“Un castello nel cuore” per scoprire santa Teresa d’Avila

2015 - Un castello nel cuore

Riproposto a Brescia a grande richiesta, lo spettacolo “Teresa d’Avila” di Michele Di Martino con la consulenza dei Carmelitani Scalzi Antonio M. Sicari e Fabio Silvestri, per la regia di Maurizio Panici, è un progetto teatrale di estremo valore tecnico e artistico, che dopo 30 repliche in diverse città d’Italia, ha concluso la tournée a Brescia dove già era stato proposto all’inizio del suo percorso.

Il progetto nasce dalla collaborazione del Movimento Ecclesiale Carmelitano, la Provincia Veneta dell’Ordine Carmelitano, la cooperativa Argot produzioni in collaborazione con il CTB Centro Teatrale Bresciano.

Sul palco, Pamela Villoresi, attrice di livello internazionale nel campo teatrale e cinematografico, in un allestimento ricco di suggestioni, che ci conduce alla scoperta di una delle figure femminili più significative della Storia della Chiesa, Teresa d’Avila. “Un castello nel cuore racconta la vita di Teresa, sviluppata nell’interno delle sette dimore del Castello interiore, l’opera capolavoro scritta dalla Santa. Lo spettacolo conduce all’essenza della bellezza e della grazia, attraverso un percorso profondamente umano che viene ben rappresentato, non lasciando intravvedere di Teresa solo gli aspetti ascetici e santi, ma anche e forse soprattutto quelli umani. Un castello nel cuore 12

Una donna alla ricerca di una profondità d’essere che, nella splendida Avila, ma anche travalicandone le sue mura come quelle del convento stesso che la ospitava, sa essere moderna anche oggi e parlarci con una chiarezza di vedute e una modernità intrisa della sua umanità profonda e profondamente vicina a Dio, che ancora oggi ha molto da insegnare. Uno spettacolo seguito con estrema concentrazione da un pubblico folto e attento, inframmezzato da tanti e tanti Carmelitani Scalzi. Davvero un bel vedere in teatro! Spesso, infatti, i frati si incontrano raramente per strada e a volte di fretta in qualche chiesa o monastero, mentre la loro presenza dà un significato diverso all’esistenza, più vero, più semplice, più certo: trasmettono serenità e certezza di cui molto ha bisogno la vita di tutti, indipendentemente dal credo di ciascuno. Teresa d’Avila ha lasciato un insegnamento sul quale riflettere anche oggi e l’interesse dimostrato per lo spettacolo lo dimostra. C’è bisogno di interessi spirituali più alti, di riflessioni filosofiche più speculative e meno legate all’interesse del momento e questo modo per riflettere è davvero interessante. Belle le musiche originali di Luciano Vavolo e originale l’impianto scenico di Carlo Bernardini.

 

Alessia Biasiolo

 

 

 

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.