Fondazione Ravello nasce anche per dimostrare che i Beni Culturali possono essere tutelati senza sacrificare la loro valorizzazione, e viceversa. Dodici anni di gestione del Complesso Monumentale sono la prova che centrare l’obiettivo è possibile.
L’azione di Tutela svolta dal “Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”, del quale ricorre quest’anno il 50° anniversario della costituzione, ha fatto in modo che al valore intrinseco degli oggetti recuperati e restituiti alla pubblica fruizione, si aggiungesse il valore della “storia” felice da poter raccontare; l’ulteriore evoluzione è stata quella di “esporre le opere e raccontare la loro storia” in un luogo terzo, pure esso bene culturale. È nato così TUTELA + VALORIZZAZIONE = 3. Quando la realtà va ben oltre l’aritmetica.
Otto opere si sono alternate in coppia dall’11 maggio nella “Sala Parrilli” di Villa Rufolo, a Ravello, per essere gratuitamente ammirate dai visitatori del monumento. Una collaborazione Fondazione Ravello, Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Soprintendenza ABAP Salerno, che la Direzione di Villa Rufolo ha coordinato nell’ambito dell’accordo di gestione di Villa Rufolo fra la Fondazione stessa e i proprietari del Complesso monumentale, EPT Salerno e MIBAC.
L’ultima coppia di opere in mostra fino al 31 ottobre sono due grandi opere ceramiche di origine greca.
La mostra troverà sintesi e amplificazione nella realizzazione di un innovativo video interattivo con approfondimenti sulle opere (schede informative, audio integrativi e link esterni) e informazioni aggiuntive sull’evento e sulle location.
Per info: www.villarufolo.com.