TrentinoInJazz 2016: Alma Swing a Vigo di Fassa!

Martedì 12 luglio nuovo appuntamento con i concerti in alta quota in Val di Fassa: Panorama Music Festival! Il secondo live della sezione del TrentinoInJazz che si svolge nel palcoscenico naturale delle Dolomiti della Val di Fassa, sarà la frizzante e vivace performance degli Alma Swing. Il concerto si terrà alle ore 13.00 al Ciampediè (ingresso gratuito, biglietto della funivia a carico dei partecipanti) di Vigo di Fassa (TN), in caso di pioggia alle 14.30 all’interno della sala consiliare (secondo piano) del Municipio di Vigo di Fassa.

Alma at Blue NoteSingolare esperienza di ricerca musicale, Alma Swing (Mattia Martorano violino, Lino Brotto Lead Guitar, Diego Rossato guitar, Andrea Boschetti guitar , Beppe Pilotto Bass) recepisce una tradizione tipicamente europea, sviluppatasi tra anni ’30 e ’40, quella dello hot jazz contaminato dalla cultura nomade manouche dell’Europa continentale, dalla mondanità parigina e dalla swing craze afro-americana. Defilandosi dall’esperienza d’oltreoceano, Alma Swing raccoglie infatti le basi estetiche di un jazz a corde legato al chitarrismo di Django Reinhardt e alla finesse di Stéphane Grappelli, aprendo alla modernità, attraverso una varietà di programmi e di proposte di spettacolo, i contenuti più peculiari di questa musica, a cominciare da repertorio, prassi esecutiva, strumentazione tipica e sovrapposizione dell’idioma jazzistico e gitano. Con la silhouette dell’orchestra retrò e un organico acustico in cui rimangono protagonisti le tipiche chitarre manouche ed il violino, il quintetto interpreta con personalità le suggestioni di un’epoca impresse nel vinile e nella voce dei grammofoni, sottolineando l’attualità e il successo ancora oggi tributati a questa esperienza artistica dalla temperie culturale internazionale.

TrentinoInJazz 2016 si conferma come una delle rassegne musicali italiane più lunghe, articolate e originali, con un cartellone che copre tre stagioni all’insegna di un networking tra comuni, musicisti e addetti ai lavori. Nato nel 2011 come “federazione” di rassegne preesistenti nelle valli della provincia di Trento, TrentinoInJazz rafforza l’unitarietà organizzativa e la fisionomia artistica puntando sulle diverse espressioni del jazz contemporaneo, sia italiano che straniero. Dopo l’anteprima di aprile e maggio, giugno prosegue con i concerti della sezione TrentinoIn Jazzclub. Dal 14 luglio scende in campo Enrico Merlin, direttore artistico della sezione Valli del Noce, come sempre con il focus sul jazz di frontiera italiano. Immancabile dall’8 agosto il Lagarina Jazz, sempre attento a proposte di rilievo internazionale, a cura del giornalista Giuseppe Segala. In agosto terminano gli appuntamenti di Ars Modi Jazz, ispirata al manifesto della musica catartica e alla diffusione della “buona musica contemporanea. La parte conclusiva arriva in autunno: Sonata Islands dedicata ai connubi sperimentali tra jazz, rock e musica colta, Brentonico Jazz nel teatro della cittadina ai piedi del Monte Baldo.

Prossimo appuntamento:

Giovedì 14 luglio, Pozza di Fassa: Caja Grimaz & Loris Vescovo.

