Fieragricola di Verona stringe una partnership esclusiva con il Marocco

Fieragricola, rassegna di Veronafiere dedicata al settore primario, ha firmato un accordo pluriennale per la gestione in esclusiva dell’Area Italia del Siam, il Salone internazionale dell’Agricoltura del Marocco. La manifestazione si terrà a Meknès dal 18 al 23 aprile prossimi.

«L’intesa raggiunta – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – ci consente di rafforzare in Nord Africa il nostro presidio nell’agroalimentare, un comparto protagonista storicamente di un notevole interscambio tra i paesi del Mediterraneo.  Siamo inoltre molto soddisfatti di essere il primo organizzatore fieristico italiano a sottoscrivere una collaborazione strategica con il Siam».

Il dialogo fra enti fieristici ha avuto inizio un anno fa e si è intensificato dopo la visita di una delegazione guidata dal commissario generale del Siam, Jaouad Chami, alla 112ª edizione di Fieragricola, nel febbraio 2016. La partnership è un riconoscimento molto importante per Veronafiere e per Fieragricola, anche perché – in seguito agli incontri avuti a Roma nella sede della FAO e al ministero dell’Agricoltura del Marocco – l’Italia è stata nominata Paese d’onore del Siam.

Uno dei punti chiave del protocollo d’intesa riguarda una serie di visite di tutte le delegazioni dei Paesi africani che saranno presenti alla 12ª edizione del Salone internazionale dell’Agricoltura del Marocco.

Siam: i numeri. Nel 2016 il Siam ha assicurato una superficie espositiva di 172.000 metri quadrati, dei quali 80.000 coperti. I 1.220 espositori presenti, provenienti da 63 Paesi, hanno richiamato oltre un milione di visitatori e 21 delegazioni internazionali.

Manifestazione trasversale sull’agricoltura, come la Fieragricola di Verona, il Siam ha coinvolto 330 cooperative di prodotto e ha registrato una presenza durante la manifestazione di 2.734 capi zootecnici; 32 sono state le conferenze organizzate e 37 i trofei assegnati. Vasta l’eco della stampa, con 447 giornalisti accreditati presenti.

La presentazione a Verona. «Il prossimo 8 febbraio, in occasione della quinta edizione del Best Seller Award di Fieragricola – annuncia Luciano Rizzi, Area manager Agriexpo & Technology di Veronafiere – alla luce delle richieste di approfondimento sulla partecipazione a Siam, illustreremo tutti i dettagli utili alle aziende». È comunque già attiva la mail exhibitors@fieragricola.com per quanti desiderassero inviare una pre-adesione.

Il «Plan Maroc Vert». Attraverso il Piano Verde per l’agricoltura, in vigore fino al 2020, il Marocco punta a sostenere una delle voci più rappresentative della propria economia. Il settore primario occupa infatti circa 4 milioni di persone, pari al 45% dei lavoratori totali e contribuisce al 19% del Pil nazionale, con un’incidenza del 15% di agricoltura e allevamento e del 4% dell’alimentare.

Il progetto mira a incrementare il valore della produzione agricola da 6,5 a 9 miliardi di euro e dell’export (da 800 milioni a 4,5 miliardi di euro), con risorse annue disponibili per oltre 1 miliardo di euro.

Tra le numerose opportunità a sostegno degli investimenti privati in agricoltura il «Plan Maroc Vert» sovvenziona dall’80 al 100% l’acquisto di sistemi di irrigazione; dal 30 al 70% l’acquisto di macchinari ed attrezzature agricole; da 350 a 445 euro a capo per i bovini e da 64 a 75 euro a capo per gli ovini. Aiuti sono assicurati anche per le fasi di trasformazione delle materie prime agricole.

La volontà del re Mohammed VI è inequivocabile sul versante dell’innovazione in agricoltura, tanto che all’inizio dell’anno ha incentivato concretamente la diffusione di nuove tecnologie in tema di irrigazione, elemento chiave per la crescita del settore.

