È ufficiale, il dossier per la candidatura del Tocatì a patrimonio immateriale Unesco è stato inviato a Parigi. E l’iscrizione potrebbe arrivare entro il 2021.
“Verona, già patrimonio mondiale UNESCO per l’unicità delle sue mura magistrali, candida ora anche la sua tradizione immateriale – ha detto il sindaco -, un patrimonio tramandato nei secoli che deve essere custodito. Ma anche valorizzato e fatto conoscere al mondo intero. Il prezioso lavoro fatto negli anni dall’Associazione giochi antichi, con questa candidatura, centra l’obiettivo. Il Tocatì, manifestazione che ha ridato centralità al gioco in strada, e che ha portato a Verona tradizioni da tutti i continenti, è pronto a diventare patrimonio e bene dell’umanità intera. E noi non possiamo che esserne orgogliosi e metterci a disposizione affinché questa manifestazione continui a crescere. Ogni anno il centro storico di Verona si riempie di gente e di giocatori, un festival diventato popolare ma che in questo modo ribadisce la sua valenza culturale”.
“Assistiamo ad un interscambio di valori materiali e immateriali – ha aggiuto Toffali, assessore per i rapporti con l’UNESCO -, determinato da una eccezionale miscela di opere che l’uomo nel corso di secoli ha ideato. A noi amministratori, così come ai cittadini, la responsabilità di conservare e tutelare da una parte, tramandare e promuovere dall’altra, questo eccezionale patrimonio. Verona è e sarà bene dell’Umanità. Questo però è solo l’inizio, dopo il riconoscimento del “bollino Unesco” servirà costituire un sistema che sappia alimentare questa nostra tradizione, che non deve essere lasciata in balia dell’iniziativa o dell’impegno del singolo, sia esso privato o pubblico”.
Roberto Bolis