La giornata della Festa della Musica al Teatro Carlo Felice

Domani, Martedì 21 giugno, il giorno del solstizio d’estate, si festeggia in tutta Europa la giornata della Musica, sostenuta in Italia dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con lo scopo di valorizzare il forte potenziale musicale su tutto il territorio nazionale, offrendo ampia visibilità a tutte le più prestigiose realtà e istituzioni musicali, un appuntamento che è divenuto il simbolo dell’unione culturale tra i Paesi ed i popoli.

Il Teatro Carlo Felice festeggia questa giornata aprendosi dalle 10 alle 13 per visite guidate gratuite alla struttura con momenti musicali a cura di elementi del Coro e dell’Orchestra, un’occasione aperta a tutti coloro che amano il Teatro o a chi per la prima volta vuole visitare “la fabbrica della musica”,eccellenza della nostra città.

 

Marina Chiappa

 

Restaurato l’affresco sopra il ponte levatoio di Castelvecchio a Verona

Affresco Castelvecchio restaurato

Alla presenza del consigliere comunale incaricato alla Cultura Antonia Pavesi, al termine dei lavori di restauro, si è svolta l’inaugurazione dell’affresco raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Rocco e Sebastiano che si trova nella lunetta sopra il ponte levatoio di Castelvecchio, a Verona.

Presenti alla cerimonia la direttrice dei Musei Civici Margherita Bolla e l’architetto Pierdomenico Mazza del Centro Studi Città Popolare di Verona, ideatore e promotore del progetto di restauro. L’opera è del pittore veronese Serafino Serafini ed è risalente al 1574. Il restauro, eseguito da Flavia Maria Benato e Adriana Benetti, con la supervisione di Maristella Vecchiato della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, è stato reso possibile dal Centro Studi Città Popolare di Verona, grazie al finanziamento di Fondazione Cattolica Assicurazioni e di Inner Wheel Club di Verona. “L’affresco – sottolinea Pavesi – torna oggi a mostrarsi alla città al suo meglio, grazie ad un intervento di restauro che ha riguardato la ripulitura dell’intera superficie dipinta, il fissaggio di alcune parti sfaldate dell’intonaco e del colore ed alcuni accorgimenti per evitare il ristagno dell’acqua piovana alla base”. I santi Rocco e Sebastiano, sono conosciuti per la loro specializzazione come protettori contro la peste. L’affresco sulla porta d’accesso al castello costituiva quindi un auspicio di protezione della fortezza dalla malattia, i cui focolai imperversavano allora in Italia settentrionale. Il pittore Serafino Serafini apparteneva ad una famiglia di artisti attivi a Verona già nel XV secolo. Le sue opere sono per lo più disperse: conosciamo un quadro con Crocifissione e santi nella chiesa parrocchiale di Zimella, datato 1588. Seguendo uno stile vicino a quello di Francesco Torbido e di Battista del Moro, Serafini dipinse l’immagine votiva di Castelvecchio in modo didascalico e comunicativo.

 

Roberto Bolis

Campioni… tra le nuvole

Insolito responso al campionato italiano di parapendio, Cornizzolo Cup 2016, gara internazionale e campionato italiano insieme.

Si fregiano del titolo ex aequo due piloti di Molveno (Trento), Luca e Nicola Donini, padre e figlio. Al terzo e quarto posto Aaron Durogati di Merano e Joachim Oberhauser di Terlano (Bolzano).

Luca, di professione albergatore, già campione mondiale e due volte campione d’Europa, è oggi per la prima volta campione d’Italia. Nicola, 20 anni, aveva già conquistato il titolo nel 2013. Una famiglia con la testa fra le nuvole! La gara si è sviluppata per una settimana nei cieli lombardi, con decollo da quota 1241 m. sul Monte Cornizzolo sopra Suello (Lecco), quartier generale di tutta l’organizzazione forte di 42 addetti, e sconfinando nelle provincie di Como e Bergamo, ora sorvolando l’ondulato suolo brianzolo, ora lungo la pedemontana.

Annullata la prima manche causa maltempo, nelle restanti cinque i 125 piloti provenienti da 17 nazioni, Messico, Giappone, Sud Africa, Venezuela e Nuova Zelanda le più lontane, hanno beneficiato di una meteo clemente quando non favorevole. Cosicché i parapendio, che si reggono in aria sull’onda delle correnti d’aria ascensionali, motore gratuito ed ecologico, hanno felicemente concluso percorsi tra i 51 ed i 102 km agli ordini del direttore di gara Pietro Bacchi di Biella.

Divisi in classifica da una manciata di punti, il confronto tra i capolista si è fatto via via più serrato, a partire da Nicola Donini che ha messo subito un’ipoteca sul titolo con due vittorie di manche, per passare a papà Luca e per finire a Durogati, protagonista di una clamorosa rimonta dalle retrovie durante l’ultimo, estremo volo.

In campo femminile vince la giapponese Nao Takada, seguita dalla venezuelana di padre italiano Joanna Di Grigoli e da Silvia Buzzi Ferrarsi che si laurea campionessa d’Italia per la decima volta. La pilota meneghina è in forza all’associazione Parapendio Club Scurbatt, cioè i corvi di Lecco, che, lungi dal menar gramo, hanno invece ben organizzato l’evento insieme all’Aero Club Lega Piloti e sotto l’egida dell’Aero Club d’Italia e della FAI, Federazione Aeronautica Internazionale. Seguono Sara Brambilla di Lecco e la laziale Lucrecia Chiartano.

In classe sport, a conferma della supremazia dei piloti trentini e sud tirolesi, un vivaio che sembra inesauribile, il titolo va a Mauro Maggiolo seguito dal veneto Manuel Grandi e da Diego Ardissone di Ivrea.

Gustavo Vitali