Poesie per il presente

Interessante la poesia segnalata per la sezione speciale di quest’anno al Premio internazionale di poesia “La Leonessa. Città di Brescia” dedicata all’EXPO. Paolo Cattolico, italiano residente in Francia, ha scritto “Il Defilé”, cogliendo l’analogia dell’esporsi in varia metafora. Così, per il Poeta, il vento dispettoso ha fatto volare la lingerie stesa e ne ha vestito la verdura del banco sottostante i fili del bucato, creando una lirica divertente e intelligente.

La serie di poesie portate all’attenzione del pubblico per la sezione Lingua Italiana, nell’ambito della sedicesima edizione del Premio, ha visto interessanti testi, tra i quali “Desolazione” di Alba Rattaggi di Varese, che afferma di avere scritto la poesia un giorno di settembre di strisciante malinconia, denso di pensieri grevi e sensazioni d’acuta impotenza, mentre Giulia Deon, autrice di “Solidali” spiega: “La mano tesa traduce una timida richiesta di aiuto sollecitata da una necessità vitale e il bisogno di aiutare, interpretato da uno sorriso spontaneo, è la risposta istintiva che supera gli ostacoli legati alla realtà di “aspre città” o all’aridità di “vecchie solitudini”. La solidarietà avviene nell’intesa reciproca e immediata, simboleggiata dall’abbraccio fraterno”. Sembra farle eco Rosanna Ruffo, di San Martino Buon Albergo in provincia di Verona, con “Corone di preghiere”: “La vita, come lo stelo di un fiore, anche se recisa, brilla nei suoi colori e mentre le labbra si addolciscono in una preghiera il cielo si rischiara”.

Maria Angela Giovanna Cucchi di Castelcovati (Brescia) propone, invece, un’interessante “A quattro mani: vent’anni dopo” e a corollario della sua lirica dice: “Ho ripreso con il cuore, le parole semplici e i desideri dell’infanzia per trasformarli in messaggio di fiducia, di speranza, di incoraggiamento e di condivisione ai momenti dell’oggi così incerti e così sospesi. In piccole cose, nelle radici e nella terra che ha aiutato chi prima di noi c’è il sogno e la forza dell’amore”. A prospettare l’estate, Annamaria Martellotta, di Cortemaggiore, racconta “Rimini, mare da amare”, l’incanto di un luogo caro e pieno di vita che evoca emozioni e sensazioni sempre nuove, in cui si confondono  desideri e speranze, mentre Bruna Meneghello di Verona, racconta la terra che “ti parla e devi cercare le sue parole  per comprendere i suoi desideri, se vuoi essere in armonia con lei e con te stesso”. Agnese Girlanda, autrice di “Concerti”, sostiene che la vita sia “un concerto di temporali che impauriscono come le persone che borbottano sottovoce ma non parlano chiaramente, creando malintesi. Meno male che il sole arriva spesso con un abbraccio a cancellare emozioni negative”. Anche in questo caso, sembra risponderle la poesia di Salvatore Grieco di Prato che scrive “L’ostile compagno”, meritevole del terzo premio. “Il mugugno sul posto di lavoro è parente del meteorismo intestinale: entrambi sono figli di un’intolleranza pertanto, tra compagni, il volgare fraseggio è foriero del peggior litigio. Il lavoratore, qualsiasi mansione svolge, non deve ingiuriare il suo collega poiché il padrone, in quanto tale, non lo eleverà mai al suo stesso rango, ma lo considererà sempre come un essere pezzente”.

Al prossimo articolo per le altre poesie della sezione!

 

La Redazione

 

One thought on “Poesie per il presente

  1. Avatar di WILLEM WILLEM ha detto:

    mi piacerebbe vedere o leggere quelle poese di cui sopra, per curiosità. Specialmente quella di quell’italiano in Fancia ,poichè chi si riconosce e si ricorda del proprio Paese, è un vero Italiano…

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