Stagione lirica 2015 del Regio di Parma

L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti aprirà la Stagione 2015 del Teatro Regio di Parma (22, 26, 29, 31 marzo), che proseguirà dal 9 aprile al 9 maggio con il festival ParmaDanza e si concluderà con Madama Butterfly di Giacomo Puccini (12, 14, 16, 18 giugno).

La rassegna dedicata alla danza vede protagoniste otto compagnie per dieci titoli e dodici spettacoli. Due le prime assolute: Alessandra Ferri che inaugura ParmaDanza 2015 insieme a Herman Cornejo e Bruce Levingstone con Trio ConcertDance (9 aprile) e la Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei che debutta al Regio Tosca X (15 aprile) e presenta anche Traviata (23 aprile). In programma la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto con SENTieri – Vertigo – Rain Dogs (11 aprile) e Don Q., Don Quixote de la Mancha (28 aprile), Carolyn Carlson Company in Short stories (17 e 18 aprile), L’Eolienne in Marie-Louise (21 aprile), Compagnia Virgilio Sieni Danza in Dolce vita (30 aprile), Balletto di Roma con Il lago dei cigni, ovvero il canto (5 maggio) e il Balletto dell’Opera di Kiev con la versione classica de Il lago dei cigni (8 e 9 maggio).

Ecco quanto afferma il Direttore artistico del Teatro Regio di Parma Paolo Arcà: Il Teatro Regio di Parma presenta, nella stagione lirica 2015, due titoli di due autori italiani della grande stagione del melodramma, proseguendo, come già nel 2014, l’omaggio ai maggiori operisti che tra Ottocento e Novecento affiancano il genio di Giuseppe Verdi, a cui è riservato, al Teatro Regio, il tradizionale Festival di autunno.

Gli autori prescelti quest’anno sono Gaetano Donizetti, con L’elisir d’amore, e Giacomo Puccini, con Madama Butterfly. Sono due grandi capolavori che mancano da più di dieci anni al Teatro Regio, e che assicurano al pubblico grandi emozioni e un sicuro godimento artistico e musicale.

L’elisir d’amore viene riproposto nell’allestimento già molto apprezzato di proprietà del Teatro Regio, con la regia di Marcello Grigorov e le scene e i costumi di Nica Magnani. E’ l’allestimento di cui resta negli occhi l’immagine della mongolfiera, che si porta in cielo Dulcamara alla fine dell’opera, quando finalmente l’amore di Adina e Nemorino trionfa. Nel cast spicca nel ruolo di Nemorino Celso Albelo, l’artista oggi tra i più apprezzati e acclamati in questo ruolo. Accanto a lui l’Adina di Jessica Nuccio, il Belcore di Julian Kim e il Dulcamara di Roberto de Candia. Sono tutti specialisti dei rispettivi ruoli. Per De Candia è un gradito ritorno al Teatro Regio dopo l’applaudito Melitone nella recente Forza del destino. Sul podio della Filarmonica Toscanini sale Francesco Cilluffo, dopo il successo ottenuto al Regio con La cambiale di matrimonio e l’applauditissimo concerto con finalisti e vincitori del concorso di Busseto nel Festival Verdi 2014. L’allestimento viene presentato in una virtuosa coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Modena, riducendo così sensibilmente i costi di realizzazione.

Il secondo titolo sarà a giugno, in coincidenza con il periodo di Expo 2015, volendo offrire al pubblico internazionale che affollerà Milano la possibilità di una tappa a Parma per godere, oltre che delle bellezze artistiche, museali e gastronomiche, anche di una sera al Teatro Regio con un titolo operistico celeberrimo come Madama Butterfly di Puccini.

La produzione presenta come protagonista il soprano coreano Vittoria Yeo (finalista al Concorso di Internazionale di Voci Verdiane di Busseto 2014), che ha già debuttato il ruolo di Cio-Cio-San, avendolo preparato con la sua maestra Raina Kabaivanska, che di Butterfly è stata eccelsa interprete. Nel resto del cast tutti artisti italiani, con il tenore Angelo Villari, il baritono Elia Fabbian (protagonista al Regio nel ’14 di uno Schicchi di grande rilievo) e il mezzosoprano Silvia Beltrami. Sul podio sale il Direttore musicale della Filarmonica Toscanini, Francesco Lanzillotta.

Lo spettacolo, molto fascinoso nei costumi e nelle proiezioni, presenta la regia di Giulio Ciabatti con le scene e i costumi di Pier Paolo Bisleri. Questo allestimento proviene dal Teatro Verdi di Trieste ed è stato riproposto con successo in molti teatri italiani, a dimostrazione che spettacoli di qualità possono validamente essere allestiti più volte nei teatri di diverse città, ottenendo significative e necessarie economie”.

Paolo Majer

 

 

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