 

Francesca

(che ha inviato anche la foto)

Giorgio Caproni e gli altri in un saggio Marsilio di Elisa Donzelli

Un lavoro accurato condotto in archivi pubblici e privati, alla ricerca di un approfondimento della letteratura del Novecento. I lettori comuni non sono più molto abituati a libri di questo peso, perché sembrano inutili in un mondo che tende a non approfondire più niente, ritenendo tutto facilmente fruibile in Rete, senza pensare che anche nella Rete finiscono gli studi senza i quali non saremmo altro che fotocopiatrici dell’esistente. Elisa Donzelli cura, in questo libro, il poeta Giorgio Caproni sia come autore di poesie, sia come traduttore di poeti tra i quali Lorca, sia come letterato in relazione con altri che hanno lasciato un’impronta nella cultura italiana ed europea. Il saggio è diviso in capitoli leggibili anche singolarmente e autonomamente, pur se ogni capitolo è parte di un percorso scelto e voluto. La ricerca dei testi annotati da Caproni, del suo volere scegliere parole particolari per premiare la liricità della traduzione di Lorca stesso; la sua ricerca di argomenti e di autori che lo accompagnino nella ricerca del perché della Bestia, il male demoniaco come delle bestie magiche e tragiche della corrida del “LLanto por Ignacio Sànchez Mejìas”; il suo essere bambino, sentimento che lo accomuna secondo lui a Garcia Lorca stesso, senza però sottolineare il lorchismo che aveva imperato anche in Italia già a partire dal 1939/40 e senza diventare fanciullinismo alla Pascoli. Argomenti che richiamano la necessità di ripercorrere autori e testi che tuttavia, anche se non si conoscono, diventano vividi nella ricerca di Donzelli, tesa com’è a seguire un filo logico-scientifico nella sua dissertazione. Rivediamo allora come la biblioteca di un poeta si articoli in sentimenti e sensazioni che diventano studio e spessore, per poi intrattenere incontri-scontri con Sciascia proprio sulla traduzione di Lorca, piuttosto che ricordare l’amore per la scomparsa Olga come momento prezioso per la crescita dell’uomo scrittore. Caproni ha tradotto anche “El maleficio de la mariposa”, sempre di Lorca, ma ha scelto il percorso dei bambini che aveva convinto anche Picasso, per poi citare Sereni, arrivare alla raccolta “Il conte di Kenenhuller”, ancora scandagliare letteratura e animo umano alla ricerca del male, del perché. Un percorso interessante, dal momento che fa affiorare come Caproni fosse affascinato dalla ricerca della Bestia in sé e negli altri da tempo, come un argomento che ritornava speso nei suoi interessi e nei suoi scritti, mettendo in risalto un aspetto del Novecento che richiamava la necessità di trattazione, di darsi un motivo, di dare un proprio personale contributo, nel confronto con gli altri. Questa ricerca diventa però non tanto fil rouge unitario o ossessione, quanto un arricchimento che, altalenando nel suo animo, portasse ai necessari oblii e ai necessari momenti di focalizzazione tanto da condurlo, verso la fine della sua vita e della sua produzione, alle personali considerazioni unitarie. Acquistano valore per la ricercatrice le recensioni, le prefazioni, che sintetizzano opere di autori contemporanei, mentre non mancano i confronti con i grandi della poesia italiana, tra i quali Luzi. Con questo autore si apre il cammino verso la madre che, in poesia, acquista per Caproni il senso di portatrice dell’idea del bene come quella del male. Donzelli porta il confronto tra questi due autori secondo un’ottica interessante, che approfondisce il tema della madre filiale e della madre religiosa, con comparse e scomparse dell’argomento personali in ciascuno dei due autori, in Caproni stemperandosi quanto in Luzi materializzandosi nelle proprie poesie mano a mano che la maturità avanza. Il ragionamento si sofferma poi sul tempo, sugli angeli, su dettagli della vita umana che acquisiscono peso in poesia soprattutto, e che diventano modo di regalare al lettore squarci di cielo nell’incedere del proprio cammino. Un lavoro interessante, che mancava sul panorama dell’italianistica soprattutto condotto in questa modalità.

