Grandi parapendio e deltaplano

Dai campionati europei di parapendio i piloti della nazionale italiana tornano con una medaglia d’argento nell’individuale maschile, grazie a Joachim Oberhauser, pilota di Termeno (Bolzano), e quella di bronzo a squadre. Se per l’Italia è stato un successo, per la Francia ed i piloti francesi il 14th European Paragliding Championship è stato un trionfo: tutte loro le medaglie d’oro e pure l’argento femminile! E’ Honorin Hamard il nuovo Roi Soleil del parapendio, seguito da Joachim Oberhauser e dallo spagnolo Xevi Bonet Dalmau; la regina si chiama Seiko Fukuoka Naville, pilota d’origine nipponica trapiantata oltralpe, seguita dalla connazionale Laurie Genovese e da Klaudia Bulgakow (Polonia). Classifica a squadre: Francia, Germania, Italia, Spagna. La gara è stata ospitata nella cittadina di Krushevo in Macedonia. Delle dieci giornate di volo in programma ne sono state volate nove da 150 piloti in rappresentanza di 30 nazioni, compresa l’agguerrita pattuglia di 19 donne. Tra i 72 ed i 115 chilometri la lunghezza dei nove percorsi contraddistinti da punti salienti del territorio da aggirare e contrassegnare tramite GPS. Mediamente i primi piloti al traguardo impiegavano tra le due e le tre ore e mezza per completare i tracciati, tempi dovuti alle diverse lunghezze, alle differenti condizioni meteo ed, ovviamente, all’abilità nel condurre i loro parapendio, grandi vele allungate che si reggono in aria sfruttando le correnti ascensionali. Gli Italiani hanno superato momenti difficili. In testa all’inizio della gara, la squadra è incappata in una giornataccia al quarto volo ed ha dovuto lottare per risalire al bronzo. Sotto la guida del CT Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano), questa la formazione: oltre a Joachim Oberhauser, i neo campioni italiani Silvia Buzzi Ferraris (Milano) e Nicola Donini di Molveno (Trento), Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Catania, Piergiorgio Camiciottoli di San Giovanni Valdarno (Arezzo), Marco Littamè di Torino e Alberto Biagio Vitale di Bologna. Nel contempo al Monte Cucco presso Sigillo (Perugia) si sono chiusi i campionati italiani dei deltaplano. Scudetti a Marco Laurenzi, pilota ciociaro, e Gorio Mandozzi di Macerata. Il primo ha vinto il titolo nella categoria tradizionale cosiddetta ad ala flessibile, l’altro in quella ad ala rigida. Hanno partecipato 61 piloti. Finisce in un trionfo azzurro la spedizione italiana al 19° campionato europeo di volo libero in deltaplano, teatro il cielo sopra Krushevo e le montagne della Macedonia. La nazionale azzurra, già campione del mondo in Messico nel 2015, ottavo titolo mondiale nella sua storia, si laurea per la quarta volta campione d’Europa, seguita da Ungheria e Repubblica Ceca. Il campione del mondo in carica Christian Ciech, pilota trentino trapiantato nel varesotto, diviene anche campione d’Europa. Alessandro Ploner di San Cassiano (Bolzano) vince la medaglia d’argento, terzo lo svizzero Peter Neuenschwander. Il resto del team azzurro era composto da Suan Selenati di Sutrio (Udine), Filippo Oppici di Parma, Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Tullio Gervasoni di Brescia e dal CT varesino Flavio Tebaldi e si è imposto in ben sette manches sulle otto disputate, 88 km la più breve ed oltre 145 la più lunga. Tra le due e le quattro ore il tempo impiegato a percorrerle da questi mezzi senza motore che si reggono in aria sfruttando le correnti ascensionali. Hanno volato 88 piloti in rappresentanza di 22 nazioni. Il deltaplano Laminar, prodotto dalla Icaro 2000 di Laveno Mombello (Varese), è stata la miglior ala del campionato. Contemporaneamente si è volato per il 7° campionato del mondo per deltaplani detti ad ala rigida, diversamente dai primi definiti ad ala flessibile. Iscritti 31 piloti in rappresentanza di otto nazioni. Nove le task disputate con tracciati tra gli 85 ed i 193 km. Questa la classifica finale per nazioni: Austria, Germania, Giappone. Il team italiano composto dai piemontesi Luca Comino e Franco Laverdino si classifica al nono posto. Nell’individuale il tedesco Tim Grabowski è il nuovo campione del mondo, seguito dagli austriaci Christopher Friedl e Wolfgang Kothgasser.

Gustavo Vitali

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