Intervista impossibile a Chopin

Sul palco un pianoforte grancoda e un salottino moderno con due poltrone. Entrano, Leone Magiera e il famoso anchorman Philippe Daverio.

Leone Magiera, celebre pianista, tra i più apprezzati interpreti chopiniani, direttore e didatta, sul palcoscenico impersonifica il pianista romantico per eccellenza, Frédéric Chopin, del quale si sono appena celebrati i duecento anni della nascita.

E’ in atto una specie di “intervista impossibile” a Chopin/Magiera che racconta del suo immenso amore per la musica del grande polacco che apparve nel panorama musicale della prima metà dell’Ottocento come la stella più luminosa del Romanticismo musicale.

Daverio parla del Romanticismo declinato nelle varie arti, della sua nascita (Sturm und Drang) e del suo affermarsi, intrecciando il suo dire con gli esempi musicali e le notazioni di Magiera, che esplicita con il pianoforte i primi evidenti segni del movimento già nella musica di Mozart; molto più evidenti in Beethoven e finalmente in Chopin e nei compositori a lui contemporanei (Schumann, Schubert…). Magiera sottolinea come il movimento romantico giunga fino quasi ai tempi nostri. Puccini stesso è debitore a Chopin di diversi temi, rintracciabili chiaramente nella sua opera; l’ultimo tempo della Sonata chopiniana in si bemolle, con quella mancanza di una precisa tonalità, pare aver dato spunto anche alla rivoluzione dodecafonica di Schonberg.

Magiera interpreta al piano brani di Clementi, Beethoven e Chopin.

In un crescendo di battute sulla storia della musica, l’anchorman Philippe Daverio intrattiene gli spettatori. A fine serata, chissà, forse, Magiera e Daverio  suonano insieme a quattro mani.

LEONE MAGIERA

La personalità artistica di Leone Magiera  è senz’altro una delle più originali e poliedriche della vita musicale italiana ed internazionale degli ultimi decenni.

Nato a Modena, è cresciuto alla scuola pianistica di Lino Rastelli, Giorgio Vidusso e Alberto Mozzati. Enfant prodige, già a 12 anni si esibiva nei primi concerti, si è diplomato con lode e menzione speciale al Conservatorio di Parma, ma i casi della vita lo hanno portato a percorrere molti altri sentieri musicali, affermando in ciascuno di essi una personalità forte ed originale.

E’ stato Maestro del coro nei teatri di Bologna, Genova e alla Scala. Poi collaboratore di Maestri come Giulini, Abbado, Solti, Kleiber e von Karajan con cui ha avuto un rapporto artistico di particolare intensità.

Molto ampia e prestigiosa la sua attività di pianista in duo con molti dei più importanti artisti del panorama internazionale. Si è infatti esibito in centinaia di recitals, oltre che con Luciano Pavarotti a cui è stato legato da un lungo sodalizio artistico, con Piero Cappuccilli, Renata Scotto, Mirella Freni, Ruggero Raimondi, Raina Kabaivanska, Lucia Valentini Terrani, Katia Ricciarelli, Nicolai Gedda, Shirley Verret, in tutte le sale internazionali più prestigiose: tra tutte il Musikverein di Vienna, la Grosse Festspilhause di Salisburgo,  la Salle Pleyel di Parigi, il Bolshoi di Mosca, il Metropolitan di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, la Fenice di Venezia, l’Auditorium dell’Accademia di Santa Cecilia. La discografia di questa sua attività, con prestigiose case quali la Decca, l’Emi, la DDG, è immensa.

Come direttore d’orchestra è stato alla testa delle più importanti compagini orchestrali tra cui i Berliner Sinphoniker, la Philharmonia di Londra, la Bayerisher Rundfunk, l’Orchestra del Teatro alla Scala, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e decine di complessi nord e sud americani. Con queste orchestre ha realizzato importantissimi concerti sinfonici, spesso registrati o ripresi dalle televisioni di tutto il mondo, tra cui ricordiamo quelli dal Central Park di New York, da Hyde Park di Londra e dalla Torre Eiffel di Parigi che hanno avuto un pubblico planetario.

Ha anche eseguito decine di opere del grande repertorio dell’’800 e del ‘900, da Verdi fino a Strawinski ottenendo grandi successi alla Staatsoper di Berlino e di Amburgo, al Colon di Buenos Aires, al Liceu di Barcellona, al Festival di Bilbao, al Filarmonico di Verona e al Carlo Felice di Genova.