 

Elisa Donzelli: “Giorgio Caproni e gli altri”, Marsilio, Venezia, 2016; euro 22,00

 

Alessia Biasiolo

 

Brescia si racconta a teatro

Nella meravigliosa cornice del cinquecentesco Palazzo Martinengo delle Palle, a Brescia, pur se bisognosa di rémìse én form, anche quest’anno, e fino a stasera, lo spettacolo teatrale “Autoritratti in viaggio. BS 016”. Un lavoro corale interessante, adatto anche a coloro che non amano il teatro dei posti fissi in sala: in questo caso, si ruotano le stanze fisiche e della rappresentazione, al massimo ogni 15 minuti. Ci si muove, si sceglie la propria trama, si sceglie di ascoltare il racconto della provincia di Brescia, con i suoi gioielli spesso nascosti, con le sue miserie che diventano ricchezze di cultura, con i suoi vizi e molte virtù. Che i bresciani si raccontino non è punto facile, pertanto lo spettacolo merita di esser visto, muniti di ventagli perché i palazzi storici non hanno aria condizionata e bisogna chiudere le finestre per ragioni sceniche. In ogni caso, sopportabile il sacrificio per lo spasso di ascoltare la “confessione” del sindaco di Montisola (interpretato da Silvia Quarantini) che racconta nel lavoro teatrale come non dormirà per i dieci giorni che lo condurranno alla fine dell’avventura di The Floating Piers, con l’Asl che gli sta con il fiato sul collo, gli isolani che lo odiano per il cumulo di persone che giornalmente invadono Montisola, con l’incubo dell’arrivo della sarneghera, la tempesta di pioggia e vento tipica del lago d’Iseo e che spaventa ovunque si diriga. L’insonnia di un uomo che ha scelto di ospitare un artista di fama mondiale per l’idea di vedere Montisola patrimonio Unesco, ricca di turismo bello e continuativo, ma ovviamente incompreso dai contemporanei. Bella anche l’idea di fare interpretare uomini da donne e donne da uomini, come la popolana di Remedello (Alberto Ornofrietti) che, dopo cinque anni di “morose”, sposa un bagosso, un abitante di Bagolino, e diventa “mamma” di uno dei formaggi più tipici e più buoni della provincia. Lo coccola, lo spurga, lo segue come un neonato, rinunciando alle sue vacanze, alla sua libertà, perché sia buono il suo prodotto, fatto con il latte delle vacche che hanno un nome, come le due figlie. Interessante il racconto di Alessandro Quattro, per la Valcamonica, che nella pièce è l’interprete di Gesù nella famosa Santa Crus, la Via Crucis che si tiene a Cerveno ogni dieci anni. Lui è solo un fruttivendolo, ma ha impersonato il Gesù della Passione per ben cinque edizioni, trasmettendo l’amore per un ruolo che lo “prende”, come prende il resto del paese. Se non sei di Cerveno non puoi capire appieno, dice l’attore, e forse è proprio vero. Poi c’è Gardone Riviera (interprete Anna Teotti) con la storia del giardino botanico Heller, oppure Lumezzane con l’osservatorio Serafino Zani (“Dalle stalle alle stelle”, interprete Abderrahim el Hadiri). Convincente, ma meno pregnante “Gli occhi di Mina” per la città (interprete Monica Ceccardi), così come la Bassa Bresciana de “Il mulino parlante” con Antonio Palazzo, pur se gli spunti sono interessanti. Certo, il percorso si poteva arricchire ancora, con la fiaba di Vanessa Ferrari, la ginnasta bresciana per eccellenza, oppure con un monologo dedicato alle donne delle bollicine di Franciacorta, oppure con il fuoco del maglio di Bienno, o le barche di Iseo legate a quelle lagunari venete. Insomma, un mondo da scoprire soprattutto per i bresciani che, in tanti, hanno affollato le stanze dell’ex Corte d’Appello e Procura generale della Repubblica per un’estate all’insegna di un percorso da fare poi dal vero. Stasera l’ultimo appuntamento, dalle ore 21.00.

Lo spettacolo è una produzione CTB.

 

Alessia Biasiolo

 

Concerti Promenade: Hatting in musica

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Nelle tiepide sere d’estate, quando il sole tramonta al di là delle maestose montagne e i cieli della città si accendono di stelle, l’aria si riempie di musica. E’ la suggestiva atmosfera che si respira nella Capitale delle Alpi, dal 4 al 31 luglio 2016, con i Concerti Promenade, serate a ingresso gratuito nello splendido cortile del Palazzo imperiale Hofburg della Capitale delle Alpi.

