Roma e le genti del Po. La mostra a Brescia

Visitare una mostra presso il Museo della Città, Santa Giulia a Brescia, è sempre un evento. Il sito museale è di una bellezza non appariscente, ma intensa, carica di emozioni e di angoli imperdibili. Il passato traspare da ogni pietra e dimostra l’austerità, l’immediatezza, la poeticità, il vissuto eterno. Meno osannabili sono gli allestimenti delle mostre che si susseguono nel prezioso sito. La pur bella “Brixia. Roma e le genti del Po”, la scia un senso di incompleto, di inespresso, ma anche di risolvibile. Soprattutto se, accanto ai tecnologici tablet che fungono da audioguide nel prezzo del biglietto intero, ci fosse anche la possibilità di non intuire i percorsi, di leggere didascalie illeggibili, sia per colore della grafia, sia per posizionamenti alquanto scomodi delle scritte. Pertanto, ben vengano i filmati in 4D che permettono al visitatore attento di capire come si è evoluta una città, l’ambiente di vita delle genti del Po all’arrivo dei Romani eccetera, ma un minimo di buon senso sarebbe di certo auspicabile per un sito patrimonio UNESCO e una mostra che è nata come corollario all’esposizione milanese. Dunque, andare a Brescia a vedere la mostra? Assolutamente sì, perché è imperdibile il fascino del museo di Santa Giulia e perché i reperti esposti sono davvero interessanti. Dai tesoretti comprensivi di monete, a ritrovamenti in tombe (monili, gioielli intrecciati e annodati in argento, cavigliere), alle famosissime falere di Manerbio, a ritrovamenti recenti, del 2014, a rendicontare anche al fruitore più distratto della mostra, che gli scavi continuano e che il nostro patrimonio si arricchisce sempre più, con anche una raccolta intelligente sotto l’egida di questa mostra che ha permesso di portare a Brescia davvero interessantissimi reperti.

La mostra, malgrado le puntualizzazioni, si presta a permettere di trascorrere oltre due ore in ammirazione dell’esposto senza che si sia guardato l’orologio. Poi prevede, nel biglietto, la visita all’altro bellissimo sito bresciano, a pochi metri a piedi lungo Via dei Musei, il Capitolium, dove un gentile addetto porta a visitare una cella di un santuario pagano di una bellezza impensabile, sempre al visitatore distratto, cioè ai tanti bresciani, di città o provincia, che spesso non si soffermano a vistare le bellezze che ha sotto gli occhi, come capita a tutti in ogni parte del mondo. È il caso, ad esempio, del Teatro Romano, adiacente al Capitolium, che si può finalmente vedere senza restare fuori dalla cinta di ferro battuto. Altrettanto bello, gemello di quello di Aix-en-Provence, adesso si può ammirare entrandovi, sempre con il prezzo del biglietto della mostra. Il sistema museale bresciano ha organizzato la possibilità di accedere, con sconti e biglietti ridotti, anche ad altri siti cittadini di grande rilevanza storico-architettonica e di una bellezza davvero unica, e tra pochi giorni sarà possibile visitare la mostra “Brixia. Roma e le genti del Po” al prezzo di soli sei euro se l’ingresso viene acquistato con il biglietto della mostra “Marc Chagall” di cui lemienotizie.com si è occupata e di cui racconteremo. Anche la mostra su Chagall sarà occasione, davvero da non perdere, di arrivare a Brescia a visitare una città che non è solita apparire come meta turistica, ma che non ha nulla da invidiare a molte città simili. Inoltre, ripeto, non è possibile lasciarsi sfuggire il Museo Santa Giulia e il suo patrimonio che, comunque, si intravvede tra una mostra e l’altra, anche se non lo si visita tutto. Tornando alla tecnologia, una parola sui tablet forniti ai visitatori. Davvero ben fatte le sezioni che spiegano dove i reperti sono stati rinvenuti e da dove, quindi, provengono. Oderzo, ad esempio, non è detto si ricordi d’acchito dove si trova, oppure dov’è rispetto a Aquileia o le vie romane. Le sezioni della mostra, dalle case ai mosaici, dalle sepolture alle strade, dai cippi alle statue, sono bene indicate e i video di spiegazione di ogni singola sezione sono davvero illuminanti, sia per i profani, sia per coloro che desiderano approfondire studi o la visita stessa. Infatti, spesso si sommano nei ricordi di scuola i periodi e gli anni, i dominatori e le aree dominate, confondendo Alessandro Magno e Scipione, oppure i confini di un dominio immenso. Quindi molto interessante il sistema e anche molto interessanti le ricostruzioni d’ambiente, piuttosto che le schede di spiegazione, ascoltabili o leggibili sul tablet.

Molto bella anche la sezione del bookshop, arricchita e con libri a prezzo scontato, ma solamente per invogliare il lettore ad approfondire anche a casa una parte di storia che diventa affascinante anche per chi non ama troppo il passato, attraverso i bellissimi oggetti esposti.

La mostra è visitabile fino al prossimo 17 gennaio.

 

A. B.

 

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