GardaMusei, i musei del Garda riuniti

Le tre sponde del lago di Garda accolgono ogni anno 22 milioni di visitatori, terzo polo turistico italiano in un territorio ricco di realtà spesso nascoste, poco visitabili, poco pubblicizzate. Così si è costituita una nuova ONLUS, per interessamento in primis di Giordano Bruno Guerri, che ha come soci fondatori realtà private come il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, l’Associazione Museo Mille Miglia di Brescia, la Fondazione Valle delle Cartiere di Toscolano, la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano e MuSa, il museo di Salò, oltre ai comuni di Gardone Riviera, Salò, Toscolano Maderno. Alcuni nomi soltanto di una realtà ambiziosa che vuole portare ad incrementare il numero dei visitatori dei singoli musei, utilizzando finalmente la cultura come volano economico.

Guerri sottolinea come non esistano al mondo siti come quelli che hanno costituito il primo polo di Garda Musei: niente assomiglia al Vittoriale o al Museo della Mille Miglia, quindi come non sentirsi sconfitti se al Vittoriale (con largo incremento rispetto alle cifre degli anni passati) entrano soltanto duecentomila persone l’anno? Il potenziale su oltre venti milioni di turisti nella zone è altissimo. Quindi non soltanto le varie realtà devono consorziarsi per creare squadra e forza aggregante, spingendo su ipotesi all’avanguardia e occasione di nuovi posti di lavoro, ma anche guardare alle proprie realtà per migliorarne il servizio e l’offerta. È il caso del recente accordo stretto tra il Vittoriale e Regione Lombardia, con altri partner, per l’illuminazione notturna del Vittoriale, progetto che verrà realizzato a trance nei prossimi tre anni, per poter permettere a sempre più persone di visitare uno dei parchi più belli d’Italia anche nelle serate estive (e non solo), lasciando alla forte presenza turistica estiva il sole delle spiagge di giorno.

È solo uno degli esempi delle potenzialità di un territorio splendido che non ha nulla da invidiare a zone culturali più facilmente individuate nell’immaginario collettivo e che può diventare bacino d’utenza turistica più e meglio organizzata in futuro, grazie proprio ad iniziative come quella appena illustrata. Aspettiamo che il tutto non rimanga solo sulla carta o come momento di presentazione pubblica nella bella sala degli Affreschi del Palazzo della Provincia di Brescia.

 

Renato Hagman