Famose opere di musica per fiati dell’Austria antica e composizioni del classicismo, passando per la musica popolare e andando a toccare, i tasti del jazz e della musica contemporanea. Sono le melodie che risuoneranno nel cortile del Palazzo Imperiale Hofburg di Innsbruck dal 4 luglio al 31 luglio 2016: 34 concerti in cui il direttore artistico Alois Schöpf ha saputo comporre un programma musicalmente denso, con serate accompagnate a matinée e la presenza di prestigiose orchestre, provenienti da nove nazioni europee per un totale di ben 1.500 musicisti.

I concerti Promenade saranno aperti dall’orchestra sinfonica tirolese diretta da Francesco Angelico, per la prima volta presente alla manifestazione. Altra prima assoluta la partecipazione dell’orchestra del Ministero dell’Interno della Lituania. Di grande impatto lo straordinario evento “Hatting in musica” (Musikalisches Hatting): il 12 luglio 2016 un intero paese, Hatting, si presenterà a suon di musica, con gruppi di fiati e musica da camera, cori di chiesa e trascinanti big band.

Un cartellone ambizioso, che vede la partecipazione una delle migliori orchestre militari di tutta Europa, l’orchestra sinfonica di fiati dell’esercito svizzero. Innsbruck ospiterà poi molte altre grandiose orchestre, come la straordinaria Brass Band Willebroek del Belgio e la trascinante Big Band delle forze armate tedesche. Molto particolare l’orchestra altoatesina di giovani fiati, composta da giovani musicisti di sorprendente talento, che porteranno magistralmente in scena la Sinfonia Alpina di Richard Strauss, corredandola con una suggestiva presentazione di diapositive. Altre opere di Strauss sono previste dal programma dell’orchestra della polizia bavarese, mentre la Filarmonica Mousiké incanterà il pubblico con i seducenti suoni della sua patria, l’Italia.

Concerti Promenade

4 – 31 luglio 2016

www.promenadenkonzerte.at

Speciale Concerti Promenade – Dal 4 al 31 luglio 2016, 2 notti con colazione a partire da 159 euro a persona. L’offerta comprende un caffè accompagnato da una fetta di torta nel ristorante Seegrube a 2.000 metri, Innsbruck card 48h, entrata ai concerti.

Info: Innsbruck Tourismus, tel. +43-512-59850, office@innsbruck.info, http://www.innsbruck.info.

Sabrina Talarico (che ha fornito anche la foto)

Nutella Mini Tour de Pologne & Tour de Pologne Amatorow

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Il Tour de Pologne è pronto a regalare forti emozioni a tutti gli appassionati, grandi e piccini. Anche quest’anno infatti la corsa dei prof sarà affiancata dall’evento per i più piccoli del Nutella Mini Tour de Pologne che propone ancora, sull’onda del grande successo delle ultime edizioni, per sei giorni il doppio appuntamento con la gara per i bambini dagli 8 ai 12 anni (divisi in due gruppi 8-10 e 11-12 anni) e quella per i ragazzini dei club di 13-14 anni che prende la denominazione di “Puchar Mlodzików” (ovvero Coppa Giovani). Un evento nell’evento per avvicinare i più giovani al ciclismo e far vivere loro tutte le emozioni del Tour de Pologne. E’ questo lo spirito che sta alla base del Nutella Mini Tour de Pologne. L’evento gode anche del patrocinio del Ministro dello Sport e del Turismo Witold Banka che in diverse occasioni ha sottolineato la grande valenza a livello sociale ed educativo del Nutella Mini Tour de Pologne, evento votato a coinvolgere i bambini e le loro famiglie. “Quest’anno per il Nutella Mini Tour de Pologne sarà l’edizione numero 9. Nel 2015 sono stati coinvolti complessivamente oltre 2000 bambibi. Sono numeri importanti che ci danno grande soddisfazione e ci fanno lavorare con grande passione e impegno a questo evento che si conferma, per numeri e qualità organizzativa, come un modello, possiamo affermare unico nel suo genere, a livello europeo. Chiaramente tutto questo non sarebbe possibile senza la proficua e sinergica collaborazione con il Tour de Pologne del quale Ferrero, con il brand Nutella, è partner da tanti anni” dice Enrico Bottero General Manager di Ferrero Polska.

