Montagne per Sandra Tenconi a Pavia

Presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, è allestita la mostra dell’artista nata a Varese, ma residente a Pavia dal 1977, Sandra Tenconi dal titolo “Montagne 1964-2024”, che rimarrà aperta fino al prossimo 26 gennaio.

Le montagne sono profondamente sentite dall’artista ancor prima che dipinte. Sandra Tenconi procede per grandi cicli tematici e le montagne sono uno di questi, e tutti sono contraddistinti da un rapporto intimo e personale con la natura. Il paesaggio non viene semplicemente raccontato, perché la sua non è una pittura descrittiva, ma di emozione e il paesaggio diventa un paesaggio dell’anima. La mostra è un’antologica dedicata alle montagne, perché raccoglie quelle opere che meglio contraddistinguono la sua produzione, alcune delle quali mai esposte e pubblicate, che fanno parte dell’inizio della sua carriera artistica.

Organizzata dal Comune di Pavia, la mostra “Montagne 1964-2024”, a cura di Francesca Porreca, presenta oltre ottanta opere fra disegni, tele e pastelli.

I soggetti principali delle opere in mostra non sono semplici diorami di luoghi, ma diventano espressioni di stati d’animo e sentimenti interiori. lo Skyline delle vette montuose, in particolare, occupa un posto speciale nella sua opera: dalle Alpi italiane alle cime svizzere, fino alle vette della Shenandoah Valley negli Stati Uniti, ogni paesaggio montano viene trasformato in una sorta di “ritratto” spirituale, dove la materia cromatica si fa portatrice di emozioni complesse.

Nella poetica dell’artista la natura si presenta spesso in una condizione “sospesa” tra realtà e immaginazione. Le sue montagne non sono solo fisicamente riconoscibili ma anche sublimemente astratte, tanto che sembrano galleggiare in un’atmosfera rarefatta, tra luci, ombre e slanci cromatici improvvisi. Questo dialogo tra presenza fisica e trascendenza spirituale diventa uno dei tratti distintivi della sua visione naturalista, che si nutre tanto di contemplazione quanto di emozione.

Le opere di Tenconi non si limitano a rappresentare la natura in maniera realistica, ma ne colgono l’essenza più profonda, vogliono essere anche una profonda riflessione dell’artista sulla fragilità e la caducità della natura, che dimostra il suo essere in simbiosi con essa.

Orari di apertura: da giovedì a domenica 15-19 con ingresso libero. Informazioni: cultura@comune.pv.it

De Angelis (anche per la fotografia)