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Verso la 113ª edizione della rassegna dedicata all’agricoltura a Verona

Il 2016 è stato un anno a due velocità per i settori lattiero caseario e suinicolo. A rilevarlo è l’Osservatorio di Fieragricola, manifestazione dedicata all’agricoltura in programma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 a Verona, con focus di specializzazione sulla meccanica, la zootecnia, i mezzi tecnici, vigneto e frutteto, la multifunzione del comparto primario.

In vista della 113ª edizione, che segna il traguardo dei 120 anni (è nata nel 1898), Fieragricola nel corso del 2016 ha organizzato dei tavoli di confronto con le principali aree che costituiscono i pilastri della manifestazione, con particolare attenzione alla zootecnia, dalla suinicoltura al settore avicolo, per arrivare alla mangimistica, nutrizione e benessere animale.

«Per il 2017 – ricorda il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – stiamo definendo un programma di roadshow in tutta Italia, inerenti non soltanto al settore zootecnico, sulla scorta di quanto già abbiamo fatto con successo in preparazione a Fieragricola 2016. Proseguiremo anche il dialogo ad alto livello con gli espositori, che restano insieme ai visitatori i nostri principali interlocutori».

Nel 2016 per la zootecnia luci e ombre. Rispetto a 12 mesi fa, le quotazioni del latte sono aumentate di oltre il 32%, superando i 41,25 €/100 kg sulla piazza di Verona lo scorso 12 dicembre, dopo aver toccato anche quota 43 euro (fonte: Clal.it). Un’accelerazione dovuta per effetto di un rallentamento delle produzioni dei principali Paesi europei, delle misure legate al Pacchetto Latte e della ripresa delle importazioni cinesi.

Anche per la suinicoltura le importazioni di Pechino, conseguenti a un piano di ristrutturazione della filiera verso una maggiore “industrializzazione” hanno rappresentato una variabile tutt’altro che trascurabile per il comparto. Ad approfittarne, in particolare, i suinicoltori di Spagna, Germania, Olanda e Danimarca, ma gli effetti sul prezzo si sono fatti sentire anche in Italia. I listini della Commissione unica nazionale dai valori di 1,133 €/kg dello scorso gennaio (scesi addirittura a 1,028 il 14 aprile, punto negativo) per i suini da macello destinati alle produzioni Dop sono saliti a quota 1,579 €/kg lo scorso 22 settembre, per poi assestarsi intorno a 1,4 euro e restituendo redditività alla fase di allevamento.

«Il 2017 rappresenta un anno importante per il futuro delle imprese agricole e zootecniche, anche perché è in calendario l’avvio della discussione della Politica agricola comune post 2020 – ricorda Mantovani – e le linee guida che potrebbero essere adottate dovrebbero assicurare attenzione ai giovani, al credito e contenere soluzioni per contenere la volatilità dei mercati a garantire il reddito del mondo agricolo».

In quest’ottica, anche la suinicoltura e l’avicoltura, finora grandi escluse dei contributi comunitari, vorrebbero trovare maggiore attenzione.

L’incognita cereali. Nel 2016/2017 le scorte di cereali a livello mondiale, secondo le previsioni dell’International Grain Council, potrebbero superare i 500 milioni di tonnellate, con una conseguente stabilità dei listini. Sarà effettivamente così? La Cina ha registrato dopo 13 anni una contrazione nella produzione dei cereali (-0,8%, fonte: National Bureau of Statistics), ne conseguirà un aumento dei prezzi? Un ruolo chiave potrebbe giocarlo, come in passato, il prezzo del barile. Resta dunque da capire quale effetto avrà la decisione dei giorni scorsi dell’Opec e degli altri Paesi produttori di petrolio di contenere l’estrazione giornaliera, finalizzata a un rialzo del greggio. Qualora l’operazione dovesse rilanciare i prezzi, non è esclusa una conseguente scossa rialzista alle commodity cerealicole.

 

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