Ogni giorno per tutti i bambini che partecipano alla gara c’è in regalo il bellissimo e “goloso” kit Nutella con la maglietta ufficiale del Nutella Mini Tour de Pologne e tantissimi splendidi gadget messi a disposizione dal Tour de Pologne e Ferrero. Inoltre i primi 5 classificati di ogni tappa del “Puchar Mlodzików”, sia ragazzi che ragazze, prenderanno parte alla finalissima di Cracovia; i giovani vincitori saranno premiati con il trofeo realizzato dall’artista trentino Mirko Demattè, autore anche del trofeo per il vincotre del TDP Uomini e Donne. Ricordiamo che il testimonial dell’evento è il campione del mondo del 2014 Michal Kwiatkowski. Kwiato è il talento che meglio rappresenta la straordinaria crescita e lo sviluppo del movimento ciclistico polacco e la sua brillante carriera ha preso inizio proprio con i primi colpi di pedale da quello che era il Mini Tour de Pologne riservato ai bambini. “Il Nutella Mini Tour de Pologne è ormai parte integrante del Tour de Pologne. Siamo molto soddisfatti perché ogni anno i partecipanti sono sempre più numerosi e questa è la testimonianza più bella dell’entusiasmo che qui in Polonia ruota attorno alla gara e al ciclismo. Ringraziamo vivamente Ferrero che attraverso il brand Nutella ci sostiene con passione e impegno nella realizzazione di questo straordinario evento dedicato ai più giovani che rappresentano il futuro del ciclismo” sottolinea Czeslaw Lang, direttore generale del TDP.

Tour de Pologne per i bambini ma anche per amatori e cicloturisti con il Tour de Pologne Amatorow powered by Tauron che anche quest’anno propone l’immancabile appuntamento con la gara che porterà gli appassionati a pedalare sul circuito dei prof a Bukowina Tatrzanska con tante stelle ed ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo schierati al via assieme a Czeslaw Lang. L’appuntamento, per chi vuole testarsi sulle stesse strade affrontate dai campioni del Tour de Pologne, è fissato a partire dalle ore 9.00 di domenica 17 luglio al BUKOVINA Resort.

(foto di Puchar Mlodzikow)

ATCommunication

Montagna e Turismo a Capanna Ra Valles

Lunedì 4 luglio 2016 a Capanna Ra Valles (Cortina d’Ampezzo), la tavola rotonda “Montagna e Turismo: le sfide dolomitiche del futuro”.

Con la certezza di ospitare l’edizione 2021 dei Campionati Mondiali di Sci Alpino si è aperto uno scenario tutto nuovo per Cortina d’Ampezzo e le Dolomiti bellunesi. Uno scenario denso di opportunità e sfide che richiede l’attivazione di un percorso di condivisione delle possibili strategie di intervento e un grandissimo sforzo di collaborazione tra i diversi attori del territorio, sia a livello privato che pubblico.

La posta in palio è alta perché si tratta di un’occasione irrepetibile per dare un impulso decisivo allo sviluppo, alla valorizzazione e alla promozione della montagna veneta.

Su queste tematiche verterà la tavola rotonda “Montagna e Turismo: le sfide dolomitiche del futuro” che avrà luogo lunedì 4 luglio 2016 a Capanna Ra Valles, splendida location situata a 2470 metri e facilmente raggiungibile in funivia dal centro di Cortina d’Ampezzo. Un incontro tra personalità politiche, operatori turistici, opinion leader e giornalisti di settore per condividere opinioni, riflessioni e proposte sulle potenzialità e sulle sfide future del turismo in montagna e conoscere la realtà di Tofana-Freccia nel Cielo.

