazionale: Paolo Malacarne alla tromba, Giulio Corini al contrabbasso e Filippo Sala alla batteria. Niente di meglio di un pianoless quartet, in cui l’assenza dello strumento armonico apre a un’ottica di improvvisazione corale, per valorizzare al massimo le potenzialità del gruppo.

Il Dipartimento jazz del Conservatorio “A.Buzzolla” di Adria (Rovigo) presenta una formazione di studenti del biennio che eseguirà̀ standard jazz della tradizione, con particolare attenzione e cura negli arrangiamenti. Docenti: Prof. Luca Donini e Prof. Paolo Ghetti. Formazione: Luca Bettella – voce; Alessandra Abbondanza -voce; Andrea Elisei – batteria; Lorenzo Miatto – basso elettrico; Patrick Antonucci – chitarra elettrica.

Future Orchestra Jazz Big Band, ensemble di musicisti professionisti, fondata nel 1989 dal M° Luca Donini. L’Orchestra proporrà un viaggio di brani originali, da lui stesso composti e arrangiati, tesi ad esplorare linguaggi musicali di altre aree geografiche, linguistiche e culturali, rielaborandoli attraverso l’improvvisazione. Il solido impianto ritmico, la brillantezza delle sezioni dei fiati e le splendide capacità dei singoli musicisti fanno le particolarità di questa meravigliosa formazione.

Gruppo Jazz del Conservatorio di Vicenza Deep Art Boys è una formazione nata nel 2019 in occasione della partecipazione al Festival Jazz “Blue In Lac” ad Annecy (Francia), comune gemellato con quello di Vicenza, nell’ambito degli scambi culturali fra le due città. Lo stile del gruppo è basato sul linguaggio jazzistico sviluppatosi dagli anni 70 ad oggi, caratterizzato da una ricerca armonica più orientata verso il sistema modale e da una più esplicita ricerca di poliritmie e cambi metrici. Il repertorio del quintetto è costituito principalmente da brani originali scritti dai componenti ma sono presenti anche interpretazioni di composizioni di Kenny Wheeler, Joe Henderson, Wayne Shorter e Kenny Barron. Docente: Paolo Birro. Formazione: Pietro Mirabassi – sassofono tenore; Leonardo Franceschini – chitarra; Andrea Ragnoli – pianoforte; Francesco Bordignon – contrabbasso; Niccolò Romanin – batteria.

SAX Dreamers è un’orchestra di recente costituzione interamente dedicata all’affascinante mondo del saxofono. Riunisce cinque saxofonisti di lunga esperienza maturata all’interno delle più note big band veronesi. Una completa sezione di sax dunque che comprende Rizzardo Piazzi e Paolo Pesenti al sax alto, Riccardo Barbesi e Andrea Giacometti al sax tenore e Marco Ledri al sax baritono oltre a una completa sezione ritmica formata da Alberto Olivieri alla batteria, Carlo Alberto Danieli al basso, Domenico Alfonsi alla chitarra e Francesco de Marco al pianoforte. Il repertorio è costituito da arrangiamenti orchestrali appositamente concepiti per questa formazione. Comprende brani di Duke Ellington, Miles Davis, Benny Carter, Lennie Niehaus, Horace Silver ed altri.

Gruppo Jazz del Conservatorio di Trento. La musica di Duke Ellington e Billy Strayhorn. Questo progetto nasce dall’unione della creatività, dalla divisione del lavoro e dalla passione per la musica afroamericana da parte degli studenti del dipartimento Jazz del conservatorio F.A. Bonporti di Trento/Riva del Garda. Il progetto vuole essere un omaggio a due dei più grandi compositori della storia del Jazz, che hanno lasciato un enorme segno e dato vita a nuovi modi di intendere la musica stessa. Gli arrangiamenti che sentirete sono originali e prodotti dagli studenti, anche frutto degli insegnamenti e degli scambi avuti durante il loro percorso sotto la guida di tutti i maestri che hanno lavorato o lavorano al Conservatorio di Trento; un grazie sentito va a Paolo Silvestri, Roberto Cipelli, Robert Bonisolo, Roberto Spadoni, Luca Bragalini. Il progetto è stato seguito e fatto fiorire grazie ai consigli e al lavoro di gruppo con Roberto Cipelli, musicista e docente di pianoforte Jazz al conservatorio Bonporti. Formazione: Caterina Chierico – voce; Serena Marchi – flauto; Martina D’Amico – sax contralto; Zeno Merlini – sax tenore; Stefano Mosna – chitarra; Francesco Benini – pianoforte; Alessandro Bettoglia – basso; Patrizio Mimiol – batteria.

R.B.

 

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