A Genova le “Pietre d’Incontro” per Paganini

La Genova di Niccolò Paganini omaggia il suo più grande musicista con la posa delle “Pietre d’Incontro”, dodici targhe di pietra e ottone numerate sistemate come piastrelle sul piano strada di fronte ai siti monumentali e storici della città a lui legati.

L’iniziativa è dell’associazione Amici di Paganini, in collaborazione con la Regione Liguria e il Comune di Genova, Municipio Centro Est.

“Un modo per ricordare, con un segno duraturo, la presenza di Paganini nella sua città e non solo a Genova”, spiega il presidente del sodalizio Enrico Volpato che insieme con la Regione Liguria sta condividendo il progetto con Nizza, dove Niccolò Paganini ha soggiornato, si è esibito ed è morto, il 27 maggio 1840. Anche nella città della Costa Azzurra verrà realizzato un percorso paganiniano con le “Pietre d’Incontro”.

Le pietre sono poste davanti ai siti: Teatro Carlo Felice, Teatro del Falcone annesso a Palazzo Reale, primo palcoscenico genovese; la Chiesa di San Filippo, Palazzo Tursi con la Sala Paganiana, la chiesa delle Vigne, il Palazzo Pammatone, Palazzo Ducale-Torre Grimaldina, la Chiesa di San Donato, il Teatro della Tosse (Teatro di Sant’Agostino), la Chiesa di San Salvatore e Villetta Di Negro. Per l’assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Liguria, Angelo Berlangieri, l’aver inserito la città francese nel progetto “potrà contribuire a far conoscere sempre di più la vita del sommo musicista genovese”. “Questa iniziativa lega la figura di Niccolò Paganini ai luoghi della città che lui ha amato e che lo hanno visto protagonista”, afferma Maria Carla Italia, assessore del Municipio Centro Est. E di “un nuovo tassello nella valorizzazione della figura del grande violinista, dopo l’inaugurazione, lo scorso anno, a San Biagio di Valpolcevera, nella casa appartenuta ai Paganini, di un monumento commemorativo” parla l’assessore al Turismo del Comune di Genova Carla Sibilla. Il clou paganiniano a Genova, dove è custodito il celebre il famoso violino “Cannone”, sarà poi il 54° Premio Paganini, il prestigioso concorso internazionale che ha laureato artisti straordinari come Salvatore Accardo e Leonidas Kavakos. Le domande pervenute sono ben 101 e la conclusione delle prove per i sei finalisti Medjaniks Dainis, Menzel Albrecht, Mohri Fumika, Pasko Diana, Suh Elly, Yang In Mo è proprio in queste ore. Le pietre di Paganini sono state realizzate dall’azienda Luigi Busellato, “storico” produttore genovese di targhe.

Marina Chiappa

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