Alcuni passi importanti sono già stati fatti con la Carta di Cortina, strumento che promuove in maniera concreta e corale il turismo alpino sostenibile, e l’avvio della progettazione del treno delle Dolomiti, ma numerosi altri progetti sono in via di definizione. In particolare, durante la tavola rotonda, l’Ing. Andrea Vascellari, direttore della società Tofana srl, presenterà il piano di riqualificazione strutturale della stazione Freccia nel Cielo in vista dei Mondiali 2021.

Il programma della giornata di lunedì 4 luglio comprende anche una breve passeggiata con la guida alpina Luca Da Poz, la visita all’Osservatorio Astronomico Helmut Ullrich e il rinfresco al ristorante Col Drusciè (1780 metri).

T. C. F. n. C. M. R.

MGT trio a Brescia per Chiostro in Musica

MGT_2_photo_by_Joanne_BellProsegue la serie di concerti della prima edizione di “Chiostro in musica” all’interno del Chiostro del Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri, nati grazie alla collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano e grazie al sostegno della Fondazione ASM e del Gruppo a2a.

Domenica 3 luglio 2016 alle ore 21.30, all’interno del Chiostro del Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri, è in programma il concerto di Mgt Trio (in fotografia di Joanne Bell), composto dal leggendario chitarrista americano Ralph Towner, accompagnato dai due straordinari chitarristi Slava Grigoryan e Wolfgang Muthspiel. Il concerto è organizzato in collaborazione con Associazione Jazz on the Road.

L’ innovazione musicale non è un’impresa facile: richiede non solo un talento innato, ma anche la devozione per l’arte che non è accecata dal bagliore commerciale della cultura popolare. Ralph Towner è un tale innovatore del panorama moderno musicale che le sue idee sono sempre fresche anche se abbracciano una carriera lunga più di trenta anni.

Meglio conosciuto come il fondatore, compositore, chitarrista, tastierista dell’ensemble jazz acustico “Oregon”, Towner ha avuto anche una ricca e variegata carriera da solista che ha visto una fruttuosa e memorabile collaborazione musicale con grandi musicisti moderni come Gary Burton, John Abercrombie, Egberto Gismonti, Larry Coryell, Keith Jarrett, Jan Garbarek, e ancora Gary Peacock, Marc Johnson Eddie Gomez, Jack Dejohnette e come pianista intense e fruttuose collaborazioni insieme ad altre leggende del jazz come Wayne Shorter e Freddie Hubbard.

A partire dal 1972 Towner inizia un rapporto di lavoro con il produttore Manfred Eicher della mitica etichetta ECM che lo porta a registrare oltre 20 album, dandogli la possibilità di realizzare una sua forte crescita personale come leader e affianco i giganti del jazz internazionale.

Per il concerto di Brescia il leggendario chitarrista americano, dividerà il palco con altri due straordinari chitarristi: Wolfgang Muthspiel, considerato fra le leve più interessanti del panorama internazionale jazz contemporaneo che ha già collaborato con artisti del calibro di Paul Motian, Bob Berg, Brian Blade e molti altri e Slava Grigoryan, classe 1976 che nel 1995 ha registrato con Sony Classical Label, realizzando 6 album in solo e che, nonostante la giovane età, vanta collaborazioni con leggende del calibro di Paco Pena e Leo Kottke e numerose partecipazioni a festival ed orchestre internazionali.

Trio delle meraviglie, insomma, che offrirà al pubblico presente un concerto in equilibrio fra composizione e improvvisazione, dominato da una incredibile tecnica strumentale.