Di assoluto rilievo la sua attività didattica. Ha insegnato canto al Conservatorio G.B. Martini di Bologna per molti decenni,  al Festival di Glyndebourne e di Salisburgo. Herbert von Karajan, reputandolo il maggior preparatore di cantanti lirici, per la profonda conoscenza del repertorio operistico italiano, francese e mozartiano, lo ha  chiamato, per molti anni,  a formare artisti giovani o già affermati prima del debutto sul grande palcoscenico del Festival di Salisburgo. Fra i tanti allievi divenuti celebri ricordiamo Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Peter Glossop, Ruggero Raimondi e, più recentemente, Carmela Remigio

Possiede anche una grossa esperienza nel campo dell’organizzazione teatrale avendo ricoperto importanti cariche dirigenziali al Teatro alla Scala di Milano (segretario artistico) e al Maggio Musicale fiorentino (direttore della programmazione).

Per molti anni è stato direttore artistico e consulente musicale dell’ associazione concertistica “Settembre Musicale” di Modena e dell’Associazione romana del Club Orpheus, di cui ha curato la stagione concertistica nel settore vocale.

Leone Magiera ha scritto e scrive di cose musicali: per le edizioni Ricordi, ha pubblicato i tre volumi: Metodo e Mito dedicati a Luciano Pavarotti , Mirella Freni e Ruggero Raimondi. Un quarto volume, Pavarotti visto da vicino, pubblicato dalla Ricordi da pochi mesi, ha suscitato un notevole interesse anche a livello internazionale.

Nonostante questa intensa e prestigiosa attività in altri ambiti, è rimasto sempre fedele al pianoforte e le sue apparizioni alla tastiera destano ogni volta l’interesse degli appassionati per la brillantezza della tecnica e l’originale profondità interpretativa.

Nell’ambito della sterminata discografia ricordiamo le incisioni dei 24 Studi e delle Sonate di Chopin per Cime-Zyc, della Petite Messe Solemnelle di G. Rossini per la Decca, Al Chiaro di luna per le edizioni Papageno e, recentissimo, il CD con le Sonate di Muzio Clementi per le edizioni Bongiovanni. Di prossima pubblicazione il CD con i 24 Studi di Chopin.

PHILIPPE DAVERIO

Philippe Daverio è nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia. Dal 1961 al 1967 ha frequentato il Liceo scientifico francese. Tornato in Italia per gli studi universitari, ha frequentato il corso di laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi di Milano.

Nel capoluogo lombardo ha avuto inizio la sua attività di mercante d’arte. Quattro le gallerie d’arte moderna da lui inaugurate: due a Milano, le altre a New York.

Specializzato in arte italiana del XX secolo, ha dedicato i suoi studi al rilancio internazionale del Novecento. Come gallerista ed editore – nell’81 ha inaugurato una casa editrice e nell’84 una libreria, sempre a Milano – ha pubblicato una cinquantina di titoli (tra cui: Catalogo ragionato dell’opera di Giorgio De Chirico fra il 1924 e il 1929; Catalogo generale e ragionato dell’opera di Gino Severini, Fillia e le avanguardie fra le due guerre).

Assessore a Milano dal 1993 al 1997 nella giunta Formentini, con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e Relazioni Internazionali, si è occupato del rilancio di Palazzo Reale di Milano, del suo restauro, e del riposizionamento del sistema museale nell’insieme del patrimonio civico. E’ stato fra i promotori delle fondazioni (Fondazione Teatro alla Scala, Fondazione Pierlombardo, Fondazione dei Pomeriggi Musicali) intese quali strumento di autonomia e di osmosi tra pubblico e privato nelle istituzioni culturali, ed ha promosso e seguito alcuni lavori pubblici significativi, tra cui il completamento del Piccolo Teatro e del Teatro dell’Arte in Triennale.

Consulente per la casa editrice Skira, Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. Così infatti lo ha scoperto il pubblico televisivo: nel 1999 in qualità di “inviato speciale” della trasmissione di Raitre Art’è, e nel 2000 come conduttore della trasmissione Art.tù, sempre su Raitre.

Attualmente è autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura su Raitre e del nuovo programma Emporio Daverio per RAI 5.

Inoltre si occupa di strategia ed organizzazione nei sistemi culturali pubblici e privati, e svolge attività di docente presso atenei ed istituti di diverse città: è incaricato di un corso di Storia dell’arte presso lo IULM di Milano, laurea in Comunicazione e gestione dei mercati dell’arte e della cultura, di corsi di Storia del design presso il Politecnico di Milano, e dei corsi di Sociologia dei Processi Artistici e Design degli Eventi presso la facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo.

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