MGT Trio

Ralph Towner – chitarra

Slava Grigoryan – chitarra

Wolfgang Muthspiel – chitarra

3 luglio, ore 21,30 – Chiostro Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri, Contrada Santa Chiara 50 A, Brescia

INGRESSO SINGOLO CONCERTO

INTERO € 10,00

RIDOTTO € 8,00

 

Silvia Vittoriano

The Floating Piers. Da non perdere: gli ultimi giorni

Visitare The Floating Piers sul lago d’Iseo? Affrontare le code causate da migliaia di persone? Per un’impresa fluttuante ritenuta da alcuni inutile e da altri neanche tanto artistica? Assolutamente sì. Da non perdere l’ultimo fine settimana con la possibilità di raggiungere la bellissima Montisola a piedi. Senz’altro uno degli aspetti che non ho voluto perdermi. Spesso a Sulzano, Iseo, Sale Marasino, Marone, come avrei potuto non approfittare dell’occasione unica e irripetibile di camminare letteralmente per arrivare all’isola in mezzo al lago? Per evitare la possibilità di code, sia automobilistiche, che agli imbarchi delle navette o dei traghetti, partendo da Brescia ho raggiunto direttamente Sulzano in auto “dall’alto”, quindi da Polaveno.

SAM_2773La strada, parzialmente in un bosco, consente di vedere The Floating Piers da un panorama mozzafiato. E già con camminatori fluttuanti alle 6.30 del mattino. I colori in questi giorni sono stupendi, come da cartolina: il verde intenso della natura circostante, l’azzurro-verde del lago e il giallo cangiante della passerella che, al sole, acquista riflessi arancioni traslucidi che esaltano l’intorno. Parcheggiata l’auto in uno dei parcheggi autorizzati (il costo è elevato, ma per tutta la giornata), la passeggiata a piedi verso il lago è comunque bella, sia seguendo la strada asfaltata che le scorciatoie. Quindi si raggiunge la stazione ferroviaria di Sulzano, poi il porticciolo. SAM_2774Sin dal mattino presto i controlli sono molti e tanti gli addetti agli attraversamenti, agli incroci, ovunque. Nel giro di poco tempo, l’uscita della tangenziale verso il paese da dove la passerella parte dalla terraferma era già chiusa per non congestionare il traffico. A Sulzano, infatti, si deve arrivare per poter accedere al ponte fluttuante sull’acqua dalla terraferma verso Montisola. Le navette giungono da Iseo o da Sale Marasino, oppure si può arrivare in traghetto, così come si può cercare di andare (se si trovano i biglietti) direttamente a Montisola (Peschiera Maraglio ad esempio) per cominciare a passeggiare sulla striscia giallo-arancione da lì. Tornando al mio percorso, verso le sette del mattino ho potuto accedere alla passerella direttamente, senza attese. Sorvegliata da decine di steward gentilissimi, è accessibile davvero a tutti. Persone a passeggio, con stampelle, in sedia a rotelle; ai passeggini, ai cani al guinzaglio, ai bambini con famiglie o dei grest (a frotte di decine e decine tutti insieme, davvero bellissimi). Fluttua un po’, soprattutto in alcuni punti di maggiore corrente, oppure se transitano mezzi a motore sul lago, ma un ondeggiamento assolutamente sopportabile (e questo fa capire come, per motivi di sicurezza, in caso di vento e/o di maltempo viene vietato l’accesso). La passerella è sufficientemente larga per consentire il cammino e la sosta per i selfi o per un momento di riposo, in questo caso soltanto fino a quando non ci sono troppe persone in arrivo, altrimenti gli addetti, con megafono, chiedono di alzarsi per evitare congestionamenti pericolosi per l’incolumità di chi cammina e di chi è fermo. In poco tempo, anche senza correre, si arriva a Montisola, dopo essersi goduti il lago a pelo d’acqua: un’esperienza unica, perché ripetibile soltanto con barche, gommoni, traghetti o, se proprio si vuole, a nuoto, ma di certo non a piedi. Montisola accoglie i visitatori con la sua semplice bellezza, carica di posti attrezzati organizzati per la sosta. Il cammino continua, sempre sul magico telo giallo, lungo il marciapiede e poi si può scegliere se proseguire sulla terraferma oppure se riprendere il Ponte verso l’isoletta, privata, di San Paolo.

SAM_2806La scelta di molti è quella di togliere le scarpe e di camminare, soprattutto sul ponte, a piedi scalzi per avvertire meglio la sensazione di movimento. Il risultato non cambia (niente tacchi per maggiore comodità) anche se si si tengono le calzature ai piedi: The Floating Piers è bellissimo! Con un’altra passeggiata si raggiunge l’isoletta di San Paolo, si scattano centinaia di fotografie, mentre molte persone commentano che sarà un peccato vedere la passerella smontata e non poter provare più un’esperienza simile, visitata già da oltre un milione di persone, tra cui molti stranieri. E quando ti ricapita? L’isoletta minore del lago d’Iseo si gira in pochissimo tempo e poi si riprende il percorso. Le persone alle 9 del mattino sono già talmente tante da intensificare i controllo di Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale, Sommozzatori in gommone, motovedetta, moto d’acqua. Davvero un controllo capillare per evitare incidenti e intervenire subito in caso di comportamenti apparentemente banali, ma possibili di pericolo (come cercare di mettere i piedi in acqua dalla passerella). Dal lago arrivano anche cigni e germani che si godono questa insolita notorietà: certo, sono abituati ai turisti soprattutto estivi, ma la striscia gialla nell’acqua porta la gente così vicina a loro che diventano visitatori con noi. Raggiunta nuovamente la terraferma, di rito la sosta ad uno dei posti allestiti per l’occasione, in questo caso uno stand di bollicine di Franciacorta che, però, mi consente di bere un caffè davvero ottimo. Devo dire che, passeggiando, ho sentito solo commenti positivi all’opera di Christo. Da chi, arrabbiata, urla che non ne può più di ricevere telefonate da amici e conoscenti per sapere com’è la passerella (e spegnere il telefonino no?!), a chi, invece, afferra il telefono e, in coda per il bagno, chiama ogni numero chiamabile per suggerire di lasciare il lavoro un’ora prima, prendere la navetta e correre a vederlo, il ponte delle meraviglie. Possibili i campeggi/pranzi al sacco a Montisola, almeno finché c’è posto, alcuni gruppi di turisti venivano guidati addirittura da un ombrellone, portato per cercare riparo dal sole che già verso le 10 del mattino comincia a diventare insopportabile. I prezzi direi che sono più che accessibili per la bottiglietta d’acqua (1,50 euro), il panino (dai 3 euro), il krapfen (80 centesimi/1 euro); menù pranzo variabile dai 9 euro ai 14 per un pasto più che decente, con tutte le varietà se si vuole spendere meno o di più. Le postazioni di spiedo bresciano, cosciotto, costine alla griglia, hamburger, eccetera non mancano, accanto alle birre alla spina e a molto, molto altro. Finisco la mia passeggiata sull’opera dell’artista di fama internazionale quando già la folla dei visitatori viene fermata per l’accesso a gruppi, onde evitare l’affollamento eccessivo. Gentilissimi poliziotti e vigili ai quali centinaia di persone chiedono informazioni continuativamente e molti gli addetti volontari della Protezione Civile agli attraversamenti pedonali o alle attese. Già lunghe le code per attendere le navette e i traghetti, e sono solo le 11.30 del mattino. Tornare al parcheggio? In salita? Ci sono le navette anche per quello e, per tornare più rapidamente a Brescia, la tangenziale è aperta, senza code. Bellissima visita e da non perdere. Gli ultimi due giorni saranno densi di ulteriori visitatori, magari per festeggiare di nuovo (ci auguriamo) la vittoria della nazionale di calcio dalla passerella più famosa d’Italia in questi giorni. Di certo ci mancherà, e mancherà anche ai residenti che stanno soffrendo i maggiori disagi, perché di certo disagi ce ne sono soprattutto per loro. Anche se sono protagonisti di un evento che non ci dimenticheremo facilmente.

Alessia Biasiolo